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Rubrica Vita Nostra Novembre-Dicembre 1923



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ATTIVITÀ SVOLTA


   XV Gita Sociale - Monte Tovo (m 2674) 13-14 Ottobre 1923


La scarsa partecipazione dei Soci a questa gita non meriterebbe davvero l'onore d'una relazione, mentre la bellezza della giornata e il panorama goduto dalla vetta hanno largamente compensato i pochi volenterosi del rischio giocato alla partenza sotto un cielo minaccioso. La gita, dopo il pernottamento e la Messa a Chialamberto si
è svolta lungo il vallone di Vassola ed il colle di Nora, d'onde in mezz'ora si è raggiunta la vetta del Tovo. Panorama e refezione ci hanno trattenuto lassù sino alle 13. La discesa si è effettuata pel Colle della Foreca e il pian di Lè e si è rientrati in Chialamberto con sensibile anticipo.
Scendendo abbiamo sentito anche più forte il rincrescimento di trovarsi così in pochi: forse molti nostri compagni delle passate gite sono ancor perplessi dalla sciagura dell'agosto ma crediamo di interpretar esattamente il pensiero dell'Amico scomparso, invitandoli a tornar presto alla contemplazione di quei monti che Egli tanto amava.
g. m. b.

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   XVI Gita Sociale - Pian dell'Orso - Domenica 28 ottobre 1923


Il tempo piovigginoso che non lasciava per nulla sperare una buona giornata indusse parte degli iscritta a restare placidamente in riposo fra le coltri, e così alla chiesa della Visitazione per la Messa ci ritrovammo appena in 18.
E forse gli assenti - questa volta - non ebbero tutti i torti, poiché Borgone ci accolse con un generoso rovescio di pioggia ben poco confortante. Tuttavia iniziammo la salita oltrepassando Villarfocchiardo e giungendo fino ai casolari Truc del Roc ove l'inclemenza ostinata del tempo ci costrinse a riparare in una grangia. I montanari ci fecero qui una cordiale accoglienza e sfogammo in sana allegria la stizza per la mèta abbaidonata; apprezzatissimi i numeri del sodo Severi che fu inesauribile. Meno male! la partenza fu anticipata ed alle 19 già si era a Torino con un anticipo di tre ore sul programma.

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VITA SEZIONALE


   Programma Gite pel 1924


Gennaio 13 - M. Montagnassa (m. 892) Trana-Piossasco. Dir.: Geom. F. Fino. G. Viano, C.. Vacca.
Febbraio 10 - Novalesa (in. 828) Val di Susa Gita artistica. Dir. G. M. Bettazzi, A. Musso Illustratore: Arch. N. Reviglio.
id. 24 - M. Montoso (m. 1277) Val Pellice. Dir.: C. Gianotti. G. Viano, G. Cometto, C. Brandoni.
Marzo 9 - Colle Bione (m. 1400) Val di Susa. Dir.: P. Fontana, G. Cometto.
id. 25 - Uia di Calcante (m. 1614) Val di Viù. Dir.: A. Appiano, G. Gallia, Marta.
Aprile 6 - Rocca della Sella (m. 1509) Val di Susa. Accademica sociale. Dir.: A. Appiano, G. Gribaudo, G. Felix.
id. 27 - M. Plu (m. 2201) Val d'Ala. Dir.: G. M. Bettazzi, A. Musso, F. Pennacino.
Maggio 11 - Colma di Mombarone (m. 2273) Monti Biellesi. Gita in unione della Sezione d'Ivrea. Dir.: A. Nebbia, G. Frassati, V. Bertolone
id. 25 - Punta Cormetto (m. 1962) Val di Susa. Gita Floreale. Dir.: G. Gribaudo, Geom.
F. Fino, F. Martori.
Giugno 8 - M. Zerbion (m. 2720) Val Tournanche. Gita in unione della Sezione di Aosta. Dir.: A. Nebbia, G. Mortarotti, V. Cornagliotti.
id. 22 - M. Seguret (m. 2909) Valle della Dora Riparia. Dir.: G. M. Bettazzi, A. Appiano, M. Canova.
Luglio 6 - M. Bec dell'Aquila (m, 2910) Val Chisone. Dir.: P. Fontana, F. Bravo, G. Viano. id. 20 - Uia della Ciamarella (m. 3676) Valle d'Ala. Dir.: A. Appiano, G. M. Bettazzi, C. Gianotti.
Agosto 3-10 - Settimana Alpina.
id. 15-17 - Rocciamelone (m. 3537) Valle di Susa. Dir.: Geom. F. Fino, Dott. A. Casassa
G. Felix, G. Viano, P. Dolza.
Settembre 7 - Monviso (m. 3843) Alta Valle del Po. Dir.: Gilli Paolino, A. Marino, G. M. Bettazzi, P. Fontana.
id. 20 M. Quatre-Soeurs (m. 2629) Val Susa. Dir.; G. Gribaudo, A. Appiano, G. M. Bettazzi, F. Martori.
Ottobre 5 - M. Muretto (m. 1707) Val Susa. Dir.: P. Fontana, G. De Nicola, G. Viano. id. 26 M. Servin (m. 1756) Val Pellice. Dir.: C. Riccadonna, G. F. Fino, V. Bertolone. Novembre 16 Belmonte (m. 725) Canavese. Cardata. Dir.: F. Destefanis, C. Seimandi, M. Canova, B. Alasina.
Dicembre 7 - Castelvecchio (Moncalieri) Gita di .chiusura. Dir.: S. Milanesio, F. Fino Dott. A. Casassa.

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   Lo scioglimento delle Società alpinistiche dell'Alto Adige


La Rivista dell'Alto Adige, organo della Sezione del C. A. I. di Bolzano e Le Vie d'Italia commentano negli ultimi numeri il Decreto del Prefetto di Trento (3 settembre 1923) che prescrive Io scioglimento di tutte le Società, Club, Sezioni di turismo alpino costituite in provincia di Trento e che non rappresentavano Sezioni del C. A. I. E ciò per motivi di salvaguardia degli interessi italiani nell'Alto Adige, essendo notorio che molte di queste associazioni alpinistiche avevano legami troppo pericolosi con le organizzazioni tedesche di cui già facevano parte nell'anteguerra.
Saggio provvedimento dunque che con un taglio netto impedisce che sotto le apparenze di un'organizzazione turistica si compia propaganda antinazionale.
Il decreto stabilisce inoltre che all'amministrazione dei beni in possesso od uso di dette società sottentri in via temporanea il Club Alpino, il quale però entro quattro mesi presenterà alla prefettura di Trento opportune proposte per la ricostruzione degli enti disciolti come Sezioni atesine del C. A. I..
Accanto al provvido scioglimento ed alla non meno provvida disposizione per l'amministrazione dei beni - in ispecie rifugi - risalta strana la clausola relativa alla ricostruzione delle Società che non potranno essere che sezioni atesine del C. A. I.
Ora non si vedono le ragioni di un simile monopolio, non già nei riguardi di un' espan-sione del C. A. I. che non può non essere cordialmente auspicata da ogni buon alpinista ed italiano, ma piuttosto in considerazione che il C. A. I., avente principii, organizzazione ed azioni ben definiti e limitati, non può per ciò stesso accogliere e soddisfare le esigenze ed i programmi, anche se tutti italianamente purificati e garantiti, delle società disciolte. Che di tali programmi, specialmente nelle sfumature tecniche ed organizzative, ci sia una varietà - benché solidamente racchiusa in una cornice di sano e innegabile patriottismo - è cosa evidente : l'esistenza di tutte le società alpinistiche italiane, grandi e piccine, che non sono sezioni del C. A. I. ma che sorsero - ciascuna con una buona ragione - quando questo già contava una bella e gloriosa carriera, ne è la prova, prova che nello stesso tempo onora il C. A. I. e che ne consacra il successo. Esempio vivo e a portata di mano la Giovane Montagna e le Società finora confederate alle C. A. E. N.
Ché se cosi non fosse, non ci dovrebbe essere in tutto il Regno altro che un'associazione alpinistica: il Club Alpino Italiano.

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   IN BIBLIOTECA


E. FERRERI. Guida delle Alpi Cozie Settentrionali a cura del C. A. I. sezione di Torino.
È il primo volume di una guida assai desiderata ed utile. Esso abbraccia la zona com-presa dal Passo delle Traversette al Monviso fino al Sestrières, avendo come limite Nord la linea della Dora Riparia.
Giustissimo il criterio seguito dall'A. nella descrizione degli itinerari, dovuto alla vicinanza di tale zona a Torino e quindi percorsa da comitive in gite domenicali d'allenamento. Numerose e chiare cartine orografiche a tre colori illustrano, con i molti schizzi delle cime, gli itinerari finora seguiti.
Non stiamo a rilevare anche noi l'unica deficienza del volume relativa all'esecuzione tecnica delle illustrazioni, conoscendo la buona volontà del suo valoroso A. per compensarcene - e lo crediamo certamente nella pubblicazione del secondo volume. Al quale facciamo i migliori auguri, grati al Ferreri del prezioso contributo che in tal modo porta alla pratica dell'alpinismo nelle nostre montagne.
a. n.

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   LUTTI


La consocia della Sez. di Torino, Sig.na Rina Pont, ha perso tempo fa il Suo adorato fratello Michele.
Gliene porgiamo vivissime condoglianze.
Il 25 ottobre u. s. il consocio nostro Avv. Dino Andreis ha avuto la disgrazia di perdere l'amatissimo padre Sig. Modesto Andreis, chimico farmacista, che una vita di lavoro spese a beneficio della famiglia numerosa e buona. All'amico; che malgrado la lontananza partecipa sempre con entusiasmo alle manifestazioni nostre, in quest'ora dolorosa porgiamo le più vive condoglianze, mentre suffraghiamo l'anima del suo caro Estinto.

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