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Notiziario Sezione di Torino Maggio 1978



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VITA SEZIONALE


   DOVERI E DIRITTI DI UN SOCIO DELLA G.M.


La chiaccherata riguarda l'ambito della nostra Sezione: ogni riferimento è quindi legato all'ambiente torinese, alla sua attività, ai modi di esercitare i doveri e conseguenti diritti di socio.
È bene rammentare che la Giovane Montagna è stata costituita a suo tempo allo scopo di "promuovere e favorire la pratica e lo studio della montagna con manifestazioni sia di carattere alpinistico, che culturale". Ecco perché, anno per anno, si compila un programma gite (non soltanto sulla carta), vengono organizzale serate in sede (mostre di pittura alpina, mostre e concorsi fotografici, proiezioni di film o diapositive), si presta la massima attenzione alla manutenzione della proprietà (N. Reviglio, bivacchi G.Rainetto e C.Pol) dando infine totale collaborazione al progetto dei rifugi Ca. d'Asti e S. Maria al Rocciamelone. A questa, non bisogna però dimenticare , la piena funzionalità della biblioteca, e della segreteria e dulcis in fundo ..., l'attività giovanile!
Fissati questi punti che, sinceramente non sembrano pochi (in quantità di tempo impegnato) possiamo aprire il discorso sul tema dello scritto.
I doveri devono essere soltanto limitati a "... i soci devono corrispondere alla Sezione la quota annuale approvata dalla Assemblea, facendone il versamento entro il primo bimestre dell'anno..."? Non credo perché sarebbe ben misera cosa. I doveri del Socio devono essere invece improntati al massimo impegno (compatibilmente con la sua presenza alla vita sezionale) affinché l'Associazione, attraverso le sue varie attività, possa essere quella di sempre: un ambiente di amici leali e rispettosi l'uno dell'altro, anche in presenza di idee e carattere diversi. All'atto della sottoscrizione della domanda "ciascun Socio si obbliga all'accettazione ed alla esatta osservanza delle disposizioni contenute nello Statuto e nei vari regolamenti sezionali vigenti presso la Sezione cui appartiene" Con questo egli si identifica in una persona seria e responsabile, disposta a dare la massima collaborazione all'ambiente liberamente scelto e voluto. Nella nostra Associazione non sono previsti obblighi di sorta, ai quali i Soci sono sottoposti. Deve essere invece presente, e sempre, un reciproco rispetto anche quando la discussione porta ad un risultato non gradito. Senza retorica alcuna è opportuno ed importante, conservare l'ambiente della nostra Associazione moralmente sano per noi adulti e per tutti i Giovani che hanno ancora tanta fiducia nella montagna e nella amicizia.
I diritti di un Socio possono essere tanti e, nello stesso tempo, pochi. "Possedere la tessera e fregiarsi del distintivo sociale"? o "di assistere alle assemblee del Consiglio Centrale e della propria Sezione"? o ancora "partecipare a tutte le manifestazioni siano edite dal Consiglio Centrale che da tutte le Sezioni"? Il diritto del Socio è anche quello, il più importante ritengo, dì "discutere, durante l'Assemblea ordinaria, l'operato della Presidenza, i bilanci preventivi e consuntivi e delibera sugli interessi della Sezione. Nomina infine i Consiglieri della Direzione Sezionale ed i propri Delegati al Consiglio Centrale". E su questo tema vorrei aprire una parentesi.
A parte la sede di discussione sull'operato della Presidenza, sfogliando i vari Regolamenti Sezionali e relativo Statuto, non sono riuscito a trovare l'articolo o comma che, più o meno, dovrebbe dire:
"In assenza di carattere, coraggio, sincerità e responsabilità" con conseguente presenza di irrazionalità, opportunismo e cattiveria, qualunque Socio in regola con la quota, ha il diritto di attaccare la Presidenza sia sul lato personale che sul sistema di conduzione. Non è richiesta, una sede (chiaro!!), il momento o i modi" Ampia libertà dunque.
Qualche Socio sorride forse a questo paragrafo? Niente di male perché non è propriamente una battuta: è invece affermazione di dignità e di coscienza, il tutto con tanta amarezza.
Anche se è risaputo che le critiche sono necessarie (condivido pienamente) per un eventuale chiarimento e miglioramento dell'ambiente in discussione, non è serio attaccare una persona in malo modo, con affermazioni che hanno nulla a che fare con l'attività di questo o quel settore. Possiamo perdonare i protagonisti, ignorarli, perché forse appartengono al solito strato deleterio che la società, a tutti i livelli, deve sopportare. Un invito possiamo invece rivolgere a queste persone: venite in Sede, nell'ambiente più naturale e più consono a questo genere di "diritti" e, da uno scambio di idee, si potrà avere una soluzione più seria. Da parte mia sono sempre stato disponibile a dialogare con tutti: siano Soci "graditi" o no, giovani, adulti e meno. Ma il dialogo deve avvenire in Sede e non in eventuali salotti all'ora del tè.
E, per finire questa chiaccherata vorrei rivolgermi a tutti i soci per un maggior impegno verso la nostra Associazione. L'attività può essere migliorata e potenziata a tutti i livelli. È deleterio chiudersi sui ricordi, sulle cose passate ed è altrettanto pericoloso disattendere i pensieri e le idee dei nostri ragazzi, ultime leve. Da loro dovrebbe giungere a tutti noi, un invito a lavorare meglio, a svolgere un programma, un dialogo costruttivo perché la G.M. resti un ambiente che "fa nella montagna una attività seria e responsabile".
Esiste un Consiglio Sezionale, un certo numero di Delegati, una ristretta quantità di collaboratori. Anche a loro l'invito è esteso: per un maggior impegno e per una più chiara corresponsabilità nella conduzione della Sezione. Corresponsabilità significa anche criticare (sempre però nella sede adatta ed a voce alta), portare nuovi elementi di persuasione, procurare una alternativa, senza nascondersi in inutili silenzi. La G.M. deve camminare, non deve frenare la spinta che il nostro Gruppo Giovanile è in grado di pro curare.
Qualcuno potrebbe obiettare di non essere in grado di collaborare in un certo settore: per esempio quale accompagnatore nelle gite dei ragazzi. Sono motivi che equivalgono a posizioni di facile opportunismo. Non è richiesta alcuna specializzazione.
Tutti possiamo essere in grado di svolgere una certa cosa, anche se non in modo perfetto. La buona volontà è in grado di supplire a molto.
Essere socio, consigliere, delegato, collaboratore, significa anche dare: poche cose a volte, ma notevolmente importanti per una associazione che ha bisogno di tutti.
A quei Soci, senza offesa alcuna, che vivono la loro attività in modo pressoché solitario, un invito a partecipare ad una gita, una sola, dei nostri ragazzi. Ritengo che il beneficio della loro allegria, della loro spontaneità sia un elemento formidabile per acquisire un pizzico in più di serenità e di amicizia.
La chiaccherata è finita e qualcuno potrebbe essere tentato dal chiedersi: ma il nostro interlocutore ha dimenticato di parlarci della natura e de gli scopi della G.M.
Ritengo invece che su certi argomenti, così importanti e fondamentali, quali potrebbero essere l'aconfessionalità della nostra associazione, ma ispirata ai principi di un alpinismo cristiano, il troppo parlare può risultare nocivo. Quello che l'articolo 2 del nostro Statuto dice in modo assai chiaro "l'associazione curerà che in ogni sua manifestazione i partecipanti abbiano modo di osservare i precetti religiosi e di trovare un ambiente moralmente sano?" non necessita di ulteriori spiegazioni o ripensamenti.
Fa parte di un bagaglio di fede e presa di coscienza, libera ed autonoma, che non può variare a piacimento. Importante è di vivere una vita fatta di amicizia verso il prossimo (non trincerarsi sempre sui propri mali), di carità e di aiuto a quanti a volte necessitano anche soltanto una parola di conforto (quanti di noi ignorano volutamente i mali altrui). La vita non è soltanto fatta dei problemi nostri: è necessario e cristiano guardare più in là. Agli altri per intendersi.
Il Presidente

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   CASA PER FERIE N. REVIGLIO


Dopo tanta neve e mesi di tempo notevolmente instabile è finito il momento di pensare alle vacanze estive.
Per quanti vogliono ritornare allo Chapy (o chi desidera farne la sua conoscenza per la prima volta), il Consiglio Sezionale nelle ultime riunioni ha stabilito il calendario di apertura e relative quote settimanali.
Il N. Reviglio è quello di sempre: possibilità di muoversi anche su ascensioni impegnative o su itinerari escursionistici di buon impegno, il tutto con amicizia ed allegria tra persone che si rispettano e con l'obiettivo di trascorrere in serenità l'annuale appuntamento con le ferie.
Il soggiorno avrà il seguente calendario:
2-9 luglio; 9-16 luglio; 16-23 luglio; 23--30 luglio;
30 luglio-6 agosto; 6-13 agosto 13-20 agosto per un totale di 7 turni
Si ribadisce che il soggiorno è riservato ai soli Soci della Giovane Montagna. Le norme che regolano le Case per Ferie in Valle d'Aosta sono alquanto severe e sarebbe una leggerezza imperdonabile tradire il reciproco rapporto di fiducia e di rispetto esistente con le Autorità Regionali preposte a questo settore. Pertanto sulla scheda di prenotazione è necessario l'inserimento del numero della tessera della G.M. (nel caso di genitori non soci, indicare il numero della tessera del congiunto).
Nella valutazione degli elementi che concorrono a determinare l'entità delle quote settimanali è stato, da parte di tutti i Consiglieri ed esperti in materia, approfondito l'inevitabile aumento cercando di limitarlo al massimo. Il contenimento vuole essere anche un gesto di fiducia verso i Soci di tutte le Sezioni che negli ultimi anni ci hanno onorato della loro presenza.
Il trattamento a tavola sarà curato dalla famiglia Accardo che così bene sono entrati a far parte della nostra Associazione: per i viveri in gita è stato predisposto un miglioramento.
Per i Soci in transito o permanenze di brevi periodi sono rimaste invariate le quote relative al pernottamento e colazione. Ritocchi invece per i pranzi e cene.
Immutata, rispetto all'anno scorso, la quota posteggio auto.
Per l'estate ormai prossima, per ogni turno settimanale, si dovrà spendere:
ADULTI: 55.000 ( + 6.000 rispetto al 1977)
BAMBINI 3-6 anni: 28.000 ( + 3.000 rispetto al 1977)
BAMBINI 0-3 anni: 17.000 ( + 2.000 rispetto al 1977)
L'anticipo per turno è fissato in L. 20.000.= Le prenotazioni si ricevono in Sede (o con lettera) dal prossimo 1° Giugno, con il versamento dell'anticipo e compilazione della scheda apposita.
Si invitano i Soci di voler cortesemente provvedere (nel caso di invio postale) al versamento degli anticipi tramite assegni bancari o di Conto Corrente Postale no 2/885 entrambi intestati a GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Torino - Via Consolata 7 - Torino.
Questo per motivi di contabilità e semplicità di controllo.

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   PROGETTO CA' D'ASTI - ROCCIAMELONE


Siamo ormai alle soglie dell'estate e, tempo permettendo, è giunto il momento di riprendere il discorso sul progetto di Cà d'Asti - Rocciamelone.
Purtroppo l'inverno eccezionalmente nevoso non lascia molto spazio alla volontà di dare un deciso colpo ai lavori sulla vetta: ma prima di abbandonare le velleità sarà necessario fare un programma.
Si cercherà di mandare avanti i lavori a Cà d'Asti, in attesa di un miglioramento delle condizioni in vetta, procurando nello stesso tempo il trasporto del materiale a cura dei volontari disponibili.
È logico a questo punto un invito ai Soci della G.M. È necessaria una adesione reale, di persona, con un pizzico di buona volontà.
In Sezione si farà un elenco di quanti potranno dare il loro aiuto: per un semplice trasporto di cose utili, per un giorno o più di lavoro (non è necessario possedere una specifica esperienza) o per un soggiorno più lungo. Tutti quanti saranno accettati, anche per una cosa piccola e modesta.
È un atto di comprensione verso chi, da anni lavora lassù nel periodo di ferie: è pur sempre un gesto di umana solidarietà nel contesto di una iniziativa validissima.
Al Gruppo Rok hanno dato la loro adesione ...
247 PARACCHI Elena
248 ZENZOCCHI Gabriella
249 ZENZOCCHI Alberto
250 BELLIS Stefania
251 ARDUINI Giorgio
252 BASTIA Donatella
Altri potranno aggiungersi: basta rivolgersi in Segreteria.
Grazie

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ATTIVITÀ PREVISTA


   PROSSIME GITE


In relazione alle mutevoli condizioni di tempo, di particolare rilevanza in questo scorcio di stagione, le gite in programma potrebbero subire alcune varianti. I soci sono pregati di dare in tempo utile (8 giorni prima) la loro partecipazione: determinante per la prenotazione dei rifugi. Ed ecco le gite :
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   11 giugno - P. CRISTALLIERA (2801 m) Depot di Fenestrelle


Bella piramide di forme regolari compresa nel Gruppo Assietta -Rocciavrè. È una montagna molto frequentata, sia per le varietà degli itinerari sia per il comodo accesso dalla Val Chisone.
Sarà possibile, in questa nostra Gita Sociale, effettuare la salita per 2 o 3 vie diverse, a scelta del grado di allenamento e capacità dei partecipanti.
Dal rifugio Selleries (2050 m) che si raggiunge in auto lungo la carrozzabile del Colle delle Finestre (cartello indicatore sulla destra), ci si porta al Colletto di quota 2680 in ore 2,30, per salire in vetta per la via normale. La via accademica, cresta S.E., con uno sviluppo di circa 300 metri, inizia dal Colle Pra Reale (ore 2,30 dal rifugio).
Direttori di Gita: CERIANA (tel. 353187)
R. ROSSO (tel. 788388)

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   24-25 giugno - P. GIORDANI (4055 m) Rifugio Città di Vigevano


È il primo "4000" che troviamo sulla grande cresta che attraverso le vette della Piramid Vincent, Corno Nero, Parrot, P. Gnifetti, Zumstein porta alla cima più elevata del M. Rosa: la Punta Dufour (4633 m). Per salire alla P. Giordani si dovrà pernottare al Rif. Città di Vigevano (2865 m) posto al Col d'Olen, raggiungibile in circa 2 ore dalla stazione terminale dello impianto di risalita del Gabiet (Orsia di Gressoney).
Equipaggiamento da alta montagna con ramponi, piccozza, ghette, guanti ?
Dal rifugio si raggiunge la P. Giordani in 3 ore circa di fatica su un percorso mai difficile, per la via normale. Altro itinerario più interessante è la Cresta del Soldato, che si svolge su terreno misto. La Gita sarà effettuata sino a Gressoney in auto mentre la S. Messa potrà essere celebrata sulla via del ritorno.
Direttori di Gita: BO (tel. 3095088)
CERRO (tel. 784614)
PONSERO

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   30 giugno - 1-2 luglio - SORAGA DI FASSA


Annuale Raduno intersezionale che sarà realizzato nella magnifica Val di Fassa a cura degli amici di Padova. Il programma verrà illustrato in bacheca della Sede, appena in possesso di tutti gli elementi.
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   8-9 luglio - M. VISOLOTTO (2348 m) Rifugio G. Gagliardone


È una delle vette più conosciute del massiccio del Monviso. È costituita da due cime, la P. Lanino (più elevata) ed il Picco Montaldo. L'itinerario in programma è la cresta NO che sale dal Colle del Visolotto (3010 m). Non presenta grosse difficoltà pur in presenza di passaggi su roccia, nevai e canalini di ghiaccio. L'equipaggiamento deve essere conseguente all'ambiente con piccozza, ramponi, Il rifugio G. Gagliardone è posto a quota 2420 ed è raggiungibile dalla frazione Castello di Pontechianale in circa 3 ore su comodo sentiero. S. Messa sulla via del ritorno con viaggio da effettuarsi con auto private.
Direttori di Gita: CERIANA (tel. 353187)
R. ROSSO (tel. 788388)

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   27 agosto - 3 settembre - INCONTRO DI PERFEZIONAMENTO per DIRETTORI DI GITA


Sarà realizzato a Soraga di Fassa con l'organizzazione delle Sezioni Venete. A questo 3° appuntamento, dopo le precedenti esperienze, sono invitati i Soci di buona volontà ed attitudine a svolgere il non facile compito di direttore di gita. Il programma verrà chiarito tramite la bacheca della nostra Sede.
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   9-10 settembre - DENTI DEL COLLERIN (3324 m)


Rifugio B. Gastaldi
Con pernottamento al rifugio B. Gastaldi (2659 m) raggiungibile in 2 ore dal Pian della Mussa, si potrà realizzare la interessante traversata dei Denti del Collerin da Sud a Nord in un ambiente molto vario su roccia che, senza essere granito, è in grado di procurare grande soddisfazione.
S. Messa sulla via del ritorno. Viaggio da Torino in auto.
Direttori di Gita: BO (tel. 3095088)
CERRO (tel. 784614)

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 15 Giugno


nei locali della Sede alle 21,1 5, avrà luogo una serata di diapositive con dissolvenza incrociata e colonna sonore sul tema
" LA MONTAGNA PER TUTTI "
li programma, realizzato dai noti alpinisti A. Castellero e Dino Rabbi, illustra una serie di esperienze degli autori che vanno dalle passeggiate nei parchi, allo sci-alpinismo sino alla scalata delle più difficili pareti europee.
L'esperienza dei due scalatori, acquisita in anni di attività alpina, viene illustrata attraverso meravigliose diapositive il cui tema potrà interessare tutti: dai semplici camminatori ai cultori dell'alpinismo estremo.
Sono invitati Soci ed amici. Gradita una certa puntualità.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   19 febbraio - CORNO del CAMOSCIO (3026 m)


Scesi dal pullman a Gressoney ci accoglie una giornata poco invitante: nevischia e non fa freddo. Comunque dopo lunghe discussioni si decide di tentare ugualmente. Risaliti con i mezzi meccanici fino al Gabiet, una parziale schiarita ci fa incamminare fiduciosi verso il col d'Olen. Ma alla meta prevista non riusciremo ad arrivare: la tormenta e la visibilità ridotta a zero ci fanno fermare nei pressi del colle - almeno così crediamo. Ma non tutto il male vien per nuocere: il tempo si ristabilisce nel pomeriggio e così ci consoliamo con una sciata in pista fuori programma su neve veramente ottima.
Giorgio ROCCO

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   12 marzo - M. BESIMAUDA (2231 m)


Lunga e sofferta la storia di questa gita. Il calendario sociale prevedeva per il 5 marzo il M. Orsiera. Ma le condizioni di innevamento abbondanti e con caratteristiche ancora invernali lo sconsigliavano, la scelta cadde sul M. Besimauda, ottimo belvedere sulla città di Cuneo ed, in condizioni di bel tempo, su tutto il Piemonte. Però alla domenica manca questo requisito essenziale - il bel tempo - per cui la gita viene annullata il sabato sera. Riproposta la settimana successiva ha visto l'adesione di una decina di soci che sono stati premiati da una giornata stupenda. Bellissima la salita da Pradeboni (frazione di Chiusa Pesio), alla vetta, su un terreno vario ed ottimale per lo scialpinismo. La neve molto abbondante ha permesso di raggiungere con gli sci ai piedi la vetta, affollata da altre comitive. Lunga la sosta, favorita dalla giornata primaverile; la neve in discesa non è stata delle migliori - ma non si può sempre avere tutto. Al termine della discesa, riposate le stanche membra - si fa per dire - su un fazzoletto di terra libero di neve ed a fatica trovato, abbiamo concluso la gita in piola: dopo aver elevato lo "spirito" mi sembra doveroso dare la sua parte anche alla carne".
Giorgio ROCCO

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   2 aprile - TRAVERSATA della TESTA di GARITTA NUOVA (2385 m)


Complice il maltempo - ma costante fondamentale dello sci-alpinismo di quest'anno - 15 soci hanno avuto a loro disposizione il pulmino da 22 posti; non per la programmata traversata della Sea Bianca, ma per quella ben più tranquilla e domestica della Testa di Garitta Nuova. Nebbia bassa e grigia cappa di nuvole sopra Becetto, la frazione di Sampeyre dove abbiamo inforcato gli sci. La visibilità diminuisce progressivamente man mano che ci alziamo, fino a diventare praticamente nulla. Una cornice che sbarra l'accesso alla cresta sommitale crea un attimo di suspense: bisogna andare a "toccare con mano" nel vero senso letterale delle parole per capire se è possibile passare, Poi ecco la vetta. Ne siamo sicuri perchè, essendoci già stati tutti quanti chi una, chi due e chi ... mah, aveva perso il conto - ne riconosciamo le pietre e l'ometto.
La neve non bellissima e la scarsa visibilità costringono e impongono qualche "volo" fuori programma. Soddisfatti per esserci salvati anche questa volta e perché ... una traversata è pur sempre una traversata!, ci andiamo a consolare in piola prima di rientrare in città.
Giorgio ROCCO

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   16 aprile - Punta VALNERA (2754 m)


L'ambizioso programma stilato dalla commissione gite prevedeva per il 15-16 aprile la traversata del Rocciavrè, dal Gravio a Forno di Giaveno. Anche in questo caso però è stato necessario cambiare la meta proposta con una più adatta alle condizioni del momento. Poco sopra Brusson ci attende un imprevisto, senza il quale la gita sarebbe rimasta troppo corta e banale: la strada è bloccata da una frana a circa 1500 m di quota. Poco male: rispetto a quando si doveva partire a piedi da Brusson abbiamo già risparmiato un po' di strada!! La giornata è molto bella, la temperatura abbastanza rigida: speriamo che la neve si conservi bella per la discesa, dato che è già abbastanza tardi. Qualcuno si ferma al colletto sotto la punta, gli altri percorrono ancora i pochi metri della cresta. In discesa la neve si rivela migliore delle aspettative e permette a tutti di dare sfoggio della propria abilità. Presto siamo a Estoul poi a la Croix. Naturalmente pretendiamo di ritornare sci ai piedi alle auto. Destreggiandosi nel bosco tra lingue di neve lungo il tracciato della mulattiera qualcuno finisce a testa in giù, appeso per gli sci, nello spazio rimasto tra il mancorrente della mulattiera ed il manto nevoso. Ma tutto ciò fa parte del "divertimento" finale della gita. La strada - bloccata e quindi priva di traffico - ci vede riuniti per il giusto riposo ed il necessario spuntino. E qui, chiaccherando, una gita tira l'altra e decidiamo di dedicare allo scialpinismo l'imminente ponte del 25 aprile.
Giorgio ROCCO

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   22-23-24-25 aprile - SCIALPINISMO nel QUEYRAS


22 aprile: Crête de l'Alpavin (2724 m) - St Martin de Queyrières
Certo, partendo da Torino alle 4,30 sotto la solita pioggia battente, non si sarebbe detto di trovare al Monginevro cielo quasi sereno, e sole, sul versante francese! Seguiamo, finché una lingua di neve ad una delle ultime curve ce lo impedisce, una stradina che da St. Martin de Queyrières risale e si innalza sulla valle della Durance; qui inizia la prima gita, che dovrebbe essere di tutto riposo o quasi. Tutto il primo tratto si percorre con gli sci a spalle, sul fondo stretto di una lunga valle, costeggiando in parte il torrente, nel bosco.
Più in alto la valle si apre in una conca, ben difesa ai lati e al fondo da pareti rocciose dalle forme caratteristiche di tutte queste montagne dell'Alta Savoia e della Provenza. Qui mettiamo gli sci, e proseguiamo per raggiungere la cresta fino alla sommità più elevata, e siamo nella nebbia. Mentre si scattano le rituali fotografie, una schiarita ci butta luce sul pendio di discesa, e parzialmente sulle vallate sottostanti. Nonostante il lungo spostamento, sono circa 8 km, ed il dislivello (di 1400 m) scendiamo alle auto assai rapidamente, e con bella sciata, specialmente nella parte alta.
23 aprile: Pic de Clausis (2927 m) - Abriés
Abriès, nostro punto di partenza, per questi 4 giorni di montagne, è un paese dei più tranquilli, alla confluenza di due vallate chiuse da montagne di confine; da una parte la Ramière, dall'altra il gruppo della Val Pellice e del Viso, con i colli che nel passato vennero valicati da intere famiglie e-migranti in Francia (ad Aiguilles ci sono 200 abitanti circa, solo 4 famiglie sono francesi). L'impressione del posto è stata subito buona, e dopo la superlativa descrizione delle gite che di qui si possono compiere fattaci da M.sieur Gentil, nostro albergatore del Relais du Mont Viso, c'è solo da scegliere!
Oggi, approfittando del tempo buono, puntiamo sul Pic de Clausis, una "classica": 1350 m di dislivello. La neve dura consente di andare su a piedi, sci a spalle, fino in punta. Il terreno non delude le nostre speranze: ci sono pendii ripidi, poi conche, poi ancora pendii fino alla cresta, che non seguiamo fino al culmine, anche perché, come ieri, le nubi a tratti ci chiudono la visuale; così ci accampiamo a pochi metri dalla vera punta, con grande allegria. La discesa è fantastica, da fare tutta d'un fiato. Infatti all'una siamo già di ritorno.
24 aprile: Crete de Cardiole (2643 m) - Le Roux
Neve e pioggia per tutta la notte. Partiamo un po' più tardi, infine, per 900 metri della Crête de Gardiole, adottando il "programma di riserva per tempo brutto". A Le Roux infiliamo direttamente gli sci perchè la neve è piuttosto fradicia, e cominciamo a salire; il cielo si mantiene coperto, a tratti nevischia e la visibilità è piuttosto alterata, grandi ammassi di nuvole si addensano al fondo della valle, sulla Ramière. Come ieri ci appollaiamo appena sotto la cresta, in attesa della ormai famigliare schiarita, e aspetta aspetta, ecco il sole! Così possiamo dare inizio alla discesa, peraltro ottima nonostante le previsioni di alcuni pessimisti, almeno nella parte alta. Sotto si comincia a navigare o a sprofondare e la tecnica generalmente più seguita è la scaletta, che garantisce discretamente l'incolumità di femori e tibie ed altre ossa. Non manca certamente qualche ardimentoso che si lascia (letteralmente) e strappa qualche curva di brutto. Ancora una volta questa eccellente équipe scende soddisfatta alla base e molti dei componenti scendono a Chateau Queyras per una puntata gastronomica.
25 aprile: Traversata Fontgillard (2028 m) - Colle 3007 m - Lago Lacroix (2401 m) - Pic de Ségure (2974 m) - Ristolas (1530 m).
L'alba ci accoglie con un'alta barriera di nuvole nella zona del Grand Queyras e del colletto dove dovremo salire. Tutto intorno è particolarmente sereno, nel lungo vallone dell'Aigue Agnel, che percorriamo. Poi, lasciato il fondo, cominciamo a salire per dossi più ripidi, lunga fila di persone stagliata contro il cielo. Due sole soste: una per correggere l'itinerario, l'altra prima dell'ultima ripida rampa che ci butta sul colletto; al di là, tra gli evanescenti pendii mescolati dalle nebbie si intravede il Pic de Ségure. Dal colletto scendiamo giù per canaloni fino ai laghi Lacroix, dove facciamo tappa e ci separiamo. Sei individui decidono di farsi il Pic de Ségure, e opportunamente spogliatisi ripartono, sotto un'afa abbastanza pesante. Saliamo, via via avviluppati dalle nuvole, bianco di sopra e di sotto, e ti senti come ubriaco. Un traverso, poi altra rampa di cui non si riesce a valutare la pendenza, solo vedi un bastoncino che va giù e uno che va su, e siamo sulla cornice; un po' dispersi nelle nebbie (qualcuno ha fatto la cresta) ci ritroviamo infine in punta. Problema: dove scendere? La soluzione è assai rapida, infatti piano piano le nubi se ne vanno, e possiamo andare, scodinzolando su bianchi ripidi pendii, arrivando elegantemente a Ristolas.
E poi il gran finale, davanti al "Relais du Mont Viso", tutti quanti seduti al sole, a mangiare e a bere, e senti quella strana allegria se pur già mista a rimpianto, che ti prende, a volte, in montagna, e ti segue per molto tempo, poi, giù nella vita normale (e banale) in città, e la confusione, la partenza...
Così si concludono, in bellezza, questi quattro giorni.
Silvia FERRONI

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SERATE IN SEDE


   9 marzo


Serata imperniata sul lavoro di rifacimento dei rifugi Cà d'Asti e sul Rocciamelone. A cura di Don Piero Laterza, nostro brillantissimo Socio ed amico, sono stati proiettati alcuni film che testimoniavano quanto si è fatto, come si è fatto, ed in quali condizioni di difficoltà ambientali è necessario operare per realizzare un qualcosa di utile a
tutti, escursionisti ed alpinisti.
Guardando lo schermo, gli episodi che possono movimentare una mole così grandiosa di lavori, è augurabile che la coscienza di ognuno dei presenti, abbia avuto un pensiero (da tramutarsi in realtà!) di accorrere, l'estate è ormai vicina, accanto a quanti hanno sacrificato giorni di vacanza per rimettere in sesto i due rifugi tra i più vecchi delle Alpi.

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   23-30 Marzo


due serate dedicate alla Mostra fotografica Giovanile con 13 partecipanti e circa 60 opere esposte. Notevole l'afflusso di Soci e simpatizzanti in entrambe le serate che hanno visto i ragazzi nel commento delle varie fotografie a colori ed in bianco-nero, fissate sugli appositi tabelloni.
Lodevole e simpatico e quanto mai azzeccato, il giudizio dell'amico Alberto Guerci che ha comunicato ai vari partecipanti, gli elementi di valutazione per ciascuna opera. Nessuna classifica ufficiale, ma una serie di suggerimenti per fare meglio in futuro.
L'ambiente era quello alpino, dall'estivo all'invernale, al progetto Wiking, al rogo della più silenziosa Socia della Sezione. Tutte azzeccate anche quelle sulla fauna in genere e sui fiori.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   2 aprile - PASQUA DELLO SPAZZACAMINO


Il 2 aprile nella Chiesa della Misericordia è stata celebrata da Padre Onorato una S. Messa, in occasione della Pasqua dello spazzacamino, a cui la Giovane Montagna ha partecipato. Numerosi i soci intervenuti. I ragazzi con i loro canti hanno contribuito a rendere più suggestiva la funzione. Dopo la S. Messa nell'Aula Capitolare, dove è stato servito un rinfresco, abbiamo fraternizzato con i vecchi spazzacamini. Un ringraziamento al Rev. Canonico Bernardino Giai-Via che ha voluto, così, ricordare le tradizioni della Giovane Montagna.
Carlottina ROCCO

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SERATE IN SEDE


   6 aprile


" J'amis ëd la Compania dij Brandé "
I sentimenti che ci legano al nostro Piemonte hanno radici profonde nel cuore dei nostri soci che sono intervenuti particolarmente numerosi ad applaudire le appassionate parole di Censin Pic, l'esuberante e magistrale recitazione di Dumini Badalin e i simpatici interventi canori e recitativi dei giovani. Brandé che li fiancheggiavano.
Tutto è stato ampiamente apprezzato e generale la richiesta di altre serate consimili.
Una corrente di simpatia si è creata nei confronti di queste persone che spendono il loro tempo con tanta passione per aiutarci ad amare e conoscere meglio il nostro Piemonte.
A loro va il nostro ringraziamento e il nostro: arrivederci presto. Anzi perché sia più sentito:
" tante grassie e arvëddse prèst "
F. ADAMI

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   11 maggio - CONFERENZA SUL BOSCO E LA SUA PROTEZIONE


In una sede affollata, il dottor Giovanni Bovio, dell'Ispettorato Regionale delle Foreste, ha illustrato i vari aspetti del bosco, delle piante che lo compongono, e i danni a cui va soggetto, particolarmente gli incendi e le erosioni del terreno. In mezzo a questi malanni, dovuti a cause naturali, ma soprattutto all'incuria e all'ignoranza di molti uomini, agiscono con notevoli risultati gli uomini della Forestale, cercando di salvare i boschi esistenti e creandone di nuovi. Una serie di suggestive diapositive ha commentato le parole, e a chiusura si è svolto un interessante dibattito.
Ringraziamo quindi il dottor Bovio dell'ottima serata con un invito a ritornare per continuare il discorso.
Enrico ROCCO

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VITA SEZIONALE


   ATTIVITÀ GIOVANILE


Il lungo periodo di maltempo che ha determinato un innevamento di notevoli proporzioni ha in parte impedito l'effettuazione delle gite previste per il nostro gruppo giovanile. Dopo il Corso di Sci di Gressoney Trinitè, abbiamo avuto la manifestazione degli Alpigiani (21 ragazzi presenti), il rally sci alpinistico(12 presenti); il giro dei laghi morenici (28 partecipanti), la salita alle Corbassere di Ala (18 partecipanti), L'attività può essere ora ripresa con le Gite in calendario.
Ma si ricorda ancora una volta la tempestività di segnalare la partecipazione: ai ragazzi e genitori si richiede soltanto un pizzico di memoria e buona volontà. Cose che non dovrebbero essere impossibili da ottenere.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   21 maggio - M. PRAMAND (2087 m) Ulzio


Continuando le condizioni di innevamento oltre i 2000 metri, è giocoforza sostituire la gita al M. Facciabella con l'attuale che presenta le caratteristiche di salita soleggiata con poca neve. Si sale da Ulzio, attraverso la frazione Beaume, lungo un pittoresco sentiero che porta in prossimità della vetta dalla quale si gode una veduta assai ampia sulla media ed alta valle di Susa.
Partenza dalla sede in pullmann alle 7.30: puntuali e pronti alla camminata.
17-18 giugno - M. CIAMARELLA (3676 m) e SELLA DELL'ALBARON (3469 m)
con pernottamento al rifugio B. Gastaldi che raggiungeremo nella mattina di sabato in circa 2 ore di fatica su un sentiero abbastanza comodo. Il viaggio sarà effettuato in auto con partenza dalla Sede verso le 7.30-8. S. Messa potrà essere celebrata nelle adiacenze del rifugio.
La zona è molto bella ed interessante per tutti: alpinisti ed escursionisti. Le mete in programma non sono difficili. I partecipanti dovranno avere un discreto allenamento, equipaggiamento valido per questo tipo di gita e tanta buona volontà accompagnata, come sempre, da una grande prudenza e modestia.
Il programma che sarà effettuato nella giornata di domenica sarà deciso il sabato, dopo un opportuno controllo delle condizioni di innevamento della montagna e del grado di allenamento dei nostri giovani amici.
È possibile effettuare, se le condizioni non fossero favorevoli gite diverse ma altrettanto belle ed interessanti come la P. Chalanson, La Piccola Ciamarella, la P. Maria ecc. Quindi animo e coraggio.
L'equipaggiamento dovrà basarsi su scarponi, ghette, guanti, occhiali da sole, cappello di lana, calze di lana di ricambio, mangiare per i 3 pasti principali e colazione. Al rifugio si potrà consumare una minestra calda al sabato sera e caffè latte o thè prima della partenza per la gita.
Eventuali altri attrezzi per salire, potranno essere segnalati dai responsabili. Per il pernottamento non ci sono problemi di sacchi a pelo: nel rifugio ci sono coperte per tutti. Avvertite per tempo i Vostri capi gruppo per una sollecita prenotazione.

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   2-9 e 9-16 Luglio - VACANZE AL N. REVIGLIO


Chapy d'Entrèves
Quest'anno saranno due i turni riservati ai nostri ragazzi. Una parte per impegni vari, potrà soggiornare una sola settimana mentre per gli altri la vacanza sarà protratta per due turni.
Come sempre con la collaborazione dei ragazzi e dei responsabili sarà stilato un programma basato su Gite, giochi e trattenimenti vari da realizzarsi nella nostra Casa.
Anche nelle Gite si cercherà di non spingere troppo (mai successo!) sui più piccoli: si potrà eventualmente fare due gruppi. L'essenziale, che la convivenza e l'ordine segua quanto fatto negli anni scorsi: e su questo, niente da eccepire.
Il N. Reviglio non è una caserma, ma un ambiente di amici,dove nell'allegria e serenità non vengono mai posti in dubbio le fondamentali regole del saper vivere in comunità.
Il Consiglio Sezionale nell'ultima sua riunione ha stabilito che la quota di quest'anno sia di L. 36.000 per turno - COMPILARE LE SCHEDE DI PRENO TAZIONE E VERSAMENTO DELL'ANTICIPO PER IL 6 GIUGNO P.V.

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   2-3 settembre - M. ROCCIAMELONE (3537 m) da Ca' d'Asti


Dopo le vacanze estive e in prossimità dell'apertura del nuovo anno scolastico, ecco una bella e facile ascensione che può costituire un ringraziamento ed un pensiero alla Madonna posta lassù in cima a 3537 metri.
Il programma di questa gita sarà comunicato in tempo, ma è determinante da parte di tutti gli eventuali partecipanti fare un pensierino in merito.
Si pernotterà nel rifugio Cà d'Asti, dentro o nelle tende con i sacchi a pelo per fare la salita in due tappe. Infatti da Cà d'Asti alla vetta i metri di dislivello sono circa 700 che potranno essere compiuti con una certa calma. E nelle vacanze, non perdete l'allenamento: è necessario avere un po' di fiato per salire in vetta al Rocciamelone.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   Corso di sci


Con una settimana di ritardo rispetto al programma previsto si è chiuso, domenica 5 Marzo, il Corso di Sci.
Un gran numero di defezioni da parte dei nostri ragazzi, dovuto ad una febbre quasi epidemica, ha provocato lo "slittamento" della chiusura al 5 marzo.
L'esperienza è stata innegabilmente positiva sotto tutti i punti di vista. Molti soci, non più giovanissimi, sono stati contagiati dalla verve e dalla potenza dei nostri giovani amici che hanno superato brillantemente le prove finali. Spettacolosa l'ultima discesa del pomeriggio di partenza, con un numero elevato di soci intruppati sulla pista.
4 domeniche sulla neve. riuscitissime (da ripetere?), grazie anche alla collaborazione del Socio Michele Culla, del direttore della Scuola Davide David e del buon Dio che, nonostante l'inverno capriccioso ed oltremodo nevoso, ha permesso la realizzazione della iniziativa.
La chiesetta di Gressoney Trinitè ci ha ospitati alla fine delle nostre fatiche, dove Padre Onorato ha celebrato la S. Messa fra i canti dei ragazzi.
Ma è opportuno chiudere queste note con le impressioni di una piccola amica, risultata fra le migliori (e non soltanto per capacità tecniche):Laura Solera.
dal 5 febbraio al 5 marzo, per quattro domeniche, la Giovane Montagna ha organizzato un corso di sci per i ragazzi a Gressoney La Trinitè.
Ogni domenica, partenza dalla nostra sede alle ore 7, lezione di sci dalle 10 alle 12 e dopo pranzo, ritornando sul campo si cercava di fare quanto ci era stato insegnato durante la lezione. Alle 16 S. Messa sempre celebrata da P. Onorato, e quindi con la consueta allegria sul pullman rientro a Torino.
La prima domenica, appena arrivati siamo andati sul campetto e dopo una breve discesa, osservati dai nostri maestri, siamo stati divisi in diverse classi. Naturalmente gli stessi maestri ci hanno seguiti per tutte le lezioni ed alla fine del corso dopo un piccolo esame abbiamo ricevuto un tesserino di classificazione.
Il tempo è stato abbastanza favorevole, con sole per due domeniche, mentre abbiamo avuto tempo brutto con neve le altre due.
Purtroppo durante la prima lezione si è infortunato, per una caduta, lo amico Vittorio Rota al quale rinnoviamo ancora i nostri auguri.
Complessivamente è stata per tutti una bella esperienza ed una magnifica occasione per stare insieme sulla neve per quattro domeniche."
Laura SOLERA

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   Domenica 12 Marzo


abbiamo effettuato una gita un po' diversa dal solito: anziché avere una meta a cui arrivare, abbiamo fatto un giro della zona compresa tra Bertessero ed il Col del Lys, a circa 1200 m d'altezza.
Infatti abbiamo raggiunto alcuni dei casolari più sperduti di questa zona per portare, con doni vari, la nostra solidarietà ai valligiani. Il punto centrale della nostra gita è stata la visita ad un casolare dove vivono un'anziana donna e sua figlia, mongoloide, che ci hanno accolti molto cordialmente. C siamo così resi conto della dura vita che si conduce in montagna, tanto più quando si è sfortunati in questo modo.
Nello stesso luogo si è anche celebrata la S. Messa ed abbiamo pranzato. Siamo quindi ritornati al pullman attraverso sentieri coperti da neve ancora abbondante. Nel tardo pomeriggio siamo giunti a casa con meno passi nelle gambe rispetto al solito ma, forse, con più soddisfazione morale.
Enrico GRISERI

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   19 Marzo - UNA GIORNATA SULLA NEVE


Partenza al mattino alle 8. Proseguendo il viaggio il cielo, da nuvoloso e cupo, è diventato sereno accompagnato dal levarsi di una piacevole brezza. Arrivati a destinazione a Pragelato, una parte di noi attrezzata per lo sci parte in direzione di una vicina punta, mentre il gruppo rimasto si avvia non senza difficoltà verso l'arrivo del rally sci-alpinistico.
Durante la salita la neve si mantiene dura per un cammino più rapido, ma permettendo splendide discese in scivolata. Arrivati a destinazione osservammo l'arrivo di tutte le squadre impegnate nel percorso obbligato legati insieme. Verso le 12,30 decidemmo di far ritorno al pullman per ricongiungerci alla nostra "Valanga azzurra" stanca e affamata. Dopo una meritata sosta ci siamo diretti a Pragelato dove Onorato ha celebrato la Messa coadiuvata da canti vivi. In essa sono stati ricordati i poliziotti uccisi ultimamente: i cinque di Roma e il maresciallo a Torino, e sono stati benedetti gli ulivi. Successivamente abbiamo assistito alla premiazione del rally.
Siamo tornati a casa stanchi ma felici per la piacevole giornata trascorsa sulla neve.
Claudio RAZZANO

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   8 - 9 Aprile - GIRO DEI LAGHI MORENICI EPOREDIESI


Sabato pomeriggio dopo esserci riuniti in Via della Consolata, siamo partiti alla volta di Ivrea. Giunti nel luogo prestabilito, nei pressi di Ivrea, ci siamo accampati per la notte, in un'ex-colonia. Qui abbiamo trovato gli amici di Ivrea, Moncalieri, Pinerolo, Genova, Vicenza e tutti insieme for-mavamo un "gruppetto" di ... duecento persone.
La serata è trascorsa tra diapositive, canti e abbondante "vin brule".Dopo una lunga nottata trascorsa per tutti su un morbido letto di cemento armato, eccetto Enrico, che riposò su una comoda brandina militare, dotata di artistici candelieri, il mattino seguente abbiamo iniziato una marcia con un percorso di 17 km. Dopo essere passati nelle vicinanze del lago Sirio, abbiamo assistito alla S. Messa concelebrata da Padre Onorato e da un altro sacerdote di Ivrea.
Durante la celebrazione della quale il nostro gruppo giovanile ha eseguito i canti liturgici accompagnati da due chitarre. Terminata la S. Messa, proseguendo nella nostra passeggiata, abbiamo potuto vedere gli ultimi resti dello acquedotto che nell'epoca romana portava l'acqua fino ad Ivrea. Raggiunta una collinetta abbiamo visto il panorama dei dossi morenici, nei quali si erano formati dei laghi all'epoca dello scioglimento dei ghiacciai; questa pianura morenica è la più estesa d'Europa; in mezzo a questo meraviglioso ambiente, sorge l'imponente castello di Montalto. Scesi dalla collina abbiamo costeggiato le sponde del lago Nero, fermandoci poi dal lato opposto, dove abbiamo consumato il nostro pasto.
Ritornati nel luogo dove avevamo pernottato, abbiamo trovato ad attenderci il pullman, e caricati su questo i nostri bagagli, dopo esserci festosamente salutati, siamo ripartiti ognuno per la propria città.
Nadia BIAGINI e Carola RAINETTO

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   23 Aprile - M. CORBASSERE - ALA DI STURA


I partecipanti a questa gita sono stati una trentina in maggioranza ragazzi. Ad essi bisogna aggiungere il cane di Maria Teresa Bolla: Ofelia.
Da Ala, con condizioni atmosferiche decenti, siamo saliti sulla vetta lungo un sentierino ripido, ma abbastanza agevole. Durante la marcia abbiamo incontrato la scuola di alpinismo di Ciriè che si allenava sui roccioni adiacenti. Poco lontano abbiamo lasciato gli zaini in una cavità naturale. Dopo essersi riposati un attimo siamo ridiscesi dalla vetta, andando a ricuperare gli zaini per effettuare il pranzo.
Nel pomeriggio abbiamo provato ad arrampicare su un tratto di roccia. Dopo un po' P. Onorato ha celebrato la S. Messa vicino ad alcune baite, sotto una leggera pioggia, mentre alcuni di noi avevano preparato in precedenza un bel falò.
La giornata ha avuto termine con il ritorno sul pullman. Il tempo non ci ha permesso di fare molto: sarà per la prossima volta.
Ugo BIASONI e Ugo GAINO

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VITA SEZIONALE


   VITA SEZIONALE


È scomparsa la sorella del nostro Socio Giovanni CASTAGNERI. A Lui e familiari tutti, le condoglianze degli amici della Giovane Montagna.
Nell'inverno di quest'anno è mancata una simpaticissima nostra conoscente: la zia della socia Arabella PAULETTO. Non era iscritta alla nostra Associazione ma aveva partecipato ad alcune gite dimostrando come l'età non fosse un ostacolo per vivere con i giovani. Simpatica e giovanile con tutti è ricordata, seppure in ritardo, da quanti l'hanno conosciuta ed apprezzata.

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