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Notiziario Sezione di Torino Marzo 1976



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VITA SEZIONALE


   LUIGI RAVELLI


Il 23 febbraio u. s. è improvvisamente scomparso il Socio benemerito della Sezione di Torino, Ing. Luigi Ravelli.
La nostra conoscenza non era di molti anni. Era iniziata nel campo del lavoro, poco più tardi nella Giovane Montagna.
Modi bruschi che forse mettevano in soggezione, non riuscivano a nascondere la grande passione ed amore per tutto quello che si riferiva alla Sua Società.
Nessuno di noi potrà mai dimenticare quanto Egli ha dato in quasi 40 anni di associazione, perché la Giovane Montagna continuasse ad essere l'ambiente ideale per un alpinismo cristiano, aperto ai giovani desiderosi di fare della montagna, un'attività seria e responsabile.
Dopo l'Assemblea di Candia, svolta in un clima molto interessante per il futuro della vita sociale, mi fece recapitare in ufficio una vecchia rivista con l'invito di leggere un Suo articolo. Sul biglietto accluso, precisava che il Suo pensiero relativo all'amicizia ed alla Giovane Montagna, pur a distanza di anni (1948),non era affatto cambiato.
In questi giorni, dopo la Sua repentina scomparsa, l'ho riletto e ho pensato che sarebbe stato interessante per tutti, giovani e meno giovani, ricordare l'Amico tramite quello scritto.
In esso, la passione per la montagna, l'umanità e la sincerità nei rapporti con il prossimo, sono evidenziati in modo superbo.
" Sì, la classica amicizia di tutti i tempi: comunanza di idee, di propositi, di ardimenti, visione univoca della vita sul monte e della vita del piano, con-cordanza di giudizi, affinità e sensibilità spirituali; e poi ancora: ugual palpito ed ugual sentire per le bellezze del creato e per le rare bontà che il mondo racchiude, comune insofferenza delle molte brutture che dalla vita sorgono sul cammino di ogni giorno. E su tutto, come quasi già non bastasse il saldo e naturale vincolo così formatosi, il cemento insostituibile di una religione divina, con la incessante e tormentosa aspirazione ad una pratica di vita spoglia di ogni formalismo e di ogni ipocrisia, semplice e rude come solo i monti sanno plasmare, mezzi provvidenziali avuti in dono dall'Alto perché ancora verso l'Alto fossimo invitati ed aiutati a camminare.
Ed è così che fummo amici, sinceri, confidenti e consiglieri spassionati dei nostri animi, nella felice e nell'avversa sorte, sempre presenti, ciascuno all'altro, in ogni ora trascorsa su per gli ansimanti sentieri alpini e per quelli non meno tortuosi della quotidiana esistenza.
E' veramente ed unicamente con i sopra ricordati attributi, o amici miei ,che è possibile mantenere nobilmente vive le nostre amicizie. E quanti di noi godono integralmente il privilegio di essere fraternamente compresi dei doveri che un'amicizia, per essere operante, ci impone? Le nubi salgono ad oscurare il sole e le ombre alle volte ci impediscono di vederci e di riconoscerci. Ma la incomprensione, il maligno il pettegolezzo nato dalle cricche di immusoniti appartati che vivono ai margini della nostra vita alpina, i mal pensanti ed i diffidenti, i vanagloriosi ed i folli temerari, non devono trovar posto nelle nostre file! Dobbiamo impedirlo, con il nostro contegno e con la nostra azione, per salvare le vere amicizie. Bastano alle volte pochi colpi di picozza ben assestati per demolire il ghiacciato ostacolo che ci sbarra la via o per creare il gradino che ci apre l'ascesa, basta spesso qualche energico richiamo per sgombrare tra noi le nubi di un'imprensione fuor di posto o di una posizione insostenibile. E senza arrivare alla maniera forte, non sempre la più salutare, ci guidi la cristiana carità ed il fraterno affetto a persuadere, correggere, rianimare e riaccendere i sani entusiasmi e le composte armonie, premesse indispensabili per una sincera amicizia individuale e di una prospera vita di questa nostra associazione che ci è così cara.
Due alpini che non si salutano non sono degni di percorrere l'alpe e l'amico che non aiuta l'amico a rialzarsi profana l'intimo spirito dell'amicizia. A viso aperto senza interposte persone ed al di fuori di ogni anonimato, è necessario sempre agire tra noi, qualora eventi o necessità lo imponessero per il bene di ciascuno di noi, per il bene della Giovane Montagna".
Negli ultimi tempi avevamo iniziato un discorso incentrato sul Rocciamelone. Si era già stilato un programma dei lavori per la prossima estate e mi aveva colpito, ancora una volta la Sua pronta disponibilità a fornire ampia collaborazione per il nuovo progetto.
I Suoi impegni di lavoro sempre così assillanti, non determinavano in Lui un distacco dai nostri problemi. Anzi, l'interesse era sempre notevole ed i consigli dati si rivelavano i migliori per praticità ed attuazione.
Pochi giorni prima della scomparsa, aveva fissato un appuntamento per definire il programma dei lavori da effettuare nella prossima estate sul Rocciamelone.
Al termine della lettera, la frase che precedeva il saluto, può oggi apparire quasi un presagio, un ultimo cordiale omaggio alla Sua Giovane Montagna: "La prego di volermi considerare sempre al suo fianco nella buona e nell'avversa sorte".
Abbiamo perso un vero Amico: un Uomo sincero ed umano, schivo dalle polemiche, dalle inutili falsità e contraddizioni del vivere attuale.
A Lui il commosso ricordo di tutti i Soci della Giovane Montagna.

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   RELAZIONE ASSEMBLEA STRAORDINARIA DEI SOCI TENUTASI IL 16 GENNAIO


Argomenti trattati:
RELAZIONE DEL PRESIDENTE
Viene informata l'Assemblea dell'avanzamento dei lavori al Rifugio Rocciamelone e dell'iniziativa per le sottoscrizioni tra i bambini ed i Soci per reperire i finanziamenti. Si ricorda ai Soci l'impegno per il contributo di mano d'opera per il trasporto in vetta di materiale durante l'estate.
Per il soggiorno estivo allo Chapy si precisa che il periodo di apertura sarà dal 4/7 al 28/8. Poiché Frigero non potrà più svolgere la sua opera per tutto il periodo di apertura un gruppo di Consiglieri si alterneranno alla Direzione del Rifugio. Il Presidente ringrazia, a nome dei Soci, Frigero per l'ottimo lavoro svolto. Viene deciso che i partecipanti, a turno, saranno chiamati a collaborare al servizio in salone.
Si prospetta all'Assemblea l'idea di riscaldare il piano inferiore del Rifugio per favorire il soggiorno invernale. Dopo ampia discussione viene dato mandato al Consiglio di effettuare lo studio di fattibilità tecnica ed economica dell'idea presentata.

BILANCIO PREVENTIVO 1976
L'Economo presenta ed illustra il bilancio preventivo che viene approvato all'unanimità.
VARIE: Il Presidente espone il progetto di riunire in un gruppo interno alla Sezione i figli dei Soci per favorirne il loro affiatamento ed avviarli alla gita. La idea viene accettata e si stabilisce che i Soci Barbi, Pari e Ponsero si riu-niscono con il Presidente per approfondire il progetto.
Viene proposto ed approvato di spostare l'apertura della Sede da venerdì a Giovedì per avere più tempo per l'organizzazione delle gite.

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   RELAZIONE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SEZIONALE TENUTASI IL 12 GENNAIO


Argomenti trattati:
BILANCIO PREVENTIVO 1976: dopo ampia discussione si approva il Bilancio che verrà presentato ai Soci nell'Assemblea Straordinaria del 16 gennaio.
RIFUGIO N. REVIGLIO: viene deciso di richiedere all'Assemblea dei Soci il benestare a procedere con uno studio del riscaldamento del Rifugio.
VARIE: si approva di presentare all'Assemblea dei Soci il progetto di costituzione di un gruppo giovani da avviare, accompagnati da Soci esperti, all'attività alpinistica.

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   RELAZIONE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SEZIONALE TENUTASI L'8 MARZO


Argomenti trattati:
CARICHE SOCIALI: il Socio Bersia Piero sostituisce l'Ing. Revelli come delegato al Consiglio Centrale.
Vengono accettate le dimissioni da Consigliere Sezionale di Nino Faletto, trasferitosi a Verona, in sua vece subentra Ghiglione Franco.
AMMISSIONE NUOVI SOCI: è approvata la domanda di don TRAPPO.
RIFUGIO N. REVIGLIO: viene deciso di organizzare una settimana di permanenza dedicata particolarmente ai figli dei Soci.
PROPOSTA CONSIGLIO CENTRALE: viene approvato la proposta dal Consiglio Centrale di far partecipare alcuni giovani Soci ad un corso per Direttori di Gita.

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   NOTIZIE IMPORTANTI


a) La Sede è aperta nei giorni di Martedì e Giovedì dalle ore 21 alle 23.
b) Si ricorda ai Soci, non ancora in regola con la quota sociale 1976, di voler provvedere in merito con cortese sollecitudine.
Il primo trimestre è ormai passato e gli obblighi finanziari della Sezione, determinano la necessità di richiamare l'attenzione dei Soci sul versamento delle quote in tempo utile.
c) Un'ultima non meno importante segnalazione è indirizzata ai Soci proponenti nuove iscrizioni alla Giovane Montagna. Come a suo tempo stabilito dal Cons. Sezionale (21.1.1974), la tessera verrà consegnata al nuovo Socio, al termine di 6 mesi di attività sociale, necessaria per una reciproca e proficua conoscenza dell'ambiente.
Questo periodo, costituito da eventuali gite e presenze in sede, dovrebbe risultare utile, in misura determinante al richiedente. In via subordinata alla realtà della vita, sulla partecipazione attiva alla vita sociale, possono fare eccezione quelle persone di una certa età o genitori e parenti di soci, che
per motivi di residenza fossero nella quasi impossibilità di frequentare la sede in modo soddisfacente.
Questa precisazione è indirizzata in modo particolare a quelle persone di giovane età, in grado di frequentare la montagna, che eventualmente dovessero pensare ad una associazione alla Giovane Montagna, soltanto per il soggiorno estivo al rifugio N. Reviglio.
Per questi casi sarà impossibile, al termine dei 6 mesi esaminare le proposte dei nuovi Soci, mancando i presupposti elencati in precedenza.

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   RIFUGIO N. REVIGLIO - SOGGIORNO ESTIVO 1976


Come comunicato durante l'Assemblea dei Soci del 16/1 u.s. l'amico Frigero ha lasciato l'incarico di responsabile del Rifugio N. Reviglio. Interpretando la
volontà dei Soci il Consiglio Sezionale rivolge a Frigero una grazie sincero per quanto è riuscito a fare nell'intento esclusivo di assicurare ai presenti, una vacanza serena.
Difficoltà tante, magari anche incomprensioni hanno costellato il lavoro volontario del nostro amico. Lo si ringrazia per tutto: per i sacrifici e per la fatica data e profusa a piene mani alla nostra Sezione.
Dopo questa decisione, il Consiglio Sezionale ha nominato una commissione che seguirà tutta l'attività del Rifugio. Essa è costituita da Bo (responsabile), Adami, Boggero, Castagneri e da Celestina De Paoli.
Per il soggiorno estivo, per dare modo ai Soci di poter eventualmente partecipare al Raduno Intersezionale di Solda nei giorni 26 - 29 giugno, si è ritenuto opportuno presentare il seguente periodo di apertura:
1° turno : 4 - 11 luglio - ultimo turno: 22 - 29 agosto
per un totale di 8 settimane di soggiorno.
I turni saranno diretti da un responsabile sezionale, che si avvarrà del buon senso ed aiuto dei Soci presenti.
Infatti quest'anno si avrà la necessità di chiedere ai presenti il servizio di salone: a turno due di essi dovranno provvedere a portare sui tavoli il neces-sario per pranzo o cena, non con i piatti singoli (si viene incontro ai non diplomati delle Scuole alberghiere) ma con appositi contenitori.
E' un ritorno alle dimenticate origini dove le comodità erano altre e per ricordare che il N. Reviglio è un rifugio e certi lavoretti non dovrebbero apparire troppo onerosi od antipatici.
Il Consiglio Sezionale rivolge fin d'ora un sincero invito per una leale collaborazione ed assicura che sarà compiuto ogni sforzo per assicurare un soggiorno valido e gradito a tutti.
Si ricorda che i responsabili dei vari turni, sono persone che normalmente lavorano ad orario pieno: essi mettono a disposizione di tutti una parte delle loro ferie e chiedono come solo corrispettivo un rapporto di sincera amicizia e la massima osservanza al regolamento del Rifugio.
Le prenotazioni avranno inizio con il 1° Giugno p. v. mentre le quote saranno comunicate nel prossimo Notiziario.
Si ricorda infine che il soggiorno al N. Reviglio è riservato esclusiva mente ai Soci di tutte le Sezioni in regola con la quota.

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   POSSIBILITÀ PER LA STAGIONE INVERNALE


Nello scorso mese di ottobre, il N. Reviglio è stato collegato all'Acquedotto Municipale di Courmayeur. E' stato costituito un Consorzio formato dalle famiglie interessate per cui è stato possibile realizzare l'impianto con la spesa suddivisa in parti uguali. Saranno necessari ancora alcuni lavori nell'interno del Rifugio e la posa di un contatore. Avremo così la possibilità di fruire di due allacciamenti: sorgente ed acquedotto. Sarà così realizzato un impianto antincendio anche nel periodo di mancanza dell'acqua lato sorgente (fine ottobre - aprile).
Durante l'Assemblea dei Soci del 16 Gennaio scorso, è stata esaminata la volontà e l'eventuale possibilità di apertura del N. Reviglio anche nella sta-gione invernale.
Siamo tutti al corrente che Courmayeur è diventata negli ultimi anni un centro fra i più affermati dello sci-alpino. Le valli laterali offrono interessanti percorsi di sci-alpinismo mentre la Val Ferret presenta uno splendido anello per il fondo.
Non è sufficiente però tutta questa magnificenza per superare le difficoltà: occorre anche una spesa non indifferente per il riscaldamento ed è per questo che nell'Assemblea si è parlato soprattutto di questo elemento fondamentale.
L'apertura poi a turni settimanali, il periodo migliore per la partecipazione al soggiorno invernale potrà essere vista e discussa in un secondo tempo. Resta il fatto che se il bilancio lo permetterà e la spesa sarà possibile, si cercherà di fare un qualcosa di economicamente valido, senza rovinare l'attuale estetica dei locali.
Sarà cura del Consiglio Sezionale rendere edotti tutti i Soci sullo sviluppo del progetto e modi di attuazione.

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   SETTIMANE DI VACANZE PER BAMBINI


Il Consiglio Sezionale nell'ultima riunione dell'8/3 u.s. ha approvato una proposta per invitare nel prossimo mese di Luglio un gruppo dì bambini, figli di Soci (età compresa fra gli 8 e i 14 anni) a trascorrere una settimana di vacanza al Rifugio N. Reviglio. Essi saranno ospitati con una quota pari al 50% della retta stabilita e non sarà, per loro, necessaria la presenza dei rispettivi genitori. Sarà una vacanza tutta per loro, con un programma gite elementari ma interessanti con la presenza di responsabili Sezionali.
Si ritiene che tale esperimento potrà essere utilissimo e valido per una proficua conoscenza ed educazione alla montagna in un ambiente alpino quanto mai interessante.
La vita in comune dei bambini, non lasciati in balia di se stessi, potrebbe in futuro, determinare un maggior interesse alla nostra Società.
Vogliamo provare? I genitori sono invitati in Sede, dove potrà essere fissato un programma ed il periodo adatto per tutti.
L'appuntamento poi, sarà dedicato ai protagonisti delle vacanze, senza la presenza dei ...genitori barbosi.

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   SOTTOSCRIZIONE FRA I SOCI PER LA RICOSTRUZIONE DEL RIFUGIO


SANTUARIO DEL ROCCIAMELONE
Tutti i Soci, amici e simpatizzanti, sono invitati ad aderire alla sottoscrizione indetta per il progetto "Rocciamelone".
In sede, il versamento potrà essere effettuato in una apposita cassetta, apponendo la propria firma su un registro. Per i bambini, da 0 a 15 anni, è in atto l'iniziativa ROK. Con il versamento di 2.000 lire sarà loro consegnato un libretto con la storia del Rocciamelone, un distintivo ed una artistica pergamena della Madonna posta sulla cima.
Con la loro offerta, faranno parte del gruppo ROK ed avranno il nome scritto sul libro della vetta accanto agli altri 130.000 bambini che nel lontano 1899 determinarono la realizzazione della statua della Madonna sull'estremo vertice del Rocciamelone.
Soci, collaborate a questa iniziativa, Non dimenticate l'invito della Sezione che unitamente a tutta la Giovane Montagna, alla Diocesi di Susa ed alla Sezione ANA Val Susa è impegnata a ricostruire il Rifugio sul Rocciamelone, Abbiamo bisogno, non soltanto di aiuti finanziari, ma di presenza sulla vetta per la realizzazione dei lavori.

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   ELENCO DEI BAMBINI CHE HANNO ADERITO ALLA INIZIATIVA "ROK"


1) Rainetto Marta
2) Rainetto Carola
3) Gaino Mauro
4) Gaino Walter
5) Gaino Ugo
6) Bo Sergio
7) Rossanigo Carlo
8) Aloi Paola
9) Ciolli Fulvia
10) Ariagno Alessio - Roberto
11) Valentino Erika - Sara
12) Mattia Luca - Raffaella
13) Massa Maria Teresa
14) Garino Fabrizio
15) Garino Roberta
16) Danieli Andrea
17) Pipino Sergio
18) Massocco Claudio
19) Massocco Roberto
20) Sassard Henry
21) Benzan Loredana
22) Grandi Emanuela
23) De Vietti Goggia M. Grazia
24) Giubergia Carla
25) Destef anis Riccardo
26) Boggero Marco
27) De Paoli Alessandro
28) De Paoli Andrea
29) De Paoli Claudia
30) Gioberti Giorgio
31) Soria Roberto
32) Codoni Valeria
33) Peano Daniela
34) Masotti Tiziana
35) Tamagnone Gianni
36) Cauda Clara
37) Cauda Valeria
38) Brescia Davide
39) Brescia Massimo
40) Morello Luigi
41) Bolla Maria Teresa
42) Robatto Dario
43) Bersia Nicoletta
44) Rosso Piergiorgio
45) Liofante Sara Maria
46) Sina Maria
47) Capra Paolo
48) Bertoglio Margherita
49) Fasano Patrizia
50) Bertoglio Davide
51) Rocco Ilaria
52) Rocco Ulrico
53) Pittatore Chiara
54) Pittatore Marco
55) Bosco Andrea
56) Risatti Stefano
57) Risatti Silvia
58) Pautasso Andrea
59) Garrone Oreste
60) Fenoglio Franco Maria Luisa
61) Bertoglio Francesco
62) Bertoglio Roberto
63) Comado Elio
64) Marcuz Ledi Vincenzo
65) Marcuz Giobatta
66) Boggero Claudio
67) Rumiano Paola
68) Bertoglio Antonella
69) Musso Gianni
70) Brossa Lucia Maria
71) Tagini Mario
72) Brossa Cinzia-Paola
73) Pavesio Rosanna
74) Martinez Claudio
75) Marchesini Umberto
76) Clerico Luigi
77) Rapido Mauro
78) Marchisio Alberto
79) Marchisio Giancarlo
80) Garrone Giulia
81) Culla Stefano
82) Milone Elisabetta
83) Pirlone Maura
84) Canale Andrea
85) Canale Roberta
86) Cambursano Paolo
87) Costa Manuel
88) Castronovo Carola
89) Bava Fabrizio
90) Foglizzo Paolo
91) Foglizzo Marco
92) Foglizzo Pier Adolfo
93) Boietto Elena
94) Nicola Giusy
95) Bertoglio Rosina
96) Bertoglio Valerio
97) Marchisio Marco
98) Perron Christian
99) Merche Nicoletta
100) Merche Francesca
101) Merche Giacomo
Alla data del 29 febbraio u.s. la Sezione di Torino aveva raccolto per il progetto di ricostruzione del Rifugio-Santuario del Rocciamelone la somma di L. 509.000 così ripartita:
226. 000 per l'iniziativa ROK (101 partecipanti)
63.000 versamenti diversi
220.000 provento serata Teatro Rosmini del 13/2

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ATTIVITÀ PREVISTA


   3-4 aprile - XIII RALLY SCI-ALPINISTICO "GIOVANE MONTAGNA"


L'edizione 1976 del Rally, organizzato dalla Sezione di Ivrea, sarà effettuato sulle nevi di Champorcher, lungo un tracciato di gara possibile ad ogni sciatore-alpinista.
Le prenotazioni delle squadre e relativi eventuali accompagnatori dovranno pervenire in Sede non oltre il 27 marzo c. m.
Ed ecco il programma:
Sabato 3 aprile: ritrovo dei partecipanti all'Albergo di Chardoney di Champorcher Sistemazione, cena e pernottamento
Domenica 4 aprile: ore 6, 00 sveglia -- 6, 30 colazione
ore 7, 00 ritrovo dei partecipanti e trasferimento in cabinovia al Laris
Ore 7, 30 inizio gara
ore 13, 00 S. Messa in una sala dell'Albergo
ore 13, 30 pranzo sociale e premiazione

Quote di partecipazione:
Iscrizione al rally: L. 3.000 = per squadra
Quota, vitto ed alloggio : L. 8.000 = (cena, pernottamento, colazione e pranzo sociale )
Solo pranzo sociale : L. 4. 000 =

E' possibile fruire di:
cena, pernottamento, colazione per L 5.500 =
pernottamento, colazione per L 3.500 =
pernottamento per L 2.500 =

Cabinovia del LARIS:
biglietto giornaliero L. 2.000
biglietto a/r L. 1.000
biglietto salita per i partecipanti alla gara L. 500

In bacheca è esposto il regolamento della gara ed il tracciato relativo. In essa è stata depennata la discesa di cordata e l'inclusione della discesa in barella con ferito.
Un caloroso invito ai Soci per una larga adesione a questa manifestazione che resta ancora una delle più valide ed interessanti della vita sociale della Giovane Montagna.

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   10-11 aprile - CIMA AUTOUR (m 3021)


Una delle più belle gite della testata della Val di Lanzo è rappresentata dalla cima Autour posta sulla cresta divisoria delle Valli d'Ala e d'Usseglio, che presenta alcune vette abbastanza rinomate.
Il dislivello da Balme, dove si pernotterà, oscilla sui 1500 metri ma l'allenamento che ormai un buon sciatore-alpinista dovrebbe aver raggiunto in questo periodo di stagione, non dovrebbe incutere troppo timore.
La zona è molto bella e ancora selvaggia: costellata da numerose baite sino a quota 2400, offre nella parte superiore un notevole terreno di discesa. Il viaggio sarà effettuato con auto private mentre per il pernottamento potremo essere ospitati presso l'Albergo Belvedere (0123 - 5903). La quota comprensiva di cena + pernottamento e bevanda calda al mattino oscilla fra le 5.500 e le 6.000 lire. E' però necessaria una adesione in tempo utile per la prenotazione dei posti.
In relazione alla lunghezza della gita, si ritiene opportuno proporre la celebrazione della S. Messa, al sabato pomeriggio (verso sera), possibile in una cappella ubicata nella via principale.
Carlo Cerro (tel. 784. 614)
Direttori di gita: Mario Palladino (tel. 591.264)
Giorgio Rocco (tel. 770.703)

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   24-25 aprile - CIMA DI COLLALUNGA (m 2759)


Il vallone dei Bagni si stacca dalla Valle Stura di Demonte appena sopra Vinadio. La strada oltre la frazione Bagni termina alla frazione Callieri (m. 1455) e proseguendo brevemente nel fondovalle, in vista della grandiosa Rocca di S. Bernolfo che divide il vallone in due settori, si raggiunge per alcuni tornanti la pineta sottostante il lago di S. Bernolfo dove sorge il Rifugio del Laus (m. 1913).
Sul fondo dell'ampio vallone tramite pendii ripidi si tocca il piano ed infine la Cima di Collalunga.
A seconda delle condizioni di innevamento si pernotterà a Callieri o al Rifugio del Laus (sovente coperto dalla neve).
La gita, pur non essendo difficile richiede un buon allenamento in relazione al suo notevole sviluppo. Se il pernottamento non sarà effettuato al Rifugio del Laus, sarà necessaria la solita attrezzatura sci-alpinistica.
S. Messa sulla via del ritorno, presumibilmente in quel di Vinadio. Il viaggio sarà effettuato con auto private lungo il tragitto Torino Cuneo - Borgo S. Dalmazzo - Demonte - Vinadio - Bagni.
Direttori di gita:
C. Gasparini (tel. 713765)
Padre Lever (tel. 659343)

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   8-9 maggio - COL PEYRON (m 2854) - PIC DEL THABOR (m 3206)


E' una delle gite più remunerative della Valle Stretta.
Dal Rifugio del CAI III° Alpini (m. 1769), che si raggiungerà nel pomeriggio del sabato, un comodo vallone conduce al Col Peyron, costeggiando le Rocce del Serous è il Tabor. Questo colle rappresenta la prima meta della nostra gita, dal quale i più allenati si porteranno alla base del Pic del Thabor dove dovranno essere abbandonati gli sci.
L'itinerario alla vetta si snoda sul versante Ovest, costituito da un ripido pendio di neve e da una cresta superabile con alcuni facili tiri di corda. Le componenti di questo itinerario ne fanno una gita di grande soddisfazione sia dal lato sciistico che da quello alpinistico.
Per la salita al Pic del Thabor sono necessari corda, piccozza e ramponi. Il tempo previsto per raggiungere il Col Peyron si aggira sulle 3-4 ore mentre, alla vetta del Pic del Thabor è necessaria una fatica supplementare di 2 ore. Partenza nel pomeriggio di sabato con pernottamento al Rifugio III° Alpini, gestito dall'ottimo amico Piero Maggi. La S. Messa verrà celebrata sulla via del ritorno. Ricordare un documento di identità e tessera del CAI.
Cerro C. (tel. 784614)
Direttori di Gita: Marchelli A. (tel. 6505885)
Palladino B. (tel. 584205)

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   22-23 maggio - TRAVERSATA DEL COL DU LABBY (m 3350)


Il programma di questa interessante gita sarà così articolato:
Primo giorno
viaggio con auto privata Torino - Colle del Moncenisio - Lanslebourg - Termignon dove si lascerà la valle principale per lasciare alcune auto per assicurarsi il ritorno, dopo la traversata.
Si prosegue quindi per Aussois e i soprastanti bacini idroelettrici a quota 2000 circa. - Da questa località, per facile terreno si raggiunge il Rifugio de la Dent Parrachèe (m.2450) di proprietà del Parco Nazionale della Vanoise.
Secondo giorno
Dal rifugio, per il Plan della Gorma ed il piccolo glacier du Labby, si tocca il colle omonimo a quota 3350.
A questo punto inizia la lunghissima discesa sul Glacier de la Mahure, dominato dall'imponente parete Nord della Dent Parrachèe. Un ultimo tratto di mulattiera ci poterà alle auto.
Questa traversata consente di toccare un angolo sciisticamente superbo del Parco della Vanoise, ammirando allo stesso tempo (con un po' di fortuna) la ricca fauna protetta. Nell'insieme la gita non si svolge su terreno difficile e non è affatto faticosa: possono essere utile i ramponi per gli ultimi metri del Col du Labby.
IL Rifugio è molto accogliente e fa parte del sistema previsto per effettuare in modo abbastanza comodo, mediante alcune tappe, la traversata del Parco della Vanoise.
Sono da ricordare due cose importanti: documento di identità valido e una piccola somma di franchi francesi in piccolo taglio.
La S. Messa sarà effettuata al ritorno nella Parrocchia di Susa.
G. Bolla (te1.341185)
Direttori di Gita : C. Gasparini (tel. 713765)
P. M. Ponsero (tel. 9674830)

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   27 maggio - CARRA SAETIVA (m 1659)


Il 31 marzo p. v. coincide con il primo anniversario della scomparsa del nostro Socio Franco Morra caduto sulla palestra di roccia della Carra Saettiva.
Il ricordare l'Amico scomparso, sempre presente nei cuori dei Soci della Giovane Montagna, le Sezioni di Moncalieri e Torino, hanno ritenuto opportuno ridurre la posa di una piccola lapide ai piedi dell'itinerario dove Franco cadde.
La gita sarà effettuata con auto private, in relazione alla tortuosità della strada di accesso, e la fatica, a piedi sarà minima. Infatti un comodo sentiero collega la zona del parcheggio auto al punto dove sarà posata la lapide-ricordo.
La partenza da Torino potrà essere effettuata verso le 7,30 fissando poi un comune punto di ritrovo con i soci di Moncalieri.
Quel giorno cercheremo di essere in molti: sarà così possibile riannodare un dialogo con un Amico che la montagna ha tolto in modo così repentino ai Suoi cari, ai Suoi compagni di passione.
Direttori di Gita: Comm. Gite

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   5-6 giugno - COLLE DI PUNTA FOURÀ (m 3124)- PUNTA FOURÀ (m 3411)


Con questa gita siamo arrivati alla fine del programma delle sci-alpinistiche. La scelta è caduta su una vetta posta in un ambiente quanto mai interessante, con ottima esposizione per lo sci alpino.
L'altipiano dove è situato il Rifugio Città di Chivasso è stupendo e numerose sono le vette circostanti raggiungibili in sci. Dal Rifugio dove si pernotterà, costeggiando la Costà Mentà, si raggiunge il Colle di Feràuda (m.2928). Passare nelle vicinanze di detto Colle e dirigersi verso Est sul Ghiacciaio occidentale di Punta Fourà, comodo pianoro di neve e raggiungere con moderata salita il Colle Fourà (m. 3124). Dal Colle (si lasciano generalmente gli sci un centinaio di metri sopra il valico) salire per la cresta nevosa ed ampia e poco inclinata. In alto si supera un tratto di massi accatastati che porta alla spalla nord-ovest. Da questa si raggiunge l'ometto posto pochi metri sotto la vetta vera e propria e caratteristica per il foro esistente.
Dal Rifugio Città di Chivasso (od Albergo Savoia) al Colle Fourà in circa 2 ore e mezza mentre dal Colle alla vetta in ore 1,30 - 2.
Necessari corda, piccozza e ramponi. La salita al Rifugio dovrà essere effettuata a piedi da fondo valle a seconda delle condizioni di innevamento della strada. - La S. Messa potrà essere effettuata sulla via del ritorno.
Direttori di Gita: Adami F. (tel. 662383)
Marchelli A. (tel. 6505885)

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   26-27-28-29 giugno - RADUNO INTERSEZIONALE A SOLDÀ (m 1909)


Nel presente notiziario si è voluto anticipare il programma di massima del nostro Raduno che sarà organizzato dalla Sezione di Venezia nel Gruppo dell'Ortles Cevedale - Gran Zebrù. A prima vista la distanza e le relative quote di partecipazione potrebbero apparire pesanti, ma si ritiene che la bellezza della località scelta, le possibilità di effettuare ascensioni di un certo livello, la permanenza in un rifugio alpino attrezzato e fra i più validi del Club Alpino Italiano dovrebbero spingere i soci ad una partecipazione abbastanza estesa.
Non dimentichiamo che, nel passato, si effettuavano gite anche più distanti con mezzi più modesti e l'occasione di vivere 4 giorni in montagna in un settore alpino non facilmente... raggiungibile in fine settimana, è da ritenere quanto mai interessante.
Ed ecco il programma di massima:
26 giugno - arrivo a Soldà (m. 1909) e proseguimento in funivia al Rifugio "Città di Milano" (m. 2581)
27 giugno - ascensione al M. Cevedale (m. 3769) in circa 5 ore
28 giugno - ascensione al G. Zebrù (m. 3851) in circa 5 ore
29 giugno - ritorno a valle e scioglimento del raduno.
Le ascensioni saranno organizzate con la partecipazione di Guide locali. Per quanti non volessero o potessero salire al Rifugio, è possibile una sistemazione a Soldà per quanto lo stesso Rifugio è molto attrezzato e la quota non risulta troppo elevata. E' preferibile però una partecipazione globale in una unica località: determina un migliore affiatamento ed amicizia.
Quota di partecipazione al raduno:
L. 30.000 circa comprensivo di alloggio completo e collaborazione delle Guide locali per la realizzazione delle ascensioni in programma.
Il viaggio potrà essere effettuato in auto private (si potrà organizzare in tal senso facendo la conta dei mezzi a disposizione) o in treno. L'itinerario stradale può essere così articolato:
a) Torino - Milano - Verona Bolzano - Merano - Silandro - Spondigna - Gomagoi - Soldà (circa 500 km)
b) Torino Milano Lecco Colico Sondrio Bormio - Passo dello Stelvio Trafoi "Gomagoi - Soldà (circa 400 km) questo itinerario è determinato dall'apertura del Passo dello Stelvio.
In treno lungo la linea Torino " Milano Brescia Verona Trento Bolzano Merano -Spondigna. Da quest'ultima località è necessaria una disponibilità di un pullman per effettuare i 20 km. che ci separano da Soldà.
Per evidenti ragioni di organizzazione (non dimentichiamo che la capienza del Rifugio dovrebbe essere riservata alla Giovane Montagna) è necessaria la prenotazione entro il 15 maggio p. v.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 15 aprile ore 21.15 nei locali della Sede


Proiezione di diapositive commentate dal
Sig. VENTURA Fulvio della Direzione del P N GP sul tema :
" IL PARCO NAZIONALE DEL GRAN PARADISO"
Serata dedicata ad un angolo di natura rimasto ancora fra i più suggestivi ed interessanti dell'intera cerchia alpina.

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   Giovedì 20 maggio ore 21.15 nei locali della Sede


Proiezione dei film della cineteca del CAI:
" LOTTA PER UNA VITA" di Don G.. Hurton
Un fatto realmente accaduto ha dato luogo a questa pellicola realizzata dal capo della stazione del Corpo Soccorso Alpino del CAI di Soldà.
IL PILASTRO DELLA SOLITUDINE di H. Dessanville
il pilastro della solitudine è il Dru. Il prestigioso alpinista ginevrino Michel Vaucher ripete in solitaria lo spigolo Bonatti. Fotografia di Pierre Tairraz, con la regia di Heléne Dassonville,

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ATTIVITÀ SVOLTA


   14 dicembre 1975 - COL BEGINO (m 2308)


Non era un grande obiettivo e non è stata una bella giornata, ma, lungo la noiosa strada del Lago Nero qualcosa che giustificasse la nostra fatica in quella atmosfera così grigia, c'era!
Il piacere di ritrovarci insieme per iniziare una nuova stagione sci-alpinistica. -- Disastrosa la discesa su una neve velocissima ma senza visibilità: anche qui la generale ilarità. ".... solleva" i caduti.
C. Gasparini

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   11 gennaio - P. ESTELLETTA (m 2346)


Si comincia il nuovo anno sci-alpinistico all'insegna della neve scarsa. Qui in Val Maira l'inverno sosta ancora sui versanti nord, ma oggi il vento caldo con i pazzi colori che ispira al cielo fa pensare alla primavera.
La nostra piacevole fatica si inerpica fra i rami caduti dai pini, la neve sconvolta dal vento ed infine sui pianori sottostanti la vetta dove la panoramica è quanto mai interessante: dalla testata della Val Maira con i suoi dolci pendii alle pareti tipo dolomitico.
La discesa si risolve in una battaglia senza feriti, con tante cadute causa la neve non propriamente bella. Tappa in quel di S. Damiano M. per la S. Messa e la merenda.
C. Gasparini

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   25 gennaio - COLLE CITRIN (m 2484)


Ancora una volta la scarsità di materia prima ci ha costretti a cambiare itinerario. Lasciata la solare Lignan ci siamo avventurati verso i valloni laterali del Gran San Bernardo e la fredda ombra di una mattinata invernale a Cerisey dove, il pullman ha condotto 16 soci ad affrontare la salita lungo la Comba Citrin fino al colle omonimo a quota 2484. La gita, anche se di un ripiego, si è rivelata entusiasmante e varia; prima la risalita di una strettissima gorgia ghiacciata e boscosa dove i partecipanti hanno fatto sfoggio delle loro qualità acrobatiche, poi il percorso - bellissimo fuori da qualsiasi facile ironia lungo la comba caratterizzata da dossi e valloncelli fino al colle dove un vento furibondo ci ha congelato a dovere le orecchie. Poi la discesa, su neve eccellente farinosa, anche se sostenuta da vecchie placche crostose, traditrici che hanno causato più di un tuffo spettacolare, poi da ultimo il pezzo forte, la comica finale: vale a dire la discesa saltando letteralmente di ramo in ramo del rapido e boscosissimo risalto basale della comba, dove si è raggiunto, con sommo sollazzo del Cesare Gasparini, un plafond insuperabile di ronzodromia applicata allo sci di montagna.
La piola di Bosses ci ha ospitati al termine per celebrare la gita ed il compleanno di un'amica: poi il pullman al ritorno ha pensato bene di abbandonarci a Quincinetto, facendoci perdere la puntata di Sandokan alla televisione. Ma la giungla, non quella della Malesia, quella della Comba Citrin, l'abbiamo vissuta lo stesso e con intensità inarrivabile.
A. Marchelli

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   8 febbraio - TRAVERSATA PRAGELATO - SALBERTRAND


Trovarci in venti persone, alle 6, al consueto appuntamento ha richiesto un discreto ottimismo ed entusiasmo se si pensa al freddo intenso e al tempo che, almeno apparentemente, non prometteva nulla di buono.
Ebbene, anche questa volta siamo stati ricompensati largamente della nostra decisione.
Il pullman viaggia nella Val Chisone immerso in una cappa di fuliggine ma, giunti a Pragelato troviamo il cielo terso; calziamo gli sci e ci innalziamo lentamente.
Superata la frazione Gran Puy in un bagno di sole raggiungiamo il monte Gran Costa. Rifocillati, scendiamo con ottima neve in un ambiente naturale imponente e svettante su un mare di nubi fino alle grange Seti dove, nell'accogliente casetta dello amico Gino, ci concediamo una sosta.
Ormai la neve non è più bella come in alto ed inoltre siamo nuovamente ingoiati dalla nebbia; riteniamo quindi opportuno scendere per la facile e suggestiva strada a Salice d'Ulzio mentre alcuni volenterosi scendono per più ardua via a Salbertrand ad avvertire il pullman di venirci a prendere.
Breve fermata a Chiomonte ove P. Lever celebra la Messa in ricordo dell'amico Rainetto nell'anniversario della sua scomparsa.
Adami Fiorenzo

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   22 febbraio - VISITA AGLI ALPIGIANI - SAN DAMIANO MACRA


Ci siamo ritrovati in 37 per la consueta visita agli alpigiani, breve parentesi alla nostra attività alpinistica.
Nella mattinata fredda e coperta che si è poi via via schiarita, i vari gruppi si sono diretti alle diverse borgate e si è constatato che la nostra visita è sempre gradita. Qualche vecchietto ci ha lasciato e altre famiglie sono state aiutate.
Quest'anno un gruppo di giovani si è spinto fino alle baite più lontane dal capoluogo, e l'amico Bolla ha messo a disposizione la macchina per portarli fin dov'era possibile. Al ritorno sono saliti al colle e una veloce discesa li ha riportati a San Damiano, dove tutti riuniti abbiamo assistito alla S. Messa, concelebrata da P. Lever e P. Onorato, mentre la corale del luogo diretta dal Parroco, ha reso più solenne la chiusura della nostra giornata.
Se in partenza è nostra intenzione portare un aiuto materiale alla gente semplice rimasta fedele ai valori naturali della vita montanara, dopo aver avvicinato le varie persone e aver superato l'iniziale diffidenza specie di chi ci riceve per la prima volta, constatiamo che anche il solo fatto di dar loro la possibilità di parlare con qualcuno disposti ad ascoltarli, dopo chissà quanti giorni di solitudine e di silenzio, dimostrano la loro gioia in modo così semplice, che alla fine ci ritroviamo con l'animo sereno e soddisfatto, e ci accorgiamo che i beneficiati siamo noi!

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   7 marzo - PUNTA DEL GRIFONE (m 2404)


Per una simpatica combinazione il gruppo sci-alpinistico del C.A.I UGET ha in programma una gita nel medesimo Vallone della Portia per cui la partenza delle macchine, in una nevosa mattina "artica" offre almeno la piacevole occasione di rivedere qualche compagno di gita che da molto tempo non si incontrava. Così senza sapere il perché imbocchiamo la mulattiera, poi il miracolo, che come sapete, tocca solo chi sa credere anche contro tutte le apparenze: il sole!
Presto i ripidi pendii finali sono superati e tutti sono riuniti in vetta L'inversione termica ha provocato un mare di nubi fino ai 1500 metri: sopra tutte le vette svettano nel sole.
La discesa, per le condizioni eccezionali bella neve polverosa sul fondo duro, è superba.
Sotto ci aspetta il maltempo e, la "piola".
C. Gasparini

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SERATE IN SEDE


   19 dicembre


con la Sede affollata di Soci ed amici si è effettuata la serata dedicata a Guido Muratore, scomparso nello scorso mese di settembre. Per le persone più giovani ricorderemo che Guido Muratore, alpinista e speleologo, effettuò in montagna e in grotta, una intensa attività dove si distinse in ascensioni ed esplorazioni di notevole valore.
Appassionato conoscitore della montagna, era conosciuto come valente fotografo ed autore di pregevoli schizzi, relazioni ed articoli divulgativi sulle guide e sulle riviste specializzate.
La carrellata di diapositive, che interessavano un vasto settore , dalle Alpi Occidentali alle Dolomiti, raccolte da Giancarlo Destefanis, sono testimonianza di una tecnica e gusto artistico eccezionali.
Notevole, quale documentazione storica, le diapositive scattate sulla Cima Piccola di Lavaredo lungo la parete Nord con un capocordata di eccezione: Emilio Comici.

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   23 Gennaio


con la proiezione di diapositive in bianco - nero basate su "Ricordi di vita alpina" i cui autori sono vecchi Soci della Giovane Montagna, si è tornati indietro di qualche anno: 40 50 circa!
Le diapositive e originali, formato 10 x 11 hanno subito, per mancanza del proiettore adatto, una riduzione a 6 x 6, realizzata da Mario De Paoli.
Il risultato è stato notevole nonostante l'età.
120 diapositive, suddivise nei vari gruppi alpini, hanno reso interessante la serata imperniata sulle gite sociali e la attività individuale di allora. Si è potuto ammirare e giudicare in modo positivo ovviamente, la passione e la tecnica dei nostri vecchi Soci, nel praticare l'alpinismo con mezzi modesti e lontani dall'equipaggiamento attuale.
Triste la sorte di quelle località ammirate sulle diapositive, oggi trasformate in centri turistici di dubbia bellezza.

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   13 Febbraio


: i timori su una tiepida partecipazione alla serata dedicata al Rocciamelone sono stati cancellati dalla massiccia partecipazione di soci ed amici che hanno affollato il Teatro Rosmini, concesso gentilmente dall'Istituto e dall'amicizia del nostro Padre Lever.
Più di 300 persone erano presenti a questa manifestazione ideata per sensibilizzare il progetto di ricostruzione del Rifugio - Santuario posto lassù, sulla vetta del Rocciamelone.
Il programma è stato molto interessante ed ha riscontrato un unanime commento benevolo.
Nella sala erano presenti tanti cari amici, verso i quali è mancato, non per cattiveria, una stretta di mano ed un grazie sincero. Scusateci.
La Giovane Montagna era al gran completo con il Presidente Centrale Dr. Pesando ed altri amici di Ivrea, il Geom. Lanza accompagnato da numerosi Soci moncalieresi. Vada ad essi il nostro più vivo ringraziamento.
A parte ogni discorso di carattere economico, riteniamo che aver esteso ad altre persone di altri ambienti, le nostre finalità, possa nel tempo determinare, un interesse di notevole valore in tutti i settori del nostro progetto.
Le Società alpinistiche piemontesi erano largamente rappresentate ed hanno formato un ennesimo gesto di collaborazione nei nostri confronti. Numerose le Sezioni dell'ANA presenti e provenienti anche da località lontane. Il Comitato Promotore ha partecipato con il Presidente Dr. Badò, con numerosi esponenti di Torino e della Valle di Susa, unitamente alla rappresentanza della Diocesi di Susa.
A tutti un cordiale saluto ed un arrivederci, sul Rocciamelone.
A chiusura di questa relazione, desidero inviare un sincero ringraziamento a quanti hanno collaborato per la buona riuscita della manifestazione. In primo luogo ai fratelli Giorgio ed Enrico Rocco, a Loris Valentino e Pier Massimo Ponsero, autore delle diacolor sul Rocciamelone di oggi.
Un grazie a Padre Lever sempre così gentile, ed ai soliti presenti ai lavori Adami, Castagneri e Padre Onorato ed al "fine dicitore" Alfredo Marchelli.

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VITA SEZIONALE


   OFFERTA EQUIPAGGIAMENTO VARIO


In relazione al calo dei prezzi nel settore equipaggiamento per la montagna, si ritiene opportuno segnalare la possibilità di avere ad un costo e quo il seguente materiale:

scarponi da sci-alpinismo tipo Brixia n 39
scarponi da sci-alpinismo tipo Erixia (da risuolare) n 41
scarponi da sci-alpinismo tipo Dolomite Haute Route (modello vecchio )
scarponi da sci-alpinismo tipo Dolomite (nuovi) ) n 38
scarponi da alpinismo tipo Caber (nuovi) ) n 39
scarponi da alpinismo tipo Perrod (nuovi) ) n 43
sci MAXEL 205 per pista senza attacchi ( seminuovi )

Per informazioni rivolgersi in Segreteria ed al n Tel. 713.765.
Il materiale descritto è di ottimo stato e potrebbe essere acquisito a condizioni di prezzo amichevoli.

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   IN FAMIGLIA


Si sono sposati:
i soci Lucia Valle ( G. M. di Verona) e Nino Faletto
i soci Anna Faletti e Mario Viano.
Agli auguri di lunghi anni di felicità uniamo le nostre felicitazioni.

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   LUTTI


E' mancato l'Ing. Luigi Ravelli Socio benemerito della nostra Sezione.
Con commossa partecipazione al dolore dei familiari ci uniamo alle loro preghiere di suffragio.

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