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Rubrica Vita Nostra Ottobre 1926
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VITA SEZIONALE
Deliberazioni del Consiglio Direttivo
Adunanze dell'11 e 20 ottobre 1926.
Si accettano le domande a soci dei signori Ferra Guido (vitalizio), Jucada Ferdinando e Società A.D.E.A.T., e le dimissioni dei soci Appendino Michele, Badano Alfonso e Maria, Contini Maria e Margherita, Conrad Gabriella, Catini Piero, Cigolini Adelina, Del Santo Antonio, Gaudino Rita, Lorano Giuseppe, Napione Elena Giolito, Parachini Luigi, Pertu-sio Celeste, Spinelli Ottaviano, Travaglio Cesarina, Tempo Emma, Vaglienti Piero e Rita, Zanetti Trinchero Maria.
Si delibera di effettuare la gita di chiusura al Santuario del Selvaggio, da organizzarsi col Consiglio Centrale, delegandovi i soci Appiano, Carmagnola, Destefanis e Martori.
Si propone di inserire nel programma gite 1927 qualche grande gita in centri alpini importanti. Udita la relazione Martori si delibera di effettuare l'accantonamento per la settimana alpina 1927 ad Entréves (Courmayeur).
Si nomina la Commissione organizzatrice dell'Albero di Natale, nei soci Allasina, Calliano, Casassa, Giai Pron.
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Per il Gagliardetto della Sezione
A seguito di quanto pubblicato nel numero precedente, è stato regolarmente costituito un Comitato di socie per l'offerta del gagliardetto alla Sezione di Torino.
La Presidenza, riconoscente alle zelanti iniziatrici, le ha autorizzate a rivolgersi ai consoci per la raccolta dei fondi occorrenti. E questi stanno arrivando grazie all'attività delle collettrici e alla generosità degli... interpellati. Già si è deliberato, d'accordo con la Presidenza, sul disegno del gagliardetto, e sono in corso le trattative per la commissione del lavoro
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ATTIVITÀ SVOLTA
Pierre Menue - m 3505 (19-20-IX-1926)
I quaranta partecipanti alla gita giunsero alle 15, dopo lenta e comodissima marcia al Piano dei Fond: il rimanente della giornata venne impiegato nelle pratiche culinarie ed alla visita del nuovo cantiere che sorge in quelle località per i lavori della diga di Rochemolles.
Il mattino del 20 alle ore 4 partenza, discesa alle grange di Plan, salita (e che... salita!) al Colle Pelouse, qui fermata per un ben meritato spuntino, indi per il passo di Balapore e l'interminabile versante detritico a quota 3200, della cresta Ovest. Qui una parte della comitiva ammirata dalla vista magnifica rinunciò alla restante ascesa e scese dopo un discreto riposo al colle Pelouse: l'altra parte salì il faticoso pendio detritico, raggiunse la cresta N. O. la 1a delle tre quote della piramide che formano la vetta, poi dovette giocoforza riprendere la discesa velocemente per non perdere il treno a Bardonecchia.
Rapidamente divallò e raggiunse, sotto Rochemolles, il grosso della comitiva che aveva percorso più comodamente la lunga strada. Nel complesso la gita è riuscita, anche per altre considerazioni, massimo affiatamento, sana allegria, tempo splendido, località inte-ressante, panorama vastissimo. Cosa desiderate di più per vivere due giorni diversi dai troppo uguali che si trascorrono in città? Non vi basta salire in montagna Vivere nell'ambiente della montagna Allora ritorneremo un'altra volta !... La Pierre Menue non si muove...
g. c.
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VITA SEZIONALE
CRONACA
Il Presidente della Società Pietro Micca di Biella, Dott. Cav. A. Robiolio ha impalmato la signorina Rina Barbera.
Auguri cordialissimi.
Al Consocio avv. Ludovico Caligaris ed alla sua gentile consorte le felicitazioni dei colleghi della Giovane Montagna per la nascita della piccola Emilia.
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LUTTI
II Teol. Avv. Giovanni Bricco.
Quarant'anni da poco superati, una fibra sana e vigorosa, un'attività instancabile, e tuttavia la morte ha vinto traendo inaspettatamente nella tomba il compagno buono ed affezionato, il pio sacerdote di Cristo, il figlio ed il fratello adorato.
Quanto stupore nel volto di tutti ad apprendere che un male insidioso, inafferrabile minava la desiderata esistenza ! qual dolore sul volto di tutti nel precocemente rigido mattino autunnale durante I' accompagnamento pietoso al Cimitero !
Giovanni Bricco, sacerdote, avvocato, professore e cultore di paleografia era tra le figure eminenti nella nostra famiglia, non per desiderio di comparsa, ma per pratico contributo di lavoro. Da anni faceva parte dell'Ufficio di Presidenza Generale e in parecchie occasioni fu incaricato con successo di mansioni particolarmente delicate. La Rivista lo ebbe non solo attivo segretario di redazione ma altresì collaboratore erudito e smagliante. Il Rocciamelone, il Gruppo Fotografi, ed altre branche sociali assai ebbero a giovarsi dell'opera sua. Pur nell'impossibilità di frequentare le gite sociali, e privo del sollievo che queste avrebbero potuto dargli, per la Associazione tutto diede nulla chiedendo, pago di veder l'opera sua unirsi a quella dei colleghi a beneficio della causa dell'alpinismo cristiano.
Invano attenderemo ancora dalla sua parola consigli od incitamenti: Egli non parteciperà più alle nostre riunioni. Già ha toccato la mèta, e da questa sorride e benedice. Benedice ai venerandi genitori ed alla desolata famiglia; benedice ai suoi Esploratori e benedice anche a noi, unito oramai ad altre Anime elette che alla Giovane Montagna tanto diedero e il cui ricordo rimane nel cuore di tutti, animatore e ispiratore costante dell'opera nostra.
A quanti, Enti alpinistici od amici, per corrispondenza o nelle proprie pubblicazioni sociali hanno voluto ricordare il nostro compagno di lavoro esprimiamo da queste pagine la più profonda gratitudine.
(N. d. R.)
Condoglianze vivissime ai Consoci Costanzo Giraudo della sezione di Torino, e Joseph Torrione della sezione di Aosta, per la morte delle rispettive mamme.
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