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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 1961



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VITA SEZIONALE


   Assemblea Ordinaria dei Soci - venerdì 20 Ottobre 1961


L'Assemblea è indetta, in prima convocazione alle ore 20,45, presso la Sede sociale in via della Consolata 7, ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 21,45 del medesimo giorno con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
Rendiconto gestione sociale 1960-61
Nomina del Comitato elettorale ed inizio votazione
Discussione
Varie.
IL PRESIDENTE
Modalità per il voto.
1) Hanno diritto al voto tutti i Soci della Sezione, in regola con la quota sociale 1961.
2) La scheda allegata al presente Notiziario dovrà essere ritornata, compilata, al Comitato Elettorale della Sezione, possibilmente entro venerdì 20 ottobre. Il seggio elettorale rimarrà aperto dalle ore 14 alle ore 16 del giorno successivo, sabato 21 ottobre. Questa ultima disposizione è stata presa per dare modo di votare a coloro che per ragioni di salute, familiari, di lavoro, non potessero intervenire la sera del 20 ottobre.
Scadono dalla carica:
I Consiglieri della Sezione di Torino:
Rainetto Luigi, Depaoli Mario, Morello dott. Aldo, Viano Giuseppe, Rosso Pio, Annovazzi rag. Carlo, Bersia Pier Luigi, Donato rag. Carlo, Banaudi ing. Carlo, Cerrato Oreste, Orsolano Riccardo, Tencone Attilio, Capietti Vittoria, Buscaglione dott. Sergio.
I Delegati al Consiglio Centrale:
Morello dott. Aldo, Ravelli ing. Luigi, Banaudi ing. Carlo, Rosso Pio, Bersia Pier Luigi, Buscaglione dott. Sergio, Viano Giuseppe, Annovazzi rag. Carlo, Milone dott. Piero, Merlo dott. Bernardo, Cerrato Oreste, Rocco Luigi.
Durante il biennio hanno collaborato con la Presidenza:
Castagneri Piero, Chiantor Riccardo, Ghiglione Franco, Marocchino Efisio, Proserpio Ernesto, Zenzocchi Cesare, Casassa Ernesto, Clerici Vincenzo.

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   Richiamo


Permettetemi che dopo un lungo silenzio ritorni su di un argomento che è essenziale per la nostra Associazione. Ricordiamo: essa è nata per dare la possibilità ai giovani di avvicinarsi alla montagna, frequentarla con sicurezza della propria vita, capirla e godere della sua immensità; ma soprattutto essa deve darci la possibilità di elevarci oltre le azioni materiali, e nella spiritualità, con maggior chiarezza vedere Dio.
È per questo motivo che nelle nostre gite abbiamo con noi il Sacerdote. La celebrazione della S. Messa prima di intraprendere socialmente qualsiasi escursione, è un presupposto fondamentale della nostra attività.
Non c'è evoluzione, progresso od altra diavoleria, che possano scalfire questa nostra aspirazione, che i soci fondatori ci hanno additato e per cui i nostri mefistofelici avversari ci hanno classificati: « gli alpinisti con la Messa nel sacco ». Deridendoci, essi hanno detto la verità. Ogni Montagnino deve avere la Messa nel sacco, altrimenti cessa il motivo per cui la Giovane Montagna esista; lo si è già ripetuto più volte, per lo sviluppo materiale dell'alpinismo ci sono altre associazioni più qualificate della nostra.
La S. Messa pomeridiana non è fatta per gli alpinisti appartenenti alla Giovane Montagna; tradiremmo lo spirito e la lettera delle disposizioni delle Autorità Ecclesiastiche, se noi della Giovane Montagna facessimo nostra questa magnanima concessione, elargita a favore dei lavoratori addetti ai servizi pubblici, impegnati in favore di altri loro fratelli.
Quale Presidente della Sezione di Torino, è mio dovere richiamare l'attenzione di tutti i soci su questo punto fondamentale, presupposto ripeto, dell'esistenza della Giovane Montagna.
« Non muove foglia che Dio non voglia ». Ebbene questo muoversi di foglie ci viene dalle due ultime gite sociali: Punta Grober ed Uia della Bessanese.
Negli eventi succedutisi possiamo scorgere un amichevole richiamo a ritornare sui nostri passi e come un giorno, in una furiosa tormenta oltre i 4000, smarrita la via, in un presentimento, quasi prodigioso, di errore che avrebbe potuto essere fatale per la cordata ci siamo arrestati e ritornando faticosamente abbiamo ripreso la via del rifugio e dalla salvezza, così oggi, con semplicità e coerenza, accettiamo il richiamo; esso sarà di grande soddisfazione specialmente per tutti noi, componenti il Consiglio di Presidenza, che abbiamo maggiori responsabilità.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   COLLE DEL NIVOLET 2600 m - GITA DI CHIUSURA - 15 OTTOBRE 1961


Il Colle mette in comunicazione la Valle dell'Orco, Ceresole Reale, con la Valsavaranche, Villeneuve.
Caratteristica è la sua grande estensione pianeggiante, che non appena sarà ultimata la strada, progettata, scendente a Degioz, diventerà una zona particolarmente frequentata quale residenza estiva. Diversi laghi abbelliscono ancora il paesaggio. I fotografi non saranno delusi.
Programma
Domenica 15 ottobre 1961:
Ore 6,30 S. Messa, Chiesa S. Secondo.
Ore 7 partenza per il Nivolet con arrivo alle ore 10,30.
Giro dei laghi: Lago Nivolet 2526 m, Lago Rosset 2703 m.
Ore 13 Pranzo al sacco o al rifugio Città di Chivasso.
Ore 17 partenza per il ritorno.
Iscrizioni in Sede, equipaggiamento mezza montagna.

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   RIUNIONE COMMISSIONE GITE


Ritorna il periodo in cui necessita formulare un programma per l'attività alpinistica annuale. La Presidenza invita tutti i soci alla collaborazione, non solo con il suggerimento delle gite da effettuare, ma ancora con la prestazione personale nella direzione ed organizzazione delle gite stesse. A tale scopo la prima riunione della Commissione gite sarà tenuta in Sede Martedì 10 ottobre 1961 alle ore 21,15 a cui sono invitati tutti i Soci di buona volontà.
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   AIUTO FRATERNO AGLI ALPIGIANI


No, non ci siamo dimenticati dei nostri amici alpigiani e neppure riteniamo sia stato esaurito il compito che ci eravamo assunti: tenerci in collegamento e per quanto possibile, dimostrare come gli alpinisti cittadini sentono le loro necessità ed in qualche modo cercano di affrontarle. Altri impegni particolarmente pesanti ci hanno assorbito il tempo necessario per organizzare la visita primaverile. Concentriamo, oggi, con maggior abbondanza il nostro aiuto, in modo da supplire in parte alla manchevolezza.
Quale la mèta? non è ancora stata fissata, ma questo ha un valore secondario, è importante raccogliere, ordinare, preparare pacchi sostanziosi ed in buon numero, in modo da poter soddisfare il più largamente possibile le necessità.

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   L'ANGOLO DEI FOTOGRAFI


La Presidenza ha creduto opportuno fissare tre sere per le proiezioni delle diapositive scattate durante le vacanze, e precisamente:
martedì 24 ottobre
martedì 7 novembre
martedì 21 novembre
in sede alle ore 21,30.
Si invitano i soci a voler preventivamente portare le loro diapositive per una amichevole selezione, in modo da rendere più interessanti le serate.

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   AL RIFUGIO NATALE REVIGLIO


Quest'anno al Chapy, abbiamo avuto un miglioramento nelle condizioni atmosferiche. Finalmente l'ultima settimana è stata veramente ottima: stabile, il bel tempo. Al finir del mese di luglio e nella prima parte di agosto si sono avute ancora giornate particolarmente buone, mentre le settimane di apertura sono state poco favorevoli.
Non è poi mancata la solita abbondante nevicata, neve fin sotto al Pavillon du Mont Fréty regalataci nel periodo dal 10 al 14 agosto. Con tutte queste variazioni, l'attività alpinistica ha avuto alterne fortune. Nelle giornate del bel tempo impossibile avere la prestazione delle Guide locali per le nostre gite programmate. Le Guide cercano di realizzare nel breve periodo disponibile ascensioni più rimunerative. Non dimentichiamolo esse sono dei professionisti.
Al limite del possibile, qualche socio ha cercato di sostituire le Guide, ripetendo più volte la medesima ascensione e procurando così gioia a quanti hanno con loro salito vette, da cui sono tornati con visioni di ghiaccio e di rocce, che rimarranno vive per lungo tempo.
Il limitato numero di persone tecnicamente preparate per avventurarsi in questo enigmatico gruppo, che quest'anno ha avuto il primato nelle disgrazie alpine, non ha permesso la realizzazione di un programma di più grande respiro.
Non mai abbastanza si richiama l'attenzione alla prudenza e ciò non vuol dire pusillanimità, ma significa coscienza delle proprie ed altrui possibilità. Eccedere nella prudenza è morale, mentre è immorale perdere la vita arrecando indicibili sofferenze a chi rimane con le braccia tese verso le lontane cime in attesa di un ritorno che non verrà più.
Ancora una volta si sono intrecciati i dialetti: veneziano, veronese, torinese, cuneese, lombardo e bolognese, confermando la funzionalità del nostro rifugio che è veramente la casa di tutti .i soci della Giovane Montagna.
Hanno visto le nostre cordate: il Monte Bianco, les Grandes Jorasses, il Dente del Gigante, il Petit Capucin, la Tour Ronde, la traversata a Chamonix.
Numerose comitive sono salite ai rifugi: Boccalatte, Dalmazzi, La Noire, Gamba, Freboudze, Elisabetta, Fiorio al Mont Dolent, completando l'attività con le immancabili escursioni alla Testa Bernarda, Monte la Saxe, Lago d'Arpy, Colle della Croce, Colle Ferret, al Chetif ed altre che i protagonisti non hanno elencato sul libro del rifugio.
Mentre a tutti rivolgiamo le più vive congratulazioni per le ascensioni effettuate, facciamo una raccomandazione: prepariamoci alpinisticamente durante l'anno non solo fisicamente, ma anche moralmente con la scelta dei compagni di cordata in modo che si stabilisca una reciproca fiducia, la quale permetterà la realizzazione di salite più impegnative, con la sicurezza di concluderle felicemente.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   26 MARZO - COLLE DELLA PORTIA 2190 m


È stata la realizzazione di una meta pensata l'anno scorso durante lo svolgimento della gara per l'assegnazione della Coppa Giovane Montagna ad Usseglio.
Risultato ottimo perché oltre agli sciatori hanno potuto partecipare anche i « non », i quali saliti in seggiovia al Pian Benot hanno trascorso una tranquilla giornata in montagna con brevi passeggiate. Il bel tempo ha favorito gli sciatori procurando neve primaverile ideale, permettendo loro di realizzare i migliori virtuosismi.
La nostra meta non è stata scoperta, ma solo una ripetizione di quelle magnifiche gite sciistiche che i pionieri dello sci alpino, scoprendole, hanno dato vita ad una attività che attualmente, pur essendo nella maggior parte dei casi degenerata in una esibizione mondana, è .capace ancora di procurare grande soddisfazione a chi ha saputo conservare ad essa la sua originaria impostazione.

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   9 APRILE - PASSO GALAMBRA 3040 m


La lunga marcia sui pianeggianti 8 km della Valfroide ha smorzato l'entusiasmo di molti, si che la vetta fu solo raggiunta da cinque sui circa venti partecipanti. Anche il tempo incerto dopo due mesi di sereno ha contribuito alla non completa riuscita della gita.
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   13 - 14 MAGGIO - PASSO DELLE MANGIOIRE 2812 m


La giornata caratterizzata da un forte e freddo vento ha disturbato un po' la salita, in compenso ha mantenuto più a lungo buona la qualità della neve. La ripidezza del primo tratto, scelto per la salita verso la parte superiore, terreno veramente adatto per lo sci, ha richiesto un maggior impegno da parte nostra. Si è così gustata di più l'ottima discesa fino al Pian della Mussa, arche se l'ultimo tratto è stato un po' una cavalcata, cogli sci, nella foresta di arbusti e piante. È stato seguito questo percorso, certamente poco adatto per lo sci, ma interessante per gli ostacoli, per sfruttare la poca neve rimasta a bassa quota.
La siesta di più ore, goduta al sole, con la contemplazione della superba parete Est della Bessanese e del roccioso versante della Ciamarella, ci ha riposati completando la bella giornata.

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   21 MAGGIO - ROCCA SELLA 1509 m


Finalmente, a metà maggio, la prima gita senza sci ha richiamato 28 partecipanti per scalare la notissima rocca dando modo, a chi lo desiderava, di compiere una salita in cordata sulla facile cresta. Speriamo che il buon seme porti i suoi frutti nelle prossime gite maggiormente impegnative.
La gita si è svolta sotto un cielo insolitamente clemente, ed a Rubiana con insalatina e vino fresco abbiamo volentieri ingannato l'attesa della corriera che ci ha riportati in città sull'imbrunire.
A. M.

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   2 - 3 - 4 GIUGNO - GRUPPO DELLA VANOISE


L'ultima gita sci-alpinistica della stagione, in programma per i giorni dal 1 al 4 giugno, è stata ostacolata dalle avverse condizioni atmosferiche, si che alla partenza, rimandata di un giorno per la pioggia, i partecipanti risultarono solo otto.
Raggiunta Pralognan sotto una pioggia pressoché continua, fu giocoforza rinunciare alle mète alpinistiche e dirottare su quelle turistico - artistiche della Savoia.
Ammirati così Chambery, il Lago del Bourget e l'Abbazia di Altacomba, dove sono sepolti molti Conti e Duchi di Savoia, l'ultimo giorno, approfittando di un breve miglioramento delle condizioni atmosferiche, fu possibile, sulla via del ritorno, effettuare la sempre bella ascensione della Dormillouse.
Promessa, da parte dei pochi, ma nonostante tutto entusiasti partecipanti, di ritornare in questa interessante zona delle montagne francesi.

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   11 GIUGNO - ROCCA PROVENZALE


In questa primavera piovosa, una domenica di bel tempo ci ha permesso di effettuare - senza contrattempi - la programmata gita alla Rocca Provenzale situata al termine dell'ampia Val Maira. Partiti da Torino in perfetto orario, il « leoncino » ci ha portati... con nostra grande soddisfazione, sino alla frazione Chiappera.
Mentre la comitiva A scalava le facili rocce della Provenzale e godeva dalla vetta l'imponente e vasto panorama (in particolar modo la vicina Rocca Castello con la sua impressionante parete SUD), il secondo gruppo effettuava per sentiero la traversata del vallone Maurin per il colle Gregouri. Verso sera le due comitive si riunivano al pullman, felici di aver potuto trascorrere una giornata in mezzo alle amate montagne.
F. G.

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   8 - 9 LUGLIO - PUNTA GROBER 3497 m


Dopo una buona galoppata sulle strade dell'alto Piemonte, facciamo una breve fermata ad Omegna, per giungere a Macugnaga alle ore 19,15. Con la comodità della seggiovia risparmiamo 2 ore a piedi, arrivando al rifugio Zamboni alle 20,45 circa.
Domenica, dolenti dover lasciare le comode cuccette, usciamo dal rifugio alle ore 3,30. Al buio, per facile sentiero, ci portiamo ai primi nevai e quindi sul ghiacciaio, dove formate le cordate si attacca subito un passaggio di ghiaccio e roccia abbastanza ripido. Si sale fra grandi crepacci fino ad un altro passaggio di ghiaccio che, per indecisione, ci fa perdere circa un'ora. Ancora qualche giro fra crepacci e dopo superata la crepaccia terminale si arriva al Colle delle Loccie verso le ore 9,30. L'ora tarda consiglierebbe il ritorno, ma la vicinanza della punta, poi raggiunta, ci fa dimenticare, che tra andata e ritorno, unitamente ad un necessario spuntino, sarebbero occorse circa tre ore.
I ripidi passaggi, la neve pesante, la poca familiarità col ghiaccio di qualcuno, hanno ritardato la discesa, cosicché si giunge al rifugio poco prima delle 17,45. Quindi giù di corsa alla seggiovia, che la Direzione gentilmente fece ritardare la partenza, per giungere a Macugnaga, ove nella Chiesa parrocchiale Don Giacobbo celebrò la Santa Messa. Alle ore 20,30 partenza per Torino.
GINO RAINETTO

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   2 - 3 SETTEMBRE 1961 - BESSANESE 3604 m


Scarsa la partecipazione dei soci a questa gita, che pure aveva tutte le caratteristiche per un buon successo. Si trattava infatti di una gita senza particolari difficoltà, ma nemmeno assolutamente facile; che poteva prestarsi bene per l'addestramento di nuovi capicordata.
Probabilmente la data troppo vicina alla chiusura del campeggio estivo ha nuociuto alla partecipazione dei soci. La mèta venne comunque raggiunta favorita da un tempo discreto.

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   16 - 17 SETTEMBRE - ROCCIAMELONE 3538 m


Una volta tanto, abbiamo avuto la soddisfazione di arrivare al rifugio, quattordici persone, tutte assieme. Due ore e mezza di camminata lenta, metodica, continua, ritmata dal più anziano della comitiva. Risultati: oltre la freschezza fisica all'arrivo, ricupero di mezz'ora sulla normale tabella di marcia.
Al mattino alle ore 4,30 S. Messa e partenza alle 5,50. Dalle ore 8,55 alle ore 9,05 tutti in vetta ai piedi della Madonna. Si erano aggiunte alla comitiva ufficiale altre 5 persone. Poco prima della partenza per il ritorno, con simpatia salutammo altri 3 soci, saliti dal versante della Valle di Susa.
Al ritorno, dopo una lunga sosta al rifugio Tazzetti, ci godemmo ancora il tramonto sul tranquillo lago di Malciaussia. Alle ore 19,45 eravamo a Torino con la gioia di aver potuto, in una giornata di sole, sciogliere l'annuale promessa di visitare la « nostra Madonna» chiedendoLe ancora ispirazione e protezione.

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VITA SEZIONALE


   NUOVI SOCI


Dal Consiglio Direttivo, sono state accettate le domande a socio presentate a tutto agosto.
Si.gna PALLUAN Maria
Sig.ra OLIVERO Ernestina Cerrato.
Sig.na FAVOLE Mara
Sig.na BASOCCU Gianfranca
Sig.ra VIANO GIANASSO Maddalena
Sig.na CASTELLI Teresa
Sig.na GRASSI Maria Teresa
Sig. MONTICELLI Francesco
Sig. TENNA Mario
Sig.na GIOLITTI Norma
Sig. BECHIS Giuseppe
Sig.na BIANO Clelia
Sig. BOLLARINO Franco
Sig.na BONI Giovanna
Sig.na RIVOLTA Carmen
Sig.na TENNA Maria
Sig.ra TAMBANI Candida
Sig.ra PARI Giovanna
Sig.ra CAPIETTI Erminia
Sig.na BONI Anna
Sig. BERTI CERONI Giacomina
Sig.na DE MONTIS Vanna
Sig. ZUCCA Renato
Sig.ra BARBI Franca
Sig.ra BEILIS Anna RECROSIO
Sig. RECROSIO Aldo
Sig. TOSETTI Pier Carlo
Rev. GIACOBBO don Piero
Sig.na GAIDO Rosa
Sig. MAZZUCCO Mario
Sig.ra CONTI Maria MAZZUCO
Sig.ra Gariglio Angela
Sig. GARIGLIO Paolo
Sig. AVENA Francesco
Sig.ra CAMUSSO Emma
Sig.na CAMUSSO Maria Luisa
Il benvenuto, con l'augurio di buona attività alpinistica.

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   LEZIONI DI SCI


Anche quest'anno la Presidenza provvederà per l'effettuazione del Corso di sci. È però necessario conoscere la preferenza che i Soci daranno alla località: Sauze d'Oulx o Bardonecchia? Fate conoscere per tempo le vostre idee in modo si possano prendere le opportune decisioni anche per la data di inizio.
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   IN FAMIGLIA


Si sono uniti in matrimonio:
Signorina Irma Borsotti ed il Signor Maggiore Giuseppe Occhipinti.
Signorina Antonietta Sola ed il Signor Riccardo Chiantor.
Signorina Paola Gavello ed il Signor Franco Moneta.
Signorina Maria Rosa Carossa ed il Signor Piero Castagneri.
Al felici sposi l'augurio di tutti i « montagnini ».

Nella casa di Rosalba e Pier Luigi Bersi a è sbocciato il fiore più bello : Nicoletta.

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   LUTTI


Con la perdita del loro Papà, sono stati provati nel più grande affetto figliale i nostri carissimi amici: Dott. Bernardo Merlo, Aldo ed Attilio Cauda e Francesco Dagna.
È mancata la nonna a Laura e Margherita Cartotto.
Sia di conforto la nostra preghiera, che si innalza anche dalle vette faticosamente raggiunte.

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