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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1975
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VITA SEZIONALE
RELAZIONE della RIUNIONE del CONSIGLIO SEZIONALE tenutasi il 18 GIUGNO
SITUAZIONE FINANZIARIA AL 31 MAGGIO :
Viene fatto il punto prima dell'apertura del Rifugio e dell'inizio dell'attività estiva.
RIFUGIO N. REVIGLIO
Si relaziona su lavori eseguiti in vista della prossima apertura.
AMMISSIONE NUOVI SOCI
Sono approvate le domande di MUSSO Giovanni e ROBATTO Giorgio.
RIFUGIO S. MARIA AL ROCCIAMELONE
Viene incaricato Piermassimo PONSERO di seguire i lavori in rappresentanza della Giovane Montagna.
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RELAZIONE della RIUNIONE del CONSIGLIO SEZIONALE tenutasi il 9 SETTEMBRE
ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI - RINNOVO DEL CONSIGLIO NAZIONALE: Viene fissata la data per la convocazione dell'assemblea e per le votazioni.
RIFUGIO N. REVIGLIO
FRIGERO relaziona sull'andamento del soggiorno estivo.
AMMISSIONE NUOVI SOCI :
Viene approvata la domanda di PONSERO Marco.
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VENERDÌ 24 OTTOBRE ore 21,15 ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
I Soci sono convocati in assemblea ordinaria (delibera del Consiglio Sezionale nella riunione del 9 settembre) per discutere sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
- Relazione del Presidente.
- Approvazione del Bilancio consuntivo.
- Dimissioni del Consiglio Sezionale e dei Delegati al Consiglio Centrale.
- Elezioni del nuovo Consiglio Sezionale e dei Delegati al C.C. per il
biennio 1975-1977,
Modalità per il voto
1) Hanno diritto al voto tutti i Soci in regola con le quote 1975.
2) A tutti i Soci verrà fatta pervenire, in busta a parte, la scheda, o più schede per gli aggregati, che dovrà essere ritornata, compilata e sigillata, al seggio elettorale, entro le ore 16 di sabato 25 ottobre p.v.
3) Il seggio elettorale rimarrà aperto la sera di Venerdì 24 e nel pomeriggio di Sabato 25 ottobre, dalle ore 11 alle ore 16. Seguirà lo scrutinio.
4) Devono essere eletti 14 Consiglieri e 15 Delegati. Si raccomanda di indicare i candidati con nome e cognome.
5) Il bilancio consuntivo della Sezione sarà esposto nella bacheca della Sede, a partire da Venerdì 17 ottobre.
Escono dalla carica, per scadenza del mandato, i componenti del Consiglio Adami, Bo, Boggero, Castagneri P., Destefanis, Falletto, Forneris, Frigero A., Ghiglione, Padre Onorato Lovera, Rasetto, Rocco L., Rosso, Viano e i delegati al Consiglio Centrale, Adami, Bo, Boggero, Castagneri P., De Paoli M., Forneris, Frigero A., Ghiglione, Merlo, Milone, Morello, Ravelli, Rocco L., Rosso e Viano.
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AI SOCI
Il mio mandato è scaduto e dopo due anni di permanenza alla Presidenza della
Sezione, ritengo doveroso rivolgere un saluto ed un ringraziamento a tutti : Soci,
Consiglieri, Delegati e all'attivo e capace Segretario.
Un commosso ricordo è inoltre rivolto ai Soci scomparsi, Franco Morra ed Anna Pochettino, che ci hanno lasciato nel corso dell'anno.
Non è necessario, ritengo, esporre un consuntivo di quanto si è riusciti a fare nel corso di questi due anni: il Notiziario ha sempre informato i Soci sull' attività sezionale ed il ripetere quindi le stesse cose sembrerebbe superfluo, anche ai lettori meno solerti.
Si è cercato di fare qualcosa per rendere più funzionale e più attiva la vita della Sezione. D'altronde non bisogna dimenticare che la Giovane Montagna è una società alpinistica e gli sforzi per potenziare certe attività pratiche (gite sociali di qualsiasi livello) e culturali, dovranno essere sempre più intensificate.
Un lavoro iniziato è stato quello del Rocciamelone. Il restauro e parziale rifa-cimento della costruzione posta sulla vetta ha avuto, per la G.M., un valido col-laboratore nella persona di Pier Massimo Ponsero, che ha contribuito in notevole misura alla stesura del progetto e al soggiorno in cima per gli scavi e la sistemazione dell'intercapedine.
Il prossimo dovrebbe essere l'anno decisivo, e si spera in una partecipazione più attiva da parte dei Soci della Sezione.
Nel prossimo autunno dovrebbe iniziare, in accordo con la F.I.E., l'attività scolastica con gite in montagna per i ragazzi delle scuole elementari e medie inferiori.
Alla Giovane Montagna si richiede la partecipazione di alcuni Soci in qualità di direttori di gita.
L'attività sociale può essere ancora migliorata : è necessaria però una globale collaborazione fra Soci e Consiglio Sezionale ed idee nuove anche in seno al Consiglio stesso.
In conclusione voglio esporre alcune personali considerazioni determinate dal-l'esperienza avuta in questo periodo.
Anni di vita e di attività in montagna mi hanno insegnato che senza una leale e profonda amicizia è impossibile ottenere un dialogo costruttivo. La scelta del primo compagno di cordata può essere presa quale esempio anche per noi. Le persone
scelte possono essere anche non necessariamente capaci : interessa invece, quale
primo ed immediato contatto, l'onestà e la sincerità.
Essere sempre coscienti di fare il proprio dovere, parlando chiaro e senza sotterfugi o, addirittura, per bocca di altri.
Si parla, e si parla soltanto, di quel meraviglioso rapporto umano che è l'amicizia. Esperienze tristi di vita, mi hanno confermato, se ne avevo ancora bisogno, che senza l'amicizia non si può avere un contatto serio ed umano. Aleggia sempre il dubbio, il pensiero maligno che rovina tutto. Perché tutto questo?
A volte questo comportamento è dovuto a nulla di importante e generalmente di trascurabile portata. Almeno lo voglio sperare.
Buona volontà, reciproco rispetto, tolleranza (che non significa capitolazione
dei proprii personali princìpi), modestia, sono elementi basilari per ritrovare un ambiente sereno dove ognuno di noi sente veramente quello che generalmente è conosciuto come "amore ed amicizia del prossimo".
E' impossibile ottenere questo? Ritengo di no!
Ed ai componenti del futuro Consiglio posso dire soltanto : lavorate seriamente e lealmente mettendo da parte eventuali discordanze di carattere, ricordando che la Giovane Montagna può fare molto per l'alpinismo e la montagna in genere.
Vecchi ... giovani ... anziani? cose che devono essere definitivamente superate dal buonsenso! Il convivere può determinare a volte qualche contrasto: è umano. Basta superarlo con un pizzico di buona volontà da entrambe le parti e il filo si riannoda nuovamente e meglio di prima.
Grazie a tutti. Un grazie agli amici Bolla, Ceriana, Marchelli, Palladino, Gaspa-rini, che oltre alla collaborazione nelle gite sociali e nelle serate in sede, hanno partecipato ad interventi di soccorso alpino con pronta tempestività e preparazione.
A Celestina De Paoli, Pier Massimo Ponsero, Bruno Palladino e Giorgio Rocca una cordiale stretta di mano per il sincero aiuto dato.
Ai Soci tutti un invito a partecipare numerosi e responsabilmente all'Assemblea ordinaria del 24/10 p.v.
IL PRESIDENTE
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RIFUGIO S. MARIA AL ROCCIAMELONE
Situazione dei lavori realizzati in agosto (dalle note di Pier Massimo Ponsero)
Il materiale necessario per la prima fase dei lavori è stato trasportato dagli
Alpini sino a CA' D'ASTI. In questa località hanno soggiornato in modo continuo (in tenda) ragazzi di Bussoleno e Susa sino a trasporto ultimato.
Alla vetta, invece, il materiale è stato portato sulle spalle da civili di tutte le età, perché le truppe alpine hanno reputato troppo pericoloso l'accesso alla stessa! Il lavoro effettivo è durato dall'11 al 22 agosto (interrotto da una abbondante nevicata).
La defezione degli alpini ha influito sull'andamento dei lavori, ma nonostante questo grave intoppo si può affermare di aver raggiunto lo scopo prefisso : conoscere la struttura dell'edificio e le caratteristiche dell'intercapedine, basilare per i lavori da effettuare nel 1976.
Lavori effettuati
a) sistemazione di corde fisse nei punti più pericolosi della parte terminale del sentiero,
b) iniziato il lavoro per approfondire l'intercapedine lato Est con asportazione della roccia sino al filo interno e costruzione conseguente del muro, appoggiandolo di rettamente su tutti gli spuntoni rimasti,
c) per l'intercapedine lato Nord, è stato effettuato il lavoro di asportazione di tutto il ghiaccio e neve che la ostruiva quasi completamente,
d) le caratteristiche del muro a Nord, diverde dalle due parti della strozzatura, determinata dalla presenza di un masso che fuoriesce dal pavimento, dà origine a due intercapedini distinte : Nord-Est e Nord-Ovest.
Per la prima, il muro a secco semi crollato per una massa di ghiaccio e detriti, è stato completamente asportato con la maggior parte dei detriti. Il tetto, che stava cedendo, è stato rinforzato con dei puntelli con la costruzione di una pa-rete di assi rivestiti da un foglio di plastica per impedire che la neve possa o-struire nuovamente il vano. La zona rivolta a Nord-Ovest, dove la parte inferiore è di roccia viva e muro a secco in ottime condizioni, è stata allargata sino a 40 cm. Verso Ovest l'intercapedine è chiusa per tre quarti da un muro a secco. Questo è stato completato e rivestito dall'interno con assi e foglio di pla-stica.
e) Sul lato Ovest non esisteva alcuna intercapedine : è stato creato un vano largo almeno 60 cm, scavando nella roccia per la profondità di circa mt. 1,50. L'edificio è stato sottomurato su tutto il lato.
P. M. PONSERO
Considerazioni (a cura di F.Bo)
E' praticamente impossibile citare tutte le persone che hanno sacrificato giorni di vacanza per realizzare quanto elencato : tutti hanno dato il massimo, da un ragazzo di 15 anni di Villardora ad un anziano di Susa di 70 anni (giunto in vetta con uno zaino di peso notevole).
Per realizzare l'opera intrapresa è necessario insistere sulla collaborazione delle truppe alpine : in passato ed in epoca abbastanza recente hanno dimostrato di essere in grado di effettuare opere grandiose.
Il Rocciamelone può rappresentare una loro continuità di ideali e di sacrifici.
La Giovane Montagna era rappresentata dalla famiglia Ponsero. A parte l'amico Pier Massimo, che ha lavorato sulla vetta per due settimane, la moglie e il padre (l'anziano di cui sopra) hanno collaborato attivamente, dando prova di un
innegabile entusiasmo e volontà.
Le truppe alpine erano rappresentate dall'onnipresente Don Piero Laterza, cappellano del IV Alpini.
Se le condizioni atmosferiche lo permetteranno, nelle prossime settimane sarà effettuata una misurazione della terra da parte dei tecnici della SIP, per l'impianto di parafulmine che sarà realizzato con il sistema di Gabbia di Faraday.
Per il futuro è auspicabile, a parte le truppe alpine, una partecipazione massiccia dei soci della GM di tutte le età. Tutti possono, volendo, collaborare alla riuscita del progetto.
Diamoci da fare.
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4 novembre - S. MESSA AL MONTE DEI CAPPUCCINI
Rappresenta per noi tutti il consueto ed importante appuntamento annuale, con i nostri Amici e Famigliari defunti. La S. Messa avrà inizio alle 10.
Dopo la funzione, saranno distribuite le medaglie ai Soci ventennali. Farà seguito un rinfresco offerto dalla Sezione a tutti i presenti.
Si rinnova l'invito a tutti per una larga partecipazione.
E' una occasione per ritrovarsi e rivolgere al buon Dio un "grazie" per tutto: tanto più importante per noi, amanti della montagna.
L'invito è per tutti: soci, famigliari ed amici.
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ATTIVITÀ PREVISTA
28 settembre - MONTE SAREZZA (m 2828)
L'imprevista ed abbondante nevicata dell'autunno scorso aveva fatto fallire questa salita, che viene ora riproposta nella speranza di una maggiore fortuna.
Il Monte Sarezza è una bella vetta rocciosa emergente sul pianoro del Crest, punta di arrivo dell'impianto di risalita Champoluc-Crest.
Alla vetta si può salire per due itinerari : per la cresta Est, che rappresenta la via normale, e per lo spigolo Nord-Ovest che offre una divertente arrampicata su roccia molto solida ed articolata. Dal Crest alla vetta, per la via normale, circa due ore, mentre per la eventuale salita lungo lo spigolo Nord-Ovest il tempo può essere valutato in circa due ore e mezza.
Partenza domenica mattina dalla sede, alle ore 6,15, per Champoluc, e risalita eventuale (orari permettendo) con la seggiovia al Crest.
S.Messa durante la gita o sulla vita del ritorno con arrivo a Torino verso le 21. Necessari corda e qualche chiodo da roccia.
Direttori di gita : Palladino Bruno (tel. 591.264)
Rasetto Giampiero (tel. 490.037)
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11-12 ottobre - Punta MALANOTTE (m 2736) - Punta CRISTALLIERA (m 2801)
Questa gita, che rappresenta l'ultima a carattere sociale di livello alpinistico, potrà essere effettuata in due modi :
pernottamento al sabato sera al Rifugio del Gravio di proprietà degli amici del-la GEAT e posto a quota 1400 nel vallone omonimo ad un'ora circa di marcia dalla frazione Adret (S. Giorgio di Susa)
partenza alla domenica mattina verso le 6,30, e salita dall'altro versante (rifu-gio Selleries quota 2050 raggiungibile in auto), quello della Val Chisone, lungo la strada per Pra Catinat.
La partenza nella sera del sabato, può determinare l'occasione di trascorrere una notte in un rifugio gestito da persone verso le quali siamo legati da sincera amicizia. Le possibilità dipendono dagli impegni di lavoro dei partecipanti.
Le due vette possono essere salite da tutti, mentre per chi vorrà, e sarà in grado, gli itinerari di arrampicata sono oltremodo interessanti.
Per la Punta Cristalliera, oltre alla via normale che si snoda per la facile cresta Nord-Ovest (ore 4-4,30 dal rifugio del Gravio; ore 3-3,30 dal rifugio Selleries), interessante la cresta Sud-Est (via accademica - passo di IV e III gr.: ore 4-5 dal rifugio Gravio e 3,30-4 dal rifugio Selleries) e gli spigoli e pareti che raggiungono la vetta attraverso il Torrione Centrale.
Per la Punta Malanotte, si può raggiungerne la vetta in circa 3-4 ore dal rifugio del Gravio, attraverso il Colle Malanotte (m. 2582) o in sole due ore, per lo stesso itinerario, dal rifugio Selleries.
La zona è particolarmente interessante e bella in questo periodo autunnale. Necessari corda e qualche chiodo da roccia per chi avrà le velleità migliori. Partenza dalla Sede con orario che sarà segnalato dai direttori di gita.
La S. Messa potrà essere celebrata o durante la gita o sulla via del ritorno. L'arrivo può essere previsto verso le ore 20,30 - 21.
Direttori di gita : Bo Franco (tel. 396.874)
Falletto Nino (tel. 894.5040)
Palladino Bruno (tel. 591.264)
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19 ottobre - GITA DI CHIUSURA
Non è molto semplice, in relazione ai costi attuali, scegliere una località bella, interessante e magari in qualche zona non troppo conosciuta.
Il viaggio ed il relativo pranzo sociale incidono notevolmente per i gruppi famigliari: si è reso necessario quindi scegliere una località che potesse presentare una spesa accettabile e possibilità di movimento per tutti:
ALA DI STURA in Val di Lanzo, a quota 1081, è posta a 53 Km, da Torino. Sono possibili passeggiate verso il Pian Beffé (m. 1500) lungo una comoda mulattiera e per le frazioni vicine. Le Courbassere, poi, presentano vie di roccia molto belle, come pure i roccioni sottostanti.
Il viaggio potrà essere effettuato in pullman, mentre il pranzo sociale sarà consumato nel ristorante ALA, di proprietà di un vero amico della montagna: Silla Castagneri.
Quote e programma di viaggio saranno esposti in sede : le prenotazioni devono essere date in segreteria entro martedì 14 ottobre.
E' auspicabile una partecipazione estesa a tutti (senza arrivare però, per motivi logistici, a tutti i 320 Soci della Sezione).
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PROSSIME SERATE IN SEDE
3 OTTOBRE ore 21,15 nei locali della sede
PROIEZIONE DEL FILM " PONTE IN UBAYE " a cura di Mario Palladino e Roberto Ceriana
La pellicola è stata realizzata durante un "ponte" di tre giorni nella zona dell'Ubaye - Colle della Maddalena.
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SERATE IN SEDE
11 luglio
Serata di diapositive in sede, in sostituzione del film previsto e prodotto dagli amici Ceriana e Palladino. Programma egualmente interessante e vario, con diapositive concernenti sci-alpinismo e la salita alle Barre des Ecrins, in gita sociale.
Alle diacolor scattate da Palladino M, Ceriana, Gasparini, Marchelli, Ponsero, ha fatto corona un nutrito gruppo di soci.
E' questa una nota alquanto positiva sulla validità di queste serate. Ci vuole poco : un po' di buona volontà (e di questo non possiamo proprio lamentarci) da parte dei bravi fotografi della Sezione, e dei Soci in veste di spettatori e la serata può essere piacevole.
Un grazie a tutti ed un arrivederci alla prossima fissata per venerdì 3 ottobre p.v.
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ATTIVITÀ SVOLTA
22 giugno - GRAN CARRO (m 2988)
"Deve essere una bella arrampicata", dice uno dei partecipanti guardando dalla bocchetta della Drosa la cresta del Gran Carro, ingombra di neve.
Pazienza, sarà per un'altra volta (la solita frase che ci consola).
La delusione della mancata salita non fa perdere l'appetito e al colle tutti tro-vano modo di rifarsi con il sacchetto dei viveri.
Dopo di che, anche a causa del tempo peggiorato improvvisamente, divalliamo rapidamente, dove alle auto arriviamo leggermente umidi.
B. Palladino
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6-7 luglio - BARRE DES ECRINS (m 4101)
Nei giorni 6-7 luglio si è svolta la prevista gita sociale alla Barre des Ecrins, il solitario bel 4000 del Delfinato; se pochi sono stati i soci che hanno affrontato il lungo viaggio in automobile fino a Cézanne e le successive inevitabili quattro ore di salita al Refuge des Ecrins, molti sono stati invece gli autoctoni che hanno optato alla stessa data per la nostra stessa meta. Logica conseguenza, un certo qual affollamento, tenuto però sotto saldo controllo dall'arcigna custode del rifugio che, bene o male - piuttosto male, vero Cesare? - ha dato da dormire a tutti.
Comunque le 5 del mattino arrivano benvenute per tutta la plebe alpinistica; il tempo si presenta bello e la salita fin sotto il pendio finale, auspice un' ampia traccia preesistente, si presenta comoda per tutti; giunti però sotto la crepaccia terminale, mentre un gruppo si dirige verso il più mansueto Dome de Neige, un altro decide di affrontare di petto, sulle orme - piuttosto esigue per la verità - di due spagnoli, il pendio Nord della Barre; tanto è presto, il pendio è corto, la neve è buona e la pendenza non eccessiva - il tutto visto da sotto. Basta un tiro per rendersi conto che il pendio è lungo, il ghiaccio durissimo e la pendenza non proprio da buttare; comunque in un paio di ore si arriva in cresta, dopo dura lotta con l'alpe e i tre unici chiodi da ghiaccio posseduti dalle due cordate e che, una volta piantati, si rifiutano tenacemente di essere estratti per essere riutilizzati più sopra; ma mal gliene incolse - ai chiodi. La cresta sommitale è ancora molto innevata, la nebbia sale; risultato di tante acrobazie solo Enrico e Piermassimo arrivano sulla sommità estrema e sono le 16 quasi passate quando una doppia ci deposita finalmente alla Brèche Lory sulla via del ritorno. Già le 16; calma, sono solo le 16 e quindi c'è tempo per salire al Dome! Il resto è senza storia; una interminabile discesa a valle frammezzata da qualche salutare risalita, tanto per non perdere il ritmo. Comunque alle 21 siamo a Cézanne e a mezzanotte a casa; ma la vita è bella, bastano una piccozza 4000 metri di Barre des Ecrins
A.Marchelli
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19-29 luglio - M. BRULÈ (m 3591)
Sabato pomeriggio ci ritroviamo solo in nove alla partenza, fissata alle 14 dal la Sede. Giunti alla diga di Place Moulin, il cielo si presenta parzialmente coperto e soffia un fresco vento, che sprona a camminare senza troppi indugi: dopo tre ore di marcia - e di fatica - arriviamo al rifugio Col Collon. Il mattino un gruppo, risalendo il ghiacciaio del Col Collon, si porta sulla cresta sud-ovest della
punta M.Kurz, poco sotto la sua vetta; aggirando la punta Kurz si giunge al colletto tra quest'ultima e il Mont Brulé e di qui per la cresta ovest-nord-ovest raggiunge in breve la meta della gita.
L'altro gruppo ha invece deciso per una metà più vicina: il Col Collon, vasta depressione tra la punta Kurz e la Becca d'Oren. S. Messa ad Aosta alle 18 e rientro a Torino per le 20,30.
Bella gita nella Valpelline, bellissima la giornata, stupendo il panorama che si può ammirare dalla vetta. Un vero peccato che questa gita abbia trovato l'ade-sione di un numero così esiguo di soci.
G. Rocco
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30-31 agosto - PUNTA BASEI (m 3338) - P. BOUSSON (m 3337)
Il tempo incerto ha determinato una scarsa partecipazione di soci a questa gita che, senza presentare particolari difficoltà, è interessante e remunerativa dal
punto di vista panoramico.
Nonostante le condizioni atmosferiche, la gita è pienamente riuscita : dieci
partecipanti e tutti in vetta alla Basei, mentre quattro hanno proseguito alla Punta Bousson. Folate di nebbia hanno precluso in parte il panorama molto interessante sull'intero gruppo delle Cézanne, del Gran Paradiso, sulla sottostante Valle di Rhemes.
Il sabato, alcuni partecipanti si sono portati sulle Rocce del Nivolet ed alla
P. Violetta.
Arrivo al rifugio del CAI verso l'una e ritorno a Torino verso le 17.
F. Bo
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14 settembre - S. GIACOMO DI ENTRACQUE (m 1250)
Quattro soci della Sezione hanno partecipato domenica 14 settembre all'inaugurazione della Casa per Ferie "Città d i Moncalieri", posta a S.Giacomo di Entracque, nella Val Gesso.
La Sezione di Moncalieri è così riuscita, con grande spirito di sacrificio e volontà, a realizzare una efficiente e bella Casa per Ferie, ancor più bella se pensiamo alle difficoltà superate, che un progetto simile generalmente presenta.
Gli amici di Moncalieri, già duramente provati dalla sfortuna per il rifugio Città di Moncalieri al Lago Bianco, hanno saputo offrire a noi tutti una ennesima prova di caratte-re e di amicizia di notevole valore.
Sono proprio queste due cose che, assistendo alla inaugurazione della Casa dí S.Giacomo, ho potuto maggiormente riscontrare. Lanza e Boietto, coadiuvati da un simpatico ed efficiente gruppo di amici, hanno dimostrato ampiamente che qualsiasi tipo di difficoltà può essere, volendo, superato quando esiste un rapporto leale e profondo.
La Sezione di Torino, a parte le congratulazioni dovute e meritate, porge agli amici della Sezione consorella un sincero augurio di sempre proficua attività.
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VITA SEZIONALE
ALBERTO ROSSO
E' scomparso il giorno di Ferragosto, in Spagna, causa un incidente stradale. Non era socio della Giovane Montagna, era un Amico nostro.
Direttore della Rivista della Montagna, edita dal C.D.A. , è stato un sincero ed appassionato innamorato della vita alpina, in tutti i settori, nessuno escluso. Era venuto da noi una sera, a presentare una serie di diapositive, imperniate in
gran parte sullo sci-alpinismo, attività in cui Alberto Rosso poteva, a ragione,
essere considerato come uno dei migliori esponenti del settore.
Aveva colpito la sua conversazione, pacata, senza troppi fronzoli, ed aliena da commenti troppo roboanti.
La montagna ha perso tropo presto un sincero ammiratore delle sue bellezze. Ai Suoi Genitori, le nostre più sentite condoglianze.
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IN FAMIGLIA
Si sono sposati : il Socio Silvio Frigerio
il Socio Giampiero Rasetto.
Alle nostre felicitazioni uniamo gli auguri di lunghi anni di felicità.
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LUTTI
Sono mancati:
il Padre del Socio Bertolino Marcello
il Fratello delle Sorelle Cornaglia
la Sorella del Socio Frigero Antonio
il Padre del Socio Orsolano Riccardo.
Partecipando al dolore dei famigliari eleviamo preghiere di suffragio.
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