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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 1956



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   4 NOVEMBRE


Giornata annuale del suffragio e di propiziazione. Due sentite necessità dell'uomo che non vivendo di solo pane è sensibile al grande richiamo dell' immortalità.
Anno di prova è stato quello che volge al termine. Infatti numerose sono state le disgrazie che colpirono giovinezze protese verso quella conquista che nel superamento di complesse difficoltà, nello stimolo della personalità, è maggiormente apprezzata, ed anche perché sulla montagna ci si sente veramente piccolissimi e lassù il pensiero rivolto al Creatore infonde fiducia e speranza.
Con il nostro Caduto sulla parete dell'Aiguille d'Arbour, socio della consorella Ivrea, ricorderemo tutti i Caduti sulla montagna ed ancora gli altri Amici che ci lasciarono durante l'ultra quarantennale cammino dell'Associazione.
Il buon Dio ha permesso il dolore per la perdita che insistentemente, quasi presagi, avevamo voluto allontanare, ed ha dissipato quelle subdole e menzognere affermazioni e manovre che già da tempo tentavano di scalfire la granitica ed onesta base della nostra Associazione. Essa nella prova ancora più fiduciosa e con più viva fede chiede propiziazione perché l'attività del nuovo anno alpinistico abbia a svolgersi con serenità, in fraterna unione ed in letizia.
Dalle vette che conquisteremo, più fervida dovrà essere ora la nostra invocazione, affinché oltre a S. Bernardo da Mentone, protettore degli alpinisti, anche S. Michele Arcangelo sia il nostro aiuto contro " la malizia e le insidie del mondo ....
Questa deve essere la Giovane Montagna che nell'esercizio dell'alpinismo classico fatto di contemplazione e di ardimento mira a formare la robustezza del corpo, ma soprappiù ad alimentare lo spirito.
I suoi Soci conoscono questo fine e devono apprezzarlo e se questo richiede sacrificio è necessario compierlo o lasciare ciò che coscientemente e volontariamente si è assunto venendo alla Giovane Montagna.
Domenica 4 Novembre nella Chiesa del Monte dei Cappuccini, riuniti con i Soci delle altre Associazioni alpinistiche torinesi, diremo le preghiere affinché esse elevandosi oltre le vette, che da quel" Monte il nostro sguardo conquiso ammira e contempla, giungano a Colui che è Via, Verità e Vita.
IL PRESIDENTE

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   Assemblea Ordinaria dei Soci


In Sede Venerdì - 23 Novembre 1956 - Ore 21,15
I Soci sono convocati in Assemblea Ordinaria col seguente ORDINE DEL GIORNO:
Relazione del Presidente:
Situazione finanziaria e bilancio preventivo
Programma annuale 1957:
Varie.
IL PRESIDENTE

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   Accantonamento invernale - Sauxe d'Oulx - (Rifugio Clôtes m 1710)


Anche quest'anno ritorniamo nel simpatico rifugio Clôtes con le stesse modalità dello scorso anno.
I posti sono limitati a 28 persone: parte in lettini e parte in castelli a due posti. - Il locale è riscaldato.
Le iscrizioni devono effettuarsi nel modo più assoluto a Torino, onde evitare spiacevoli contestazioni.
La quota di pernottamento, con lenzuola, è di L. 350 per i Soci in regola con la quota sociale.
Le iscrizioni nominative sono aperte e si ricevono solo nei giorni di martedì e venerdì in Sede.

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   Alle Sezioni della Giovane Montagna


La Sezione di Torino ha la possibilità di sistemare nel periodo dal 1° gennaio 1957 fino al termine della stagione invernale 20 persone al rifugio Clôtes (m. 1710).
Il terreno sciistico è uno dei migliori. ll trattamento è ottimo, si hanno lettini con lenzuola, e pensione particolarmente sana.
E' però indispensabile che le prenotazioni si effettuino presso la nostra Sezione - via Giuseppe Verdi, 15, Torino - per avere la certezza della disponibilità dei posti ed eliminare così qualsiasi malinteso.

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   Disciplina nelle gite sociali


Il Consiglio Direttivo della Sezione, nella sua ultima riunione, dopo una ponderata e realistica discussione sulla necessità di fare quanto umanamente è possibile per cercar di evitare le disgrazie in montagna, alla unanimità ha votato la seguente risoluzione:
Secondo il disposto del Regolamento Gite, si richiama l'attenzione dei partecipanti alle gite sociali sulla tassativa disposizione che tutti i gitanti devono seguire il medesimo percorso indicato dai Direttori di gita e senza allontanarsi dal campo visivo dei direttori stessi, affinché si raggiunga il fine a cui le gite stesse si ispirano, cioè la fraterna unione con un normale senso di ordine.
Qualsiasi altra interpretazione è da considerarsi arbitraria e perciò in contrasto con le direttive date dalla Associazione.
Il Consiglio invita i Soci a voler assecondare l'opera della Presidenza con l'accettare volontariamente queste restrizioni che seppure esse possano apparire anacronistiche con i tempi, sono tuttavia le più sagge.

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   PROSSIMA GITA


Stiamo attendendo la neve; ma se più lunga risultasse l'attesa, qualche passeggiata autunnale sulle Prealpi potrà sempre essere programmata. La presenza e le discussioni in Sede saranno certamente i fatti determinanti per una concreta realizzazione.
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   1 - 2 dicembre 1956 a VICENZA assemblea dei Delegati


Alla annuale assemblea dei Delegati, che avrà luogo a Vicenza presso quella Sezione, sono invitati a partecipare, oltre tutti i Delegati della Sezione,anche i Soci che potranno così aver modo di conoscere questa vivace e leggiadra città Veneta.
Il viaggio potrà essere effettuato in pullman, perciò si fa caldo invito a volere prenotarsi tempestivamente e così facilitare il compito organizzativo.

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   CALENDARIO GITE


La Commissione sta elaborando il nuovo calendario delle gite da effettuare nella prossima stagione.
Si invitano i Soci, che hanno proposte da fare, di trovarsi martedì, 30 ottobre, alle ore 21,15, in Sede per meglio riuscire nella scelta.

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   Tesseramento FISI


Al 31 ottobre scade la validità della tessera FISI, che dà diritto a sensibili ribassi su numerose funivie e seggiovie, oltre essere il documento indispensabile per poter partecipare alle gare zonali e nazionali di sci.
I già tesserati sono pregati di ritornare con sollecitudine la vecchia tessera unitamente all'importo di L. 400, tassa di rinnovo, mentre i nuovi tesserati dovranno richiedere l'apposito modulo di domanda ai soci Bersia P. L. e Rainetto L., incaricati del gruppo Sci Club Giovane Montagna.
L'affiliazione della Sezione di Torino della Giovane Montagna alla Federazione dello Sci ha valore per tutta la Zona Occidentale, si invitano pertanto le Sezioni di Moncalieri, Mathi, Ivrea, Cuneo, Pinerolo, Genova e Novara a voler rivolgersi direttamente alla Sezione di Torino per l'eventuale richiesta della tessera FISI per i loro Soci che intendono svolgere attività agonistica.

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   ENTRÈVES 1956


Non possiamo dirci soddisfatti, sempre in considerazione relativa, dell'ultimo soggiorno estivo di Entrèves perché l'inclemenza del tempo ha bloccato l'entusiasmo dei partecipanti obbligandoli a lunghe e noiose attese e poi a constatazioni di impossibilità di poter effettuare con un ragionevole limite di sicurezza quelle ascensioni che si erano progettate e preparate e che con malcelata ansia si pensava di realizzare.
Il gruppo del Monte Bianco ha l'incontrastato primato europeo dell'altezza, ed in conseguenza anche le più alte probabilità nell'incostanza delle condizioni atmosferiche. Dobbiamo ammettere che le ascensioni realizzate acquistano maggiore importanza per questi fatti che giocano fondamentalmente sulla riuscita.
Ai partecipanti di quest'anno ed a quelli che vorranno aggiungersi nella prossima stagione, diciamo che le vette del Monte Bianco si conquistano non solo materialmente ma ancora da chi sa fermamente agire con equilibrio e prudenza.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   TSANTALEINA m 3606 - 1 - 2 settembre 1956


Bisogna ammettere che ci sono località che fanno di tutto per conservare il loro mistero, nascondere le loro bellezze e per raggiungere lo scopo: a difesa usano le armi le più odiate da noi alpinisti : la pioggia, la neve, la tormenta.
L'alta valle di Rhêmes, con vero disappunto, dobbiamo classificarla in questa categoria. E' la seconda volta che bene o male, cioè più o meno bagnati, raggiungiamo di notte il rifugio malevolo, scusate, Benevolo e poi dopo una brevissima nottata di speranza, alle prime luci del susseguente giorno si abbozza un mugulamento generale con una cera lunga così!
O si sta dietro ai vetri del rifugio, annoiati, a seguire la pioggia cattiva e dispettosa, o si accetta l'invito ad uscire in una impari tenzone dove, soccombenti, si esce inzuppati di santa ragione, come è successo a quegli intrepidi che sono incappati nel diabolico tranello.
A ruba sono poi andate le coperte del rifugio per nascondere le nudità e così poter disporre gli indumenti vicino alla stufa, affinché dessero l'impressione di asciugare.
Sarebbe stato già gran cosa se dopo questo scherzetto, che si concluse a mezzogiorno, almeno ci fosse stato risparmiato il ritorno!
No, no, l'opera doveva essere completa e così pioggia fino al pullman: piano, andantino mosso, crescendo e viceversa.
La partenza da Rhêmes è stata sotto il diluvio, ultima cara ... visione della « idilliaca » valle, soffusa. di « tanta poesia di calma, tanta intimità d'alpe ».
Chi avrà il coraggio di ritornare per la terza volta? saranno ancora i 22 partecipanti di oggi?
Ma ci vogliono queste giornate! Esse ci ricordano le realtà della Vita e ci fanno riflettere sulla necessità di essere preparati a tutte le avversità.

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   AIGUILLE d'ARBOUR m 2805 - 30 settembre 1956


In programma per tale data vi era l'annuale gita al Rocciamelone, dal Rifugio Tazzetti, ma una nevicata quanto mai prematura, ne consigliò la rinuncia, onde evitare le difficoltà che la salita alla bastionata del Colle della Resta, innevata e gelata, avrebbe certo presentato, pregiudicando forse la gita stessa.
In sua sostituzione venne scelta l'Aiguille d'Arbour da Beaulard, da effettuarsi nella sola domenica, seguendo il percorso più facile, rendendosi così superflua la corda che nessun partecipante aveva portato.
Il tempo bellissimo favorì lo svolgersi della gita, che portò diciotto dei ventisei partecipanti in cima all'Arbour per il passo omonimo.
Nel primo tratto di salita, cioè fino all'uscita dalla pineta, seguirono la comitiva gli amici Ermo NORO residente in Ivrea e socio della Giovane Montagna di quella Città, ed il giovane consocio Gianni NEGRIOLLI, che già in precedenza avevano manifestato l'intenzione di salire all'Aiguille d'Arbour per la parete, e per questo avevano portato con loro l'equipaggiamento adatto: corde, ecc.
Dopo che essi lasciarono la comitiva, questa non ne ebbe più visione, né quando dalla vetta ne scrutò l'eventuale arrivo, né quando sulla via del ritorno alla base, si fermò cercando di vederne la presenza sulla stessa.
Non avendo, un gruppo di signorine rimaste tutto il tempo ai margini della pineta, sentito alcun richiamo o grida di sorta, e fiduciosi nell'abilità quale rocciatore, unita alla prestanza fisica del NORO, la comitiva continuò la discesa a Beaulard per il ritorno.
Fu atteso l'ultimo treno, ed invano il ritorno dei due scalatori, unanime fu il pensiero che non pratici della località, od impegnatisi in difficoltà più ardue della via normale di ascesa (come effettivamente avvenne), col sopraggiungere dell'oscurità, data la stagione inoltrata, non fossero ancora usciti dalla parete, o comunque non ne avessero iniziato la discesa aspettando la mattina (come già successe altra volta nello stesso luogo a soci della G. M.).
Al fine di attendere sul luogo gli amici mancanti, ed aiutarli per qualsiasi loro bisogno o comunque adempiere con tempestività più gravi necessità, rimasero a Beaulard due componenti la comitiva, fra cui il Direttore di gita.
Purtroppo dei mancanti né nella notte, né alla mattina, nessuna notizia e quando, trascorso il tempo strettamente necessario alla discesa, dopo le prime luci, ed avuto da Torino l'assicurazione che nessun rientro era avvenuto, fu richiesto l'intervento della squadra di Soccorso Alpino di Bardonecchia, il centro più vicino al luogo della presunta disgrazia, che tempestivamente raggiunse Beaulard, ed unitamente a due valligiani del luogo iniziò le ricerche.
Durante le ore di attesa già in tutti gravava l'ansia dell'irreparabile, e quando si ebbe il primo annuncio della disgrazia successa, sentendo che « uno è ancora in vita fu un muto ringraziamento a Dio che non volle prostrarci con una duplice sciagura, ed un pensiero reverente al Caduto.
Un giovane Amico, l'ultimo in ordine di tempo, che amava i monti ardentemente, che viveva realmente per essi, ci ha lasciato. Era franco, leale e generoso; Iddio Lo volle per altri orizzonti, per altri monti.
AI giovane che, ai primi contatti con la montagna, fu partecipe di tanta tragedia, vada il nostro affettuoso augurio di sollecita guarigione.
G. VIANO

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   COLLE JOUX - 14 ottobre 1956


Anni fa si ricusava di andare in valle di Aosta se non per compiere una qualche ascensione sui colossi che la orlano. Ma correre sul fondo valle non vuol dire conoscerla! Da poco abbiamo cominciata questa esplorazione: l'anno scorso a St. Nicolas, ed il 14 corrente al colle di Joux (m. 1638), sulla nuova strada che ora giunge fino ad Amay e prossimamente l'attraverserà riunendo St. Vincent e Brusson. La tirannia del tempo, dopo una sosta al castello di Issogne, ci ha impedito di visitare altri gioielli disseminati sul percorso, quali il castello di Montjovet, la chiesa di Moron.
In compenso vi furono: una giornata serena e calda, abbondanti fotografie, vino buono fin troppo, polenta ottima con burro e fontina nell'accogliente ristorante del colle.
Soddisfazione unanime di 45 gitanti giunti in torpedone ed in autovetture. Le esplorazioni di altri posticini della valle di Aosta promettono altre scoperte!

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Fotografie a colori


Eseguite dai Soci G. Viano, Morello, Depaoli, saranno proiettate sul nostro schermo Venerdì, 16 Novembre:
coloro che vogliono assistervi sono invitati a trovarsi in Sede alle ore 21,30 precise.

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VITA SEZIONALE


   BIBLIOTECA


Il bibliotecario comunica che NON SONO stati restituiti i sottoelencati libri dati in lettura.
Si invita gli interessati a voler revisionare i loro ripostigli casalinghi e trovando il libro, dopo rispolverato, lo consegnino, affinché possa ancora dilettare altri soci da lungo tempo in attesa.
Il Sig. Cerrato ha assicurato che chiuderà tutti e due gli occhi.
De Amicis Ugo - « Piccoli uomini, Grandi montagne » ;
Ferrari Agostino - « I rifugi alpini d'Italia » ;
Herzog M. - « Annapurna » ;
Flenry Abbé - « Valpelline » ;
Kleudgen G. - « Monte Clapier » ;
Manaresi A. - « Limpido specchio d'anima » ;
Samivel - « Cimes et merveilles » ;
Trenker - « Noi della montagna » ;
Viriglio A. - « Mummery » :
Whymper E. - « Scalata sulle Alpi ».

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   IN FAMIGLIA


Hanno annunciato il loro matrimonio:
Mario Maffei con Anna Maria Oberti
Conte Ippolito Bentivoglio con Gabriella Petterino-Patriarca
Rag. Ernesto Cellino con Costanza Lisa.

Il fiore più bello è sbocciato nella casa di Irma e Sergio Marchisio : SILVIA. A tutti porgiamo vivissimi auguri.

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   NUOVI SOCI


Il Consiglio Direttivo ha accettato le domande a socio presentate a tutto settembre 1956:
Ghiradotti Anna Maria - Vernia Angela - Ambrosino Francesca - Curletto Luciana.

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   Chiesa al Monte dei Capuccini - Domenica 4 novembre alle ore 10


FUNZIONE RELIGIOSA
Tutti i Soci ed Amici sono vivamente invitati ad assistere alla S. Messa che sarà celebrata a suffragio di tutti i Caduti della Montagna

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