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Notiziario Sezione di Torino Giugno 1958
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VITA SEZIONALE
Considerazioni
Fare il punto sulla situazione, pensiamo sia cosa utile, specialmente sulla nostra attività alpinistica, così si potrà meglio analizzare quanto può essere stato negativo ai fini sociali e quanto si dovrà predisporre per ottenere un più fattivo interessamento da parte dei soci.
La partecipazione alle gite sociali non è stata al livello dello scorso anno, in quanto si è registrata una flessione tale che a malapena si riusciva a completare un " Leoncino ", mentre constatavamo che i soci sulla montagna, nella stessa giornata, erano molto numerosi.
Abbiamo la persuasione che le gite programmate non fossero di poco conto: Punta dell'Aquila, Punta Durand, Punta del Redentore (Monesi) avevano la loro attrattiva. È vero, il maltempo ci frustò le più classiche, ma se anche avessimo avuto favorevoli le condizioni della montagna, le considerazioni sul numero dei partecipanti forse non sarebbero cambiate.
Ci sbagliamo dicendo che si è insinuato in noi una concezione individualistica della gita?
Cerchiamo nelle prossime manifestazioni di unirci di più, in modo che da questa unione si possano ottenere i vantaggi collettivi, che il numero logicamente porta.
Si avvicina pertanto con ritmo accelerato la data di apertura del nostro XXXVII° accantonamento ad Entrèves. Abbiamo bisogno di essere in molti, questo è l' augurio, specialmente nel mese di luglio, perché così facendo daremo anche un impulso per la costruzione del rifugio " Natale Reviglio al CHAPY, dove attualmente si sono già ripresi i lavori, ma per quanto grande sia la buona volontà per quest'anno non possiamo ancora utilizzarlo.
Facciamo una attiva propaganda tra i nostri famigliari, e perché no, anche fra i soci delle altre sezioni. Quest'estate respireremo già in parte l'aria che si respirerà nel 1959 al Chapy quando senza restrizione potremo accogliere con maggiore comodità tutti i soci alpinisti della Giovane Montagna.
Un'altra memoria. Quest'anno ricorrendo il sesto centenario della Madonna del Rocciamelone, e l'Associazione essendo particolarmente legata a questa vetta, una delle prime consacrate, ha inteso dare maggior lustro all'annuale gita sociale e per meglio riuscire è stata anticipata la data di effettuazione, cioè 19 e 20 luglio.
Saliremo dal versante di Susa e dal versante di Malciaussia unitamente ad altri giovani dell'Azione Cattolica che si uniranno a noi per onorare con figliale trasporto la Mamma del Cielo che dai 3538 metri della vetta maternamente ci sorride e ci aspetta.
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ATTIVITÀ PREVISTA
ROSA DEI BANCHI - 3163 m - 14-15 giugno
Bella montagna che si erge sulla dorsale divisoria delle Valli di Champorcher e di Campiglia Soana, celebrata per il panorama sulla pianura padana e sulle Alpi Graie e Pennine.
Sabato 14 - ritrovo in sede alle ore 14,15 ; partenza in torpedone per Campiglia Soana (1350 m) e proseguimento a piedi per il Santuario di S. Besso (2019 m), arrivo ore 20 circa. Pernottamento.
Domenica 15 - ore 4 s. Messa. Inizio della salita, per l'Alpe della Balma (2152 metri), ed il Colle della Rosa, e quindi in vetta. Ore 10 circa.
Sosta. Partenza per il ritorno a Campiglia ; arrivo ore 18 circa. Proseguimento in torpedone per Torino; arrivo previsto per le ore 21. Equipaggiamento: media montagna, indumenti per il pernottamento. Quota viaggio; L. 1000.
Pernottamento a carico dei partecipanti.
Direttori di gita: Viano, Rainetto.
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CIAMARELLA 3676 m - 28.29 giugno
Sabato 28 - ritrovo in sede ore 16, partenza in torpedone per il piano della Mussa (1752 m), pernottamento al Rifugio Città di Ciriè.
Domenica 29 - ore 3 S. Messa - ore 3,30 partenza per il Pian Gias al ghiacciaio della Ciamarella, ed alle ere 10 circa in vetta.
Ritorno per il Piano della Mussa, ed alle 19 partenza per Torino, arrivo previsto circa ore 21,30.
Equipaggiamento alta montagna.
Quota viaggio: L. 1000.
Pernottamento a carico dei partecipanti.
Direttori di gita: Depaoli, Gianotti.
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VITA SEZIONALE
AIUTO FRATERNO AGLI ALPIGIANI
MAFFIOTTO, 1400 m - Giovedì 15 maggio 1958
La terza tappa è stata brillantemente superata da 19 soci con 23 pesantucci pacchi, più qualche altra cosetta.
Dopo poco più di due ore di cammino giungemmo alla borgata e sul volto infantile di 14 piccoli, i più bisognosi, adunati nella disadorna aula scolastica, leggemmo non solo una timida gioia, ma ancora una carenza di nutrizione e di sviluppo che ci hanno fatto meditare profondamente quasi facendocene una colpa ?
Ora che ci siamo soffermati, dobbiamo con più passione, con maggior gioia portare a questi piccoli, che non hanno la fortunata assistenza dei loro coetanei della città, un soffio di fraternità, di quella solidarietà che sboccia solo sulla montagna.
Dopo questo primo contatto con l'albore della vita, eccoci pellegrini di casa in casa di coloro che la pesantezza degli anni e la povertà impongono sempre più duri sacrifizi senza concedere alcun duraturo sollievo.
Hanno sempre lavorato questi volitivi montanari, ma la previdenza per una pensione è un fatto recente e perciò loro devono rimanere sulla breccia anche se dolorosi acciacchi affondano sempre più le loro radici nelle ormai consunte carni.
Se negli occhi dei piccoli leggemmo una gioia timida, ora, ad un subitaneo senso di incredulità che proprio a loro sia destinato il dono, fa riscontro una profonda gioia, una sentita gratitudine, quasi una benedizione.
- A chi devo dire grazie - chiede stupita una donna.
- Non importa, dica un'Ave Maria.
- Non una, ma una Corona !
E la risposta proveniva da un cuore che in quel momento era tutto per noi.
- È lei Sì?, - e continua ad attizzar il fuoco che sta morendo. Offriamo questo dono, voglia accettarlo?
- Proprio per me ?
- Sì, sono gli alpinisti della " Giovane Montagna che si ricordano degli anziani alpigiani.
Tante grazie. Aspettate, aspettate un bicchiere, beviamo una volta !
Non solo la riconoscenza, ma ancora di più?
Due fratelli, soli, si aiutano vicendevolmente e nella vecia, poverissima baita stanno lavorando, ma non riusciamo a vederci chiaro, pare stiano preparando un po' di zuppa.
- C'è un pacco con qualche cosetta per loro. Troveranno anche un paio di scarpe numero 41, credo le possano calzare? I loro melanconici occhi ora brillano di lucentezza.
- Oh sì, vanno bene, vanno bene, grazie, grazie, grazie !
Eravamo commossi; a noi era dato il privilegio di vivere quegli istanti !
Di queste profonde emozioni intendiamo far partecipi tutti gli amici che con le loro donazioni ci procurarono la possibilità di visitare questi " dimenticati che ci svelano quanto profiqua sia questa nostra azione che bisogna sviluppare contenendola nella semplicità e chiarezza come le pure acque delle fonti alpine.
R. P.
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RIFUGIO REVIGLIO
Le offerte per il RIFUGIO REVIGLIO si possono versare al Cassiere Giuseppe VIANO in Sede nelle sere di Martedì e Venerdì - o sul conto corrente postale intestato alla
" Giovane Montagna - N. 2/885
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ATTIVITÀ SVOLTA
23 marzo - ROCCA SELLA 1509 m
Una bellissima giornata ha favorito i rocciatori ritornati ad " accarezzare la loro roccia. Essi hanno raggiunta la vetta dopo una eccellente scalata ed ai piedi della Madonna hanno elevato la preghiera di ringraziamento e di propiziazione.
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30 marzo - MONTE GIMONT - MONGINEVRO
La Clavières-Beaulard non nacque bene. La domenica delle Palme fissata per tale gita non incontrò il favore dei soci; infatti il numero degli iscritti si rilevò subito piuttosto limitato. La Commissione Gite dovrà quindi tener presente la cosa per il prossimo anno. A mettere poi i cosidetti bastoni nelle ruote, intervenne anche il tempo: la gita infatti non si potè effettuare per le proibitive condizioni atmosferiche.
Saggiamente i direttori variarono l'itinerario ripetendo la traversata Clavières-Gimont-Monginevro sempre simpatica ed attraente.
Hanno fatto parte della comitiva, oltre i direttori di gita, un socio e sei simpatici amici, mentre gli altri iscritti attratti dal filo di acciaio si fermarono in quel di Clavières, mescolandosi con i domenicali pistaioli.
Nonostante la visibilità ridotta a causa della nebbia e poi della neve che cadeva noiosa, la vetta fu raggiunta dalla comitiva e due, i più tenaci, vollero salire lassù con gli sci ai piedi. Ci mancò il panorama, ma durante la sosta il sole ebbe ragione della nuvolaglia, cosicché la discesa fu ottima con ricami più o meno perfetti.
Ancora una volta furono premiati i più volenterosi, i quali maggiormente gustarono, nel ritorno a Torino, il melodioso suono delle armoniche di Carlo e di Franco.
O. C.
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VITA SEZIONALE
QUOTE SOCIALI 1958
Il Cassiere è a disposizione dei Soci nelle sere di martedì e venerdì dalle ore 21 alle 23 per il pagamento della quota sociale 1958:
Soci Ordinari L. 1500
Soci Aggregati L. 700
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ATTIVITÀ SVOLTA
6-7 aprile - PUNTA D'ARBOLA 3235 m
Per le peggiorate condizioni della montagna, dopo che Bersia aveva predisposto nei più minuti particolari l'organizzazione, all'ultimo momento, con vero disappunto, abbiamo dovuto rinunciare. La sicura Valle di Susa con i suoi dolci declivi ha perciò sostituito la Val Formazza.
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25-26-27 aprile - CAPANNA BETEMPS - ZERMATT - COLLE SATTEL
Ancora una volta non abbiamo avuto fortuna! Siamo in buon numero: sei soci di Verona, cinque di Ivrea e sedici di Torino. La prenotazione della funivia ci ha facilitata la salita, ma non impedisce che al Plateaux Rosà si arrivi a gruppetti e così solo alle ore 13,30 iniziammo la discesa verso la Betemps.
Lo strato della neve è insidioso ed il fato sceglie quale vittima Carlo Donato di Torino. La barellina Dufour è approntata e mentre i veronesi guidati da un gruppo di torinesi continuano verso la Betemps i cinque soci di Ivrea guidati da Gambotto, con vero spirito montagnino, che ci piace rilevare, si offrono per aiutarci a risalire nuovamente al Plateaux. Intanto le nebbie che stagnavano in fondo valle sono risalite e i primi fiocchi di neve scendono quando abbiamo appena iniziato la marcia verso la funivia. Trascorrono così quattro ore prima di aver raggiunto la stazioncina, e ben 15 cm. di neve fresca si è intanto depositata sul precedente strato nevoso? ed un pochino anche su tutti noi.
Giornata smagliante il giorno dopo, così Ivrea scende a Zermatt passando alla Gandegg e Torino bis scende alla Betemps, mentre Torino 1° e Verona salgono al colle Sattel con un tentativo alla Punta Dufour da parte di alcuni veronesi. Nel pomeriggio un gruppo di Torino scende ancora a Zermatt.
La grande limpidezza della giornata fa contrasto con un tramonto che promette poco di buono. Effettivamente alle 3,30 del mattino successivo, quando il gruppo lascia la Capanna per il Colle del Lys, purtroppo le previsioni non sono buone, ma si parte egualmente. Il levar del sole non riesce a disperdere le nubi. Così dopo due ore di risalita la tormenta ostacola fortemente il procedere, per cui i direttori di gita dispongono per il rientro alla capanna e per il ritorno a Cervinia attraverso il colle del Theodulo.
Alla S. Messa delle ore 12 a Cervinia siamo tutti riuniti.
Verso mezzogiorno il sole incomincia ad aver ragione della nuvolaglia che distribuiva neve fastidiosa ed inopportuna. Per noi, ormai, era troppo tardi.
Di questo scherzetto, ne avremmo proprio fatto a meno!
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11 maggio - CIMA PROVENZALE
La ritardata fusione della neve caduta in abbondanza nel mese di aprile, ed anche lo scarso entusiasmo dei soci più anziani in grado di guidare i più giovani nella scalata resa più difficile per il vetrato, ci ha consigliato di salire sulle " Lunelle di Traves che, all'epoca in cui erano state programmate, risultavano troppo invernali e perciò non scalabili in comitiva sociale.
Ottima riuscita, seppure un po' pochini. Gli undici partecipanti godettero della giornata passata in allegra compagnia ed i vivi ringraziamenti esternati ai direttori di gita sono stati la conferma pratica dei mezzi efficaci per tener uniti ed anche aumentare gli aderenti alla nostra Associazione.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Venerdì 6 giugno alle ore 21,45
in Sede:
PROIEZIONE
DIAPOSITIVE a COLORI
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VITA SEZIONALE
LUTTI
Alla Signora BARRA - Fenoglio Donatella porgiamo le più sentite condoglianze per la morte della Mamma.
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IN FAMIGLIA
Annunciamo il matrimonio dei Soci :
Sig. Lodovico SOLERA con la Sig.na Silvana COLOMBO.
Sig. Angelo MERLO con la Sig.na Lidia VANZIN.
Sig. Riccardo ORSOLANO con la Sig.na Rita FINELLO.
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