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Notiziario Sezione di Torino Gennaio-Febbraio 1915



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VITA SEZIONALE


   Il primo anno di vita sociale


Relazione morale e finanziaria
Letta nell'Assemblea Generale dei Soci la sera del 15 Gennaio 1915
Egregi Consoci,
Dopo parecchi mesi d'esercizio provvisorio, durante i quali l'attività di tutti noi è stata diretta ad estendere ed a consolidare le basi della nostra Associazione, il Comitato direttivo che ne ha finora curato le sorti, vede finalmente giunto il momento di rassegnare il proprio mandato per affidarlo ad un consiglio regolarmente costituito, il quale con nuovi elementi e con maggiore autorità possa proseguire nell'attuazione del programma sociale. Per questo vi abbiamo convocati stasera in assemblea generale; e perciò, mentre vi preghiamo di voler provvedere, a norma dello Statuto, alla votazione per la nomina del nuovo Consiglio, crediamo nostro dovere d'esporvi succintamente l'opera svolta dalla nostra Associazione nel suo primo anno di vita e di comunicarvi l'esito finanziario di questo primo esercizio.
Non è certo il caso di accennare qui agli scopi della Giovane Montagna: questi ormai sono già stati abbastanza esposti ed illustrati, e del resto, la vostra stessa presenza basta a dimostrare che i nostri ideali in fatto d'alpinismo cristiano sono da voi cordialmente condivisi: crediamo invece che sia il caso di rallegrarci di cuore pel numero d'adesioni raggiunto in questi mesi di vita sociale, e non ci sembra di andar errati se siamo sperare dall'interessamento attivo di ciascuno di voi una efficace propaganda per accrescerlo anche più rapidamente a tutto vantaggio del nobile fine a cui si ispira la Giovane Montagna.
Che questa sia speranza fondata e non soltanto vana illusione ce lo dimostra lo stesso sviluppo preso dall'opera nostra durante l'anno trascorso: ed il rievocarne qui brevemente i fatti più notevoli, mentre sarà per tutti motivo di giusto compiacimento, ci permetterà insieme di trarne i più lieti auspici per l'anno ora iniziato.
Le gite sociali che sono il mezzo più semplice ed efficace per una pratica propaganda sono state numerose 10 in tutto e si sono susseguite regolarmente quasi ogni mese da Marzo a Dicembre: iniziate con una riuscita gita alla Rocca della Sella (il 29 Marzo), il tempo volle purtroppo intralciare lo svolgimento delle due successive al M. Angiolino (19 Aprile) e al Piano dell'Orso (17 Maggio) innaffiando con primaverile generosità i gitanti, senza tuttavia riuscire a smorzarne l'entusiasmo e la e la giovanile allegria. Esito assai migliore ebbero quello del 7 Giugno al Colle Lombardo, e (benché disturbata verso sera da un breve acquazzone) quella del 17 Luglio al Pian Cervetto; nelle quali il tempo magnifico permise cavallerescamente alle Signorine intervenute di ammirare tutto lo sfarzo d'una fioritura meravigliosa una messe .... Indiscreta di anemoni, di ranuncoli e di rododendri.
Poi vennero le vacanze, e l'attività sociale, a causa dell'assenza di parecchi soci, ne fu necessariamente rallentata; la gita che s'era indetta pel ferragosto al Rocciamelone dovette essere rimandata in seguito al precipitare degli avvenimenti e fu sostituita da un riuscitissimo tentativo di camping al colle del Lis, dove parecchi soci, con tre tende, pernottarono comodamente in attesa di compiere al domani l'ascensione al Civrari. Però, per un piccolo errore meteorologico, i gitanti dovettero accontentarsi di una poetica pioggerella su pei prati del Toriy, pioggerella che li accompagnò poi fedelmente nel ritorno, con insistenza affettuosa e con crescente intensità fino al Colle del Lis ed a Rubiana ed Avigliana, mentre alle loro menti tornava spesso il ricordo ed il rimpianto delle brevi ore passate al colle durante la notte, nel dolce tepore racchiuso fra le sottili parete di tela, ed il soffice giaciglio di fieno.
Col tornar dell'autunno le gite furono riprese, ed il 25 ottobre parecchi soci, con una socia coraggiosa, toccavano i 2100 metri della Punta dell'Aquila, già coperta da uno spesso strato di neve: l'11 novembre una gita scolastica conduceva alcuni studenti alla Fontana del Truc ed al Colle Remondetto, ed il 15 novembre un gruppo numeroso di soci saliva al Truc Garné sopra Lanzo, tornando per Chiaves e S. Ignazio.
L'ultima gita ebbe luogo il 20 dicembre al Selvaggio, dove i soci si recarono in ringraziamento al Signore per la protezione accordata alle nostre iniziative e per ottenere la Sua benedizione pel nuovo anno: accolti dal Rev. Rettore Teol. Bovero, i Soci assistettero in corpo alla Messa ed alla Benedizione, prima della quale il Vice Rettore Toso, rivolse loro dall'altare cortesi parole di plauso e d'incoraggiamento: il pranzo sociale di chiusura ebbe luogo a Pian Aschero, in mezzo al fine turbinio della neve, che li accompagnò fino a Torino, e fu coronato da un cordiale brindisi inneggiante all'alpinismo Cristiano ed alla Giovane Montagna che è sorta appunto per promuoverlo e farlo apprezzare.
Altro mezzo efficace a questo fine è il Bollettino Sociale, di cui avete già potuto esaminare un numero di saggio: non sorridete se esce in veste così modesta come non arrossiamo noi nel presentarlo come organo ufficiale della nostra Società: procurate invece di dargli una larga ed avveduta diffusione fra coloro ai quali può facilmente interessare, e se potete, provvedete anche per fornirgli materia con vostre proposte o con relazioni delle vostre gite: esso vuol essere frutto dell'opera comune, e solo da un'amichevole collaborazione può sperare di farsi più interessante pei lettori e più efficace per la propaganda.
Quanto al servizio imprestito oggetti di equipaggiamento, non occorre aggiungere altri schiarimenti a quanto è stato pubblicato sul bollettino: vi invitiamo invece ad esaminare il materiale che è posto a vostra disposizione e ci auguriamo pel bene comune, che ne sappiate approfittare largamente anche nelle vostre gite individuali. Chi poi ne ha i mezzi non manchi di aiutare questo servizio col sottoscrivere qualche quota di capitale di 10 lire: i fondi necessari per tali acquisti sono appunti tratti da queste quote, alle quali si corrisponde annualmente l'interesse risultante dall'importo risultante dall'importo degli affitti incassati: e siccome la somma non è forte ed il rischio anche meno, osiamo sperare che non ci negherete il vostro appoggio anche in questo campo della nostra attività.
Sentirete ora dal cassiere il rendiconto finanziario del primo esercizio sociale che si chiude in condizioni più che soddisfacenti: quanto all'anno ora iniziato penserà il nuovo consiglio, il quale si farà certo un dovere d'informarsi anche nell'amministrazione dei fondi sociali ai vostri desideri ed alle vostre proposte.
Solo vogliamo pregarvi di usare sempre la più solerte prontezza nel pagamento delle quote e di spiegare la più attiva propaganda per trovare nuove adesioni alla società: un bilancio solido e sicuro è la miglior garanzia di riuscita per le nostre iniziative, e noi speriamo che rendendovene conto vogliate corrispondervi cordialmente.
Ed ora prima di finire, permettetemi di rivolgere, anche a nome di tutti voi, un sincero ringraziamento alla Benemerita Unione del Coraggio Cattolico che ci ospita così amichevolmente nelle sue sale e che ha dato, nei suoi soci un cisì notevole contributo alla Giovane Montagna.
Un secondo ringraziamento non meno vivo e cordiale rivolgiamo stasera alle gentili signore e signorine intervenute, assicurandole che ricorderemo sempre con piacere il simpatico entusiasmo con cui hanno voluto dimostrare come l'esercizio dell'alpinismo si possa mirabilmente conciliare colla innata gentilezza e colla professione aperta dei propri sentimenti cristiani. Noi ci auguriamo tutti di gran cuore che il loro coraggioso esempio trovi imitatrici numerose e serva insieme di utile incitamento a tutti i soci: solo così il desiderio di un brillante avvenire per la nostra Giovane Montagna diventerà presto una confortante realtà.
La Direzione

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   FOTOGRAFIA E ALPINISMO


Già ora la pratica dell'alpinismo va raramente disgiunta da quella della fotografia; e più ancora alpinismo e fotografia andranno strettamente uniti in avvenire, grazie ai continui progressi della tecnica fotografica che valgono al assicurare risultati sempre più sicuri e soddisfacenti con una sempre maggiore semplificazione dei mezzi.
Se vi furono appassionati fotografi che diventarono alpinisti per amore della loro arte, per giungere a quel mondo chiuso e nuovo dell'alta montagna, così ricco d'ispirazioni e di particolare poesia, molto più numerosi si contano i cultori che ha condotto l'alpinismo alla fotografia. E questo ben si spiega: non vie è certo alpinista che non abbia provato il desiderio di conservare qualche documento personale degli spettacoli grandiosi e pittoreschi goduti sulle Alpi, e della bella vita di montagna; sono ormai pochi quelli che non abbiano inseparabile compagna nelle escursioni la macchina fotografica.
Ma molti di coloro che cominciarono ad occuparsi in tal guisa di fotografia per ottenere semplicemente dei ricordi documentari delle gita fatte e dei luoghi veduti, scoprirono che poteva dare anche qualche cosa di più e di meglio; e perfezionando la loro pratica, e sforzandosi di riprodurre con espressione e con armonia i bellissimi soggetti che a mille a mille offre la montagna, vennero ad accrescere la schiera dei fedeli cultori dell'arte fotografica; trovarono così altro beneficio di cui debbono andar grati all'alpinismo non solo uno svago attraente, ma un'utilissima occupazione dello spirito, grazie e cui si educa e si affina il gusto estetico, si approfondisce il senso della natura, e si provano molte e pure soddisfazioni.
Non pochi e valenti anche nella nostra società sono gli appassionati della fotografia artistica, a questi si rivolge ora la Direzione per una particolare iniziativa. Essi sono la prova come durante le gite a scopo alpinistico, per forza di cose, le esigenze dell'alpinismo vengano spesso in irrimediabile contrasto con quelle della fotografia artistica; come il tempo disponibile per un'ascensione, quasi sempre limitato, non permetta quelle soste abbastanza lunghette che sono necessarie per ritrarre in buone condizioni e sotto il più favorevole aspetto gli interessanti motivi che si incontrano; peggio ancora, come le ferree esigenze dell'itinerario prestabilito impediscano del tutto i deliziosi vagabondaggi a capriccio a traverso monti e valli, per boschi e per paesi; alla ricerca dei più belli ma nascosti soggetti. Capita quindi bene spesso che il fotografo e l'alpinista, che partono per la montagna insieme, si trovano molto presto, per la discordanza profonda dei loro interessi, in stato di ostilità tra di loro; e se poi, con lodevole spirito di conciliazione, cercano d'accordarsi e vengano a mutue concessioni, vi è gran pericolo che invece di entrambe le cose, fotografie ed ascensione, restino irrimediabilmente compromessi. Ad evitare questi inconvenienti, e per dar modo ai soli fotografi di visitare con frutto, in lieta brigata, le più interessanti regioni di questo nostro Piemonte, così bello e così vario, tanto ricco sia nella parte alpina che nelle prealpi, nelle colline e nella pianura, di luoghi pittoreschi e tanto pieni di carattere, la Direzione avrebbe in animo di indire, a lato delle gita alpinistiche, delle gite a scopo unicamente fotografico. Queste gite fotografiche dovrebbero avere per meta quei luoghi, che , avuto riguardo alla stagione, si conoscono come particolarmente propizi ad un fruttuoso lavoro; con un giusto ecclettismo ci si dirigerebbe ora alle vallate alpine, ora ai dossi boscosi delle Prealpi, ora alla ridente collina o lungo le rive dei nostri fiumi; l'itinerario si stabilirebbe con molta larghezza e con piena libertà di modificazioni: unica regola e prescrizione fare molte e belle fotografie.
S'intende che a queste gite potrebbero prendere parte anche i soci non fotografi; anzi la loro partecipazione sarebbe desiderata e gradita; ma dovrebbero venire rassegnati e disposti a seguire senza protestare ogni capriccio dei fotografi che una volta tanto sarebbero i padroni. Ed in fondo non ne avrebbero a perdere.
Invitiamo pertanto i soci che si interessano di fotografia ad informarne il Consiglio, e questo provvederà a convocarli quanto prima in un'apposita adunanza per fissare le direttive secondo cui dovrà svolgersi l'opera del Gruppo e stabilire insieme il programma d'una prima gita fotografica.
Avv. Stefano Bricarelli

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   Imprestito Materiale Alpinistico


Riportiamo qui a maggior comodità dei soci l'elenco degli oggetti d'equipaggiamento di proprietà sociale e la relativa tariffa d'imprestito, già pubblicata nel bollettino lo scorso dicembre, ricordando che questo Servizio è riservato ai soli Soci della Giovane Montagna.
Bastone ferrato L 0,10
Piccozza 0,20
Racchette da neve - paio 0,30
Sky con bastoni 1,00
Borraccia alluminio lit. 1 ¾ 1,20
Cucina alluminio piccola con recipiente alcool e 1 posata 0,20
Id. grande con recipiente alcool e 2 posate 0,30
Serbatoio per alcool 0,10
Sacco 0,20
Corda canapa, per roccia (lunghezza m. 26.) 0,80
Tenda tela grigia impermeabile ( per 4 persone) 1,00
Slitta a 1 2 posti 0,50

N.B. I prezzi segnati si intendono per ogni giornata d'imprestito.
Il guardarobiere.

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   ASSEMBLEA GENERALE


Oltre una trentina di soci, fra cui parecchie Signorine, sono intervenuti all'Assemblea Generale temutasi la sera del 17 gennaio nella Sede Sociale, sotto la presidenza del Rag. Stefano Milanesio. Dopo brevi parole d'apertura, pronunciate dal Presidente, venne letta la relazione del Comitato provvisorio sull'opera della Società durante l'anno 1914 e se ne presentò pure il rendiconto finanziario. Di entrambi, che vennero approvati all'unanimità, i lettori avranno già trovato copia nelle pagine di questo bollettino: procedutosi poi alla votazione del Consiglio direttivo, le cariche sociali vennero così ripartite:
Presidente: Bersia Mario
Vice Presidente. Ing. Paolo Reviglio
Segretario: Costanzo Seimandi
Cassiere: Paolo Gaidano
Consiglieri: Avv. Stefano Bricarelli
Francesco de Bernochi
Pietro Fontana
Rag. Pietro Peluffo
Revisori dei Conti: Giuseppe Filipello
Pietro Peracchione.

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   Deliberazioni del Consiglio


Nelle sue recenti adunanze il Consiglio ha deliberato:
- di provvedere a iscrivere la Giovane Montagna al Club Alpino Italiano ed all'Unione Escursionisti.
- di avviare pratiche con le società affini per delegare a rappresentante della Giovane Montagna presso esse qualcuno dei nostri soci che appartengano pure alle medesime.
- di inviare alcune copie del Bollettino e dello Statuto ai presidenti dei vari Circoli Giovanili, accompagnandoli con una circolare che spieghi il nostro programma e li preghi di appoggiarlo ai loro consoci.
- di fornire a quei Circoli e Associazioni che si iscriveranno alla Giovane Montagna un apposito quadro per affigervi i programmi delle nostre gite.
- Di condonare il pagamento della quota annua a quei soci che sono chiamati al Servizio Militare.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   La 1a Gita Sociale M. Corno (1227) - 17 Gennaio 1915


Ritrovo alla Consolata per la messa delle 6,30. Partenza da Lanzo alle 8,30. Giornata magnificamente serena, solo disturbata da un po' di vento freschissimo sul ripido pendio che sale dal Ponte del Diavolo: molta neve specialmente sulla cresta divisoria fra Cafasse e Germagnano, ciò che rese molto incomoda la marcia e ritardò l'ora del pranzo in vetta. Di qui vista limpidissima sulla Catena Alpina fino alle lontane Marittime, poca invece sulla pianura, velata da pigri strati di nebbia mentre lassù, sopra le roccie, eravamo allietati dal più tiepido sole.
Ritorno per la stessa via a Lanzo per la 17,30.
Partecipanti: 16 di cui 4 signorine.
Direttore: Ing. Paolo Reviglio.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   Domenica 14 marzo - M. Falconera (m. 1319)


Ritrovo alle 5,30 per la Messa a S. Secondo. Partenza alle ore 6,15 col tram di via Sacchi. Ore arrivo a Giaveno. Ritorno a Torino alle ore 20,30.
Spesa L. 1,90 per andata ritorno II a Giaveno.
Adesione per non Soci: L. 0.20.
Direttori: Costanzo Seimandi, Ing. Paolo Reviglio

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   Domenica 11 Aprile - Rocca Rubat (m. 1442)


Ritrovo alle ore 6,30 per la Messa alla Consolata. Partenza alle 7,30 dalla stazione di Lanzo. Partenza pel ritorno da Lanzo alle ore 18. Arrivo a Torino alle ore 18,55.
Spesa: L. 1,60 per Andata Ritorno a Lanzo in III Classe a Lanzo.
Adesione : per non soci L. 0.20.
Direttori: Pietro Fontana, Ing. Paolo Reviglio.

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VITA SEZIONALE


   Soci iscritti dal 15 dicembre al 15 febbraio


Bollito Cesare
Lazzero Sig.na Vittoria
Stella Sig.na Itala
Stella Luigi
Marino Antonio
Tempo Sig.na Emma
Tortia Sig.na Carolina
Peracchione Sig.ra Giuseppina
Brosio Sig.na Angiolina
Mirone Luigi
Sirombo Giuseppe
Ravenna Rag. Aurelio
Appiano Amedeo
Pochettino Sig.na Annetta
Monticone Teol. Giuseppe
Tosco Antonio
Macciotta Geom. Giovanni
Bonardelli Avv. Eugenio
Mortarotti Giuseppe
Rognone Sig.na Olimpia
Reviglio Sig.na Rosina
Scagno Sig.na Guglielmina
Poletti Teol. Guido
Graffi Sig.na Maria

Soci al 15 Dicembre N° 38
Nuove iscrizioni 24
Soci al 15 Febbraio 62

Il Segretario

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