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Notiziario Sezione di Torino Febbraio 1956



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   Soffermiamoci un'istante......


Più su, più su : già come un punto brilla
lassù, lassù..... (ma ecco una ventata di sbieco,

Oh sì ! la ventata di sbieco ci ha colpiti con una dolorosa serie di infortuni, che ci fanno pensare e riflettere sulle conseguenze di un brevissimo smarrimento degli istantanei riflessi correttivi, indispensabili per un sicuro e gioioso procedere sulle luccicanti distese, nell'ebrezza delle volate, inondati dall'azzurro, dalla pienezza della luce, e dalla nivea purezza, per cui tutto il nostro essere è conquiso.

.. e l'arida pupilla
e il viso e il core porta tutto in cielo.

Ecco, colpiti ci soffermiamo soltanto, affinché la ragione possa ricercare tutte le possibili cause ed, in seguito, l'intelligenza possa correggere il nostro comportamento con l'applicazione di tutto quanto è umanamente possibile per procedere con sicurezza, aiutati ancora dalla protezione del nostro Patrono, San Bernardo da Mentone:

.... accompagnaci nelle nostre ascensioni affinché non si macchi lo spirito e si rinvigoriscano le membra. Così dopo aver ammirato le meravigliose bellezze della natura allietati, nello spirito, irrobustiti nel corpo, ritorniamo con sicurtà al compimento dei nostri doveri.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   MARTEDÌ 28 alle ore 21,30


verrà presentato il seguente programma di fílms di montagna a passo ridotto realizzati da soci del Cine Club Torino:
«Come sono verdi le nostre Valli di Lanzo»
di Germanio, Isacco, Morganti (16 mm., a colori, sonoro)
« Scalate di roccia » di Morganti
« Nel Delfinato » di Borsetti
« Il lago bleu » di Ferrari (8 mm. a colori)

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VITA SEZIONALE


   Gara Sociale della Sezione - 19 febbraio 1956 - CLOTÈS (Sauze d'Oulx)


Anche quest'anno la Sezione di Torino indice ed organizza l'annuale gara amichevole di discesa obbligata, riservata ai Soci della Sezione in regola colla quota sociale 1956. Il regolamento di gara sarà quello della FISI per lo « slalom gigante ». Per le iscrizioni rivolgersi al Presidente.

PROGRAMMA :
Domenica 19 febbraio ore 6: SS. Messa nella chiesa di S. Secondo.
Ore 6.30 partenza in autopullman per Sauze d'Oulx.
Ore 11 inizio gara.
Pranzo sociale e proclamazione dei risultati.
Quota di iscrizione alla gara, L. 200.
La premiazione si effettuerà in Sede venerdì 24 febbraio.
Prenotarsi per il pullman e per l'eventuale pernottamento nella notte di sabato per i concorrenti che intendessero avere maggiore comodità.

SOCI, PROCURATE PREMI PER LA GARA !

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ATTIVITÀ PREVISTA


   3-4 marzo 1956 - MONTE TABOR m 3177


Sabato 3 marzo, ore 14,45, ritrovo Stazione P. N. (salone biglietteria) e partenza per Bardonecchia. Arrivo e proseguimento immediato per il rifugio Valle stretta, m. 1800.
Domenica 4 marzo, ore 4,45 sveglia, SS. Messa, ore 6 partenza per la vetta. Arrivo alle ore 10,30 circa. - Alle ore 16 partenza della comitiva dal rifugio per Bardonecchia. A Torino P. N. alle ore 21 circa.
Equipaggiamento : Pelli di foca o tele. Occhiali. Pila. Sciolina.
Documenti : Passaporto o carta di identità.
Iscrizioni : in sede entro venerdì 2 marzo. - Direttori gita: Orsolano Riccardo e Ghiglione Franco.

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   17-18-19 marzo - S. MORITZ- DIAVOLEZZA - PIZZO PALÙ (m 3912)


PROGRAMMA:
Sabato 17 - ore 14,30 ritrovo in Sede e partenza alle 14,45 per Milano, Lecco, Chiavenna, Castasegna (froniera): brevi fermate lungo il percorso ed arrivo a Promontogno per il pernottamento in albergo.
Domenica 18 - partenza ore 6,30 per S. Moritz. Arrivo ore 8. - S. Messa. Sosta sino alle ore 11. Indi proseguimento per Pontresina, Morterarsch, Bernina, Hauser. In sci alla Diavolezza Hutte (mt. 2977). in ore 3. - Sistemazione nella Capanna e pernottamento.
Lunedì 19 - (Riservata agli sciatori alpinisti):
COMITIVA A - Sveglia ore 4. - Messa ore 4,30. - Partenza ed in 5 ore in vetta al Pizzo PALU' (mt. 3912) Discesa in sci a Morterarsch ed in ferrovia a S. Moritz.
Partenza da S. Moritz per il ritorno alle ore 16 ed arrivo a Torino in piazza Castello verso le 24.
COMITIVA B - Partenza ore 9 dalla Diavolezza Hutte e discesa a Morterarsch. Sosta per il pranzo. Nel pomeriggio in treno a S. Moritz per le ore 16.
Direttori di gita : BERSIA - RAINETTO.
Quota di viaggio: Soci L. 2800 -non soci L. 3000, con 22 partecipanti.
Soci L. 2100 - non soci L. 2300, con 42 partecipanti.

ISCRIZIONI - In Sede con assegnazione dei posti a partire da Venerdì 24 febbraio, dietro versamento di un acconto di L. 1000.
Equipaggiamento - Sciistico, con pelli di foca e, per la Comitiva A, picozza, ramponi, corda e pila.
Passaporto - Individuale ed eventualmente, a richiesta, limitatamente per i Soci verrà richiesto il passaporto collettivo.

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   18-19 marzo - CERVINIA - Coppa ANGELONI


Organizzata dalla Sezione di Vicenza e dalla Sezione di Ivrea con il concorso della Sezione di Torino, si svolgeranno al Breuil le due gare di slalom e di mezzo fondo, valevoli per la « Coppa Angeloni ».
Le iscrizioni per le gare devono pervenire entro venerdì 9 marzo.
Il programma dettagliato della manifestazione sarà reso noto prossimamente in Sede.

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VITA SEZIONALE


   QUOTE SOCIALI 1956


Il Cassiere è a disposizione dei Soci nelle sere di martedì e venerdì dalle ore 21 alle 23 per il pagamento della quota sociale 1956:
Soci Ordinari L. 1300
Soci Aggregati L. 500
Come da disposizione della Presidenza Centrale della Giovane Montagna il tesseramento deve completassi entro il 31 gennaio 1956. - La Rivista Sociale sarà inviata solo ai Soci in regola di pagamento. - Per i Soci vitalizi il contributo Rivista per il 1956 è di L. 300. - Il conto corrente della Giovane Montagna porta il N. 2/885; potete fare il versamento in qualsiasi Ufficio Postale.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   SERRE CHEVALIER - 22 gennaio 1956


Finalmente il bel tempo per la nostra gita a Serre Chevalier !
Buona la neve nel tratto alto, mentre nel tratto basso su Chantemerle la scarsità e la durezza hanno reso laboriosissima la discesa.
L'infortunio che ha colpito la consocia Giuliana Bianco ha tolto al ritorno quella vivacità propria di quando si è goduto la neve ed il sole.
Formuliamo ad essa l'augurio più fervido di pronta e completa guarigione.

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   GIRO DEI TRE RIFUGI (Chiusa Pesio) 4-5 febbraio 1956


Sul " Leoncino sabato c'erano ancora tre posti disponibili : 20 partecipanti. Anche così si può affermare di aver raggiunto un primato per una gita in cui occorrevano doti, di resistenza, di velocità e di sicurezza. Si è verificato quanto già si era previsto: neve ottima, ma periodo inadatto per mancanza di allenamento da parte dei Soci, che per questo motivo non hanno potuto aderire in maggior numero. Per un' altra volta, se possibile, cercheremo la quadratura perfetta.
La gita si è iniziata sabato alle ore 16, via Giuseppe Verdi, con un numero fuori programma: non caccia alla volpe, ma caccia al sacco, tipo Far West. -Proprio così!
« Ho dimenticato il sacco sul tram n. 16. Non capisco come mi sia potuto succedere ciò ». Sono state le accorate esclamazioni dell'ultimo arrivato.
Si lancia il pullman all'inseguimento del tram. In piazza Sabotino riusciamo a vedere sia il tram che il sacco, ma per l'indecisione dell'autista, che in questa occasione non è stato un Cow-boys, perché invece di gettare il laccio, lui tranquillamente ha fatto il giro della piazza per fermarsi sul lato opposto della fermata del tram, e così il sacco è sparito a tutta velocità verso Porta Palazzo Mai un tram di Torino è stato così veloce! Solo in piazza Statuto riusciamo ad avvistarlo.
Il padrone del sacco freme, vuol seguire la buona regola dei films gialli: scendere dal pullman in corsa e scattare sul tram lanciato a pazza velocità. Né è distolto dai benpensanti ... riusciamo con velocità passibile di multa a precedere il tram e porre il blocco a Porta Palazzo. Il sacco però non viene mollato. Sta diventando una « prima donna ». Discussioni, telefonate, attese e fortunati noi di avere quale gitante un dirigente delle tramvie.
Nel frattempo tutti sono scesi dal pullman e si divertono con un bateur dal serpente e dalle catenine « d'oro » che sta imbonendo il « cortese » ed «intelligente » pubblico. Finalmente alle ore 16,55 partivamo una seconda volta e definitivamente da piazza Castello verso la Certosa di Pesio.
E poi tutti voi Soci, che rimanete a casa, provate a ridire sulle « sorprese che la Giovane Montagna prepara per rendere più attraenti le gite!
Accogliente il Grande Albergo Certosa e molto appropriata la SS. Messa delle 6,30 giornalmente celebrata nella Cappelletta privata dei Padri Missionari della Consolata.
Ci è possibile così alle ore 7,20 calzare gli sci e muovere verso il rifugio Garelli, m. 2180. I sette chilometri circa di strada in lieve salita servono per il «rodaggio» e per la giusta « carburazione » necessari per il superamento del ripido bosco cosparso di cespugli che obbligano a decisi cambi di direzione poco comodi. I pini sono veramente maestosi: di alto fusto, possenti che "non crollano giammai per soffiar de' venti". - La neve abbondante e soffice che si è depositata sino all'altro mattino, rende il paesaggio fiabesco e noi ritmicamente salendo sotto a questi verdi e bianchi archi, ci pare di sognare e godiamo. Godiamo la salita che è dolce e soave, come " dolce e soave è il giogo del Creatore artefice di queste sovrumane bellezze. In questa gita forse tutti come raramente succede hanno goduto la salita per la bellezza quasi irreale del paesaggio, che è stata anche il balsamo per la faticosa ascesa. Cerchino i pistaioli di portarsi in questi ambienti e poi si convinceranno che lo sci è anche fatto per la salita.
Al rifugio Garelli la comitiva si scompone: diciassette proseguono e tre, più tardi, per la pista di salita ritornano alla Certosa di Pesio.
La grande comitiva dopo aver raggiunta Porta Sestrera scende, risale per ridiscendere sotto al rifugio Mondovì, risale ancora tagliando la punta Durand, per arrivare al rifugio Castellino, dove però giunge con le prime ombre della sera. La discesa rimane pregiudicata ed il tempo necessario per divallare è eccessivamente lungo, di modo che solo alle ore 20,15 a Norea chi attende in trepida attesa, può con gioia apprendere che tutto si è svolto senza il più banale incidente, anche se la comitiva era dotata di una sola pila elettrica.
Una frugale cenetta al caldo in un ambiente di sana allegria, ha normalizzato tutte le ristrettezze gastronomiche che si sono dovute subire durante la giornata.
Sul pullman la digestione completa, la sonnolenza, e alle ore 24 e qualche minuto riprendiamo gli sci ed il tram per andare definitivamente a nanna.
Della lunga ed insolita chiaccherata, vi chiede scusa
il Cronista

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VITA SEZIONALE


   I Concorso Fotografico


illustrante le manifestazioni Sociali del 1956
E' indetto fra tutti i soci della Sezione di Torino della Giovane Montagna un Concorso Fotografico, disciplinato dal seguente Regolamento:
1) - Possono partecipare al Concorso tutti i soci della Sezione di Torino, in regola con la quota 1956;
2) - Sono accettate fotografie di qualsiasi soggetto, scattate durante le gite sociali in calendario per il corrente anno, nelle gite organizzate in occa-sione del campeggio estivo di Entrèves e le fotografie eseguite nel corso di ascensioni individuali, effettuate in occasione di gite sociali e che hanno avuto per mèta la medesima vetta della gita sociale;
3) - La veridicità che le fotografie sono state eseguite effettivamente nelle suddette occasioni è lasciata alla coscienza di ognuno. Comunque qualsiasi socio può segnalare eventuali irregolarità;
4) - Le opere, che dovranno portare sul retro l'indicazione della località ed una sigla quale segno di riconoscimento, dovranno essere accompagnate da una busta sigillata portante esternamente la sigla corrispondente alle fotografie ed internamente nome e cognome del concorrente.
Il termine di presentazione scadrà il 15 gennaio 1957;
5) - Il concorso è diviso in due settori distinti:
- bianco e nero (fotografie di formato unico 18 x 24);
- colori (diapositive di qualsiasi formato);
6) - E' data facoltà di presentare più opere in ambedue i settori: ne saranno però ammesse 60 per settore (al massimo 5 per concorrente in ogni settore), scelte a giudizio insindacabile della Commissione;
7) - Il giudizio definitivo per l'assegnazione dei premi, che il Consiglio direttivo della Sezione di Torino si riserva di comunicare in un secondo tempo, sarà dato da una Giuria formata da competenti non soci della Giovane Montagna.
8) - Le fotografie in bianco e nero premiate devono essere lasciate a disposizione della Redazione della Rivista sociale.

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