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Rubrica Vita Nostra Gennaio-Febbraio 1922



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   Sezione di Torino - Nuovi Soci effettivi


Maria Bertola - Finetta Loretz - Renzo Venzo - Felice Benedetto - Vasco Marconcini - Mario Corvo - Ugo Sartorio - Ugo Brisighella - Andrea Avateneo - Rosina Immovilli - Giuseppe Riccardi - Nino Bechis - Mario Fiorio - Maria Chiaudano - Marcellino Guala - Francesco Sacco - Gabriella Bonino - Ernesto Giordanelli - Domenica Marengo - Ercole Icardi - Camillo Conrad - -Cesarina Travaglio - Rita Demaria - Luigi Costa - Cina Bonardi - Rosmundo Strada.
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   Soci vitalizi


Hanno fatto domanda di passare alla categoria di Soci vitalizi i seguenti Soci effettivi:
Felice Guglielminetti - Leonilda Guglielminetti - P. Filippo Robotti - Cecilia Bettazzi - Rina Perardi - Avv. Angelo Maria Nasalli-Rocca di Corneliano - Appiano Amedeo.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   I Gita Sociale, m Brunello (m. 1270) 15 gennaio


La prima gita Sociale riunì alla partenza, dopo aver assistito la S. Messa nella chiesa di S. Secondo, la numerosa comitiva di 77 gitanti.
Alle ore 9 si iniziava da Tavernette l'ascesa per il Colle Marioni e la cresta Sud-Est, di facile e divertente arrampicata, giungendo in vetta al Monte Brunello alle ore 12,15.
Il cielo limpido ed il bel panorama che di lassù si poteva ammirare, contribuirono a rendere più divertente la lunga fermata di circa tre ore.
La comitiva scendeva quindi compatta per il versante Nord, e per le sorgenti di Pietra Sparavera e la Borgata Costa giungeva a Cumiana alle ore 17,30 e faceva ritorno a Torino alle 20,30. La gita ebbe esito felice per la compattezza ed il solito buon contegno dei gitanti, parecchi dei quali nuovi alla Società ed al salutare esercizio della montagna.

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VITA SEZIONALE


   PROGRAMMA GITE 1922


Data Altitudine Meta DIRETTORI DI GITA
15 Gennaio m. 1270 M. Brunello G. M. Bettazzi - V. Mottura.
12 Febbraio » 1371 M. Lera Pietro Fontana - Rag. C. Gianotti.
5 Marzo » 1587 Punta del Fin A. Appiano - L. Bornengo.
26 Marzo » 1509 Rocca della Sella (acc. Soc.) G. Gribaudo - G. M. Bettazzi - Avv. L. Caligaris
Aprile » 1810 M. Pellerin Geom. F. Fino - Sirombo - L. Bornengo.
30 - 4 e 1- 5 » 2868 M. Cournour Avv. L. Caligaris - Sirombo - L. Sertorio.
14 Maggio » 2410 Grifone A. Marino - lnn. Navone - P. Rappelli.
4 Giugno » 2910 Ciorneva Avv. L. Caligaris - Sirombo - Rag. C. Gianotti
21 Giugno » 2689 M. Robinet Avv. Loretz - G. M. Bettazzi Felix - C. Riccadonna.
2 Luglio » 3620 Roncia F. Castagneti - A. Nebbia - G. M. Bettazzi - Rag. C. Gianotti
23 Luglio » 3040 Rocca Nera G. Gribaudo - A. Appiano.
Agosto » 3537 Sett. Alp. Valle d'0llomont A. Marino - Avv. L. Caligaris - P. Fontana.
15 Agosto » 3537 Rocciamelone Geom. F. Fino - Avv. L. Caligaris- Rag. R. Ilario - Rag. C. Gianotti
2 Settembre » 2839 Bellagarda A. Appiano - Avv. Loretz - Avv. L Caligaris - C. Riccadonna.
20 Settembre » 2778 Pelvo P. Fontana - Rag. C. Gianotti.
15 Ottobre » 2366 Gran Truc A. Marino - G. Gribaudo - G. M. Bettazzi.
12 Novembre » 1236 M. Arponotto C. Seimandi - F. Dastefanis.
12 Dicembre » 621 Gita di chiusura - Superga Geom. F. Fino - Dott. A. Casassa - A. Nebbia - P. Rappelli.

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   Estratto verbali delle Adunanze del Consiglio della Sezione di Torino


Nell'ultima adunanza tenutasi nei locali di Via Robilant 3 si è composta la Commissione Gite per l'anno 1922. La Presidenza, ricordando i principi a cui s'ispira la Società, ha curato che a far parte di detta commissione venissero destinati i Soci che per serietà e tecnica di alpinismo dessero sicuro affidamento di ottimi Direttori. Dietro proposta del consigliere Fontana verrà compilato un apposito regolamento per il gruppo Direttori-Gite.
Dal 4 gennaio u. s. la G. M. ha iniziato le sue riunioni nella nuova Sede di Corso Oporto 11. In dette sedute, il Consiglio ha approvato la proposta di rinnovare l'abbonamento a tutti i periodici e riviste come pel 1921.
La Presidenza riferisce circa l'esito della festa dell'Albero di Natale indetta dal Comitato Socie Patronesse, a favore della Scuola Allievi Direttori Gite; ringrazia le Socie che diedero tutta la loro opera per la buona riuscita della manifestazione.
Un argomento di capitale importanza, trattato nelle suddette adunanze è stato quello del «piano finanziario per l'arredamento della nuova Sede». Essendo la spesa necessaria, per una sistemazione degna della Società, di circa Lire 6000, il Consiglio ha deliberato di aprire una sottoscrizione fra i soci e simpatizzanti mediante il versamento di quote non inferiori a Lire 25 rimborsabili entro il periodo massimo di 5 anni mediante estrazione di un determinato numero di quote ogni anno.
Come fattesi per gli anni precedenti, anche quest'anno saranno tenute nei mesi di Marzo e Aprile nel Teatro degli Artigianelli (gentilmente concesso) cinque conferenze di carattere alpinistico.

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   Scuola Allievi Direttori di Gita


Ogni martedì nella Sede Sociale, ore 21 precise.
Lezioni di Topografia - Geom. Cav. Felice Fino Lezioni sui Soccorsi d' urgenza - Dott. Prof. Adolfo Casassa
Lezioni sulla Pratica dell'Alpinismo - Teol Prof. Secondo Carpano Vercellone.

Ogni giovedì nella Palestra Mercantini, ore 21 p.
Esercizi ginnastici attinenti all'alpinismo pratico, diretti dal Signor Giuseppe Felix.
Alle lezioni possono prender parte gli inscritti al Corso, ed assistervi i Direttori di gita effet-tivi ed aggiunti, nonché i membri delle Direzioni della G. M.

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   Nuova sede sociale


La Sede Sociale è stata trasferita col 1° gennaio in Corso Oporto 11, p. 1°.
I locali sono a disposizione dei Soci il mercoledì e venerdì di ogni settimana dalle ore 20,30 alle ore 22,30.

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   Nuovo Rifugio del Club Alpino Italiano


Il gruppo studentesco S. A. R. I. della Sezione di Torino del Club Alpino, ha deciso la costruzione di un nuovo rifugio che sarà intitolato alla memoria del compiamo socio Paolo Daviso. La famiglia Daviso di Chiarvensod ha voluto contribuire a questa nuova costruzione donando alla S. A. R. I. una cospicua somma. Il rifugio Daviso sorgerà nell'Alto Vallone di Sea (in Val Grande di Lanzo), a 2400 metri d'altezza, e servirà per le importanti salite nei gruppi della Ciamarella, Sea, Bonneval, Piatou, Monfret, Gura; il rifugio servirà altresì a far conoscere meglio agli alpinisti questo magnifico vallone che a torto è da essi dimenticato. Con questo secondo rifugio che la S. A. R. I., costruisce in Valle di Lanzo, (il 1° venne inaugurato nel 1911 ai Laghi Verdi, sopra Balme, e nella scorsa estate venne rimesso in ordine), viene ad essere completata la serie dei rifugi in queste valli cosi frequentate dagli alpinisti italiani e francesi; sarà così permesso lo svolgimento della magnifica «haule-route» del Moncenisio alla Valle d'Aosta attraverso la testata delle tre Valli di Lanzo, della Valle dell'Orco, e, per mezzo del Colle del Nivolet, della Valsavaranche.
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   Il decreto che sopprime gli aumenti sui biglietti ferroviari domenicali


La Gazzetta ufficiale ha pubblicato il seguente decreto legge 15 dicembre 1921, N. 1857, che sopprime gli aumenti dei viaggi domenicali sulle Ferrovie dello Stato:
Art. 1. Sono soppressi gli aumenti sui prezzi dei biglietti per viaggi domenicali sulle Ferrovie dello Stato, di cui all'art. 4 del R. D. Legge 8 aprile 1920, N 410 e al R. D. Legge 7 settembre 1920, N. 1299. Nulla è innovato nei riguardi dell'applicazione delle quote addizionali festive alle ferrovie esercitate dall'industria privata, alle tramvie a trazione meccanica ed alle linee di navigazione interna con battelli a motore.
Art. 2. Il presente decreto sarà presentato al Parlamento per essere convertito in legge.
Art. 3. Il presente decreto entrerà in vigore la domenica successiva al giorno della sua pubblicazione nella Gazzetta ufficiale.

Al nobile e patriottico intento di far conoscere ed apprezzare le bellezze incantevoli delle nostre valli, soddisfare al sentimento delle popolazioni nostre e dei forestieri nonché dimostrare coi fatti alla presente ed alle future generazioni il sentimento di rimpianto, di riconoscenza e di ammirazione per i valorosi caduti in guerra, un apposito Comitato ha ideato e promossa l'ere-zione di una magnifica cappella dedicata alla Regina Pacis sull'ameno e ridente Colle del Sestriéres.
La località, abituale convegno estivo e soggiorno gradito dei gitanti, il triplice scopo a cui si ispira la progettata erezione incontreranno certo l'approvazione ed il plauso di ogni cuore gentile, di ogni mente che si ispiri agli ideali dell'arte, della fede e del patriottismo.
La presidenza della Sezione di Torino della G. M. trasmetterà all'apposito Comitato le offerte che gli verranno generosamente versate dai lettori della Rivista.

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   Unione fra le Società Alpinistiche ed Escursionisti Piemontesi


Unione fra le Società Alpinistiche ed Escursionisti Piemontesi.
In seguito alle sollecitazioni presso il Gruppo sportivo parlamentare, ed allo speciale interessamento di S. E. l'on. Bevione presso il Ministro dei Lavori pubblici on. Micheli, l'Unione fra le S. A. T. P. ha ottenuto la comunicazione pubblicata recentemente, dalle Ferrovie dello Stato, di voler estendere la concessione N. 14 (di speciale ribasso ferroviario per le comitive di più di io persone) a tutti i soci delle Società sportive riunite in Federazioni che risultino regolarmente costituite ed il cui Statuto sia per essere riconosciuto dalla Prefettura.
Il direttorio dell'Unione sta inoltre organizzando, per tutti i soci delle Società federate, una Conferenza ed un Convegno federale con gita in montagna. La conferenza con proiezioni a colori e dal titolo «Amor dell'Alpe» sarà tenuta dal chiarissimo Prof. Italo Mario Angeloni.
Verranno rese note prossimamente le date precise delle due manifestazioni.

La « Pro Piemonte » ha inviato la seguente lettera che pubblichiamo avvisando i Soci fotografi che il Socio Piero Rappelli di incaricato è raccogliere le fotografie richieste.

Ill.mo sig. Presidente,
L'Ente Nazionale Industrie Turistiche ha gradito un testo di opuscolo di propaganda illustrante le bellezze naturali ed artistiche del Piemonte, preparato da noi.
Ne è già sotto stampa l'edizione inglese, cui succederanno quella italiana e francese. Per illustrare il testo l'Ente ci richiede fotografie delle seguenti località - Acqui - Valdieri - Vinadio - Moncalieri - Racconigi - Vercelli Novara - Asti - Monte Cervino - Mondovì - Vicoforte - Ormea - Cuneo - Monviso - Sagra di S. Michele - Oropa Santuario - Gressoney - Alagna Biella - Torino - delle quali saranno tratti i clichès.
Si richiedono pertanto copie di fotografie da negative già fatte, delle quali noi rimborseremo il prezzo, a meno che per affetto ai patri luoghi e per l'utilizzazione che ne sarà fatta gli autori non vorranno offrire graziosamente fotografie, che nella riproduzione porteranno l'indicazione del loro nome.
Codesta benemerita Società che ha valenti soci fotografi compirebbe opera veramente meritoria interessandoli a favorirci nell'occasione.
Interesserebbero singolarmente fotografie della città di Torino, del Monviso e del Cervino. Ad ogni modo si lascia agli autori la scelta dei soggetti.
In attesa di cortese riscontro porgo gli auguri di stagione ed il mio saluto.
Il Presidente
G. M. DE ALBERTIS

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   IN BIBLIOTECA


JONA CAMILLO - L'architettura rusticana in Valle d'Aosta, Torino, Crudo.
Intenso spirito di amore e di conservazione anima l'architetto Jona appassionato ricercatore delle bellezze semplici ed ingenue ch'egli tratteggia in tavole ampie e signorili, raccogliendo i più caratteristici elementi dell'arte edilizia alpina, con lo scopo commendabilissimo di giovare ai costruttori moderni. Infatti è da lamentare vivamente che nelle costruzioni moderne, delle ville, degli hotels, che si vanno costosamente innalzando fra il verde delle pinete e la resega bianca delle creste alpine, non si tenga se non di rado conto degli elementi stilistici e decorativi delle antiche costruzioni montanare. Ognuno di noi ha osservato baite, altane, pilastri, torricelle, ballatoi caratteristici; che danno una speciale intonazione ai paeselli alpini. Bisogna costruir modernamente, ma tenendo conto di quanto storicamente s'è prodotto dal medio evo ad oggi.
Non conviene deturpare, senza criterio l'ambiente alpino con costruzioni che troppo s'allontanino dai motivi edilizi preesistenti. Le ricerche del Jona sono dunque degne di plauso: è un materiale utile da sfruttarsi dagli architetti che dovranno far sorgere nuove costruzioni in montagna. Modernità e tradizione ben possono associarsi per rendere attraenti le nostre belle, magiche Alpi.

C. NIGRA. Torino, Susa, Monginevro, Pinerolo. Torino, Lago Maggiore, Valle d'Ossola, Sempione, Torino, Bona.
Itinerari dell'Automobile Club di Torino, utilissimi al viaggiatore.
A quando simili graziose monografie, ricche di carte e di illustrazioni per le regioni alpine?

FERDINANDO NERI, La leggenda di Gargantua nella Valle d'Aosta, in Atti dell'Accademia delle Scienze di Torino, Vol. LIV, disp. 6a, 1918 - 1919.
Le Alpi non sono ricche soltanto delle bellezze ardue ed impervie dei picchi e dei ghiacciai eterni, ma nella flora, nella fauna, nei costumi, primitivi ed ingenui, nel folklore e nelle tradizioni ormai vanienti nell'abisso degli anni vi è tutto un tesoro di bellezza, che gli studi hanno appena affiorata, non ancora completamente sondata. Vi sono delle leggende curiose e piacevoli che rimontano nell'ombra dei tempi.
Chi mai saprebbe dirci con precisione l'origine del Cervino I geologi vanno da tempo leggendo nei libri chiusi della natura le pagine non scritte: vi è tutta una storia preistorica che nei confini delle epoche e dei periodi si va chia-rendo e fissando come la cronologia dei tempi egizi... I geologi leggono nel libro della natura le vicende preumane, le trasformazioni delle epoche glaciali, l'origine delle valli e dei monti. Ma la leggenda non si preoccupa della storia e della scienza !... sentite: Gargantua in un'epoca d'oro nella quale il latte era così abbondante (o tempi felici !...) che i pastori potevano condurre le loro gregge a bagnarsi nei laghi di questo bianco liquore, volle vedere che vi fosse al di là delle montagne. Dal Breuil a Zermatt non fece che un passo: la roccia si squagliò sotto il suo piede e non restò che una piramide tra l'una e l'altra gamba. La piramide è là, colossale, magnifica, il Cervino...
E Gargantua non si contentò di questa impresa in valle d'Aosta: la leggenda ci dice che egli tenendo un piede a Pont St. Martin è disteso lungo la valle con la testa fino a Gressoney una volta ebbe tanta sete e bevve così di cuore che prosciugò la Dora...
Queste leggende non interessano solo la curiosità del profano; ma anche la scienza vi ha il suo interesse. La Leggenda di Gargantua non è isolata, essa si riallaccia al folklore del Vallese e da qui a quello della valle del Rodano, la grande vena onde si propagò la leggenda.
Breve il contributo del Neri, ma la forma scientifica di esso vale ad accreditare sempre più lo studio dei relitti folkloristici della nostra regione.

Macugnaga e la sua chiesa. Numero unico nel II centenario di sua fondazione - Novara, Cattaneo, 1920, con illustr.
Notiziole gradite: spigolature storiche sulla parrocchia di Macugnaga: l'arte nella chiesa nuova: la fiera di Macugnaga: i pittori. Ci interessano soprattutto gli appunti di storia alpinistica di G. Lampugnani.

IRENE CHIAPUSSO VOLI, La flora segusiensis 1805 e l'opera « excursoria » del botanico Giov. Francesco Re nelle valli e convalli di Susa. Il botanico Beniamino Caso e la sua traduzione della « Flora segusiensis » 1881 - 1882. - Roma, Barchi, 1916.
Giov. FRANCESCO Re è una gloria nostra piemontese; una simpatica figura di studioso, che dovrebbe esserci assai più nota, se non fosse che gli studi ardui e severi come la botanica hanno pochi, solitari cultori.
Il Re che nacque a Condove il 1773 e morì a Venezia nel 1833, fu il primo rivelatore di un numero inatteso di specie botaniche appartenenti alla regione Segusina.
La sua ricerca appassionata riuscì a rivelarci ben 1682 specie, mentre la flora inglese contemporanea, studiata da Hundson, non ne conteneva che 1600. G. F. Re non si accontentò di elencare e descrivere le varie specie, ma di ognuna designò con molta esattezza la distribuzione topografica, il nome piemontese, le proprietà medicinali. Per gli studi piemontesi, è dunque di capitale importanza la figura del Re, e la signora Chiapusso ha fatto opera profittevole nel raccoglierne i dati biografici.
All'Orto Botanico di Torino fra le collezioni più preziose è conservato appunto l'erbario Re, frutto delle lunghe escursioni nell'alta valle e nella comba di Susa, dal Chaberton al Rocciamelone, dal Monginevro al Moncenisio, il valico alpino che del Re conobbe pure l'opera umanitaria di medico.
Lo studio della Chiapusso si è rivolto ancora ad illustrare la traduzione ed il commento che Beniamino Caso faceva dell'opera del Re, riproducendola con metodo moderno. Così un'altra pagina, modesta ma interessante, di storia della flora alpina e nostrana, viene ad aggiungersi, recando buon contributo di notizie anche alle vicende di quell'Orto Botanico nel quale il nostro insigne collaboratore prof. Mattirolo continua le tradizioni di studiosi piemontesi quali Vitaliano Donati, Carlo Allioni, Maurizio Reviglio da Rivoli e G. F. Re.
GINO BORGHEZIO

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   Libri ricevuti in dono


Rivista del Touring Club Italiano - annata 1911, 1912 (dono del Socio MORTAROTTI).

J. A Robischung - Un Tourist Alpin (dono della Sig.na PAOLA Musso).

Si ricorda ai Soci che i libri si concedono in lettura per un periodo massimo di 15 giorni. Si invitano quindi tutti coloro che avessero di già lasciato trascorrere tale termine a volerli restituire con cortese sollecitudine.
LA BIBLIOTECARIA

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   Dalle Riviste Alpine


Teol. SECONDO CARPANO
Contratto di assicurazione contro gli accidenti di montagna.
Il N° 5 di Aipina contiene il testo di un Contratto di assicurazione Facoltativa contro gli accidenti di ascensione, per i soci del Club Alpino Svizzero. È interessante saperne le modalità. Quattro Compagnie la Zürich, l'Helvetia, la Suisse di Losanna, e la Compagnia contro gli accidenti di Wintertbur, assicurano in comune e nella proporzione da convenirsi quei soci del Club Alpino Svizzero che domandano al Comitato Centrale di essere ammessi all'assicurazione contro tutte le conseguenze permanenti in seguito ad accidenti di escursioni o ascensioni.
Sono escluse dall'assicurazione le guide di professione; e non sono oggetto da assicurazione le escursioni intraprese per l'esercizio di una professione qualsiasi.
Cessa l'assicurazione quando non si effettua la gita sprovvisti del necessario equipaggiamento, o quando si svolge verso alte vette o su ghiacciai senza la compagnia di una persona in buona salute che abbia raggiunto i 17 anni di età. Sono comprese le corse in ski e in slitte, sono escluse invece quando non hanno più il carattere di alpinismo, riducendosi alla ripetizione del medesimo percorso.
L'assicurazione ha valore per le Alpi, gli appennini, il Giura, i Pirinei, i Carpazi, i Wosgi e la Foresta nera.
Per accidente di escursione o di ascensione s'intende l'azione di un agente esterno cagionante morte o invalidità permanente, contro la volontà dell'assicurato, e durante il tempo della gita o in occasione di questa, compreso il soggiorno nelle capanne del Club, nelle cascine e nei rifugi alpini. Sono esclusi gli accidenti nel luogo di domicilio dell'assicurato e nella città.
Sono indennizzate anche le lacerazioni e distorsioni muscolari in seguito a sforzi repentini, gli accidenti causati dall'azione della temperatura, della fatica, dell'estenuamento, dei crampi. Le vertigini e le sincopi lo sono solo nel caso in cui non siano conseguenze di malattie.

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