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Rubrica Vita Nostra Luglio-Agosto 1933
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VITA SEZIONALE
Le nostre gite
La gita alla Dormillouse (m. 2900), dì cui abbiamo dato notizia nel numero 2 della rivista, piacque tanto, che venne ripetuta da alcuni soci la domenica 9 aprile e sarebbe stata ripetuta ancora, tanto è interessante la zona attraversata sia dal lato panoramico che da quello alpinistico, se il cambiamento degli orari della ferrovia e dell'autocorriera non ne avesse impedita l'effettuazione a chi dispone della sola domenica.
La stagione sciistica, che quest'anno si delinea molto corta, volge oramai al termine; e solo sono possibili le gite di alta montagna, che richiedono un certo tempo disponibile. I nostri soci approfittarono della Pasqua, che con la sua ap-pendice di pasquetta offre questa possibilità: un gruppo di soci si diresse ancora una volta in Val di Susa compiendo una traversata sciistico-alpinistica dal Colle d'Ambin alla punta Sommeiller (m. 3330) passando per la Punta d'Ambin, e scendendo poi per la Valfroide; un altro gruppo, santificata la Pasqua nella chiesa di Gressoney, salì alla capanna Gnifetti, ed il giorno seguente approfittando di una giornata magnifica poté effettuare la salita alla punta Gnifetti (m. 4560) percorrendo una regione ormai famigliare, perché più volte visitata negli ultimi anni del nostro campeggio. La discesa sui ghiacciai del Grenz e dei Lys fu gustata molto, anche se non permise le pazze scivolate a cui ci ha abituati la nostra Val di Susa. Infatti la soddisfazione prodotta dal praticare lo sci in alta montagna è ben diversa dall'ebbrezza della solita scivolata, ha quel fascino particolare prodotto dal rispetto che incutono i colossi che ci circondano, dalla grandiosità della regione e dall'attenzione che richiede il ghiacciaio; fascino che tra l'altro produce quel senso di prudenza che ci guida nella discesa e che é pure tanto necessario.
Dalla capanna Gnifetti in giù la neve primaverile colla sua uniformità permise di effettuare veloci volate e di ricamare frequenti ghirigori in questa regione, che per la sua pendenza non permette la scivolata diritta, ma si presta alle facili svolte.
Domenica 23 Aprile con la gita sociale alla Rocca Sella si ebbe il primo contatto dell'annata con la roccia. Per i nostri soci appassionati dello sport degli sci, la nostalgia della neve che ci abbandona resta affievolita dall'entusiasmo crescente per la nuova attività estiva che si va profilando.
Una ventina di soci parteciparono a questa gita, numero da tempo non più rag-giunto. Il nostro presidente generale volle anch'egli dimenticare per una domenica le sue occupazioni settimanali, riuscendo con la sua presenza a valorizzare questa gita, che per la larga partecipazione di nuovi soci, e di antichi che da tempo disertavano le nostre manifestazioni, ha lasciato un senso di conforto e di fiducia nell'avvenire della nostra società. La possibilità della partecipazione delle due tendenze dei rocciatori e degli escursionisti ha pure servito ad avvalorare la gita e ad affiatare i soci così che speriamo in un risultato ancora migliore per la gita alle Lunelle che ha pure lo stesso carattere.
Domenica 30 aprile dovevamo, secondo il programma salire il Tabor, ma la scarsità della neve consigliò di cambiare la méta. Fu scelto l'Albaron di Savoia (metri 3660). Don Zuretti con il suo giovanile entusiasmo ci accompagnò e celebrò per noi la S. Messa al Piano della Mussa; dodici partecipanti tenaci nell'uso degli sci, anche quando questi vanno portati a lungo a spalle anziché sotto i piedi, lo seguirono. Ma la giornata non fu favorevole. Il mattino, abbandonati per causa del cattivo tempo i grandi progetti, lasciammo corde e ramponi e c'incamminammo, sci a spalla, su per il canalone delle capre; traversato il pian Gias giungemmo fino alla Sella dell'Albaron (metri 3450), dove qualcuno tanto per il piacere di salire una punta raggiunse per cresta il vicino M.te Collerin (m. 3456), Ma la nebbia infittendosi nuovamente, dovemmo discendere con attenzione, e ben presto la nebbia si trasformò in neve e più sotto in pioggia che non ci abbandonò più finché bagnati come pulcini giungemmo a Balme, e solo quando fummo tutti ben riparati cessò di piovere.
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Conferenza Prof. Angeloni - 4 Maggio
Con questa riunione che ebbe luogo nei locali della Società Fotografica Subalpina, gentilmente concessi, si rinnovò una tradizione ancora viva in quanti ricordano il periodo di maggior rigoglio della nostra società. Ottimo mezzo di propaganda fu la parola del prof. Angeloni, che, con l'aiuto delle belle diapositive proiettate, riuscì a far rivivere piacevoli istanti in quanti già conoscevano la montagna, ed a destarne il desiderio in quanti non la frequentavano ancora. Le numerose fotografie in gran parte a colori naturali rivelarono nell'autore l'occhio esperto dell'artista, che non solo sa riprodurre il lato grandioso della montagna, ma che sa cogliere quei piccoli particolari che sfuggono ai più e che bene inquadrati formano il soggetto artistico. La montagna venne così illustrata in tutti i suoi aspetti ed in tutte le stagioni, eccettuata la invernale, forse meno famigliare al conferenziere.
Il prof. Angeloni seppe con sobria parola illustrare le sue belle fotografie, cosicché l'applauso che lo salutò al termine del suo dire fu la manifestazione del vivo interesse destato negli uditori, e della loro approvazione per questo genere di attività della nostra sezione, che vivamente interessa anche chi per le proprie occupazioni o per altre ragioni non può frequentare le nostre gite domenicali.
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ALPINISMO e TURISMO
Domenica 11 Giugno 1933. - 1a Gita turistico-popolare al Mottarone (m. 1491).
Venne effettuata con tempo poco propizio e con una comitiva abbastanza numerosa tale da lasciare prevedere un maggior numero di partecipanti per le altre gite coi treni popolari che abbiamo messo in programma.
Sino a Stresa dove ci fermammo per la visita della cittadina, tempo incerto poi verso la vetta del Mottarone venne la nebbia che ci impedì di goder lo splendido panorama che si può ammirare con tempo bello di lassù. Venne però consumato il pranzo al sacco nella massima rumorosità ed allegria malgrado il tempo imbronciato: all'ora della discesa cominciò la pioggia che continuò sino al nostro arrivo a Stresa e durante il tragitto sul lago verso Pallanza, ove ci recammo per la visita della città e riprendere il treno per Torino mentre il tempo come al solito ritornava al bello: auguriamoci che tale sia nelle prossime gite.
Dato questo buon successo iniziale, la Presidenza nell'intento di aderire al desiderio di quanti non si trovano nella possibilità di prender parte attiva alle gite alpinistiche in programma, ha disposto:
1°) In occasione dei treni popolari festivi e di altre facilitazioni di viaggio, si organizzeranno diverse escursioni con mete svariatissime alla portata di tutti. Non è possibile darne fin d'ora il programma dettagliato, ma i soci che vorranno parteciparvi con le loro famiglie sono invitati a rivolgersi per informazioni e chiarimenti al Sig. Ravasso Carlo che si troverà in sede ogni venerdì dalle ore 21,30 alle ore 22,30.
2°) Poiché alcuni soci hanno espresso il desiderio di organizzare delle gite ciclo-alpine, per aderire anche al desiderio delle superiori gerarchie dopolavoristiche, invitiamo quanti si interessano a quest'attività sportiva, a prendere accordi col Sig. Maggiora Giovanni a ciò delegato dalla Presidenza, per eventuale organizzazione di gite ciclistiche
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PROSSIME MANIFESTAZIONI SOCIALI
E' stato diramato ai soci il notiziario del Campeggio estivo col programma dettagliato di questa nostra massima manifestazione sociale. Crediamo che questo anno il campeggio sarà molto affollato e pertanto invitiamo soci ed amici a prenotarsi per tempo in sede.
E' pure aperto tutta l'estate il nostro ritrovo sociale di Sauze d'Oulx per quei soci che volessero trascorrervi le loro ferie.
In settembre sono in programma due gite: la prima il 10 settembre, festività del S. Nome di Maria, al ROCCIAMELONE (m. 3560) in occasione del decennio della inaugurazione del nostro rifugio S. Maria; vi sarà celebrata una S. Messa in memoria anche di Nino Loretz, del quale pure si compie quest'anno il decennio della morte sulle pendici dello Château des Dames.
Sono previste fin d'ora due comitive, prevedendo che molti saranno quelli che vorranno partecipare a questa manifestazione così bella, così nostra: la prima da Susa per la Cà d'Asti, la seconda da Usseglio per il Rifugio Fons d'Rumour.
La seconda gita, alla ROGNOSA D'ETIACHE (m. 3380) dal rifugio Scarfiotti è stata quindi rimandata al 24 settembre.
Passare in sede per consultare il programma dettagliato e per l'iscrizione.
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