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Notiziario Sezione di Torino Maggio 1965
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VITA SEZIONALE
VITA SEZIONALE
Pio Rosso, Presidente della nostra Sezione da circa 14 anni, ha rassegnato le dimissioni, motivate dal suo trasferimento da Torino ad Alpignano. Non sono valse le insistenze del Consiglio Direttivo e degli autorevoli amici per farlo recedere da tale proposito; nel suo profondo concetto delle mansioni di Presidente ha ritenuto di non poterle più adempiere dalla sua nuova residenza con l'assiduità e la passione profuse in questi anni.
E' una situazione difficile che il nostro Consiglio Sezionale si trova ora a dover superare; l'esperienza, la profonda conoscenza della montagna e dei suoi problemi, la passione e dedizione assolute alla Giovane Montagna di Pio Rosso sono virtù oggi un po' rare e non trasmissibili per ereditarietà ai più giovani, per cui il Consiglio non può che ripromettersi di fare del suo meglio per continuare la vita della nostra Sezione, nella strada battuta con tanta perseveranza ed efficacia dal nostro Presidente.
Se è doveroso ricordare Pio Rosso in questo momento in cui lascia la Presidenza Sezionale, come uno dei principali artefici del Rifugio Reviglio e come infaticabile promotore di manifestazioni alpinistiche, dai rallyes alle gare sezionali, dalle gite sociali alle giornate di aiuto agli alpigiani, sappiamo di fargli cosa gradita manifestandogli la nostra riconoscenza per averci guidati sull'Alpe per molti anni con la preoccupazione costante di evitare quegli incidenti che troppo sovente funestano le ascensioni.
Ma quanto la Giovane Montagna deve a Lui, non si esprime soltanto con una riconoscenza parolaia e promettenti propositi. È vivere il suo ideale, cristiano ed alpino, sentire come lui la montagna e l'amicizia di cui s'alimentò in ogni circostanza, offrire a tutti come lui fece, in ispirito di sacrificio, la propria opera e personale aiuto, ecco tutto ciò che testimonierà in avvenire della costruttività dei nostri propositi e della nostra riconoscenza. E pur dicendo ora a lui un grazie che viene dal cuore, sappiamo con certezza che il nostro non sarà un congedo: la Giovane Montagna ancora ci riunirà sui monti e nella nostra Sede, a lui stretti nell'affetto e nell'amicizia di sempre.
Il Consiglio direttivo, nella riunione del 25 maggio, appositamente convocata, ha nominato al primo scrutinio Presidente della Sezione Piero BERSIA. Non ci dilunghiamo in commenti ed elogi, d'altra parte contrari alla serietà del suo carattere, limitandoci a formulare da parte di tutti felicitazioni e vivissimi auguri.
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ACCANTONAMENTO AL CHAPY D'ENTREVES - 4 luglio/29 agosto
Anche quest'anno ai primi di luglio il nostro rifugio Natale Reviglio sarà ad accogliere i soci delle varie Sezioni della Giovane Montagna nella smeraldina conca del Chapy, ai piedi del Monte Bianco.
Ci auguriamo che la partecipazione sia come sempre folta ed entusiasta; da parte sua il Consiglio Sezionale ha già predisposto per l'organizzazione e nell'intento di rendere sempre più confortevole il soggiorno, ha deliberato... una lieta sorpresa.
Un motivo di più si unisce quest'anno per noi al già vasto interesse della zona: il bivacco Giovane Montagna al Piccolo Monte Bianco, che sarà senz'altro mèta di numerose comitive. Dal Chapy inoltre, saranno organizzate puntate in Valnontey, per I lavori di miglio-ramento del Bivacco Poi al Ghiacciaio della Tribolazione.
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ATTIVITÀ PREVISTA
PROSSIME GITE SOCIALI
Il calendario si presenta per i prossimi mesi di giugno e luglio particolarmente interessante; non deludiamo le aspettative degli organizzatori e prenotiamoci per tempo.
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12/13 giugno - Gran Paradiso m 4061
Direttori di gita: Paolo Ugo ed Ernesto Casassa.
È l'ultima gita in ski della stagione, ma anche chi non usa i classici legni potrà parteciparvi senza incontrare difficoltà.
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27/28/29 giugno - Gita intersezionale nelle Alpi Marittime (Entracque)
Gli amici di Moncalieri e di Cuneo stanno profondendo energie ed entusiasmo per organizzare la gita intersezionale 1965; anche per questo motivo siamo certi che la Sezione di Torino sarà presente con un gran numero di soci.
Il programma dettagliato con tutte le attrattive di queste valli così poco conosciute, è a disposizione in Sede; tra le altre mète: l'Argentera (mt. 3297) e la Punta Maledia (mt. 3091) con traversata del ghiacciaio del Gelas.
Per chi non ambisce le alte cime, innumerevoli passeggiate si snodano nei verdi fondovalli.
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10/11 luglio
Piramide Vincent mt 4215 - Gruppo del Monte Rosa 14/15 luglio - Barre des Encrins mt 4103 - Delfinato
I programmi dettagliati di queste ultime gite saranno esposti in sede.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Venerdì 25 giugno
l'amico Pesando, Presidente della Sezione di Ivrea, ci presenterà le diapositive a colori scattate in occasione di un suo viaggio in East Africa, con ascensione al Monte Kenya.
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Venerdì 18 giugno
proiezioni in sede di fotocolori di Mario De Paoli e Aldo Morello.
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ATTIVITÀ SVOLTA
Cima delle Liste m 2736 - 28 febbraio
Trentacinque partecipanti partono alle ore 6,20 verso Ghigo, che viene raggiunta alle 8. I fianchi delle montagne ci appaiono pochissimo innevati; è uno degli inverni più avari di neve. Si calzano gli sci a Indiritti (1623 mt.); il tempo è buono e ben presto l'ambiente si fa attraente per le morbide luci, il silenzio e la pace, che rendono piacevole anche la salita. La comitiva si inoltra fra larici, che in alto si rarefanno lasciando completamente scoperto il pendio sommitale. Qui la neve è lavorata dal vento; forma estese zone ripide e durissime che aumentano la fatica e la difficoltà della salita; finalmente, verso le 13 in 25 si arriva al reposoir » sotto la vetta; appena in tempo per ammirare l'eccelso Monviso che spunta a sud. Quindi foschia e folate di nebbia aumentano sempre più di intensità, cosicchè con la neve crostosa, più difficile è la discesa e l'orientamento per la mancanza visiva della pista di salita.
Alle 18 anche i più guardinghi sono a Ghigo ed il nostro don Giacobbo celebra la Santa Messa in una povera cappella, dove la Fede ci unisce in una più intima amicizia.
È già notte quando si riparte per il ritorno. È Carnevale e nel pullman si intrecciano anche
stelle filanti; così più viva è l'allegria. S. M.
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St. Moritz - 19/20/21 marzo
La gita a St. Moritz, che la nostra Sezione ripete ad intervalli di qualche anno, ha riscosso pure questa volta un buon successo; nonostante le rinunce dell'ultima ora una trentina di soci ha potuto sbizzarrirsi a volontà sulle magnifiche piste della nota stazione invernale dell'Alta Engadina.
Agli innumerevoli percorsi delle zone di Corviglia-Piz Nair, si sono aggiunte ora le piste del Piz Corvatsch che, all'ottimo tracciato, uniscono i magnifici panorami sul gruppo del Bernina. L'ultimo giorno, la tradizionale salita alla Diavolezza, ha permesso ad una decina di partecipanti di effettuare la varia ed interessante discesa per il ghiacciaio di Morterasch. Al ritorno, soddisfazione generale e favorevoli commenti sulle tariffe dei mezzi di risalita svizzeri, particolarmente convenienti per le comitive; così non è da noi, dove continuiamo
a subire rialzi di prezzi che stanno alla pari, in altezza, con quella dell'Everest. S. B.
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Roccasella m 1508 - 28 marzo
Questa gita ha dato inizio all'attività alpinistica 1965; la splendida giornata primaverile ci ha favoriti e speriamo sia di buon auspicio per le gite future.
Raggiunta Celle, poco oltre le ultime case, ci dividiamo in due gruppi. Un gruppo percorre il comodo sentiero di sinistra, vario e panoramico, l'altro si porta ai piedi della via accademica.
Alle 13 tutti in vetta. Dopo il pranzo viene attrezzata una corda doppia per dar modo agli ignari di apprendere questa tecnica di discesa; i risultati sono abbastanza soddisfacenti anche per le giovani alpiniste.
Alle 15,30 si inizia la discesa con sosta distensiva alla trattoria di Celle. A Torino verso le 19 si sciogle l'allegra compagnia.
Partecipanti 22, un po' pochi. G. Marchisio - L. Rocco
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II Rallye sci-alpinistico Alpi Occidentali - 10/11 aprile
Il II° Rallye sci-alpinistico Alpi Occidentali ha avuto luogo anche quest'anno nella zona di Clavières - Capanna Gimont, con l'organizzazione da parte della nostra Sezione o, per meglio dire, con l'appassionata opera di Rosso e Rainetto che, uniti a pochi, pochissimi volonterosi, hanno permesso alla nostra Sezione di ben figurare per competenza e serietà organizzativa.
Anche in questa occasione si deve purtroppo lamentare il dilagante assenteismo dei nostri soci; avere un gran numero di partecipanti alle quattro domeniche della scuola di sci o al rifugio Natale Reviglio per due o tre settimane nel mese di agosto è troppo poco per la Sezione di Torino della Giovane Montagna.
Questo assenteismo si riscontra sempre più forte, non solo quando si tratta di partecipare ad una modesta competizione tra amici, sia di fondo che di discesa, ma purtroppo anche quando si tratta di prestare la propria opera per organizzare una manifestazione o contribuire alle giornate di aiuto agli alpigiani.
Undici squadre hanno preso il via, di cui sette hanno portato a termine la competizione, con il seguente punteggio:
1 Ivrea punti 355
2 Ivrea 264
3 Moncalieri 248
4 Torino 246
5 Pinerolo 245
6 Ivrea 166
7 Genova 126
La Sezione di Ivrea con i suoi forti ed allenati competitori ha perciò vinto la seconda edizione del Rallye Alpi Occidentali, mentre alle Sezioni di Moncalieri, Torino e Pinerolo sono andati i posti d'onore.
Un plauso particolare merita la Sezione di Genova che, nonostante le difficoltà logistiche, ha voluto essere presente, realizzando così i principi del Rallye sci-alpinistico della Giovane Montagna, che vuole e deve essere una cordiale competizione tra amici amanti dello sci-alpinismo.
Sergio Buscaglione
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Lunelle di Traves m 1384 - 25 aprile
Partiti da Torino con un cielo plumbeo che non promette niente di buono, raggiungiamo Pugnetto di Traves circa alle ore 8. Cammin facendo il tempo migliora cosicchè alle 9,15 si parte verso la vetta, suddividendoci per la Cresta Nord e la via normale; L'incrociarsi continuo con numerose altre cordate, ha reso la salita particolarmente lunga e laboriosa, cosicchè abbiamo raggiunto in vetta gli altri componenti la comitiva solamente a pomeriggio inoltrato.
Discesa per il canalone e sosta a Pugnetto, canti di gioia ed a Torino alle ore 19,30.
Partecipanti 21. G. M.
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Allalinhorn m 4027 - 1/2 maggio
Allalinhorn, Mischabel, Alphubel, nomi e ligure di vette e ghiacci, tante volte apparsi ai nostri occhi su libri, fotografie, recensioni.
Rompendo gli indugi circa le difficoltà di una lunga gita in terra svizzera, bene ha fatto la nostra Sezione a porre nell'ottimo programma di quest'anno la gita all'Allalinhorn. Trenta partecipanti, che su un torpedone discretamente veloce percorrono la valle d'Aosta ed attraverso il traforo del Gran S. Bernardo raggiungono Martigny e quindi, risalendo la valle del Rodano, Visp e Saas Fee.
Il tempo è immusonito, nubi piuttosto nere coprono le creste dei monti, ma lasciano scorgere in alto la Langfluhutte, nido d'aquile su uno sperone di roccia, posto in mezzo a verdi cascate di ghiacci.
La comoda funivia ci porta in breve alla Capanna (mt. 2870); il tempo continua ad essere immusonito, mentre si constatano con piacere le comodità dei rifugi svizzeri e si tentano brevi discese nei dintorni. Verso sera una fitta nevicata ci fa temere che il giorno dopo non si possa mettere il naso fuori del rifugio.
Al mattino, rotti gli indugi, si parte con tempo variabile; il primo sole ci offre una meravigliosa visione dell'Allalinhorn. Il percorso sul ghiacciaio non offre difficoltà sino a quota 3500 circa; qui un pendio più ripido con neve fresca su fondo gelato, unitamente alle nubi che ormai ci avvolgono da ogni parte, consigliano di rinunciare alla vetta o quanto meno al colle.
Siamo però ripagati nella discesa dalle ottime condizioni della neve. Dal rifugio i più discendono per la pista diretta, che segue il tracciato della funivia, mentre uno sparuto gruppetto preferisce risalire ed attraversare il ghiacciaio, per effettuare la discesa attraverso il vallone che porta al colle della Capanna Britannia; è una delle più belle discese in ski che per tracciato ed ambiente possano offrire le nostre Alpi.
Con una breve fermata a Briga per la Santa Messa, ritorniamo in Italia attraverso il Sempione.
Ed ora una proposta per il prossimo anno:
GITA ALLA JUNGFRAU - In torpedone a Interlaken e Grindenwald (o Wengen); di qui con il trenino alla Jungfrau, passando sotto la Nord dell'Eiger, alla Jungfraujoch (mt. 3454); discesa alla Konkordia Hutte (mt. 2840), attorniati dall'Eiger, Monch, Jungfrau, Fiescherhorn, Finsterarhorn, Aletschorn; risalita quindi alla Hollandia Hutte (mt. 3238) e per una continua discesa di circa 20 Km. per il Lotschental a Blatten (mt. 1500), dove il torpedone può riprenderci e per Martigny ed il G. S. Bernardo, riportarci in Italia.
Sergio Buscaglione
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Denti di Cumiana m 1343 - 16 maggio
Il martedì precedente la gita, sono iscritti 4 partecipanti. Situazione scoraggiante. Certamente non si può impegnare il pullman. AI venerdì i partecipanti aumentano a 15. Per fortuna si può disporre delle macchine dei soci.
Domenica, dopo la Santa Messa a S. Secondo, si parte per Cantalupa dove ci raggiungono altri 3 soci. Ci incamminiamo, con un caldo abbastanza soffocante, verso l'attacco delle Rocce Nere; dopo i soliti preparativi si formano 3 cordate che salgono in arrampicata, mentre il resto della comitiva continua per il sentiero. Sotto il passaggio con piantina veniamo raggiunti da altri 2 soci; aumenta così a 11 il numero dei rocciatori.
Arrivati al fontanino, quasi asciutto, ci uniamo agli altri già di ritorno dalla vetta e assieme, scendiamo a valle dove da Maggiorino si beve
molto volentieri un bicchiere di "quel buono". Gino Rainetto
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VITA SEZIONALE
IN FAMIGLIA
Hanno annunciato il loro matrimonio LUISA BEVILACOUA e FRANCO GIACCARDI. A loro i nostri auguri più fervidi.
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LUTTO
È mancato PADRE FILIPPO ROBOTTI O.P. socio vitalizio della nostra Sezione, battagliero e convinto assertore della libertà umana, propugnatore di una vita sana e gioiosa; egli ci è stato sempre vicino.
Molti di noi Io ricordano ancora entusiasta ed infaticabile animatore della gita a Cogne, in occasione del quarantennio della Giovane Montagna, e ultimamente in occasione del cinquantenario, riconoscente per avergli dato modo di presenziare, anche se sofferente, alla nostra celebrazione.
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