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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1958
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VITA SEZIONALE
ROCCIAMELONE
Domenica 31 agosto 1958 !
La nostra Associazione può con intima soddisfazione ricordare questa data, perché il pellegrinaggio dei suoi soci, guidati da Don Amedeo Cavaglià, nel ricordo del VI centenario della consacrazione della vetta a Maria SS. e nel primo centenario delle apparizioni dell'Immacolata a Lourdes, ha avuto la inconfondibile caratteristica montanara: niente coreografia, profonda consapevolezza delle ore vissute.
L'effigie orante di S. Santità Pio XII sul tondo medaglione, fa nostra la supplica alla Madonna del Rocciamelone, che fusa nel bronzo e nei cuori, suona semplice, armoniosa ed umana, e pertanto veramente sentita:
A ricordo dei Caduti sulle montagne
A protezione delle Famiglie
Umile omaggio
A Maria SS. castellana d'Italia
La S. Messa celebrata ai piedi della Madonna in un trionfo di sole e di azzurro, ci ha procurato una gioia spirituale, che raramente può essere così intensa.
In alto i cuori più su più su li abbiamo inalzati al Signore!
Da questa vetta è stata più facile l'offerta!
Il Sacerdote ha pregato ed abbiamo pregato per i nostri famigliari e per tutti gli amici.
La nera e paurosa nuvolaglia che sabato sera si addensava, regalandoci anche una fine pioggerella, seppur breve, è scomparsa ed il plenilunio ha accompagnato le due comitive, che dalle grangie del Truc e dal rifugio Tazzetti, salivano verso la vetta.
Quest'anno ci si era ripromessa una larga partecipazione da parte di Associazioni a noi spiritualmente vicine, invece la gita - pellegrinaggio è stata solo nostra.
Nostra l'organizzazione e nostri l'onore e l'onere di portare in vetta il medaglione-ricordo delle celebrazioni centenarie.
I due gruppi di partecipanti si congiungevano verso le 8,30 presso la Cappella-Rifugio e poco dopo, ai piedi della Madonna, raccolti attorno all'altarino da campo, assistevano alla S. Messa.
Il Sacerdote ricordava quindi il significato e lo scopo della celebrazione, impartendo la benedizione del medaglione.
Prima che le due comitive riprendessero, per opposte direzioni, la via del ritorno, il bronzeo ricordo, che da oggi rafforza i legami che rendono cara ad ogni Socio la nostra vetta, veniva rapidamente murato sul frontone della Cappella.
Al piano, alle, porte di Torino. i fortunati di oggi hanno dovuto convenire che qualche cosa di speciale si era verificato in vetta al Rocciamelone, perché ora un vento gagliardo sta portando velocemente la pioggia, che con lampi e tuoni, scroscierà poco più tardi ?
Ancora un grazie a tutti, specialmente a quelli che hanno dato una attiva collaborazione, affinché la manifestazione riuscisse con la dovuta solennità.
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ATTIVITÀ PREVISTA
5 ottobre - Punta CORNOUR 2868 m
È l'ultima méta alpinistica, che porta il calendario sociale. La sua vetta domina la conca dei tredici laghi ed offre un'attraente e vasto panorama dal Monviso al Delfinato.
PROGRAMMA:
Domenica 5 ottobre, ore 5,30 - S. Messa nella Chiesa di S. Secondo.
ore 6 - partenza in torpedone per Ghigo e quindi proseguimento a piedi per i tredici laghi. Arrivo ore 10,30 circa.
In vetta alle ore 12,30. Ore 14 partenza per il ritorno a Ghigo.
ore 21 circa arrivo a Torino.
Quota viaggio: Soci L. 1000 - non Soci L. 1100.
Equipaggiamento: Media montagna.
Direzione gita: dott. Sergio Buscaglione e Pier Luigi Bersia.
È l'ultima méta alpinistica, che porta il calendario sociale. La sua vetta domina la conca dei tredici laghi ed offre un'attraente e vasto panorama dal Monviso al Delfinato.
PROGRAMMA:
Domenica 5 ottobre, ore 5,30 - S. Messa nella Chiesa di S. Secondo.
ore 6 - partenza in torpedone per Ghigo e quindi proseguimento a piedi per i tredici laghi. Arrivo ore 10,30 circa.
In vetta alle ore 12,30. Ore 14 partenza per il ritorno a Ghigo.
ore 21 circa arrivo a Torino.
Quota viaggio: Soci L. 1000 - non Soci L. 1100.
Equipaggiamento: Media montagna.
Direzione gita: dott. Sergio Buscaglione e Pier Luigi Bersia.
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19 ottobre - GITA DI CHIUSURA - Panoramica Zegna
PROGRAMMA:
Domenica 19 - ore 7: S. Messa Chiesa di S. Secondo.
Ore 7,30 - partenza in pullman per Santhià, Biella (breve sosta), indi per Pettinengo, Mosso S. Maria a Trivero ed alla strada panoramica di Zegna. Arrivo ore 11. A piedi in ore 0,30 al Becchetto Sessera, pranzo facoltativo al sacco. Nel pomeriggio passeggiata ai punti panoramici della zona. - Ritrovo per il ritorno alle ore 16. Da Trivero al Santuario della Brighiera (foto a colori) indi ritorno a Torino per le ore 20 circa.
Dare tempestivamente la propria adesione. Quota viaggio L. 1250.
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ATTIVITÀ SVOLTA
Punta Sommeiller 3333 m - 17-18 maggio
È stata una gita mancata. Forse i nostri soci sono un po' difficilini. Non abbiamo potuto afferrare il motivo vero; sarà bene soffermarci.
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Piccole Dolomiti - 1-2 giugno - Raduno intersezionale
Qui ha partecipato il direttore di gita, si dice, in veste di Vice Presidente Centrale. Un'assenteismo che forse era possibile evitare. Non tutti i nostri soci sono sciatori alpinisti. Ha giocato l'imponderabile.
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Val di Rhême - 1-2 giugno Punta Calabre 3445 m - Punta Galisia 3446 m
La solita mancata tempestività delle prenotazioni ci ha messo nei guai. Solo all'ultimo momento e con grande sacrificio si è potuto rimediare agli scomodi trasbordi che i gitanti già avevano accettato pur di salire in val di Rhême. A giustificazione del limitato numero dei partecipanti, 19, bisogna riconoscere che la Valle, nelle due precedenti gite, non ci era stata amica. Pioggia e neve ogni volta soffocarono l'entusiasmo per questi luoghi poco conosciuti, ma tanto belli.
Partiti in perfetto orario, giungiamo a Rhême Notre Dame all'imbrunire.
Si prosegue immediatamente. Numerosi sono i prudenti per esperienza che, oggi, armati degli inutili impermeabili ed ombrelli si avviano sul facile sentiero per raggiungere il rifugio Benevolo, dove attende il premuroso custode.
Domenica, dopo la S. Messa, la comitiva composta da sciatori e non, parte alle ore 5 per arrivare in vetta alla Calabre, alle ore 10, dove è festosamente salutata da alcuni sciatori francesi, saliti dalla Val d'Iser. Il tempo splendido e l'ottimo panorama ci ripagano ad usura della fatica. Dopo una prolungata sosta iniziamo la discesa verso il rifugio, dove pranziamo e beatamente ci godiamo il pomeriggio.
Il giorno dopo soltanto i 5 sciatori partono per la punta Galisia. La comitiva degli appiedati è vinta dal tepore delle coperte e dal tempo che sembra volgere al peggio. Già farfalleggia qualche fiocco di neve. Falso allarme in quanto, poco dopo, un buon venticello spazza le nubi ed il sereno trionfa, così da permetterci, giunti in vetta, una bellissima visione delle montagne che formano la testata della Valle. In breve tempo, su terreno uniforme e neve bellissima, siamo al rifugio dove ritroviamo gli altri amici già alzati.
Sono le ore 13: il tempo si è imbronciato. La valle di Rhême non si smentisce.
Ecco un solenne ma, per fortuna, breve temporale di addio.
Ormai è troppo tardi !
Franco Ghiglione
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Rosa dei Banchi 3164 m - 14-15 giugno
Il « Leoncino » ci trasporta a Campiglia Soana, dove ci attende e porta il suo benvenuto Don Balma, nostro socio e Parroco della ridente località.
Proseguiamo subito per S. Besso, ove annesso al Santuario esiste un rifugio le cui condizioni, non eccessivamente accoglienti, ci fanno solo sperare che la nebbia, scesa nel frattempo, ci lasci partire all'indomani.
Dopo la S. Messa, alle 5, il gruppo non bada alla incomoda nebbia e dopo poche centinaia di metri constata che essa è già scomparsa. Il sole dà gioia al nostro cammino verso il colle della Balma. Esso si svolge su sentiero abbastanza ben segnato. Però dopo poco più di tre ore, quando raggiungiamo il colle, le nebbie nuovamente ci infastidiscono. Qui alcuni si fermano, mentre due cordate proseguono per il colle della Rosa, tenendosi di poco sotto la cresta che congiunge i due colli. Arriviamo facilmente alle lapidi che ricordano due sciagure alpine.
Siamo ad una cinquantina di metri dalla vetta, che non si può individuare per la nebbia.
Le roccie sono ora ricoperte da insidioso vetrato e la certezza di procedere a tentoni nella pesante foschia, ci fa rinunciare. Decisione saggia e prudente, anche se lascia un tantino scontenti ed un rimpianto per la cima nascosta rimasta dov'era! Ma appunto perché non si muove, arrivederci, Rosa dei Banchi!
Marco Betemps
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Ciamarella 3676 m - 28-29 giugno
Ogni episodio della vita porta con sé degli ammaestramenti. Essi possono essere di poco conto o consistenti come furono quelli presi in considerazione, dopo la gita odierna. Ammaestramenti che misero in evidenza: la mancanza di omogeneità della comitiva e l'indisciplina, che portano verso l'individualismo.
Esso è sempre condannabile in montagna, specialmente durante una gita sociale. L'insufficiente equipaggiamento di qualche partecipante, appesantendo la marcia ha poi facilitato la disunione.
Questi sono stati i pensamenti fatti alle ore 20,30, quando tutti i partecipanti erano rientrati al rifugio Città di Ciriè, dopo una assenza di circa 17 ore, quando sarebbero occorse al massimo dieci ore, per concludere l'ascensione.
Qualcuno mancava.
Le lunghe ore di attesa senza notizie, avevano spinto due soci a rifarsi 700 metri di dislivello per portare un eventuale aiuto ai mancanti, senza considerare quegli altri, che già erano ritornati sui loro passi ed altri ancora che in trepida attesa scrutavano la montagna per carpire qualche segno che desse tranquillità.
Tutto è bene ciò che finisce bene, ma occorrerà fare in modo che il rientro a Torino non avvenga più a mezzanotte, quando si deve rientrare alle ore 21 Le Mamme ed i Papà non condividono eventuali bravate.
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VITA SEZIONALE
QUOTE SOCIALI 1958
Il Cassiere è a disposizione dei Soci nelle sere di martedì e venerdì dalle ore 21 alle 23 per il pagamento della quota sociale 1958:
Soci Ordinari L. 1500
Soci Aggregati L. 700
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ATTIVITÀ SVOLTA
Cima Basei 3388 m - 19-20 luglio
Per poco non si è fatto il « tris » delle gite mancate !
All'ultimo momento contrarietà diverse avevano fatto naufragare la gita in calendario: il Becco Meridionale della Tribolazione. La decisa volontà di non lasciarsi sopraffare dagli eventi ha fatto sì che la sostituita méta, la Punta Basei, abbia procurato gioia e soddisfazione ai partecipanti.
Il Leoncino ha arrancato sulla vecchia strada di arroccamento, per la costruzione delle dighe idroelettriche, sino al lago Agnel, dove lavori in corso non ci permisero di proseguire in macchina. La tranquilla passeggiata serale per raggiungere il colle ci ha messo a punto per l'indomani.
Di buon mattino, dopo la S. Messa, in tre ore circa tutti raggiunsero la vetta.
Prolungato è stato il godimento dell'ottimo paesaggio alpino. Un caldo sole ed una dolce pace ci hanno sussurrato che noi alpinisti siamo dei fortunati: viviamo delle maggiori bellezze della Natura!
Ancora una lunga sosta al colle del Nivolet e poi, raggiunto il nostro Leoncino ritornammo a Torino pensando che la gioiosa giornata trascorsa era stata il premio di una volitiva decisione.
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VITA SEZIONALE
XXXVII Accantonamento Alpino
Abbiamo lasciato la vecchia scuola di Entrèves, che per tanti anni ci aveva puntualmente ospitati nelle nostre vacanze estive, pensando che non saremmo più ritornati.
Ritorneremo, sì, ma nel nostro bel rifugio Natale Reviglio, ormai ultimato! È una realtà lungamente sognata!
Un po' di nostalgia l'abbiamo tuttavia provata.
E sì, non si possono dimenticare le cose semplici e buone, le ansietà che si son succedute nei trent'anni vissuti fra le sue mura, e non si può dimenticare quanto il nostro indimenticato « Ciccio » aveva fatto affinché da questi disadorni e freddi locali, si potesse avere il miglior conforto.
Non c'è stata folla per questo addio! e pertanto noi l'abbiamo vissuto più intimamente, perché, anche dalla bocca dei nativi di Entrèves abbiamo avuto espressioni di rincrescimento per il nostro allontanamento e parole di elogio.
Contrariamente alle previsioni, abbiamo avuto bel tempo, dalla fine di luglio a metà agosto, per cui è stato possibile svolgere una attività alpinistica maggiore delle annate precedenti. La settimana dal 17 al 24 agosto, però, con la sua giornaliera pioggia, ci ha ricordato che un po' di riserva c'è sempre! Speriamo che l'anno prossimo questa « riserva » venga utilizzata il più tardi possibile.
Pyramid Vincent, 4215 m - Balmenhorn, 4167 m - 6-7 settembre.
L'aria dei quattromila è stata una potente molla che ha sollecitato i " giovani montagnini a salire in una zona dove i ghiacciai conferiscono una particolare grandiosità al paesaggio e, rompendo la monotonia della roccia, dànno ad essa maggior risalto e più forte imponenza.
La Pyramid Vincent è la penultima, in ordine di altezza, delle nove principali vette che formano il massiccio del Monte Rosa e venne salita per la prima volta nel 1819, mentre la Punta Margherita o Signal Kupp, la vetta maggiormente scalata e quarta in ordine di altezza, la si raggiunge solo nel 1842.
Forse tutto questo avevano intuito i numerosi partecipanti, che raggiunta in pullmann Gressoney la Trinité, in seggiovia salirono alla Punta Jolanda, e quindi per comoda mulattiera, dopo poco più di due ore, arrivarono al rifugio Città di Vigevano al Colle d'Olen, ove pernottarono.
La S. Messa celebrata alle 3 del mattino nella semiaperta Cappellina, è stata devotamente seguita. Brillavano solo le due candele all'Altare e le mille stelle del cielo che osannavano al Creatore.
Quando raggiungiamo il piede dello Stolemberg albeggia, ed in basso si fa ammirare un'inconsueta visione: un bianco, vasto ed uniforme piano simile ad un immenso ghiacciaio, che invita ad una facile passeggiata per raggiungere ed impossessarci di due isole di rocce nere, che spuntano laggiù, dal vastissimo " ghiacciaio .... La nostra méta è però più in alto e poco dopo il Colle delle Pisse, sul ghiacciaio d'Indren, due cordate si staccano per salire alla Punta Giordani e quindi alla Vincent, mentre noi proseguiamo per la capanna Gnifetti. Risaliamo ora il ghiacciaio del Lis con i suoi azzurrini, ampi e profondi crepacci, che l'avanzata stagione estiva ha messo in risalto.
Sotto il Colle Vincent avviene una nuova divisione della comitiva. Gli uni salgono direttamente al Balmenhorn e gli altri invece alla Pyramid Vincent per ricongiungersi poi, ai piedi del Cristo delle Vette.
Pas un nuage au ciel ! partout où l'oeil se pose
Ce qu'il peut découvrir le charme et le repose !
Di fronte a questa grande gioia :
Et tandis que mon "il humide vous contemple,
Je m'inclin, en priant, au seuil du plus beau temple
Où Dieu se montre à l'homme heureux de l'adores !
Crediamo che questo sia stato anche il pensiero di tutti coloro i quali, ed erano molti, ebbero il battesimo dei quattromila, quale riconoscenza al Creatore. Poi, forse, dimenticarono che, come reclute di queste altezze, avrebbero dovuto pagare" ma per queste cose, noi anziani sappiamo attendere.
In ultimo, una volata fuori ordinanza, con un autista quasi impazzito, raggiungiamo Torino alle ore 22.
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AIUTO FRATERNO AGLI ALPIGIANI
La presidenza sta raccogliendo informazioni per orientare la prossima attività verso una nuova zona particolarmente bisognosa.
Vorremmo anche ritornare dove già abbiamo degli amici, ma questo sarà possibile solo, se i soci tutti ci aiuteranno con larghezza, seguendo l'esempio di un buon gruppo che fin'ora ha donato con gioia.
Tutto il superfluo è bene accetto. La raccolta ha già avuto inizio presso la sede centrale.
Poter donare è un privilegio!
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Rifugio NATALE REVIGLIO
Sono trascorsi ormai i mesi più propizi per la esecuzione delle opere murarie e certamente molti vorranno sapere a che punto siamo.
L'impresa appaltatrice nulla ha trascurato, e sotto la spinta direzionale del nostro Presidente Centrale, che vedemmo tutti i giorni, nel periodo delle ferie, sugli spalti del cantiere, si è pervenuti alla completa realizzazione.
Esternamente ed internamente tutto è finito in modo superlativo !
Non siamo noi a dirlo, ma bensì i tecnici ed i profani, che si sono spinti lassù ad ammirare da vicino ciò che dal basso percepivano confusamente.
Forse la bella costruzione ha fatto sorgere anche un po' di gelosia. Nulla di tragico. È l'umana debolezza!
Se dal lato operativo tutti gli interessati hanno dato anche qualche cosa di più di quanto erano tenuti a dare, la parte finanziaria si è invece inaridita un po'. Abbiamo agito con la speranza, che oggi ancora è certezza, di non essere abbandonati.
L'inaugurazione, programmata per la fine del mese di giugno 1959, dovrà svolgersi con la tranquillità di coloro che, impegnati, hanno potuto far fronte agli oneri di moneta verso chi ha lavorato con impegno, e che noi abbiamo l'obbligo di retribuire tempestivamente.
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ELENCO OFFERTE
ricevute per il Rifugio NATALE REVIGLIO
negli ultimi mesi:
Sig. ANNOVAZZI rag. Felice
Rev. BERTOLDI Don Alfonso
Rev. CAVAGLIA' Don Amedeo
Sig. DEFILIPPI Luigi
Sig. PAUTASSO dott. Andrea
Sig. CHIANTOR BOCALIN Riccardo
Spett. Famiglia CASTAGNERI (II vers.)
Rev. BALMA Don Pietro
Gent. Sig.ra BONA Anna
Sigg. BASIGLIO, PAGLIERINI ed amici di Venezia
CLAUT Gianna - Venezia
SEZIONE della « Giovane Montagna » di Verona
id. di Venezia
Società p. az. FIAT Torino
Istituto Bancario S. PAOLO Torino
MUNICIPIO DI TORINO
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SERATE IN SEDE
Venerdì - 10 ottobre - I colori nelle gite Sociali
Diapositive dei soci appassionati di fotografia.
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Martedì - 22 ottobre
Viaggio in Africa (Rhododesia) Diapositive del dott. Sergio Buscaglione.
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VITA SEZIONALE
IN FAMIGLIA
Il nostro socio Avv. Clemente GROSSO è stato eletto Consigliere per la Provincia di Torino.
Congratulazioni e buon lavoro.
Annunciano il loro matrimonio:
Renato CISNETTI con la Sig.na Rita OCCELLI. Auguri vivissimi.
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NUOVI SOCI
Il Consiglio Direttivo ha convalidato le domande a soci presentate a tutto luglio :
Sig.na CECI Maria - Sig. SILVESTRI Piero - Sig.na SILVESTRI Lucia - Sig. BONINO Ermanno - Sig.na MOLINO Marcella.
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