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Notiziario Sezione di Torino Maggio 1972



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   RELAZIONE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SEZIONALE TENUTASI IL 22 MARZO


Argomenti trattati:
SITUAZIONE FINANZIARIA: è stato fatto il punto sulla situazione finanziaria della Società, sulle spese ancora da effettuare e sul versamento delle quote sociali.
RIFUGIO NATALE REVIGLIO: viene presentata la distinta dei lavori che devono essere effettuati e si fa rilevare che per la loro esecuzione si conta sull'aiuto dei Soci. E' stato deciso di ristampare i depliants pubblicitari in bianco e nero.

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   RELAZIONE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SEZIONALE TENUTASI IL 26 APRILE


Argomenti trattati:
RALLY: Sono state discusse le norme che regolano il Rally alla luce di quanto visto nel corso di quest'ultimo.
RIFUGIO NATALE REVIGLIO: viene fatto il punto sulle norme che vincolano l'installazione d'impianti a gas e viene deciso il periodo di apertura.
ASSICURAZIONI: vengono esaminate le polizze di assicurazione del Rifugio Natale Reviglio e della Sede, e vengono discusse eventuali forme di assicurazione dei soci nello svolgimento dell'attività alpinistica.
BIVACCO GINO RAINETTO: è stato deciso di effettuarne l'inaugurazione il 23 Luglio, come già previsto. Il programma dettagliato apparirà nel prossimo notiziario .

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   QUOTE SOCIALI


Al 23 aprile la situazione dei pagamenti delle quote sociali per il 1972 è la seguente:
SOCI ORDINARI: Su 214 Soci sono in regola con la quota solo 122 Soci, devono quindi ancora pagare 92 Soci.
SOCI AGGREGATI: Su 88 Soci sono in regola con la quota solo 56 Soci, devono quindi ancora pagare 32 Soci.
Si invitano, coloro che non hanno ancora versata la quota per l'anno in corso a farlo nel più breve tempo possibile.

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   RIFUGIO NATALE REVIGLIO - SOGGIORNO ESTIVO


Mentre proseguono con qualche difficoltà i lavori in programma per questo anno, si ritiene opportuno comunicare ai Soci il periodo di apertura del soggiorno estivo e la data di inizio delle prenotazioni.
Il soggiorno sarà aperto dal 2 Luglio al 27 Agosto.
Le prenotazioni avranno inizio il 1° giugno e si riceveranno esclusivamente in sede al martedì e venerdì dalle ore 21 alle ore 23.
Non saranno ritenute valide le prenotazioni inviate direttamente al Rifugio N. Reviglio con qualsiasi mezzo, anche telefonicamente.
La prenotazione è obbligatoria per tutti i soci che intendono soggiornare per almeno uno, o più turni.
I moduli di prenotazione sono a disposizione presso la segreteria della Sezione.
Ai Soci che inviano le famiglie in vacanza al Rifugio N. Reviglio si rinnova l'invito di preferire il mese di luglio che è molto più tranquillo, al fine anche di permettere ai Soci che non possono farlo in altro periodo di usufruire del Rifugio nel mese di agosto quale base per le loro escursioni.
Si richiama l'attenzione dei Soci all'osservanza delle norme contenute nel modulo di prenotazione allegato a questo notiziario. Si confida nella collaborazione dei soci tutti, allo scopo di realizzare una efficiente e soddisfacente conduzione del Soggiorno.
A tutti i migliori auguri di buone vacanze.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   19 maggio


Serata con proiezioni di film della Pro Natura sul Parco Nazionale del Gran Paradiso.
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   9 giugno


Serata di proiezioni. Il programma verrà definito in seguito.
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ATTIVITÀ PREVISTA


   20-21 MAGGIO - GRAN PARADISO (m 4061)


Questa gita viene realizzata in sostituzione di quella prevista al Rifugio dell'Argentière per scarso innevamento e conseguente stato del ghiacciaio non molto favorevole allo sci-alpinismo.
Il Gran Paradiso non ha bisogno di una specifica presentazione. Resta il fatto che è riconosciuto come una delle più belle discese di un 4000 delle Alpi. Dal Rifugio Vittorio Emanuele II (m. 2732) si raggiunge la vetta in 4-5 ore di marcia. La gita è veramente magnifica; ed è di gran lunga la più consigliabile del gruppo intero.
Il panorama che dalla cima si gode è tale per bellezza ed estensione da compensare a usura la non grande fatica per raggiungerla.
Punto base della gita sarà il Rifugio Vittorio Emanuele II, dove si pernotterà. Per ragioni di viabilità della strada che da Villeneuve sale a Pont Valsavaranche, si renderà necessario effettuare il viaggio con autovetture private.
Programma
Sabato 20
ore 14,30 ritrovo davanti alla Sede e partenza per Pont. (1946 m.). Da questa località si raggiunge il rifugio in circa due ore (strada permettendo in quanto la presenza o meno di neve potrebbe costringere a lasciare le autovetture prima di Pont).
Domenica 21
ore 4 sveglia
ore 4,30 partenza
ore 10 arrivo previsto in vetta
ore 11 inizio discesa.
Nel ritorno sarà assicurata la celebrazione della Santa Messa.
Direttori gita: BARBERO - BERTOLINO M. (tel. 323872) - VALENTINO L. (tel. 724617)

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   1-2-3-4 GIUGNO - CAPANNA BETEMPS


E' l'ultima gita sociale sci-alpinistica del 1972 e di conseguenza almeno sulla carta, è anche la più lunga e complessa. La nostra intenzione, al momento di proporla, è stata quella di permettere ai soci fedelissimi delle gite sociali di portare a termine nel maestoso ambiente del M. Rosa la salita di due quattromila e la traversata dalla capanna Betemps alla capanna Gnifetti, chiudendo così in bellezza la stagione sci-alpinistica.
Così a prima vista il programma sembra piuttosto impegnativo, ma in effetti, analizzandolo con cura, ci si accorgerà che è alla portata di ogni sciatore alpinista ben allenato. Evidentemente esiste la possibilità per i meno preparati di effettuare, mantenendo come base la capanna Betemps, altre salite più corte, ma altrettanto belle. Data la complessità del programma preferiamo non stabilirlo rigorosamente ma ci limitiamo a tratteggiare, proponendoci di fissarlo in seguito in sede in funzione del numero dei partecipanti e delle condizioni del tempo e della neve.
Invitiamo di conseguenza i soci intenzionati a partecipare alla gita di iscriversi per tempo per ogni caso entro venerdì 26 Maggio, in modo da permettere agli organizzatori di espletare con una certa calma le loro funzioni.
Programma di massima
1/6 ore 8 partenza da Torino e trasferimento alla capanna Betemps - m. 2802
2/6
Gruppo A -Salita alla punta Nordend m. 4612 e ritorno alla capanna Betemps
Gruppo B - Salita alla punta Jazzi m. 3818 e ritorno alla capanna Betemps
3/6
Gruppo A - Riposo
Gruppo B - Gita da destinarsi
4/6
Gruppo A - Salita alla punta Margherita e discesa alla capanna Gnifetti attraverso il colle del Lys. Discesa a Gressoney e ritorno a Torino
Gruppo B - Salita al colle del Teodulo, discesa su Cervinia e rientro a Torino
I capi gita raccomandano a tutti il controllo dell'attrezzatura al fine di evitare noiosi contrattempi e si riservano di escludere dal gruppo A tutti coloro che a loro giudizio non siano in possesso dei requisiti indispensabili per portare a termine le gite programmate.
Direttori di gita: BARBERO E. - GASPARINI C. - CERIANA R. (tel. 353187)

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   11 GIUGNO - GHIACCIAIO DI LEX BLANCHE (Courmayeur)


Prima di dar inizio alla vera e propria attività estiva, è utile per tutti, apprendere o ripassare quegli elementi che ci permettono una più sicura marcia sul ghiacciaio, tra crepacci e seracchi, (specialmente quando i crepacci sono molto profondi e rilevano una durezza all'arrivo insospettata!).
E' stato scelto, per questa gita, uno dei più importanti ghiacciai del versante italiano del Monte Bianco, posto a due passi dal rifugio Elisabetta, in Val Veny. Necessari piccozza e ramponi.
La gita si effettuerà in pullman. Santa Messa al ritorno della Gita.
Programma
ore 5 - ritrovo a Torino, Via San Secondo.
ore 8,30 - arrivo in Val Veny e proseguimento al ghiacciaio.
Direttore di gita: BO F. (573083 - 610893)

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   17-18 GIUGNO - MONTE MARGUAREIS (m 2651)


A questo punto, l'attività sci-alpinistica, nonostante la quantità di neve caduta, lascia il passo all'attività estiva.
Si inizia con una salita ad una vetta, punto più elevato del gruppo e di tutte le Alpi liguri, che presenta un panorama vastissimo.
Il monte Marguareis è delimitato ad Est dal Colle dei Torinesi, ad Ovest dal Colle dei Genovesi. Sul versante Nord presenta una parete di circa 500 metri. Questa vetta si raggiungerà tramite il canalone dei Genovesi e la cresta Ovest.
Il canalone ha inizio poco sopra il laghetto Marguareis (m. 1928). Si segue la sponda di destra del canale sino alla strozzatura finale. Superato un salto roccioso si arriva al Colle dei Genovesi (m. 2580), da dove seguendo l'ampio crestone si giunge in vetta (ore 3). Media difficoltà: necessari ramponi e piccozza. Pernottamento al rifugio Piero Garelli del CAI di Mondovì (m. 2000).
Per motivi di viabilità, è preferibile il viaggio con autovetture private. Si riesce infatti, condizioni di strada permettendo, a risalire un buon tratto del Piano delle Guerre.
Programma
Sabato 17
ore 14,30 ritrovo davanti alla Sede e partenza per Certosa di Pesio e il piano delle Guerre. Da questa località si raggiunge il rifugio in circa ore 2,30.
Domenica 18
ore 4,30 sveglia
ore 5 partenza
ore 8,30 arrivo in vetta
ore 10 inizio discesa
Santa Messa dopo la gita.
Direttori di gita: BO F. (tel. 473083 - 610893) - CERRO C. (tel. 784614) - RASETTO G. (tel. 490037).

1-2 LUGLIO - PIC DES AGNEAUX (m. 3662)
Sabato 1 - Partenza da S. Secondo alle ore 15 in pullman (se le iscrizioni saranno tempestive e sufficienti).
Arrivo a Ailefroide (Briançon) e salita al Rif. Du Glacier Blanc m. 2550 ore 2 percorso su sentiero segnato.
Domenica 2 - Salita al Col du Monetier e per il Col Tukett alla vetta del Pic des Agneaux m. 3662 ore 4 su ghiaccio e roccia di media difficoltà. Dal Rif. sono possibili percorsi facili, panoramicamente molto remunerativi. Per tutti indispensabili picozza e ramponi, e soprattutto carta d'identità in regola.
La Santa Messa verrà celebrata sulla vita del ritorno.
Direttori di gita: GASPARINI C. - BOLLA G. (tel. 341185) - CERRO C. (tel. 784614)

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VITA SEZIONALE


   IX RALLY SCI - ALPINISTICO ALPI OCCIDENTALI


Sabato sera, tutti riuniti alla Gran Baita per il Rally di domenica. Concorrenti e non, si agitano, carpiscono informazioni sul percorso, informazioni che però non vengono assolutamente rilasciate agli avversari.
Mi interessava sapere se la neve sopra era invernale o primaverile perché si pensava di fare un primo tratto con gli sci a spalle. Alla mia richiesta, uno degli organizzatori mi ha risposto molto evasivamente: "Mah! Chissà! Non posso favorire nessuno" Ero quasi tentata di fargli scivolare cento lire in tasca per quest'informazione, poi ho temuto una denuncia per corruzione.
Comunque alla sera, dopo cena vi sono state le estrazioni per l'ordine di partenza e noi siamo uscite ultime. A questo punto, erano quasi le 11, si sono riuniti i rappresentanti delle sezioni presenti per stabilire i punteggi dei facoltativi, i dislivelli per la regolarità ecc. Conclusione, tutti gli anni, i concorrenti, almeno quelli che corrono per vincere (il 2° posto) non riescono mai ad andare a dormire a un'ora decente.
Comunque al mattino alle 8,30 la nostra partenza, dicono che si muore una sola volta, ma io sono propensa a pensare che potrò morire diverse volte, perché su quel ripido pendio, con gli sci a spalle e Marinella e Claudia di corsa sono morta per la prima volta. Divertente la discesa in cordata e predisposta ottimamente su di un terreno non impegnativo. Conclusa la discesa della 1 facoltativa, quindi si montano le pelli e qui abbiamo i primi incidenti: dita ferite, pelli aggrovigliate attacchi messi al contrario ecc. Comunque riusciamo a partire.
Dopo dieci minuti di salita comincio a mettere in dubbio la mia capacità ad arrivare in punta al Morefreddo; dopo un quarto d'ora prendo la decisione di ritirarmi dopo di che entro in coma e non ho neanche più la forza di ribellarmi alle due scatenate che ho davanti e che continuano imperturbabili a salire.
Il percorso di regolarità è eterno, tutto a mezzacosta è gelato, le pelli non tengono, le lame Bilgheri ci salvano. Ancora un pezzo da salire, un traverso, il posto di controllo sotto la punta. Breve sosta per il controllo del materiale poi, con la morte negli occhi e la paralisi parziale delle gambe carichiamo (di nuovo) gli sci a spalle ed iniziamo la conquista della vetta.
Mi sembra di essere salita su di un 8.000. In punta incontriamo diverse squadre, un sorso di genepy e via per la discesa: una curva, un derapage, una "gücia", diverse tampe. Siamo quasi al traguardo. Poi Claudia gira su neve crostosa, cade e si rompe una gamba. La giornata termina qui. Si aspetta il taboga che porta Claudia in fondo valle, ambulanza, ospedale e per Claudia la stagione sciistica è finita.
Abbiamo avuto il sole per tutta la mattina, un bel terreno per gli sci ed una gara in linea di massima bene organizzata. Unico difetto il Rally in se stesso, che non vedo in quale misura sia pertinente con l'attività e lo spirito della Giovane Montagna. E' una corsa in salita, una gara di velocità in discesa. Niente di più. Alpinisticamente parlando non ha molto valore e socialmente è inutile in quanto l'incontro con le altre sezioni è puramente antagonistico. Il fine dell'incontro sociale è la gara.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   5 MARZO - COLLE DELLE CIME BIANCHE INFERIORE (m 2896)


L'eccessivo innevamento ci sconsiglia di intraprendere la gita al Monte Flassin che figura in calendario ed allora rimettiamo in programma la gita al Colle delle Cime Bianche non potutasi effettuare il 20 febbraio. Si parte con un tempo incerto. Ad Anthey troviamo già la neve, caduta copiosa il giorno precedente dando al paesaggio un aspetto prettamente invernale. Comunque, si procede per Valtournanche dove prendiamo la seggiovia che ci porta alla località Chanleve (m.1850) e qui, incoraggiati da uno squarcio d'azzurro, iniziamo la salita. Circa a quota 2400 si troviamo di fronte un terreno poco sicuro e, visto anche l'ora tarda e l'impossibilità di ammirare il decantato panorama, riteniamo prudente tornare indietro. Usufruendo poi della seggiovia facciamo alcune discese in pista e fuori pista su neve buona.
Nel pomeriggio, dopo la S. Messa nella chiesa parrocchiale di Valtournanche, facciamo di nuovo rotta per Torino ma a mezza strada il richiamo di una sirena ben nota col nome di "piola di Carema" blocca il pullman. Conseguenze: tutti costretti ad un super lavoro per smaltire quanto di solido e di liquido viene abbondantemente posto sui tavoli; "quattro salti" ai lieto suono di una fisarmonica; un sacco di allegria e rapido rialzo della temperatura al grado euforico.

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   19 MARZO - MONTE LASRUBBIA (cresta NE - m 2071)


Quando si lasciano le macchine in un luogo affatto privo di neve, all'infuori della valanga che ostruisce la strada, non mancano i commenti sarcastici nei confronti dell'ideatore della Gita, se poi intorno si vedono solo ripidi pendii boscosi, allora subito c'è chi propone orribili supplizi per il malcapitato. Così avvenne in Valchiusella dove non mancò certo occasione ai denigratori, si arrivò al limite dell'ammutinamento. Ma poi cominciarono i pendii levigati in dolci pianori, tutto il gruppo procedeva assai bene nonostante il sole prepotente assai gradito dopo tante domeniche piovose.
Arrivati di fronte alla cima, molto innevata, qualcuno preferì fermarsi, altri superarono il ripido pendio con precauzione, e sulla cresta incorniciata si aprì ai loro occhi una vista grandiosa sulla modesta cima Lastrobbia che coperta da un eccezionale manto nevoso sembrava una vetta glaciale. Discreta la neve in discesa . Anche nei tratti più difficili tutto il gruppo diede dimostrazione di notevole capacità ed omogeneità, in particolare coloro che erano alle prime armi con lo sci-alpinismo.
La bella giornata finisce con la S. Messa e la sosta intorno al tavolo imbandito dell'ottima piola di Traversella.

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   26 MARZO - COURMAYEUR - CHAMONIX


Ci ritroviamo tutti uniti: pistaioli, cannibali e "puri" dello sci-alpinismo alla stazione dell'Aiguille du Midi per iniziare la tanto attesa traversata della Mer de Glace.
Finalmente vediamo l'altra faccia del Monte Bianco, infatti la discesa si svolge in un ambiente irreale a cui fanno da cornice le guglie granitiche del Tacul, del Capucin, del Dente del Gigante e del Dru, ai loro piedi, i crepacci si aprono senza fine. Iniziamo col cuore gonfio di speranza e palpitante per l'emozione questa discesa, siamo abbagliati dallo stupendo paesaggio che ci circonda e sovente ci sorprendiamo fermi in reverente contemplazione mentre ricordiamo con ammirazione e perchè no? con invidia, i grandi che si sono cimentati su queste pareti. La delusione ben presto ci attende e il sorriso che avevamo sulle labbra si spegne: la neve è troppo dura, le lamine degli sci non tengono e il peggio arriva con la tormentata seraccata del Requin. Se prima la moltitudine di sciatori aveva potuto smaltirsi con abbastanza scorrevolezza qui siamo in coda, è peggio di Via Roma nelle ore di Punta, molti intralciano perché titubanti e timorosi, altri più spericolati e di una certa molte, rischiano e per poco non mandano un nostro direttore di gita ad effettuare un'esplorazione involontaria di un crepaccio; si sente molto la mancanza del linguaggio fiorito di un nostro ben amato "tenentino".
Finalmente dopo un'eternità, si può riprendere la corsa sul dolce pendio che si snoda sin sotto il favoloso Dru (scagli la prima pietra chi non ci ha fatto un pensierino).
Purtroppo la scarsità di neve dal versante francese ci obbliga ad attraversare la suggestiva pineta che porta a Chamonix con gli sci a spalle.
Sarà la rabbia di vedere il "nostro" santuario profanato da tanta gente, sarà il fatto di non aver sentito la gioia della conquista, ma in molti di noi è rimasta la delusione di una promessa tanto attesa e non mantenuta, peccato....

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   22-23 APRILE - MONTE TABOR (m 3177)


Anche se quest'inverno la cosa può non sembrare vera, ma è la mancanza di neve sul versante francese che non ci permette di effettuare la traversata Valle Stretta-Valloire. Si decide quindi di salire al Tabor anche se molti hanno già effettuato più volte questa bella gita.
Nel pomeriggio del sabato raggiungiamo alla spicciolata il rifugio III Alpini. Il tempo non è per niente promettente, nevica, e si va a dormire dopo un allegro "trinchause" e molti cori, intimamente convinti che all'indomani ci si volterà dall'altra parte per continuare a dormire anziché fare la gita.
Al mattino invece il tempo è migliorato e quindi si parte dopo qualche tergiversare per le nuvole che non sono del tutto scomparse.
La neve è dura e quindi gli sci possono essere portati in spalla, ma la maggior parte li calza giunti alla Miniera. La salita viene effettuata sotto il sole velato da nebbie vaganti e numerose nuvole.
La vetta viene raggiunta e possiamo vedere Bruno Palladino e Sergio Schiavino che salgono al Pic del Tabor.
Dopo esserci rifocillati ci prepariamo per la discesa, ma al momento di partire comincia a nevicare e cela di colpo una fitta nebbia per cui si scende al rallentatore, col gruppo unito in quanto la visibilità è quasi nulla.
Giunti al rifugio attendiamo il ritorno di Bruno e Sergio prima di partire per Bardonecchia dove Padre Lever celebra la Santa Messa nella Chiesa Parrocchiale. Qui la compagnia si divide: una parte va direttamente a Torino mentre l'altra si ferma nella piola di Baldissero per la magnata di rito.

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   25 APRILE - PALESTRA DI ROCCIA ALLE COURBASSERE


La pioggerella che ci accoglie ad Ala di Stura si trasforma, appena arrivati alla palestra, in una fittissima nevicata. I roccioni ci offrono un riparo in attesa di un miglioramento che però è vano sperare.
Con decisione unanime la gita si conclude in "piola".
I partecipanti sono stati più di 40, e comunque viene deciso di ritornare in questa palestra l'11 maggio in sostituzione del programmato monte Plu.

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VITA SEZIONALE


   AIUTO ALPIGIANI (19 Marzo)


Un gruppetto formato da una quindicina di Soci volenterosi, ha risposto all'appello del Dr. Luzzati del Soccorso Alpino che, nel corso delle sue visite agli abitanti dell'alta val d'Ala (isolata da diverse settimane a causa delle copiose nevicate) aveva constatato la carenza di rifornimenti per le popolazioni di Balme.
Attraversate due paurose slavine che già avevano lambito un centro abitato e con la preoccupazione di quelle ancora pendenti, i nostri Soci carichi di viveri sono giunti in poco più di un'ora di marcia, all'abitato di Balme sotto uno splendido sole.
Lasciati i pacchi presso il locale negozio di commestibili, alcuni proseguivano poi fino al Pian della Mussa per una più distensiva passeggiata in sci.
Il ritorno avveniva regolarmente senza incidenti e la giornata si concludeva con la Santa Messa celebrata da Padre Lever nella Chiesa Parrocchiale di Lanzo.

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   IN FAMIGLIA


I soci Attilia Pirlone e Giorgio De Paoli si sono uniti in matrimonio. Vivissime felicitazioni.
E' morta la madre del socio Franco Bo, alle sentite condoglianze uniamo preghiere di suffragio.

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