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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1979



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VITA SEZIONALE


   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI


Giovedì 10 gennaio 1980 - ore 21,15
I Soci sono convocati in Assemblea Ordinaria (delibera del Consiglio Sezionale del 19 novembre) per discutere sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
a) Relazione del Presidente
b) Situazione economica con presentazione ed appro-vazione del bilancio preventivo 1979-1980
c) Iniziative sociali
d) Varie ed eventuali

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   AI SOCI


L'Assemblea dello scorso mese di ottobre ha provveduto, tra le altre cose in discussione, al rinnovo del Consiglio Sezionale.
Sono usciti gli amici Barbi, Celestina De Paoli, Milone e Palladino, ai quali va il nostro ringraziamento per il lavoro svolto in seno alla nostra Sezione, sostituiti da Buscaglione, Roberto Rosso, Pari, Valle e Zenzocchi, che già in passato avevano collaborato in modo egregio nelle varie attività sociali. Ora si tratta di continuare la strada, cercando di migliorare i vari settori di vita sezionale con nuove iniziative in grado di destare un interesse migliore da parte dei soci.
Per fare meglio e per poter sbagliare il meno possibile, è necessaria e vitale una Vostra "mano". Con il voto non avete liquidato un diritto: siete coinvolti tutti, con la Vostra coscienza e con maggior spirito sociale. Un invito quindi a presenziare a questa riunione, senza invocare con troppa facilità i molteplici impegni (uguali per tutti). Grazie ed arrivederci all'assemblea di gennaio.

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   QUOTE SOCIALI


Un invito al pagamento sollecito dovrebbe essere superfluo; purtroppo l'esperienza degli anni passati ci ha convinti del contrario. Inoltre a norma di Statuto la quota deve essere versata entro il terzo mese dell'anno.
Per il 1980 le quote sociali sono le seguenti:
Soci ordinari: 5.000 lire
Soci aggregati: 2.500 lire
Soci ordinari ragazzi: 2.500 lire fino al 16° anno di età.
Oltre il 16° anno pagano la quota intera di L.5.000.
Il pagamento può essere effettuato in Sede, al giovedì sera dalle 21 alle 22,30 (è il modo migliore) oppure anche in c/c/p, ricordando che dal 1° settembre 1979 abbiamo cambiato numero di c/c/p: ora abbiamo il n° 13397104 intestato ad Associazione Giovane Montagna, Via Consolata 7, Torino.

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   CALENDARIO GITE 1980


Proporre un calendario gite non è facile. Si ha sempre il dubbio di non aver saputo interpretare le aspirazioni e i desideri dei soci. Anche se, da un po' di anni a questa parte, la Commissione Gite chiede la collaborazione di quei soci che partecipano più assiduamente alle attività sociali. Un ringraziamento a questi, che hanno sacrificato alcune sere per discutere, proporre e decidere la successione delle gite per l'anno venturo; ed un esplicito invito a tutti gli altri soci ai quali è pure, e soprattutto, rivolto il calendario gite. Un invito a partecipare numerosi alle gite stesse, prenotandosi possibilmente con un certo anticipo perché vi sia la possibilità di organizzare il pullman, e ad esprimere un loro giudizio sul tipo di gite prescelte.
Quest'anno, come si può vedere dal calendario, abbiamo cercato di fondere l'attività del gruppo giovanile con quella di tutti gli altri soci. In tutte le gite, scialpinistiche per l'inverno e la primavera, palestre di roccia per la primavera e alpinistiche per l'estate, sarà preciso impegno dei direttori di gita e dei soci più validi seguire con attenzione il gruppo che sarà alle prime armi con lo scialpinismo, con la roccia e con il ghiaccio.
Nel mese di gennaio, alle tre uscite del corso sci, sono invitati anche i non-sciatori, come del resto già gli anni scorsi. In febbraio e marzo abbiamo inserito anche due passeggiate, proprio per non interrompere a lungo l'attività di chi non può (o non ha voglia) di affrontare le fatiche, le privazioni e i pericoli (aiuto!!) dello scialpinismo. In aprile e maggio oltre a proseguire l'attività sci alpinistica cominciamo a riprendere confidenza con l'arrampicata; naturalmente le località scelte si prestano bene anche a passeggiate, ma questa non sarà una scusa valida per disdegnare, con fare indifferente, le ardite pareti rocciose delle Lunelle di Lanzo e dei Picchi del Pagliaio.
Con le gite estive si sale progressivamente di quota, incontrando anche difficoltà di ghiaccio. Dopo la parentesi del rifugio Reviglio, periodo nel quale l'attività alpinistica è lasciata alla viva fantasia dei soci, molti dei quali hanno al loro attivo centinaia di ripetizioni dell'arditissimo passaggio "sala da pranzo - terrazza? e viceversa, vogliamo chiudere in bellezza con la gita al Castore dal rifugio Quintino Sella, gita che permette a tutti di toccare il loro primo (o secondo, se il primo è stato il Gran Paradiso) quattromila.
Con l'accorciarsi delle giornate e l'avvicinarsi dell'autunno si ritornerà poi alle passeggiate ed alle arrampicate a quote più basse, dove un tiepido e piacevole sole permetterà all'ormai stanco alpinista di godersi il meritato riposo sognando ad occhi aperti beatamente disteso su un prato.
Se qualcuno non è d'accordo, e saranno forse in molti, si faccia avanti e, in gita e al giovedì sera, presenti ai responsabili le sue idee e le sue proposte: di ogni consiglio costruttivo verrà fatto tesoro per il prossimo calendario gite.
Non se ne è parlato espressamente, ma partecipare numerosi anche alle attività intersezionali, sempre interessanti e sempre valide perché facilitano i contatti, gli scambi e le conoscenze con le altre sezioni.
Arrivederci a tutti alla prossima gita.
La Commissione Gite

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   Rifugio N. REVIGLIO - soggiorno invernale (Chapy d'Entrèves Courmayeur)


Per la prossima stagione invernale e primaverile la nostra Sezione invita gli amici della G.M. a trascorrere un periodo di vacanza al N. Reviglio. La zona offre possibilità sportive per tutti; allo sciatore più esigente, al fondista più accanito, all'appassionato del fuori pista.
Si ricorda che anche per il soggiorno invernale i partecipanti devono essere Soci a tutti gli effetti, in regola con la propria Sezione e muniti della tessera associativa.
Le prenotazioni ad eventuali soggiorni devono essere inviate con un preavviso di almeno 20 giorni dall'inizio del periodo scelto. Per evidenti motivi di opportunità economia e pratica la partecipazione non dovrà essere inferiore alle dieci persone.
La zona riscaldata interessa tutto il piano terreno, compreso il salone ed i servizi, e parte del primo piano con un locale servizi. Il rimanente è isolato e chiuso.
I posti letto in camere riscaldate ammontano ad una trentina.
In relazione all'impossibilità di avere nel periodo invernale un collegamento agevole per il rifornimento dei viveri, si è ritenuto opportuno adottare un tipo di gestione adatto alle esigenze dei Soci con un principio di ragionevole economicità.
È stato scelto un sistema che, abbandonando la rigidità di una tariffa di pensione, abbia una certa elasticità adeguandosi anche al tipo di attività svolta dai presenti.
La Casa, analogamente al periodo estivo, è affidata alla responsabilità di un Consigliere o persona delegata della Sezione di Torino.
In conseguenza al particolare tipo di soggiorno, e per la difficoltà di avere personale di cucina per brevi periodi, è indispensabile la presenza nel gruppo dei partecipanti, di una persona in grado di svolgere le mansioni di cuoca o cuoco.
I partecipanti dovranno versare una QUOTA FISSA DI L. 4.000/GIORNO, equivalente alle spese di pernottamento, riscaldamento, illuminazione, gas di cucina ed ammortamenti vari.
È consentito l'uso dell'attrezzatura della cucina, avendo cura di servirsi della stessa, non in massa ma delegando una o due persone per gruppo, onde evitare l'affollamento dei locali.
Le stoviglie ed ogni cosa usata devono essere risposte pulite negli appositi scomparti.
Il carattere collettivo del lavoro significa non solo tenere in ordine la cucina ma anche collaborare alla pulizia di tutti i locali (salone, gabinetti, camere, ecc.) e se necessario, anche a lavori straordinari come spalare neve e tutto ciò che si presenterà indispensabile su invito del responsabile o meglio ancora per iniziativa personale.
Nei locali del N.Reviglio sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili (vino, olio, pasta, riso, farina da polenta, zucchero, sale, latte, caffè, the, piselli, fagiolini, pelati, cioccolato, marmellata, birra, aranciata, ecc.) che potranno essere acquistati dai presenti al prezzo di costo.
Alle altre necessità si provvederà singolarmente o collettivamente a Courmayeur, a seconda dei casi.

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   LAVORI 1979 SUL ROCCIAMELONE


(Dalla relazione di don Piero Laterza che comparirà sulla Rivista nella sua completezza)
Tenendo conto dell'anno di sosta del 1976, quando i volontari al nostro progetto hanno prestato la loro opera nelle zone terremotate del Friuli, il 1979 risulta essere il quarto anno di impegno per la realizzazione dei due rifugi. È da ricordare come i lavori in vetta abbiano subito una fermata nel 1977 e 1978 causa il notevole innevamento.
Ad ogni modo gli sforzi e la volontà di civili e militari hanno determinato una mole di lavori realizzati veramente imponente. Al rifugio Cà d'Asti nella stagione estiva sono stati completati i muri divisori, posa del gabinetto e lavelli, rifinitura della scala, pavimentazione completa della camera del custode, sala da pranzo e cucina, posa del caminetto, apertura di una finestra a Nord per i servizi, rinzaffatura della cucina, atrio, camera del custode e soffitto della sala da pranzo e posa di un impianto elettrico sperimentale ad energia eolica (a vento).
In vetta, nonostante 5 nevicate nel mede di agosto, sono stati eseguiti numerosi lavori nell'interno, con la sostituzione dei vecchi infissi in legno con finestre e porte in alluminio (6 finestre e 2 porte a vetri) fissate con robusti telai in ferro zincato.
Sul lato ovest del complesso si è ricavato un gabinetto interno, molto utile quando il temporale non permette una permanenza all'esterno! Sono state inoltre fatte "brillare" 90 piccole mine per realizzare le intercapedini Est ed Ovest, estraendo 20 metri cubi di roccia, determinando il completo isolamento dall'umidità sui tre lati est, ovest e sud.
Sul vecchio tetto, fissato al tavolato in legno, si è steso un foglio in PVC. Si è poi fissato un certo numero di radici in ferro zincato su tutta la superficie del tetto e sulle due pareti laterali est ed ovest. I lavori si sono conclusi all'inizio di settembre per mancanza di sabbia e cemento ed anche perché chi è rimasto lassù per "34 giorni consecutivi aveva fatto ... il pieno!".
Descrizione sommaria e scarna la nostra, che evidenzia però una grande volontà e sacrificio di quanti hanno operato nel corso dell'estate 1979 e negli anni scorsi.
Nel 1980 c'è la speranza di vedere ultimati i lavori nel più vecchio rifugio alpino, il Cà d'Astì,e sul complesso posto in vetta, la cappella ed il rifugio S.Maria.
La nostra Sezione, ricordando che le ore di lavoro sono state più di 15 mila mentre le uscite complessive ammontano a circa 82 milioni con un buco di 10-11 milioni, rivolge a tutti i soci ed amici un invito a provvedere al versamento, anche modesto, di un contributo onde sanare il bilancio ed ultimare i lavori e relative spese.
Nel prossimo mese di luglio la Sezione ha inserito nel calendario gite una "uscita di trasporto materiale" sulla vetta del Rocciamelone in partenza da Cà d'Asti. I soci, giovani e non, possono in quell'occasione dare una mano a quanti da anni trascurano le loro ferie per lavorare lassù. La possibilità di aiutare è estesa anche fuori di quell'appuntamento, nessuno sarà respinto.
Non dimentichiamo infine che nella prossima stagione sarà opportuno provvedere all'arredamento interno del rifugio S. Maria con una attrezzatura valida e funzionale.

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   INIZIATIVA DI RADIO PROPOSTA


Nelle riunioni del passato Consiglio e durante i lavori dell'Assemblea dell'ottobre scorso, si era sottolineata la necessità di "fare un qualcosa" per reperire giovani soci.
Fra le prime iniziative, quella suggerita da Roberto Rosso e basata sulla possibilità di un colloquio radiofonico tramite "RADIO PROPOSTA - FM 88,750 MHz", onde illustrare attività e finalità della nostra Associazione, è giunta ormai nella sua fase finale.
Iniziata martedì 6 novembre e continuata a cadenza settimanale dalle ore 13 alle 13,30 ha finora toccato i seguenti punti:
- la Giovane Montagna
- il progetto Cà d'Asti - Rocciamelone
- l'autunno'in montagna, fiori e ricette varie
- lo scialpinismo, con l'intervista a Giorgio Daidola, direttore della Rivista della Montagna.
Seguiranno nel mese di dicembre (nei giorni 4, 11 e 18):
- la letteratura alpina
- itinerari scialpinistici
- i giovani in montagna.
È prevista una seconda fase dopo le vacanze natalizie, nella quale potranno essere affrontati settori sino ad ora ignorati quali il soccorso alpino, l'alpinismo, itinerari alpinistici ed escursionistici, medicina in montagna, ecc.
Le persone coinvolte in questa iniziativa sono state numerose: a loro il nostro grazie per aver accettato e capito le vere ragioni dell'insolita, almeno per noi, idea. Farci conoscere senza troppi patemi d'animo o reticenze, nella nostra vera essenza, con coraggio ed onestà, può risultare, se non in tempi brevi, un elemento positivo per la nostra Associazione.
L'essenziale è fare qualcosa, muoversi con sollecitudine per dare alla Giovane Montagna una sferzata di energia ed idee nuove: altrimenti i 65 anni di vita nostra possono determinare una collocazione anticipata al totale pensionamento.

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   INVITO AI SOCI... MENO GIOVANI


Un nostro consigliere mette cortesemente a disposizione della Sezione un aggeggio chiamato "episcopio", in grado di proiettare fotografie a stampa formato cartolina con un notevole ingrandimento. L'invito che rivolgiamo ai soci meno giovani è quello di venire in sede con qualche "pezzo" dei loro ricordi. E' nostra intenzione fare una serata-carrellata di attività di un tempo. L'idea può essere l'occasione per un simpatico incontro, umano e sociale: approfittiamone.
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   S. MESSA DI NATALE


Lunedì 24 dicembre alle ore 23 sarà celebrata la S. Messa di Natale presso la sede sei Servi di Maria di Rivoli, ospiti come di consueto di Padre Onorato. La simpatica manifestazione che si ripete ormai da anni, con sempre maggior interesse di soci ed anici, avrà il suo seguito dopo la S. Messa con lo scambio degli auguri fra un ... boccone e l'altro.
Soci ed amici sono dunque invitati: date la vostra adesione per tempo.

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   BIBLIOTECA


A tutti i soci: vi ricordo che in sede vi è una nutritissima biblioteca, con circa 330 volumi (pagina più, pagina meno) tutti a vostra disposizione, e che crescono continuamente. Dovreste semplicemente venire più spesso in sede e tra una chiacchierata e l'altra con gli amici scegliere uno dei nostri tanti e ottimi libri. Vi aspetto quindi in massa davanti alla biblioteca a scegliere libri, naturalmente.
Il Bibliotecario

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ATTIVITÀ PREVISTA


   16 dicembre 1979 - TOMBA DI MATOLDA (2084 m) - Lemie


La ricerca di terreni che si prestino a salite sciistiche di tipo invernale si fa sempre più ardua col proliferare degli impianti di ri-salita, ma spesso non è necessario spingersi molto lontano da Torino per trovare ancora angoli solitari di intatta bellezza; è il caso della Tomba di Matolda.
Da Villa di Lemie (840 m) in Valle di Viù una strada interpoderale permette di superare agevolmente il primo boscoso risalto della valle e di imboccare il vallone Orsiera; con costante salita in direzione Sud costeggiando il Rio di Nanta, su terreno solo in qualche tratto ripido, si raggiunge l'ampio Piano del Luvas (1534 m). Si piega leggermente a destra, portandosi per un comodo vallone alla depressione posta a destra della cima; salendo infine per un'ampia dorsale si raggiunge agevolmente la spianata della sommità, straordinario balcone affacciato sulla nebbia della pianura e sull'azzurro specchio dei laghi di Avigliana. La discesa si effettua per l'itinerario di salita,su neve generalmente favorevole grazie all'esposizione costantemente a Nord; nel tratto finale dall'Alpa Battagliù a Villa sarà anche possibile, volendo, abbandonare la strada seguita in salita e scendere direttamente nel bosco, eccellente esercizio per allenarsi per i futuri cimenti. La salita, per la sua vicinanza a Torino, il dislivello contenuto - circa 1200 m - e la originalità del percorso e del paesaggio merita veramente di essere compiuta; non resta che sperare in un innevamento congruo.
S.Messa sulla via del ritorno.
Direttori di gita: M.Palladino (59.12.64)
G.Rocco (77.01.03)

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   6 gennaio 1980 - MADONNA DI COTOLIVIER (2105 m) - Oulx


È la classica .scialpinistica di un tempo che riveste però, ai giorni nostri, un interesse immutato per la varietà del percorso e la facilità: gita adatta anche ai meno capaci.
Da Oulx in vetta sono circa 1000 metri di dislivello che si possono compiere in tre ore scarse. La pendenza non è mai troppa ed il percorso è molto vario: la salita tocca i centri abitati di Pierremenaud (1442 m) e Vazon (1630 m) sino a raggiungere i 2105 m del culmine. Dalla vetta si scende per ampi pendii, mai difficili, sul settore di Beaulard sino a fondovalle.
Viaggio in treno con partenza dalla stazione di Porta Nuova alle ore 6,33.
Direttori di gita: Adami (tel. 606.23.83)
Cerro (tel. 78.46.14)

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   13 - 20 - 27 gennaio 1980 - CORSO DI SCI


Analogamente a quanto realizzato negli ultimi due anni, la Sezione ha pensato di organizzare un corso di sci, da effettuarsi sulle piste della Val di Susa. Le località interessate potrebbero essere Sauze d'Oulx (Genevris) o S.Sicario. Invitiamo gli eventuali interessati a farsi vivi per tempo, onde prenotare un adeguato numero di maestri.
Nella domenica intermedia, e cioè il 20 gennaio, con la direzione degli amici Guerci e G.Rocco, sarà realizzata una scialpinistica nella zona dove si svolgerà il corso: sarà una gita facile alla quale potranno partecipare anche quelli che vogliono "provare". Indispensabile la attrezzatura da scialpinismo con attacchi adatti e pelli di foca. Rivolgetevi in segreteria per ulteriori informazioni.

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   3 febbraio 1980 - BRIC MINDINO (1879 m) - Valcasotto


Ancora una gita breve e facile, adatta a quanti, forti della tecnica appresa durante il corso di sci, vogliono iniziare la pratica dello scialpinismo.
Da Valcasotto (984 m) ci si innalza per prati e macchie di betulla, toccando vari gruppi di case, alcune abitate anche d'inverno. Puntare verso la dorsale detta Costa Chiamea (1514 m) e raggiungere così il Bric Nei (1767 m); di qui si procede per facili dossi costellati di abeti fino alla base del cono finale che non presenta difficoltà e in breve tempo permette di pervenire ai piedi della colossale croce innalzata sulla vetta.
Partenza alle 6,00 da corso Stati Uniti angolo corso Re Umberto, in pullman; S.Messa sulla via del ritorno.
Direttori di gita: Brunetto (tel. 965.56.73)
Bruno Palladino (tel. 58.42.05)

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   10 febbraio 1980 - ROCCA DUE DENTI (885 m) - Tavernette di Cumiana


Siamo in piena stagione scialpinistíca, ma la Commissione Gite, nel formulare le proposte per il calendario gite, ha ritenuto opportuno non dimenticare quanti non si sono ancora avvicinati all' attività sciistica per vari motivi. La gita alla Rocca Due Denti è adatta a tutti, ragazzini ed adulti; La nostra meta è situata al termine della cresta spartiacque fra la val Chisola ed il vallone del Noce. Si presenta con grandi salti di roccia sul versante di Frossasco mentre dalla parte di Tavernette un sentiero porta sino alla vetta dove è posta una cappella dedicata alla S.Croce.
Da Tavernette alla vetta in circa 1 ora e 45 minuti.
Ritrovo e partenza dalla Sede alle 8,30. S.Messa sulla via del ritorno.
Direttori di gita: Bolla (tel. 34.11.85)
Zenzocchi (tel. 63.06.05)

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   17 febbraio 1980 - GRAND PAYS (2726 m) - Clemenceau


È un interessante itinerario con circa 1100 metri di dislivello. La gita si snoda nel vallone di Chaleby all'inizio, per poi portarsi nel valloncello compreso tra la Becca di Avouille ed il costolone roccioso che scende dal Grand Pays. Clemenceau è un gruppo di case nelle immediate vicinanze di Lignan, a 1627 metri di altitudine. Tempo per raggiungere la cima: circa 3,30 ore. Il viaggio sarà effettuato in pullman con partenza da corso Stati Uniti angolo corso Re Umberto, alle ore 6,00.
S.Messa sulla via del ritorno.
Direttori di gita: Adami (tel. 606.23.83)
Gasparini (tel. 71.37.65)

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 20 dicembre 1979 ore 21,15 "ALPINISMO ESTREMO"


Proiezione di diapositive a cura di Lino Castiglia, elemento di punta dell'alpinismo piemontese. Verranno presentate immagini su ascensioni effettuate nel gruppo del Bianco, del Gran Paradiso e di altri settori alpini.
La serata chiude il programma delle manifestazioni per il 1979, e ad essa sono invitati tutti, soci ed amici. Non mancate.

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   Giovedì 24 gennaio 1980 ore 21,15 "SCIALPINISMO"


Conferenza con proiezione di diapositive di Giorgio DAIDOLA, direttore della Rivista della Montagna. Il protagonista di questa serata, oltre essere un maestro di sci molto apprezzato, è uno degli elementi più prestigiosi dello scialpinismo.
La serata presenta pertanto un interesse notevole non soltanto per i già "capaci" dello scialpinismo, ma per quanti vogliono avvicinarsi a questa stupenda attività invernale.

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   Giovedì 14 febbraio 1980 ore 21,15 SERATA CON LA "COMPANIA DIJ BRANDÈ"


Giòbia, 14 fervé 1980 a neuv e 'n quart, ant la nòstra sede, ij Brandé a torno ancora una vòlta, për fé na bela vijà ansema a noi. Tuti savoma còsa a l'é la "Compania dij Brandé", che da tanti ani a ten àut, con ël nòstr drapò, e con la nòstra lenga, tuti ij valor ëd nòstra tèra piemontèisa.
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ATTIVITÀ SVOLTA


   8-9 settembre - Becca di Monciar


La gita in calendario del Monte Ciarforon è stata sostituita sul colle omonimo dalla Bocca di Monciair, per un ritardo sulla tabella di marcia. In 19 ci siamo ritrovati sabato 9 nell'affollatissimo rifugio Vittorio Emanuele II in Valsavaranche.
Siamo ripartiti alle cinque e tre quarti della mattina seguente e dopo un'ora circa di cammino al chiaro di luna siamo giunti ai piedi del ghiacciaio di Monciair dove sono state formate le cordate. Ripreso il cammino abbiamo stentato a trovare la giusta via in mezzo a grossi crepacci.
In quattro ore circa dal rifugio siamo arrivati al colle del Ciarforon, mentre se ne dovevano impiegare solo due. Dal colle in sei abbiamo raggiunto la vetta dalla quale si godeva un ottimo panorama sulle valli circostanti, sino al gruppo del Bianco.
Tornati al colle siamo ripartiti alla volta del rifugio,dove padre Onorato ha celebrato la S.Messa e dopo l'ultimo tratto di discesa siamo giunti al parcheggio auto dove ci siamo accomiatati.
Alberto ZENZOCCHI

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   22-23 settembre - VALLE DELLE MERAVIGLIE


Malgrado le previsioni meteorologiche fossero poco favorevoli allo svolgersi del "tour" in programma, ci trovammo in 10 speranzosi all'appuntamento sul piazzale antistante il traforo del Col di Tenda,la mattina del 22 settembre. Dal lago delle Mesce, mentre il sole faceva capolino tra una nuvola e l'altra, imboccammo la comoda mulattiera che conduce al rifugio delle Meraviglie (2111 m), dove infatti arrivammo dopo circa tre ore, comprese le soste per fotografare e "pappate" di mirtilli e lamponi. Poi, dopo aver mangiato, lasciati nel rifugio gli zaini, ci incamminammo verso la zona dei graffiti, di cui vedemmo i più conosciuti: il Cristo, il Defilé, la Roccia dell'Altare. Il giorno dopo, mentre qualche finissimo fiocco di neve svolazzava intorno, dal rifugio raggiungemmo il colle del Basto, dal quale si gode una bella vista della valle e dei laghi. Dal colle, consigliati dal gestore del rifugio, scendemmo, anziché nella valle di Fontanalba, nella valle di Valmasca, altrettanto bella, ricca di laghi e di piante, attraverso la quale, dopo sei ore, arrivammo a Casterino dove avevamo lasciato una macchina per il recupero. Riunito il gruppo al lago delle Mesce, tutti contenti per la gita e per aver tolto finalmente gli scarponi, ci salutammo ed ognuno per proprio conto fece ritorno a Torino.
Sonia TASSINARI

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   29-30 settembre 1979 - RADUNO INTERSEZIONALE NELLE ALPI OROBICHE


La sera del sabato 29 settembre vide quest'anno al rifugio Curò (1915 m) del CAI di Bergamo una nutrita schiera di soci rappresentanti buona parte delle sezioni della Giovane Montagna. Arrivano alla spicciolata un po' a tutte le ore, quasi increduli di trovare un cielo terso e tanti, tanti amici. Dopo cena si canta nel salone e poi all'aperto. Una bella sera con tanto calore e amicizia - proprio da ricordare.
Alla mattina una comitiva sale al Pizzo di Coca (3052 m), un'altra comitiva al monte Gleno (2883 m), gli altri si spargono lungo il bacino del Barbellino fino al lago superiore.
La zona per quasi tutti nuova e l'ottimo trattamento al bellissimo rifugio Curò hanno confermato la buona scelta e l'ottima organizzazione degli amici di Genova. Il tempo buono e l'amicizia hanno fatto il resto.
Peccato che la partecipazione non sia stata massiccia come si sperava, ma noi di Torino con un solo partecipante siamo un cattivo pulpito per fare la predica. Per la suggestiva messa comunitaria che normalmente chiude questi raduni non è stato possibile trovare il sacerdote, e ognuno ha provveduto alla sera nella località più opportuna.
Ancora grazie agli amici genovesi e arrivederci al prossimo raduno.
Fiorenzo ADAMI

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   7 ottobre 1979 - COL BIONE


(N.d.R. - Causa il maltempo, invece di raggiungere il passo Avanzà, come da programma, si è effettuata una passeggiata verso il col Bione)
In via della Consolata piove e il tempo si preannuncia stazionario per il resto della giornata.
Prima della partenza ci contiamo, noi ragazzi siamo in undici e purtroppo ultimamente non è la prima volta che sono gli adulti a riempire il pullman.
Dove saranno finiti gli altri? Mah! Speriamo meglio alla prossima gita.
In valle le ultime speranze di una schiarita svaniscono e così si decide di andare a Susa per celebrare la S.Messa. Quindi ripartiamo alla volta della Sacra di san Michele precedentemente programmata come meta di ripiego.
Ivi giunti il tempo ci concede una tregua, infatti, sebbene l'aria sia alquanto umida, ha smesso di piovere e la nebbia inizia a diradarsi. Cosi una parola tira ... volevo dire, un passo tira l'altro, iniziamo a percorrere un costone, per raggiungere, poco dopo, il colle
Braida.
Durante la breve ascensione ci distraiamo un po' per la presenza di funghi; chi li raccoglie, chi li guarda, chi li fotografa e chi li ignora.
La gita si conclude più o meno come sempre: la solita smangiucchiata, il solito "divallamento", le solite cantate in pullman e purtroppo i soliti opprimenti pensieri riguardo il giorno dopo.
Paolo PARI

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   14 ottobre 1979 - GITA DI CHIUSURA A SAMBUCO


Una gita all'insegna del maltempo e della buona tavola. Pioggia e nebbia si sono alternate tutto il giorno. Nonostante il tempo (che con buona dose di ottimismo rendeva una atmosfera suggestiva alla valle) l'allegria non è mancata e nell'ottimo ristorante gestito da un appassionato di montagna abbiamo avuto un trattamento che ha contribuito a rendere piacevoli le poche ore passate.
Al mattino Messa comunitaria nella chiesa di Sambuco. Al pomeriggio il ritorno piuttosto umido, accompagnato da canti di montagna, è stato interrotto dalle esigenze di un golosastro che ha indotto quasi tutti a leccarsi un gelato in quel di Racconigi.
Nonostante il tempo la giornata può essere considerata positiva almeno sotto l'aspetto gastronomico e dell'unità sociale.
Fiorenzo ADAMI

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   28 ottobre - COLLE DELLE TRAVERSETTE


A causa delle precoci nevicate è stato necessario abbassare il tiro, spostando la gita ai laghi Verdi sopra Balme. Ma messere Inverno ha pensato diversamente e ci ha regalato un'altra abbondante nevicata al sabato, costringendoci a rimanere a casa.
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   4 novembre - MONTE DEI CAPPUCCINI


Sotto un cielo grigio ed un clima ormai tipicamente invernale ci siamo ritrovati numerosi a questo appuntamento annuale, un momento di pausa e di riflessione, nello spirito della nostra associazione. Dopo la Messa nella quale abbiamo ricordato gli amici scomparsi, sono stati premiati i soci cinquantennali e ventennali; durante il successivo rinfresco abbiamo avuto modo di scambiare quattro chiacchiere tra di noi e di salutare numerosi amici che non vedevamo più dall'appuntamento ... dell'anno precedente. Perché non frequentiamo un po' di più la nostra sede e perché non partecipiamo più attivamente anche alle altre attività sociali?
Giorgio ROCCO

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   18 novembre 1979 - MAFFIOTTO


(N.d.R. - In sostituzione della gita al Monte Bellavarda, che non è stata possibile per l'abbondante nevicata dei giorni precedenti, abbiamo dovuto ripiegare su questa località)
In una splendida giornata di sole abbiamo raggiunto chi in treno e chi in auto la base di partenza della nostra gita: Borgone di Susa.
Dopo aver assistito alla S.Messa, celebrata dal parroco del paese, ci siamo incamminati per una comoda (!?!!) mulattiera. A metà del percorso, dopo aver precedentemente riempito le borracce, abbiamo incontrato la neve e in circa 2 ore e mezza abbiamo raggiunto la frazione Maffiotto, un piccolo paese abbarbicato sulle pendici della montagna, dove, dopo che il gruppo si è ricongiunto, abbiamo pranzato.
Alla ripresa del cammino per mezzo di una bella strada abbiamo raggiunto Prarotto da dove siamo ridiscesi a Borgone, da cui ognuno ha fatto ritorno a Torino.
Guido VALLE e Alberto ZENZOCCHI

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SERATE IN SEDE


   20 Settembre - INCONTRO CON FRANCESCO SARDI


L'amico e socio della sezione di Moncalieri ci ha presentato in questa simpatica serata le immagini scattate durante la 2ª Settimana per direttori di gita realizzata nel 1977 al N.Reviglio. L'aspetto prevalentemente tecnico della documentazione fotografica ci ha fatto sì ripassare mentalmente nodi, manovre di corda, assicurazione ed autoassicurazioni, ma ha anche ricordato, a chi era stato presente durante quella settimana, i felici momenti trascorsi insieme. Un grazie a Francesco e un invito a tornare per presentarci altre diapositive, tra le numerosissime di cui dispone.
Giorgio ROCCO

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   27 Novembre - SERATA CON GIANNI CONINO


Nel teatro del Centro Giovanile Salesiano "Crocetta? si è svolta con buon successo la nostra prima serata fuori sede, nel quadro delle iniziative intraprese dal Consiglio per far conoscere maggiormente la G.M
L'amico Gianni ci ha intrattenuti con magnifiche diapositive realizzate durante la sua attività di alpinista estremo e di guida. Queste diapositive hanno illustrato, con il suo commento a viva voce, il suo modo di intendere l'alpinismo, come un qualcosa che riguarda personalmente l'alpinista, una ricerca di realizzazione del proprio io, un'esperienza non comunicabile.
Nell'intervallo, quale ospite d'eccezione, Comino ha presentato il suo amico Stefano De. Benedetti, autore della prima discesa in sci della Via Maior sul Bianco.
Quindi con alcune diapositive abbiamo cercato di dire quello che è e che fa la Giovane Montagna, nella speranza di trovare tra i numerosi giovani presenti qualche accolito.
La seconda parte delle diapositive di Gianni Comino ha concluso la serata, applauditissima.

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VITA SEZIONALE


   ATTIVITÀ GIOVANILE


Attenzione
A tutti i ragazzi (e le ragazze) più "vecchi" di 16 anni si rende noto che il Consiglio ha deciso di non considerarli più "bambini". Quindi, se soci ordinari, la loro quota non sarà più quella ridotta (2.500 lire), bensì sarà intera, ovvero 5.000 lire. Per gli aggregati la quota è sempre 2.500 lire.
Riassumendo: ordinari ragazzi (fino a 16 anni) 2.500 lire
ordinari (oltre i 16 anni) 5.000 lire
aggregati 2.500 lire

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   VITA SEZIONALE


Un grave lutto ha colpito nei mesi scorsi la nostra associazione: la scomparsa del socio vitalizio delle sezioni di Torino e Cuneo, avv. Dino Andreis. Faceva parte della Giovane Montagna dal 1921, conservando sempre un rapporto di sincera amicizia e presenza nelle varie iniziative associative. I soci tutti rinnovano alla famiglia vivissime condoglianze per la perdita del congiunto.
Nel mese di luglio una grossa breccia è stata aperta sul fronte degli scapoli incallliti da parte dei nostri simpaticissimi amici Sonia ed Emilio.
A ruota hanno seguito il loro esempio Viviane Bertone e Giovanni Brunetto, mentre con leggero ritardo, ma sempre in tempo, hanno capitolato Bruna Barbero e Guido Bolla. A tutti questi nostri soci rivolgiamo i migliori auguri e felicitazioni per un sereno e proficuo avvenire.
Infine, ed è una notizia dell'ultimo minuto, è nato Enrico Destefanis; congratulazioni e vivissimi auguri ai genitori Giorgio e Clelia e speriamo, di qui a qualche anno, di avere un alpinista in più nella Giovane Montagna.
Un augurio grande ed affettuoso viene inoltre inviato al Sig.Viano, momentaneamente assente per malattia, per il suo ritorno tra di noi tutti con il solito coraggio ed attaccamento alla Giovane Montagna.
Avvicinandosi le prossime Feste porgiamo a tutti i Soci e simpatizzanti i più fervidi auguri di BUON NATALE E ANNO NUOVO apportatore di serenità e salute
Il Consiglio

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   11 OTTOBRE 1979 ASSEMBLEA DEI SOCI


L'assemblea ha avuto quest'anno una larga partecipazione di soci. Questo è un fatto positivo che lascia ben sperare per l'avvenire.
Il presidente ha fatto un'ampia relazione sui fatti lieti e tristi che si sono verificati, sugli avvenimenti, sull'attività che ha visto momenti esaltanti di socialità come il Rally, e aspetti deludenti come certe gite fallite. Insomma, di tutti i fatti avvenuti che hanno caratterizzato l'anno ormai trascorso e delle prospettive future.
Letto il bilancio consuntivo si è aperta la discussione. È stato necessario un po' di tempo per riscaldare l'ambiente, ma poco alla volta sono uscite opinioni, proposte, osservazioni in un'atmosfera di cordialità e interessamento. Non resta che sperare che questo scambio di idee sia costruttivo, lasci una traccia e si traduca in realizzazioni concrete.
Un socio ha fatto due osservazioni alle quali è stata data una risposta tardiva e forse incompleta da parte di altri soci (il socio in questione ha dovuto lasciare l'assemblea prima del termine). Vorrei riprendere l'argomento perché di interesse per tutti.
La prima osservazione riguarda il bilancio consuntivo del 1979 che presentando un certo attivo non indicherebbe un buon funzionamento amministrativo in quanto (se ho ben capito) questa somma doveva essere spesa in attività sociali non avendo l'associazione fini di lucro. L'osservazione che a prima vista può sembrare giusta non ha tenuto conto a mio parere di alcune circostanze. Primo: il bilancio viene chiuso in un'epoca appena successiva alla chiusura della nostra casa del Chapy e quindi in un periodo di massima giacenza. Non si poteva spendere questa somma di cui non si conosceva precedentemente la consistenza. È la prima volta che questo si verifica per un complesso di circostanze (un afflusso di soci superiore al previsto al Chapy e una catena di lavori eseguiti da alcuni volonterosi che hanno permesso di risparmiare somme considerevoli, che sarebbero state altrimenti scalate dal bilancio.
Secondo: l'attivo riguarda il rifugio Reviglio e solo indirettamente il bilancio della sezione.
Noi dobbiamo tenere presente che lo scorso anno con un bilancio senza attivo, per preparare i rifornimenti necessari all'apertura del Rifugio alcuni soci (sempre i soliti) anticiparono complessivamente quasi due milioni di tasca propria. Queste cose non sono state dette per un senso di pudore, ma oggi è bene che si sappiano per capire la necessità di avere una certa somma disponibile per una corretta amministrazione.
Ricordando poi che gli interventi di manutenzione e migliorie al rifugio Reviglio sono attualmente quasi sempre dell'ordine di milioni, vediamo che la somma in questione è più piccola di quanto possa apparire. Ad ogni modo il Consiglio uscente nelle ultime riunioni aveva già tenuto conto di investire il denaro eccedente in attività sociali (sovvenzione gite, manifestazioni in Sede, ecc.). Queste spese saranno incluse nel bilancio preventivo che sarà presentato dal nuovo Consiglio, avendo presente comunque, anche in questo caso, la necessità di avere un certo margine di sicurezza della cassa sociale in previsione di annate non altrettanto fortunate.
La seconda osservazione è la constatazione della scarsa partecipazione dei soci alle gite e la conseguente decisione di disinteressarsi dell'organizzazione delle stesse. È umano che chi dedica il suo tempo ad organizzare una gita venga preso da sconforto in questi casi, ma la decisione di abbandonare è in contrasto con la volontà di incrementare la nostra attività sociale.
La campagna promozionale progettata in consiglio sezionale prevede la distribuzione di stampati illustranti la nostra associazione presso gli ambienti che riteniamo adatti, trasmissioni presso radio private, articoli su riviste, serate di propaganda con partecipazione di personaggi noti nel mondo alpinistico, ecc. Il tutto per farci conoscere, per attirare giovani di cui abbiamo bisogno. Ma queste iniziative, questo sforzo da parte del Consiglio Sezionale non potranno avere esito soddisfacente se i soci non partecipano con passione e non dedicano un po' del loro tempo anche quando i risultati immediati appaiono scoraggianti.
Sono certo che il socio in questione ha sollevato queste obiezioni in buona fede e forse per stimolare la discussione che stava languendo, non me ne voglia quindi se ho ribattuto in ritardo su questo foglio.
Fiorenzo ADAMI

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   RISULTATI DELLE ELEZIONI


Sono stati votati dall'assemblea i seguenti consiglieri e delegati al consiglio centrale.
Consiglieri della Sezione: Franco BO, Fiorenzo ADAMI, Giuseppe BOLLA, Piero CASTAGNERI, P. Onorato LOVERA, Giorgio ROCCO, Roberto ROSSO, Enrico ROCCO, Cesare ZENZOCCHI, Piermassimo PONSERO, Sergio BUSCAGLIONE, Pio ROSSO, Ferruccio PARI. Primi esclusi: Celestina DE PAOLI, Roberto VALLE.
Delegati al Consiglio Centrale: Fiorenzo ADAMI, Franco BO, Giuseppe BOLLA, Piero CASTAGNERI, Pio ROSSO, Piero BERSIA, Sergio BUSCAGLIONE, Mario DE PAOLI, Giorgio ROCCO, Franco GHIGLIONE, Rosangela BOGGERO, P. Onorato LOVERA, Aldo MORELLO, Giuseppe VIANO, Piero MILONE.
Primi esclusi: Andrea PAUTASSO, Bernardo MERLO.

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   20 - 21 OTTOBRE 1979 ASSEMBLEA DEI DELEGATI AL CONSIGLIO CENTRALE A VERNANTE


Questa assemblea non ha visto la consueta affluenza di delegati e soci forse per l'eccessiva scomodità della località prescelta per le sezioni venete. A parte il numero relativamente modesto di partecipanti l'incontro è stato molto interessante.
Dopo la messa comunitaria si aprono i lavori. Letto il bilancio consuntivo e preventivo si è constatata la necessità inderogabile di aggiornare i contributi alla direzione centrale soprattutto per gli aumenti del costo della Rivista: è stato approvato un aumento di 400 lire per i soci ordinati e di 200 lire per gli aggregati (malgrado ciò la sezione di Torino manterrà invariata la propria quota associativa per il 1980).
Sono stati distribuiti alle varie sezioni gli incarichi di organizzare le consuete manifestazioni. La sezione di Cuneo organizzerà il Rally scialpinistico 1980; l'assemblea dei delegati si terrà il prossimo anno a Venezia. Il raduno intersezionale sarà organizzato dalla sezione di Ivrea nella zona di Ceresole Reale. Per la settimana di pratica alpinistica (questa è la nuova definizione) si è discusso a lungo sull'opportunità di ripeterla, visto il fallimento dell'edizione 1979 e sul modo e luogo ove eventualmente effettuarla. È stato deciso di riprovare a S.Martino di Castrozza con lievi varianti che saranno comunicate a suo tempo. La sezione di Verona si è accollata l'organizzazione.
L'assemblea ha discusso ancora sugli argomenti interessanti la Rivista che sono ogni anno di attualità per le note difficoltà di ottenere una partecipazione attiva da una parte dei soci a rendere sempre più interessanti queste pagine che sono l'unico collegamento grafico fra tutte le sezioni e veicolo per essere conosciuti fuori dell'associazione.
Ultimo atto dell'assemblea le votazioni che hanno visto riconfermati il Presidente, i Vice-presidenti e quasi tutto il Consiglio Centrale.
Presidente: G. Pesando (sez. Ivrea)
Vice-presidenti: G. Padovani (sez. Verona), F. Bo (sez. Torino)
Consiglieri: R. Montaldo (sez. Genova), E. Bianco (sez. Moncalieri), B. Bona (sez. Mestre), Muraro (sez. Padova), E. Zanini (sez. Vicenza), F. Adami e G. Rocco (sez. Torino)
Revisori: Renaldi (sez. Cuneo), M. Bruno (sez. Pinerolo).
Dopo di che (tutti i salmi finiscono in gloria) a tavola si commentano i fatti dell'annata ma soprattutto si mangia e beve in sana allegria. Al termine un gruppo folcloristico di Vernante si esibisce in danze tipiche tradizionali del luogo, molto apprezzate dai commensali.
Saluti, abbracci, arrivederci sono la consueta conclusione dell'incontro.
Fiorenzo ADAMI

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   RIUNIONI DEL CONSIGLIO SEZIONALE


Consiglio del 16 ottobre
Il Consiglio prende atto del risultato delle elezioni per il rinnovo delle cariche sezionali, procedendo alla votazione per il presidente e due vicepresidenti.
I voti dei consiglieri eletti, Adami, Bo, Bolla, Buscaglione, Castagneri, Ghiglione, Lovera padre Onorato, Pari, Ponsero, Rocco E. e G., Rosso Pio, Rosso R., Zenzocchi hanno dato il seguente risultato:
Presidente: Bo Franco
Vicepresidenti: Adami Fiorenzo e Buscaglione Sergio.
Alla fine dei lavori del Consiglio, Ponsero comunica la sua impossibilità, per gravi impegni di lavoro, a mantenere la carica di consigliere. Preso atto, con grave e sincero rammarico, si decide di interpellare, come da regolamento, i primi consiglieri non eletti per la sostituzione.
Consiglio del 29 ottobre
Il Consigliere Ponsero, dimissionario nella precedente riunione, viene sostituito da Roberto Valle. Dopo una breve relazione sui lavori dell'Assemblea dei Delegati a Vernante, si passa al 1° punto dell'ordine del giorno, con la suddivisione degli incarichi sezionali.
- Cassa: rinnovata la carica di responsabile al Sig. Viano, viene confermata a Castagneri la posizione di cassiere per la sezione, in collaborazione con lo stesso Sig. Viano.
- Economo: Buscaglione con la consulenza e collaborazione di Destefanis.
- Cà d'Asti - Rocciamelone: confermati Ponsero e Bolla.
- Biblioteca: E. Rocco e Zenzocchi.
- Manifestazioni sociali e propaganda: la Presidenza e Rosso Roberto.
- Bivacchi: Buscaglione e Ghiglione.
- N.Reviglio: Adami, Bolla, Castagneri, Pari, Valle.
- Notiziario: G. Rocco e Pari.
- Attività giovanile: Bo, Bolla, Pari, E. Rocco.
- Commissione gite: G. Rocco e R. Rosso.
Nella discussione che ha seguito il rinnovo delle cariche è stato proposto ed accettato il seguente gruppo di idee:
- stampare ed inviare a tutti i soci un elenco dei libri in carico alla nostra biblioteca, nella speranza di un maggiore interesse di lettura e consultazione;
- per l'attività giovanile si decide di potenziare e migliorare le gite in qualità;
- il notiziario verrà aumentato ad almeno un numero in più, per ovviare al troppo stacco attuale dei tre mesi. Si cercherà di "uscire" con più frequenza.
Per il programma gite si decide la sua compilazione nell'arco di due incontri in sede, da effettuarsi i prossimi 5 e 12 novembre.
Viene approvata l'iniziativa di Radio Proposta, nella quale la nostra Sezione avrà a sua disposizione un tempo di mezz'ora per sette -martedì a partire dal 6 novembre dalle ore 13 alle 13,30.
Per il soggiorno invernale al N.Reviglio viene approvato l'aumento della quota fissa per giorno da 3.500 a 4.000 lire.
Consiglio del 19 novembre
Al primo punto dell'ordine del giorno viene commentato ed approvato il calendario gite 1980. Nella discussione è stata evidenziata la progressione delle gite in programma, offrendo una larga alternativa di partecipazione dei soci.
L'Assemblea ordinaria dei soci viene fissata al prossimo 10 gennaio per l'approvazione, con discussione relativa, del bilancio preventivo, sul programma delle iniziative sociali e su eventuali altri punti.
Nella parte riguardante le varie viene discusso ampiamente il sistema ed i modi per incrementare la vita sociale in sede. Al prossimo consiglio verrà presentata una prima bozza di programma in merito.

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