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Notiziario Centrale Agosto 1937
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VITA SEZIONALE
NOSTRI SOCI NEL GRUPPO DEL GRAN PARADISO
Segnaliamo all'attenzione ed al plauso dei soci della Giovane Montagna l'attività alpinistica svolta nel gruppo del Gran Paradiso dalla cordata di Rosso Pio, Peppino e Sandro Delmastro dall'8 al 21 agosto u. s.
Ecco la succinta cronaca del loro ruolino di marcia.
Il giorno 9 dal Colle di Gran Croux salivano alla Testa di Gran Croux (metri 3440) per la cresta Est, ne percorrevano l'esile cresta nevosa di ponente raggiungendo la Testa di Valmontey (metri 3570). Scendevano quindi al Colle di Valmontey e seguendo il percorso d'uno spigolo nevoso erano in breve sulla lunata cupola terminale della Testa di Tribolazione (m. 3645). Rientravano in serata al bivacco Martinotti.
L'11 agosto attaccavano dal Colle Money l'omonima lunga cresta frastagliata giungendo alla Testa di Money. Bivaccavano a quota 3500 e l'indomani proseguivano l'aerea cavalcata, oltre l'enorme intaglio caratteristico della cresta Barale, sino alla vetta del Becco della Pazienza (m. 3604). Gli instancabili scalatori effettuavano la completa traversata dei « Gemelli » oltre i quali una cresta di neve li addusse sulla cima maestosa della Roccia Viva (m. 3604).
I giorni 13, 14 e 15 furono di ben meritato riposo.
Il 16 agosto essi si portavano al Colle Bonney e nonostante il maltempo, compivano la traversata completa delle Punte Budden fino alla Finestra di Dzasset scendendo quindi al Rifugio Vittorio Emanuele in Valsavaranche.
Il dì seguente i tre si riportavano nuovamente alla Finestra di Dzasset e potevano compiere in giornata la magnifica traversata per cresta fino al Gran Paradiso (m. 4061) scavalcando la Becca di Montandayné (m. 3839) e le Punte Nord (m. 3850) e Sud (m. 3926) del Piccolo Paradiso.
Il 19 agosto partendo dal Rifugio Vittorio Emanuele, essi salivano al Ciarforon (m. 3640) pel versante Nord Est, scendevano al Colle omonimo e scalavano la Becca di Monciair (m. 3544) superando tutti i gendarmi della cresta Est.
Il giorno 20, dal Colle del Gran Paradiso pel versante di Noaschetta raggiungevano la Punta Ceresole (m. 3773) ne scendevano la parete Nord e pel ghiacciaio di Gran Croux ritornavano in Valnontey ed in serata erano a Cogne.
La cruda esposizione che precede, priva di valore qualsiasi commento. Ci si permetta soltanto aggiungere e far notare come anche nelle nostre file possano militare elementi alpinistici bravissimi, che pur nella loro modestia non sono secondi a nessuno.
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AI TRE DENTI D'AMBIN
La pace della verde e profumata Conca Val Galambra accoglie nel crepuscolo del 17 luglio un numeroso stuolo di montagnini. Un'ora dopo, gagliarde canzoni scuotevano le solide mura del grazioso rifugio M. Levi e destavano echi poderosi fra le pinete e le balze circostanti; più tardi ancora combattutissime partite alle bocce rinfrancavano gli animi, il cuore ed anche le gambe per la lunga camminata del domani - e due pseudo-astronomi continuavano a discutere sui pianeti e le stelle!
Le prime luci del giorno seguente, ci vedono raccolti in una stanza del rifugio, attorno al nostro altarino su cui il Rev. Padre Droetto O. P. celebra la S. Messa. La benedizione del Signore accompagnerà i nostri passi per le vie della montagna.
Due ore e mezzo di monotono cammino ci portano a sbucare sul Colle d'Ambin (m. 2950) ove diacce folate di vento strappano di quando in quando la coltre circostante di nebbia e ci permettono di riguardare i monti e vallate della « douce France ». Padre Droetto ci lascia in questo punto e ritorna in Italia. Per la cresta di confine, proseguiamo la nostra marcia e su di un ripido pendio di neve lasciamo che l'infaticabile Banaudi ci batta ottime piste, seguendo le quali possiamo comodamente addurre al pianeggiante ghiacciaio del Niblé e quindi ai due Colli dell'Agnello.
Il grosso della comitiva scende con lunghe scivolate sul ghiacciaio del Gros Muttet, lo attraversa in tutta la lunghezza, costeggia i roccioni del Gran Toasso e per un faticoso pendio detritico arriva alfine al Colle dei Rochers Pénibles (m. 3320). Un gruppo di soliti dissidenti sale invece alla Rocca d'Ambin (m. 3352) percorrendone la cresta meridionale a godersi senz'altre preoccupazioni il magnifico panorama e la limpida giornata di sole.
Gli altri intanto, formate le cordate e guidati da Delmastro, attaccano la roccia dei Denti d'Ambin meridionale e centrale.
Il ricongiungimento ha luogo parecchie ore dopo attorno alle scodelle di fresco latte ammannitoci dai pastori delle Grange Thullie.
E infine un'abbrutente mulattiera, dai Quattro Denti ci riporta in due ore al fondo valle, dando il definitivo colpo di grazia alle povere gambe nostre, ricche di ben quattordici ore d'una superba camminata a saliscendi fra vette e ghiacciai.
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BESSANESE
Buon numero di partecipanti alla nostra gita di fine luglio. La S. Messa venne celebrata al Rifugio Gastaldi da un Padre Domenicano che volle venire con noi fino in vetta per recitarvi una speciale pre ghiera in suffragio del nostro indimenticabile amico Gino Carpano.
Tempo dapprima ventoso, che poi andò improvvisamente e rapidamente peggiorando, regalandoci fino dall'inizio della discesa una furiosa tormenta con fitta nebbia che ci accompagnò fino al Colle d'Arnas e che fu di non poco disturbo nel ritrovare la strada del ritorno. Alla fine, raggiunto il Colle d'Arnas, con veloci e divertenti scivolate scendemmo e raggiungemmo il rifugio.
Le divertenti scivolate, oltre a provocare l'allegria e l'ilarità con i soliti innocui ruzzoloni, lasciarono pure a qualcuno qualche ricordo più o meno gradito sul fondo dei Pantaloni; ed il Padre Domenicano che ci accompagnò per tutta la gita vestendo la tonaca bianca la vide ornarsi di un nuovo colore: una larga fascia di un grigio scuro al fondo della tonaca, strana mistura di acqua, fango e lucido da scarpe.
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Lieti eventi
Una piccola signorina Bianca Maria Marchesa ed i fierissimi Carlo Maria Grosso e Renzo Navone. Alla bella terna di primogeniti ed alle loro famiglie felicitazioni ed augurii.
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Tutti i soci fotografi
che hanno partecipato all'accantonamento di Entreves debbono mettersi in comunicazione con Cometto e Morello essendo intenzione di allestire in sede, per la fine di ottobre, una mostra di fotografie della zona, a documentare l'attività della sezione nonché la bravura dei fotografi (indicazioni ed agevolazioni per la preparazione delle opere).
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