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Notiziario Sezione di Torino Maggio 1964



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VITA SEZIONALE


   Accantonamento al Chapy di Entrèves - 5 luglio-30 agosto 1964 Rifugio Natale Reviglio


Tempestivo ritorna l'annuale appuntamento per tutti i Soci presso la nostra casetta al Chapy. Il caldo precoce di questo assolato mese di maggio, ci ricorda che ai piedi del Monte Bianco, possiamo distenderci, riposare e tonificare nella pura brezza che scende a valle dai ghiacciai dei quattromila.
La direzione ha fatto del suo meglio affinchè tutti i servizi risultassero migliorati, anche se per ottenere ciò, ha dovuto affrontare maggiori oneri finanziari.
Le iscrizioni sono aperte e le sollecite adesioni potranno dare modo alla direzione di concretare uno svolgimento ordinato e piacevole. Per questo non è inutile ricordare ancora, se possibile, di non affollare eccessivamente le due settimane che vanno dal 9 al 23 agosto. La segreteria è a disposizione per fornire tutte le informazioni che potrebbero essere utili al fine di predisporre per il meglio le prossime vacanze. Certamente il miglior ricordo di queste giornate trascorse in montagna è sempre dato dalla socievolezza di tutti i soci, dal bel tempo e anche da... una buona tavola.
Un augurio: il sole accompagni la nostra permanenza nella conca di Courmayeur e l'attività alpi-nistica sia prodiga di intime soddisfazioni.

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   Rocciamelone m 3538 - 29 giugno


Come già segnalato nel precedente notiziario, il 29 giugno, sarà la giornata di omaggio alla Madonna del Rocciamelone da parte della "Giovane Montagna".
Sulla nostra Rivista, gennaio-marzo 1964, è pubblicato il programma elaborato dal Consiglio Centrale.
I soci della Sezione di Torino, unitamente ai soci della Sezione di Moncalieri, sono impegnati per la buona riuscita di questa manifestazione, per cui è necessaria una loro sollecita adesione indicando la comitiva a cui desiderano prendere parte e ciò che intendono fare per l'organizzazione.
Le iscrizioni sono aperte e vengono raccolte in sede da Aldo Morello e Silvio Montiferrari. Siate solleciti.

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   La Sezione di Torino ha vinto


Rallye Sci-alpinistico "Giovane Montagna" Clavières-Vallone Gimont - 25-26 aprile 1964
In un periodo particolarmente difficile per il vero alpinismo, disciplina sportiva che richiede volontà, cuore saldo, muscoli efficenti, la Sezione di Torino ha portato a termine il 1" Rallye sci-alpinistico "Giovane-Montagna", il quale ha avuto una fase preparatoria ricca di ansie, di dubbi e anche di incomprensioni.
La montanara fermezza di alcuni, ha vinto tutte le incertezze, realizzando una manifestazione sociale, che ne siamo certi, migliorerà d'anno in anno. Tutto bene quello che finisce bene e oggi il povero Cireneo della sezione, può concedersi una salutare soddisfazione.
La partecipazione al Rallye delle squadre di Genova, Ivrea, Moncalieri, Torino, dimostra come la nostra Associazione abbia conservato lo spirito di una sana attività sciistica intesa quale formazione di una mentalità alpinistica, che porterà il giovane a gustare le bellezze della conquista invernale o primaverile di vette dove il confronto, con lo snodarsi monotono delle discese obbligate in pista, anche se dominate dal dèmone della velocità, aumenterà la gioia di aver saputo staccarsi dal convenzionalismo di massa per entrare nel ristretto numero di coloro che hanno alzato lo sguardo e vedono oltre.

Dal fondo valle, Capanna Gimont, osservando quella linea accidentata, confine fra neve e cielo, formata dagli immacolati fianchi nevosi scintillanti al sole, ci siamo chiesti: riuscirà anche solo la curiosità, connaturata dell'uomo, a smuovere l'inerzia dei più e dare l'avvio a quella marcia, che costa sì, un po' di fatica, ma che permetterà all'avida pupilla di saziarsi, ammirando la divina tavolozza della ineguagliabile armonia cromatica e di forme della natura? Formuliamo l'augurio più fervido.
Così tutte le squadre percorrendo « quella linea accidentata, confine fra neve e cielo »: Colle Saurel, Monte Saurel, Colle Gimont, Monte Gimont, ritornarono alla capanna Gimont a punteggio pieno dopo aver salutato ai diversi controlli gli amici, Castagneri Piero, Castagneri Maria Rosa, Carossa Carla, Revello Bianca, Guida Franca, Banino Albina, Capietti Vittoria, Chiantor Antonietta, Farò Anna, Casassa Ernesto, Donato Carlo ed il nostro Presidente centrale, Luigi Revelli incontrato là sul Monte Gimont gioioso per la buona riuscita di questo Rallye, di cui era stato uno dei più convinti propugnatore ed organizzatore.
La pista per la prova di discesa in cordata, preparata dall'ottimo Direttore di gara Gino Rainetto, con la collaborazione di Solera Giorgio, Rainetto Giovanna, Ruffatti Giuseppe, doveva decidere di una classifica che già accomunava tutte le squadre per la buona prestazione data nella prima prova.
Il cronometro letto dal nostro Casassa, coadiuvato dal dott. Pesando di Ivrea, graduava le squadre determinando un punteggio supplementare:
Squadra Torino n. 5 tempo 1'29"3/5 punti 100
Ivrea n. 1 2'11"3/5 69
Genova n. 6 2'16" 67
» Torino n. 3 2'55"3/5 52
» Moncalieri n. 2 3'11"4/5 48
Torino n. 4 3'19"2/5 46
» Pinerolo n. 7 3'45"2/5 40

La classifica finale per l'assegnazione del Trofeo, tenuto conto delle due prove, risultava:
1 Torino n. 5 Ceriana Roberto, Frigero Bruno, Ugo Paolo 250+100=350
2 Torino n. 3 Giacobbo don Piero, Marocchino Efisio, Rosso Pio 270+52=322
3 Ivrea Brunoldi Edgardo, Faletto Savino, Fornero Mauro 250+69=319
4 Genova Cevasio Antonio, Montaldo Renato, Pastina Gianni 250+67=317
5 Torino n. 4 Chiantor Riccardo, Clerici Enzo, Frigero Silvio 250+46=296
6 Pinerolo n. 1 Bessone Luigi, Bruno Ezio, Clarari Eugenio, Galetto Carlo 250+40=290
7 Moncalieri Graglia Piero, Moncero Giancarlo, Morello Mario 220+48=268
Ritirata la 2e squadra di Pinerolo.

La squadra di Torino n. 3, è stata bonificata di 20 punti, come da regolamento per aver totalizzato ben 166 anni, con i suoi tre componenti. Per confronto si fa notare che la squadra vincitrice totalizza soltanto 68 anni. Le altre squadre vanno da un minimo di 75 a 109 anni.
Questa statistica non è fatta per graduare i meriti secondo le età, ma piuttosto per dimostrare come la passione per la montagna non ha confini, giovani ed anziani, vanno e guardano la montagna con spirito giovanile cosicchè trovano in essa una perenne giovinezza.
Ceriana Roberto, Frigero Bruno, Ugo Paolo, scrivono per primi il proprio nome su questo ambito trofeo: ad essi l'augurio della perseveranza.
I nostri bravi alpini radiotelegrafisti della 34s Compagnia di stanza ad Oulx hanno svolto con lode il servizio di collegamento a mezzo di radio-telefono: Capanna Gimont-Colle Gimont. Al Capitano comandante la

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ATTIVITÀ PREVISTA


   7 giugno Rocca Patanua m 2410 - Valle di Susa


Direttori di gita: Marchisio e Donato.
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   11-12 luglio Piccola Ciamarella m 3470 - Valle di Lanzo


Direttori di gita: Castagneri e De Paoli.
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   1-2 agosto


Inaugurazione bivacco « Giovane Montagna » m. 3200. Gruppo Trelatéte (Monte Bianco).
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ATTIVITÀ SVOLTA


   Corno del Camoscio m 3026 - 30 marzo 1964


Per motivi tecnici e con la speranza di avere dalla nostra parte il bel tempo, l'effettuazione era stata anticipata, ma non fummo fortunati.
Fiocchi di neve già alla stazione di arrivo della seggiovia. Nebbia e nevischio al Gabiet, dove ci fermiamo in attesa di una schiarita. Questa, ritarda, e una parte di noi inizia la marcia, alla cieca, verso la mèta. Solo la pratica e l'esperienza di Grilli riesce a condurre la comitiva senza sensibili deviazioni fin quasi al Colle d'Olen. La pesantezza della neve ha ritardato di molto la

marcia, cosicchè il ritorno è d'obbligo, anche perchè il tempo dopo un leggero miglioramento peggiora, impegnandoci in una discesa disciplinata per non smarrirci.
Al Gabiet siamo nuovamente in mezzo ad una insistente nevicata, perciò ritorniamo alla punta Jolanda, dove si diparte il pistone che scende a Gressoney. Anche se la nebbia ancora ci ostacola, ormai su un terreno reso facile dai pistaioli, è un gioco e un divertimento raggiungere il pullman che ci attende per riportarci a Torino.

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   Mont Gondran m 2392 - 5 aprile 1964


Causa l'eccessivo recente innevamento, la traversata Clavières-Bardonecchia che percorre tratti valangosi, era già stata sostituita con la meno impegnativa Clavières-Monginevro, attraverso il Colle Chenaillet.
La pioggia insistente e monotona, che da poco aveva ricominciato a lavare la città ancora addor-mentata, ci fece prevedere, dopo la S. Messa a S. Secondo, quali sarebbero state le condizioni della montagna.
Giunti a Clavières troviamo la Valle Gimont tinta di grigio scuro, cosicchè cambiamo ancora e proseguiamo per il Colle del Monginevro. La visibilità non è migliorata, ma l'ottima neve farinosa, fa preferire i mezzi meccanici di salita alla maggior parte dei gitanti, 33 persone.
In otto, decidiamo di raggiungere ugualmente il Mont Gondran. La silente conca che percorriamo, ovattata da leggere nebbie vaganti, ci si presenta come un delicato paesaggio di fiaba. Discesa buona e lieto ritorno in città dove finalmente... piove.
E. Proserpio

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   Monte Tabor m 3177 - 11-12 aprile 1964


Decisa la gita solo all'ultimo momento, per il miglioramento del tempo che sembrava essersi rimesso al bello, in quindici siamo saliti, sabato 11 aprile, al rifugio di Valle Stretta, situato oltre Bardonecchia a quota 1800.
L'indomani, una magnifica giornata ha favorito la salita verso il monte che la tradizione vuole sia stato chiamato Tabor, da un pellegrino di ritorno dalla Terra Santa.
Dopo una riposante sosta presso la Cappella posta in vetta, una lunga discesa al rifugio, quindi al Pian del Colle, dove terminava la neve.
Nella chiesa di Melezet, alle ore 17, Don Piero Giacobbo celebrava la S. Messa, ascoltata e seguita con particolare raccoglimento.
E. Clerici

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   Tete du Mont m 1897 - 10 maggio 1964


Il cielo sereno (nonostante gli acquazzoni del sabato e le previsioni sfavorevoli) rende euforica la partenza del nostro "leoncino" alle 6,40. In meno di due ore siamo ai tornanti di Salleret (quota 1127 m. in Val di Champorcher) dove iniziamo la marcia.
La fila dei 25 partecipanti, fra cui i due fratellini Rocco, si snoda risalendo il sentiero gradinato che porta, fra ripide balze, alle case di Barmell e: giusto riposo presso la cappella.
Ripresa la salita, su terreno più faticoso, in poco più di un'ora arriviamo alla cresta spartiacque, molto vicini alla cima. II nuovo panorama sul Monte Rosa e sul Cervino, che svetta solitario, ritarda un po' il raggiungimento della mèta (m. 1897) che avviene verso mezzogiorno. Lunga sosta e poi discesa laboriosa, a causa della neve, al Colle Pian della Finestra e al vicino Oratorio (m. 1700) nascosto fra i pini. Mentre i più sostano, otto insaziabili proseguono fino in cima al culmine roccioso del M. Dandasse (m. 1919).
La comitiva si ricompone per intiero al Grand Rosier, località con fiori, fontane e vini. Discesa a Mellier dove il "leoncino" ci attende. Si parte alle 18, concludendo una escursione, senza classifica delle difficoltà, ma ricca di visioni riposanti e grandiose, che invitano a ritornare presto fra le meravigliose montagne.
S. M.

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SERATE IN SEDE


   PROIEZIONI


Successo pieno, ha avuto la serata in cui l'Accademico del CAI, Andrea Mellano, con ottime diapositive ci ha portati a vivere, comodamente seduti e senza rischi, le ansie, le incognite di ardue e impegnative scalate da lui intraprese, che la vittoria ha e non ha premiato.
Alle visioni di brivido, fornite dalla classica palestra torinese: lo Sbarua, hanno fatto seguito quelle delle formidabili pareti Nord dell'Eiger e del Cervino, e quelle della spedizione al Nepal, in cui gli imperscrutabili disegni di Dio, hanno fermato l'ascesa chiamando a Sè, nel silenzio della Grande Montagna rotto dal sinistro agghiacciante ruinar dei seracchi, due componenti la spedizione: Mario Rossi e Cesare Volante.
ll nostro cristiano suffragio, che sempre sale dalle vette raggiunte, sarà ancora il legame che
ci unirà a Loro e ci è caro ricordarli sempre sorridenti e gioiosi come alla loro partenza nel momento in cui si realizzava una grande aspirazione, per la quale sacrificarono la vita. Così sorridenti e gioiosi attendono già la risurrezione eterna.

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VITA SEZIONALE


   IN FAMIGLIA


Hanno annunciato il loro matrimonio:
Signorina Elena Ressia con il signor Cesare Zenzocchi
Signorina Adriana Marucco con il signor Mario Capello
Signorina Luisa Gay con il signor Adriano Pastrone
Signorina Lina Torti con il signor Aldo Cauda
A loro, i nostri più fervidi auguri.

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   Lutti


E' mancato il Papà delle signorine Pezzetto. Sia di conforto al loro figliale dolore, la nostra preghiera.
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   Nuovi Soci


Dal Consiglio Direttivo sono ARBINOLO Giuliana SINEO Vittorio AMPRIMO Mario CASTAGNO Aldo PILONE Carlo DOPPIO Carla GRIMOLIZZI Giorgio ROVERO Giovanna NORCIA Iginia MASSAGLIA Carla CORDARA Sergio POSSATI Roberto OSANO Rosalinda DE-GIORGI Raffaele DE-GIORGI Nella AVATANEO Lina RICCI Ada DESDERI Leonilda
Il benvenuto, con l'augurio di buona attività alpinistica

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   SEGRETERIA


Si ricorda ai soci di provvedere con sollecitudine al rinnovo della quota sociale.
Onde evitare la sospensione dell'invio delle pubblicazioni, i soci sono invitati a compiere tale loro dovere nel più breve tempo possibile.
Soci ordinari L. 1.500 Soci aggregati L. 700
Il conto corrente della "Giovane Montagna" porta il n. 2/885; potete fare versamento in
qualsiasi Ufficio Postale.
SI invitano i soci a voler richiedere, con il versamento di L. 100, la tessera della FIE che dà diritto a diversi sconti sui mezzi di trasporto e ad altre agevolazioni assicurative su eventuali infortuni.

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