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Notiziario Centrale Marzo 1938



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VITA SEZIONALE


   ORGANIZZAZIONE 900


Una gita? Combinare una gita? Un'inezia. Così mi è sempre parso.
Ed abbiamo infatti continuato per anni e anni ad indire e a portare a termine con onore gite e campeggi, sciate e accantonamenti così, senza sforzo e circondandoci anzi di una certa fama.
Ma da domenica scorsa le mie opinioni si sono nettamente mutate: quale dura esperienza è riservata anche ai veterani, quando meno se l'aspettano!
Voglio che la cruda storia sia risaputa; voglio che tutti imparino;
voglio quale incubo una sfibrante malattia è stata per noi organizzatori la gita di domenica e fortuna che la convalescenza è stata breve.
Mentre il triste ricordo si allontana e diventa un punto nero all'orizzonte, ci rimettiamo in forze, e, strano, ci sentiamo di nuovo pieni di energia per organizzare altre gite spettacolose.
Ma intanto riandiamo brevemente alla gita di domenica 20 febbraio. Quando i figli dei nostri figli organizzeranno gite in aereo speciale ricordino.
Esce il Notiziario del mese di gennaio. Gita in programma per il 20 febbraio: S. Giacomo di Roburent in autopullman; programma dettagliato in sede.
15 Febbraio: Sole e calura, violette e prati verdi. S. Giacomo è tutto un incanto di primavera e il tempo è bello stabile. Bisogna cambiare meta e al più presto. Rapide consultazioni e decisione immediata: Salice d'Ulzio,
M. Triplex. Presto: un cliché per ciclostile, stampare 50 circolari, spedire tamburo battente.
16 Febbraio: Le circolari saranno a destino: si attendono con fiducia
le prenotazioni. Quand'ecco Cosa spunta laggiù all'orizzonte? Un bioc
colo bianco che si tira dietro nubi e poi una coorte grigia. Il fumo delle ciminiere si tende d'improvviso verso il mare, segno di tramontana schietta. Tutto coperto, freddo: nevica sui monti più vicini. Fra poco nevicherà anche a Genova.
Gioia e costernazione. C'è qui la neve: perchè sciupare questa fortuna per una gita a Salice che si può fare con tutta comodità in marzo, quando di neve a Genova non si potrà nemmeno lontanamente parlare? D'altra
parte abbiamo ormai un impegno per Salice Rapide consultazioni e
nuova decisione, nell'interesse della Sezione e della maggioranza dei soci che in Vai Susa non sarebbero venuti, ma vicino sì. Avvertiamo l'amico Morello, il Parroco di Salice, i soci.
17 Febbraio: Andiamo a Frabosa? La Cit organizza due torpedoni.
Corriamo all'agenzia tutto occupato. Che fare?
* * *
Andiamo a Palo di Sassello. E qui entra in scena un'altra vittima del-l'organizzazione: Micheletti. Ci dividiamo le telefonate incessanti e il gioco di decisioni, contro-decisioni, spiegazioni, ecc. A Palo, a Palo La voce corre, si diffonde, vola.
18 Febbraio: Quaranta, tra soci e amici, hanno data la loro brava adesione: fissiamo senz'altro un torpedone da 48 posti.
19 Febbraio: Ore 9. Confermiamo il torpedone, mentre il telefono non ha cessato di trillare per nuovi amici che vorrebbero venire.
Ore 10. Il torpedone da 48, con l'aggiunta di una Balilla, non basta più. Micheletti, in gran forma, inizia frattanto una lotta corpo a corpo con l'autista e il proprietario del torpedone che ora, quando tutto è organizzato, si rifiuta di partire per lo stato della strada. Parole grosse,ingiurie nulla. Irremovibile nel rimangiarsi l'impegno e lasciarci a terra.
E siamo alla vigilia Il telefono canta continuo Società X, garage Y,..
tutti occupati.
Ore 12,58. Scoviamo due torpedoni da 32 + 35 posti e trattiamo finalmente... Di partecipanti ne abbiamo ad usura.
Si respira e intanto il tempo A proposito... Che cosa fa il tempo'
Ieri sera, venerdì, il cielo era ancora coperto, poi si scoprì una bella volta di stelle mentre il freddo si manteneva inalterato come il nostro entusiasmo.
* * *
Stamane un bel sole ma il telegramma di ieri sera da Palo era chiaro
e tranquillizzante: 25 cm. e nevica.
Ore 13: Sole. Ore 14: Sole. Ore 15: Sole.
Ore 15,30. Mi salta un dubbio atroce. Chiamo l'intercomunale. E' una voce pacata, di là dal filo, che mi annuncia la tremenda verità: giornata di caldo fatale per la neve, violette, ecc. Non odo più. Alle 16 deve chiamarmi da fuori Genova il proprietario degli auto per un accordo sul prezzo. Cosa fare? Dove si può andare ora con questi malauguratissimi torpedoni? All'Antola? Una telefonata a Torriglia: nulla da fare. Bisogna, e i pochi capelli mi si rizzano, pechè son quasi le 16, bisogna mi liberi dei torpedoni,
Mi chiamano da fuori: è lui. Mi irrigidisco, cavillo sul servizio e sul prezzo, faccio ragionamenti all'ebrea, rifiuto infine e disdico. Alleluia!
Ma... e i partecipanti chi li avvisa? E' sera e solo quattro o cinque hanno il telefono. Micheletti accoglie le nuove notizie con rassegnazione e... telefona a Sale Langhe. Decide lui per Sale Langhe e si accolla il passatempo di avvertire i suoi venti partecipanti.
Noi invece andremo a Limone, per essere certi di non trovare le famose violette. Gli asfalti della Grande Genova, da Sestri a Borgoratti, dalla Foce in Oregina sudano a trattenere le gomme della Balilla che corre di qua e di la ad avvertire tutti che si va a Limone, si va a Limone
Alle 22 sono tutti avvisati. Un'ultima telefonata: Signorina, mi svegli alle tre.
* * *
E al mattino del giorno fatale eravamo in 26 Però piove. Tempo
uggioso. Disdetta su tutta la linea.
Scendiamo a Limone per finire in un mare di nevischio e di noia i nostri guai; e invece, bastò che toccassimo la neve con le bacchette magiche dei nostri sci e brillarono soli e luci, nevi splendenti e vette immacolate.
Giornata incantevole e gita, sì, gita perfettamente riuscita (lustriamoci la patacca di organizzatori, amico Micheletti). Ebbimo persino il piacere di salutare una comitiva di consoci torinesi in gita al Colle della Perla.
Gita di piena soddisfazione, dunque, anche per i cirenei e quindi tutto nel dimenticatoio: autobus, tariffe, telefono ecc. Resta il ricordo di una
lieta giornata in fraterna compagnia sulla neve Il che è tutto quanto
si voleva.
ANGELO COSTAGUTA.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   COLLE DELLA PERLA - 20 Febbraio 1938-XVI


Giunti a Cuneo tutti i venti partecipanti sono ormai decisi a ritornare a Torino con il primo treno disponibile. Infatti il tempo non potrebbe essere peggiore: pioggia e neve s'alternano a far naufragare tutti i bei progetti di gita.
A Limone, la neve cessa di cadere; allora la comitiva s'innalza sbuffante pel ripido pendio di Maire Buffe godendosi nel contempo il comico svolgimento d'una gara in sci ove i concorrenti, incerti sul percorso causa la fitta nebbia, vagano nella neve profonda, punteggiandola di fenomenali capitomboli o andando prudentemente a raspa.
Ci si immerge nel fitto nebbione, uscendo dal quale incontriamo un gruppo di « montagnini » genovesi scorrazzanti anche loro da quelle parti.
Dalla « Superba » essi devono avere portato con loro l'azzurro della riviera giacchè poco oltre la nebbia si dirada ed a quota 1600 il sole trionfa di tutta la caligine circostante ed un azzurro fondo incastona il panorama delle Alpi Marittime.
A brevi intervalli l'un dall'altro i gitanti
giungono al Rifugio Tre Amici (m. 1850) situato su d'un cocuzzolo a dominare un'ampia conca. Un gruppo di colleghi dal fiato lungo prosegue ancora la faticosa marcia.
La discesa avviene per dolci e lunghi
pendii coperti d'un alto strato di neve fresca in cui sovente s'inciampano gli sci ed allora anche per noi son famosi capitomboli!...
Di ritorno a Limone ci separiamo dai genovesi con l'augurio di incontrarci presto ancora in altre occasioni.
il cronista.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   19-20 Marzo 1938 - GITA SOCIALE A CHENEIL (Valtournanche)


Cervinia, Plan Maison, Teodulo, attirano la stragrande maggioranza di coloro che si recano nella Valtournanche e fanno trascurare altre belle zone della valle fra le quali, degnissima sopra tutte, è la conca di Cheneil.
I casolari omonimi sorgono a 2100 m. al centro d'un vasto pianoro a cui si giunge per ripida mulattiera in poco più d'un'ora da Valtournanche. A levante la conca è limitata dalla frastagliata costiera che la separa dalla Val d'Ayas, irta di cime tutte superiori ai 3000 metri come la Gran Sometta, la Roisetta, il Grande e Piccolo Tournalin, il Bec di Nana, ecc. Dal Col des Fontanettes, sottostante al Bec d'Aran, prosegue verso ponente la larga cresta che limita la conca a mezzogiorno e culmina alla Punta Fontana Fredda.
A questa gita sciistica non mancherà certo la partecipazione d'un gran numero di soci.
Programma
19 Marzo:
Ore 6,30: S. Messa alla Chiesa di San Secondo.
Ore 7,40: Partenza da Porta Nuova.
Ore 11: Arrivo a Valtournanche e proseguimento immediato per Cheneil.
Ore 12,30: Arrivo a Cheneil. Pranzo.
Ore 15: Escursione alla Punta Fontana Fredda (m. 2540).
Ore 18,30: Cena e pernottamento alla Pensione Carrel.
20 Marzo:
Ore 6: Sveglia.
Ore 6,30: S. Messa.
Ore 7,30: Gita al Col des Fontanettes e
al Bec d'Aran (m. 3041).
Ore 13: Ritorno a Cheneil.
Ore 17: Partenza da Valtournarche.
Ore 19,37: Partenza da Chàtillon.
Ore 21,55: Arrivo a Torino P. N.
Equipaggiamento sciistico (pelli di foca).
Quota d'iscrizione: L. 40 inclusiva del viaggio andata e ritorno, pernottamento e spesa di organizzazione (S. Messa). Non soci L. 2 in più.
Iscrizioni: sino a venerdì 18 marzo 1938 in sede, se vi saranno ancora posti disponibili. Prenotarsi al più presto.
Direttori di gita: Enrico Maggiorotti e Francesco Martori.

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VITA SEZIONALE


   BIBLIOTECA


Sono a disposizione dei soci i seguenti nuovi libri:
LORENZO BIACCALONI - Andrem sulla montagna - Dono dell'Autore (vi sarà dedicato un articolo su un prossimo numero del Notiziario).
ARNOLDO LUNN - Ora ci vedo! - Apologia novecento - Trad. e prefaz. del Prof. Don Antonio Coiazzi (opera da lui citata nella conferenza tenutaci il 10 dicembre 1937).
S. SAGLIO - Grigne.
E. CASTIGLION1 - Marmolada - Sella - Odle
Questi due volumi della « Guida dei
monti d'Italia » li abbiamo ricevuti in
Omaggio dalla Sede Centrale del CAI.
La Collezione « Montagna » diretta da G. Zoppi ed edita da « L'Eroica », Milano, che è composta dei 17 seguenti volumi: GIUSEPPE ZOPPI - Il libro dell'Alpe.
C. F. RAMUZ - Paura in montagna. CHARLES Gos - La notte dei Drus.
GIULIO KUGY Le Alpi Giulie.
GIULIO KUGY - Dalle Carniche alla Savoia. E. GUIDO LAMMER - Fontana di giovinezza (2 volumi).
G.MAZZOTTI - La montagna presa in giro. E. SEBASTIANI - La Malga dei cento componi. G. Mazzorri - Grandi imprese sul Cervino. UBALDO RIVA - Scarponate.
G. ZOPPI - Quando avevo le ali.
E.R. BLANCHET - Fuori delle strade battute. C. F. RAMUZ - La separazione delle razze.
G.FASANA - L'epopea del Monte Rosa. V. RAKOSI - Quando le campane non suonano più.
M. PILATI - Arrampicare.

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   QUOTA SOCIALE


Passati oramai i mesi delle tasse, del rinnovo abbonamenti e tessere e di tutti quei pagamenti che tanto gravano sui bilanci mensili del principio d'anno, trascorso infine anche il Carnevale, vogliamo sperare che sia giunta ora la volta di pagare la quota sociale. S'intende che il nostro appello è rivolto esclusivamente a coloro che ancora non avessero provveduto ad adempiere a questo loro dovere sociale. Ricordiamo pertanto che la Segreteria della Sezione è aperta tutti i mercoledì e venerdì sera dalle 21,30 alle 23; i pagamenti potranno pure essere effettuati mediante versamento sul c/c postale n. 2/885 intestato a nostro nome.
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