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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1914



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VITA SEZIONALE


   Il nostro scopo ed il nostro programma


Il nostro scopo è semplicissimo, ed è espresso chiaramente nei primi articoli del nostro Statuto: vogliamo cioè promuovere ed organizzare gite in montagna, nelle quali si tenga stretto conto del precetto festivo, e si subordini quindi ogni programma alla possibilità di soddisfarvi rigorosamente. Ma non intendiamo con questo di limitare il campo delle nostre escursioni alla Sacra di San Michele od al Santuario di San Abaco; conosciamo così bene la grande varietà di paesaggio di cui son ricche le nostre vallate, e ricordiamo con tanta gioia i panorami grandiosi che si godono dalla vette ben note delle nostre Prealpi, che non ci troveremo certamente imbarazzati a scegliere ed a variar la meta delle gite che promoveremo, pur servendoci sempre di quelle linee e di quei treni il cui orario ci permette un'esatta osservanza dei nostri doveri religiosi.
Questo diciamo subito, fin dal principio, perché a noi piacciono le situazioni chiare, e perché siano subito affermate senza equivoci la serietà dei nostri principi e la franchezza con cui li professiamo apertamente, senza formalismi ostentati, ma anche senza alcun rispetto umano: e se queste schiette dichiarazioni potranno destar la diffidenza e l'ostilità di tante persone che affettano uno sprezzante indifferentismo per tutto quanto sa di convinzioni religiose, speriamo tuttavia che avranno un'eco gradita presso tutti coloro e sono i migliori i quali credono che la pratica sincera del culto non escluda affatto quella dell'alpinismo, ma giovi anzi a nobilitarlo ed a farne meglio gustare tutta la sublime poesia.
Del resto, niente politica, nel modo più assoluto: questa serve solo a dividere, e la montagna è troppo bella e troppo grande per profanarla con piccine contese di partito: cercheremo al contrario di stabilire e coltivare i più amichevoli sentimenti di cameratismo colle altre Società Alpine, e ci stimeremo particolarmente fortunati ogni qualvolta l'opportunità di una azione comune a vantaggio dell'alpinismo ci permetterà di confermarli con una efficace collaborazione. Ad esse intanto, ed alle schiere numerose ed attive dei loro soci mandiamo fin da questo primo numero del nostro modesto Bollettino un cordialissimo saluto.
Chiarito così, in modo sommario ma preciso, lo scopo pel quale ci siamo riuniti, non ci resta che aggiungere poche parole sul programma che intendiamo svolgere per conseguirlo: la nostra azione, in sostanza, si esplicherà specialmente sotto forma di gite sociali che saranno indette mensilmente, e con meta sempre facilmente accessibile anche agli alpinisti novellini. Si tratta infatti essenzialmente di manifestazioni di propaganda, alle quali conviene procurare il maggior numero possibile di partecipanti, e per le quali non si può quindi pensare ad ascensioni faticose o difficili, anche se ben più interessanti: queste non saranno già trascurate, ma riservandole solo a piccoli gruppi di Soci, bene affiatati ed allenati, avranno maggiori possibilità di successo, e riusciranno loro certamente assai più gradite.
Apposite gite saranno indette per gli studenti in occasione di vacanze, mentre per le ricorrenze del Carnevale e delle feste d'agosto e di settembre si organizzeranno delle escursioni di maggior durata ed importanza: speciali manifestazioni poi verranno studiate in relazione colla stagione, come festa degli alberi, accampamento estivo, gare di sports invernali, gite famigliari, conferenze, ecc. se il numero dei Soci, e più ancora il loro interessamento ed i mezzi per tradurre in atto le varie iniziative studiate.
Di tutto quanto si è detto: gite, accampamento, conferenze, gare, ecc. verrà dato su queste pagine l'avviso ed il programma, e ne saranno in seguito pubblicate, volta per volta, le relazioni: resta però inteso fin da questo numero il quale per essere di saggio esce appunto in questo scorcio d'anno, affinché i Soci colle loro critiche ci diano le direttive per iniziarne poi regolarmente le pubblicazioni coll'anno venturo che le sue colonne non sono riservate solo alla prosa ufficiale del Segretario, od a quella del povero compilatore, ma sono invece cordialmente aperte a tutti i soci, dei quali ospiteranno ben volentieri le osservazioni e le proposte, ed anche, se del caso, le relazioni delle ascensioni più famose.
Possibile fra tanti soci ( tanti almeno nella nostra speranza) non si trovi anche la stoffa di qualche alpinista autentico, il quale sappia narrare con garbo le prodezze compiute, e descriverci con eloquente semplicità le sue impressioni?
La Direzione.

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   Agli Amici


Mi rivolgo a Voi supponendo che abbiate già letto ed approvato l'articolo precedente; ed allora me la sbrigo in quattro parole. Dato cioè che le idee ivi espresse, per quanto in modo telegrafico, siano da Voi cordialmente condivise ed io me lo auguro di gran cuore Vi prego caldamente di non limitarvi alla semplice approvazione, e Vi invito senz'altro ad iscrivervi alla nostra Società.
Io credo infatti che in fondo in fondo la nostra iniziativa sarà apprezzata da tutti Voi, e che sarete ben lieti di vederla progredire: ma temo insieme che molti, pur approvandola sinceramente, preferiranno rimanere semplici spettatori del nostro tentativo, e tanto per trovarvi una scusa andranno adducendo le troppe occupazioni o la mancanza di allenamento per le gite. Ora noi non ci sogniamo affatto di pretendere che interveniate tutti alle nostre escursioni, tanto più che l'organizzare e condurre comitive numerose è tutt'altro che un divertimento: ma siccome anche Voi deplorate come noi le troppo frequenti occasioni di mancare al precetto festivo che presentano le gite promosse dalle altre Società Alpine, dovrete facilmente persuadervi che il miglior mezzo per porvi rimedio è precisamente l'organizzazione noi delle altre, informate ai nostri principi, e che quindi abbiamo tutti il dovere di contribuirvi attivamente, secondo le proprie forze, sia coll'opera personale, sia coll'appoggio finanziario.
Che se poi la nostra azione riuscisse a trovare un così largo consenso di approvazione e di simpatia da raccogliere i fondi sufficienti ad assicurar le celebrazione di una messa festiva fissa, ad ora molto mattutina, in qualche chiesa abbastanza centrale, non avremmo che a rallegrarci per l'esito della nostra iniziativa ed a godere con Voi la Santa soddisfazione di aver efficacemente contribuito a favorir l'osservanza del precetto festivo non solo a qualcuno degli alpinisti che intervengono alle gite delle altre Società, ma anche a molte persone che dovendo, per qualunque motivo, partir da Torino coi primi treni, sarebbero ben liete di poter prima soddisfare i propri doveri religiosi.
Ing. Paolo Reviglio.

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   SPORTS INVERNALI - Gli sky e le slitte


Mi limito a questi perché, quantunque di recente introduzione, incominciamo ad essere già abbastanza diffusi tra noi, e soprattutto perché si svolgono nell'ambiente alpino, dove offrono un piacevole passatempo per le brevi ore domenicali, e riescono inoltre di prezioso aiuto in molte ascensioni invernali.
Impiegati già da gran tempo nella Norvegia, dove la lunga durata dell'inverno rende più sentita la necessità di un rapido mezzo di trasporto sulla neve, gli sky fecero la loro comparsa tra noi solo pochi anni fa, suscitando una curiosità non priva di diffidenza: pareva infatti così difficile il tenersi in equilibrio su quei lunghi pattini di legno, e così pericoloso l'affrontare su di essi le ripide pendici delle nostre montagne, che in sulle prime solo pochissimi si lasciarono attirare dal nuovo sport, vollero tentarne la prova. Ma i progressi non si fecero attendere: a poco a poco, dalle file degli alpinisti già avvezzi alle lunghe salite sulla neve, ed affascinati dagli splendori invernali della montagna, vennero altri volenterosi ad apprendere il nuovo esercizio e a diffonderlo con entusiasmo: anche l'esercito se ne occupò con simpatia, affidando a provetti skiatori norvegesi l'istruzione di alcuni reparti di alpini; e quando, dopo qualche anno, si vollero indire anche da noi le prime riunioni di sports invernali, si poté constatare con piacere che il nuovo sport aveva trovato in Italia già numerosi seguaci, parecchi dei quali n'erano anche divenuti così sicuramente padroni, da emulare da vicino le rapide volate e i salti prodigiosi degli stessi maestri, i celebri fratelli Smith.
Oggi gli skiatori sono moltissimi, ed affollano ogni domenica, in comitive sempre più numerose, i treni di Bardonecchia e Giaveno: basta infatti trovarsi certe sere festive a Porta Nuova per persuadersi, davanti alla fitta schiera di Sky incrocianti in alto le lunghe punte ricurve, al di sopra delle teste dei viaggiatori, che il nuovo sport si ormai stabilmente affermato e che dopo tutto, la pratica di esso non deve poi presentare eccessive difficoltà.
Certo non è roba così agevole come taluno potrebbe credersi, e per apprendere bene la ginnastica dello sky occorre esercitarsi con grande costanza e non avere timore degli inevitabili capitomboli che accompagnano i primi tentativi: solo a prezzo di un allenamento serio e prolungato si riesce ad ottenere l'abilità necessaria per eseguire con sicurezza i più emozionanti esercizi di discesa e di salto; ma anche senza voler raggiungere tali rischiosi ardimenti, gli sky rimangono pur sempre un validissimo aiuto pel turismo invernale, e la pratica di essi, che comporta un violento esercizio fisico in un ambiente sano e grandioso, giova efficacemente ad irrobustire l'organismo.

Allo stesso scopo di divertimento e di utile ginnastica all'aria libera, rispondono le slitte nei loro diversi tipi: quelle piccole lunghe circa un metro e montate su pattini fissi servono per una o due persone che vi stanno a cavalcioni, regolando la marcia coll'inclinazione della persona e con l'appoggio dei talloni sul suolo: le maggiori lunghe due metri e più hanno parecchi posti, e son munite di sterzo ai pattini anteriori, che viene comandato a mezzo di funicella o di volante dal primo della slitta; gli altri siedono in seguito, allungando le gambe ai lati del compagno precedente ed afferrandosi ad apposite maniglie sui fianchi della slitta; l'ultimo poi impugna le leve di un robusto pettine di ferro, posto all'estremità posteriore di essa, in modo do poterlo abbassare a volontà sulla pista stessa, e frenare così la marcia.
Tutte poi si impiegano di preferenza su piste di ghiaccio appositamente costruite, con tracciato piuttosto ripido e curve pronunciate nelle quali si dà già al fondo della pendenza necessaria verso il centro; e perciò, date le notevoli spese di impianto e di manutenzione che tali piste richiedono, queste sono generalmente limitate alle grandi stazioni invernali dove il pubblico ricco e numeroso può pagarne ampiamente le spese.
In mancanza di esse però, anche il semplice pendio d'un prato o di una strada alpina, purché coperto di neve sufficientemente copiosa e soda, basta a permettere delle scivolate interessanti se non velocissime: l'esercizio riesce così affatto scevro di pericoli, e presenta il grande vantaggio di occupare piacevolmente in esso anche soltanto le brevi ore di una gita domenicale, senza necessità di sopralluoghi preparatori e di costosi lavori di adattamento.
Di tutto ciò, del resto, si sono già praticamente persuasi anche alcuni Soci della G.M. i quali, alcune domeniche orsono, si recarono a Pra Fieu ad inaugurarvi gli sky e la slitta di proprietà Sociale: l'esperimento ebbe ottimo successo, e suscitò in tutti i presenti il più vivo entusiasmo per gli sports invernali: resta quindi solo da augurarsi che questo continui e si diffonda anche agli altri Soci, approfittando largamente del nuovo materiale messo a loro disposizione.
Piero.

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   Imprestito oggetti di equipaggiamenti


La causa più comune degli inconvenienti che spesso guastano le gite alpine o ne compromettono la riuscita, è la mancanza di un conveniente equipaggiamento: senza pretendere affatto che per ogni escursione, anche semplice, ci si debba truccare come altrettanti Tartarin, è certo però che percorrendo le montagne con un vestiario adatto, e muniti degli arnesi necessari per vincerne le difficoltà e le insidie, si eliminano in buona parte i pericoli delle gite e queste riuscendo meno incomode e faticose, ci permettono di gustarne tutto il godimento fisico ed intellettuale.
Il primo requisito d'un razionale equipaggiamento è un buon paio di calzature che riparino bene il piede dagli urti e dall'umidità, e per queste, come per il vestiario, occorre naturalmente che ognuno provveda per proprio conto: per tutto il resto invece l'imprestito è possibile, ed appunto per questo la G.M. ha istituito uno speciale servizio a vantaggio dei propri Soci. Si è così provveduto, col mezzo di apposite quote capitale versate da alcuni Soci volenterosi, all'acquisto dei più comuni oggetti d'equipaggiamento, i quali verranno ceduti in affitto ai Soci alle condizioni segnate nella presente tariffa: le somme così riscosse verranno poi ripartite, come dividendo, fra i Soci Azionisti, in conformità delle deliberazioni che saranno prese annualmente dal Consiglio.
Già nei primi mesi di vita della Società il nuovo servizio ha incontrato le vive simpatie dei Soci, i quali ne hanno subito apprezzato la grande utilità: speriamo quindi che in avvenire esse sappiano approfittarne anche maggiormente, ciò che mentre ci permetterà di corrispondere un piccolo compenso ai capitali impiegati, servirà efficacemente a procurarcene dei nuovi e ad estendere così, a tutto vantaggio dei nostri Soci, l'utile servizio che abbiamo modestamente iniziato.
Tariffa.
Bastone ferrato L -,10
Piccozza -,20
Racchette da neve -,30
Sky con bastoni 1,00
Cucina alluminio piccola con recipiente alcool e 1 posata -,20
Cucina alluminio grande con recipiente alcool e 2 posate -,30
Serbatoio per alcool -,10
Sacco -,20
Corda canapa, per roccia (lunghezza m. 26.) -,80
Tenda tela grigia impermeabile ( per 4 persone) 1,00
Slitta a 1 2 posti -,50

N.B. I prezzi segnati s'intendono per ogni giornata d'imprestito. Per ulteriori schiarimenti vedasi alla Sede Sociale l'apposito Regolamento per gli imprestiti.
Il guardarobiere

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   Soci iscritti a tutto il 15 dicembre


Bersia Mario (Fondatore)
Fontana Pietro ?
Filipello Giuseppe ?
Iorio Carlo ?
Lazzero Luigi ?
Milanesio Rag. Stefano ?
Macciotta Rag. Pietro ?
Peluffo Prof. Pietro ?
Rocco Antonio ?
Reviglio Ing. Paolo ?
Sansalvadore Giuseppe ?
Seimandi Costanzo ?
Ferrero Alfonso
Marchetti Angelo
Ravasenga Francesco
Seimandi Sig.na Angela
Caly Adolfo
Iorio Felice
Reviglio Natale
Graffi Sig.na Teresa
Carmagnola Giovanni
Grandis Pietro
Bettazzi Raffaello
Gaidano Paolo
Bettazzi Prof. Rodolfo
De Rusticis Giuseppe
Raimonda Mario
Peracchione Bernardo
Bajetto Guglielmo
Briccarelli Avv. Stefano
Marchis Vittorio
Pistoiesi Dott. Enrico
Ailloud Sig.na Norina
Peracchione Pietro
De Bernochi Francesco
Roccati Prof. Alessandro
Gallian Angelo
Soffietti Rag. Giuseppe
Il Segretario.

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