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Notiziario Sezione di Torino Giugno 1945



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   RIPRESA


Per quanto negli stessi lunghi anni del tragico conflitto e segnatamente negli ultimi mesi, quando il serrarsi maligno delle strettoie preannunciava l'avvicinarsi della liberazione, il pensiero e l'affetto, mai siano venuti meno a quella Giovane Montagna che da oltre un quarto di secolo aveva raccolto entusiasmi e raggiunto significativi traguardi e indimenticabili soddisfazioni, il ritorno del più spirabil aere ci ha dato un tuffo al-cuore e ci ha ricollocati quasi trasognati in un gioco di sensazioni cui ci eravamo gradualmente disavvezzati e che abbiamo riconosciuto non senza un che di stupore e di profonda compiacenza. Di nuovo innanzi a noi un orizzonte di serenità, demarcato dal profilo tagliente e caro delle note creste di monte, tante volte ammirate, studiate e percorse, e pur tante volte desiderate a conforto di ore buie e di penosi contrasti segnati dai tristi bagliori delle vicende di guerra.
Davanti a questi orizzonti sentiamo il cuore infittire i battiti con rinnovata baldanza, e si vorrebbe di colpo riprendere sacco e piccozza e partire Così, non diversamente da quando, superati d'impegno gli ultimi giorni della fatica professionale, si partiva per la « settimana » di ferie, ricchi di propositi e di speranze.
I famigliari orizzonti ricompaiono immutati ma noi li guardiamo con occhi nuovi, velati forse di lacrime che sono di commozione ma ancora, purtroppo, di pianto: sentiamo la dolorosa assenza di tanti compagni coi quali si era andata formando questa dimestichezza, sentiamo la desolazione di tante sciagure consumate nel cuore delle valli e sui crinali battuti dal vento, vediamo l'olocausto di tante fiorenti giovinezze che nella montagna avevano cercato l'altare per propiziare alla Patria la benedizione del suo risorgimento.
Vecchi e giovani, quanti alla Giovane Montagna abbiamo portato il dono di un affetto e lo slancio di un'energia, vogliamo in questa ora desideratissima che segna la ripresa di un cammino ascensionale, ritornare con tutto il fervore che l'animo educato alla scuola del monte - trono di Dio - non può aver obliato. Questa scuola può ancora insegnarci qualcosa: può richiamarci a quegli ideali di purezza, di schietta fraternità, di disinteresse, di nobiltà che le funeste propagande dell'odio e della sopraffazione avevano cercato di soffocare.
Nell'immobilità dell'ambiente alpino molte cose ritroveremo mutate: esigenze nuove e mezzi nuovi avremo a trattare nell'attuazione del nostro immutabile programma di vita alpina spiritualmente sana.
Compiti più vasti, un giorno impensati e pur degni del nostro interessamento, ancorché gli assilli della ricostruzione materiale sociale e morale della Patria pretendano a buon diritto tutta la nostra dedizione di cittadini coscienti e volenterosi.
Ma noi che alla montagna mai abbiamo chiesto soddisfazioni di orgoglio o di senso, ma sempre lezioni di disciplina. di formazione di carattere, di elevazione di spirito, sappiamo che ad essa ancora è utile rivolgerci proprio in quest'ora, perché più efficiente risulti il nostro contributo alla rinascita patria.
Andate dunque, modeste pagine di questo nuovo modestissimo « Notiziario » a dire a tutti gli amici della Giovane Montagna il saluto e l'invito ai nuovi convegni.
E' un mattino che sorge: la notte fu nera di nembi e cupa di tuoni, sulle cime squassò una tormenta infernale, ma il nuovo giorno si annuncia con bagliori di serenità, e siamo chiamati a uscire dal rifugio per riprendere l'ascesa confortati da una freschezza di aere, che penetra fino alle vene, destando gli stimoli salutari della conquista.
Usciamo a questa brezza risanatrice e guardiamo in alto: le cime ci aspettano. Diamo a loro il saluto fatto di gratitudine e di ricordi, e con noi rechiamo le giovinezze nuove: lassù ci sarà caro dare ad esse la consegna della fedeltà e dell'amore, fatti dominatori sulle bassezze umane e prostrati in adorazione sotto lo sguardo di Dio.
NATALE REVIGLIO.

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   RITROVO IN SEDE


La Sede resterà aperta ai Soci nei giorni di martedì e venerdì dalle ore 21 alle ore 22,30 con servizio di segreteria, cassa e biblioteca.
Riteniamo che tale ritorno all'orario normale sarà gradito a tutti, dato l'avvenuto prolungamento dell'orario tranviario.

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   CONVOCAZIONE INFORMATIVA


Venerdì 22 giugno alle ore 21 i Soci sono convocati in Sede con il seguente ordine del giorno:
1. Situazione della Sezione di Torino.
2. Gita sociali.
3. Accordi circa la rinnovazione delle cariche sociali e la convocazione dell'assemblea.

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   SOTTOSCRIZIONE


Come già comunicato, la quota sociale resta fissata per il corrente anno in L. 35 per i Soci ordinari ed in L. 30 per i famigliari (per il pagamento, se del caso, servirsi del cic postale n. 2/1385).
Non vi è però chi non veda come tali importi siano ora inadeguati alle pur modeste necessità dell'Associazione e perciò è stata indetta una sottoscrizione allo scopo di poter iniziare i lavori di restauro alla -Sede sociale, nonché per migliorare la biblioteca e rinnovare il materiale alpinistico. Auguriamo unanime consenso a tale sottoscrizione anche da parte dei soci vitalizi i quali certo non mancheranno di farsi vivi!

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   BIBLIOTECA NOSTRA


Segnalate i libri in vostro possesso e restituiteli perché possano circolare tra i soci: sono molto richiesti.
Proponete nuovi acquisti.
Regalate libri interessanti la vita alpina. Contribuite alla sottoscrizione per il mi-glioramento della biblioteca.

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   GITE SOCIALI


Non è possibile ancora dare un programma di attività sportiva, ma tuttavia non vogliamo tardare a riunirci nuovamente sulla via dei monti. Proponiamo quindi:
17 giugno - Gita nelle prealpi pinerolesi in unione con la Sezione locale. Denti di Cumiana (m. 1350).
29-30 giugno - Gita in alta montagna. Rocciamelone (m. 3537).
I programmi dettagliati saranno pubblicati tempestivamente in sede, con cenno anche sul quotidiano «Il popolo nuovo » del giovedì precedente la gita.

ROCCIAMELONE. - E' desiderio di tutti salire su questa italianissima vetta quasi a sciogliere un voto .di riconoscenza alla Celeste Patrona, per la protezione accordataci in questi tristi anni di guerra.
Quando? Al più presto possibile.
A fine giugno anche, se potranno essere superate certe difficoltà organizzative. Frattanto alcuni dei nostri, Fresia in testa, sono già giunti fin là a portarvi il nostro primo saluto.

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   PER I SOCI DEFUNTI


La guerra ci ha rapito alcuni dei nostri migliori: Galeazzi, S. Delmastro, PoI e durante questi anni sono pure scomparsi altri, Soci dalla fondazione e che per più anni hanno ricoperto alte cariche sociali, tali: il Cav. Bravo, il Cav. M. Bersia, il Comm. Prof. C. Casassa.
E' nostra intenzione ricordarli con una solenne messa funebre alla quale saranno invitati tutti i soci a mezzo apposita comunicazione o avviso sul quotidiano « Il popolo nuovo ».

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   SOCI NUOVI


Sono state accettate le domande di nuovi Soci ai quali diamo il benvenuto:
Proserpio Ernesto, Crovella Rita, Marchis Enrico, Giacotto Alberto, Maggiorotti Ida, Bosco Don Esterino, Chiara Emilio, Beccaro Dante, Gallo Riccardo, Pignata Don Giovanni, De Lorenzi Luigina, Buscaglione Sergio, Pusineri Alessandro.

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   A MONCALIERI


Giovedì 21 giugno alle ore 21 si apre a Moncalieri la sede di una nuova sottosezione della Giovane Montagna.
Gli esordi sono promettenti e li accompagniamo coi migliori nostri auguri fiduciosi in una reciproca collaborazione

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   ALLE ALTRE SEZIONI


Mandiamo il nostro saluto a tutte le vecchie Sezioni della nostra Associazione che vorranno ancora unirsi a noi verso le mete comuni, con invito a mettersi in contatto per collaborare ad una feconda ripresa di attività.
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