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Notiziario Sezione di Torino Novembre 1963



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VITA SEZIONALE


   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI


L'Assemblea è indetta in prima convocazione alle ore 20,45 di Venerdì 25 Ottobre 1963 presso la sede sociale via della Consolata 7 ed occorrendo in seconda convocazione alle ore 21,45 del medesimo giorno con il seguente
ORDINE DEL GIORNO
Rendiconto gestione sociale 1962-1963.
Nomina del comitato elettorale ed inizio votazione.
Varie.
IL PRESIDENTE
Modalità per il voto
Hanno diritto al voto tutti i soci della Se zione, in regola con la quota sociale 1963.
La scheda allegata al presente Notiziario dovrà essere ritornata compilata, al Comitato Elettorale della Sezione entro venerdì 25 ottobre. Il seggio elettorale rimarrà aperto dalle ore 14 alle ore 16 del giorno successivo, sabato 26 ottobre.
Questa ultima disposizione è stata presa per dar modo di votare a coloro che per ragioni di salute, familiari, di lavoro, non potessero intervenire la sera del 25 ottobre Scadono dalla carica:
I Consiglieri della Sezione di Torino :
Rosso Pio, Depaoli Mario, Rainetto Luigi, Donato rag. Carlo, Banaudi ing. Carlo, Morello dott. Aldo, Viano Giuseppe, Annovazzi rag. Carlo, Bersia p. i. Pier Luigi, Capietti Vittoria, Tencone Attilio, Buscaglione dott. Sergio, Orsolano Riccardo, Proserpio Ernesto,
I delegati al Consiglio Centrale:
Ravelli ing. Luigi, Banaudi ing. Carlo, Morello dott. Aldo, Rosso Pio, Viano Giuseppe, Bersia p. i. Pier Luigi, Buscaglione dott. Sergio, Merlo dott. Bernardo, Annovazzi ragionier Carlo, Milone dott. Piero, Rocco Luigi, Depaoli Mario, Donato rag. Carlo, Marocchino Efisio, Orsolano Riccardo.
Hanno collaborato con la Presidenza :
Castagneri Piero, Chiantor Riccardo, Ghiglione Franco, Zenzocchi Cesare, Casassa Ernesto, Clerici Vincenzo, Bolla Giuseppe, Cerrato Oreste, come bibliotecario.

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   CONSIDERAZIONI SULLE VACANZE ESTIVE


Il bello ed il brutto tempo, è una oscillazione naturale, indipendente dalla nostra volontà, la quale può essere solo modificata nella valutazione interpretativa personale, che ciascuno dà al "bello" ed al "brutto". Quest'anno, pensiamo, non possono esserci dubbi su questa classificazione. In montagna durante le vacanze estive, il tempo è stato decisamente non bello, ripetendo quanto già nei mesi precedenti si era verificato con le tardive e copiose nevicate, ostacolando la normale realizzazione del programma delle gite alpinistiche, le quali avevano dovuto essere annullate e possibilmente sostituite con altre più modeste.
Poche le giornate favorevoli al Chapy nel periodo dal 4 al 20 agosto. Molte le giornate che hanno visto la quasi totalità dei presenti aggirarsi nel vasto salone, pessimisti, ma ancor aggrappati al tenue filo della speranza che il domani potesse essere migliore. Poter salire in alto, poter evadere da quella opprimente situazione e realizzare quanto per lunghi mesi era stato sognato: raggiungere quella vetta che ora appariva così vicina senza bisogno di calcoli algebrici per far quadrare le ore, le giornate necessarie per riuscire nell'impresa.
Le delusioni sono state perciò pesanti, anche perchè i più non hanno pensato ad un programma di ripiego. O quella vetta, altrimenti nulla.
Abbiamo così potuto fare delle considerazioni sulla valutazione che i giovani danno alle ascensioni, valutazioni che si scostano dal vero e sano alpinismo, così magistralmente esposto da Natale Reviglio sulla nostra rivista gennaio - marzo 1961, e di cui non posso fare a meno di citare alcuni brani.
« Rientra ormai nel numero delle manifestazioni cittadine di bassa lega l'esodo settimanale o stagionale di tante creature livellate su una superficiale vita di mondo, che sullo stesso piano collocano la danza e lo sci, la partita di calcio e la gita al rifugio Torino in teleferica,.. Con una tal interpretazione, del monte si ricade inesorabilmente più basso della quota di partenza.
E sebbene occorrano debite distinzioni, e meriti assai più benevola considerazione, lo spirito strettamente e prevalentemente agonistico e sportivo mortifica l'alpinismo e allontana i benefici della montagna, della vera montagna, della « totale » montagna, sulla nostra anima assetata di purezza.
... dobbiamo convenire che le soddisfazioni alpinistiche tanto più sono elevate quanto maggiormente esse ci accompagnano a questo integrale inserimento della montagna nell'anima.
Per cui anche se l'escursione compiuta è di grado assai modesto (ma che concetto della montagna ha mai dettato una simile e tanto umiliante classifica?) può diventare la più efficace e la più cara conquista.
Tante volte scrivendo per la nostra Rivista ho messo l'accento su questo valore morale dell'alpinismo e su questo ruolo di mezzo di elevazione dello spirito,
... tutto quanto dalla nostra associazione potrà essere fatto perchè oltre l'alpinismo si veda, si conosca, si ami in tutta la sua interezza la montagna, sarà gran cosa, anzi la miglior cosa, perchè avrà corrisposto più eloquentemente ad un dono di Dio all'umanità, dono di elevazione e di purificazione.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   Monte Tovo m 1186 Valsesia - 13 ottobre 1963


Ottimo belvedere sui monti della Valsesia e famigliare mèta degli amici della locale sezione. Il rifugio Ca-mea è posto in amenissima posizione e si può dire un po' nostro perchè è stato costruito anche con il concorso della sezione novarese della Giovane Montagna.
Programma:
Ore 6 ?: Messa nella chiesa di San Secondo. Ore 6,30: partenza in torpedone.
Ore 8 ?: arrivo a Foresto Sesia m. 560.
Omaggio alla tomba del Rev.mo Can. Luigi Ravelli, direttore della nostra Sezione Valsesiana, alpinista accademico e proseguimento per il rifugio Ca-mea in un'ora e mezza e quindi in vetta in un'altra mezzora; pranzo al rifugio, previa prenotazione, oppure al sacco.
Ore 17 ?: ritrovo a Foresto per la partenza ed arrivo a Torino alle ore 20 circa.
Quota viaggio L. 1000. - Quota pranzo L. 900. Equipaggiamento di media montagna. Direttore di gita : A. Morello.

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   Funzione religiosa al Monte dei Cappuccini - Domenica 10 novembre 1963


E' senza dubbio la funzione. iscritta a calendario, che caratterizza concretamente la Giovane Montagna, la quale, ispirandosi ai principi cattolici, ogni anno, chiamando a raccolta intorno all'altare tutti i suoi soci, giovani e anziani, rinnova l'impegno di portare nella pratica dell'alpinismo un soffio di cristianesimo.
Nella celebrazione della S. Messa ricorderemo ancora tutti i Caduti sulla Montagna e tutti i soci che già ci hanno preceduti nel segno della Croce, porgeremo il nostro grazie a Dio Onnipotente per intercessione della Immacolata, che dal Monte riguarda Torino.
Il nostro Direttore spirituale, Don Piero Giacobbo celebrerà la S. Messa alle ore 10

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VITA SEZIONALE


   RIUNIONE PROGRAMMAZIONE GITE


Ritorna il periodo in cui necessita formulare un programma per l'attività alpinistica annuale. La Presidenza invita tutti i soci alla collaborazione, non solo con il suggerimento delle gite da effettuare, ma ancora con la prestazione personale nella direzione ed organizzazione delle gite stesse.
A tale scopo la prima riunione sarà tenuta in sede Martedì 15 ottobre 1963 alle ore 21,15 a cui sono invitati tutti i Soci di buona volontà.

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   AIUTO FRATERNO AGLI ALPIGIANI


No, non ci siamo dimenticati dei nostri amici alpigiani e neppure riteniamo sia stato esaurito il compito che ci eravamo assunti : tenerci in collegamento e per quanto possibile, dimostrare come gli alpinisti cittadini sentono le loro necessità ed in qualche modo cercano di affrontarle.
Quale la mèta? non è ancora stata fissata, ma questo ha un valore secondario, è importante raccogliere, ordinare, preparare pacchi sostanziosi ed in buon numero, in modo da poter soddisfare il più largamente possibile le necessità.

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   L'ANGOLO DEI FOTOGRAFI


La Presidenza ha creduto opportuno fissare due sere per le proiezioni delle diapositive scattate durante le vacanze, e precisamente:
martedì 29 ottobre
martedì 12 novembre, in sede alle ore 21,30.
Si invitano i soci a voler preventivamente portare le loro diapositive per una amichevole selezione, in modo da rendere più interessanti le serate.

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   LEZIONI DI SCI


La larga adesione avuta all'annuale corso di sci a Bardonecchia, impegna la Presidenza a predisporre per la sua effettuazione, che si ha intenzione di portare da tre a quattro le lezioni domenicali.
La quarta lezione, avendo l'approvazione da parte dell'ottimo direttore della scuola Signor Bosticco, dovrà essere una lezione pratica fuori delle battute piste.
Si ricorda che le iscrizioni, per motivi tecnici, saranno limitate a 60 posti.

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   16-17 NOVEMBRE - ASSEMBLLEA DEI DELEGATI A PINEROLO


I rappresentanti della Sezione, Delegati al Consiglio Centrale, sono vivamente invitati a partecipare ai lavori dell'Assemblea, molto importanti per la formulazione del programma per solennizzare il Cinquantenario dell'Associazione, fondata nel 1914.
A Pinerolo converranno i rappresentanti di tutte le Sezioni, si avrà così l'occasione per nuovi incontri e per consolidare amicizie particolarmente care.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   23-24 Giugno 1963 - Gran Paradiso m 4061 - Monte Rocciavrà m 2778


Siamo al 23 giugno e sulle alte cime la neve è ancora più che abbondante. Poter salire oltre i 3500 senza sci, non è possibile, così la programmata ascensione al Monte Rosa deve essere accantonata perchè si presenta difficile raggiungere il numero degli sciatori-alpinisti per completare il pullman.
Si sdoppia la gita in due. Una comitiva al Rocciavrè nella vicina Valle di Susa e l'altra salirà sul Gran Paradiso, se il tempo lo permetterà. La fortuna ha sorriso alle comitiva degli sciatori, che, se pure raggiungendo il rifugio Vittorio Emanuele verso le ore 12,30 della domenica con pioggia insistente sin verso le ore 20, al mattino successivo ha avuto sole pieno ed una neve ottima che facilitarono tutti i virtuosismi possibili. Le cinque ore impiegate per raggiungere la vetta, in discesa si sono ridotte a -poco più di mezz'ora per alcuni. Qualche cosa di più per altri. Con ciò si spiega la grande soddisfazione di aver osato in un momento di perplessità.

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   29-30 Giugno - Piccole Dolomiti - Incontro intersezionale


La nostra sezione ancora una volta, con un numeroso gruppo di partecipanti, ha dato un buon contributo per la riuscita della annuale manifestazione che gli amici vicentini hanno organizzato con cura.
La salita al Baffelan e la funzione sul Pasubio, hanno permesso di prendere conoscenza di questa zona prodiga di ottime scalate su roccia e ricca di ricordi storici.

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   14 Luglio 1963 - Aiguille Pers


Si è ripetuto quanto già era successo per la gita al Monte Rosa. Ancora due Comitive in sostituzione del Monviso e un gruppo ancora con gli sci!
Giornata bella che ha soddisfatto tutti. Gli sciatori della Aiguille Pers hanno rivisto la bella discesa del Gran Paradiso di tre settimane prima, e in vetta, a lungo hanno provato la gioia di poter trascorrere quelle ore piene di sole e di azzurro nel lieto conversare, prima di scendere velocemente a valle su di una neve ottima ed entusiasmante.
Di ritorno, a Ferrere Cenisio, gruppo di case alpine ancora permeate della tranquillità montana, nella Chiesa parrocchiale Don Piero ha celebrato la S. Messa ascoltata con particolare devozione.

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   13-14 luglio - Monte Niblé m 3364


L'ascensione al M. Viso non può essere effettuata per l'eccessivo innevamento Alcuni giovani particolarmente cocciuti non si arredono definitivamente e decidono una capatina al monte Niblé (molto meno impegnativa, ma non completamente disprezzabile).
Con un ottimismo eccezionale, partono 1 sabato pomeriggio sotto lo scrosciare insistente di una pioggia per nulla invitante. A sera li accoglie il rifugio Mariannina Levi. Cena. Cori. Silenzio.
Ore 3: levataccia. Il cielo stellato annuncia una buona giornata. Solo una nube piuttosto fosca, sul colle Ambin, minaccia bufera. Le previsioni meteorologiche si avverano. Prima delle 10, però torna il sereno ed il sole saluta i sei soddisfattissimi, intenti a risalire l'ultimo tratto del nevaio.
Ore 10 (che record!? !): tutti in ietta.
Tentar non nuoce: ne valeva veramente la pena.
Allegramente si riprende la via del ritorno, resa meno monotona da alcune variazioni in chiave umoristica, effettuate sotto il Col d'Ambin da due tipi non troppo esperti in fatto di proseguire per la giusta via.
Anna Farò

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   21 Luglio - Grand Hoche ed Aiguille d'Arbour m 2865


Il treno per Beaulard delle 6 e 22 ha I vantaggio di essere rapido, ma è super affollato. Il gruppo dei fissati "montanini" incassa amabilmente i gentili appellativi di alcuni passeggeri non troppo entusiasti del loro ingombrante equipaggiamento.
Da Beaulard al rifugio Rey la salita non presenta alcuna difficoltà, perchè si effettua in seggiovia.
La cresta che ci sta di fronte si staglia nella sua aspra bellezza al di sopra del verde dei larici.
Nonostante alcune divergenze di opinione circa la via da seguire, tutti giungono felicemente sulla Grand Hoche, dopo circa quattro ore di piacevole camminata. Decidono quindi di proseguire in cresta per l'Aiguille d'Abour, che raggiungono in un quarto d'ora circa. Rapido spuntino e sosta d'obbligo per riprendere fiato e godere l'ampio panorama.
Ascensione facile, che ci ha soddisfatti per il godimento della bella giornata.
Alla stazione di Beaulard, incontro con un secondo gruppo, partito con un'ora di ritardo, che pur avendo il medesimo nostro programma non è stato capace di ritrovarci. Scambio di impressioni. Risate. I 'avventura si conclude in treno , con una serie di cori alpini, che fanno presto dimenticare lo spiacevole contrattempo.
Anna Farò

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   8 Settembre1963 - Rocciamelone m 3538


Finalmente, una gita con il sole e con tutte le altre positive conseguenze! E' vero, la neve caduta fino a mezzogiorno del sabato ha rallentato di molto la marcia; da Ca' d'Asti alla vetta, ma la gioia d'aver potuto ancora una volta rendere ossequio alla Madonna del Rocciamelone, che sempre ci accoglie con le braccia aperte in un trionfo di bianco e azzurro, è stato certamente il balsamo più efficace alla fatica, anche, se per qualcuno mancante di allenamento, è stata un po' severa.
La S. Messa celebrata a quota 3538 nella Cappella, che possiamo anche chiamarla delle "Grazie" tanti sono i segni della riconoscenza, ci ha ancora una volta ricordato la grandezza del Santo Sacrificio, certamente più facile ad apprezzarsi qui nel silenzio, nella purezza, nello splendore della natura.
I trentaquattro partecipanti ringraziano Don Piero che ha dato loro la possibilità di comprendere con più chiarezza i misteri della nostra Fede e nel contempo dare un soffio di spiritualità all'azione materiale dell'alpinismo.

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VITA SEZIONALE


   IN FAMIGLIA


Lutto
A Foresto Sesia, è piamente mancato 1 Rev.mo Canonico Luigi Ravelli, spiccata figura di Sacerdote Alpinista, Accademico del Club Alpino Italiano e socio fondatore della nostra Sezione Valsesiana.
In quest'ora di dolore, siamo fraternamente vicini al nostro Presidente Centrale ingegner Luigi Ravelli strettamente legato da vincoli di parentela allo Scomparso, con l'offerta delle nostre umili preghiere, che saliranno anche dalle vette raggiunte, per l'Anima eletta che ci ha lasciati.
Chiediamo ai Soci la preghiera del suffragio cristiano per la MAMMA del nostro indimenticato presidente sezionale Carlo Pol, chiamata a raggiungere il Suo Carlo.
Annunciano il loro matrimonio
il Signor Pietro Aghemo con la Signorina Alessandra Caldera l'Architetto Enrico Cellino con la Signorina Giovanna Cornaglia. A loro i nostri auguri più fervidi.

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   BIVACCO FISSO "GIOVANE MONTAGNA"


A quota 3210 sulla dorsale S. E. del Piccolo Monte Bianco nel Gruppo delle Trelatéte, è stato montato il 9 settembre, il bivacco del cinquantenario. La località è un punto panoramico di prim'ordine, ma molto più importante è la sua ubicazione alpinistica, perchè con la ospitalità che il bivacco offre, si ha il mezzo per salire vette di grande interesse e di particolare impegno.
Il trasporto è stato fatto il 16 agosto a mezzo elicottero della Società francese Gyrefrance e seppure con molta ansia per l'incostanza del tempo, tutto si è svolto con cronometrica precisione sotto la direzione del nostro Presidente Centrale ing. Luigi Ravelli.
Per il montaggio invece le cose non sono andate come era nel nostro intendimento, perchè ancora il cattivo tempo frustrò tutte le buone intenzioni intese a contenere le spese per la posa in opera, per cui abbiamo dovuto avvalersi in maggior misura dell'opera delle guide di Courmayeur.
Così le spese effettive hanno superato leggermente il preventivo, ma siamo certi che tutti i soci vorranno concorrere per coprire questa differenza, valutando il fatto che la Giovane Montagna oggi è presente con un'opera alpina di valore, nel gruppo del Monte Bianco, il più importante d'Europa.
Il Elenco Sottoscrittori :
Capietti Vittoria
L. 1.000 N. N. L. 1.000
Marocchino Efisio » 2.000 N. N. » 1.000
Banaudi Carlo » 15.000 Meliga Oreste » 2.000
Guida Maria » 1.000 Chiantor Riccardo » 1.000
Adami Fiorenzo » 2.000 Alotto sorelle » 1.000
Gillio Roberto » 600 Ghiglione Franco » 2.000
Buscaglione Sergio » 2.000 Parziale L. 31.600 - Complessivo L. 47.600.

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