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Rubrica Vita Nostra Giugno 1924
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VITA SEZIONALE
L'omaggio della G.M. a S.E. Mons. Gamba
La sera di mercoledì 23 maggio p. p., una Commissione di Membri del Consiglio Centrale e della Direzione della Sezione di Torino, è stata in Arcivescovado per presentare l'omaggio della Società al nuovo Pastore di Torino. S. E. ha avuto per la nostra rappresentanza un'accoglienza quanto mai benevole ed affettuosa: durante la non breve udienza si è ampiamente informato della nostra attività interessandosi vivamente e compiacendosi per le nostre iniziative. Con particolare simpatia ha indugiato a ricordare gli episodi alpinistici della sua vita Pastorale nella Diocesi di Novara, svoltisi nelle pittoresche vallate dell'Ossola e della Valsesia. Infine, incoraggiandoci a seguire con sempre miglior slancio nell'adempimento del nostro programma alpinistico e soprattutto cristiano ha impartito ai presenti, per se stessi, le rispettive Famiglie e per la Società, la Sua paterna benedizione.
La Giovane Montagna, ricordando qui questo atto di tanta benevolenza, rinnova all'esimio Presule i suoi sentimenti di profonda devozione e gratitudine.
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Nuovi Soci benemeriti
In occasione del primo decennio di vita della Associazione, il Consiglio Centrale, nelle sue ultime adunanze, ha proceduto alla nomina di parecchi Soci benemeriti, a riconoscimento dell'opera da essi prestata in questo periodo per la fondazione, l'affermazione e lo sviluppo della Giovane Montagna.
Diamo qui l'elenco di questi nuovi Soci benemeriti:
Mario Bersia, Pietro Fontana, Giuseppe Filippello, Carlo Jorio, Luigi Lazzero, Rag. Pietro Macciotta, Antonio Rocco, Ing. Paolo Reviglio, Costanzo Seimandi, Giuseppe Sansalvadore (Soci Fondatori: Giovanni Jans, Cav. Marco Vastapane, Prof. Luigi Bertagna, Prof. Teol. Dionisio Borra (fondatori Sezioni Aosta, Chieri ed Ivrea), Conte Avv. Celidonio Airaldi, Dott. Alessandro Baggio, Prof. Cav. Rodolfo Bettazzi, Can. Teol. Dott. Gino Borghezio, Giovanni Carmagnola, Francesco De Bernocchi, Cav. Giuseppe De Rusticis, Cav. Geom Felice Fino, Sig.na Rina Perardi, Piero Rappelli, Arch. Natale Reviglio.
In segno d'omaggio e di riconoscenza, la Presidenza Generale ha nominato Socio Onorario della Giovane Montagna il Rev.mo Monsignor Comm. Edoardo Bosia, Rettore della Basilica di Superga.
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In onore dell'Abbè Henry
Detto in più vasta pagina della conferenza che l'Abbè Henry è venuto a tenere a Torino in adesione al nostro invito il 7 maggio u. s., si vuole qui brevemente ricordare la dimostrazione data da alcuni consoci nostri all'insigne parroco valdostano. La sera dell'8 maggio, convenuti in fraterna agape al Ristorante della Cuccagna, si è trascorsa un'ora di sana letizia rievocando il soggiorno di By e.... congetturando nuove visite nella Valpelline. Al levare delle mense il Presidente Generale Prof. Roccati si fece interprete dei sentimenti di tutti i Consoci porgendo all'illustre ospite un sincero ringraziamento per l'imponente affermazione procurataci con la sua geniale conferenza, al che l'Abbè Henry rispose visibilmente commosso. Poco dopo le nostre sale ricevevano la sua visita: e questa, benché breve data l'ora tarda, fornì, insieme a gradite espressioni di compiacimento per la nostra organizzazione, anche preziosi consigli pratici sulla tecnica delle cordate e delle arrampicate! Speriamo di ospitar presto nuovamente questo autorevole e gentile amico: egli potrà così constatare se abbiamo fatto buon pro' di quanto è venuto a dirci e ad insegnarci.
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La III Festa degli alberi
L'artistico biglietto d'invito disegnato dal nostro Molli, diffuso a larghe mani tra il pubblico che ama e che frequenta la montagna, ha richiamato nella nota ed ospitale Villa Nicolas il pomeriggio di domenica 18 maggio, uno stuolo numerosissimo e sceltissimo di persone, per celebrare tra la pace del verde e il riposo delle ombre la tradizionale festa primaverile della Giovane Montagna: la III Festa degli Alberi.
Se già sui giornali cittadini non fosse comparso cenno di cronaca di questa manifestazione, davvero metterebbe conto di darne qui la particolareggiata relazione: ce ne dispensiamo, e poiché i nostri soci ed amici ricordano il successo delle due feste del 1922 e del 1923, per sintetizzare il concetto della riuscita della festa odierna, diremo unicamente che questa, sotto qualsivoglia aspetto, ha superato di gran lunga le sue precedenti. E se ciò è dovuto al fatto di un perfezionamento nella nostra organizzazione e di un ampliamento dell'attività sociale al riguardo, va tuttavia riconosciuto ed è confortante tale riconoscimento che buona parte di merito l'ha avuta il pubblico, il quale ha dimostrato di comprendere gli intendimenti morali e forestali a cui la manifestazione si ispirava.
Queste Feste degli alberi fanno dunque della buona propaganda: rallegriamoci, tanto più pensando che il seme che in esse viene gettato, se presenta un frutto a nostra constatazione diretta il giorno della tradizionale riunione primaverile, certo, molti e più eloquenti ne offrirà nel corso dell'anno, di qua e di là, ovunque i convenuti vengono poi isolatamente a trovarsi per le loro divagazioni alpine. Così si mettono in pratica gli avvertimenti e le raccomandazioni che gli oratori da noi invitati rivolgono alla folla plaudente: così le belle parole del Conte Toesca di Castellazzo pronunciate dalla alta balaustrata nel raccolto silenzio di pur così numeroso pubblico, matureranno i loro frutti domani, e più vivo tributo d'amore ne riceveranno le nostre montagne nella loro ricchezza forestale. La Giovane Montagna, se ne rallegri, e ne tragga incitamento verso sempre più belle affermazioni.
A tal successo principale, hanno corrisposto tutte le altre iniziative secondarie: fiera dei lavori in legno e pizzi delle nostre vallate, saggio ginnastico delle brave allieve della Scuola Regina Elena sotto l'ottima direzione della sig.na Sacco, cori montani, concerto vocale, strumentale e bandistico, banco vendita pel mondo piccino, la tenda del Chi-romante e il salone giapponese con le interessantissime e pregevoli riproduzioni seriche del Fusi-Yama, nonché l'esibizione dei fiori alpini venuti a dare alla riunione una nota di chiara e serena tranquillità montana.
Il parco presentava un aspetto bellissimo, reso più festoso dall'arte degli addobbatori e degli organizzatori prodigatisi con il consueto ardore. La Direzione del Collegio San Giu-seppe, concedendo gentilmente questa sua deliziosa oasi di quiete, ha nuovamente benemeritato della riconoscenza nostra, e la Giovane Montagna, nel rivolgere un sentito ringraziamento a quanti soci, non soci, personalità e Ditte hanno contribuito al successo della manifestazione, nell'impossibilità di farne la lunga enumerazione vuole tuttavia rinnovare la espressione della sua gratitudine all'ospitale cortesia dei Reverendi Fratelli delle Scuole Cristiane.
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Gruppo fotografico
In una riunione del Direttorio di questo gruppo è stato deliberato un concorso a premi con scadenza verso la fine d'anno. Mentre si sta compilando il regolamento e raccogliendo i premi, si invitano tanto gli appartenenti al gruppo quanto i soci che desiderano parteciparvi a convenire in sede la sera di merco-ledì 9 luglio per adunanza plenaria.
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Centuria N.I.V.E.S.
Nella adunanza tenutasi la sera di venerdì 13 giugno è stato distribuito il lavoro di rac-colta delle quote per la Centuria N.I.V.E.S. 1924. Tale quota è stata quest'anno ridotta a L. 10, allo scopo di ampliare la schiera dei sostenitori finanziari della Rivista. Ai soci con-venuti sono stati affidati dei regolari bollettari, alcuni dei quali sono già stati esauriti: si tratta di una encomiabile competizione destinata a consentire quegli indispensabili mezzi materiali pel degno proseguimento nella via intrapresa. La Segreteria della Sezione di-spone ancora di bollettari che sarà ben lieta di consegnare a quanti vorranno fargliene ri-chiesta. Col prossimo, numero daremo l'elenco dei soci che già avranno sottoscritto.
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ATTIVITÀ SVOLTA
Quinta Gita sociale - Uja di Calcante (metri 1614) domenica 23 marzo
Le incertezze del tempo hanno giocato un brutto tiro alla numerosa comitiva lusingata dal bel sole della vigilia, e per tutta la giornata non s'è avuto che nebbia e pioggia. Ciò non ha però impedito di compiere regolarmente la gita, e, toccata a punta alle 13, alle 14,30 si era al Colle della Ciarmetta pel pranzo al sacco. Qui convenne anche la comitiva della Palestra alpina dopo aver fatto le Lunelle per la est e poi la cresta fino al Calcante.
Il ritorno per Pessinetto fu comodo, e, come tutto- il rimanente della giornata, pieno di allegria malgrado il broncio di Giove.
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Sesta Gita sociale - Rocca della Sella (metri 1509), 13 aprile
Il tempo bello ha favorito questa 6a gita sociale alla Rocca della Sella.
Tutti i cinquanta partecipanti giunsero regolarmente in vetta: 7 per il sentiero e 43 in 11 cordate per la parete Sud, senza il benché minimo incidente e malgrado la novità per pa-recchi dei partecipanti, del camminare legati in cordata. La fontana di Celle raccolse quindi tutti i gitanti a pranzo, ed alle 17, la comitiva scendeva allegramente a S. Ambrogio, per rientrare in Torino alle 22.
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Settima Gita sociale - M. Plù - 27 aprile
Il relatore di questa gita ha comunicato un resoconto di latina laconicità, e pertanto assai significativo: Iscritti 38, partenti 38, giunti in vetta 29; tempo sereno, passo abbastanza veloce, specialmente in salita, soddisfazione generale. Incidenti ed osservazioni: N. N.
Giulio Cesare di felice memoria fu anche più sobrio di parole, ma non per questo meno fortunata la sua impresa. E che quella del monte Plù sia stata bella nessuno lo dubita. Ma per carità! Se si vuole che le relazioni ricordino le gite, cari relatori siate meno.... romani!
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Ottava Gita sociale - Colma di Mombarone (m 2372) 9-10 maggio 1924
(in unione alla Sezione di Ivrea).
Svolgimento inappuntabile ha avuto q gita, grazie specialmente ai Direttori dei Sezione di Ivrea. I gitanti torinesi ne rimasti ammirati, e sono riconoscenti, sia per le accoglienze avute, come per le cortesie loro usate nell'organizzazione del pernottamento e delle refezioni. Un ringraziamento vivissimo vada dunque ai consoci D. Barra, presidente, della Sezione d'Ivrea, Barone Bek Peccoz, Geom. I. Richelmi e sig. Gabutti. La vetta della nota montagna coronata dal significativo monumento al Redentore è stata raggiunta da tutti, con un buon anticipo sul previsto. In vetta ha fatto capolino il sole, accompagnato purtroppo da un vento rabbioso. Il ritorno si è effettuato per la cappella di San Giacomo, nei cui pressi è stata fatta ampia raccolta di narcisi. Alla stazione di Ivrea le due comitive si sono separate tra entusiastici saluti ed arrivederci per nuove desideratissime manifestazioni.
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VITA SEZIONALE
IN BIBLIOTECA
Pubblicazioni ricevute in omaggio:
PIEMONTE. Opuscolo di propaganda dell'E.N.I.T. per cura della Federazione Pro-Piemonte.
E' un piccolo fascicolo, elegante nella veste e assai diffuso nel testo, riccamente illustrato, destinato ad ambientare, senza l'inevitabile aridità d'una guida, il turista che viaggia nella nostra Regione. Non solo, ma ha pure per scopo il richiamo dei turisti, e pertanto diventa doppiamente opportuno. A scorrere anche soltanto affrettatamente le pagine si rileva quanto bisogno ci sia di pubblicazioni del genere, tanto è l'interesse dei nostri paesi, così poco conosciuti e frequentati appunto per il gran silenzio in cui rimasero sino ad oggi. Il compito dell'E.N.I.T. non è che agli inizi, ma già se ne vedono i frutti; abbiamo buon diritto d'attendere che si prosegua alacremente e proficuamente così come si è incominciato.
A. BALLIANO: Signorine in montagna.
Prendendo lo spunto dal campeggio effettuato quest'anno dalla U.S.S.I. ai piedi della Levanna, l'autore ci offre in questo opuscolo una piacevole e interessantissima visione della conca terminale della Val Grande di Lanzo.
Descrizione intimata di buona poesia montana, vivificata dal movimento delle partecipanti al convegno, che rivela nell'autore un appassionato e un convinto, non dimentico di quanto la natura offre di attraente e riposante nella solitudine alpina.
L'editore Dardel di Chambery, annuncia la prossima comparsa d'un'Histoire du Petit St. Bernard, completa ed inedita. E sia la benvenuta!
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CRONACA
Il vice Presidente della Sezione di Aosta della Giovane Montagna, sig. Assy Giuseppe, direttore del Crédit Valdotain è stato recentemente nominato Cavaliere della Corona d'Italia.
Al giovane e valente banchiere la Rivista porge i più vivi rallegramenti.
Domenica 8 giugno a Susa, sono state solennemente consegnate al Rev.mo Mons. Antonio Tonda, socio onorario della Giovane Montagna le insegne di Commendatore della Corona d'Italia. Alla cerimonia la Giovane Montagna era presente nella persona del suo Segretario Generale. Al festeggiato fu altresì offerto un'artistica pergamena ricordante le sue benemerenze per l'erezione della Cappella sul Rocciamelone, ragione dell'alta onorificenza.
Rinnoviamo di qui i più vivi rallegramenti.
Nel maggio scorso la Società fotografica Subalpina ha celebrato il suo venticinquennio di fondazione. Conferenze, pubblicazioni, riunioni sono state tenute per solennizzare l'avvenimento. La Giovane Montagna vi ha partecipato portando alla valorosa e benemerita istituzione il senso della propria ammirazione ed il suo augurio di sempre più radioso avvenire.
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LUTTI
Il 24 maggio u. s. il consocio nostro Innocenzo Navone ha avuto la disgrazia di perdere il suo buon papà Lorenzo Navone, modello di lavoratore e di padre.
Al consocio così duramente provato ed alla sua Famiglia esprimiamo le più vive condo-glianze.
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