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Notiziario Sezione di Torino Gennaio 1962



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VITA SEZIONALE


   COPPA "GIOVANE MONTAGNA" ALPI OCCIDENTALI - COPPA "FRANCESCO MARTORI" SEZIONALE


MONESI, 1310 m - ALPI MARITTIME - DOMENICA 4 FEBBRAIO 1962
Siamo alla vigilia della definitiva assegnazione della Coppa « Giovane Montagna »? La Sezione di Ivrea che la conserva già da due anni, riuscirà ad affermarsi ancora? In questo caso la coppa rimarrebbe nella bacheca d'onore, dove attualmente si trova.
Gli amici genovesi, accettando l'incarico della organizzazione, hanno portato la disputa su di un terreno che potrà riservare delle sorprese, ed è su queste sorprese che la battaglia sportiva avrà il suo interesse. I nostri discesisti, tali solo per l'occasione, saranno certamente all'altezza del confronto agonistico. Auguriamo ad Alberto Cellino, discesista per eccellenza, il terzo successo consecutivo.
La gara sarà pure valida per l'assegnazione della Coppa « Francesco Martori » (riservata ai soci della Sezione di Torino). La premiazione dei concorrenti torinesi avrà luogo in sede Venerdì 9 febbraio alle ore 21,45.
Le iscrizioni alla gara, accompagnate dalla tassa di L. 200, devono pervenire entro Venerdì 2 febbraio, presentando la tessera sociale, in regola con la quota per il 1962.
S'invitano i partecipanti alla manifestazione e i concorrenti a voler comunicare tempestivamente la loro adesione.
Programma :
Domenica 4 febbraio:
Ore 5,30: S. Messa nella Chiesa di S. Secondo.
Ore 6: Partenza in autopullman per Mondovì - Ormea - Monesi.
Ore 9,30: Ritrovo con i soci delle Sezioni Ligure e Piemontesi e svolgimento della gara.
Ore 16: Premiazione.
Ore 18: Partenza per il ritorno a Torino.
Monesi, posta ad occidente del Colle di Nava, è una moderna stazione sciistica, che per la sua posizione e la dolcezza dei suoi pendii, si è imposta facilmente. Gli impianti di risalita e la buona organizzazione alberghiera danno conforto agli sciatori.
Per la gara sezionale sono particolarmente gradite le offerte di premi, che ricorderanno ai concorrenti la loro fatica.

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   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI


Venerdì 26 gennaio 1962 - ore 21,30 - Via Consolata, 7
ORDINE DEL GIORNO:
Bilancio preventivo per il 1962
Programma attività annuale
Varie
Il Presidente

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   CONSIDERAZIONI ED INVITO


Difficile leggere nel cuore ed ancora altrettanto difficile interpretare il pensiero e le parole dell'uomo quando a queste non fa seguito un'azione ben determinata, che logicamente dovrebbe concretare quanto la mente ha pensato e la volontà vorrebbe realizzare.
Una associazione formata di tante individualità quanti sono i suoi membri, ad un dato punto ha bisogno di un coordinatore che, liberamente scelto, venga aiutato per una giusta interpretazione dei diversi desideri, affinché questi risultino veramente i più idonei al conseguimento dello sviluppo sociale nell'ordine e nella amicizia. Desideri che innanzi tutto devono essere in armonia con le tendenze del periodo in cui si agisce.
È per il raggiungimento di questo sviluppo che faccio appello ad una sincera collaborazione, che inutile sarebbe il richiederla, se ciò fosse cosa facile e conseguente ad una scala gerarchica. Siccome sappiamo che ciò non è, in quanto ciascun individuo dovrebbe rinunciare ad una parte dei suoi punti di vista, e nel vuoto lasciato da questa rinuncia potrebbe inserirsi una parte di un altro individualismo, ne consegue, che la vera collaborazione ci costa qualche cosa.
Assumendo l'incarico, che il nuovo Consiglio, eletto dall'Assemblea dei soci il 20 ottobre ha voluto riconfermarmi, ed a cui avevo espresso il desiderio di essere esonerato, invito tutti i soci a partecipare all'attività sociale, in modo che da questa adesione essi ricevano personale soddisfazione e, nel medesimo tempo compensino le fatiche e le ansie di coloro i quali hanno avuto l'onere di predisporre le manifestazioni con un lavoro che sempre si è cercato di compiere con rettitudine di intento.
Quanto ci circonda non aiuta certo questa adesione, poiché i mezzi moderni, con la loro prestazione, facilitano l'individualismo, elemento contraddittorio della vita sociale. È perciò necessario che gli sforzi di tutti convergano su di un'unica mèta, sia questa di più o meno spiccato gradimento personale, affinché essa possa essere raggiunta con certezza nel migliore dei modi e nel più breve tempo possibile.
Riprendiamo il cammino e, quanto più intima sarà la fusione delle nostre azioni, tanto più soddisfacenti saranno i risultati.
Il Presidente

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   ASSEMBLEA ANNUALE DEL 20 OTTOBRE


Il 20 ottobre si è svolta l'Assemblea annuale dei soci. Dopo le relazioni sull'attività svolta nel 1961, fatta dal Presidente uscente, e dopo la lettura ed approvazione del bilancio consuntivo, l'Assemblea nomina il Comitato Elettorale con Piero Castagneri Presidente. Si iniziano così le operazioni di voto, che si protrarranno sino alle ore 16 di sabato 21 ottobre.
Dallo spoglio delle schede risultano eletti Consiglieri della Sezione per il biennio 1962 - 1963: Rosso Pio, De Paoli Mario, Rainetto Luigi, Donato rag. Carlo, Banaudi ing. Carlo, Morello dott. Aldo, Viano Giuseppe, Annovazzi rag. Carlo, Bersia p. i. Pier Luigi, Capietti Vittoria, Tencone Attilio, Ghiglione Franco, Buscaglione dott. Sergio, Orsolando Riccardo.

Nella prima riunione del nuovo Consiglio direttivo, con la presidenza del Consigliere anziano Viano Giuseppe, sono state assegnate le cariche sociali:
Presidente: Rosso Pio
Vice-Presidente: Bersia p. i. Pier Luigi
Cassiere: Viano Giuseppe
Segretario: Capietti Vittoria
Economo: Annovazzi rag. Carlo.
All'unanimità i consiglieri, su proposta del Presidente, confermano Bibliotecario: Cerrato Oreste e Orsolano Riccardo, vice.
Si prende atto delle dimissioni presentate dal consigliere Ghiglione Franco, per motivi di studio, e viene convalidata la nomina a Consigliere del primo nominativo della graduatoria dei non eletti: Proserpio Ernesto.
Il consiglio ritiene opportuno estendere la partecipazione alle riunioni del consiglio ad alcuni soci particolarmente attivi; delibera perciò di invitare: Zenzocchi Cesare, Casassa Ernesto, Castagneri Piero, Chiantor Riccardo.
A Delegati al Consiglio Centrale risultano eletti:
Rosso Pio, Banaudi ing. Carlo, Morello dott. Aldo, Ravelli ing. Luigi, Viano Giuseppe, Bersia p. i. Pier Luigi, Buscaglione dott. Sergio, Merlo dott. Bernardo, Annovazzi rag. Carlo, Milone dott. Pier Antonio, Rocco Luigi, Rainetto Luigi, De Paoli Mario, Donato rag. Carlo, Marocchino Efisio, Orsolano Riccardo.

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   LEZIONI DI SCI A BARDONECCHIA - 14-21-28 GENNAIO 1961


Secondo il desiderio espresso dai Soci ed anche per poter migliorare lo svolgimento del corso, ci siamo accordati con la Scuola di Bardonecchia per le domeniche 14, 21, 28 gennaio 1962, osservando l'orario dalle ore 10 -12 e dalle ore 14 -16.
Il corso comprenderà quattro classi e l'assegnazione degli iscritti sarà fatta dal Direttore della scuola sig. Bosticco, il quale ha raccomandato il massimo impegno da parte degli allievi, così da compensare degnamente lo zelo degli insegnanti.
La Presidenza sezionale contribuirà con un fondo speciale per alleggerire la parte finanziaria a carico dei soci iscritti. Per necessità organizzative, le iscrizioni sono state chiuse il 15 dicembre scorso, con l'adesione di 50 soci.
Questo 3° corso invernale vuol essere uno stimolo ad imparare bene l'uso dello sci per poter partecipare alle gite sci-alpinistiche primaverili e così godere tutti insieme, delle belle discese, senza inutili cadute che affaticano e fanno ritardare la comitiva.
Bardonecchia, e più precisamente il campo Smith, sede della scuola, si raggiungerà in pullman partendo da Torino, secondo il seguente programma:
Ore 6: S. Messa nella chiesa di S. Secondo.
Ore 6,30: Partenza in pullman ed arrivo a Bardonecchia alle ore 9.
Dalle ore 9 - 11 e dalle ore 14 '16: Lezioni secondo il programma degli Insegnanti.
Ore 17,30: Partenza per il ritorno. Arrivo previsto a Torino ore 20.
Quota pullman Torino - Bardonecchia L. 660.

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   CALENDARIO GITE PER IL 1962


Lunghe e laboriose sono state le riunioni dei membri della Commissione gite: Rocco, Zenzocchi, Casassa, Castagneri, Clerici, Cerrato, Marocchino, Chiantor in unione ai Consiglieri Sezionali, per approntare le gite da effettuarsi nel 1962. Pazientemente Bersia ha potuto concretare quanto la maggioranza aveva approvato e precisamente:
14 - 21 - 28 Gennaio Lezioni di sci - Maestri della Scuola di Bardonecchia
4 Febbraio Coppa « Giovane Montagna » e Coppa « Martori » a Monesi.
18 Febbraio Cima delle Liste, 2736 m - Chiantor - Orsolano.
3 - 4 Marzo Cima Flassin, 2772 m, Etroubles - Actis - Chiantor.
18 - 19 Marzo Blindenhorn, 3384 m, Airolo - Bersia - Proserpio.
8 Aprile Jafferau - Sommeiller, 3333 m - Marocchino - Proserpio.
15 Aprile Esercitazioni su roccia - Rainetto.
29 Aprile Rocca Sella, m. 1509 - De Paoli - Casassa
5 - 6 Maggio Colletto X, m. 2900, Cervieres - Proserpio - Castagneri.
13 Maggio Lunelle, m. 1400 - Banaudi - De Paoli.
19 - 20 Maggio Punta Francesetti, m. 3441, Bonneval - Rainetto - Donato.
2 - 3 Giugno Gran Paradiso, m. 4061 - Rainetto - Zenzocchi.
16 - 17 Giugno Esercitazioni su ghiaccio - Rosso - Rainetto.
29 - 30 Giugno e 1° Luglio Gita intersezionale nelle Dolomiti orientali (Cortina - Misurina) - Consiglio Sezionale.
14 - 15 Luglio Pic de Neige Cordier, m. 3613 - Depaoli - Clerici.
Luglio - Agosto Chapy d'Entrèves; Traversata a Chamonix; Tour Ronde, 3792 m; Mont Blanc du Tacul, 4249 m - Consiglio Sezionale.
8 - 9 Settembre Rocciamelone, 3538 m - Viano - Rosso R.
23 Settembre Cristalliera, 2801 m (Val Chisone) - Annovazzi - Banaudi.
14 Ottobre Gita di chiusura.
11 Novembre Funzione religiosa al Monte dei Cappuccini.

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   ASSEMBLEA DELEGATI AL CONSIGLIO CENTRALE - VERONA 4 NOVEMBRE 1961


Sempre molto simpatici questi incontri di fine anno fra i soci delle diverse Sezioni, non solo per la messa a punto di problemi diversi impostati durante l'anno, ma ancora per quella sincera amicizia che, nata sui monti, si consolida in città. Sono questi incontri che alimentano la cordialità, la fraterna comprensione, la dedizione. Seppure qualche volta risulti rude l'espressione, c'è maggior calore fra coloro che si rivedono durante l'anno interrompendo, per poco tempo, le ansie della vita di tutti i giorni.
Non sono superficialità l'accoglienza e la cordialità dei singoli soci delle Sezioni che a turno ospitano i Delegati. Gli amici Veronesi, con il loro Presidente prof. De Mori, quest'anno ce ne hanno dato conferma.
È in questo clima di amicizia che il nostro ing. Luigi Ravelli, all'unanimità, è stato riconfermato, per la terza volta, Presidente Centrale. È vero, i suoi impegni professionali sono gravosi, ma tutti ci ripromettiamo di seguirlo e di rendergli più facile il compito.
Le altre cariche sono state così stabilite:
Vice-Presidente: Martinuzzi dott. Ferruccio (Vicenza), Morello dott. Aldo (Torino)
Consiglieri: Rosso Pio (Torino), Bersia p. i. Pier Luigi (Torino), Lanza Piero (Moncalieri), Pagliarin Basilio (Venezia), Viano Giuseppe (Torino), De Mori prof. Giuseppina (Verona), Federici dott. Pirro (Genova)
Revisori dei Conti: Dussin rag. Bruno (Verona), Ugo rag. Giuseppe (Cuneo)
Cassiere, all'unanimità, è stato riconfermato Banaudi ing. Carlo (Torino).
L'assemblea ha demandato l'incarico di organizzare la disputa della Coppa « Giovane Montagna » per le Alpi Orientali, alla sezione di Vicenza e per le Alpi Occidentali alla sezione di Genova, che ne curerà l'effettuazione a Monesi, importante centro sciistico delle Alpi Marittime.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   18 FEBBRAIO 1962 - CIMA DELLE LISTE O PUNTA GARDETTA 2736 m


Si trova sulla destra orografica della Valle Germanasca all'altezza di Ghigo, al vertice della cresta che separa i valloni di Cialancia e d'Envie. Dalla vetta si dipartono due creste secondarie: NO e NE formanti un'ampia conca in cui si trovano i piccoli laghi di Rocca Rossa, invisibili in questa stagione. La cresta NO detta anche Corsa del Cavallo si abbassa dolcemente al colle della Balma.
La vetta offre un ottimo panorama sui monti della Val Germanasca che pur essendo molto vicina a Torino, conosciamo poco.
Da Praly 1370 m toccando i casolari Indritti 1610 m, Colle della Balma 2310 m, si raggiunge la vetta in 41/2 - 5 ore.

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   3 - 4 MARZO 1962 - CIMA FLASSIN 2772 m


La cima Flassin si eleva per circa 170 metri dall'omonimo colle, che mette in comunicazione la valle del Gran San Bernardo e la valle d'Aosta. Il colle si apre al termine di un vallone che inizia dal pianoro di Etroubles e precisamente dai campi di St. Oyen con orientamento NE. Un dislivello di circa 1500 metri dovrà essere superato senza l'ausilio di mezzi meccanici, ma col pernottamento a Etroubles la gita potrà svolgersi con relativa comodità. La zona per noi sconosciuta sarà un richiamo per portarci con maggior entusiasmo e godere con più soddisfazione il paesaggio che si schiuderà nuovo ai nostri occhi.
Si invitano i Soci a voler prendere visione, in sede, dei programmi dettagliati, che per ragioni tecniche, non ci è possibile la pubblicazione, oggi.

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VITA SEZIONALE


   SEGRETERIA


Con l'inizio dell'anno 1962, si ricorda ai soci di provvedere con sollecitudine al rinnovo della quota sociale. Onde evitare la sospensione dell'invio delle pubblicazioni, i soci sono invitati a compiere tale loro dovere, entro il prossimo mese di marzo, trascorso il quale la quota stessa sarà maggiorata per l'esazione a domicilio.
Soci ordinari L. 1.500
Soci aggregati L. 700

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ATTIVITÀ SVOLTA


   COLLE JOUX 1683 m - 15 OTTOBRE 1961


Le precarie condizioni stradali per giungere al colle del Nivolet ci hanno obbligati, all'ultimo momento, ad un cambio che non avremmo voluto fare.
La conca di S. Vincent è pur sempre attraente e la zona del Colle Joux, con la sua pineta, ha offerto ai partecipanti, fra cui il Presidente Centrale con la sua Famiglia, la semplicità, la tranquillità e le bellezze autunnali della montagna.

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   FUNZIONE AL MONTE DEI CAPPUCCINI - 12 NOVEMBRE 1961


La pioggia, rabbiosa ed abbondante, non ci ha permesso la familiare conversazione sul piazzale antistante la Chiesa. Così è mancata la possibilità di intrattenerci coi soci anziani, ma soprattutto con i ragazzi dei nostri soci, circondati dall'affetto e dalle premure di papà e mamma, per i quali questa manifestazione è motivo per ritrovare i compagni di cordata, gli amici di ore vissute nella purezza della montagna e l'ambiente che ha reso possibile il raggiungimento di mète agognate.
Don Piero Giacobbo, Cappellano del lavoro, che nelle nostre gite ci procura la gioia di ascoltare la S. Messa in sperdute Cappellette, o al cospetto del Creato, dove le pareti rocciose sono di ornamento ed il Cielo canta le glorie del suo Signore, ha offerto a Dio il S. Sacrificio, ricordandoci come la Giovane Montagna, per i suoi principi, abbia un compito ben determinato nell'ambiente alpinistico. La fredda ed avversa giornata ci ha fatto riflettere maggiormente sui nostri doveri, mentre ci confortava il pensiero beneaugurante per il prossimo anno: ritrovarci ancora così numerosi per rinnovare i nostri ringraziamenti, le nostre promesse e i suffragi per i nostri cari, che già ci hanno preceduti nel segno della Croce.

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   9a VISITA AGLI ALPIGIANI - COLLE S. GIOVANNI E RICCHIAGLIO - 3 DICEMBRE 1961


Ventisette sono stati i soci che hanno raccolto dalla viva voce dei piccoli alpigiani il grazie sincero sgorgato da cuori che ancora palpitano in semplicità e schiettezza. È stato questo grazie ad accendere una luce particolare nel nostro intimo, luce appariscente in quanto esternamente gli occhi percepivano solo il grigio di una giornata avara di luce e di sole. Le nostre briciole cadono su terreno avido e speriamo riescano con altre previdenze a far superare il punto morto di queste indigenze che sono già attenuate di molto.
Grazie a tutti i soci che cooperano affinché questa attività si sviluppi sempre più, anche se manca per noi quella risonanza che mi pare sia preclusa all'Associazione Giovane Montagna. Pensiamo che la sola Sezione di Torino annualmente distribuisce pacchi dal contenuto veramente redditizio, per un ammontare di circa 350.000 lire, realizzato con offerte di una parte dei propri soci; certamente costoro godranno più intimamente della gioia di saper donare in umiltà.
Il ritorno, svoltosi attraverso il Colle del Lis, non ha dato troppa soddisfazione in quanto al grigiore nebbioso della giornata si è aggiunto, per gli sciatori, il guasto allo skilift. Questi, fiduciosi nel mezzo meccanico, avevano lasciato a casa le pelli di foca, per cui hanno dovuto faticare per la risalita e ridurre le numerose discese, che già avevano preventivato di godersi. Tuttavia un gruppetto ha ancora raggiunto la vicina punta Mompellato, ritornando soddisfatto della buona discesa. Il gruppo rientrava a Torino alle ore 18,30.

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   17 DICEMBRE 1961 - COLLE CHENAILLET 2550 m - MONGINEVRO


Dopo aver ascoltato la S. Messa, ci raduniamo alla svelta fra folate gelide e nevischio. In 21 iniziamo il viaggio, per ora, con meta incerta. Ad Oulx uno squarcio di sereno ci invita a seguire il programma prestabilito. Il Monginevro ci accoglie con sole smagliante e termometro molto sotto lo zero. Acrobazie varie alle ancore dello skilift e finalmente inizio della salita su per il magnifico vallone del Chenaillet.
In gruppo compatto raggiungiamo il Colle; brevissima sosta causa una forte corrente d'aria quasi polare ed inizio di una divertente discesa con neve buona. Alle ore 14 siamo tutti al Monginevro. Alcuni prolungano il divertimento sulle varie piste. Un elogio al gruppo femminile per l'impegno e la migliorata tecnica dimostrata. Sono questi i primi risultati della Scuola di Sauze, che quest'anno saranno certamente più sostanziosi dopo le lezioni di Bardonecchia.
E. Marocchino

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VITA SEZIONALE


   AFFILIAZIONE DELLA SEZIONE ALLA FEDERAZIONE ITALIANA ESCURSIONISTI


La Presidenza ha ritenuto conveniente che la nostra Sezione aderisse alla suddetta Federazione, affinché i soci vengano a beneficiare delle previdenze nazionali che a detta Federazione fanno capo. Inoltre, con l'aumentato numero delle Società affiliate, essa potrà con maggior autorità, richiamare l'attenzione del Ministero per il Turismo sui bisogni delle Associazioni che si dedicano all'escursionismo e all'alpinismo.
Per il collegamento con la suddetta Federazione è stato delegato il consigliere Proserpio Ernesto. Si invitano i soci a voler richiedere, con il versamento di L. 100, la tessera della FIE che dà diritto a diversi sconti sui mezzi di trasporto e ad altre agevolazioni assicurative su eventuali infortuni.

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   IN FAMIGLIA


Giubileo Sacerdotale:
Esultiamo con l'Esimio nostro Socio Vitalizio, Padre Filippo Robotti, Domenicano, per il sessantesimo anniversario della Sua professione Religiosa. Sempre Egli ha voluto bene alla Giovane Montagna ed in questa gioiosa ricorrenza chiediamo una particolare preghiera, affinché la nostra Associazione continui con successo la sua opera in mezzo ai giovani perché comprendano la Montagna come mezzo di elevazione spirituale a Dio.

Si sono uniti in matrimonio :
Signorina Giovanna Solera ed il Signor Luigi Rainetto.
Signorina Maria Silva Cannuni ed il Signor Francesco Bozzetta.
Ai felici sposi l'augurio di tutti i « montagnini ».

Sono sbocciati alla vita:
Paolo primogenito di Marco e Jolanda Bétemps.
Giuliana di Michelangelo e Maddalena Gianasso.

Lutti:
È mancata la Mamma della Signorina Renza Cravero. Alla benemerita consocia giunga il nostro sincero cordoglio e Le sia di conforto la preghiera che eleviamo a Dio con fede ardente.

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   NUOVI SOCI A TUTTO DICEMBRE 1961


CAMARRO Prisco
MARCHISIO Franco
BILOTTA Augusta
BILOTTA Elisabetta
RUFFA Guido
MORELLO Giorgio
PASTRONE Adriano
MANFRINATO Pio
FERRANDO Anna
EMANUEL Silvia

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   MARTEDÌ 16 GENNAIO 1962 - ORE 21,30


Proiezione in sede di filmino e diapositive " VIAGGIO IN MAROCCO "
presentato da Bersia Pier Luigi

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