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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 1967
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VITA SEZIONALE
CARLO BANAUDI 26 settembre 1967
Un luttuoso evento ha creato un vuoto doloroso nella nostra sezione. L'ing. Carlo Banaudi ci ha lasciati, quasi all'improvviso giacché non più di tre mesi fa era con noi in sede, come al solito, ed il male non si era ancora manifestato. Solo da breve tempo si era sparsa la notizia che le sue condizioni andavano aggravandosi, poi la scomparsa, che ha destato in tutti profonda impressione e dolore. L'ing. Banaudi era socio della G. M. sin dal lontano 1929, aveva dato lustro al nostro sodalizio con imprese alpinistiche di un certo rilievo, Consigliere sezionale e Tesoriere della Presidenza Centrale, in ambedue le cariche dava una preziosa opera ed il contributo della sua esperienza. Fornito di humour ed acuto osservatore, aveva al momento giusto la battuta azzeccata, faceta o spiritosa o bonariamente ironica, sempre intelligente. In più era una figura che definiremmo caratteristica, a suo modo anticonformista, che rendeva testimonianza alla libertà di espressione della personalità umana, lungi da preoccupazioni esteriori, ed anche in tal senso è stato un esempio. Lo ricordiamo e lo ricorderemo così, l'ing. Banaudi, sforzandoci di non pensare che non lo rivedremo più.
Venerdì 27 ottobre, alle ore 10, nella chiesa di San Carlo sarà celebrata la S. Messa di trigesima ed eleveremo ancora la nostra preghiera di suffragio.
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ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI VOTAZIONI PER RINNOVO CARICHE SOCIALI
I soci sono convocati in assemblea ordinaria presso la sede sociale Venerdì 27 ottobre 1967 alle ore 21
ordine del giorno:
- relazione annuale
- rendiconto finanziario
- varie
- nomina comitato elettorale e votazioni.
Modalità per il voto
1) Hanno diritto al voto tutti i soci della sezione in regola con la quota 1967.
2) A tutti i soci la scheda viene fatta pervenire allegata al presente notiziario e dovrà essere ritornata compilata al Comitato Elettorale. Il seggio elettorale rimarrà aperto la sera di venerdì 27 e nel pomeriggio di sabato 28 ottobre dalle ore 14,30 alle 16. Seguirà lo scrutinio.
3) Verranno eletti:
- 14 consiglieri della sezione, i quali sceglieranno in seguito, nel loro ambito, il Presidente della sezione.
- 16 delegati al Consiglio Centrale.
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ALLA ASSEMBLEA
L'autunno prevede prossima la consueta assemblea annuale, per un esame di coscienza, per fare il punto della situazione, per consolidare l'esperienza dell'anno trascorso in utile norma di condotta futura.
Quest'anno vi sarà inoltre il rinnovo delle cariche sociali, tanto per la Sezione quanto per la Presidenza Centrale.
Si vorrebbe che questa assemblea non dovesse essere minata da indifferenza od assen-teismo, poiché occorre che la presidenza, per svolgere bene il suo compito, debba sentirsi affiancata da una costante collaborazione da parte dei soci su tutti i problemi, tanto organizzativi che di fondo.
È urgente che la presidenza decida sulla scuola di sci, sull'apertura invernale del rifugio Reviglio, sul calendario gite per la prossima stagione, sulle manifestazioni intersezionali. L'attività culturale dovrebbe essere ravvivata per non lasciare cadere, ed anzi potenziare, le finalità educative dell'Associazione. E qui si innesta anche l'incoraggiamento a colla-borare alla nostra rivista.
La situazione economica richiama pure l'attenzione generale. Il problema dei soci morosi, va visto con tutti i suoi riflessi. Se incrementare i nostri rifugi, studiando di fare qualcosa per il Rocciamelone.
Tutto quanto sopra non può essere lasciato al pigro disinteresse e buttato di peso sulle sole braccia della presidenza.
E le elezioni avranno inizio la sera stessa e dovrebbero tuttavia tener conto, per quanto possibile, di quanto sopra accennato. Con invito a scaricare gradualmente i soci anziani, già pensionabili ma ancora in servizio attivo, ai quali forse non è stato possibile finora trasfondere nei più giovani il loro attaccamento a tutta prova.
La seconda generazione della Giovane Montagna ha già cominciato a sfaldarsi, lo con-fermano le dolorose recenti perdite dei carissimi Maggiorotti e Banaudi. La fiamma da essi tenuta sempre viva non deve tuttavia spegnersi. È dovere di tutti e di ognuno.
A. Morello
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FUNZIONE RELIGIOSA AL MONTE CAPPUCCINI
Domenica 19 novembre - ore 10 S. Messa
Per cause varie si è dovuto fissare la funzione alla suddetta data in luogo di quella prevista dal programma annuale in calendario.
Rivolgiamo ai soci e loro familiari un caldo invito ad intervenire per raccoglierci assieme nella preghiera, che sarà di ringraziamento per quanto di buono e di bello vi è stato nell'attività sociale svolta e che sarà anche di suffragio per i nostri defunti e per tutti i caduti in montagna.
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ATTIVITÀ PREVISTA
GITA DI CHIUSURA - 22 ottobre
Il programma della gita comprende la visita alla Grotta del rio Martino, che si apre a 1530 m., poco al disopra dell'abitato di Crissolo, seguita dal pranzo sociale a Saluzzo, presso un locale caratteristico, e dalla visita all'abbazia di Staffarda secondo il seguente orario:
ore 6,-: S. Messa a S. Secondo;
6,45: partenza per Crissolo;
8,45: arrivo a Crissolo;
9,30: inizio visita alla grotta;
11,30: partenza per Saluzzo;
12,30: arrivo, pranzo sociale;
» 15,30: visita all'abbazia di Staffarda;
17,-: partenza per Torino;
» 18,30: arrivo a Torino.
La grotta del Rio Martino, una tra le più importanti caverne naturali aperte dall'erosione delle acque, è percorsa per quasi tutta la sua lunghezza da un torrente, che scaturisce dal soffitto di una grande e altissima sala, a circa 600 m. dall'ingresso, creando un'impo-nente cascata.
Questa, che produce un forte vento, unito al rumore assordante, crea un ambiente impressionante.
Il percorso della grotta e in leggera pendenza e, per un certo tratto, è comune con il torrente, e il cammino si svolge, ora su una sponda ora sull'altra, utilizzando come ponticelli degli assi o delle pietre affioranti.
Per la visita alla grotta è necessario indossare scarponi impermeabili ed essere muniti di efficaci mezzi di illuminazione, pile elettriche, torce, o meglio ancora lampade ad acetilene, e giacca a vento.
Tenere presente che, se si portano pile di riserva, è necessario isolarle dall'esterno con sacchetti impermeabili, perché a causa dell'alta umidità presente, si scaricano in brevis-simo tempo.
Il pranzo sociale a Saluzzo è composto di: antipasti, agnolotti (o minestra o pasta asciutta), arrosto con contorno, formaggio, frutta, 1/4 di vino. L. 1.500.
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VITA SEZIONALE
ASSEMBLEA ANNUALE DEI DELEGATI - Vicenza 11-12 novembre
Oltre ai nostri soci delegati che saranno prossimamente eletti, i quali sicuramente non vorranno rimanere assenti, sono invitati a partecipare alla manifestazione anche gli altri soci. Contrariamente a quando potrebbe credere qualcuno, non si tratta di riunioni pesanti e tediose. Oltre a prendere viva parte ai problemi del nostro sodalizio, si ha occasione di un piacevole incontro con molti amici delle altre sezioni. Inoltre, ben cono-scendo il carattere degli amici vicentini si può già prevedere che là si starà piuttosto allegri, senza pregiudizio, si capisce, della serietà dei lavori dell'assemblea.
Per stabilire un programma di viaggio, secondo il numero dei partecipanti, si prega di dare le adesioni al più presto, in sede.
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ATTIVITÀ SVOLTA
SOGGIORNO ESTIVO AL RIFUGIO NATALE REVIGLIO
Al rifugio Reviglio quest'estate non vi fu mai una intera giornata di pioggia, anche se il tempo in alta montagna è stato spesso scoraggiante. L'attività quindi è stata buona, ma scarsa di gite di polso.
La partecipazione delle Sezioni di Cuneo, di Pinerolo ed ultimamente di Mestre e di Venezia ha fatto sì che vi fosse sempre molta animazione, con affollamento eccezionale a ferragosto.
Avremmo voluto maggior partecipazione della Sezione di Torino per fare degnamente gli onori di casa agli ospiti delle altre Sezioni. Sarà bene si discutano in assemblea le ragioni che possono aver trattenuto i nostri.
Il personale, reperito con gravi difficoltà, si è dimostrato ottimo nella fase di agosto, avendo sostenuto il peso del mese di luglio la signora Lucia Marenco pressoché sola. Il trattamento è stato abbondante e buono come non mai in questi ultimi anni e si è avuta una soddisfacente chiusura di gestione, nonostante il crescente caro vita. È tuttavia il caso di non eccedere in ottimismo, perché se non apprezziamo a dovere l'ospitalità del nostro rifugio, potremmo presto avviarci a tempi più difficili.
Gli anziani sono assorbiti da impegni di vario genere e forse saranno anche troppo smaliziati o con esigenze maggiori.
Ai giovani occorre rivolgersi perché apprezzino e valorizzino sempre più questa nostra istituzione che molti ci invidiano, non riuscendo ad allestire un soggiorno estivo altret-tanto economico e confortevole.
Quanto all'attività alpinistica, occorre preparazione sì, ma anche maggiore spirito di iniziativa e di fratellanza per attuare programmi organici e di comune interesse, anziché velleità discordi che polverizzano ogni possibilità concreta. Prepariamoci ormai già per l'anno venturo perché il primo decennio di apertura del rifugio si concluda degnamente con un tutto esaurito.
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CIMA DI NASTA - 25 giugno
Domenica 25 giugno con la partecipazione di un scelto ed agguerrito gruppo di soci si è svolta la programmata gita nel gruppo dell'Argentera, che per ragioni tecniche dovute all'innevamento ancora abbondante, anziché alla cresta Savoia ha avuto per meta la cima di Nasta.
Nella serata di sabato 24 tutti i partecipanti sono giunti al rifugio Remondino invero sovraffollato; malgrado che i capigita avessero in precedenza avvisato il custode dell'arrivo della comitiva, e che uno dei direttori di gita sin dalle prime ore del pomeriggio fosse già al rifugio per occupare i posti, fu giocoforza adattarsi a sfruttare ogni centimetro quadrato di spazio disponibile, raggiungendo così limiti inconsueti nella stivatura delle persone in terra e nelle brandine.
All'indomani, freschi e riposati come non mai, tutti i partecipanti raggiunsero il pian della Forchetta dove dopo una breve sosta si formarono le cordate: 4 per un totale di 12 persone raggiunsero la cima per la via normale passando dal ripido canale nevoso che porta al colle della Forchetta, altre 4 cordate con 12 partecipanti si cimentarono sulla ardita cresta accademica Sud-Ovest raggiungendo anch'esse la vetta.
Gli altri partecipanti scelsero obbiettivi meno difficili ma di pur grande soddisfazione alpinistica quali la cima Brocan ed il colletto Brocan.
Rientrati tutti i gruppi al rifugio Remondino, verso le 15 si iniziava la discesa, un po' lunghetta, verso le Terme di Valdieri; buon per tutti che la zona è ricca di sorgenti naturali disseminate su tutto il percorso, cosicché una rinfrescatina ogni tanto valse ad attutire il solleone pomeridiano.
Alle 18 si partiva per Cuneo e, dopo avere ascoltato la S. Messa, si proseguiva per Torino; giornata bellissima, nessun incidente e contentezza di tutti i partecipanti, così perlomeno si augurano i capigita.
Roberto Ceriana e Giuseppe Leopardo
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PUNTA E DÔME DI CIAN - 8-9 luglio
Ci siamo trovati in 32 alla partenza da Torino con molte buone speranze, ma già al momento di lasciare il pullman gli entusiasmi erano un po' scemati per la presenza di un banco di nubi che ci avrebbe accompagnati e inumiditi fino all'alberghetto di Cignana. Per gentile interessamento di un socio, al quale va tutta la nostra gratitudine, i pesanti fardelli venivano portati a destinazione dal mezzo dell'Enel che rifornisce gli addetti alla diga di Cignana (invano alcuni soci hanno tentato di introdursi nello zaino!).
Cena abbondante e allegra nell'accogliente alberghetto e poi tutti a nanna, parte nello stesso albergo, parte sul duro pavimento di un rifugio abbandonato. il tempo intanto è peggiorato, ma al mattino si è già rimesso al bello e quindi la gita si fa.
Il cammino, per pascoli prima, poi per morene fino al ghiacciaio, è divertente fin dall'inizio per la presenza di rapidi torrentelli che impegnano già di primo mattino le capacità alpinistiche di ognuno.
Colazione sul margine del ghiacciaio che si dilata in fondo in un ampio circo dominato a destra dalla calotta di ghiaccio del Dôme di Cian (m. 3353) e a sinistra dalla Punta Cian (m. 3320). Giunti sul fondo del ghiacciaio la comitiva si divide in 3 parti: il gruppo più numeroso prosegue sul ghiacciaio che diviene presto un ripido canalino e giunge al colle di Cian, di qui per cresta poi roccette raggiunge la cima del Dôme; 4 cordate
volgono a sinistra e attaccano la cresta Est per la via Rey, raggiungendo la Punta di Cian; un'altra cordata, ben allenata e affiatata vince in arrampicata libera un macigno posto al centro del ghiacciaio e vi si installa per alcune ore.
La giornata splendida concede a tutti sole, fatica e un panorama incomparabile sulla zona circostante e sul bacino di Torgnon in particolare. Il ritorno è rapido sotto la spinta di un forte vento da ovest che spazza il ghiacciaio.
La Messa alle 21,30 a Torino ci riunisce tutti molto stanchi, forse troppo stanchi.
In conclusione tutti soddisfatti: chi per l'arrampicata, chi per la salita di ghiaccio, chi per ii riposo, gli anziani per le fotografie nei dintorni del lago e tutti per l'allegria e l'amicizia.
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ROCCIAMELONE - 10 settembre
15 soci hanno raggiunto la vetta. I più dal versante di Susa, che permette di fare l'ascensione in giornata potendo arrivare in auto sino a La Riposa. Due giovani hanno però voluto salire a piedi da Susa partendo al sabato pomeriggio e pernottando in una baita in compagnia di bovini e gallinacei e, pare, dopo che erano stati sfrattati due poveri cani. Proprio come si faceva una volta, gustando tutte le connesse soddisfazioni ed agiatezze. Altri 3 soci sono saliti dal versante di Viù, pernottando al rifugio Tazzetti. Purtroppo il tempo non è stato favorevole. Comunque non è mancata la gioia di trovarsi ai piedi della Madonna del Rocciamelone a renderle l'annuale omaggio a nome di tutta la sezione come rientra ormai nelle nostre tradizioni.
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PUNTA ROMA E DINTORNI - 24 settembre
Arrivati alle 9,30 a Pian del Re illuminato da un magnifico sole, iniziamo subito la salita fermandoci al cippo indicatore alle 10,30. Di qui, cinque soci unitamente ai coniugi Ghigo si avviano all'attacco della parete Sud-Est mentre il resto della comitiva si avvia verso il passo del Colonnello dove giungono in sette. Dal passo alla punta si frappone una cresta il cui aspetto aereo ed arcigno, tenuto conto anche dell'ora avanzata, consiglia di non proseguire.
Si scende quindi al lago Superiore e, raggiunti dal gruppo che era salito per la parete, si ritorna al Pian del Re tuffandoci nel fitto nebbione.
Dopo la tradizionale visita alla sorgente del Po ed una da « Parpuin » di Saluzzo per uno spuntino, si arriva a Torino alle 21,30 tutti soddisfatti.
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VITA SEZIONALE
QUOTE SOCIALI 1967
Sono trascorsi più di tre quarti del 1967 ed ancora non è stata versata da alcuni soci la quota sociale. Lo ricordiamo agli interessati affinché provvedano in merito.
Facciamo intanto presente che a norma di regolamento i soci non in regola con la quota 1967 non avranno diritto di votare alle prossime elezioni per il rinnovo delle cariche sociali. Inoltre, dovremo considerare dimissionari i soci che a fine dell'anno in corso risulteranno in arretrato con la quota 1966.
N.B. - Le quote possono essere versate anche a mezzo c/c postale n° 2/885.
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NOZZE E NASCITE
Si sono uniti in matrimonio:
- i soci Roberto Rosso con Silvana Sassone, il 14 settembre;
- la socia Maria Bosticco col signor Silvio Berta, il 24 settembre;
- i soci Carlo Baffert con Bruna Ruffinatto, il 30 settembre; e sono arrivati sul nostro pianeta:
- Valeria Cauda;
- Michela Ruffa;
allietando le rispettive famiglie. A tutti le nostre vivissime felicitazioni ed auguri.
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LUTTI
Purtroppo ancora altri lutti hanno portato tristezza e dolore. Sono mancati:
- Giuseppe Sansalvadore, socio fondatore e vitalizio;
- la mamma dei soci Bombard e Rastelli;
- la moglie del socio vitalizio dottor Navone;
- la mamma della signorina Bice Milone.
Rinnovando qui i nostri sentimenti di cordoglio, eleviamo la preghiera di suffragio e di cristiano conforto per chi è stato provato dal dolore.
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