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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1976
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VITA SEZIONALE
RELAZIONE DELLA RIUNIONE DEL CONSIGLIO SEZIONALE TENUTASI IL 18 GIUGNO
Argomenti trattati :
ATTIVITA FIGLI DEI SOCI: viene commentata la buona riuscita delle quattro gite effettuate.
AMMISSIONE NUOVI SOCI : sono ammessi i seguenti nuovi soci :
Paolo De Re, Renata Rosso, Silvana Rosso, Furio Pontillo.
RIFUGIO N. REVIGLIO: viene fatto il punto sui lavori in corso.
PROGETTO "ROCCIAMELONE": è stato discusso il programma dei lavori da eseguire.
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RIFUGIO N. REVIGLIO
Soggiorno estivo
Con il 29 agosto è terminato il soggiorno al nostro rifugio che ha riscontrato, nonostante comprensibili iniziali timori, affluenza più che positiva.
Abbiamo avuto il piacere di avere con noi moltissimi Soci di altre Sezioni che hanno, come sempre, legato in amicizia e cordialità sincera con gli altri partecipanti. Erano presenti, oltre ai soci della nostra Sezione, rappresentanti di Cuneo, Genova, Moncalieri, Padova, Verona e Venezia.
L'estate 1976 allo Chapy, è iniziata con un turno incentrato su un gruppo di figli di soci che hanno rallegrato la permanenza degli altri partecipanti ... . più adulti.
Il tempo, il solito senza troppi lamenti, ha favorito una buona attività: la migliore forse, almeno in numero di gite, di questi ultimi anni.
I rapporti di amicizia fra i vari presenti sono stati ottimi. In essi si è notato uno spirito di collaborazione più che valido. Anche la variante dell'aiuto diretto nel servizio a tavola è risultata positiva sotto tutti gi aspetti.
Grazie all'apporto volontario di alcuni Soci sono stati inoltre effettuati lavori di una certa importanza ed urgenza per i quali rivolgiamo un ringraziamento sincero ai... lavoratori.
La cucina, nelle persone della famiglia Accardo, è stata superiore ad ogni elogio. Riteniamo, dai commenti sul posto e recentissimi, che i coniugi Accardo coadiuvati dalle figlie, hanno dimostrato con la loro pazienza ed abilità di essere sempre pronti a soddisfare le richieste dei partecipanti.
Quest'anno la grossa novità, a parte i distributori automatici del caffè e cioccolato che hanno lavorato intensamente ed in modo soddisfacente per tutti, era rappresentata dalla direzione allargata a più elementi.
Inizialmente il sistema sembrava un po' rischioso, ma si è verificata invece una conduzione valida, senza grosse pecche.
La maggiore corresponsabilità e migliore distribuzione delle fatiche, hanno determinato in tutti i "direttori" una resa, nei confronti dei presenti, più che positiva.
I responsabili dei vari turni, è meglio precisare, appartengono a quella categoria di lavoratori con un certo periodo fisso di ferie a disposizione. E' grazie a loro, senza incensamenti eccessivi, che la conduzione del Reviglio, potrà anche in futuro, poggiare su una certa garanzia di continuità.
Leggendo queste righe di relazione, si potrebbe obiettare che l'estate 1976 è filata senza intoppi alcuni : un quasi miracolo !
In tutte le migliori famiglie può verificarsi qualche difficoltà: è umano. E' soltanto necessaria un po' di buona volontà e tanta pazienza. Quest'anno si è cercato, con la modesta esperienza in possesso, di sopperire alle eventuali difficoltà con serena obiettività e senza malanimo. Almeno è stato nei nostri intendimenti.
Quello che tutti hanno cercato di fare, è stato di farlo con coscienza e nel bene comune. E se qualcuno, per carattere o per timidezza, non è riuscito a far parte integrante dell'attività nel rifugio o nelle gite, non faccia il "muso": a volte, per comodità, diamo la colpa (ingiusta) agli altri. In un rifugio, la vita deve essere improntata a tanta semplicità, cortesia ed amicizia. Comportamenti diversi non sono molto accetti: sono quelli abitualmente presenti negli alberghi o locali simili.
Un grazie ed un arrivederci a tutti al prossimo anno con l'invito a fare un pensierino alla ormai vicina stagione invernale.
A Celestina De Paoli, che ha "aperto" la stagione '76 ed all'onnipresente Padre Onorato, il plauso della Sezione per il lavoro svolto. Al Socio ed amico prof. Cambursano il nostro ringraziamento per il bellissimo quadro che ha abbellito il pilone votivo, posto vicino al rifugio.
Tramite l'interessamento dell'amico Ferruccio Pari è stato possibile effettuare, nel locale del sottotetto, la sostituzione delle vecchie brandine con lettini corredati di nuovi materassi e cuscini. Un rinnovato sincero grazie a Ferruccio.
E per finire, se qualcosa non è andato troppo bene, chiediamo scusa: dateci la possibilità di far meglio con i Vostri consigli e con la Vostra amicizia.
Soggiorno invernale
Nei prossimi giorni avranno inizio i lavori di installazione dell'impianto di riscaldamento che interesserà il piano terra (compreso il salone) e la parte del primo piano orientata a monte.
Al termine dei lavori e collaudo dell'impianto, sarà cura del Consiglio Sezionale stabilire il programma e le modalità di apertura con le relative quote di soggiorno.
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ATTIVITÀ SVOLTA
ATTIVITÀ GIOVANILE
Il 25 aprile u. s. si è iniziata l'attività riservata ai figli dei nostri Soci.
Sul successo dell'iniziativa non sta a noi vecchi barbosi il commento. Abbiamo già letto sul numero di Giugno del Notiziario le impressioni di alcuni partecipanti. Tali impressioni sono aggiornate qui di seguito, sulle ultime due gite e sulla settimana di vacanze allo Chapy.
Un consuntivo di quanto fatto? 4 gite con una partecipazione globale di circa 90 ragazzi/e. Il futuro? Dipenderà dai protagonisti e dalla nostra buona volontà.
L'attività in tale settore è molto interessante e non troppo faticosa: sincera ed allegra. A differenza del mondo degli adulti dove l'insincerità, nascosta a volte da un ampio cordiale sorriso, fa sovente capolino, i nostri giovani amici sanno essere bambini nel gioco, ma adulti nell'aiutarsi reciprocamente.
L'abbiamo visto nelle gite, abbiamo avuto la conferma allo Chapy dove l'educazione e la correttezza sono mai venute meno.
Ed ecco le relazioni delle gite del 2 e 17 giugno:
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2 giugno - Traversata del Gran Bosco da Sauze d'Oulx a Salbertrand
Il 2 giugno con la "Giovane Montagna" abbiamo fatto una lunga passeggiata da Sauze d'Oulx a Salbertrand passando per il "Gran Bosco".
All'inizio del "Gran Bosco " Franco Bo (il signor direttore della gita) ci disse che stando zitti forse si potevano scorgere scoiattoli, daini, caprioli e cerbiatti ma come c'era da aspettarsi non abbiamo visto né gli uni né gli altri perché naturalmente stare zitti anche per poco tempo era una fatica eccessiva. Lungo il tragitto ci siamo divertiti chiacchierando, raccontando barzellette ecc.
Alcuni ragazzi si divertivano a tirare elastici per dispetto e Silvia (mia sorella) scansafatiche che non è altro cercava di scaricare il "pesantissimo" zaino, in cui erano schiacciati ben due maglie e due paia di calze di riserva, sulle spalle di qualche genitore, senza però ottimi risultati.
Verso la fine della gita Padre Onorato ha avuto compassione ed ha aiutato la povera "derelitta".
Devo aggiungere per concludere che c'è stato da parte di tutti i ragazzi un buon "fiatone" e un buon appetito, tanto che c'era anche chi si lamentava di non aver avuto come riserva abbastanza panini.
Chiara BENINI
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17 giugno - Champorcher - Lago del Miserin
E' stata questa la quarta gita organizzata dalla Giovane Montagna per noi ragazzi. ed il numero dei partecipanti è ancora salito, perché alcuni di noi hanno portato con sé amici o compagni di scuola, desiderosi, come noi, di avere un contatto diretto con la natura e la montagna.
Come al solito ci siamo trovati davanti alla sede della Giovane Montagna e di qui con un pullman abbiamo raggiunto Champorcher, da cui parte la cabinovia, e dove il pullman ci avrebbe aspettati.
Dopo essere saliti con la cabinovia per un tratto, abbiamo incominciato l'ascesa, resa faticosa dal forte dislivello e dal carico di legna che avevamo deciso di portare fino al lago, per accendere il fuoco.
Purtroppo, un po' per il tempo che tendeva al brutto, un po' per la stanchezza e l'ora ormai tarda, non abbiamo potuto raggiungere il lago.
Ci siamo invece fermati nei pressi di un altro laghetto, dove Padre Onorato ha celebrato la messa su di un altare di zaini, prima del pranzo.
Sono poi stati accesi due fuochi, e su uno di questi sono state fatte le salsicce "alla losa ", che sono state subito divorate, segno questo che l'idea degli organizzatori di offrirci qualcosa di caldo ed appetitoso è stata approvata all'unanimità.
Come ... digestivo, una breve battaglia di palle di neve e poi si riparte, per tornare a valle.
Mentre scendevamo, è anche stato trovato un uccellino, probabilmente morto assiderato, visto che si trovava in un piccolo nevaio: a questo uccellino è stata data sepoltura su di un colletto, al riparo di una roccia, con tanto di fiori sopra la tomba. Ad un certo punto sono stati avvistati degli altri piccoli nevai, idonei per fare delle scivolate, come abbiamo fatto noi.
Per circa venti minuti abbiamo continuato a scivolare su e giù sulla neve, divertendoci moltissimo; poi ci siamo incamminati di nuovo.
Il tratto che restava ancora da percorrere era piuttosto lungo, però è stato coperto molto rapidamente, quasi correndo tra i cespugli di rododendri, gli alberi e le genzianelle che, purtroppo, sono state calpestate dai nostri scarponi, impazienti come noi di giungere a valle.
Pur non avendo potuto raggiungere il lago, il vero scopo di questa gita è stato raggiunto: e cioè quello di ritrovarci con gli amici per trascorrere con loro una giornata allegra ed interessante.
Maria Teresa BOLLA
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17 giugno - A Champorcher con la Giovane Montagna
Sul piazzale della "secchiovia" abbiamo lasciato il pullman (e l'autista in maniche di camicia) tra ondate di nebbia.
Dall'alto e senza fatica abbiamo ammirato i rododendri, i ranuncoli e le limpide acque del torrente Laris che sotto i nostri piedi precipitava in cascate e cascatelle, riposando per poco in pozze profonde.
Qui, lasciata la "secchiovia" comincia a piedi la vera gita, tra boschi di Larici dove ci riforniamo di legna. Poi ci troviamo allo scoperto e, siccome il fiato comincia a mancare, la coda si allunga e la nebbia viene a separarci.
Presso una baita diroccata la compagnia si riunisce, per ripartire senza la "zavorra" di anni e di peso in direzione del lago Miserin. Ma il tempo inclemente induce i nostri "Capi" a ripiegare sul lago miserello, dove accendiamo il fuoco sotto una lastra di pietra. Chissà poi perché?
Sul mucchio di sacchi s'improvvisa l'altare, con due rami e un po' di spago facciamo una croce; Padre Onorato celebra la S. Messa e ci unisce con la Comunione e col canto. Ci sentiamo degli angioletti.
Poi il pasto comincia con la salciccia cotta sulla pietra (svelato il mistero dei boscaioli) e prosegue allegramente, finendo a palle di neve.
Il ritorno è stato allietato da scivolate sulle placche di neve (e per me rinfrescato nel fondo dei calzoni); ma prima avevamo dato sepoltura ad un povero uccellino trovato morto e che ora riposa su in montagna coperto dai nostri fiori.
Sul piazzale l'autista in maniche di camicia giocava al pallone (forse per scaldarsi! !) e Padre Onorato ne approfitta subito con i ragazzi grandi, mentre gli "ex" si rinfrancano al caffè.
Giornata bellissima malgrado il tempo, e tanti cari amici simpatici. L'affiatamento del coro conferma che stiamo bene insieme.
Clara CAUDA
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17 giugno - Gita a Champorcher - Lago del Miserin
Sono le ore 7. Davanti alla sede della Giovane Montagna mancano ormai solo pochi ritardatari fra i giovani e vecchi, membri della "spedizione".
Il pullman è puntuale e così anche l'arrivo a destinazione, ossia Champorcher. Per nostra fortuna la gabbiovia, incrocio fra seggiovia e ovovia, è in funzione e ci fa risparmiare parecchie centinaia di metri di dislivello.
Alla stazione finale troviamo una fitta nebbia a banchi che va e viene. Durante il primo tratto di salita, non so bene per ordine di chi, ci è stato detto di portare un po' di legna per ciascuno e così, a seconda delle risorse, ognuno cerca di portare con sè il carico più voluminoso.
Bisogna puntualizzare che la legna doveva servire per il fuoco. Dopo ben un'ora e mezza di scarpinate con pesanti carichi arriviamo nel vallone prima del lago del Miserin dove il fiato inizia a non bastare più per raccontarci barzellette, le nostre avventure e tantomeno per risalire il vallone.
Così decisione di fermarci nel vallone vicino ad un laghetto. Con, diciamo pure, l'enorme, quantitativo di legname e un accessorio poco approvato dai boy scout (ossia i fiammiferi) ben presto si accendono due bei fuochi con grosse lose messe sopra a scaldare.
Quando Padre Onorato ha finito di celebrare La Messa: sopresa !!! Sulle lose ormai roventi friggono e schioppettano tanti bei salcicciotti, che finiscono ben presto.
Per riscaldarci un po' organizziamo una battaglia a palle di neve. Sempre nella fitta nebbia iniziamo a ripercorrere la via del ritorno durante il quale avviene la sepoltura di un uccellino trovato morto.
Il viaggio in pullman, come sempre, lo trascorriamo ridendo, scherzando, cantando e non ci accorgiamo di essere arrivati a Torino!
Paolo PARI
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VITA SEZIONALE
Dal libro gite del N. Reviglio
Dal libro gite del N. Reviglio, dove i nostri giovani amici (17 in tutto) hanno trascorso la settimana dal 4 all'11 luglio, abbiamo attinto alcuni loro commenti.
" Il soggiorno che abbiamo trascorso insieme in questo rifugio ha contribuito a renderci più amici ed altruisti. Nelle gite e nel tempo trascorso assieme ha sempre regnato sovrana l'allegria e l'amicizia reciproca.
In questo soggiorno ci hanno sempre seguiti delle persone adulte che si sono sempre rese partecipi dell'ilarità generale."
" Amicizia, cordialità, buon umore non sono che delle costituenti che rallegrano questo ambiente di persone giovani ed anche anziane (e queste di spirito non meno giovanile). Non inferiore ad altri per organizzazione e simpatia, in questo ambiente, la spontaneità, il rispetto per gli altri e l'aiuto reciproco si realizzano e vengono valorizzati dalle belle iniziative di ogni giorno; ma ciò che più fa di questa comunità un luogo fervido di calore umano è la convinzione e la volontà di realizzare qualcosa di veramente valido ed a questo fine, tutti si adoperano,"
Non sono necessari commenti superflui è importante invece rivolgere un grazie caloroso a Celestina De Paoli, Adelaide Bolla e Padre Onorato che hanno contribuito validamente alla buona riuscita.
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ATTIVITÀ PREVISTA
5-12 settembre - S. MARTINO DI CASTROZZA
A cura del Consiglio Centrale sarà effettuato nella Casa per ferie della Sezione di Verona, un incontro di perfezionamento alpinistico per formare elementi in grado di svolgere il difficile ruolo dì direttore di gita.
Il programma sarà articolato in lezioni teoriche e pratiche con una durata di 6 giorni. La Direzione del Corso è affidata alla guida alpina ed istruttore nazionale Silvano VINCO.
La Sezione di Torino ha stabilito di inviare i Sigg. Ceriana, Palladino M. e Rocco Giorgio a rappresentarla, certa che dalla loro esperienza acquisita possa avere seguito una migliore e più proficua attività sociale per tutti.
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19 settembre - ROCCA PROVENZALE (m 2402)
Il Gruppo Castello - Provenzale si erge alla testata della Val Maira nelle Alpi Cozie Meridionali.
La Rocca Provenzale ha la conformazione di una grande lama di roccia che presenta, ad Est e ad Ovest, due lunghe ed imponenti pareti notevolmente ripide.
La via normale di salita alla vetta presenta un dislivello di 600 metri dall'attacco (800 metri da Chiappera, località raggiungibile con automezzi) con difficoltà minime.
Da Chiappera alla vetta si sale in circa 3 ore. La via è abbastanza evidente in salita e discesa.
Altri itinerari sono stati aperti su questa bella vetta, ma le difficoltà sono diverse.
Per quanti volessero partecipare a questa gita, con velleità più modeste, si consiglia la traversata del Colle Gregouri (m 2319) con salita da un versante e discesa da quello opposto. E' una comoda passeggiata su sentiero che permette una visione completa di tutto il gruppo. ( tempo di marcia effettivo per la traversata: circa 3 ore )
Da Torino si raggiunge Acceglio, via Cuneo, e la località di Chiappera, base di partenza per la salita in programma.
PROGRAM M A
Domenica 13/9 partenza dalla Sede ore 5,45. Se possibile sarà effettuato il pullman: date la vostra adesione per tempo. S. Messa sulla via del ritorno o durante la gita.
Direttori di gita CERIANA R. ( tel. 35.31.87 )
PALLADINO B. ( tel. 58.42.05 )
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3 ottobre - ROCHER CORNUS (m 3170)
Con l'apertura della strada del Colle Sommeiller, questa gita è diventata fattibile in giornata, escludendo in tal modo il pernottamento al rifugio C. Scarfiotti posto alle Grange du Fond (m 2156).
I Rocher Cornus sono costituiti da quattro vette che si estendono fra il Passo omonimo ed il Passo della Rognosa. La cima più alta è la PUNTA NOCI (m 3170) raggiungibile dal Passo dei Rocher Cornus, attraverso la Punta Costantino (m 3111) in circa 4 ore di facile arrampicata.
Anche per questa gita è possibile per quanti non vogliano arrampicare, effettuare interessanti escursioni nei dintorni del rifugio C. Scarfiotti.
La gita sarà effettuata, per motivi di condizioni stradali dopo Rochemolles, con auto private.
PROGRAMMA
Partenza dalla sede alle ore 5,45.
S. Messa sulla via del ritorno o durante la gita.
Direttori di gita : BOLLA G. (tel. 341.185)
PONSERO P. M. ( tel. 967.4830 )
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17 ottobre - GITA DI CHIUSURA
E' in atto la raccolta dei vari elementi necessari alla realizzazione di questa gita: elementi economici e di località.
Quanto prima verrà esposto in sede il programma dettagliato.
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23 - 24 ottobre - ASSEMBLEA DEI DELEGATI A GENOVA
L'annuale Assemblea dei delegati della Giovane Montagna sarà effettuata a Genova, ospiti degli amici di quella Sezione.
E' importante sapere nel più breve tempo possibile quanti saranno i partecipanti. Necessaria quindi una adesione abbastanza urgente ( possibilmente non oltre il 20 settembre ).
Il viaggio potrà essere realizzato in treno con i seguenti orari:
Partenza Torino 12,30 13,25 14,25
Arrivo Genova 14,21 15,29 17,17
Partenza Genova 15,33 17,23 18,03
Arrivo Torino 17,48 19,20 20,05
E' conveniente un biglietto cumulativo che offre sconti abbastanza vantaggiosi per comitive (20% da 10 a 24 persone, 30% per gruppi superiori a 25 persone). Il biglietto normale in II^ classe a. + r. costa 3.600 lire.
Le quote del soggiorno di Genova saranno comunicate in sede, appena in nostro possesso.
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4 novembre - MONTE DEI CAPPUCCINI
Un invito cordiale a tutti i Soci a ritrovarsi in questo giorno al Monte dei Cappuccini per ricordare i nostri Morti.
Dopo la S. Messa, che sarà celebrata alle ore 10, si rinnoverà l'incontro annuale fra tutti gli amici durante il quale verranno distribuiti i distintivi ricordo ai Soci ventennali e cinquantennali.
Quest'anno i premiati sono:
Soci cinquantennali Soci ventennali
Rosalba PILO Cesare ASTRUA PROTTO
Aldo MORELLO Rosangela BOGGERO
Giovanni CAPRA
Giampiero DE PAOLI
Carlo DONATO
Orsola VALENTE
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PROSSIME SERATE IN SEDE
30 settembre ore 21.15 nei locali della Sede
Proiezione di diapositive a cura dei Soci R. Ceriana, C. Gasparini, B. Palladino
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21 ottobre ore 21.15 nei locali della Sede
Proiezione di diapositive a cura dei Soci F. Bo e Piero Castagneri
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ATTIVITÀ SVOLTA
17 giugno - UIA DI MONDRONE (m 2964)
Tempo incerto alla partenza. L'appello è presto fatto: cinque partecipanti. Un sole incerto accompagna i primi passi, ma presto spesse nubi hanno il sopravvento. Saliamo mentre scure nebbie scendono dalle vette; l'incontro avviene alle ultime grange (alpe Le Piane). Visibilità ridotta a pochi metri, umidità assai elevata: è nebbia di ottima qualità.
Un boccone per ingannare l'attesa di ... che cosa...... di una schiarita che nessuno di noi aspetta più? non lo sappiamo. Gli enormi blocchi di pietra in mezzo a cui sono costruite le baite invitano ad arrampicare: palestra di roccia proprio per non dire di essere tornati a mani vuote.
Ma presto comincia a cadere una fitta pioggerellina che spegne gli entusiasmi - se ancora ne erano rimasti - e ci fa rapidamente tornare a valle. Rapido spuntino nella nota piola di Bracchiello, è ormai mezzogiorno, e nel primo pomeriggio siamo già di ritorno a Torino.
G. ROCCO
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26 - 29 giugno - RADUNO INTERNAZIONALE A SOLDA
Sabato 26. - Il sole dardeggia sui ghiaccioni circostanti. I Soci delle varie Sezioni arrivano a gruppi.
Saluti cordiali, abbracci, pacche sulle spalle, ma una notizia inattesa e sconcertante: Il Rifugio Città di Milano che era stato prenotato da tempo per noi è chiuso (decesso del custode e conseguenze varie).
Discussioni accese, non tutte simpatiche ma alla fine i bravi veneziani che avevano l'onere dell'organizzazione si sono dati da fare per sistemare tutti nei vari alberghi di Solda.
Un gruppo ristretto sale al Rifugio Coston e di lì successivamente al Cevedale.
I programmi previsti, con disappunto di tutti sono saltati. Il giorno successivo sì sale quasi tutti al Rifugio Città di Milano in funivia e di lì verso il Rifugio Casati.
Purtroppo la bella giornata è funestata da una grave disgrazia accaduta ad un giovane alpinista che procedeva con i nostri gruppi sociali: la caduta in un crepaccio gli è stata fatale.
Anche questo fatto ha sconvolto un po' i programmi pure modesti che erano stati previsti come ripiego.
Il lunedì ha visto i vari gruppi fare passeggiate varie nei dintorni e la sera tutti riuniti in un albergo si sono cantate le nostre belle canzoni e si è brindato alla amicizia.
In questa occasione l'avv. Giacomini della Sezione di Venezia ha rivolto calde e accorate parole a tutti per esprime il rincrescimento della sua Sezione per gli inconvenienti organizzativi che peraltro noi riteniamo comprensibili e scusabili.
Le sue parole hanno infuso in tutti i Soci un senso di calore umano e di simpatia, che direi sono bastate da sole a rendere valida tutta la manifestazione, e di questo credo tutti gli siano grati.
Giorno 29. - S. Pietro e Paolo. Ultimo giorno! Giorno di saluti! Tutti alla messa nella chiesa di Solda e dopo un caldo commosso arrivederci!
Al di là del mancato successo alpinistico la manifestazione, accompagnata dal bel tempo e da tanta amicizia è stata come sempre una simpatica occasione per conoscersi meglio e rinsaldare vecchie amicizie nel nome di una comune passione.
F. ADAMI
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11 luglio - MONTE ROCCIAMELONE
La gita non è stata effettuata, come spiegato in altra parte del Notiziario, per motivi legati al programma del trasporto dei materiali in vetta.
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17 - 18 luglio - MONTE PELVOUX
Tre soli iscritti a questa gita hanno determinato la rinuncia totale.
I mancati partecipanti, il giorno dopo, potevano forse affermare che la loro decisione era stata dettata dalle ... informazioni ricevute circa il maltempo in arrivo.
Infatti la domenica 18 luglio il tempo ha impedito l'attività in gran parte dell'arco alpino.
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SERATE IN SEDE
1 luglio
il nostro giovane Socio Manlio Vineis ha presentato in Sede una interessante serie di diapositive riferite all'attività alpinistica e sci-alpinistica individuale e sociale.
Siamo spiacenti della scarsa affluenza dei Soci.
Il caldo e le vacanze in arrivo hanno determinato la modesta partecipazione.
All'amico Manlio il nostro grazie e l'invito per un'altra serata senza, se possibile, la presenza di ..... mezzi a due ruote !
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9 luglio
nella sede della Sezione del CAI di Volpiano è stata presentata la serie di diapositive concernenti il progetto " Rocciamelone" . Dopo una breve presentazione sono state proiettate le diapositive che hanno suscitato grande interesse da parte dei numerosi presenti.
La Sezione ringrazia il Club Alpino di Volpiano per la cordiale ospitalità e collaborazione alla serata.
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VITA SEZIONALE
IN FAMIGLIA
Si sono sposati:
il socio Giulio Rignani con Maria Elena Rodriguez
la socia Anna Da Col con Alberto Pescatore
la socia Lucia Caresio con Cesare Segre
Felicitazioni vivissime con auguri di lunga felicità.
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LUTTI
E' mancato il Sig. Pietro Ravelli, padre del nostro scomparso ing. Luigi Ravelli. A distanza di pochi mesi il dolore ha nuovamente colpito la famiglia Ravelli.
Ad essa la partecipazione sincera di tutta la Sezione
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