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Rubrica Vita Nostra Luglio 1924
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VITA SEZIONALE
L'erezione della Croce ricordo a Nino Loretz
Nell'occasione del prossimo anniversario della sciagura dello Chàteau des Dames verrà portato a compimento il progetto della croce-ricordo a Nino Loretz, secondo le deliberazio-ni nel settembre scorso. La croce in ferro è quasi ultimata e sui primi d'agosto, in seguito ad accordi già presi con un impresario di Valtournanche, verrà collocata in prossimità al luogo della disgrazia, alla base della morena fatale.
Il piccolo monumento che la nostra cristiana fraternità alpina consacra così alla memoria del suo compagno caduto ma non mai dimenticato avrà la sua modesta inaugurazione la domenica 31 agosto p. v., con un pellegrinaggio secondo il programma indicato nella seconda pagina del notiziario. Lassù, di buon mattino, verrà celebrata una Messa di suffragio, e saranno deposti fiori. La pia funzione sarà senza dubbio commovente, e confidiamo che il concorso dei Soci la farà assurgere a plebiscito di affetto verso l'indimenticabile
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La Conferenza del Prof. Roccati
Malgrado i bollori estivi, i Soci che affollavano la sala sociale la sera del 7 luglio p. p. ascoltarono con vivo interesse e compiacimento la bella conferenza che il Presidente Generale prof. Roccati, teneva sulle Alpi Marittime e il Gruppo dell'Argentera, teatro della prossima Settimana Alpina. Molte e belle le proiezioni, generale il consenso e l'applauso, e non rara l'espressione di un desiderio:, che di simili serate si abbia presto ad iniziare un bel ciclo, con indubitato vantaggio della coltura alpinistica sociale.
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IN GIRO PER l MONTI
I bivacchi fissi in alta montagna.
Il Club Alpino Accademico Italiano ha di recente preso una geniale e provvidenziale iniziativa, a cui non si può non tributare il più schietto compiacimento: i bivacchi fissi in alta montagna. Chi ha pratica di ascensioni alpine non ha bisogno di ulteriori spiegazioni e già corre col pensiero al senso di sollievo che gli offrirà il provvidenziale sacco letto e i più urgenti mezzi di confort che troverà là dove, nel cuore della notte, sospeso tra cielo e terra, spesso magari nel turbinio della bufera, non avrebbe che un riparo troppo incerto e senza dubbio spoglio delle minime comodità. E quante sono le località in alta montagna in cui occorrerebbe un rifugio, e il terreno o le fi-nanze non lo consentono ! Ecco il C. A. A. I. vi pone rimedio creando di questi posti di conforto, del cui benefizio, nell'economia generale di un'ascensione, nessuno può dubitare. I bivacchi fissi consisteranno per lo più in una breve spianata ben riparata, capace di alloggiare almeno quattro persone, per cui sono a disposizione un sacco letto ciascuna, alcuni utensili di cucina, il tutto racchiuso in una cassa metallica assicurata contro le intemperie ed i vandalismi.
La spesa occorrente per ognuno di essi non sarà certo gran cosa, e tuttavia la loro utilità somma. Gli alpinisti che aspirano a servirsene, non si accontentino di plaudire all'iniziativa, ma compresi della sua bontà, ne diano praticamente l'appoggio, con che il ristoro che per essi proveranno sarà doppiamente gu-stato.
Una insulsa trovata.
I giornali sportivi hanno tempo fa pubblicato che l'Auto di Parigi s'è fatto banditore d'una gara per la più rapida scalata del Monte Bianco dal versante di Chamonix, regolarmente cronometrata e premiata.
L'ideatore di una simile stramberia non deve essere certo un alpinista serio, non solo per la mancanza assoluta di criterio nel ritenere praticamente e sportivamente possibile una simile competizione, ma soprattutto per l'errata e degenere concezione che dell'alpinismo dimostra di avere.
C'è da augurarsi che la gara resti senza concorrenti, tanto più che non si può davvero intuire quale utile ne deriverebbe per essa alla causa dell'alpinismo. Alla quale, forse, è questo il peggior servizio che siasi potuto pensare.
Una Cappella-Rifugio sul Galbiga.
Dopo il Rocciamelone in Piemonte pare che anche in Lombardia una montagna il Galbiga m. 1700 sia per essere coronato d'un monumento sacro e rifugio insieme. Ce ne dà notizia la Rivista del confratello Club Pizzo Badile di Como, presentandola come l'iniziativa seria e tenace d'un Alpino, socio del Club stesso.
E come non compiacerci di questo lavoro? La Giovane Montagna plaude ed augura; si-cura del successo.
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LUTTI
Una sciagura ha colpito la nostra consocia signorina Georgette Six che il mese scorso ha perso improvvisamente la buona mamma, nell'ora stessa in cui stava per iniziare, una ristoratrice campagna.
Alla Consocia che tanta benevolenza gode nella nostra famiglia, la Rivista si fa interprete da queste colonne, dei sensi di profonda condoglianza, auspicando il conforto della cristiana rassegnazione.
Le famiglie dei Consoci Ballari e Testeri hanno pure avuto di questi giorni la visita del-l'Angelo della morte, che loro ha rapito parenti carissmi. Rinnoviamo loro le più sentite condoglianze.
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