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Notiziario Sezione di Torino Febbraio 1918
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VITA SEZIONALE
Ai Soci e Lettori
Nei trascorsi anni di guerra il nostro Bollettino è uscito ad intervalli più o meno regolari tutti troppo lunghi, però e ne ha indubbiamente risentito l'affiatamento sociale, quantunque il buon volere dei pochi rimasti vi abbia in parte rimediato.
Per quest'anno è negli intenti della Direzione il ritorno a più frequenti e regolari comparse, e, compatibilmente colle prescrizioni sulle limitazioni della carta ed il forte prezzo della stampa, ha deliberato di dare ai Soci un numero ogni bimestre. È uno sforzo, ma vi ci impegnano volentieri, convinti della sua necessità e fiduciosi nel successo.
Il presente numero, col darvi notizia della maggior attività che si presenta al nostro Sodalizio per la felice condotta dell'impresa della Cappella e Rifugio sul Rocciamelone, vi spiega appunto il perché dello sforzo, invitandovene ad una fraterna collaborazione. Durando la guerra non ci ritroveremo sui monti nei giorni festivi; le gite sociali sono sospese, qualche gita indivi-duale potrà dare occasione a incontri tra pochi soci appena; è quindi necessario che a tenerci tutti uniti suoni più frequente la voce del Bollettino, dando ai vicini come ai lontani, il riflesso della vita nelle Sedi.
Compresi di questa necessità, assecondando la proposta di un carissimo amico, abbiamo nell'ultimo numero rivolto un appello alla generosità vostra affinché si appianassero le difficoltà, soprattutto finanziarie, che si oppongono all'attuazione del nostro programma. L'invito non è caduto sull'arena, e parecchi amici hanno già risposto; gli altri ci han fatto capire che risponderanno. Dei primi diamo qui la lista col rispettivo contributo, sperando che la medesima serva di edificazione e di stimolo ai secondi, pei quali mettiamo a disposizione quante si vogliano pagine del numero prossimo...
Se la spesa è ingente, il rostro contributo la può superare. E buona occasione per sottoscrivere vi sia il pagamento della quota 1918, per il quale non vorremmo insistere, ma, ricordandovi le disposizioni statutarie e regolamentari , ne raccomandiamo di cuore la sollecita osservanza.
2a lista di sottoscrizioni
Trivero Mario L. 5'
Marchis Vittorio » 5 ?
Jorio Felice . » 6'
Sansalvadore Peppino » 3,50
Ten. Soffietti Giuseppe » 5 ?
Sorelle Pochettino . » 2 ?
Sorelle Rognone . » 2 ?
Sorelle Peagno . » 2 ?
Signorina Perino Lina » 1 ?
Signorina Tempo Emma » 1 ?
Ing. Paolo Reviglio » 25'
Ten. Bettazzi Raffaello » 5 ?
Signorina Perardi Rina » 1 ?
Ten. Macciotta Giovanni » 7 ?
Signorina Martinetto Luisa » 1 ?
Signorina Arduino Bettina » 1 ?
Ten. Carmagnola Giovanni » 2 ?
Sezione di Pinerolo » 10'
Ten. Natale Reviglio . » 25'
Signorina Maria Reviglio » 3 ?
Ten. Luigi Feliciani » 10 ?
L. 122,50
1a lista . » 35 ?
Totale . L. 157,50
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L'opera della "Giovane Montagna" nel 1917
Come è detto in altra parte del Bollettino, il ramo nel quale particolarmente attivo si è dimostrato il nostro Consiglio Direttivo è l'iniziativa per l'erigenda Cappella e Rifugio sul Rocciamelone. L'opera collettiva dei Soci, per le condizioni attuali della vita nazionale, è stata inevitabilmente limitata: dalla Relazione presidenziale ne togliamo i prin-cipali accenni, a notizia pei Soci assenti dall'Assemblea generale.
Ricordando il programma annunciato l'anno scorso nella riunione del 3 marzo, si può affermare che, malgrado le innumeri difficoltà incontrate, esso è stato in gran parte attuato: il numero dei Soci è aumentato e il bilancio finanziario; alla chiusura dell'esercizio, presenta un modesto, ma utilissimo avanzo. Purtroppo l'annata ha avuto i suoi lutti, e il Pre-sidente commemora con elevate parole il compianto prof. Pietro Peluffo, socio fondatore « caro a tutti per la mitezza dell' animo, la nobiltà dei sentimenti, l'entusiasmo sempre provato per la montagna e le manifestazioni alpine, entusiasmo pel quale, vincendo gli ostacoli che pure gli procurava il suo fisico disgraziato, egli fu alpinista valoroso ed anche buon pittore di scene e paesaggi alpestri » . Condoglianze inoltre ai Soci fratelli Gaidano, privati della mamma, ed al Socio avv. Botto Micca , cui la morte ha tolto in pochi giorni il padre e la sorella.
A motivo di nobile orgoglio pel sodalizio e di rallegramento per i Soci vanno ricordati i Soci militari, alcuni tra i quali si sono particolarmente distinti nell'adempimento del sacro dovere per la Patria. Il Presidente ricorda così il tenente Giovanni Macciotta, ferito nell'azione del maggio scorso, il tenente Giuseppe Carmagnola decorato al valore con questa lusinghiera motivazione: « Per la calma ed il coraggio dimostrati nel combattimento, durante il quale riuscì con violento corpo a corpo a liberarsi dei nemici che tentavano di farlo prigioniero. - Dente del Pasubio 17-19 ottobre 1916 ».
Ricorda in particolar modo il benemerito fondatore e presidente della Sezione di Pinerolo D. G. B. Canavese, cappellano militare, ferito in combattimento, attualmente in licenza di convalescenza; il socio Cesare Bollito, al cui attivo, oltre un encomio solenne, è la promozione per merito di guerra ad aiutante di battaglia; ed infine il socio Buratti Federico, recentemente ferito.
Nei primi quadrimestri dell'anno si sono compiute regolarmente le gite sociali mensili, delle quali si è a suo tempo parlato. Dopo la sciagura dell' ottobre scorso parve opportuno sospenderle, e la decisione fu a tutti comunicata. Questa decisione è mantenuta ancora oggi, ma essa non impedisce ai soci, che ne hanno la possibilità, di organizzare modeste manifestazioni individuali, nelle quali siano scrupolosamente osservate le norme statutarie e regolamentari. Va ricordata la funzione di chiusura a Belmonte, cosi ben riuscita come concorso e come affiatamento. Fu davvero una simpatica manifestazione di pietà alla quale contribuirono validamente il rev.° Prevosto di Valperga ed i buoni ed ospitali Padri Francescani di Belmonte, a cui il Presidente rivolge un cordiale ringraziamento.
La vita sociale interna si è svolta in modo soddisfacente, e qualche lieve dissonanza provocò un affettuoso, ma preciso richiamo alla serietà dei principi sociali. La pubblicazione del Bollettino, subordinata alle circostanze, ha incontrato sempre crescenti difficoltà tecniche, tuttavia i pochi numeri sono riusciti interessanti ed apprezzati.
La relazione presidenziale termina con un saluto ed un augurio ai Soci combattenti, coi voti che dalla collaborazione di tutte le sane energie alla nobile causa della Patria, ne sia preparata a questa un lieto avvenire, degno delle sue gloriose tradizioni.
Succinta ed interessante la relazione presentata dal Presidente della Sezione di Pinerolo, di cui ci occuperemo in un prossimo numero, non consentendocelo questa volta lo spazio.
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Per la Cappella e Rifugio sul Rocciamelone
Nei numeri del Bollettino pubblicati lo scorso anno si è riferito assai poco sull'iniziativa della Cappella e Rifugio sul Rocciamelone, per quanto essa costituisse il più importante ramo d'azione del nostro Consiglio Centrale. Intenti difatti nel diligente studio di un pratico progetto e d'un chiaro programma, non ci fu lecito di farne parola prima del completo raggiungimento. Dello svolgimento di questi studi ha detto ampiamente il consocio Reviglio N. nella recente Assemblea, e noi vorremmo avere qui lo spazio sufficiente per riportare integralmente la sua relazione, tanto più ch'essa riflette un argomento importantissimo circa la necessaria propaganda della iniziativa. Ci limitiamo quindi ai tratti salienti, dando un sunto del rimanente e aggiungendo invece pochi cenni descrittivi della futura costruzione, richiesti per una esatta comprensione del progetto, di cui qui riproduciamo la veduta prospettica d'assieme. Si rileva subito da questo, come l'edificio sorga in uno scavo prossimo alla vetta, nella sua faccia sud, ai piedi della statua della Madonna. Lo scavo è di m. 11 di larghezza per 5 di lunghezza e 5 di profondità , ed è stato ultimato completamente nella trascorsa stagione per l'assiduo lavoro di pochi minatori. La Cappella occupa la parte centrale più elevata, con un'area di m. 3 X 5 : l'altare è ricavato nella viva roccia con una nicchia profonda oltre 1 metro, anch'essa già scavata. I due vani laterali alla Cappella, con copertura a un solo piovente, costituiscono il rifugio; convenientemente disimpegnati e collegati alla Cappella offrono un dormitorio comune (a destra, capace di 14 persone) ed una sacrestia, e attiguo dormitorio riservato (a sinistra, capace di 10 persone). La muratura è in pietra e ridotta alla facciata e ai due lati della Cappella ad essa normali, oltre un rivestimento con intercapedine delle pareti di roccia. Comunque, tutte le pareti saranno rivestite in legname, e la copertura sarà fatta con lastre, possibilmente di rame, saldate. Queste ed altre particolarità sono imposte dal carattere stesso della costruzione, situata oltre i 3.500 metri, sottoposta inevitabilmente a intemperie e, purtroppo, a vandalismi. Cosicché si avranno anche i doppi serramenti a filo perfetto coi muri, né sappiamo fino a qual punto sarà lecito attenerci al progetto circa il rinzaffo della facciata della cappella e le fasce bianche alle finestre di semplice e buon effetto decorativo. Questi i dati essenziali, che stabiliti in un progetto di massima, approvato dal nostro Consiglio centrale e sopra tutto dall'Ecc. Vescovo di Susa, monsignor Castelli, saranno osservati nel proseguimento dei lavori, salvo quelle piccole varianti che i tempi e le condizioni di lavoro consiglieranno, senza alterare però mai in alcun modo la fisionomia attuale dell'edificio.
E qui cediamo la parola al relatore. Accennato sinteticamente alle trattative corse nel passato anno tra il Consiglio centrale e i membri dell'ex-Comitato di Susa, con particolare menzione delle cor-rispondenze e colloqui avuti direttamente con Monsignor Castelli, rilevata la benevolenza di questi verso il nostro Sodalizio e l'opera sua in pro' della Cappella e Rifugio sul Rocciamelone, ne comunica ai Soci l'alta approvazione. Noi qui ne trascriviamo, per rallegramento dei Soci impossibilitati ad esaminare in sede il progetto, le calde parole, scritte di pugno dall'esimo presule:
« Nell'esternare la nostra riconoscenza ai sig. ing. Vincenzo Pasquale e Natale Reviglio che prepararono il disegno della " Cappella e Rifugio ad onore della SS. Vergine sulla vetta del Rocciamelone (m. 3.537) facciamo voti che presto lassù, dove da più di cinque secoli si compiono tanti devoti pellegrinaggi, all'altare già scavato nella roccia, si unisca la Cappella per pregare più raccolti, e il piccolo Rifugio per riposare. La cara Madonna del Rocciamelone guardi benigna la nostra Italia, e benedica l'opera di tutti i suoi divoti.
GIUSEPPE CASTELLI,
Vescovo. »
Conforto migliore non poteva giungerci per continuare con maggior alacrità nel nostro lavoro. Onde il Consiglio centrale rivolge appello a tutti i Soci per un'attiva collaborazione.
Per quanto un definitivo programma di propaganda non possa essere lanciato che quanto prima, prevedendone le forme, alcune considerazioni fondamentali non son fuori luogo. Occorre un sincero affiatamento di tutti i Soci : pel successo dell'impresa affetto ci vuole, generosità, abnegazione, coraggio e fede. Sentimenti questi che non vanno inculcati ai Soci, ma ridestati, coordinati, diretti.
« Finora ha lavorato il Consiglio centrale, in condizioni, naturalmente, non facili ; d' ora in avanti tutti dobbiamo sentire un compito nostro indispensabile ed imprescindibile. Ognuno si immedesimi di questo dovere : il successo non può mancare.
« Noi, Soci della Giovane Montagna, dovremo, come iniziatori, procurarci i mille e mille collaboratori, incitandoli, affiatandoli e dirigendoli per le vie che il Consiglio Centrale ci traccerà. Vie belle, particolarmente care a noi perché saranno le stesse che vent'anni fa, sotto la guida di un venerato ed ardente antesignano dell'Alpinismo cristiano, risuonarono di un innocente cantico : quello dei Bimbi d'Italia a Maria !
« Memori degli entusiasmi d' allora, mirando ai nobili ideali del compianto prof. Ghirardi, con la medesima salda fede li vogliamo oggi rinnovati. Li vogliamo, perché doverosa e consolante manifestazione di amore e di riconoscenza dei Soldati d'Italia a Maria !
i Non dimentichiamo difatti che all'iniziativa ci siamo dedicati per tri-butare alla Vergine SS.' un riverente omaggio di figli ed una supplica di miseri tribolati; assillandoci i problemi terreni inerenti al suo sviluppo, mettendo le inevitabili difficoltà a dura prova la nostra fede, ci conforti e ci sproni il santo alito iniziatore.
« Non nascondiamocele, le difficoltà, ma non' esageriamone la portata, e soprattutto non creiamocene delle superflue. Cosicché se ci preoccupa il problema finanziario, non disperiamo di sapere e potere risolverlo. E quanti i mezzi a disposizione ! Il principale sarà costituito da una
sottoscrizione, di carattere nazionale, ma con epicentro, naturalmente, in Piemonte. Per questa, saranno indicati vari recapiti: negozi, giornali, istituti, ecc.; ma ogni Socio della Giovane Montagna, come membro del Comitato esecutivo, ricordi che costituisce egli stesso un primo recapito, per così dire, di smistamento, pel quale dovrà attivamente ricevere, e inviar alla Direzione ».
Esposti alcuni mezzi di spicciola propaganda finanziaria particolarmente accessibili al nostro gruppo femminile, il relatore così continua :
« Mi sia permesso richiamare quanto ebbi a suggerire altra volta sul Bollettino sociale relativamente ad un'ottima forma di sottoscrizione, accessibile a tutti, quella del minimo contributo quotidiano. Si tratta di versare ogni giorno in un salvadanaio la tenuissima somma di 5, o 10, o 20 centesimi, proporzionatamente alle forze ed ai bilanci, senza nocumento alcuno alla loro solidità. È, essenzialmente, un intimo impegno ed, allo stesso tempo, una manifestazione di costante amore a Maria. Dal quale impegno discende un inverosimile beneficio. Difatti se da quando proposi il semplice sistema - gennaio del 1916 - si fosse contribuito in ragione di 10 cm. al giorno, ogni socio avrebbe a tutt'oggi versato L. 75, e con una media di 150 Soci , si sarebbero cosi raccolte già L. 11250! Cifra elevata, alla quale non ci parrebbe possibile giungere da soli, con delle saltuarie offerte. Le quali non cesserebbero pertanto di aver significato ed opportunità, poiché, estesa la cerchia delle collaborazioni a tanti e tanti entusiasti e avventuratamente facoltosi, verrebbe raggiunto senza fatica tutto il capitale occorrente.
« Sull'ammontare del quale ovvie ragioni impediscono di fare oggi una benché approssimata previsione. Coi prezzi della giornata si salirebbe a cifre favolose, molto al disotto delle quali speriamo di trovarci nell'auspicato dopo guerra.
« I criteri della massima sana economia saranno scrupolosamente osservati nella costruzione, e questa sarà precipua cura dell' impresa che assumerà i lavori, mantenendone il proseguimento a tappe: prima l' altare cioè, poi la cappella, ed infine il rifugio; in modo da trovarci sempre al sicuro da spiacevoli sorprese e dolorose interruzioni.
« Oggi possiamo rallegrarci nel vedere completamente coperte le spese dei lavori già eseguiti: ha servito allo scopo buona parte delle somme raccolte in precedenza dall'attivissimo canonico Tonda, benemerito ed entusiasta continuatore dell'opera del prof. Ghirardi, a mezzo dell'ex-Comitato di Susa. Presso la nostra sede, da due anni, si stanno pure già effettuando delle sottoscrizioni, silenzioso contributo di pochi affezionati cui eran noti gl'intendimenti della Società. La somma finora raccolta è modesta : L. 481,50 appena, ma questa costituirà il punto di partenza per la prossima sottoscrizione ufficiale. A voi, Consoci, favorirne il pieno successo, divulgando l'appello dovunque. Procurate buoni sottoscrittori tra gli amici , e soprattutto formate buoni amici fra i sot-toscrittori: cosi la nostra impresa potrà dirsi veramente l'omaggio alla Vergine di un popolo riconoscente e divoto. Giunga l'appello anche alla trincea, dove molti nostri cari, combattendo per l'onore della Patria e la sicurezza dei suoi confini, ne invocano la restaurazione con l'ausilio di Maria ».
E concludiamo anche noi con l'amico:
« Di tutto il vostro lavoro non riceverete né ringraziamenti né attestati di benemerenza: ma vi sarà conforto inestimabile la soddisfazione di un po' di bene compiuto, e ricompensa la benedizione del Cielo.
All'opera, dunque, Consoci!
La DIREZIONE.
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L'inizio del lavoro di propaganda
Arriviamo in tempo, mentre il presente numero è già in tipografia, a dare notizia agli amici del felice inizio della propaganda per la principale nostra iniziativa. La sera di venerdì 8 febbraio il Consiglio centrale, riunitosi, ha proceduto alla costituzione del Comitato d'Onore i nomi dei cui membri, resi noti quanto prima, saranno accolti da generale compiacimento. Per ora annunciamo che la presidenza di tale Comitato è stata accettata entusiasticamente da S. E. il Cardinale Arcivescovo A. Richelmy. L'esimio Porporato, ricevendo con paterna benevolenza la nostra Commissione che gli sottoponeva il programma morale e tecnico dell'iniziativa, ha avuto calde parole di approvazione, d'incoraggiamento e di benedizione, con un plauso all'opera che per essa svolge la Giovane Montagna.
Registriamo intimamente lieti questo attestato di altissimo valore e conforto, e, riconoscenti, ci ripromettiamo di realizzarne i massimi benefici per la gloria di Maria SS.
Mentre la Commissione esponeva a S.E. propositi e speranze, nel salone sociale si riunivano numerosi Soci e Socie, per addivenire, circa le deliberazioni dell'Assemblea generale, a qualche pratica conclusione finanziaria. È stata così approvata una prima edizione di cartoline riproducenti il simpatico progetto, dalla cui vendita risulti un non disprezzabile provento. Per questo s'è fissato un prezzo un po' elevato - L. 0,50 cadauna - ma, in compenso, ogni cartolina, opportunamente numerata, dà diritto all'assegnamento di preziosi ed utili oggetti di equipaggiamento alpino e simili, offerti da parecchi Soci.
Le cartoline, generoso dono d'un amico nostro, saranno distribuite ai soci, affinché per essi se ne abbia ampia diffusione dovunque.
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SEZIONE DI TORINO - Domenica 16 dicembre 1917
Chiusura dell'anno sociale a Belmonte. La festa di chiusura dell'anno sociale 1917 ha avuto carattere religioso, in ossequio alle deliberazioni del Consiglio Centrale. Un gruppo numeroso di Soci è convenuto all'altare della Madonna di Bel-monte, a pregare vittoria per le nostre armi e invocare protezione sui nostri cari combattenti. Non ci è possibile dare un ampio rendiconto della simpatica manifestazione: né ricordiamo appena il successo cui hanno validamente cooperato i Rev.di Frati del Santuario dai quali si ebbe un'accoglienza veramente francescana - ed il Rev.do Curato di Valperga. Rinnoviamo loro il nostro cordiale ringraziamento. Della giornata fredda e nebbiosa, ma non per questo meno intima, ogni partecipante serberà sicuramente gradito ricordo.
Domenica 20 gennaio 1918. Assemblea generale. Domenica 20 gennaio u. s. nel salone della sede sociale ha avuto luogo l'annuale Assemblea generale; ragioni di convenienza e d'opportunità ne hanno consigliato la convocazione in pomeriggio festivo, e il numero degli intervenuti è stato davvero soddisfacente. L'adunanza, presieduta dal nostro presidente, rag. Milanesio ha avuto regolare svolgimento, secondo l'ordine del giorno stabilito. Dopo la lettura della Relazione presidenziale sull'andamento morale della Società nelle due sezioni di Torino e Pinerolo, e l'esposizione del rispettivo bilancio consuntivo 1917, sull'argomento delle cariche sociali pel corrente anno, si è riconfermata in carica l'attuale Presidenza, colla facoltà di aggregarsi eventualmente quali fra i soci possono meglio favorire le iniziative assunte; e si è proceduto alla nomina per acclamazione dei due revisori dei conti: sig. Rocco Antonio e Rag. Carolina Perino. Indi il socio Reviglio ha letto la relazione sull'operato della G. M. nel 1917 per la Cappella e Rifugio sul Rocciamelone, di cui diamo in altra parte ampio resoconto. Per venire ad una maggior propaganda finanziaria per l'iniziativa si è deliberato di indire di tanto in tanto delle riunioni di soci affinché ne studino i mezzi più atti: domenica 10 febbraio avrà luogo la prima. Approvato l'invio di un saluto a S. E. Mons. Castelli, viene fatta una questua tra i presenti pro Cappella e Rifugio, con un provento di oltre L. 60. Alle ore 16,30 l'adunanza è sciolta.
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SEZIONE DI PINEROLO - Adunanza generale
La sera del 19 gennaio, nella nuova Sede di Via Vescovado hanno avuto luogo le elezioni del Consiglio direttivo pel 1918. Essendo andata a vuoto la nomina del Presidente, Vice Presidente e di un Consigliere, in una seconda adunanza 27 gennaio si è proceduto a nuove votazioni. Sono stati così eletti: Direttore: Can. Giulio Bonatto; Presidente: Ettore Ferramosca; V-Presidente Teresio Guglielmone (cassiere); Segretario: Pietro Tajo; Consiglieri: Goria Angelo, Reita Stefano, Colombino Umberto.
Necrologio.
Addoloratissimi, registriamo in questa cronaca la perdita del Socio benemerito di questa Sezione, Mons. canonico cav.Gioffredo Granero, avvenuta in Pinerolo il 21 gennaio u. s. Animo retto e costantemente votato al bene, lascia grande rimpianto in quanti l'hanno conosciuto, apprezzato ed amato ed in quanti hanno provato il beneficio dei suoi ammaestramenti e delle sue istituzioni. Amico della Giovane Montagna fin dal suo sorgere in Pinerolo, ne divenne Socio benemerito nello scorso anno, e dando buoni impulsi allo sviluppo della sezione.
Ai funerali, celebrati in giorno feriale, non è stato possibile partecipare in forma ufficiale; alcuni Soci hanno però seguito il mesto corteo accompagnati in spirito dai compagni, e da tutti i Consoci della G. M.
Alla Sezione di Pinerolo inviamo, partecipi, i sensi di profonda condoglianza, unendoci nel suffragio per l'anima dell'Estinto.
N. d. R.
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Notiziario
Soci benemeriti. Registriamo con onore un nuovo socio benemerito: canonico Silvio Cuatto, cappellano militare nell'ospedale militare di Riserva, Sezione Seminario di Pinerolo. Giunga a Lui il benvenuto cordiale e riconoscente.
Richiamo sotto le armi. "Il rev. Don Rinaldo Asvisio, che per circa anno e mezzo ha retto questa Sezione, si ripresenterà quanto prima alle armi. Auguri vivissimi.
Cappella e Rifugio sul Rocciamelone. " In una recente adunanza, riferendo su questa bella iniziativa sociale, si è affermato di dare pel suo buon successo completa ed affettuosa collaborazione, in conformità alle direttive emanate dalla Sede centrale.
I Soci soldati, ricordando, salutano cordialmente. Grazie, altrettanto.
PIETRO TAJO, Segretario.
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Soci inscritti dal 15 ottobre 1917 al 15 gennaio 1918
SEZIONE DI TORINO. Sopetti Rita; Sopetti Sofia; Sopetti Tina ; Sopetti Luisa; Pedraita Pietro; Pozzi Oreste; Giovannini teol. Anacleto; Salsotto Eugenio; Fracchia Silvio; Carnevali Sebastiano.
SEZIONE DI PINEROLO. Romero Oreste; Priotto Antonio.
Sezione di Torino:
Soci al 15 ottobre 1917 156
Nuovi soci dal 15 ottobre 1917 10
Soci al 15 gennaio 1918 166
Sezione di Pinerolo:
Soci al 15 ottobre 1917 48
Nuovi soci dal 15 ottobre 2
Soci al 15 gennaio 1918 50
Totale Soci al 15 gennaio 1918 216
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