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Rubrica Vita Nostra Giugno 1925
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VITA SEZIONALE
Deliberazioni del Consiglio Direttivo - Adunanza del 5 maggio 1925
Presiede Bersia e sono presenti i consiglieri:
Bricco, Ravenna, Martori, Seimandi, Marengo, Macciotta, Pochettino, De Nicola, Felix, Musso, Muratore, Molli Boffa, Mottura, Rappelli, Casassa, Navone, Fontana, Appiano, Bettazzi, Sertorio, Cairola.
Sono accettate le domande a soci ordinari della nostra Sezione, presentate dai Signori:
Rossotto Pietro, Rossotto Pietrino, Rossotto Luciana, Rossotto Paola, Peinetti Giuseppe, Beltramo Benvenuto, Buzio Francesco, Varini Manzetti Matilde, Perruchon Giuseppe, Rappelli Mario, Tessore Achille, Barbieri Anacleto, Vavico Angelo, Vindrola Giuseppe, Perotto Gina, Maria Andreis.
Il Cassiere Dott. Navone riferisce sulla situazione contabile insistendo sul poco interesse dimostrato da qualche socio per il raccomandato sollecito pagamento della quota sociale dell'anno in corso. Il consiglio prende atto di tale ripetuto inconveniente ed incarica a Sig. Tina Marengo di volersi prestare per la riscossione delle quote arretrate.
La Commissione per la Settimana Alpina riferisce sullo studio ed organizzazione dell'accantonamento a Pont Valsavaranche, riservandosi di riportare presto in Consiglio dati più precisi già richiesti, circa la tariffa da applicarsi e sul programma delle gite da svol-gersi.
Il Presidente comunica il bilancio 1924 del Consiglio Centrale.
Su proposta del Dott. Navone riferentesi all'opportunità o meno di creare tra i nostri soci la categoria degli aggregati, categoria esistente in altre Società consorelle, il Consiglio ne deferisce lo studio ad un'apposita commissione composta dei Signori: Dott. Casassa, Avv. Cairola, Dott. Navone, Rag. Macciotta, Avv. Calliano.
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ATTIVITÀ SVOLTA
V Gita Sociale - M. Soglio (m 1971) - 19 Aprile 1925
Gita regolarissima, in perfetta corrispondenza con l'orario. Ascoltata la S. Messa nel Santuario di M. Ausiliatrice, per autobus, i 42 partecipanti hanno raggiunto il Molino dell'Avvocato oltre Corio, e di li a piedi per Pian Audi, le Alpi Rughet e Pasquet hanno toccato la vetta alle 12,30. Pranzo. Sale la nebbia e occorre ritornare per la stessa via. Buona neve e ottimo affiatamento.
G. Cometto.
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VI Gita Sociale - M. Vandalino (m 2121) - Domenica 10 Maggio 1925
Malgrado le alternanti minacce di Giove Pluvio, quaranta gitanti si trovano puntuali alla Chiesa della Visitazione per la S. Messa.
Si parte da Torino sotto un cielo corrucciato, e si arriva alle ore 8 a Torre Pellice, accolti da una pioggerella primaverile rallegrata a tratti da un fugace apparire del sole.
Si prosegue subito per la ripida mulattiera, che toccando la Borgata Tagliaré, ci conduce al colle di Sea, dove arriviamo alle ore 10.
Mentre consumiamo un primo spuntino, siamo raggiunti da gelide folate di nebbia che ci fanno affrettare la partenza. Perciò riprendiamo la salita su per il largo crestone Est, prima per tracce di sentiero, poi per ripidi nevati, raggiungiamo un piccolo ammasso di roccie, scoperte di neve. Ne approfittiamo per far tappa, consumare il pranzo al sacco e raggiungere più comodamente la vetta.
Intanto comincia a nevicare, e quando alle quattordici raggiungiamo la vetta, per la facile cresta, siamo accolti da un fitto nevischio, che ci rende breve la permanenza.
Prendiamo quindi la via del ritorno e per il colle di Sea, raggiungiamo Torre Pellice alle 17,30, in anticipo per la partenza del treno.
Esito della gita molto soddisfacente, sia per l'affiatamento dei partecipanti come per la persistente allegria canora di molti.
Unico rimpianto il mancato panorama che si poteva godere dalla vetta.
G. Denicola.
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VII Gita Sociale - Picchi del Pagliaio (2245) - 24 Maggio 1925
La frequentata cresta rocciosa del vallone Sangonetto ha assai degnamente accolto la cinquantina di gitanti che, non intimoriti dagli incalzanti acquazzoni hanno mosso al pacifico attacco.
La cronaca atmosferica registra molta pioggia al sabato sera e nella notte, grandine e pioggia nel pomeriggio della domenica, sole in sul mattino e sul tramonto, cielo coperto durante la salita dei tre torrioni. Tredici cordate, ben guidate, con calma e purtuttavia in perfettissimo orario, hanno percorso la divertente cresta, senza che si avesse a verificare il minimo incidente. Soddisfazione generale, e davvero i direttori hanno ben meritato dell'organizzazione e svolgimento di questa non comune manifestazione sociale.
La Messa fu celebrata di buon mattino nella parrocchiale del Forno di Coazze.
n. r.
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VITA SEZIONALE
Preti di montagna in Vaticano
In occasione delle canonizzazione del curato d'Ars, il Santo Padre ha convocato a Roma una ventina di parroci dei paesi alpini più sperduti, scelti fra le varie diocesi di montagna. Per la valle d'Aosta era presente il curato di Bionaz nella Valpelline, abbé Pierre Nicolet, alpinista di valore. nella particolare udienza loro accordata, S. S. si è intrattenuto paternamente a discorrere delle piccole parrocchie alpine: al Rev.do Nicolet chiese di Bionaz, Valpelline, Prarayé, e vedendolo assai accaldato gli disse « A Bionaz il fait plus frais qu'à Rome, n'est ce pas, m. le curé »
Quindi rivolse loro questo confortante discorso:
Nos chers Curés,
En cette occasion Nous avons voulu vous avoir prés de Nous. Nous vous avons désignés pour cette mémorable circonstance, car Nous savons par notre expérience quels sacrifices vous devez faire pour exercer le Ministère dans la haute montagne, et pour cela, dans la journée de la Canonisation du Curé d'Ars, Nous vous avons voulu près de Nous, car la grande journèe du Curé d'Ars, est celle des Curés. Nous vous avons voulu près de Nous, non pas pour vous donner une récornpense, car votre sacrifice Dieu seul
peut le récompenser, mais pour vous procurer une consolation. Nous vous recommandons de continuer votre Ministère avec le zèle et au profit des àmes et Nous vous souhaitons la grande vertu de la perséverance. Nous vous bénissons Vous, vos Parents, vos paroissiens et toutes vos intentions et aspirations et tout ce que vous avez à coeur.
Portez à vos paroissiens Notre bénédiction et Notre amour spécial.
Questo colloquio del Sommo Pontefice coi più umili preti è certo un avvenimento emo-zionante, non solo per i pochi fortunati protagonisti, quanto per tutti coloro che sanno avvertire la sublime altezza d'una stessa missione, sia essa estesa su tutto il mondo, o ristretta nella piccola ed intima cerchia d'una sperduta parrocchia d'alta montagna.
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IN BIBLIOTECA
D. W. Freshfield D. C. L. - Horace - Bénédict De Saussure - Traduzione in francese dall'inglese, di Louise Plan. In 8.o grande, 432 pag. 16 illustr. f. t. franco frs. 36.75. Edit. Dardel, Chambery.
Omaggio dell'Editore.
Nel prossimo numero verrà data ampia recensione di questa interessantissima opera che onora la letteratura alpina straniera.
Guido Rey - Le Mont Cervin, traduzione in francese della signora L. Espinasse Mongenet.
Volume ín 4.o - XVI-266 pagine con 48 tav. f. t. in hèliogravure, e disegni nel testo di E. Rubino - copertina a colori riproducente un quadro di A. Gos - Prezzo franco 87 franchi. Ediz. Dardel, Chambery.
Omaggio dell'Editore.
Con questa nuova, bellissima edizione dell'opera principe di Guido Rey, la nota Casa Dardel di Chambery aggiunge un altro prezioso gioiello alla sua collana di pubblicazioni alpine ed alpinistiche, ed offre agli amatori del Cervino ed agli ammiratori dell'opera di Guido Rey, un saggio librario veramente degno. Qui non entriamo in merito al contenuto letterario del volume ormai ben noto, per quanto l'edizione italiana siasi da anni esaurita. Né il « Cervino » è libro che possa recensirsi, specialmente nelle poche righe concesse a questa rubrica. Per gustarlo bisogna leggerlo e possederlo. Se a noi certo torna più caro e famigliare il testo originale dell'Autore, dobbiamo oggi tuttavia altamente apprezzare l'iniziativa dell'editore Savoiardo. Egli rende un gran servizio anche a noi, consentendoci oggi di arricchire la nostra biblioteca di un libro che i librai connazionali non hanno più, e questa edizione francese, ottimamente tradotta dalla Signora Espinasse, per quanto priva delle mirabili tavole di Edoardo Rubino, presenta, oltreché una impeccabile veste tipografica, una ampia collezione di bellissime fotografie in gran parte di Guido Rey e di Charles Gos, alcune assolutamente originali, quali quelle prese dal velivolo, non figuranti - evidentemente - in nessuna edizione anteriore.
Nel complimentare così calorosamente e sinceramente la Casa Dardel, esprimo un de-siderio che so essere condiviso da tanti e tanti, specie nella attuale gioventù che ama e frequenta la montagna: si appronti, anche in veste modesta, una nuova edizione italiana di tale libro: per l'educazione alpinistica delle nostre schiere è ciò una vera necessità.....
Nell'attesa, ben venga l'odierno volume, e ad esso apriamo con entusiasmo gli scaffali delle nostre biblioteche.
N. Reviglio
Dott. Alberto Durio - Bibliografia alpinistica, storica e scientifica del Gruppo del Monte Rosa - 1527-1924 - Edizione De Agostini Novara - Per cura della Sezione di Varano del C. A. I.
Omaggio dell'Autore.
Con un lavoro paziente di consultazione e di studio e con raro discernimento, l'A. ha raccolto in un volume l'indice di tutta la bibliografia oggi esistente, in Italia e fuori, attorno al Monte Rosa. Sono elencati non solo gli scritti di maggior mole ed importanza, ma eziandio anche quelli compresi in Riviste ed opuscoli secondari, e per ogni citazione si sono presentati gli estremi neces-sari a rapidamente rintracciarla. Opera siffatta torna di utilità somma all'alpinista ed allo studioso, e l'uno e l'altro devono all'A. viva riconoscenza per avergliela cosi diligentemente offerta.
n. r.
Guido Bustico. - Dal Sempione al Piave Pagine raccolte. - Vercelli - Tìp. Gallardi e Ugo - 1925.
Omaggio dell'Autore.
Guido Bustico, studioso e scrittore degnissimo, ha raccolto in questo elegante fascicolo alcuni saggi della sua diuturna fatica di indagatore e svelatore delle bellezze e dei tesori della nostra terra, facendone vibrare le corde più simpatiche: memorie, arte, poesia, industrie, folklore.
Centro dei suoi studi le Valli Ossolane e Valsesiane, ma egli ci porta anche nelle venete terre, sulle placide rive del Garda, ovunque parlando acceso di sacro fuoco d'amor patrio e del natio loco. Mentre nelle fiorite pagine i periodi incatenano in una amena lettura, balzano notizie ed informazioni scientifiche e storiche, che ordinariamente non si sanno concepire senza contorno di aridità e di monotonia. Qui sta l'arte del Bustico, e pertanto egli giova ad erudire rallegrando, e contribuisce con sicura efficacia a far amare ed apprezzare la bella terra nostra.
n. r.
La Patria - Monografie regionali illustrate pubblicate sotto gli auspici della Reale Società Geografica Italiana. Direttore dell'opera: Prof. Stefano Grande della R. Università di To-rino.
Concorrere a fare conoscere ed amare più e meglio dagli italiani il volto bello e caro della patria, non solo nei lineamenti fisici, ma ancora nella sua espressione morale, attraverso alle multiformi vicende storiche, all'animo e all' attività del suo popolo, agli splendori dell'arte, è il fine degno di questa pubblicazione. L'essere essa edita sotto gli auspici della Reale Società Geografica Italiana ed affidata, nelle singole monografie di cui è composta, a cultori delle discipline geografiche di sperimentato valore e di salda fama, era, di per sé, buona promessa.
Le tre monografie fino ad ora uscite, e cioè: « Piemonte » del Prof. Stefano Grande, « Fiu-me e la Dalmazia » del prof. Giotto Dainelli, « L'Umbria » del prof. G. Angelini-Rota, mo-strano che la promessa è stata e sarà non fallace.
Era giusto che l'onore di iniziare la collezione spettasse al Piemonte, che, come dice il direttore dell' opera, dedicandola a S. A. R. Umberto di Savoia « a Voi diede culla e nome, ai Vostri Avi l'italianità e la gloria, all'Italia l'unità e la capitale, al mondo la rara lezione di un piccolo e povero paese, che, per virtù di sudditi e di sovrani, mantenne indomita la sua indipendenza, e sbocciò infine in una delle più superbe nazioni ».
Ogni monografia, dopo una trattazione generale della regione, considerata nei suoi ca-ratteri fisici, (costituzione geologica, orografia, acque, clima) e fisiologici (fauna e flora), nell'evoluzione storica, nelle condizioni economiche, descrive le singole città, presen-tando ognuna di esse colla sua propria e particolare fisionomia. Il testo è ravvivato da co-piose e molto belle illustrazioni.
È buona cosa quindi fare l'augurio che tale pubblicazione entri in ogni casa italiana, della quale sarà, per la bontà del contenuto e per l'eleganza della veste, non vano ornamento.
V. F.
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CRONACA
A reggere le sorti della Sezione di Torino del C. A. I. in seguito alle dimissioni presentate dal Conte Avv. L. Cibrario è stato recentemente chiamato il Prof. Comm. Federico Sacco. Questa nomina, quanto mai saggia ed opportuna, rallegra vivamente anche la Giovane Montagna, perché, nel mentre assicura alla nobile Sezione una continuata prosperità, torna di giusto riconoscimento alle virtù alpinistiche e scientifiche d'una persona, che alla causa dell'alpinismo sapientemente inteso, ha dedicato e dedica tuttora con fervore le sue preziose energie.
Nel registrare l'avvenimento con sincera compiacenza, la Giovane Montagna inneggia alla sorella maggiore e presenta al chiarissimo Prof. Sacco - che da più anni onora la Rivista della Sua autorevole e sapiente collaborazione - i più vivi rallegramenti.
I Soci Nino Caudano e Mariuccia Gremo, hanno recentemente salito l'altare per giurarsi fede di sposi. Li accompagnano gli auguri della Giovane Montagna.
Auguri cordiali anche alla Socia Signorina Pierina Ansaldo, teste sposatasi col Sig. Clau-dio Girard.
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LUTTI
Registriamo con profondo dolore la immatura ,dipartita della buona Signorina Lucia Rappelli. Crudele morbo l'ha abbattuta quando si aspettava di rivederla in possesso della più fiorente salute. L'anima sua mite e buona gusterà oggi di già la gioia dei giusti, mentre famigliari e conoscenti la piangono. La Giovane Montagna, per quanto non la annoverasse come socia, aveva in lei una zelante collaboratrice nelle più difficili e faticose iniziative, e perciò unisce al suffragio cristiano il senso della fraterna riconoscenza.
Ai parenti desolati, in specie alla buona Mamma e al carissimo Piero - vice presidente della Sezione di Torino - rinnoviamo di qui l'espressione sincera del più profondo cordoglio.
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