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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1980
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Giovedì 11 dicembre ore 21,15
I Soci sono convocati in Assemblea Ordinaria (delibera del Cons. Sezionale del 14 ottobre) per discutere sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
- Relazione del Presidente
- Quote sociali
- Attività ed iniziative future
- Rifugi e bivacchi
- Presentazione ed approvazione del bilancio consuntivo 1979-80 e preventivo 1980-81
- Varie
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ATTIVITÀ SVOLTA
IL 1980 CONSUNTIVO ED INIZIATIVE
Siamo al termine del 1980 e nel fare il consuntivo sull'attività svolta, è necessario prevedere un maggior impulso della vita associativa sezionale, con nuove idee ed iniziative valide.
Infatti anche se il 1980 è stato abbastanza proficuo, è opportuno imprimere, nel limite del possibile, un impulso di novità e di attività, nel prossimo anno ormai molto vicino.
Prima di aprire il discorso sul consuntivo '80, vorrei ricordare due prossime "novità": la costituzione del GIOVANE MONTAGNA SCI con una attività completa, dalla pista, al fondo, allo sci-alpinismo, e seguiti da alcuni nostri soci preparati ed appassionati. Si è iniziato con il corso di ginnastica pre-sciistica per continuare nella pratica con il corso di sci e gite varie.
Riteniamo che tale iniziativa dovrebbe determinare un afflusso di giovani soci, desiderosi di fare della montagna, in un ambiente moralmente sano e deciso a restare tale nel tempo.
La seconda novità è data dall'iniziativa di ricordare il nostro compianto Presidente Centrale e socio della Sezione, ing. Luigi Ravelli con la realizzazione di un piccolo bivacco fisso. Sono state visionate alcune zone alpine e la scelta sembra orientata sulla Valgrisanche nel gruppo della Gr. Rousse a quota 2850 m. circa.
Sarà una costruzione a 9 posti e la sua posa avverrà nell'estate del 1981, salvo intoppi. L'opera nasce dalla volontà di tutta l'Associazione per ricordare un Uomo che nella Giovane Montagna seppe e volle dare molto, un dare di amicizia e di leale concreta collaborazione.
La raccolta dei fondi è in cammino e si ritiene possibile un raggiungimento della somma necessaria in tempi abbastanza celeri. Per informazioni relative rivolgersi alla Presidenza della Sezione che sarà grata a quanti vorranno contribuire con una offerta alla realizzazione dell'iniziativa. Alle Sezioni della Valsesia, Verona e Vicenza il nostro sincero grazie per la pronta e fattiva collaborazione in merito.
La vita associativa ha bisogno di rinnovare e potenziare la propria attività con nuove idee, nuovi impulsi onde creare un maggior interesse nei Soci e simpatizzanti. Ecco perché la Sezione rivolge da sempre un invito a collaborare in modo concreto a tutti, giovani e meno giovani.
L'obiettivo e i programmi della nostra G.M. sono ormai conosciuti e quindi non c'è nulla da scoprire. Si richiede soltanto collaborazione in amicizia e serietà.
Queste due iniziative unite ad altre ancora daranno, almeno è nel nostro intento, un maggiore vigore alla nostra Sezione che in questi 11 mesi del 1980 è stata impegnata non poco nei vari settori di attività sociale.
- gite per un totale di 26 con una partecipazione globale di 850 persone;
- serate in sede - con il solito programma mensile, ad eccezione di luglio e agosto, con proiezioni su temi vari e con la partecipazione di numerosi Soci ed amici;
- bivacchi e rifugi - per il C. Pol nello scorso mese di settembre si è proceduto alla completa segnalazione dell'itinerario di accesso ad opera di Adami e Buscaglione, mentre il G. Rainetto avrà lo stesso trattamento nell'estate del 1981. I lavori inerenti il progetto Rocciamelone sono illustrati da Don Piero in altra parte del Notiziario: è bene ricordare e ringraziare, a questo punto, l'operato continuo a favore di questa importante iniziativa, di alcuni nostri soci.
Il N. Reviglio ha subito in giugno un trattamento particolare in verniciatura e decorazioni varie. Dal salone, ai servizi, ai corridoi, a numerose camerette, un gruppo di soci è stato impegnato duramente nei lavori di tinteggiatura e pulizia. E' stato un programma vario e realizzato con grande serietà: un grazie a tutti, sincero e doveroso.
- l'attività giovanile - è entrata a far parte del programma gite ufficiale, senza troppi intoppi o difficoltà. I ragazzi hanno partecipato sia nell'inverno, con lo sci-alpinismo, che nell'estate, con l'effettuazione di alcune salite, con grande entusiasmo ed allenamento. Positiva quindi l'iniziativa sorta alcuni anni or sono.
- la biblioteca - si rinnova sempre con nuovi volumi di narrativa, guide e riviste specializzate. In questo ultimo settore gradito ed eccezionale il dono del nostro socio dr. Biancardi: 42 annate delle riviste Alpinisme - La Montagne del Club Alpino Francese! E' stato stampato ed inviato ai Soci il catalogo ufficiale della biblioteca G.M., nella speranza di un maggiore interesse nella lettura e nella consultazione delle opere.
- la cassa - seguita dal terzetto Viano, Castagneri e Destefanis, è in buona salute e registra un grande contenimento delle spese gestionali grazie all'amicizia di alcuni soci.
- quote sociali - ferme da anni, dovranno subire un giusto aggiornamento per far fronte al continuo incremento delle spese relative all'affitto, luce, posta ... Un invito ai soci per una serena discussione in assemblea, su questo importante tema.
- per la segreteria - non ci sono difficoltà mentre i rapporti del Consiglio sono seguiti dalla sig.na Pauletto alla quale va il nostro grazie sincero per il lavoro svolto.
- altre manifestazioni - siamo stati presenti a tutti gli incontri intersezionali mentre altri momenti di vita associativa sono stati seguiti con grande partecipazione. Ricordiamo il carnevale in Sede, il dono agli alpigiani, la manifestazione al Monte dei Cappuccini, la S. Messa di Natale dove la presenza di Soci ed amici è stata massiccia e spontanea.
Ecco dunque in sintesi le notizie relative alla nostra Sezione per l'attività svolta nel 1980. Un invito per una ampia partecipazione ai lavori dell' assemblea viene trasmesso a tutti i Soci da questo Notiziario: una presenza responsabile e ricca di idee nuove.
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ATTIVITÀ PREVISTA
IL PROGRAMMA GITE 1981
In allegato al Notiziario, viene inviato a tutti i Soci il Calendario delle gite 1981 compilato quest'anno in modo diverso dalle passate edizioni: in esso sono state introdotte alcune notizie illustrative delle gite in programma.
Il calendario è stato stilato, come sempre, in modo tale da soddisfare le varie categorie di partecipanti con itinerari diversi a seconda della capacità e grado di allenamento.
Nel periodo sci-alpinistico sono state introdotte uscite in palestra di roccia (anche con itinerario escursionistico) per dar modo ai Soci di aver un appropriato contatto con questo elemento così importante per l'attività estiva.
Le gite sci-alpinistiche hanno una logica cadenza di difficoltà e fatica sino all'Aiguille des Glaciers, gran finale della stagione, mentre quelle estive possono essere suddivise in due percorsi, facile e meno facile.
Nel mese di febbraio avrà inizio il Corso di Sci, ma l'attività pur tenendo conto di questa iniziativa, non avrà sosta.
Il programma estivo prevede la salita al Cervino nel mese di settembre. L'ascensione è riservata ai Soci nettamente in grado di compierla per capacità, esperienza ed allenamento. Sarà seguita dalla Commissione Gite che, a suo giudizio, costituirà il gruppo di salita.
Il programma nel suo insieme è molto vario e presenta anche i consueti appuntamenti intersezionali quali il Rally, la settimana di pratica alpinistica al N. Reviglio, l'incontro estivo a S. Martino di Castrozza e l'assemblea dei Delegati a Candia.
Fuori calendario è in programma, a cura degli amici di Moncalieri, una interessante gita turistico-escursionistica in Germania, nella celebre Foresta Nera. La data prescelta è quella del 1-2-3 maggio 1981 : di questa iniziativa verrà inviato ai Soci il programma dettagliato.
La varietà delle gite è a disposizione dei Soci : ci auguriamo una buona corrispondenza in partecipazione ed interesse.
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IL N. REVIGLIO D'INVERNO
Anche quest'anno la nostra Casa sarà aperta per i consueti turni di vacanza invernale secondo le modalità ormai collaudate da tempo.
Si ricorda la tempestività per la prenotazione del periodo prescelto e numero dei partecipanti (non inferiore a 10).
Altre notizie eventuali potranno essere richieste in Sede.
Le quote sono rimaste invariate rispetto al 1979.
Ed ecco in dettaglio alcuni elementi sulle "norme" di partecipazione. Si ricorda che anche per il soggiorno invernale i partecipanti devono essere Soci a tutti gli effetti, in regola con la propria Sezione e muniti della tessera associativa.
Le prenotazioni ad eventuali soggiorni devono essere inviate con un preavviso di almeno 20 giorni dall'inizio del periodo scelto. Per evidenti motivi di opportunità economica e pratica la partecipazione non dovrà essere inferiore alle dieci persone.
La zona riscaldata interessa tutto il piano terreno, compreso il salone ed i servizi, e parte del primo piano con un locale servizi. Il rimanente è isolato e chiuso.I posti letto in camere riscaldate ammontano ad una trentina.
In relazione all'impossibilità di avere nel periodo invernale un collegamento agevole per il rifornimento dei viveri, si è ritenuto opportuno adottare un tipo di gestione adatto alle esigenze dei Soci con un principio di ragionevole economicità.
E' stato scelto un sistema che, abbandonando la rigidità di una tariffa di pensione, abbia una certa elasticità adeguandosi anche al tipo di attività svolta dai presenti.
La Casa, analogamente al periodo estivo, è affidata alla responsabilità di un Consigliere o persona delegata della Sezione di Torino.
In conseguenza al particolare tipo di soggiorno, e per la difficoltà di avere personale di cucina per brevi periodi, è indispensabile la presenza nel gruppo dei partecipanti, di una persona in grado di svolgere le mansioni di cuoca o cuoco.
I partecipanti dovranno versare UNA QUOTA FISSA DI L. 4.000/GIORNO, equivalente alle spese di pernottamento, riscaldamento, illuminazione, gas di cucina ed ammortamenti vari.
E' consentito l'uso dell'attrezzatura della cucina, avendo cura di servirsi della stessa, non in massa ma delegando una o due persone per gruppo, onde evitare l'affollamento dei locali.
Le stoviglie ed ogni cosa usata dovranno essere riposte pulite negli appositi scomparti.
Il carattere collettivo del lavoro significa non solo tenere in ordine la cucina ma anche collaborare alla pulizia di tutti i locali (salone, gabinetti, camere, ecc.) e se necessario, anche a lavori straordinari come spalare neve e tutto ciò che si presenterà indispensabile su invito del responsabile o meglio ancora per iniziativa personale.
Nei locali del N. Reviglio sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili (vino, olio, pasta, riso, farina da polenta, zucchero, sale, caffè, thè, piselli, fagiolini, pelati, cioccolato, marmellata, birra, aranciate, ecc.) che potranno essere acquistati dai presenti al prezzo di costo.
Alle altre necessità si provvederà singolarmente o collettivamente a Courmayeur, a seconda dei casi.
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GIOVANE MONTAGNA SCI CORSO SCI 1981
L'iniziativa della costituzione all'interno della Sezione di un "Gruppo Sci" sì prefigge lo scopo di ampliare e migliorare la conoscenza e la pratica dello sci in tutti i suoi aspetti da parte dei Soci G.M.
Il sentore della necessità di questa iniziativa viene da una serie di considerazioni, parte sulla evoluzione generale degli sports della neve, parte sulle attività che hanno caratterizzato gli ultimi anni della Giovane Montagna dì Torino.
Sci-alpinismo e pista devono essere considerate due attività non più alternative ma invece complementari; se infatti lo sci-alpinismo è la forma più completa di sci, esso richiede una adeguata preparazione che soltanto la pista può dare.
Lo sforzo organizzativo non indifferente fatto dalla Giovane Montagna per la organizzazione del gruppo giovanile può trovare nel gruppo sci la necessaria continuità che forse è l'elemento che principalmente manca in questo momento nella vista sociale. Questo senza nasconderci che la pista esercita sui giovani una forte attrazione, generalmente superiore allo sci alpinismo che richiede anche una maturità superiore per essere apprezzato -completamente.
L'organizzazione del gruppo è affidata ad un Comitato Tecnico, già approvato dal Consiglio Sezionale e così costituito :
Direttore sportivo : Gianni SANTILLI
Vice Direttore sportivo : Guido BOLLA, Mario PALLADINO, Roberto ROSSO
Segreteria : Patrizia ALBIERO.
Per quanto riguarda la quota associativa si avrà una quota extra alla Giovane Montagna che darà diritto ad un trattamento agevolato.
Due prime iniziative sono già in atto : il corso di ginnastica pre-sciistica e l'organizzazione del corso di sci sulle piste del comprensorio Bardonecchia-Melezet. Alla prima si è verificata una grande partecipazione mentre alla seconda vengono chiariti alcuni punti.
La località scelta, che sarà raggiunta in pullman, offre una grande varietà di discese in pista e fuori pista.
Le lezioni, suddivise in classi, saranno svolte nei giorni 8-15-22 febbraio e 1°-8 marzo, ed il loro costo complessivo si aggira sulle L. 25.000 su un globale di dieci ore di insegnamento.
Iscrizioni in Segreteria con la massima sollecitudine.
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VITA SEZIONALE
RICORDO DI UN AMICO
Il prossimo 7 febbraio ricorre il decimo anniversario della scomparsa di Gino RAINETTO. Quello che ha rappresentato l'amico Gino per la nostra Associazione è nel cuore di quanti hanno avuto la fortuna di essere con Lui per lunghi anni in G.M.
Ricorderemo l'Amico carissimo con una S. Messa sabato pomeriggio 7 febbraio alle ore 18 nella Parrocchia SS. Annunziata in Via Po 45.
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S. MESSA DI NATALE
L'appuntamento per il nostro incontro Natalizio è fissato alle 22,45 di mercoledì 24 dicembre, presso la Casa dei Servi di Maria, ospiti di Padre Onorato in quel di Rivoli.
S. Messa alle 23 e scambio degli auguri.
Tutti sono invitati : Soci, amici e simpatizzanti.
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ATTIVITÀ SVOLTA
IL CONCORSO FOTOGRAFICO G.M. 1980
E' stato realizzato nel mese di novembre con la partecipazione di un non elevato numero di Soci: dimenticanza e rilassatezza nei confronti di una manifestazione sempre interessante e proficua, rappresentano la causa di questo fenomeno.
Ma all'insegna dei "pochi ma buoni" passiamo alla cronaca.
25 partecipanti (19 della nostra Sezione + 6 amici di Ivrea) con un totale di circa 130 opere suddivise fra diapositive, stampe bianco-nero e stampa colori. La giuria diretta dal Sig. BALLA ha visionato il tutto con la massima attenzione, determinando la seguente classifica :
Sezione stampe bianco-nero Sezione stampe colori
l° classif. MOCHINO A. 1° classif. PARI F.
2° classif. ALOTTO M. 2° classif. PALLADINO M.
Diapositive
1° classif. ROCCO E.
2° " CASTAGNERI P.
3° NEGRI (Sez.Ivrea)
4° " ROCCO G.
5° " BUSCAGLIONE S.
6° OVIGLIA M.
7° ZENZOCCHI C.
8° " PALLADINO B.
Giovedì 20 novembre si è effettuata la serata conclusiva con la premiazione dei vincitori e proiezione delle diapositive suddivise per gruppi di autore.
Buona partecipazione di soci ed amici e tutti contenti !
Un grazie particolare al Sig. BALLA ed ai negozi di articoli fotografici BERNO, FERROGLIO e MASTER che hanno collaborato per la piena riuscita della manifestazione.
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LAVORI SUL ROCCIAMELONE - ESTATE 1980
Ecco una sintesi sulla relazione dei lavori svolti nella scorsa estate. La stessa sarà pubblicata sulla Rivista nella sua completezza.
Iniziamo questa relazione dicendo subito che la stagione lavorativa '80 non poteva svolgersi meglio di così e che si sono compiuti dei lavori veramente impegnativi, in una meravigliosa serenità ed armonia fra i muratori ed i numerosi volontari, accompagnati dalla esplicita solidarietà ed approvazione delle migliaia di pellegrini che hanno affollato il nostro monte. Siamo veramente felici di comunicare questo risultato, perché prima di iniziare pareva che quest'anno non fosse proprio possibile organizzare i lavori. Un mare di difficoltà di tutti i generi, dal reperimento di personale capace e disinteressato, alle cifre di denaro davvero grandi che ci venivano richieste (18 milioni solo per la mano d'opera esclusi i muratori!) sembrava far annegare questa stupenda iniziativa che in questi anni ha coinvolto davvero tutta la Val Susa e diverse migliaia di affezionati di tutta Italia. Pensavamo a tutti i bambini e adulti interessati e pareva impossibile che una realtà così bella naufragasse in questo modo. Quando il Signore compie le Sue opere stupende, possiamo essere certi che il demonio ci infila malignamente le sue corna e la coda ... Ma il Signore vince sempre ed anche questa volta ha trionfato moltiplicando le energie, i volontari e il denaro.
Se infatti avessimo programmato a tavolino l'afflusso dei volontari necessari giorno per giorno, non avremmo potuto immaginare un servizio migliore di quanto è avvenuto nella realtà! Sia la teleferica che l'intera complessa organizzazione non poteva funzionare meglio di così. Anche le offerte si sono moltiplicate e si è potuto coprire il deficit dell'anno scorso (circa 9.000.000!) e pagare completamente i lavori di quest'anno. Tutto ciò è un segno palese che quest'opera è del Signore ed è voluta da un numero straordinario di persone.
Ecco in sintesi i lavori compiuti
CA' D'ASTI-Rivestimento della sala da pranzo con "cune" in legno, offerte e messe in opera dall'Ass. Naz. Alpini dei Gruppi di Bussoleno e Foresto;
- Rifinitura completa del caminetto della sala da pranzo (travi e assi in larice d'America offerti da privato);
- Tinteggiatura della camera del Custode, sala, cucina, atrio scala;
- Posa di 6 porte interne al piano terreno e primo piano;
- Arredamento della sala, cucina e camere da letto con materiali offerti da privati e dalla Regione Piemonte;
- Demolizione di metà tetto in lose dei locali invernali (questo tetto non proteggeva sufficientemente i locali che si riempivano di neve portata dalla tormenta);
- Sistemazione dei servizi interni;
- Rinzaffatura del muro esterno a EST (m. 5 x 5,50);
- Costruzione della nuova soletta locali invernali (m. 5,50 x 5,50).
VETTA - Smontaggio del muro che chiudeva l'antica Grotta di Rotario posta sotto il parafulmine (muro alto m. 4,50 x 3,50 di lunghezza x 1,60 di spessore);
- Pulizia meticolosa delle rocce di tutto il lato NORD e della Vetta;
- Ispezione accurata della grotta e di tutto il complesso di rocce che costituiscono la Vetta;
- Costruzione nell'intercapedine NORD di "3 muri imponenti" in pietra e cemento per sostenere e rinsaldare le rocce (lunghezza complessiva dei muri m. 8,50 x 3,50 di altezza media x 1,50 = mc. 44,60 circa!);
- Sottomurazione dei muri maestri del Rifugio per una lunghezza di m. 5 per un'altezza media di m. 1,50 (metri cubi 3) e rinzaffatura di alcune parti esterne più danneggiate;
- Smontaggio parziale del tetto dell'intercapedine NORD;
- Posa di una robusta trave componibile in acciaio zincato della lunghezza di m. 12 sul terminale NORD del tetto;
- Sistemazione e raccordo del vecchio tetto alla trave in acciaio e riparazione parziale del piedistallo della Madonna.
Quest'anno la teleferica ha trasportato a Cà d'Asti oltre 300 quintali di materiali e migliaia di volontari hanno portato in Vetta, a spalla, oltre 80 quintali di materiali! In Vetta si sono costruiti circa 50 metri cubi di muri in pietra e cemento ed i nostri muratori (sono quelli della prima ora che hanno iniziato i lavori nel 1977!) sono stati coadiuvati da oltre 60 volontari! Sono stati serviti gratuitamente ai muratori e volontari circa 1700 pasti!
RESOCONTO ECONOMICO
ENTRATE USCITE
16.700.000 offerte, formelle, ROK 9.000.000 deficit del 1979
7.500.000 Vetta 8.770.000 mano d'opera
5.000.000 Cà d'Asti 6.700.000 materiali e viveri
29.200.000 24.470.000
RIMANENZA IN CASSA L. 4.730.000
La spesa per i materiali è molto contenuta perché la maggior parte di essi è stata fornita gratuitamente. Innumerevoli e spesso commoventi i gesti di bontà e di generosità : dagli autotrasportatori che si sono offerti di trasportare gratuitamente i materiali sia in pianura che fino alla Riposa, nonché alle migliaia di pellegrini che si sono caricati sulle spalle i materiali da portare in Vetta.
Don Piero LATERZA
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ATTIVITÀ PREVISTA
COL BEGINO - 21 dicembre - (2308 m) Bousson
Prima sci-alpinistica stagionale non difficile, ma abbastanza interessante. Da Bousson seguire l'itinerario della Capanna Mautino sino alla piccola cappella del Lago Nero. Da questo punto puntare per i dolci pendii verso l'ampissimo colle che si apre tra la Cima Fournier ed il Monte Courbion. Da Bousson (1424 m) con un dislivello di 884 m, in circa ore 2,30.
Discesa per la via di salita sino a fondo valle.
Partenza in pullman da Corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto alle 6,30.
Direttori di gita : Bolla (tel. 612.483)
M.Palladino (tel. 591.264)
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PASSO DI VIAFIORCIA - 11 gennaio - (2258 m) Praly
E' una breve ma bellissima gita invernale: ottimo itinerario di inizio stagione. Il colle è un eccellente punto panoramico.
Da Giordano (1500 m) sono circa 758 metri di dislivello con ore 2,30 di fatica.
Da questa località imboccare il valloncello che in direzione nord porta direttamente all'inizio del piano di Bout du Col (1698 m). Raggiunto poco oltre il baraccamento isolato (1742 m) portarsi sul caratteristico pianoro di quota 1950. Di qui risalire sulla sinistra per un terreno di magnifici dossi il valloncello che scende dal Passo e che si raggiunge superando un pendio un po' più ripido.
Partenza alle 6,30 in pullman da Corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto.
Direttori di gita : Bolla (tel. 612.483)
Guerci (tel. 871.034)
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M. VECCHIO - 25 gennaio - (1920 m) Val Vermegnana - con discesa su Vernante
Una traversata classica, molto panoramica. In salita, dopo aver proseguito oltre Limone per circa 2 km lungo la statale del colle di Tenda, ci si porta con una diagonale sulla dorsale Sud-Est del M. Vecchio e la si segue fino in vetta. I circa 900 m di dislivello richiederanno 3 ore di salita. Scesi al colle Arpiola (1700 m) per la cresta Sud-Ovest, si volge a Nord-Ovest puntando alle baite Maire Tempie (1398 m). Di qui il vallone Salisa e poi per la Val Grande si giunge a Vernante (785 m).
Sarà possibile effettuare la gita sia in pullman che in treno.
Pullman : partenza ore 6,00 da Corso Re Umberto angolo Corso Stati Uniti
Treno : partenza Torino P.N. ore 6,13 - arrivo a Limone ore 8,40
partenza Vernante ore 17,45 - ARRIVO A Torino P.N. ore 19,50.
Direttori di gita : Giuseppe Bolla (tel. 34.11.85)
Giorgio Rocco (tel. 749.01.03)
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P.TA MELMISE (2310 m) CROCE CHABRIERE (2203 m) - 8 febbraio - SA
Località di partenza : Antica torre di Bardonecchia
Quota di partenza : 1346 m
Dislivello : 964 - 857 m
Tempo di salita : con gli sci calzati ore 3,30 - 4
Cartografia : Tavolette I.G.M. 25.000: Punta del Frejus-Rochemolles
La P.ta Melmise - con l'antistante Croce Chabrière - rappresenta l'inizio della lunga costiera che - terminando alla Cima del Vallone attraverso le Rocce Verdi - divide l'ampio e sciistico bacino del Frejus dalla Valle di Rochemolles.
Dal ponte sul torrente Frejus (ai piedi dei ruderi della Torre di Bardonecchia) neve permettendo si calzano gli sci e si segue la mulattiera che sale alle Grange la Moutte (1430 m) adagiate in piacevoli dossi.
Con direzione Nord-Est si tocca la borgata Vernets ed a quota 1973 si entra nello spazioso anfiteatro delle Rocce Verdi avendo la meta più sopra a destra.
La P.ta Melmise è raggiunta da una carrareccia militare che partendo dal Vallone di Rochemolles, si sviluppa sul brullo versante Sud-Est.
Vasto panorama (nuvole o nebbia permettendo) sulla Cresta di confine e sull'alta Val di Susa.
Partenza da C° Re Umberto ang. C° Stati Uniti con il pullman della Scuola di sci, alle 6,30.
Direttori di gita: Adami (tel. 606.23.83)
Pari (tel. 74.89.85)
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TESTA DI CERVETTO - 22 febbraio - (2347 m) - Oncino
La partenza è prevista dal ponte sul torrente Lenta della strada che da Oncino porta alla Frazione Serre. Giunti alle baite Meire Bigorie (1398 m), per un pendio più ripido ci si porta sui vasti plateau che scendono dalla costiera Bric Cuccettone - Testa di Cervetto, che si risalgono senza itinerario obbligato fino in vetta. Discesa per la via di salita.
N.B. - Da Oncino parte una strada che tocca S. Ilario, prosegue fino alle Meire Bigorie e di qui all'Alpe Tartarea (1958 m) nel vallone di Cervetto. A seconda delle condizioni di innevamento sarà possibile sfruttarla parzialmente.
Prevedere nel caso peggiore (partenza dal ponte suddetto) 3 - 4 ore di dura fatica.
Partenza : ore 6,00 da C° Re Umberto angolo C° Stati Uniti.
Direttori di gita : Emilio Candutti (tel. 696.35.68)
Gigi Costa (tel. 35.63.06)
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MONTE VERTOSAN - 8 marzo - (2822 m)
Tutta la cresta che divide la Valdigne, con i suoi valloni di Vertosan e Planaval, dalla Comba Freisa o vallone del Gran San Bernardo, offre ampie possibilità per lo sci-alpinismo di inizio primavera.
La gita si svolge in zona ancora poco conosciuta dagli sciatori non valdostani, anche se negli ultimissimi anni vi si nota un certo afflusso di amanti dello sci incontaminato.
L'epoca, abbastanza precoce, non permetterà forse al torpedone di raggiungere Vetan (1670 m), per cui si dovrà iniziare sci in spalla o nei piedi sin dal Petit Sarriod (1450 m) o da Meod (1521 m).
Raggiunto comunque, oltre la Baita Vergioan (2106 m), il bellissimo vallone del Paletta lo si percorrerà comodamente per tutta la sua lunghezza, sino al rigido scivolo che porta al Colle della Finestra (2729 m).
Di qui per facile cresta al Monte Vertosan (2822 m) allietati, se il tempo sarà favorevole, da un fantastico panorama che spazia dal Bianco al Gran Combin, dal Gran Paradiso alla Grivola, al Rutor.
Ritrovo in C° Re Umberto ang. C° Stati Uniti, alle ore 5,30.
Direttori di gita : Buscaglione Sergio (tel. 39.66.80)
Pari Ferruccio (tel. 74.89.85)
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PROSSIME SERATE IN SEDE
18 dicembre - in sede alle ore 21 proiezione di film "SCI"
a cura del Centro Coordinamento Sci.
Il tema è quello degli sports invernali, dalla pista allo sci estremo.
20 gennaio - presso il Teatro Don Bosco di Via Piazzi 25, alle ore 21, conferenza con proiezione di diapositive di Stefano De Benedetti, il giovanissimo alpinista genovese che completa le sue ascensioni con la discesa in sci sui versanti più difficili. Conosciuto oggi come uno dei più forti discesisti del mondo, commenterà durante la serata i passi più salienti della sua attività.
Tutti sono invitati, soci ed amici.
Ingresso libero.
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19 febbraio - in sede alle ore 21
proiezione di film sul tema dello sci. Pellicole del Centro Coordinamento Sci.
Un invito a tutti per una ampia partecipazione a queste serate.
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ATTIVITÀ SVOLTA
29 giugno - 6 luglio - SOGGIORNO ESTIVO AL CHAPY
La settimana di soggiorno dei ragazzi al rifugio N. Reviglio ha presentato quest'anno una novità, cioè l'assenza dei cuochi egregiamente sostituiti da alcune mamme.
Lungo la settimana sono state effettuate soltanto due gite a causa delle precarie condizioni atmosferiche. La prima ripercorreva l'itinerario del Rally Sci Alpinistico del 1979, nonostante l'abbondante neve che ancora ricopriva il sentiero. La seconda invece intendeva raggiungere il ghiacciaio della Brenva, ma non si è potuto terminarla per via del tempo instabile. Durante il ritorno di questa gita i finanzieri, appostati all'imbocco del tunnel del M. Bianco, hanno effettuato una brillante operazione che ha portato al fermo di Enrico.
Sono state effettuate anche alcune passeggiate nei pomeriggi liberi.
La settimana è passata abbastanza velocemente, ed è stata caratterizzata da scherzi e schiamazzi notturni ... Qualcuno ha anche denunciato il furto di alcune ore di sonno non più ritrovate anche dopo numerose ricerche.
La sera del sabato al termine della settimana è stato acceso un falò alla luce e al calore del quale sono stati intonati numerosi canti a conclusione della settimana trascorsa insieme.
Per concludere un grazie da tutti alle Signore e agli Accompagnatori.
Quelli della "19"
De Giorgi Renato
Valle Guido
Valle Marco
Zenzocchi Alberto
P.S. Il ritardo con cui è pubblicata questa relazione, è dovuto ad un errore della Redazione. Ce ne scusiamo con gli Autori, che. per parte loro avevano fatto pervenire lo scritto a tempo debito.
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ROCCIAMELONE - 19-20 luglio - (3538 m)
Sabato mattina ci si ritrova in un buon gruppo alla Reposa dove, come al solito, verranno sistemati i nostri sacchi sulla teleferica, che li porterà fino al rifugio Ca' d'Asti. Così alleggeriti (che vergogna) ci avviamo velocemente al rifugio. Ivi giunti, sebbene ci sia il sole, il tempo è un po'incerto, ma ciò non ci esonera dai vari "lavoretti" assegnatici.
Si spostano cataste di legna da un angolo all'altro del rifugio, trovando sempre qualcuno che, a lavoro finito, abbia qualcosa da ridire, si spacca legna, si trasportano letti, ed altri simpatici passatempi di questo tipo.
Nel pomeriggio, per non passare il resto della giornata nell'ozio, un piccolo gruppo decide di raggiungere la vetta e trascorrere la notte nel rifugio.
Si sale senza troppi problemi, a parte qualche chilo di troppo nello zaino.
Raggiunta la croce di ferro entriamo nella nebbia dove, purtroppo, resteremo per il resto della giornata.
Finalmente in vetta, per mantenerci in "allenamento" si spala un po' di neve.
Per nostra fortuna, a lavoro terminato, un "accogliente" locale ci ospiterà. Il piccolo rifugio è infatti un vero porcile. Cerchiamo di pulire quello che possiamo e, dopo un'esile cena, si va a riposare.
La domenica ci offre una bellissima mattina.
Tanto per sgranchirci i muscoli ci si rimette a spalar neve.
Per nostra fortuna sta iniziando ad arrivare gente: i malcapitati si ritrovano con una pala in mano, senza riuscire ad avere spiegazioni.
Con questo reclutamento forzato si sperava di liberare dalla neve il tetto affinché si potessero iniziare i lavori di restauro.
Via radio annunciamo il nostro prossimo ritorno al "reparto cucine" del Ca' d'Asti.
L'idea di un buon pranzo dimezza la durata della discesa.
Il tempo si sta guastando e, dopo aver fatto gli ultimi lavoretti al rifugio, scendiamo verso la Reposa, ormai immersa nella nebbia, dove ci attendono le auto e il ritorno in città.
Paolo PARI
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MONTE CASTORE - 30-31 agosto - (4230 m)
Nonostante il tempo che durante la settimana non era stato dei migliori, per questa gita ci troviamo in diciannove, tra cui sei giovanissimi quasi tutti al loro primo quattromila, e rinfrancati dal fatto che il sole inizia a farsi vedere, partiamo diretti a Gressoney. Da qui la seggiovia ci conduce fino al colle della Bettaforca, dove si ricompone il gruppo e, sacchi in spalla, si inizia la salita alle 11 circa.
Dopo tre ore di cammino su neve e su roccette e dopo aver superato una cresta abbastanza aerea, giungiamo al rifugio Q.Sella (3578 m), dove però non c'è molta disponibilità di posti letto.
Fiduciosi aspettiamo, e la nostra attesa è ricompensata: otteniamo una camera con dodici materassi, che viene subito occupata. Dapprima sorgono alcune difficoltà per decidere come sistemarci, ma, grazie ai calcoli fantasmagorici di un ingegnere, tutti ottengono la loro parte di materasso e alcune coperte con cui passare la notte. Il resto del pomeriggio trascorre collaudando i letti e raccontandoci barzellette, in attesa della fatica che ci a-spetta l'indomani. La sera, grandi festeggiamenti: è il compleanno di Maria Teresa Bolla e il mio, e così tra auguri e torte finisce la giornata. Intanto il tempo non promette bene (la vetta è completamente coperta) e molte paia di occhi spiano con ansia attraverso la finestra se c'è possibilità di qualche schiarita. Alla fine ognuno si ritira nel proprio cantuccio e si cerca di dormire. Il giorno dopo sveglia alle cinque e mezza, dopo una notte più o meno insonne; il tempo è peggiorato e dopo un consulto decidiamo di partire ugualmente, anche se con poco entusiasmo e con poche speranze.
Fuori il vento fischia incessantemente, ma ormai siamo pronti, si formano le cordate e si esce dal rifugio. Giacche a vento e guanti spuntano subito fuori dai sacchi (il freddo è tagliente), i ramponi vengono assicurati agli scarponi, si prendono le piccozze e si inizia a legarci. la mia cordata era quella più "giovane": infatti era composta quasi esclusivamente da giovanissimi (Maria Teresa Bolla, Paolo Pari ed io) e l'unico rappresentante degli adulti era il capo cordata (Pier Massimo Ponsero).
Infine, conclusi 'i preparativi, la marcia inizia; il vento è fortissimo, folate di nevischio ci sferzano il viso, la nebbia ci circonda e camminiamo con molta fatica, però i dieci gradi sotto zero non ammettono soste troppo lunghe. Dopo aver superato un ripido pendio e una crestina, raggiungiamo il colle del Felik (4068 m): i quattromila sono superati, ci rimangono poche decine di metri, ma sono i metri più duri. Il vento è sempre fortissimo, il freddo intenso e inoltre a volte si hanno problemi con la corda o con i ramponi; finalmente l'interminabile cresta finisce, e le due neoquindicenni mettono piede sulla cima per prime.
Siamo arrivati in condizioni disastrose, con i capelli ghiacciati, con il freddo che taglia le ossa, con la fatica sul volto, ma siamo arrivati; non mi sembra vero, è troppo bello; ci abbracciamo, felici: Maria Teresa ed io abbiamo avuto il "battesimo dei quattromila" proprio il giorno del nostro compleanno.
Abbandoniamo quasi subito quella vetta che ci è costata tanta fatica ma che ci ha dato anche tanta soddisfazione: appena il tempo di immortalare il grande momento con la macchina fotografica, di ammirare il panorama e si riprende subito a camminare.
La discesa procede abbastanza rapidamente, e poco dopo incrociamo due nostre cordate dalle quali apprendiamo che gli altri, per ragioni diverse, hanno rinunciato al colle del Felik o prima. Li lasciamo e continuiamo a scendere; superiamo il colle, il ripido pendio e ci ritroviamo sul pianoro che conduce al rifugio. Divoriamo a grandi passi la distesa di neve : in salita non sembrava tanto lunga! Ci inciampiamo numerose volte nei ramponi, la stanchezza comincia a farsi sentire, ma giungiamo al Q. Sella tre ore e venti minuti dopo averlo lasciato.
Il gruppo si ricompone (anche altre cordate hanno conquistato il Castore e ora siamo in tre giovanissimi ad aver superato per la prima volta i quattromila) e dopo una lunga e meritata sosta, si riprende la discesa. Poco prima del colle della Bettaforca ci fermiamo per mangiare qualcosa, e poi con un piccolo sforzo (ormai uno più, uno meno) raggiungiamo gli accoglienti sedili della seggiovia che riportano a Gressoney gli alpinisti stanchi ma felici per la bella gita.
Silvana PONSERO
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COLLE DEL NIVOLET - 13-14 Settembre - Raduno intersezionale
Si è svolto felicemente al Colle del Nivolet l'annuale Raduno intersezionale che ha visto la partecipazione della maggior parte delle sezioni con un, numero complessivo di soci superiore, se non erro, alle cento persone, dislocate per motivi di ricettività parte ai Chiapili, parte al Rifugio Città di Chivasso e parte - fra i quali noi di Torino - al Rifugio Albergo. Savoia.
Da parte nostra, arrivati già al sabato mattina, saliamo in sedici al Rifugio Jervis con tempo prima incerto poi via via migliore.
Alla sera, al Rifugio Savoia, lauta cena e tanta allegria.
Domenica con gli amici delle altre sezioni qualcuno sale alla punta "Fourà" (7), altri alla "Basei" (5), altri ancora alla "Violetta" (9). Il tempo è stato bellissimo, ottimo il cameratismo.
Al pomeriggio S. Messa all'aperto e quindi l'arrivederci a tutti gli amici che per la lontananza abbiamo occasione dì vedere troppo raramente.
Gli amici di Ivrea si sono prodigati ammirevolmente per la buona riuscita della manifestazione, e ci sono riusciti. A loro, da queste paginette, i nostri complimenti per la buona organizzazione e il nostro ringraziamento.
Fiorenzo ADAMI
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COLLE DELLE TRAVERSETTE - BUCO DEL VISO - 21 settembre - (Pian del Re)
Sebbene già alla nostra "dépendance" di piazza Pitagora dove ci ritroviamo domenica mattina non ci fosse un tempo splendido (subimmo la prima irrigazione - dal cielo - mattutina) decidemmo di recarsi ugualmente a Pian del Re sperando in un tempo migliore, ma purtroppo pioveva "a catinelle". Dovemmo rinunciare alla meta prefissata e rassegnarci a una passeggiata senza troppe pretese: fu così che la nostra divenne una gita turistica, all'insegna dell'arte medioevale.
Dopo una breve visita al santuario di San Chiaffredo (eretto nel 1444, rimaneggiato nel 1500 e recentemente, bell'interno con tre navate divise da massicci pilastri), scendemmo a Crissolo dove P. Onorato propose di visitare la grotta di Rio Martino, poco lontano.
Salimmo per un bosco in poco tempo e ci addentrammo "armati" di alcune torce precedentemente comprate. La grotta è molto interessante e sarebbe stato bello trattenerci più a lungo, ma la luce scarseggiava e la fame aumentava.
Comunque, dopo quasi un'ora uscimmo e P. Onorato ci riunì nella celebrazione della S. Messa all'ingresso della grotta.
Sebbene fossimo nelle ore più calde della giornata il freddo si faceva sentire e, dopo aver "gelidamente" mangiato, P. Onorato ci guidò alla Chiesa di S. Giovanni a Saluzzo. Progettata per volere di Ludovico I, ripresane la costruzione sotto la signoria di Ludovico II, fu terminata dai maestri Sambla e Zocchelli, usando il materiale preparato già ai tempi di Ludovico I. Nell'abside (di arte tardo-gotica francese) notevoli sono il coro ligneo e gli arcosòli di cui uno contenente il sepolcro di Ludovico II.
Vedemmo ancora un gioiello piemontese: l'Abbazia di Staffarda. Essa si presenta con un semplice portico gotico fattoci notare per l'irregolarità (apparente) delle sue arcate; è costituita da tre navate "con archi a pieno centro e volte a vela costolonate".
Sull'altare maggiore si trova un'ancona lignea con sportelli, raffigurante in particolare otto storie del Nuovo Testamento. A destra della chiesa potemmo osservare il chiostro eretto nei sec. XIII e XIV, di cui non restano che due lati su colonnine binate, e la sala capitolare gotica, con l'ingresso fiancheggiato da due trifore.
Si concluse così la nostra (faticosissima) gita, quasi senza rimpianto, per il Colle delle Traversette.
Clara CAUDA
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BECCO MERID. DELLA TRIBOLAZIONE - 27-28 settembre (3360 m)
Gita sostitutiva dei Denti d'Ambin non effettuata per motivi di capienza del rifugio Vaccarone.
Partenza in dodici nel pomeriggio del sabato per raggiungere il Rifugio Pontese: 45 minuti di cammino dal Lago Teleccio.
Il giorno dopo una faticosa marcia ci porta al Colletto dei Becchi dove consumiamo la colazione.
Formate le cordate si parte alla volta della vetta che raggiungiamo dopo due ore di splendida arrampicata. Riposo con sosta fotografica e discesa per la via normale sino al Colletto, dove pranziamo lungo il ritorno al Rifugio ed al Lago di Teleccio.
René DE GIORGI
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12 ottobre - GUGLIA ROSSA
Causa il maltempo questa gita è stata annullata.
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VITA SEZIONALE
ASSEMBLEA DEI DELEGATI 18-19 ottobre - VENEZIA
Ventuno i partecipanti di Torino all'Assemblea dei Delegati tenutasi a Venezia.
Viaggio in pullman con gli amici di Moncalieri.
Siamo accolti presso l'Istituto Ciliota e in attesa dell'assegnazione delle camere ci si disperde subito per calli e canali, a respirare un po' di quell'atmosfera unica, quasi irreale, che Venezia con i suoi silenzi sa dare.
Al pomeriggio inizia l'Assemblea e dopo cena prosegue fino alle ore 23.
L'assemblea, un po' sonnacchiosa, si accende sull'argomento "Rivista", ritenuta da qualcuno insufficiente inutile e costosa. La grande maggioranza ritiene invece la Rivista veicolo prestigioso di conoscenza fra le sezioni e verso tutto il mondo alpinistico, e il cui costo per il socio corrisponde a quello di un qualsiasi quotidiano. D'accordo naturalmente, almeno a parole, di migliorarne il contenuto.
Altro argomento, il Regolamento del Rally che tutti gli anni qualcuno vorrebbe modificare sia pure marginalmente, forse per dargli un tocco personale.
Giustamente qualcuno ha fatto osservare che si è perso tempo e non si è discusso su argomenti più importanti per la conduzione delle Sezioni, ma nessuno ha pensato di chiedere in precedenza che venissero messi all'ordine del giorno, e così è rimasta l'amarezza di aver perso tempo per cose marginali a danno di cose di maggiore importanza.
Da osservare che sono stati molto numerosi i partecipanti al raduno (130: 140), ma pochi all'assemblea. Per molti questa è stata l'occasione di fare una gita turistica, lasciando l'incombenza di discutere a una minoranza di addetti ai lavori.
Da ricordare che è stato approvato un aumento del contributo al Consiglio Centrale proporzionato agli aumenti ISTAT da applicare ogni anno e la assegnazione delle manifestazioni annuali alle varie Sezioni che sarà portato alla conoscenza dei Soci per mezzo del calendario.
Ad ogni modo l'organizzazione è stata all'altezza della situazione e gli incontri fra i soci hanno dato modo di rinsaldare vecchie amicizie.
Alla domenica un grosso vaporetto affittato apposta per noi ci ha portati a Murano - Torcello - Burano.
Anche se per molti di noi non costituivano una novità, sono pur sempre interessanti queste visite che ci immergono fra l'incanto dei canali lagunari a respirare quello che rimane di una civiltà unica e meravigliosa.
A Burano ottimo pranzo tipico a base di pesce, tanta allegria, pacche sulle spalle, ricordi di ore vissute assieme, amicizia sincera e poi i saluti tra l'allegro e il malinconico e l'arrivederci l'anno prossimo a Candia.
Un grazie ai Veneziani che si sono sobbarcati il pesante compito dell'organizzazione in modo veramente encomiabile.
Fiorenzo ADAMI
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ATTIVITÀ SVOLTA
MADONNA DELLA BASSA - traversata Val della Torre - Col del Lis - 16 novembre
Siamo quasi una quarantina, di cui una decina di ragazzi. Il tempo è decoroso, anche se speravamo qualcosa di meglio.
Assistiamo alla Messa alle 8, nella bella chiesa di Brione, indi raggiungiamo il punto di partenza, Molino, poco oltre Val della Torre.
Si parte con decisione, tanto che alcuni rimangono indietro e sbagliano strada. Ci raggiungeranno più tardi, chi durante il percorso, chi direttamente al santuario di Madonna della Bassa dove arriviamo alle 11,30. Qui ci si divide: mentre un gruppo rimane ai santuario per poi ridiscendere a Vai della Torre, un altro, al quale si aggrega la maggior parte di noi ragazzi, si avvia verso il Col del Lis che raggiungiamo camminando tra boschi di larici dopo circa un'ora e mezzo. Breve sosta e poi si riparte per il colle Portia. Scendiamo dunque sul versante della val di Viù ricoperto da un po' di neve, della quale alcuni approfittano per ingaggiare una modesta battaglia. Dopo il colle, dove ci attende un po' di nebbia, scendiamo, facendo qualche sosta, verso Val della Torre che raggiungiamo felicemente alle cinque.
Francesco ARNEODO
N.d.R. Non è stata effettuata la prevista gita al Civrari a causa di una precoce nevicata.
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SERATE IN SEDE
25 settembre
Carrellata di diapositive di Roberto Rosso concernente la attività sci-alpinistica ed alpinistica del 1980.
Positivo il contenuto della serata con belle foto e folta partecipazione di soci ed amici.
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23 ottobre
E' stata la volta del Perù con paesaggi ed angoli caratteristici visti attraverso le diapositive di Franco Ghiglione.
Foto interessanti e chiaro il commento in una sala piena di soci ed amici.
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VITA SEZIONALE
VITA SEZIONALE
** Nello scorso mese di settembre i Soci Elda NELLO e Carlo CERRO hanno realizzato un'importante ascensione, una autentica primizia : il loro matrimonio.
Ad entrambi, il nostro sincero affettuoso augurio di serenità.
** Condoglianze vivissime alla nostra socia Lina POPOLI AVATANEO per la scomparsa del Padre.
** Nella scorsa estate è mancata la Mamma della socia Fiorella FURNO. Alla famiglia le nostre più sincere condoglianze.
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CONSIGLI SEZIONALI
Sino allo scorso mese di novembre le convocazioni per le riunioni del Consiglio Sezionale venivano inviate ai Consiglieri, Delegati ed invitati in qualità di consultori, mediante lettera.
Per un contenimento delle spese si è deciso di soprassedere a questo sistema con la convocazione prefissata al PRIMO LUNEDI' DEL MESE.
Per i prossimi 3 mesi il Consiglio sarà riunito nei giorni 4 GENNAIO, 2 FEBBRAIO e 2 MARZO, sempre alle 20,45 nei locali della sede.
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