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Rubrica Vita Nostra Maggio-Giugno 1934



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VITA SEZIONALE


   CONSIGLIO CENTRALE - NOMINE


Nell'ultima seduta del Consiglio Centrale nel prendere atto delle dimissioni presentate dal Vice Presidente Dott. Ing. Giorgio Bongioanni a causa del suo trasferimento a Genova, ho provveduto a nominare in sua sostituzione il Dott. Ing. Carlo Pol.
Questi lascia così la presidenza della Sezione di Torino alla quale ho designato il Sig. Angelo G. Musso attuale Vice Presidente.
A Cassiere-Segretario del Consiglio Centrale ho chiamato il Rag. Luigi Ventre.
Il Presidente
NATALE REVIGLIO

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   GRUPPO SCIATORI


Premiazione gare sezionali
Ha avuto luogo in sede, senza particolari cerimonie ma in tutta fraterna cordialità la premiazione dei vincitori delle gare sezionali di sci. La distribuzione è stata fatta dal Vice Presidente Musso, in assenza del presidente ammalato. La Coppa Pier Giorgio Frassati, challenge triennale, è stata consegnata per la 2a volta al Sig. Soffietti, vincitore della gara di fondo, al quale venne pure data un'artistica medaglia d'oro e un paio di pelli di foca, dono del presidente. Al 2° arrivato Dott. Merlo è stata invece assegnata oltre alla medaglia d'argento, una laminatura in alluminio per sci, dono della Ditta F.lli Ravelli che ha pure offerto il 50% di riduzione per la messa a posto della laminatura agli sci.
Per la gara di discesa sono state assegnate al 1° arrivato, Sig. Giacotto, la Coppa Rappelli, definitiva, ed una medaglia d'oro, al 2° arrivato Sig. Biginelli, una medaglia d'argento e un magnifico sacco da montagna dono della Casa degli Sports; al 3° arrivato, Rag. Ventre una medaglia d'argento e un paio di bastoncini dono della Ditta Fedele Castagneri, agli altri classificati medaglie e oggetti vari.
A tutte le Ditte che hanno voluto così generosamente accogliere l'invito dei nostri dirigenti il grazie e il plauso della Società tutta.

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   Attività sciistica


Dopo lo svolgimento delle gare, si è ripresa l'organizzazione delle gite sociali sciistiche ed eccone una succinta relazione:
In febbraio oltre alle solite gite sciistiche individuali a Sauze d'Oulx e al Sestriéres ricordiamo la traversata del Col Checrouit in una magnifica mattina che consentì una perfetta visione del gruppo del Monte Bianco in veste invernale, e la salita alla Punta Tumlet sopra Usseglio.
In marzo si sono svolte le gite sociali in programma alla Roccia di Valmeinier in Valle Stretta e alla Dormillouse, con un discreto numero di partecipanti.
In aprile la gita al Breithorn il lunedì di Pasqua, mentre un'altra comitiva salita alla Capanna Gnifetti non riusciva neppure a raggiungere per il mal tempo il Colle del Lys, ma compiva poi una fantastica discesa fino a Gressoney su neve ideale. E ancora la gita sociale del 21 aprile alla Capanna Gnifetti dove la domenica celebrò la messa il nostro D. Zuretti mentre al di fuori la tormenta infuriava così da costringere il grosso della comitiva a rimanere lassù un'altra giornata mentre solo alcuni accompagnati da una guida affrontarono la discesa in tanto cattive condizioni atmosferiche. E infine le ultime gite sciistiche della stagione partendo dai centri ben noti di Sestriéres, Sauze d'Oulx, Clavieres.
In maggio ricordiamo la partecipazione di una pattuglia al Trofeo Mezzalama. La fortuna non volle (accompagnare i nostri atleti che per aver dovuto completare all'ultimo momento la cordata per la defezione di un componente e per la conseguente mancanza di allenamento non poterono compiere il percorso in tempo massimo. Pur tuttavia il Comitato Organizzatore ha voluto premiare ugualmente la loro costanza concedendo ad essi il distintivo del Trofeo.
Lo stesso giorno si svolgeva la gita sociale alla Punta Sommeiller, sotto la guida del Prof. D. Zuretti che celebrò la Messa al Rifugio Mariannina Levi: discesa a Rochemolles per la Valfroide.
Ancora un tentativo di salita individuale al M. Leone dal Colle del Sempione, una salita notturna al M. Tabor e la stagione scistica 1933-1934 può considerarsi finita.

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   Attività alpinistica


L'attività alpinistica dei nostri soci, quest'anno, si iniziò tardi; perché la neve, che più a lungo del solito ricoprì le nostre montagne con grande gioia degli sciatori, fu poco favorevole a chi ancora non pratica questo sport.
Già nei mesi di aprile e di maggio alcuni nostri soci in piccoli gruppi si spinsero faticosamente su per le nostre valli, senza timore di affondare talvolta fino al ginocchio nella neve molle; ma la prima gita sociale alpinistica non si ebbe che al 3 giugno ai Picchi del Pagliaio m. 2200.
Gita abbastanza frequentata ed a cui parteciparono parecchi nuovi soci che per la prima volta provavano l'uso della corda. Partiti la domenica da Torino, dopo aver ascoltata la S. Messa nella chiesa della Visitazione, in torpedone raggiungemmo Sangonetto con tempo poco promettente, che ci regalò più tardi, quando già eravamo presso l'attacco della roccia, un abbondante "acquazzone, che ritardò alquanto la nostra marcia ma non riuscì a spegnere l'entusiasmo dei partecipanti. Tornato il sereno ed asciugati alla meglio i nostri abiti; non solamente riuscimmo a compiere la traversata accademica, ma alcuni nostri soci completarono la giornata con la breve ma interessante salita al Torrione Volman.
La Domenica successiva salirono alle Lunelle di Lanzo per la cresta Nord quattro delle nostre cordate ed a completare l'allenamento in vista delle prossime ferie estive le ridiscesero per la stessa via, trovando molto interessante questa seconda parte della gita.
Il 17 giugno la gita alla Grande Hoche radunò pure buon numero di partecipanti che, approfittando del treno popolare, con poca spesa passarono una lieta giornata lontani dalle preoccupazioni cittadine.
La gita alla punta Boucier (m. 2998) offrì ai nostri soci una delle manifestazioni più caratteristiche della Giovane Montagna, poiché solamente la nostra Società può offrire ai partecipanti una gita di due giorni con la possibilità di ascoltare la S. Messa che fu per noi celebrata all'aperto da Don Zuretti.
Giunti a Bobbio Pellice ebbimo la gradita sorpresa di trovare alcuni soci della Sezione di Torre Pellice, che unitisi a noi furono compagni graditissimi; e pratici dei luoghi ci furono utilissimi nella sicura indicazione della via e nel procurarsi il luogo più adatto per il pernottamento.
Il mattino seguente l'altare fu alpinisticamente sistemato su un tavolo improvvisato con l'aiuto delle piccozze; e la Santa Messa, ascoltata in luogo così insolito alle prime luci dell'alba, servì a rinsaldare sempre più nell'animo dei nostri soci il sentimento del dovere religioso. Finita la Santa Messa ci incamminammo per il col Boucier; e di qui, divisi in cinque cordate, tutti per la via accademica, raggiungemmo la méta. Salutati gli amici di Torre Pellice che avevano premura di ritornare, dopo una lunga fermata sulla vetta, iniziammo noi pure il ritorno.
Oramai tutti i pensieri dei nostri soci si concentrano sul nostro accantonamento ad Entreves che è la nostra più importante manifestazione alpinistica, e che vogliamo sperare sia molto frequentato.

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