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Notiziario Sezione di Torino Maggio 1981
ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE
Al SOCI MOROSI
E' un invito rivolto a quei soci che a tutt'oggi non hanno ancora provveduto al pagamento della quota 1981 fissata in 7.500 lire per gli ordinari e 3.000 per gli aggregati.
Questo notiziario viene spedito per l'ultima volta (in esso viene accluso un bollettino di versamento per il Conto Corrente Postale nr. 13397104), mentre viene pure sospeso l'invio del 20 numero della rivista.
Siamo spiacenti di dover applicare questa norma, sempre antipatica ma dettata da precise norme di regolamento e doverosa verso quei Soci (e sono in maggioranza) ché hanno provveduto in amicizia e tempestività al versamento della quota.
Un invito quindi a questi nostri Soci in difetto, a farsi vivi in sede per un sereno scambio di opinioni e ... relativo pagamento della quota scaduta.
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LE VACANZE 1981 AL N. REVIGLIO IN VAL FERRET
Ricordiamo che :
- Il soggiorno al N. Reviglio è riservato esclusivamente ai Soci in regola con la quota 1981.
- I turni hanno inizio con il pranzo della domenica e termine con la colazione dell'ultima domenica di permanenza. Il pranzo, in questo giorno, è offerto dalla Sezione.
- Ai Soci che per giustificato motivo non potessero effettuare il periodo previsto, verrà rimborsata metà della quota di prenotazione fissata in L. 25.000 per turno.
Nessun rimborso è dovuto a chi, per qualsiasi motivo, dovesse interrompere il turno iniziato.
- Si ritiene opportuno invitare i Soci a fermare la propria auto nel parcheggio riservato alla Giovane Montagna, posto nelle adiacenze del bivio per la Villa Camerun. La strada che sale al Rifugio, non essendo in condizioni di sopportare un traffico troppo intenso, deve essere riservata ai fornitori ed eccezionalmente ai Soci per il carico e scarico dei bagagli.
- Si rammenta infine l'assoluta necessità, per ovvi motivi di igiene, che i partecipanti siano in possesso di lenzuola e federe (anche per quanti hanno la preferenza del sacco-pelo).
- La camera (o il 'posto letto) deve essere lasciata libera per le ore 11 della domenica fine turno.
Il soggiorno estivo 1981 avrà il seguente calendario di apertura :
12-19 luglio, 19-26 luglio, 26 luglio-2 agosto, 2-9 agosto, 9-16 agosto, 15-23 agosto e 23-30 agosto per un totale di 7 turni settimanali.
Le prenotazioni si ricevono presso la Sede di Torino dal 1/6 p.v. con il versamento della quota di L. 25.000/turno per adulti e 15.000/turno per ragazzi inferiori ai 6 anni e relativa compilazione del modulo apposito (sullo stesso dovrà essere indicato anche il numero della tessera sociale).
Le quote 1981 sono le seguenti :
BAMBINI 0 - 3 anni : L. 27.000/turno
BAMBINI 3 - 6 anni : L. 44.000/turno
ADULTI : L. 84.000/turno
Posteggio auto : L. 3.500/turno
Quota per lenzuola + federa : L. 4.000/turno
Le quote di partecipazione potranno essere versate tramite assegno bancario intestato a : Bo Franco o Bolla Giuseppe o Viano Giuseppe.
Qualsiasi informazione potrà essere richiesta a Franco Bo (tel. 309.50.88), Fiorenzo Adami (tel. 606.23.83), Piero Castagneri (tel. 679.191).
Per i ragazzi : il turno del 12-19 luglio è in parte riservato ai nostri giovani. La quota è di L. 56.000 e sono previste gite anche con l'eventuale ausilio di una guida. Le prenotazioni si ricevono in sede con le modalità degli altri turni.
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SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA 23-30 AGOSTO 1981 - N. REVIGLIO (Chapy d'Entreves)
La Sezione di Torino organizza nel gruppo del M.Bianco, con sede nella propria casa per ferie N. Reviglio allo Chapy; una settimana di pratica alpinistica.
Ad essa sono invitati Soci di tutte le Sezioni in grado di svolgere una discreta attività alpinistica su terreno misto ed in possesso di un valido spirito associativo. Sincera amicizia e leale conoscenza delle proprie attitudini e possibilità rappresentano i supporti per un pieno successo della manifestazione creata per realizzare un incontro in montagna fra Soci delle varie Sezioni che dovranno guidare in futuro altri Soci della G.M. nello svolgimento dell'attività in montagna.
Per i minori di 18 anni è indispensabile il consenso scritto dei genitori.
PRENOTAZIONI : sino al 15.7.1981
QUOTA DI PARTECIPAZIONE : L. 65.000
EQUIPAGGIAMENTO: da alta montagna con casco, baudrière, cordini, fettucce, piccozza, ramponi, 2-3 chiodi da ghiaccio e da roccia, corda (ogni 3 elementi), martello, 3-4 moschettoni ...
DIREZIONE TECNICA : è affidata alla Guida Alpina Giulio Filaferro di Courmayeur, che si avvarrà della collaborazione di Soci provenienti da alcune Sezioni della G.M.
PROGRAMMA : avrà inizio con una lezione di ghiaccio sul ghiacciaio di Lex Bianche : tecnica di risalita e discesa, ricupero di caduto in crepaccio, manovre di corda, mezzi artificiali.
La settimana avrà uno svolgimento su terreno glaciale o misto con l'effettuazione di ascensioni nel gruppo dell'Aiguille du Glacier-Trelatete, Tour Ronde-Tacul-Aiguille du Midi, Dente del Gigante- Aiguille de Rochefort.
Le ascensioni saranno scelte in relazione alle condizioni ambientali e al grado di capacità ed allenamento dei singoli partecipanti.
NOTE AGGIUNTIVE : obbligatoria per ogni partecipante è la dotazione di lenzuola e federa, anche nel caso di utilizzo di sacco-piumino.
La domanda di partecipazione deve essere compilata tramite l'apposito modulo con versamento di una quota di L. 25.000.
La quota di partecipazione è comprensiva del soggiorno e concorso spese organizzative..
La settimana inizierà con domenica 23 agosto e si concluderà con la sera di sabato 30.
E' opportuno che i partecipanti siano in possesso della tessera del Club Alpino Italiano.
In considerazione dei rischi e pericoli inerenti allo svolgimento della pratica alpinistica, ogni partecipante esonera la Giovane Montagna da responsabilità per infortuni che avessero a verificarsi durante il soggiorno in programma.
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BIVACCO L. RAVELLI
La pratica amministrativa sui vari permessi onde installare il bivacco L.Ravelli è al termine e si può affermare che non ci saranno difficoltà ulteriori.
La costruzione dei vari elementi che compongono il bivacco è iniziata a cura dell'amico e socio Giampiero Rasetto e tutto lascia ben sperare sulla realizzazione dell'opera.
Continua la sottoscrizione di amici di tutte le Sezioni che ha raggiunto nel mese di maggio la cifra di t. 3.480.000. Un grazie ai Sigg. Gallo e Zorìo per le recenti offerte e un invito a tutti per un gesto di solidarietà.
Al prossimo mese di settembre è previsto il montaggio in loco del bivacco che verrà inaugurato nel 1982.
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APERTURA N. REVIGLIO S. GIUSEPPE E PASQUA
Dal 14 al 22 Marzo sono stati ospiti della nostra casa a Chapy dodici Soci di Mestre. Il tempo favorevole e la neve ottima hanno permesso agli amici mestrini di sfogarsi in pista e fuori pista e di ritornare alle loro case pienamente soddisfatti.
Per il ponte di Pasqua dal 18 al 20 aprile ventotto Soci di Pinerolo e quattro di Verona hanno soggiornato a Chapy.
Anche in questa occasione possiamo parlare di ottima riuscita della vacanza anche se il tempo a disposizione è stato troppo breve.
A tutti gli amici un grazie per la simpatia riservata alla nostra casa di vacanze, al loro senso di responsabilità e alla ventata di buon umore che riescono à creare con questi incontri.
F.A.
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ATTIVITÀ PREVISTA
COL DE LABBY - 23-24 maggio - (m 3350) - Valle dell'Arc
Bella sci-alpinistica della Valle dell'Arc con un dislivello di 1350 m. dal Plan d'Amont (2000 m). Da quest'ultima località, raggiungibile con una strada non asfaltata, guadagnare gli chalets de Randouillere e per pendii ascendenti raggiungere il rifugio de la Dent Parrachèe (2500 m).
Dirigersi verso nord-est per i pendii del Plan della Gorma, poi superare il facile ghiacciaio de Labby verso i 3000 metri. Il colle è accessibile per una traversata ascendente da destra a sinistra.
La discesa è senza difficoltà e costituisce una bella gita sci-alpinistica in alta montagna. Tempo di salita ore 4,30 dal Plan d'Amont.
Direttori di gita : Palladino B. (tel. 584.205)
Santilli (tel. 544.996)
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AIGUILLE DES GLACIERS - 6-7 giugno - (m 3817)
A chiusura della stagione una classica dello scialpinismo; una gita completa e impegnativa, soprattutto nella parte alpinistica, dal Dôme de Neige (3584 m) alla vetta. E' previsto il pernottamento al rif. Elisabetta Soldini (2200 m) al fondo della Val Veni. Partenza quindi nella giornata di sabato 6 giugno; l'ora sarà in funzione del tratto di carrozzabile già sgombro dalla neve e aperto al transito automobilistico.
Dal rifugio si risale il canale a destra delle Pyramides Calcaires, si scavalca la sella a Nord della Montagne des Glaciers e si raggiunge il Glacier des Glaciers. Si risale quindi il ghiacciaio, ripido e crepacciato, tenendosi preferibilmente sulla destra e costeggiando le pareti rocciose della Petite e della Grande Aiguille des Glaciers, fino a raggiungere il Dôme.
Abbandonati gli sci una cinquantina di metri più in alto, si raggiunge a piedi la vetta seguendo un canale nevoso che termina un po' a destra della punta. Tempo previsto : 6-7 ore dal rifugio.
La discesa si effettua per lo stesso itinerario di salita.
Direttori di gita : Piermassimo Ponsero
Giorgio Rocco (tel. 749.01.03)
Roberto Rosso (tel. 35.25.61)
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CAIRE DEL PREFOUNS (2840 m) - CRESTA SAVOIA (2790 m) - 20-21 giugno
Dopo le due uscite di palestra è il momento di verificare a che punto siamo con il nostro allenamento. La zona si presta ottimamente in quanto offre itinerari di ogni difficoltà, dall'escursione adatta a tutti a vie di roccia molto difficili. Noi proponiamo lue mete.
Il Caire del Prefouns (2840 m) è raggiungibile dal rifugio E. Questa (m. 2388, dove pernottiamo) seguendo dapprima il vallone Margiola fino ai piedi del canalone che scende tra la Cima Centrale e la Cima Ovest del Prefouns (ore 1.15). Si risale il canalone, innevato fino a luglio - consigliabili piccozza e ramponi per sicurezza - fino alla vetta (1 ora; in totale 2,30 - 3 ore). Una possibilità di ripiego è data dal Passo Margiola (2730 m) che si aggiunge in 15-20 minuti continuando per la Comba Margiola oltre il suddetto canalone.
La meta alpinistica è la classica traversata della Cresta Savoia, che presenta difficoltà di III grado con due brevi passaggi di IV e che richiede 3-4 ore dall'attacco, raggiungibile in 40 minuti dal rifugio. La cresta è costituita da cinque punte che portano i nomi, in ordine di primogenitura da Nord a Sud, dei figli di Vittorio Emanuele III ed Elena di Savoia : Jo-landa, Umberto, Mafalda, Giovanna e Maria. Dalla punta Maria (2790 m), termine della cresta, si scende direttamente nella Comba Margiola. Oppure, qualora la dose non sia stata sufficiente, in altre 2 ore e con difficoltà leggermente superiori si può raggiungere la vetta al Caire di Prefouns per la sua cresta Nord e ricongiungersi all'altra comitiva.
Partenza nella giornata dì sabato; per giungere al rifugio sono necessarie 2-3 ore a seconda della percorribilità della strada Terme di Valdieri (Valle Gesso) - Piano di Valasco. Necessario prenotarsi con anticipo perché il rifugio è solitamente abbastanza affollato.
Direttori di gita : Carlo Cerro (tel. 784.614)
Giorgio Rocco (te1.749.01.03)
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BECCA DI GAY (3621 m) - P.ONDEZANA (3492 m) - 4-5 luglio - Rifugio Pontese
Con partenza nella giornata di sabato si raggiunge il rifugio Pontese, posto a quota 2200 al Pian delle Muande a circa un'ora di cammino dalla diga di Teleccio.
La gita in programma può essere sdoppiata in due diverse ascensioni, entrambe interessanti e molto belle sotto il profilo alpinistico.
La Becca di Gay è una montagna dai fianchi prevalentemente rocciosi mentre dalla sua vetta il panorama è estesissimo.
L'ascensione si effettua su terreno misto su un dislivello, dal rifugio, di circa 1400 metri con 4-5 ore di fatica. Necessari corde, piccozze e ramponi.
La seconda salita più modesta in elevazione e difficoltà, si presenta con una vetta elegante ed aguzza della Valeille. L'ascensione per il versante nord-ovest coperto dal ghiacciaio di Teleccio, e la cresta sud-ovest di massi accatastati è divertente e facile. Consigliabile corda, ramponi e piccozza.
Necessaria una adesione sollecita per la prenotazione dei posti al rifugio Pontese.
Direttori di gita : Bo (tel. 309.50.88)
Bolla (tel. 612.483)
Santilli (tel. 544.996)
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PUNTA DUFOUR (4633 m) e PUNTA GNIFETTI (4559 m) - 18-19 luglio
Dopo tanti anni proviamo a rimettere in calendario una gita alla vetta del M. Rosa. Per una volta affronteremo e sopporteremo l'affollamento del rifugio Gnifetti.
Il sabato è prevista la salita al rifugio; da Orsia (Gressoney) si raggiunge il Gabiet con la cabinovia e di qui in 4-5 ore la capanna Gnifetti (3647 m), dove pernottiamo.
Dal rifugio vi sono varie possibilità; ne programmiamo tre, ma facili, adatte a tutti coloro che abbiano un minimo allenamento alla quota, una di media difficoltà ed una difficile. Quindi ce n'è per tutti i gusti e speriamo che questa uscita abbia il successo che merita.
La salita alla punta Gnifetti e alla capanna Margherita - che si trova in vetta e la cui ricostruzione è stata ultimata l'estate scorsa - è nel complesso facile: lunga marcia su ghiacciaio in alta quota, di circa 4 ore. Più impegnative le due vie di salita alla Punta Dufour. La prima, di media difficoltà, segue la cresta Sud-Es ed è la via normale italiana. Dal colle Zumstein, raggiunto scavalcando l'omonima punta in 3-4 ore dal rifugio Gnifetti, sono necessarie altre 2-3 ore per la vetta, con percorso prevalentemente di misto.
La seconda possibilità è quella di scalare la cresta Sud-Sud Ovest, detta cresta Rey, che, pur non presentando grosse difficoltà tecniche, è decisamente più impegnativa della via precedente. Per questo itinerario, una lunga arrampicata su terreno misto, si richiedono 7-8 ore dalla capanna Gnifetti.
Naturalmente la scelta per l'uno o l'altro sarà dettata dai partecipanti, dal loro numero e dalle condizioni della montagna. In ogni caso attrezzatura per alta montagna, in particolare corda, piccozza e ramponi.
E' necessaria una sollecita prenotazione, per avere almeno la speranza di trovare un buco in rifugio e riuscire a riposare qualche ora.
Direttori di gita : Piermassimo Ponsero
Giorgio Rocco (tel. 749.01.03)
Roberto Rosso (tel. 35.25.61)
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MONTE CERVINO (4478 m) - CRESTA DEL LEONE - 6-7 settembre
Il Cervino, meta della gita in programma, è una montagna unica, forse irripetibile, assurta a simbolo della storia dell'alpinismo.
Le vie normali italiana e svizzera ogni anno sono risalite da centinaia di alpinisti e, per facilitare la loro salita, il percorso è stato attrezzato con corde fisse nei punti più difficili, ma nonostante queste "facilitazioni", l'ascensione è da effettuarsi in buone condizioni e non certamente con imprudente scioltezza.
La salita è riservata ad elementi allenati e dotati di una buona tecnica e resistenza, nonché preparati psicologicamente al tipo di ascensione.
La commissione preposta a questa gita è diretta da Bruno Palladino e darà il suo giudizio sincero e insindacabile sugli eventuali candidati.
L'equipaggiamento è quello riservato a salite di alta montagna mentre il materiale alpinistico necessario riguarda la corda, casco, piccozza, ramponi, qualche chiodo (per tranquillità), martello, moschettoni, cordini, fettuccia.
Nella giornata di domenica si raggiungerà il rifugio Carrel situato a 3830 metri sulla cresta della Grand Tour, a pochi metri dalla vecchia e gloriosa capanna Luigi Amedeo. Il tempo di risalita si aggira sulle 4-5 ore dal Rifugio Duca degli Abruzzi.
Il lunedì si raggiungerà la vetta attraverso passaggi diventati celebri nella storia delle salite al Cervino. Il tempo occorrente, a seconda delle condizioni, oscilla sulle 4 ore.
Gli eventuali candidati prendano contatti con i responsabili e continuino il loro allenamento, non tralasciando la propria presenza alle prossime uscite alpinistiche in programma.
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INCONTRO INTERSEZIONALE A S.MARTINO DI CASTROZZA - 12-13 Settembre
Non siamo ancora in grado di presentare il programma di questa manifestazione.
I soci interessati troveranno in sede - appena saremo informati dagli organizzatori - tutti i dettagli per questo interessantissimo incontro.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
4 Giugno 1981
E' prevista la proiezione di diapositive di montagna e viaggi di alcuni soci.
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VITA SEZIONALE
RELAZIONE ATTIVITÀ SVOLTA
In questi ultimi mesi, lo scarso innevamento e il maltempo ci hanno costretti a variare i programmi prestabiliti o addirittura ad annullare alcune gite per causa di forza maggiore. Purtroppo fra queste ultime dobbiamo comprendere la manifestazione più importante : il "RALLY" che gli amici di Moncalieri hanno dovuto annullare per totale mancanza di neve.
Nonostante queste premesse, alcune gite sono state portate a termine, e ve ne diamo relazione :
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ATTIVITÀ SVOLTA
CIMA LEISSÉ - 8 marzo - (m 2771)
Non è valso il ritorno alle abitudini del buon tempo antico di effettuare la gita preparatoria (magari per il piacere dei preparatori), che già aveva consigliato di ripiegare dal programmato monte Vertosan alla più vicina cima Leissé, per imbroccare una bella giornata di sci-alpinismo.
Raggiunta comunque in macchina la frazione Gerbore (m 1620) i partecipanti avevano ancora modo di vedersi e scambiare qualche opinione al campo sportivo di Vetan (m 1420) dove di comune accordo (sic!), venivano calzati gli sci.
Di qui si assisteva ad una bella, anche se modesta dimostrazione di come abbia ragione chi sostiene che il nostro sia il paese più libero del mondo; ognuno per conto proprio si avviava verso la vetta, fra la neve sempre più fitta come la nebbia, seguendo magari fantomatiche piste che si perdevano nel nulla, in un'atmosfera da "orizzonti perduti".
Gli alti pascoli di Vetan che portano tranquillamente sino in cima alla Leissé sono ben conosciuti (da chi li conosce) per essere assolutamente scevri da ogni pericolo di valanga.
Cionondimeno l'amico Carletto sperimentava il contrario, fortunatamente senza conseguenze, mentre alcuni valorosi, tra l'abbaiare dei cani, raggiungevano la vetta per vie assai inusitate.
Il residuo direttore di gita (si fa per direi) stufatosi di seguire percorsi alternativi anche se forse interessanti (!?) e trovato consenziente l'amico Pier Massimo, raggiungeva il crestone che dà su Tza Creuza e di qui comodamente l'anticima Leissé (m. 2750).
Constatata tra l'ululare del vento, per fortuna non dei più gelidi, la illogicità di percorrere ancora il pianeggiante dosso che porta alla cima, due espertissimi iniziavano la discesa tra la nebbia fittissima, infilandosi nel dirupato pendio che scende nel Vallonedi Vertosan; accortisi in tempo dell'errore e volendo rientrare in serata a Torino, risalivano all'anticima e di qui, con comode e lunghe scivolate su neve quanto meno passabile, raggiungevano sci ai piedi Gerbore e gli amici, sia quelli vincitori che quelli ritiratisi prudentemente lungo il percorso.
Dopo un pacato e tranquillo scambio di opinioni che chiarisce ogni cosa (?), la "piola" di Carema accoglieva l'intera comitiva, che in lieta amicizia doveva ancora aiutare un "infiltrato dal Sud" annebbiato dall'alcool, a risolvere il problema della Superiorità tra tomini rossi e tomini verdi.
Sergio Buscaglione
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CARRA SAETTIVA - 15 marzo - (1659 m)
Una quarantina circa i partecipanti a questa gita che offriva possibilità arrampicatorie ed escursionistiche.
Suddivisi in due gruppi i presenti hanno avuto la sorpresa del maltempo che, con una fitta nevicata (non eravamo più abituati) ha disturbato lo svolgimento della salita. Nonostante tutto la gita è riuscita bene, sia per gli arrampicatori sia per il gruppo salito sulla vetta che ha dovuto, nella discesa, destreggiarsi non poco causa la scarsa visibilità. E' stato un finale abbastanza umido, con ritorno a casa nel tardo pomeriggio.
Franco
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VALLON DE LA ROUTE -22 marzo
Partiamo come al solito all'alba, ancora una volta la Francia ci attende. Inizialmente siamo in tredici su tre macchine, ma lungo il tragitto ed ancora a Claviere, altri si aggiungono. Gli ultimi due ci stanno aspettando all'inizio della gita, dopo aver trascorso una notte molto spartana in tenda, in mezzo ad un boschetto.
Il terreno su cui si svolge la gita sarebbe abbastanza bello e vario se le condizioni del tempo non peggiorassero rapidamente. Arrivati ad una selletta, dopo un tratto molto ripido, ormai nevica e la visibilità è praticamente nulla. Qualcuno è titubante, qualcuno mangia, qualcuno si ferma definitivamente. Improvvisa arriva una schiarita e il solito gruppetto degli irriducibili si slancia verso un colle (circa 3000 metri), che non sarebbe la nostra meta, ma è più sciistico, dove consuma un allegro pranzetto mentre la neve cade abbondante ...
La discesa, dapprima strana con la luce che falsa i dislivelli, si rivela piacevole e divertente.
Ritornati tutti sani e salvi alle macchine, si pensa ad una degna conclusione della giornata nella piola di S. Giorgio. Qui però', causa l'eccessivo affollamento, veniamo respinti e così ognuno fa ritorno alla propria casa.
Sonia
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COURBASSERE - 5 aprile
Sci-alpinistica, diceva il calendario gite, ma la mancanza quasi totale di neve consigliava di lasciare a casa gli sci e così la "casalinga" e sempre piacevole e varia palestra delle Courbassere vedeva il numeroso gruppo dei partecipanti assalire i roccioni iniziali con la compagnia, ancora più numerosa, della scuola di alpinismo di Biella.
Dopo aver scaldato í muscoli per un paio d'ore, un gruppetto saliva per il sentiero mentre l'altro, seguendo Bruno, si arroventava i polpastrelli su placche, fessure e diedri fino in vetta.
Ottimo il comportamento del gruppo "giovani"; sono quasi sparite le domande tipo: "dove metto le mani?" anche perché ormai conoscono bene la classica risposta : "in tasca". Talvolta, al solo scopo di seguire più fedelmente il capo-cordata (I), si è sentito il noto grido : "tiraaa ...".
Dopo un'arrampicata veramente divertente ci siamo ritrovati tutti insieme per un rapido e piacevole cambio di attrezzatura: borracce e panini invece dl chiodi e moschettoni.
P.M.P.
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SCI-ALPINISMO ALL'ALPE DEVERO - 1-2-3 maggio - (m 1631)
L'ultima settimana di aprile è parecchio soleggiata, allettante anche per una ex-direttrice di gita che dovrebbe studiare nei giorni del ponte del 1° maggio, causa imminente esame ... ma mi reinserisco giovedì fra i partecipanti alla tre-giorni, e via verso l'Alpe Dévero.
Lasciamo il tempo sereno della pianura, dirigendoci verso le nubi già addensate nelle ridenti valli d'Antigorio e Devero.
Finalmente, nel primo pomeriggio, la funivia ci scodella nella graziosa conca alpina di Devero. Casette, villette, baite sparse ovunque fra boschi di larici delimitanti un ampio pianoro quadrato, ridotto attualmente a paciasse di neve fradicia; gente che passeggia: famiglie intere, gruppi di amici, ragazzini e cani ... questo è un luogo civile!! Siamo alloggiati all' albergo "Alpino", ambiente molto raccolto, simpatico, confortevole.
Oggi conduciamo anche noi vita famigliare, del resto siamo una famiglia rispettabilissima: padre, madre, tre figlioli e due cugini ... grandi risate, e un occhio sempre verso l'alto a spiare le mosse delle nuvole.
2 maggio : All'alba pare abbastanza sereno, tranne verso il vallone della Ressa dove noi ci avviamo.
Salita ripida lungo il torrente a piedi, appena incomincia la neve infiliamo gli sci e via, dapprima fra grandi rocce, poi in un canale che ci conduce agli ampi pendii soprastanti. A tratti c'è vento forte, la visibilità si mantiene comunque discreta e possiamo vedere la nostra meta, il pizzo Bandiera, candido contro un cielo grigiastro. In breve siamo in cima, ora il vento è cessato del tutto e non fa freddo.
La discesa non è malvagia, all'inizio non si capisce niente, tutti immersi come siamo in questo latte, poi, mentre scivoliamo nel canale (neve favolosa) qualche raggio di sole pietoso si fa largo fra le nubi e ci conforta. Sotto, sosta su pietre tiepide vicino a dei casolari, prima che una nuova ondata di tormenta ci sospinga verso il riparo.
3 maggio : Niente da fare col tempo, oggi. Dopo due giorni di tentennamenti e inganni, s'è messo al brutto deciso ... Cielo coperto, grigio senza pietà, un silenzio ovattato rotto solo dal canto dei merli. Appena partiti incomincia a nevicare fine fine. Oggi gita di tutto riposo: risaliamo, mezzo su piste e impianti, mezzo fra i larici brulli al pizzo Cazzola. Non c'è un grande entusiasmo: non fosse per "qualcuno" che trova l'ambiente molto simile al Kilimangiaro ... Viva la fantasia e l'allucinazione da carenza di ossigeno? Perché naturalmente questi skilift così europei sono certo frutto delle allucinazioni che si producono a certe quote!
In punta - ore 9 - un distintissimo e raffinatissimo "cook" prepara il menu del giorno: cappelletti alla neve, e poi frutta di stagione per finire.
Presto siamo pronti a scendere, una rapida scivolata ed un lungo traverse ci portano all'"Alpino" in breve tempo.
Inutile dire che mentre scendiamo in funivia a Goglio, un sole beffardo splende in un cielo ritornato magnifico; e le montagne - finora rimaste come morte - rivivono nuovi splendori e in un linguaggio intraducibile, ma a noi tutti ben noto, ci invitano a rimanere, o quanto meno a ritornare, promettendo eternamente le loro chimere.
Silvia Ferroni Ariani
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TRE GIORNI IN GERMANIA - 1-2-3 maggio
La nostra gita turistica ed escursionistica inizia venerdì mattina nei pressi di Porta Nuova, dove troviamo ad attenderci più di un centinaio di persone. Il tempo in Italia è bello e tutto fa sperare in un buon svolgimento di questa nostra "tournée" all'estero, ma appena attraversato il traforo del Gran San Bernardo ci danno il benvenuto grossi nuvoloni neri.
Dal traforo ci dirigiamo verso Strasburgo, città che visitiamo sotto una pioggia torrenziale e molto velocemente; nonostante questo riusciamo ad ammirare la stupenda cattedrale in stile gotico ed alcune case costruite in uno stile per noi fiabesco. Da Strasburgo facciamo rotta verso Baden-Baden dove ci attendono alcuni amici tedeschi che ci danno il benvenuto e dove veniamo "smistati" e condotti nei vari ostelli ed alberghi.
Alla sera primo impatto con la cucina tedesca, danze, discorsi ufficiali ed infine ritorno ai rispettivi ostelli ed alberghi.
Il giorno seguente il tempo è migliorato e la giornata che inizia appare intensa ed emozionante. Dopo alcuni disguidi raggiungiamo la Mostra Floreale dove possiamo ammirare stupendi fiori e piante. Il secondo impatto con la cucina tedesca è leggermente più traumatizzante del primo, infatti ci ritroviamo nel piatto un enorme pezzo di maiale con crauti: questo piatto era una vera e propria specialità della zona.
Al pomeriggio effettuiamo una lunga passeggiata tra gli alberi altissimi e secolari della Foresta Nera, accompagnati da alcuni "guardia-foresta" che ci descrivono tutte le specie di flora presenti in questa zona; il ritorno verso i pullman lo effettuiamo con una cremagliera che in circa 10 minuti e con una pendenza di circa 50° ci riporta "a valle".
Alla sera cena in un ristorante tipico a pochi chilometri da Baden-Baden e ancora discorsi ufficiali.
La domenica mattina dopo la S. Messa partiamo per il nostro ritorno in Italia. Lungo il percorso possiamo ammirare il più grosso aeroporto della NATO esistente in Europa, la cattedrale di Friburgo ed il lago Titisee che si trova a circa 700 metri di altezza nel centro della Foresta Nera. Il pranzo lo consumiamo in un ristorante di Sciaffusa sulle cascate del Reno.
Il viaggio prosegue quindi per il San Gottardo che raggiungiamo nel nevischio. Verso mezzanotte raggiungiamo Torino.
Carla Rainetto
Un grazie sincero agli amici di Moncalieri, Lanza, Magagnotti e -Muratore per la cortesia e l'entusiasmo profusi nella gita.
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SERATE IN SEDE
19 marzo
serata in sede con proiezione di alcuni divertenti film sullo sci-acrobatico e sullo sci in genere, a cura del -Centro Coordinamento Sci-Club Torino.
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2 aprile
Anche quest'anno un gruppo di amici della Compagnia "IJ BRANDE'" ci ha gentilmente intrattenuti con canti, poesie e prose in piemontese. La simpatica serata come al solito è stata accolta con gradimento dai soci.
Un sentito grazie a tutti "ij Brandé" e arrivederci.
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27 aprile
Serata non prevista nell'ultimo Notiziario ma organizzata in fretta e furia per una serie di positive coincidenze. Protagonista Walter Cecchinel, uno dei più forti alpinisti francesi e caposcuola della moderna tecnica di ghiaccio, venuto in Italia per la prima volta a presentare uno stupendo film sulla spedizione francese all'Everest e una serie di diapositive riferite ad alcune eccezionali imprese sulle Alpi. Il Teatro Salesiano della Crocetta era gremito di amici e soci e la serata si è rivelata -un grosso successo.
Un grazie di cuore a Gianni Santilli per tutto il lavoro offerto alla nostra Sezione con la stampa delle locandine ed inviti vari e a Roberto Rosso per la rinnovata collaborazione.
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VITA SEZIONALE
RIUNIONI DEL CONSIGLIO SEZIONALE
Consiglieri, Delegati al Consiglio Centrale e Collaboratori del Consiglio sono invitati a partecipare alle prossime riunioni fissate per i giorni di lunedì 1° giugno e martedì 8 settembre.
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VITA SEZIONALE
Auguri e congratulazioni vivissime agli amici e soci Elda e Carlo Cerro per la nascita del piccolo Enrico.
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