Scarica notiziario originale
(formato pdf 3.9Mb)
Rubrica Vita Nostra Luglio 1921
ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.
VITA SEZIONALE
Conferenza
Ebbero ottima riuscita le conferenze dette da nostri egregi consoci ed amici nel Teatro degli Artigianelli.
Il prof. comm. Alessandro Roccati illustrò quella parte delle Alpi Marittime che comprende il Bego e la Maledia. Il prof. teol. Secondo Car-pano-Vercellone fece rivivere ai suoi ascoltatori le alte emozioni della salita al Monviso. Il prof. dott. Italo Mario Angeloni con alata parola illu-strò le magnificenze della fotografia a colori presentando splendide lastre sue e del sig. Vit-torio Marchis.
Agli illustri conferenzieri esprimiamo la rico-noscenza della G. M. Ai Soci diciamo che la nostra fiducia nel loro interessamento per le manifestazioni sociali ci animerà ad altre iniziative.
Torna a inizio pagina
Il Concerto nel teatro del "Momento"
Fu un successo. E dobbiamo compiacersene, specialmente per la nostra opera del Rocciame-lone. Vogliamo ricordare qui gli esecutori, a testimonianza della nostra gratitudine: soprano, sig.na Sista Gaj; baritono sig. Giovanni Merlin ; pianoforte, il giovanissimo Bernatti ed il prof. Alessandro Fuga; violino, prof. Ettore Brero ; violoncello, prof. Giulio Gedda.
Un particolare cenno è dovuto all' illustre maestro can. comm. Giocondo Fino che del concerto fu l'organizzatore efficace e sapiente.
Torna a inizio pagina
Estratto dal verbale delle adunanze del Consiglio della Sezione di Torino
17 giugno - 22 giugno
Avendo il Socio comm. Airaldi chiesto di passare da Socio Ordinario a Socio Vitalizio il Presidente esprime il desiderio di vedere molti soci seguirne l' esempio per consolidare mag-giormente la nostra G. M.
Ricorda agli incaricati per gli Acquisti Col-lettivi ed al Cassiere che per il 30 giugno dovranno essere presentati i rispettivi rendiconti finanziari del I° semestre 1921.
Si delibera di inviare allo Stadium per do-menica 22 giugno, una rappresentanza della Società con la Bandiera per la festa commemo-rativa della battaglia del Piave.
Approvassi lo Statuto della U. S. A. E. P. (Unione fra Società Alpinistiche Escursionistiche Piemontesi) e si ritiene opportuno che la Sezione di Torino si associ nominando delegati il Pre-sidente la Sez. di Torino sig. Mario Bersia e il Presid. la Commissione Gite sig. Giovanni Car-magnola.
Celebrandosi il 21 agosto, al Colle di Sestrières l'inaugurazione di un obelisco per il centenario Napoleonico, ed essendo stato inviato per ac-cordi il sig. Fontana si è fissato di effettuare per tale giorno una gita sociale al Fraiteve con di-scesa al Colle di Sestrière per la cerimonia.
Si legge la relazione fatta da Fontana circa gli alloggiamenti e si comunica che vi saranno facilitazioni per il trasporto. Essendo la località fra la zona proibita di fotografare, si pregano i Soci fotografi di richiedere il permesso all' au-torità militare.
Torna a inizio pagina
Nuovi soci
Maria Marchisio - Gianolio Bianca - Magliano Maria - Trucchi Cesare - Facciotti Pietro - Bornengo Leone -- Guglielminetti Felice - Cuttica di Cassine Cesare - Fabeni Otello - Ravizzotto Carlo - Airaldi dott. comm. Celi-donio - Villa avv. Angelo - Musso Paola Rosetta - Molli Boffa ing. Alessandro - Gaj Giovanna - Trivero Tina - Araldi Gugliel-mina - Rosa Giuseppe - Rivoreda Ester - Gindro Francesco - Migliore Claudia - An-saldi Pierina - Bellacomba Luigi.
Torna a inizio pagina
Scuola Direttori di Gita
Con la 7a lezione del prof. teol Carpano Ver-cellone sull' interessante tema: « Come si pre-para e si compie una ascensione », si è chiuso il Corso Allievi Direttori di Gita.
La iniziativa della Sezione di Torino, come prima manifestazione del genere, ha avuto un esito soddisfacente e nel prossimo autunno si aprirà un nuovo corso che sarà frequentato da numerosi allievi.
Una parola di ringraziamento è più che mai doverosa per gli egregi insegnanti:
Ing. N. Reviglio - L. Tealdy - Dott. U. Perotto - Prof. T. S. Carpano Vercellone i
quali si prodigarono con infinità bontà per ren-dere più attraente e veramente istruttivo il corso stesso.
Torna a inizio pagina
ATTIVITÀ SVOLTA
VI Gita Sociale - Punta Ostanetta m 2375 - 21-22 maggio
Il 21 maggio la comitiva di 50 della 6 a gita sociale, su vettura riservata, giunse a Barge alle 20,45 e con marcia regolare per S. Chiaffredo ed il vallone dell'Infernotto alle 0,30 alle case Ruschere m. 1100, ove alloggiatasi in un fienile poteva riposare sino alle 4.
Dopo la sveglia, venne celebrata la S. Messa dal Rev. Don Massè, che gentilmente prese parte alla manifestazione, indi alle 5,40 la comitiva iniziava la marcia prima per ripidi pascoli al Bric Arcett m. 1612 poi per cresta alla P. Selassa m 2060 al colle Selassa ed al colle di S. Bernardo 2266. Qui, data l'ora tarda, (11,30) avendo dovuto camminare lentamente e tutti uniti causa la nebbia fitta e la pioggia, ci si fermò brevemente per una refezione al sacco, indi venne deciso di scendere pel canalone Nord del colle (neve buona) per un sentiero quasi pianeggiante passando sotto le pendici Est della Punta Rumella attraversando il Rio della Rocca Nera, alle 14,45 si giungeva a Nord della grangia Macarasso e di qui con marcia accelerata per Prà d'Mil a Barge alle ore 16,45.
Direttori di gita: MARENGO, GIANNOTTI.
NB. - La gita riuscì discretamente ; la nebbia fitta e specialmente la poca preparazione alle gite di qualche partecipante furono la causa della marcia lenta e del ritardo.
Torna a inizio pagina
VII Gita Sociale - M. Dubia (Val d'Ala) m 2461 - 18-19 giugno
Al ritrovo fissato si trovano puntuali i 70 in-scritti che, preso posto in due vagoni riservati, giungono alle 19,45 a Ceres, dopo aver consu-mata una breve refezione al sacco durante il tragitto. I 10 km. sulla Strada provinciale si percorsero quasi senza accorgersene tanto era la sana allegria. Alle 21,45 ad Ala. Breve alt per la disposizione dei posti indi... a letto.
Il mattino sveglia alle 3, toeletta sommaria. Messa alle 3,45; alle 4,45 partenza per i casali la Comba al Pian d'Attia ove si giunge alle 6,30 e ci disponiamo a far uno spuntino. La pioggia ed il freddo ci consigliano di accelerare la par-tenza ed alle 8 siamo al colle d'Attia. Il tempo frattanto si è migliorato e promette una giornata discreta. Alle 8,40 partenza e comodamente la comitiva giunge in vetta al Doubía alle 9,30, in tempo per ricevere una breve raffica di neve di passaggio. Il tempo indi si volge decisamente al bello, i gitanti hanno tempo di preparare e con-sumare il pranzo al sacco, e di prepararsi ad am-mirare il panorama. Dopo 5 ore di fermata, alle 14,30 la comitiva scende nel vallone di Crosiasse facendo larga messe di fiori; alle 16,30 un ultimo spuntino al sacco alle grangie di Pian Peccio indi alle 17,30 partenza per Chiampernotto e Ceres a Torino in vagoni speciali alle 21,45.
Bisogna ricordare l'ottimo trattamento del signor Mamino propr. dell'albergo Alpino d'Ala.
Direttori di gita: MARCHETTI - GRIBAUDO - FELIX.
Torna a inizio pagina
VIII Gita Sociale - Conca Balmetta m 1515 (Gita floreale) - 2 luglio
Partecipanti: n" 20.
La gita si svolse regolarmente secondo l'orario fissato. Alle ore 8,05 si iniziò da Bussoleno la salita prima lungo la carreggiabile alla Borgata Giordani, poi per la mulattiera sulla sinistra del torrente alla Cappella Cervetto.
Dopo un breve alt, venne ripresa la salita che attraverso ad una valletta ombrosa fra pini e larici portò la comitiva alla Conca della Balmetta, ove si giunse alle ore 11 con un notevole anti-cipo sull'orario stabilito. Quivi presso il torrente all' ombra quota di un boschetto, la comitiva, giunta al completo, ed in ottime condizioni, consumò la refezione al sacco. I gitanti si spar-sero quindi per la ridente conca fra i rododendri in fiore, raccogliendo magnifici mazzi purpurei.Alle ore 16 la comitiva iniziò il ritorno du-rante il quale venne ancora effettuata una abbondante raccolta di fiori di lavanda, e da Bussoleno a comitiva fece quindi ritorno a Torino.
Torna a inizio pagina
IX Gita Sociale - Punta Sommeiller m 3321 16-17 luglio
Nell'ascensione facile, ma faticosa, 37 gitanti su 43 hanno raggiunto la vetta. Alle 23 tocca-vano le Grange della Valle per il pernottamento ; all'alba, poco sotto il lago delle Monache il teol. G. Borghezio celebrava la Messa, poi con una marcia serrata al lago di Galambra ed alla vetta con tempo ottimo ed una discreta vista sulle Alpi del Delfinato.
La marcia serrata ci diede modo di anticipare nell'ascesa e nel ritorno sull'orario. Comitiva bene affiatata ed allenata, alla quale Carmagnola, Fontana, Riccadonna, Sertorio furono di ottima guida.
Torna a inizio pagina
ATTIVITÀ PREVISTA
X Gita Sociale - Rocciamelone m 3587 -14-15 agosto.
In occasione del ferragosto, la Commissione Gite organizza la solita manifestazione annuale al Rocciamelone che quest' anno dovrà riuscire grandiosa ed imponente.
Tutte le vie d'ascesa saranno percorse da co-mitive della Giovane Montagna; per la via del Trucco a Casa d'Asti da Susa, per la Croce di Ferro da Malciaussia; pel ghiacciaio del Roc-ciamelone dal Rifugio Fons d'Rumour, e per le vie della Novalesa, i Soci delle sezioni di Torino e Susa arriveranno alla vetta, il 15 mattina, a rendere omaggio alla Madonna ed a compiacersi dei lavori della cappella rifugio.
Anzi, chissà che per quell'epoca non sia pos-sibile fare l'inaugurazione ufficiale ed allora la manifestazione assumerebbe un'importanza grandissima, e nessun Socio della G. M. dovrebbe mancare.
L'organizzazione di questa gita ha preveduto il massimo concorso. Accantonamento a Casa d'Asti, per qualche centinaio di persone - tende presso il Rifugio Fons d' Rumour - insomma organizzazione minuziosa e completa. Appena le pratiche relative saranno ultimate, e il pro-gramma dettagliato sarà al completo, verrà spe-dito a tutti i Soci, onde ne possano prendere visione.
Torna a inizio pagina
XI Gita Sociale - Settimana alpinistica al Lago Miserin m 2583 - 21-28 agosto
Un'altra grandiosa manifestazione sociale sarà la « Settimana Alpinistica » che si effettuerà dal 21 al 28 agosto.
La partenza avrà luogo il 20 sera (sabato) alle ore 18 per Hône Bard, e si pernotterà nel villaggio di Bard. Il ritorno avverrà per la valle Soana in automobile sino a Pont Canavese. La organizzazione minuziosa e completa ha prov-veduto che i partecipanti possano godere di tutte le comodità possibili a quell'altezza e compati-bili colla vita di accantonamento, in alta mon-tagna ad un prezzo mitissimo.
Infatti la settimana costerà approssimativa-mente lire 60, pel viaggio andata in treno, per-nottamento a Bard, trasporto di bagagli (sacchi-coperte) sui muli sino all'accantonamento, l'uso dei locali, pernottamento su pagliericci di pa-glia, il servizio di pulizia, il viaggio di ritorno in automobile da Valprato a Pont Canavese ed in treno a Torino e le spese di organizzazione. Pel vitto naturalmente ogni gitante dovrà provvedere per sé, si è già fissato però che giornalmente un'incaricato fornirà di pane, vino, latte, birra e uova nella misura che si desidera a prezzi normali.
La settimana è adatta per tutte le forze, si-gnore, signorine, ragazzi, adulti ed anziani; per chi vorrà rimanersene quieto a godere la immensa pace della montagna, per chi si ac-contenta delle brevi passeggiate e cerca i bei panorami, e si compiace delle scene di alta mon-tagna, per chi desidera compiere qualche escur-sione ma tranquillamente senza stancarsi e senza cercare le difficoltà e per chi brama la lotta colla montagna intensa e gagliarda.
Dalle sponde dei laghi magnifici di Miserin, fiorite e profumate, alle splendide praterie ed ubertosi pascoli di Dondena, sulle comodissime strade di caccia, (fatte costruire appositamente da S. M. il Re Vittorio Emanuele II) che trasportano ovunque, ai bellissimi valichi del Balma, di Champorcher, di Pontonnet, di Fenis, di Fussi, sulle facili vie d'accesso al Delà, al Glacier, alla Torre di Ponton, alla Rosa dei Banchi, oppure per la ripida parete Nord della Rosa dei Banchi, o sulle rocce della Balma e di Costazza, o sulla laboriosa ed intricata cresta del Mussail-lon, sino alla vetta della Tersiva, ogni desiderio, ogni volontà, ogni speranza può essere appagata e contenta.
In queste magnifiche regioni, regno dei camosci, la gioventù balda e forte della Giovane Monta-gna saprà tenere alto il nome della Associazione nell'alpinismo, e cimentandosi in imprese meri-tevoli, e rinforzandosi e preparandosi alle lotte della vita...
A giorni uscirà il programma dettagliato in ogni particolare e si potranno pure, in sede, ammirare le fotografie che un' incaricato del gruppo fotografico della Sez. di Torino presen-terà dopo essersi recato sul luogo appositamente, per poter dare l'impressione esatta dell'incan-tevole regione.
Torna a inizio pagina
VITA SEZIONALE
Il Cardinale Ratti, alpinista
Mentre è ancora vivo il lieto ricordo dell'entu-siasmo col quale i milanesi salutarono il loro nuovo arcivescovo cardinale Achille Ratti, torna opportuno ricordare sulla nostra rivista i meriti alpinistici del presule dottissimo.
Perché il card. Ratti non è soltanto uno scien-ziato, il dotto paleografo e bibliografo che Pio X volle prefetto della Biblioteca Vaticana, l'umile santo prete che lascia in Roma il ricordo di una intensa ed esemplare vita sacerdotale, il diplo-matico insigne che riorganizzò la risorta Polonia cristiana. Egli è pure un forte alpinista, un grimpeur esperto che ha al suo attivo il primo valico dello Zumstein con la traversata del monte Rosa da Macugnaga a traverso il canalone Mari-nelli, da lui compiuta nel 1889, avendo a com-pagno Mons. Grasselli e guide Proment Giu-seppe e Gadin di Courmayeur.
Il Ratti riferì, egli stesso intorno alla fatta ascensione con una dotta ed interessante rela-zione pubblicata nel bollettino del Club Alpino Italiano e riferita recentemente dal Corriere della Sera in un articolo dove si parla con simpatica deferenza del nuovo Presule di Milano.
Partita da Macugnaga, il 29 luglio, la comitiva raggiunse a sera la capanna Marinelli, allora in stato primordiale. Ed il giorno successivo fu tutta una ardua arrampicata a traverso il cana-lone terribile in direzione dell'Imsenrrüeken, poi in avanzata sul ghiacciaio, salendo tra la Zum-stein e la Dufour, infine l'acrobatismo perfetto sui lastroni e i massi del gneiss rossastro for-mante la vetta, riuscendo a toccare la punta Est, quella che forma con la Allerhöchste la cima Dufour. Qui comincia il buono. L'ascensione era coronata; ma erano quasi le otto di sera di una giornata campale. « Cacciati dal vento - così racconta il Ratti - che lassù era insopportabile e dalla notte che si avanzava, discendemmo ben tosto, finché ad una trentina i di metri più in basso trovammo una sporgenza di roccia quasi affatto sgombra di neve e vi ci appostammo alla meglio. Erano le otto e mezzo, l'aneroide segnava 4600 metri sul livello del mare ». Passarono cosi la notte, appollaiati nel sereno glaciale, restando in piedi, fermi sulla breve cornice vertiginosa, senza po-tersi sdraiare, senza poter dare un passo in là sotto pena di precipitare. La detta relazione di Mons. Ratti che ci dà questi particolari alpini-stici contiene anche la descrizione poetica di quella veglia, magnifica nel silenzio delle pro-fondità, solo squarciata ad un dato punto, dal tonare di una valanga colossale, che precipitava a distanza sotto il loro nido sui ghiacciai infe-riori. La mattina dopo la comitiva ardita, in-vece di scendere per la via normale verso Zer-matt, spronata dallo spirito di italianità, che i nostri migliori alpinisti sentono, percorre in di-scesa le rocce della Dufour sul versante italiano, si porta sotto il colle che unisce la Dufour alla Zumstein, e riprende a risalire, varcandolo. Que-sta la prima traversata del colle Zumstein. Scesero poi per il Grenzgletscher, diretti a Riffel-berg. Nel frattempo il filo elettrico tra Macu-gnaga e Zermatt e Riffelberg aveva diffuso il presagio di una catastrofe. Chi poteva supporre che i nostri alpinisti avessero pernottato sul cor-nicione della Dufour Tanto più che, essendosi indugiati in perlustrazione sui culmini terminali, ed avendo smarrito l'orientamento nella discesa del ghiacciaio di Grenz, dovettero passare una seconda nottata «à la bell'étoile » sulla morena, per giungere solo al mattino all'albergo del Rif-fel. L'apparizione della comitiva venne quindi salutata con gioia.
Torna a inizio pagina
Tariffa per la frequenza dei Rifugi del C. A. I. nel 1921
Il bollettino Mensile del C. A. I. pubblica sul numero di luglio le seguenti tariffe per i suoi Rifugi:
Rifugio Torino al Colle del Gigante, aperto dal 5 Luglio al 21 Settembre 1921, Gerente : La famiglia Bareaux.
Pernottamento. - In camera: soci della Se-zione di Torino L. 4; soci altre Sezioni C. A. I. 6; non soci 12. In dormitorio senza lenzuola: Soci Sez. Torino 3; soci altre sez. C. A. I. 4,50; non soci 8. Tassa coperto 1,50 - Illuminazione 0,75.
Rifugio Gastaldi al Crot del Ciaussiné, aperto dal 5 Luglio al 20 settembre 1921. Gerente : Mussino Michele.
Pernottamento - In camera: Soci sez. To-rino 4; soci altre sez. C. A. I 6; non soci 12. In dormitorio su paglia nel Rifugio Albergo o nell'Antico Rifugio o nel Baraccamento; soci sez. Torino 2; soci altre sez. C. A. I. 3; non soci 6.
Rifugio Vaccarone e Valle Stretta in Valle di Susa e Fons D'Rumour, sopra Usseglio.
Servizio di custodia fino al 20 Settembre. Il custode si trova al Rifugio nei giorni di sabato, domenica e lunedì di ogni settimana, nonché nella festa del 15 Agosto; e quanto al Rifugio di Fons D'Rumour anche per tutta la prima settimana di Agosto.
Tariffa nei giorni in cui trovasi il custode.
Pernottamento. - Soci sez. Torino 1,50; soci altre sez. C. A. I. 3 ; non soci 8. Semplice ingresso: soci sez. Torino 0,50; soci altre sez. C. A. I. 1; non soci L. 3.
N. B. - I custodi terranno anche in deposito generi alimentari.
Rifugio di Pera Ciaval.
Servizio di custodia dal 15 Luglio al 20 Set-tembre ininterrottamente.
Tariffa pernottamento. Soci sez. Torino C. A. I. 3; non soci 8. Semplice ingresso. Soci sez. Torino 0,50; soci altre sez. C. A. 1; non soci 3.
Il custode tiene in deposito generi alimentari.
Torna a inizio pagina
Vita sezionale
La G. M. presenta le sue più vive congratu-lazioni al Comm. Ing. Mauro, presidente della F. A. L. C. eletto deputato al Parlamento per il Collegio di Milano. La montagna, il foot-ball a cui egli da anni dedica la sua multiforme atti-vità hanno sempre temprato la sua già forte fi-gura. Auguri vivissimi.
Il socio Ambrogio Mario Masante è stato di recente nominato Cavaliere della Corona d'Italia, congratulazioni.
In giro per i monti se n'è andato il carissimo consocio della sezione di Torino Dott. Luciano Gaidano, nominato assistente nel Sanatorio di Sondalo. Speriamo che di là non vorrà dimenti-care la nostra Rivista, i suoi amici, e ci invierà la sua gradita collaborazione.
Torna a inizio pagina
Libri ricevuti in dono
E. N. CAMPAZZI - La fotografia.
GOFFRES - Sommario iconografico di fasciature e medicature di apparecchi.
FRANCESCO FARINA - Valle Soana.
GUIDO REY - Alpinismo acrobatico.
LUCIANO GENNARI - La donna ignota (novella).
GIURIA - Monografie - Borgogna - Savoia - Delfinato - La Vallata del Rodano.
NIGRA C. - Chalets di Valle Formai a (Ossola).
ROCCA A. - Costumi ed industrie antiche di montagna. - Due pagine appena, quelle del NIGRA e del ROCCA, nel Bollettino della Società piemontese d'archeologia e belle arti (anno IV, Torino 1920), ma che dovrebbero essere me-ditate da quanti amano la montagna. L'attra-zione del forestiero (ed anche di noi tutti, con-fessiamolo...) non è solo la cupidigia dell'ascesa, ma ben spesso il desiderio di assaporare la bel-lezza dell'ambiente alpino. Vi è tanta arcana sug-gestione in quelle pinete, in quei chalets, in quei costumi di Valsesia, d'Aosta, di Cogne, di Brusson, di Gressoney, di Fobello, di Pragelato ?
Melanconie! Pinete, chalets, costumi, vanno spa-rendo, la civiltà cittadina invade, la barbarie abbatte... Cerchiamo dunque di salvar quel poco che si può... Mettiamo in guardia gli alpigiani dalla distruzione di costruzioni caratteristiche e pittoresche, che rendono attraente il paesaggio, non lasciamo distruggere il patrimonio ingenuo dell'arte rusticana; salviamo i chalets che ben spesso hanno resistito per secoli agli uomini ed alle cose. E poiché il nostro amore per l'arte popolana non varrà a far ritornare le cuffie multicolori ed i costumi sgargianti lassù dove ormai giungono anche?, le calze di seta, conserviamo almeno in un museo del costume il ricordo degli abbigliamenti strani, ma bellissimi delle alpigiane. Non contentiamoci dei dipinti del Balduino alla Vedetta Alpina, ma si creino dei veri mannequins al naturale. L' etnografia del Piemonte non la ricercheremo più sopra i mille metri, ma almeno qualche reliquia di essa resterà in riva al Po: costumi ed industrie montane, del legno soprattutto. Noi accettiamo di cuore le proposte degli egregi amatori d'arte piemontese: e ci auguriamo che non restino sulla carta. La Giovane Montagna non mancherà di coadiuvarne l'attuazione...
G. BORGHEZIO
Torna a inizio pagina
Lutti
É deceduta in Genova, dopo gravi sofferenze, la Signora Maria Bersia in Riccardi, sorella del Presidente della Sezione di Torino. - Condo-glianze vivissime.
Torna a inizio pagina