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Rubrica Vita Nostra Febbraio 1926



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ATTIVITÀ SVOLTA


   Coppa Bianzeno - Sauze d'Oulx - 31 gennaio 1926


Corridori, giuria e spettatori arriviamo a Sauze la sera di sabato 30 mentre la neve cade senza economia. Ma la notte porta consiglio a messer Tempo, il quale alla sveglia ci fa trovare un bel panorama lindo, magnificamente illuminato dalla tondeggiante luna.
Così andiamo alla S. Messa colla promessa di un' ottima giornata.
I corridori colla Giuria della partenza si incamminano presto; ma prendono la strada con calma, ché la neve fresca è faticosa. Una pesta dopo l' altra sono tutti a Piano Bourget.
Facciamo una parentesi. Quest'anno il percorso rappresenta una novità: la gara è per la massima parte in discesa. Concetto esatto: la gara è fatta per vedere chi va meglio in sci e non per chi sa " facchinare di più. Così si parte dal punto più alto del percorso, Piano Bourget; si scende fin quasi alle Clotès, qui si traversa il ponticello per portarsi sull'altro versante, e giù di li sino a un bel prato poco sopra Sauze. Qui c'è un traguardo, che è poi anche quello dell'arrivo finale, che ha il primo compito di stabilire chi ha fatto più velocemente questa discesa, per cui c'è il relativo premio offerto dalle Signorine del G. S. Da questo traguardo si ripassa il torrentello, per ritornare alle Clotès per la via solita e ripetere la discesa. Un bell'anello che si chiude al traguardo suddetto, dove Giuria, cronometristi e pubblico attendono gli arrivi.
Alle 11,50 parte il primo concorrente e man mano ad un minuto di distanza i tredici concorrenti prendono il " via .... L'ultimo abbandona dopo pochi metri per strappo agli attacchi, e poco dopo altri due lo seguono.
Ma gli altri in compenso filano magnificamente. I 500 metri di dislivello (con quello spunto di salita alla traversata del vallone, che per quanto breve, costa tempo prezioso), vengono volati. Giacotto segna il tempo migliore con 11' e 55" e si aggiudica il premio offerto dalle signorine sciatrici.
Passato il traguardo la salita successiva sposta di non molto le posizioni per rigua-dagnare il traguardo dove la Giuria annota e gli spettatori manifestano rumorosamente il loro interessamento.
Si cominciano a fare dei calcoli mentali in attesa del responso matematico della giuria.
La quale nell'adunata pomeridiana per la proclamazione così legifera
1. Giacotto Piero in 42' 7". Egli si aggiudica in tal modo pel secondo anno la coppa Bianzeno;
2. Rosso Pio in 43' e 12";
3. Marucco Giuseppe in 46' e 3";
4. Musso Angelo in 48'.
Seguono a breve distanza Denicola, Cellino, Perino, Bettazzi, Giai Pron e Bertolotto in tempo massimo.
Dopo la proclamazione, commentata dagli applausi fraternamente cordiali dei numerosi soci presenti, Rappelli ha portato ai concorrenti il saluto del Consiglio Centrale, e Bersia ha manifestato il compiacimento della Sezione di Torino.
Commentare qui i risultati sarebbe inutile dopo l'eloquenza delle cifre. Ma non è possibile sottacere il compiacimento per il promettente progresso dei nostri sciatori, che ci fa bene augurare per le prossime competizioni. Un progresso di forma ragguardevole sotto ogni punto di vista, e che rappresenta buona ricompensa agli sforzi che la Sezione di Torino dedica al suo Gruppo Sciatori.
P. C.

Alla cronaca della gara facciamo seguire e valga ciò anche quale ringraziamento l'elenco dei premi offerti, che simpaticamente dimostrano l'interessamento che da ogni parte è venuto per la nostra manifestazione.
La medaglia vermeil grande è stata offerta dal Cav. Bersia; quelle di vermeil piccole dall'Avv. Calliano, quella di argento grande dal Consiglio Centrale, quella di argento pic-cola da G. M. Bettazzi.
La Rivista ha donato il volume di Marcel Kurz Alpinisme Hivernal, la Sezione di Torino un paio di bastoncini, un berretto da sciatore e un paio di occhiali ; un gruppo di signorine sciatrici un paio di guanti da sci; la Ditta Fratelli Trombetta una bottiglia di cognac; i soci Rosso e Marucco una medaglia d' argento ciascuno.
La Direzione G. S.

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VITA SEZIONALE


   LUTTI


Il suscitatore delle energie turistiche italiane, L. V. Bertarelli, presidente del T.C.I., è deceduto il mese scorso, lasciando una profonda eco di rimpianto.
L' opera sua ha semplicemente del prodigioso ed è così vasta - e perciò cosi nota - che è superfluo tentare di riassumerla. Per il riflesso che essa ha avuto nell'azione nostra alpinistica, per l'ammirazione che tanta energia creativa, organizzativa, ha destato anche in noi, tracciamo questo rapido cenno, con l'animo addolorato e con la sensazione del vuoto che la scomparsa reca con sé.
Alla famiglia del T. C. I. di cui il Bertarelli era anima, rinnoviamo l'espressione del più profondo cordoglio.

Il consocio Piero Dolza ha perso l'amatissimo Papà: i nostri suffragi tornino di sollievo all'Estinto e di conforto all'amico.

Improvvisamente, nel pieno sviluppo di energiche attività, è deceduto il Cav. Paolo Filippi, industriale di schietta tempra piemontese. Alle Famiglie Filippi, Marchis e Pachner le più vive condoglianze.

Sentite condoglianze al Cav. Giuseppe Assi, - Direttore del Credit Valdòtain, e affezionato socio della nostra Sezione di Aosta - che ha recentemente perduto la sua Suocera Signora Angiolina Lobetti Bodoni ved. Bertacchi.

Registriamo con l'animo angosciato la tragica scomparsa della Signorina Dottoressa Mariannina Levi, vittima di una valanga durante una escursione sciistica nella Valle della Rho. I giornali cittadini hanno diffusamente riportato la dolorosa vicenda che ha gettato nel lutto una sconsolata Famiglia, commosso il cuore di tanti colleghi, e privato la scienza di una brillante promessa. Noi rinnoviamo da queste colonne l'espressione della fraterna solidarietà alpinistica.

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