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Notiziario Sezione di Torino Marzo 1964



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VITA SEZIONALE


   CONVOCAZIONE


Per causa di forza maggiore, avendo dovuto rinviare l'Assemblea annuale dei Soci fissata al 14 febbraio scorso, in Sede di Consiglio Sezionale, è stata stabilita la nuova convocazione.
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   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI


Venerdì 10 Aprile 1964 - ore 21,30 - Via Consolata, 7 ORDINE DEL GIORNO:
Bilancio Preventivo per il 1964
Programma attività annuale
Varie
Il Presidente

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ATTIVITÀ PREVISTA


   5 aprile


Traversata Clavières-Bardonecchia (occorre documento per l'espatrio). Direttori di Gita: Proserpio - Bersia
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   11-12 aprile


Monte Tabor m. 3177 - Valle Stretta (occorre documento per l'espatrio). Direttori di Gita: Grilli - Clerici
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   10 maggio


Téte du Mont m. 1897 - Valle Champorcher. Direttore Gita: Marchisío Sergio.
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PROSSIME SERATE IN SEDE


   VENERDÌ 3 APRILE ALLE ORE 21,30 IN SEDE


L'accademico del Club Alpino Italiano: Andrea Mellano accettando il nostro invito con sincera amicizia alpina, proietterà diapositive a colori scattate in scalate di grande importanza alpinistica, di cui è stato protagonista:
Nord del Cervino Nord dell'Eiger
Spedizione nel Nepal

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ATTIVITÀ SVOLTA


   Colle Saurel m 2300 - 16 febbraio 1964


La condizione nevosa della montagna, ci ha consigliato di annullare la gita programmata alla Croix de Chaligne e portarci invece a Clavières dove l'innevamento è discreto.
Il tempo però ci ha giocato. Così, arrivati al Colle Saurel con nebbia e nevischio, invece di proseguire per il Monte Gimont invertiamo la rotta e ritorniamo a Clavières. In basso c'è una migliore visibilità, cosicchè è possibile, aiutati dai mezzi meccanici, effettuare qualche velocissima discesa e ripagarci in parte della delusione provata.

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   Fraterno aiuto agli alpigiani - Frassinere 23 febbraio 1964


E' nato così, con questa denominazione, 1'8 dicembre 1957, giorno dell'Immacolata: saliamo a Pavaglione, sopra Chianocco portando un dono ai bambini della borgata. Poi pensammo che i vecchi, sono ancora più bambini e così anch'essi divennero partecipi di questa nostra modestissima, gioiosa, lieve fatica.
Oggi però all'undecima uscita, abbiamo constatato che questo incontro con gli alpigiani non può essere un « aiuto », ma deve essere una « Visita » a casa di amici a cui portiamo anche il nostro dono.
Dobbiamo suddividerci a gruppetti, vivere con essi tutte le ore della giornata, che abbiamo a disposizione, consumare vicino a loro il nostro pranzo, tenere conversazione, dire loro quello che il Signore ci suggerisce, perchè noi, come loro, abbiamo bisogno del Divino suggeritore.
A Rossano, quella anziana donna sola, che la parente si ostinava a dirci che non voleva la compagnia, che si sarebbe impressionata al vedere tante persone e noi con altrettanta convinzione a ribattere che a tutte quelle cose non credevamo o almeno, non si sarebbero verificate. Nella realtà la donna sola ci ha accolto in modo tale, che la parente rimase incredula, a quanto in quel momento era testimone.
Dopo la calda e forte stretta di mano, dopo il suo ringraziamento di averle fatto visita: Sun còntenta. A l'an fame propi piesì, perchè non mi sono, non cì siamo ancora soffermati a tenerle compagnia...... Dovevamo camminare ancora molto.
Alla borgata Maffiotto, ormai spopolata, quasi deserta, sulla soglia della stalla dove una mucca, una capra con l'agnellino di un giorno e l'asino che a modo suo ci accolse con prolungato fragore, ci incontriamo con un vecchio di 85 anni.
Incerto sulle gambe ci invita ad entrare. In un angolo si intravvede anche il suo « giacilio » e null'altro per lui che il davanzale dell'unica finestra che potevamo considerare la sua « tavola ». Depositammo il pacco. Ci rendemmo conto che molto, molto rimane da fare... e noi non riusciamo a farlo.
Alle Grange Maffiotto, una ventina di case sotto la neve, mancano le orme di « piè grandi e scarpe rotte ». Tutti assenti, no, un solo uomo, non vecchio di anni, ma provato dalle rinunce era rimasto a custodire, a vivificare la « sua casa » e le « grange ».
Ma perchè non siamo saliti subito quassù e non abbiamo tenuto compagnia a questo alpi-giano dalla folta barba che con tanto calore ci raccontava le sue vicissitudini?
Sì, dobbiamo "visitare" questi amici e portare a loro il nostro dono, la nostra effimera ma simbolica compagnia.

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   Colle de la Portia m 2187 - 1 marzo 1964


Favorita da una splendida giornata la nostra comitiva di ben 34 persone, è salita da Usseglio, in seggiovia, fino alle Grange Benot: quindi ha risalito i pendii che portano al Colle delle Lance m. 2170. Dopo un "riposino", le più entusiaste ragazze, iniziavano la discesa del pendio opposto al colle e attraversata la larga comba delle Segna attaccavano la ripida salita adducente al Colle de la Portia, ove i primi arrivavano sul mezzogiorno: 763 metri di dislivello, dalle Grange Benot, percorsi in poco più di due ore!
Un discreto numero di gitanti, saliva poi a piccoli gruppi, senza sci, alla Punta Grifone sovrastante il Colle. Il panorama, visibile dalla vetta, ricompensava i volenterosi: oltre alle vette già visibili del Colle, ancora il Rocciamelone e il Monviso, primeggiante solitario a sud, fino alle gobbe scure dell'Appennino Ligure.
La discesa, ha avuto momenti di vera allegria; non sono mancati qualche ruzzolone spettacolare a tuffo dove i protagonisti si trasformavano in una massa tipo sommergibile!
Si è approfittato della condizione del terreno per spiegare il fenomeno della neve in assestamento, con le linee di frattura visibilissime; una piccola slavina staccatasi di lato, senza danneggiarci, ha dimostrato la realtà dell'insidia.
Degne di elogio le partecipanti che solo quest'anno hanno iniziato a salire con le pelli, è stato per loro una gioiosa fatica e una sentita soddisfazione.
M. Grilli

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VITA SEZIONALE


   Bivacchi alpini


Ricordiamo che tutt'ora è aperta la sottoscrizione per il ripristino delle cuccette del Bivacco Pol al Gran Paradiso e per il completamento del Bivacco « Giovane Montagna » nel gruppo delle Trelatéte, che sarà inaugurato il 2 agosto 1964.
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   IN FAMIGLIA


Sono sbocciati alla vita:
Alessandro Cellino Alberto Reviglio Barbara Barra

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   SEGRETERIA


Con l'inizio dell'anno 1964, si ricorda ai soci di provvedere con sollecitudine al rinnovo della quota sociale.
Onde evitare la sospensione dell'invio delle pubblicazioni, i soci sono invitati a compiere tale loro dovere, entro il prossimo mese di marzo, trascorso il quale la quota stessa sarà maggiorata per l'esazione a domicilio.
Soci ordinari L. 1.500 Soci aggregati L. 700
Il conto corrente della « Giovane Montagna » porta il n. 2/885; potete fare il versamento in qualsiasi Ufficio Postale.
Si invitano i soci a voler richiedere, con il versamento di L. 100, la tessera della FIE che dà diritto a diversi sconti sui mezzi di trasporto e ad altre agevolazioni assicurative su eventuali infortuni.

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   Prepariamoci per salire al Rocciamelone m 3537


In questo anno, cinquantenario della fondazione della « Giovane Montagna », anticiperemo al 29 giugno il nostro annuale incontro con la Madonna del Rocciamelone. Non più, solo noi di Torino, ma tutti da Cuneo a Venezia, da Ivrea a Mestre, da Genova a Vicenza, da Pinerolo a Verona, da Moncalieri a Padova, ci ritroveremo uniti nel piccolo Santuario a quota 3535 voluto dalle Autorità religiose Valsusine e costruito con la fattiva collaborazione dei primissimi soci della « Giovane Montagna », i quali vollero vicino alla Casa di Dio anche il rifugio alpino.
Per la grande importanza di questo incontro, è stata formata una commissione composta da: Morello, Grilli, Montiferrari, a cui è stato assegnato il compito di elaborare un programma che permetta a tutti i soci di intonare, ai piedi del la Madonna, i canti di giubilo e di ringraziamento a Dio Onnipotente.

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