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Rubrica Vita Nostra Gennaio-Febbraio 1934



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VITA SEZIONALE


   PROGRAMMA GITE


I soci della sezione di Torino ebbero già notizia del programma gite per l'annata sociale 1933-34 da apposito notiziario. Ripetiamo qui il programma dal mese di Marzo in poi:
11 Marzo - Rocca di Valmenier (m. 3620) - direttori di gita: Sig. G. Delmastro, dott. L. Merlo;
18 Marzo - Truc Castelletto (m. 1637) - direttori di gita: Sigg. G. Maggiora, C. Ravasso;
8 Aprile - Cima Mares (m. 1654) - direttori di gita: Sigg. G. Buzzi, C. Ravasso;
21-22 Aprile - Colle del Teodulo (m. 3324) Breithorn (m. 4165) - direttori di gita: Ingg. C. Pol e C. Banaudi, dott. L. Merlo;
29 Aprile - Tre Denti di Cumiana (m. 1361) - direttori di gita: Avv. A. Morello, B. Beltramo;
13 Maggio - Lunelle di Lanzo (m. 1300) - direttori di gita: Avv. B. Merlo, Sig. G. Cometto;
20 Maggio - Punta Sommeiller (m. 3330) - direttori di gita: Sig. G. Delmastro, Ing. C. Banaudi;
3 Giugno - Picchi del Pagliaio (m. 2200) - direttori di gita: Ing. C. Banaudi, G. Cometto;
17 Giugno - Grand'Hoche (m. 2746) - direttori di gita: Sig. G. Delmastro, L. Buzio;
8 Luglio - Punta Boucier (m. 2998) - direttori di gita: Ingg. C. Pol e C Banaudi;
22 Luglio - Punta Ciamarella (m. 3676) - direttori di gita: Ing. P. Costa, Avv. A. Morello;
29 Luglio-2 Settembre - Accantonamento ad Entréves (Monte Bianco).
16 Settembre - Rocciamelone (m. 3537);
21 Ottobre - Gita di chiusura a destinarsi.

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   Attività della nostra Sezione


Quest'anno la prima neve non si fece troppo attendere ed i nostri soci ne seppero per tempo approfittare; ma la inaugurazione ufficiale della stagione sciistica si ebbe solo il 26 Novembre 1933 con l'apertura della nostra « Casa dello Sciatore » a Sauze d'Oulx.
I principianti si sparpagliarono per la ben nota conca di Sauze sui numerosi campi di esercitazione ed il gruppo principale raggiunse la méta della nostra gita il Monte Triplex m. 2500.
Gran numero di iscrizioni si raggiunse per la gita a Château Beaulard che si effettuò il 3 dicembre scorso; breve ed interessante gita che fu però fatale agli sci di alcuni partecipanti.
Il 17 dicembre in una giornata gelida partimmo nuovamente da Sauze diretti al Genevris m. 2533. Giunti al colle di Costapiana, non ci lasciammo attirare dall'idea di percorrere la cresta del Genevris battuta da vento impetuoso e con neve scarsa ed apparentemente poco buona; e cambiato lì per li il programma ci dirigemmo al Moncrons m. 2500 seguendo un percorso che almeno a tratti ci permise un po' di riparo, ma non ci impedì di giungere in vetta intirizziti dal freddo. Levate le pelli di foca percorremmo alla svelta il tratto di cresta pianeggiante; e la fretta (per timore del freddo) non ci lasciò ammirare con la calma che desideravamo il panorama veramente grandioso che si gode sui due versanti di Val Chisone e Val di Susa in questo interessante percorso. Sempre per cresta e su neve buona se pure un po' pesante giungemmo al col Bourget, di dove, per la ormai nota via, in sci fino ad Oulx.
Quest'anno veramente eccezionale per la quantità di neve caduta siamo giunti più volte con i legni ai piedi fino ad Oulx, cosa che le scorse annate non ci avevano permesso che raramente.
Nelle giornate festive tra il Natale ed il Capodanno per ormai vecchia tradizione non abbiamo gite sociali; ma piccole comitive di soci scorrazzarono un po' ovunque nelle nostre vallate.
All'Epifania, due giorni di festa consecutivi ci consentirono l'esperimento di una gita in una zona un po' fuori del consueto. Cogne la nuova stazione invernale che gli Aostani si sforzano di « lanciare » fu la meta prescelta, per la verità non senza lo scetticismo di molti. Si partì assai prima dell'alba con un pigro accelerato (ma oggi c'è la littorina!) dopo una vera corsa podistica per la città, a quell'ora ancora senza tram. Ascoltammo la S. Messa nella cattedrale di Aosta e via in torpedone.
La vasta piana di Cogne, pure nel suo travestimento invernale suggerì a molti vivaci rievocazioni di altri felici soggiorni: i nostri campeggi del 1929 e del 1930 a Silvenoire. Il pomeriggio fu speso in una comoda escursione a Valnontey ed in animate esercitazioni presso l'albergo.
L'indomani mattina per l'interessamento del nostro socio Jeantet ci imbarcammo sul trenino elettrico della miniera. Il suggestivo convoglio dopo un saluto dall'alto alla bella conca, infilò tre lunghe gallerie (la centrale di 7 chilometri!) aprendosi il varco fra bizzarre forme di ghiaccio, per affacciarsi all'improvviso sull'opposto versante di Fontana Fredda. Di qui uno stupendo panorama: tutti i maggiori colossi alpini dal Bianco al Rosa di fronte, in basso, in fondo alla valle, Aosta.
Calzati gli sci salimmo verso la vetta del Drink, che i più decisi raggiunsero. Il panorama allargandosi diventò immenso quasi circolare. E di lassù un succedersi continuo di inebrianti scivolate ci condusse fino ad Aosta: 2300 m. di discesa su neve ottima (la meravigliosa costiera è tutta volta a Nord) per pendii vasti ed ondulati. Insomma molto più di quanto occorreva per convincere anche i più dubbiosi. C'è solo da domandarsi come mai una zona così propizia allo sci non sia ancora attrezzata e conosciuta quanto le più celebri dell'Italia e della Svizzera.
Il 28 Gennaio ebbimo lo svolgimento del nostro campionato sociale e la giornata fu bene spesa. Ben 3 gare infatti impegnarono i nostri soci. La coppa Pier Giorgio Frassati, che pure dovrebbe come gara di mezzo fondo essere la più importante, fu poco frequentata. I nostri soci, diventati pigri, preferirono le più comode gare di discesa. Ora francamente, se pure l'iniziativa di quest'anno delle due gare di discesa libera ed obbligata sono lodevoli, ci spiace vedere disertata la gara di fondo, che è senza dubbio la più importante e quella che mette in luce gli sciatori completi.
La coppa Pier Giorgio Frassati disputatasi sul percorso Sauze d'Oulx-grange Tachier-capanna Kind-Pian Bourget-Sauze, diede il seguente risultato:
1. Soffietti Renato, in ore 1,19',20" - Merlo Gigi, in 1,24',50" - 3. Aliprandi Vittorio, in 1,26' - 4. Biginelli Piero, che dopo aver compiuto una ottima salita ruppe uno sci proprio all'inizio della discesa e giunse ugualmente con un solo sci al traguardo.
Nel pomeriggio si riuscì ancora a far disputare la coppa Rappelli con le due gare: di discesa libera dal Pian Bourget alla Clotes, non poco ostacolata dalla grande affluenza di sciatori, e della discesa obbligata da Clotes a Sauze su un indovinato percorso, che mise alla prova l'abilità dei partecipanti, che pure non avendo abitudine a questo genere di gara, si seppero sbrigare bene tra le varie coppie di bandierine insidiosamente disposte.
I nostri soci convenuti in discreto numero ad incitare gli amici corridori si interessarono vivamente ed in modo speciale all'ultima gara e furono di valido aiuto nei controlli dei vari passaggi e nella salvaguardia delle bandierine, il che non fu poi impresa tanto semplice data la grande affluenza delle persone che senza alcun riguardo cogli sci o coi bastoncini abbattevano le bandierine.
Questa gara di discesa obbligata, che disputavamo quest'anno per la prima volta,
ebbe uno svolgimento regolare, contrariamente alle apprensioni che si avevano sulla difficoltà della sua organizzazione; e merita una speciale attenzione per il favore incontrato tra i soci sia partecipanti che spettatori.
Artefice principale della buona riuscita delle gare fu il nostro vice-presidente sig. Musso che ne diresse l'organizzazione.
La classifica combinata delle due gare fu la seguente:
1. Giacotto Piero, giunto primo in ambedue le gare, che vince la coppa Rappelli, in 5'55" - 2. Biginelli Pietro, in 6'13" 3 Ventre Gigi, in 6'33".
Varia pure fu l'attività individuale dei nostri soci. Segnaliamo in modo speciale una gita di 3 giorni nelle vallate di Cuneo ostacolata dal brutto tempo ed una lunga gita di due nostri soci che per una settimana scorrazzarono nella zona Val Gardena, Cortina d'Ampezzo, Misurina, Marmolada (scalandone pure la vetta) percorrendo una media giornaliera di 40 chilometri e ritornando entusiasti dal loro giro.

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