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Rubrica Vita Nostra Febbraio 1929
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ATTIVITÀ SVOLTA
I gita sociale - Monte Genevris 13 gennaio 1929
La prima nostra gita sociale sciistica al Monte Genevris ha riservato alla Direzione del Gruppo Sciatori una spiacevole sorpresa. La nostra Sezione pur contando buoni sciatori ed anche in numero considerevole, ha raggiunto per questa manifestazione soltanto sette iscrizioni e fra questi i direttori di gita ed il Presidente del Gruppo Sciatori.
L'assenteismo che da qualche tempo si manifesta nelle manifestazioni Sociali è per la nostra Associazione un male grave. I Soci e specialmente i membri della Commissione Gite, ai quali il nostro Presidente Sezionale da vero alpino tracciò la via da svolgere, dovrebbero soffermarsi su questo fatto: è necessario che le gite sociali siano maggiormente frequentate.
Tale frequenza è utilissima ai soci poiché è assurdo pensare che essi possano presentarsi alla vigilia di un'escursione di certa importanza (tali sono le principali sciistiche quelle di arrampicamento) vantando il diritto di parteciparvi solo perché hanno pagato la quota sociale.
Giova tenere presente che l'associazione ha il compito di aiutare, guidare, consigliare; ma ha anche l'obbligo di vigilare affinché nelle gite sociali i soci siano allenati convenientemente in modo da non intralciare il buon andamento della gita e più ancora da non subire un danno da un'organizzazione che invece dovrebbe essere per tutti di grande vantaggio.
I membri della Commissione Gite partecipando alle manifestazioni sociali, raggiungerebbero diversi scopi: quello di perfezionarsi, conoscere l'elemento sociale, i gusti e le attrattive della massa ed ancora essere di esempio e di aiuto; cosicché la Presidenza avrà la sicurezza che le gite a loro affidate otterranno quell'esito che è nel cuore di tutti dimostrando così che essi conoscono veramente quali sono i doveri assunti nell'accettare l'incarico di fiducia a loro affidato.
Indubbi sono poi i vantaggi reali che si possono ritrarre da queste partecipazioni; i mezzi di trasporto sia in ferrovia che in auto, per mezzo dei quali ultimi si possono effettuare gite impossibili individualmente; i pernottamenti sicuri e confortevoli, preparati precedentemente dai Direttori di Gita: l'adempimento del precetto festivo cristiano ascoltando la SS. Messa celebrata appositamente; nelle gite di maggior importanza la guida di esperti della regione e poi ancora compagni che in qualsiasi evenienza possono essere di valido aiuto. Questo complesso sistema di conforto si può ottenere alfine con una spesa che è sempre inferiore a quella della gita effettuata individualmente.
Vantaggio poi essenziale, ma non tenuto nel debito conto, delle gite sociali è ancora la prevenzione degli incidenti, alle volte mortali, così frequenti nelle gite individuali perché mal organizzate o non sufficientemente predisposte oppure con troppa leggerezza intraprese.
Non sarà presto dimenticata dai partecipanti la tiepida giornata invernale dedi-cata al Monte Genevris: primieramente per la neve soffice, veloce, ideale; poi per il contrasto della candida cerchia montana col cobalto della volta celeste; per l'intimità infine goduta dai partecipanti alla gita stessa. Antitesi alla grigia giornata collinare che non può, anche in rapporto alla spesa, essere paragonata, specialmente da coloro i quali non sono più matricole dello sci.
Perché alfine non è tradizionalismo il gustare una giornata come quella del 13 gennaio in luogo di una banale scivolata, utile per chi si allaccia ai piedi per la prima volta i lunghi pattini di legno, sui rachitici campi collinari delineati e circoscritti da abbondante filo spinato che fanno pensare al paragone fra il povero uccellino chiuso in gabbia per il divertimento della signora o del bam-bino e la sconfinata libertà dell'aquila spaziante a suo agio sulle più alte vette.
Voglio sperare che sarà stato casuale l'esito poco lusinghiero della prima manifestazione sciistica dell'annata e sono certo che i soci vorranno dimostrarlo alla prima occasione, prendendo parte essi pure alle soddisfazioni che pochi provarono sulla punta del Genevris, contemplando la grandezza del Creato, la avvincente bellezza che la natura offre in queste rare giornate montane così fortemente dissimili a quelle solite noiose e stucchevoli cittadine.
Riandando ad altre mete più ardue penso alla possibilità di poterle raggiungere unito ad una vera falange di soci colla medesima facilità e sicurezza con cui dalla punta del Genevris raggiungemmo poi Oulx sui nostri veloci pattini da neve.
Pio Rosso.
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Coppa A. Gallian - Sauze d'Oulx 27 gennaio 1929
Il 27 gennaio 1929 si è svolta la sesta gara sociale di sci, presenti una numerosa rappresentanza di Soci.
Era in pallio per la seconda volta la coppa A. Gallian, challenge triennale a handicap. La gara si è svolta sul percorso lungo circa 12 km. Sauze-Grangie-Taschier-quat Merle-Chenaz -Grangie la Casse-Clotesse -Campo Principe di Piemonte ove era stabilito il traguardo di arrivo.
La gara si svolse regolarmente sebbene ostacolata dal forte vento mettendo così a dura prova concorrenti e giuria. Dopo la S. Messa, celebrata nella Chiesa Parrocchiale, verso le 9,30 i concorrenti si adunano per la partenza e partono in ordine di vantaggio di tempo e cioè: primi coloro che hanno 10' di vantaggio seguiti da coloro che ne hanno 5' ed infine coloro che partono con vantaggio.
Mentre si attende l'arrivo giungono festeggiatissimi dai presenti un gruppo di amici della Sezione di Pragelato, che hanno voluto con alto senso sportivo portarci i saluti della nostra consorella.
Alle 12 ci raduniamo all'Albergo della Croce Bianca per il pranzo sociale in occasione del 1° Quinquennio di Fondazione della Casa dello Sciatore. Presenziava al pranzo il Rev. Don Felice Richetto, Parroco di Sauze d'Oulx e il prof. cav. Enrico Faure che hanno voluto così pubblicamente confermare di quanta simpatia siamo circondati; è stata la Giovane Montagna a stabilire, prima fra tutte le Società Alpine, la sua Casa dello Sciatore. Alle frutta si dà lettura della classifica generale:
1° Piero Giacotto in ore 25.28'.10'
2° Viacava Ferdinando » » 1.31'.47"
3° Musso Angelo » » 1.31'.50"
4° Beltramo Angelo » » 1.36'.23"
5° Cornetto Giovanni » » 1.37'.25"
6° Faggiani Carlo » » 1.51' 11"
7° Bozzo Gino » » 1.57'
Venerdì, 1° Febbraio, in Sede venne fatta la premiazione ufficiale per mani del nostro Presidente Avv. Ludovico Calligaris.
Oltre le medaglie già precedentemente, fissate ci giunse gradita quella del Consiglio Centrale e numerosi altri premi.
Il presidente seguendo il preciso concetto di incoraggiamento, scopo di tutte le nostre Gare Sociali, ha voluto offrire una medaglia di vermeille per il più giovane arrivato, medaglia che è stata assegnata al Sig. Faggiani Carlo.
All'amico Giuseppe Sirombo, che con atto signorile ha voluto rendere più ricchi i premi inviandoci dei prodotti di sua fabbricazione vada il nostro cordiale ringraziamento.
Le nostre congratulazioni, Piero Giacotto, che per la seconda volta si è assegnata la coppa A. Gallian.
P. S. All'amico nostro Galli Beniamino di Sauze d'Oulx che con squisita cortesia sportiva ha voluto tracciare il percorso per la nostra Gara, a nome di tutti i concorrenti e della Giuria giunga da queste colonne il fraterno ringraziamento.
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VITA SEZIONALE
CRONACA
Apprendiamo che la sig.na Ottavia Rocca, nostra consocia, si è unita in matrimonio col prof. ing. Eugenio Ballatore di Rosana, architetto. Congratulazioni e auguri.
Il prof. Giacomo Francesco Bona, nostro socio carissimo e uno dei fondatori della sezione di Pinerolo (della quale è ora attivissimo reggente (n.d.r.) si è unito in matrimonio con la sig.na rag. Magda Rugliani nella scorsa estate. Ai giovani sposi la grande famiglia della Giovane Montagna invia i suoi più entusiastici ed... elevati auguri.
Gli amici nostri e vecchi soci Natale e Cecilia Reviglio ci annunciano la nascita di un quarto figliuolo, Paolo. A lui gli auguri di tutta la Giovane Montagna.
La casa del nostro consocio Felice Reita è stata allietata dalla nascita d'una graziosa bambina, alla quale è stato dato il nome di Margherita.
I nostri sinceri rallegramenti ed auguri.
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LUTTI
Sono spirate nel bacio del Signore, la Sig.ra Ida Bettazzi zia del prof. Rodolfo
Bettazzi, e la signora Domenica Coda ved. Destefanis, madre di Francesco Destefanis, già nostro attivo consigliere.
Alle famiglie degli amici nostri vadano le nostre fraterne condoglianze e la promessa d'un largo suffragio di preghiere.
Una grave sciagura ha colpito, sempre nella scorsa estate, la famiglia di un nostro amico, il rag. Arturo Passet. Il padre suo, Giuseppe, tornando in automobile da Pragelato con i figlioli sig.na Tilde e Gino, nei pressi di S. Germano, per uno slittamento della macchina, urtava contro un palo della tramvia elettrica. Nell'urto la Signorina rimaneva ferita in varie parti del corpo ma non gravemente. Il padre invece riportava ferite più gravi e commozione cerebrale e decedeva cinque giorni dopo tra il rimpianto di tutto il paese che lo conosceva e lo stimava.
Al figlio Arturo e alla famiglia tutta giungano le espressioni di cordoglio degli amici della G. M. e il suffragio delle loro preghiere.
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