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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1981



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VITA SEZIONALE


   ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI


Giovedì 22 ottobre 1981 - ore 21
I Soci sono convocati in Assemblea Ordinaria (delibera del Consiglio Sezionale del 9 settembre) per discutere sul seguente :
ORDINE DEL GIORNO
- relazione del Presidente
- approvazione del bilancio consuntivo '80-81
- rifugi e bivacchi
- elezioni del nuovo Consiglio Sezionale e dei Delegati al Consiglio Centrale
- varie.
Modalità per il voto
1) hanno diritto al voto i Soci in regola con la quota 1981
2) ai Soci verrà inviata la scheda (o più schede) che dovrà essere ritornata, compilata e sigillata, al seggio elettorale entro le ore 22,30 di venerdì 23 ottobre p.v.
3) il seggio elettorale resta aperto la sera di giovedì 22 e venerdì 23 ottobre. Seguirà lo scrutinio
4) dovranno essere eletti 14 Consiglieri e 15 Delegati. Si raccomanda di indicare i prescelti con nome e cognome.
Escono dalla carica per scadenza del mandato i Consiglieri (rieleggibili) :
ADAMI Fiorenzo, BO Franco, BOLLA Giuseppe, BUSCAGLIONE Sergio, CASTAGNERI Piero, GHIGLIONE Franco, LOVERA padre Onorato, PARI Ferruccio, ROCCO Enrico, ROCCO Giorgio, ROSSO Pio, ROSSO Roberto, VALLE Roberto, ZENZOCCHI Cesare.
Eguale scadenza del mandato per i delegati al Consiglio Centrale :
ADAMI, BO, BOLLA, BUSCAGLIONE, CASTAGNERI, GHIGLIONE, LOVERA, ROCCO Giorgio, ROSSO Pio, BERSIA Pier Luigi, BOSSERO Rosangela, DE PAOLI Mario, MILONE Piero, MORELLO Aldo, PAUTASSO Andrea e VIANO Giuseppe.
Un grazie agli amici Consiglieri che hanno collaborato alla conduzione della nostra Sezione mentre alla Sig.na Pauletto un ringraziamento particolare per la collaborazione data nelle riunioni di Consiglio.
In questi ultimi due anni hanno inoltre collaborato un gruppo di soci presenti nelle varie attività sociali : per due di essi, Mario Palladino e Gianni Santilli, l'augurio e la speranza di una loro collocazione nell'ambito del Consiglio, in modo globale.

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   NOTIZIE SULL'ATTIVITÀ SEZIONALE 1981


Un nuovo anno è trascorso e con il 1981 si è giunti al rinnovo del Consiglio Sezionale. Ci saranno quindi le elezioni nelle quali i Soci potranno indicare le persone atte a condurre la Sezione nelle sue varie attività, per il prossimo biennio.
La nostra Sezione è viva e le varie attività sono più che valide : necessitano nuove idee ed amici che sappiano dare una mano sincera senza troppi brontolii. Da parte nostra, in qualità di responsabili, è opportuno rivolgere uno sguardo al passato anche per ricercare i punti critici dai quali è necessario ripartire con sempre maggior entusiasmo e buona volontà.
L'attività sociale preminente, rappresentata dalle gite, è stata caratterizzata da un inverno insolitamente avaro di neve che non ha permesso la realizzazione delle uscite di calendario. L'attività si è svolta su altri itinerari e non ha registrato pause troppo lunghe fra una gita e l'altra : effettuate una decina di gite e tre lezioni al Corso di Sci, disturbato, pure lui, dalla mancanza di neve.
Per il periodo primaverile-estivo sono state realizzate tre uscite in palestra di roccia ottimamente riuscite in partecipazione e risultato pratico (Carra Saettiva, Corbassere e Picchi del Pagliaio) mentre per la parte alpinistica hanno avuto esito positivo le salite alla cresta Savoia al Prefouns, sulla Roccia Viva e P. Ondezana, alla capanna Gnifetti (maltempo), la partecipazione alla settimana di pratica alpinistica al N. Reviglio (10 partecipanti).
-- Il N. Reviglio ha registrato un notevole interesse nella parentesi invernale e primaverile mentre le presenze nel periodo estivo sono state elevate.
Notevole l'attività escursionistica ed alpinistica effettuata nelle vacanze estive gradite da soci provenienti dalle Sezioni di Genova, Ivrea, Cuneo, Mestre, Padova, Pinerolo, Torino, Venezia, Verona e Vicenza.
-- I nostri bivacchi C. Pol e G. Rainetto sono sempre molto attivi: per il nuovo L. Ravelli espletate le pratiche burocratiche siamo giunti alla fase finale del montaggio.
-- Il programma Rocciamelone ha continuato il suo programma lavori con la totale copertura del tetto in vetta : un grazie a Silvana, Pier Massimo, Giorgio, Don Piero ed a tutti gli altri amici che hanno dedicato le loro vacanze ai lavori sulla vetta.
-- Le attività culturali sono state improntate ad incontri mensili in sede con proiezioni di diapositive e due serate effettuate nel Teatro Salesiano della Crocetta con grande partecipazione di soci ed amici.
-- La biblioteca si è arricchita di nuovi volumi (un grazie al nostro socio dr. Biancardi per la donazione di varie opere) e presenta un insieme interessante e vario.
-- La situazione economica è discreta e un ringraziamento deve essere rivolto agli amici Viano, Castagneri e Destefanis per il lavoro svolto in questo settore.
Anno per anno il notiziario di settembre riporta il resoconto della nostra vita sezionale e sempre il vostro Presidente ha rivolto un invito.
Anche questa volta viene ripetuto ed è basato sulla partecipazione all'Assemblea, nei momenti sezionale di maggior impegno, nelle gite, nelle varie attività. Grazie.
Il Presidente

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   N. REVIGLIO - IL SOGGIORNO ESTIVO


Il 30 agosto, con la chiusura della settimana di pratica alpinistica a carattere intersezionale, sono terminate le vacanze estive al N. Reviglio che ha registrato una buona partecipazione di soci provenienti da quasi tutte le Sezioni.
Un mese di agosto eccezionale per tempo, ha favorito una attività escursionistica ed alpinistica di notevole portata.
Oltre alle visite al bivacco Rainetto, rifugio Boccalatte, rifugio Monzino bivacco A.Hess, rifugio Dalmazzi, e gite escursionistiche al M. Chetif, Mont de la Saxe, rifugio A.Deffeyes al Rutor, sono state effettuate le ascensioni all'Aiguille de Trelatete (2 volte), Petit Mont Blanc, Mont Blanc da Tacul, cresta sud : dell'Aiguille Noire, via Gervasutti al Petit Capucin, Tour Ronde per via normale, parete nord e canalone Gervasutti, Torrione d'Entrèves, Pyramide Calcaires, Cresta di Rochefort, P.Lechaud, cresta Burgener al M. Maudit, via Bonatti al Grand Capucin
La nostra Casa, lentamente ma in modo positivo, si trasforma in rifugio alpino dove accanto alle famiglie in vacanza, presenziano gruppi di alpinisti in grado di svolgere una attività di livello : una sorpresa lieta che da tempo tutti attendevano.
Un grazie a tutti i collaboratori ed alla famiglia Accardo che ha saputo far fronte a tutte le richieste "di cucina" con grande esperienza e pazienza.

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   SETTIMANA DEI RAGAZZI AL N. REVIGLIO 12 - 19 LUGLIO


Il primo giorno, ovvero domenica, si è preso possesso delle camere e si sono disfatte le valigie, mentre nel pomeriggio abbiamo steso un programma delle gite da effettuarsi durante la settimana.
Lunedì 13 c'è stata la nostra prima gita in Val Ferret : la meta di questa gita di allenamento era il rifugio Dalmazzi.
Superiamo una lunga morena, un piccolo nevaio e l'ultimo tratto di roccia, e raggiungiamo il rifugio dopo circa 2,45 h di cammino. Ci riposiamo un po' in compagnia di un sole pallido, ed è proprio in questo momento che alcuni "patiti dell'obiettivo" rivelano la loro presenza : da ora in poi i loro "clic" ci seguiranno ovunque. La discesa viene effettuata abbastanza rapidamente, anche grazie all'ausilio di numerose scivolate sulla neve.
Martedì 14 - Oggi, nel pomeriggio, ci dirigiamo verso il rifugio Elisabetta, e di qui proseguiamo fino ad incontrare una lingua di neve; questa è la nostra "palestra", dove si svolge, sotto la direzione di Giorgio, una lezione di salita su ghiaccio. Ci viene mostrato l'ancoraggio con tre piccozze e il "fungo", ed infine proviamo a fare una discesa in doppia.
Mercoledì 15 e Giovedì 16 - Mercoledì mattina ci buttano giù dai letti all'alba : è in programma la salita fino al bivacco Rainetto. Come al solito lasciamo le auto nei pressi del lago del Miage, e iniziamo a camminare. Dopo 3,45 h di marcia arriviamo al bivacco, e qui ci dividiamo in due gruppi : il primo, che tornerà a valle in giornata, prosegue verso il Petit Mont Blanc, mentre il secondo, che l'indomani raggiungerà l'Aiguille orientale de Trélatête, si prepara spiritualmente alla grande ascensione. Ben presto noi cinque (ovvero Angelo, Enrico, Giorgio, M.T.B. e la sottoscritta) ci troviamo con un grosso problema da risolvere : come occupare il pomeriggio di questa caldissima giornata di luglio. Ad un certo punto arrivano due personaggi con degli zaini fantasmagorici, e, dopo un po' di riposo, iniziano a montare una tenda sotto gli occhi di un pubblico interessato ma anche molto esigente. Poi, quando il sole diventa meno cocente, decidiamo di ripulire il bivacco, e portiamo fuori i materassi, le coperte ed i cuscini. Alle 20, dopo, aver preparato l'attrezzatura per l'indomani, ci ritiriamo nelle nostre cuccette.
Il 16 ci svegliamo alle 1,35, e alle 3 inizia la marcia. Arriviamo quasi in cima al Petit Mont Blanc, e di qui scendiamo un tratto del ghiacciaio, sempre accompagnati da una luna splendente. Ben presto si ricomincia a salire, e ora sono necessarie le pile, dato che ci troviamo in una zona d'ombra. Superiamo alcuni crepacci, e, prima di iniziare il tratto finale, ci concediamo un po' di riposo al riparo di una selletta.
Continuiamo a salire, questa volta assicurati, e finalmente arriviamo in vetta all'Aiguille orientale de Trélatête (3892 m); il sole sorto da poco ci permette di ammirare un meraviglioso panorama. Ci riposiamo un'ora e, dopo le rituali foto di gruppo, si inizia la discesa.
Procediamo abbastanza veloci, ed evitiamo un tratto di cammino prendendo una "scorciatoia" con crepaccio annesso; tale crepaccio è però stato superato con molta facilità ed in maniera magistrale da Angelo, che in quel momento era il primo.
Siamo di ritorno al Rainetto per le 10, dopo aver toccato anche la vetta del Petit Mont Blanc. Proseguiamo verso le auto, e a metà pomeriggio arriviamo allo Chapy, dove una bella doccia rinfranca le stanche membra.
Venerdì 17 - La giornata di oggi è trascorsa riposandoci e facendo i preparativi per la gita di fine settimana: il Monte Rosa.
Silvana

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   LA SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA


Si è svolta al N. Reviglio con la partecipazione di 36 soci provenienti dalle Sezioni di Genova, Ivrea, Padova, Pinerolo, Torino, Verona e Vicenza. Diretta dalla guida alpina Giulio Filaferro con la collaborazione del brigadiere della G. di F. Attilio Cauli e da alcuni Soci in funzione di capicordata, la settimana ha realizzato interamente il suo previsto programma.
Ed ecco in sintesi qualche dettaglio :
- 1 giorno in palestra di ghiaccio (Lex Bianche) e roccia (Pyramide Calcaires) con istruzioni varie sulla progressione, assicurazione;. tecnica di ricupero del materiale.
- Ascensione al M. Dolent
- all'Aiguille de Trélatête
- della cresta di Rochefort
- del Dente del Gigante
- del M. Maudit per la cresta-Kuffner
- del M. Bianco per lo sperone della Brenva
- Gita al Rifugio Monzino con discesa dal Broullard
- Ascensione all'Aiguille d'Estellette
- alla Tour Ronde per la cresta sud-est.
Nessun incidente ha turbato l'attività, che ha visto alla ribalta alcuni giovanissimi elementi, femminili e maschili.
Settimana di pratica alpinistica pienamente riuscita con grande soddisfazione di tutti i partecipanti.

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   BIVACCO LUIGI RAVELLI ALL'INVERGNAN


Mentre l'amico Rasetto nello scorso mese di luglio ha tempestivamente provveduto a congegnare gli elementi prefabbricati del bivacco, depositati provvisoriamente in quel di Volpiano, sono proseguiti gli incontri e le trattative con i proprietari del terreno e le autorità di Valgrisenche per acquisire i necessari permessi ed autorizzazioni.
Se tutto andrà per il meglio, durante il mese di settembre si provvederà al trasporto degli elementi ed attrezzature alle baite di Mont Forgiaz (2180 m) e di qui in elicottero sino alla zona prescelta per l'installazione del bivacco (2850 m circa), posta come è noto ai piedi del canalino della Grande Rousse, alla confluenza dei ghiacciai di Invergnan e di Mont Forciaz.
Nel frattempo gli amici valsesiani dell'Ing. Ravelli, con encomiabile ed esperto lavoro, hanno provveduto alla sistemazione di un'ampia piazzola con costruzione di muretti a secco; eseguiti con rara perizia ed abilità, ai quali va sin d'ora il più cordiale ringraziamento da parte della Giovane Montagna,
Sergio Buscaglione

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ATTIVITÀ PREVISTA


   DENTI D'AMBIN - 19-20 settembre - (3371 m - 3353 m - 3365 m)


Poiché l'anno passato questa gita non è stata effettuata causa indisponibilità del rifugio Vaccarone speriamo, quest'anno, di essere più fortunati e di poterci recare in una zona a torto poco frequentata.
Nella giornata di sabato si raggiunge il rifugio Vaccarone (2743 m) seguendo uno dei numerosi itinerari di accesso. In ordine, dal più breve al più lungo, essi sono i seguenti : dal colle del Piccolo Moncenisio (2184 m) in circa 3 ore; dalle Grange della Valle (1840 m) in circa 3 ore e 45 minuti; dalla Grangia del Guy (Chiomonte, 1366 m) attraverso i Quattro Denti di Chiomonte in circa 4 ore; dalla frazione Molaretto (1150 m) in Val Clarèa risalendo il vallone di Tiraculo in 5-6 ore.
Il giorno seguente, risalito il Ghiacciaio dell'Agnello e passati sul ghiacciaio del Muttet lo si attraversa verso NNE fino a raggiungere il "nodo di confine" (3326 m, 2 ore). Di qui iniziano le difficoltà di roccia, che si mantengono sul II e III grado, aggravate però dalla mediocre qualità della roccia (a tratti pessima) e dalla grande esposizione in cui si arrampica. La traversata dei Tre Denti, dal Meridionale al Settentrionale, richiede dalle 2 alle 3 ore. Si ritorna poi al "nodo di confine" per cenge e per ripidi pendii di sfasciumi o di neve.
Per i non arrampicatori è prevista una meta di tutto rispetto: la Rocca d'Ambin (3378 m), eccezionale punto panoramico. Dal rifugio si raggiunge il Colle dell'Agnello (3090 m) in 1 ora e 30 minuti; di qui ci si tiene inizialmente sul versante francese ritornando in cresta in prossimità della quota3339 m. Seguendo ora la cresta (un risalto roccioso si aggira sul versante italiano) si raggiunge comodamente la vetta (2 ore; in totale circa 3 ore e 30 minuti).
Oltre alla normale attrezzatura da arrampicata sono consigliabili i ramponi ed almeno una piccozza ogni due o tre persone.
Direttori di gita : Piermassimo Ponsero
Giorgio Rocco (tel. 749.01.03)
Roberto Rosso (tel. 35.25.61)

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   COLLE DELLE TRAVERSETTE (2950 m) - PIAN DEL RE - 4 ottobre


La gita si svolge in una vallata, dal punto di vista naturalistico, aspra e selvaggia, scavata in scisti cristalli e serpentini (le note pietre verdi del Monviso). Dal Pian del Re (2020 m), che si raggiungerà con auto private, parte una mulattiera che sale rapidamente sino ad un primo pianoro. Poco oltre il sentiero, sempre ben segnalato, con alcune serpentine su-pera una balza rocciosa, raggiungendo il Pian Mait, sul quale incombono le cime del Granero, della Meidassa e delle Rocce Fourion. Superata una casermetta si perviene ad un bivio: a destra un piccolo sentiero porta al Passo
Luisas ed alla Meidassa, a sinistra si risalgono alcuni sfasciumi e portandosi ai piedi di una parete di roccia si raggiunge la galleria ben conosciuta come Buco di Viso (necessaria una pila per passare sull'altro versante). Sulla parte francese un sentiero porta al Colle (3 ore dal Pian del Re). Discesa sulla stessa via di salita.
Appuntamento in Sede alle ore 6,30.
Direttori di gita : Bolla (tel. 34.11.85)
Padre Onorato (tel. 953.35.64)
Valle (tel. 32.46.02)

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   GITA DI CHIUSURA - 18 ottobre


Non è stato possibile definire in tempo la località adatta ad ospitarci. Al più presto possibile i soci interessati saranno informati del programma attraverso una comunicazione esposta nella bacheca della sede.
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   MONTE DEI CAPPUCCINI - 25 ottobre


Consueto appuntamento annuale di fede e di amicizia nella bella cornice del Monte dei Cappuccini. Ospiti dei simpatici frati di quella Basilica, ricorderemo insieme gli amici scomparsi, trattenendoci più tardi con quei Soci legati alla Giovane Montagna, da decenni di associazione.
L'invito è per tutti, soci ed amici, alle ore 10.
Quest'anno i Soci premiati sono :
20 anni 50 anni
BARBI Franca
CERIANA MAYNERI Augusta
CERRATO OLIVERO Ernestina
GAIDO Rosa
GIACOBBO Don Piero
GIANASSO VIANO Maddalena

Nel leggere i nomi di questi nostri affezionati amici, vorremmo ricordare in questa occasione quei Soci che negli ultimi anni hanno raggiunto o superato i 60 anni di associazione alla G.M. e fra questi :
BERSIA PERINO Lina, CANOVA Marcello, CROCETTI Piero, MOLLI BOFFA A., MUSSO Angelo, MUSSO Paola, NAVONE Guido Giuseppe, NAVONE Innocenzo, RAPPELLI Teresa, REVIGLIO BETTAZZI C., VIANO Giuseppe.
Chiediamo scusa di una eventuale nostra dimenticanza. A tutti questi Soci, un grazie della nostra Sezione per il lungo rapporto di amicizia e collaborazione.

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   CANDIA - Assemblea dei Delegati - 7-8 novembre


A cura della Sezione di Ivrea si svolgerà a Candia l'annuale Assemblea dei Delegati durante la quale saranno rinnovati gli organi direttivi della nostra Associazione.
L'Assemblea dei Delegati, aperta a tutti i Soci, riveste particolare occasione per un incontro di amici desiderosi di discutere i problemi della G.M., lanciare nuove idee, potenziare le varie attività. E' d'obbligo quindi un invito agli interessati per una loro massiccia partecipazione.
Il programma di massima è basato sull'incontro al pomeriggio del sabato con cena alle 19,30 e prosecuzione dei lavori assembleari nella sera stessa ed il giorno dopo.
Domenica mattina, per i non addetti ai lavori, è possibile una gita organizzata al Castello di Agliè.
La quota di partecipazione si aggira sulle 24.000 lire, tutto compreso. Le iscrizioni sono aperte in Segreteria.

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   ROCCA PATANUA - 15 novembre - (2410 m) - Prarotto


E' una caratteristica e panoramica sommità rocciosa il cui toponimo deriva forse dal roccioso versante orientale che si presenta sovente spoglio di neve, anche in pieno inverno.
La fatica inizia dalla Cappella di Prarotto (1437 m) salendo in direzione nord-nord ovest per l'ampio crinale erboso sino all'Alpe Formica, gruppo di baite.
Da questo punto si segue costantemente il costone e dopo aver superato una balza ripida si raggiunge la spalla dove ha inizio la cresta rocciosa culminante con la vetta (ore 2,45 da Prarotto).
Direttori di gita : Bo (tel. 309.50.88)
Pari (tel. 74.89.85)

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   PUNTA D'ARBELLA - 29 novembre - (1879 m) - Frachiamo


Da Frachiamo (980 m) località posta poco dopo Pont C.se, inizia la nostra gita, ultima in calendario.
La Punta d'Arbella è una sommità prevalentemente erbosa, ultima elevazione di una certa importanza della cresta che separa la Valle di Ribordone dalla Valle Soana. La vetta gode di un buon panorama su un vastissimo settore delle Alpi.
Il percorso è molto suggestivo, interessante per questa stagione, e si svolge su dorsali di pascoli, attraverso gruppi di baite e, nella parte alta, superando un boschetto di betulle sino al crestone principale, nei pressi di una costruzione diroccata.
Si continua a salire sul crinale sino a raggiungere la cresta sommitale e la vetta (ore 2,30).
Direttori di gita : Adami (tel. 606.23.83)
Buscaglione (tel. 39.66.80)

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 8 ottobre ore 21,15


proiezione di diapositive a cura del socio Maurizio Oviglia, riferita alla sua attività di montagna.
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   Giovedì 5 novembre ore 21,15


proiezione di diapositive a cura dei soci Giorgio Rocco e Roberto Rosso. Sarà una carrellata di indubbio interesse per il suo contenuto : l'attività individuale e sociale.
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   Giovedì 26 novembr- ore 21,15


proiezione di diapositive a cura del socio PierMassimo Ponsero. Montagna e viaggi saranno il tema svolto in questa serata.
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ATTIVITÀ SVOLTA


   PICCHI DEL PAGLIAIO - Domenica 17 maggio 1981


Un'altra gita, un'altra occasione per arrampicare e, per molti di noi, per apprendere e migliorare la propria tecnica.
La meta della nostra gita sono i Picchi del Pagliaio, di cui faremo la traversata da est a ovest. Il tempo è un po' incerto, ma alla partenza siamo ugualmente numerose, chi con la voglia di arrampicare e chi con l'intenzione di fare una semplice passeggiata ...
Dopo una partenza un po' "nebbiosa", il sole fa capolino tra le nubi e ci invoglia a proseguire la relativamente lunga marcia che ci separa dall'attacco della cresta. Giunti al colletto, formiamo le cordate; siamo in 15 e quindi cinque cordate da tre. La restante parte del gruppo, 18 persone, hanno invece continuato per il sentiero con la promessa di aspettarci alla fine della cresta. Il freddo e la mancanza del sole li obbligheranno però ad attenderci più in basso, dove li ritroveremo durante la discesa.
Maurizio Oviglia

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   CAPANNA D'AVEROLE - 23-24 maggio


La prevista gita al Col de Labby non si è potuta effettuare per mancanza di neve. Il pomeriggio del sabato un bel sole ci accoglie alla base di partenza della gita sostitutiva. Punta d'Arnaz dal Rifugio d'Averolle.
Diciotto paia di occhi scrutano nella notte le stelle, tempo bello, però ... sì c'è un però, il barometro scende.
Domenica mattina, ore quattro, lo strumento aveva ragione, piove a dirotto.
La nostra gita finisce così, rapido ritorno alle macchine ed alle nostre case, peccato, sarà per la prossima volta.

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   AIGUILLE DES GLACIERS - 5-6 giugno


Zaini sovraccarichi, sole caldo quasi fastidioso; dopo aver percorso il piano del Combal sci in spalla decidiamo la sosta per il pranzo all'inizio delle rampe che salgono verso il rifugio Elisabetta. Quasi c'è da pentirsi di essere partiti ad ogni costo con tenda, ecc. ecc., in barba all'idea prevalente di giovedì sera "il rifugio è chiuso, quindi la gita non si fa". Ancora con gli sci in spalla fino all'Elisabetta, poi seguiamo una traccia aperta poco prima da due ragazzi di Aosta. Nel tardo pomeriggio siamo alla selletta a nord della Montagne des Glaciers (2744 m). Un avvallamento creato dal vento, un'ora abbondante di lavoro con la pala ed il posto per le due tende è pronto. Un alto muro di blocchi ci dovrebbe pro-teggere dal vento. Solite operazioni rituali prima di infilarsi nel sacco a pelo. Il rumore che ora sento assomiglia tanto a quello della pioggia sopra la tenda; che razza di sogni! Per un attimo ho dimenticato che mai e poi mai ricordo i sogni fatti: quindi piove sul serio. Ma la tenda assolve il suo compito. Tra un rovescio di pioggia e l'altro diventa anche chiaro; solo il morale è un po' umido. Verso le otto del mattino sembra ristabilirsi il bel tempo; partiamo rapidamente. Nelle nebbie che ci accompagnano per le prime centinaia di metri il caldo è soffocante, ma al di sopra la giornata è splendida. Abbandonati gli sci poco sopra al Dôme de Neige mi lego con Sandro e risalgo il ripido canalino fino alla cresta sommitale.
Qui si arrestano le tracce, ma la vetta è lì, a pochi passi, e così, con un tratto un po' delicato per la abbondante neve molle, raggiungiamo i 3817 m della punta. Solite fotografie, rapida discesa fino agli sci dove ci hanno atteso Silvia e Alberto e poi veloci scivolate su neve progressivamente più molle sino alle tende. Traversi interminabili e slavine di neve fradicia per arrivare al colle delle Pyramides Calcaires, poi la neve è già perfettamente trasformata e ci riserva una stupenda discesa fino al piano del Combal.
Giorgio Rocco

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   CRESTA SAVOIA - PASSO MARGIOLA E CAIRE DI PREFOUNS - 20-21 giugno


La sera al rifugio Questa siamo quasi in venti. Giunti un po' alla spicciolata, nel pomeriggio di sabato. Ambiente selvaggio e caratteristico.
I diversi valloni che si aprono dal Piano di Valasco sono tutti serviti da comode strade di caccia. Inoltre negli anni antecedenti la II guerra mondiale queste erano state per lunghi tratti allargate e migliorate con imponenti lavori per permettere il transito ai veicoli militari. In genere ben conservate, hanno subìto danni in alcuni punti critici, per cui fortunata-mente si incontrano soltanto escursionisti e qualche alpinista.
Il tempo è stato sul variabile, nubi verso l'alto, nebbie ristagnano in basso nella valle, la temperatura è abbastanza bassa, alla sera la situazione meteorologica sembra in miglioramento.
Discutiamo a lungo la divisione in comitive per l'indomani e la formazione delle cordate che andranno alla cresta Savoia; non è facile accontentare tutti.
Alla selletta a nord della punta Jolanda, dove ha inizio la traversata, è appena arrivato il sole. C'è qualche nube, ma niente di preoccupante.
L'arrampicata è varia e divertente, forse un po' discontinua. Richiedono più impegno la salita alla punta Umberto (è la seconda) e alla punta Maria (è la quinta e ultima). Nel complesso il percorso è abbastanza lungo; le discese dalle punte, per rocce gradinate coperte di terriccio e ghiaietta sono un po' delicate. Pienamente soddisfatti da questa classica traversata, in tre cordate abbiamo impiegato circa quattro ore di arrampicata.
Il secondo gruppo è andato al passo Margiola, seguendo l'omonimo vallone e costeggiando perciò dal basso la cresta Savoia. In tre hanno raggiunto la vetta del Caire di Prefouns risalendo per neve e detriti il canalone nord-ovest, che si stacca dal vallone Margiola poco prima del passo e che rappresenta la via normale di salita dal versante italiano.
Il tempo di mangiare qualcosa al rifugio e di smontare la tenda del solito irriducibile e ci rimettiamo in marcia. Abbiamo infatti deciso di fare il giro rifugio Questa - ricoveri di Valscura seguendo una delle suddette strade militari. Scavalca una selletta, costeggia lo stupendo lago del Claus, attraversa enormi pietraie sostenute da muri a secco ancora perfetti, risale ad un ultimo colletto e poi scende al lago Valscura inferiore dove sorgono numerosi resti di costruzioni militari.
Poi ... tutto scompare avvolto da un'umida nebbia degna del peggiore novembre e in questa atmosfera quasi invernale il gruppo si trascina stancamente fino al piano di Valasco ed alle auto.
Giorgio Rocco

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   BECCA DI GAY e PUNTA D'ONDEZANA - 4-5 luglio


Sabato il sole splende : si parte quindi con allegria, nella prospettiva di fare una bella gita e di tornare in città con un'abbronzatura da fare crepare d'invidia gli amici. Nel pomeriggio si giunge a piccoli gruppi al rifugio Pontese e si inganna l'attesa degli altri partecipanti (e dell'ora di cena) iniziando l'operazione tintarella, anche se non fa molto caldo. Dopo cena si rende necessario procedere alla divisione dei gruppi, in quanto, per il giorno dopo, sono previste due gite diverse; si ripassa perciò la matematica cercando di fare il conto dei capicordata, delle corde (il cui numero deve possibilmente coincidere con quello cordate previste), delle persone. Alla fine si raggiunge un accordo, ma non è detto che sia definitivo : alcune "voci" dicono infatti della possibilità che un gruppo ci raggiunga l'indomani. In camerata si assiste poi a strane 'moltiplicazioni' di letti e coperte, al fine di far posto a tutti, ultimi arrivati compresi. Anche questo problema viene risolto, benché vi siano
lamentele da parte di alcuni occupanti dei letti 'superiori', i quali protestano per la mancanza di memoria di un topo, che ha dimenticato la propria coda tra le travi del soffitto. Quando finalmente tutto tace (cigolii dei letti esclusi) si prova a dormire.
Il mattino della domenica, poco dopo le 4 e 30, una sveglia elettronica improvvisa un piccolo concerto: è il momento di alzarsi. Usciamo e constatiamo che il tempo non è più bello, le cime sono coperte da nuvole, comunque si spera che migliori. Davanti al rifugio verifichiamo l'esattezza delle voci del giorno prima: in effetti tre persone si sono alzate alle due per raggiungerci e ora protestano (invidia?) per il nostro ritardo. Alle 5,20 riusciamo a partire, e ci dividiamo subito in due gruppi, uno con meta la Becca di Gay, l'altro la Punta d'Ondezana. I componenti del primo gruppo decidono, più o meno volontariamente, di recuperare il tempo perduto ... per fortuna arriva la neve a 'sfreddare' i bollenti spiriti di alcuni e si procede così a passo più calmo fino alla base del canalino di neve. Qui tro-viamo un gruppo di soci secessionisti che ha pernottato in tenda nei pressi del bivacco Carpano.
Calziamo i ramponi, ci leghiamo in cordata e in circa un'ora siamo fuori dal canalino e in altrettanto tempo raggiungiamo la vetta; in tutto abbiamo faticato per 5 ore e mezza. Purtroppo la nebbia non ci permette di godere il panorama come avremmo voluto.
Si incomincia a scendere e si risolve il problema della discesa del canalino mediante una lunghissima corda fissa, alla quale tutti, chi più chi meno, si appendono. Lasciamo i 'tendomani' che risalgono al Carpano e copriamo i metri di dislivello che rimangono tra noi e il rifugio scivolando sulla neve fin dove si può.
Al rifugio sono già arrivati i 'conquistatori' dell'Ondezana; anche per loro la bella gita è stata un po' rovinata dal tempo. La nebbia li ha infatti avvolti per tutta la gita, salvo una breve schiarita sull'anticima, che ha permesso di ammirare il panorama sul gruppo del Gran Paradiso. Si sono così consolati improvvisando una sciata senza sci, metodo che li ha portati quasi fino al rifugio velocemente e senza fatica, come avevamo anche noi sperimentato.
La minaccia di pioggia ci induce a scendere velocemente alle macchine e a rinviare i saluti tra un bicchiere e un panino.
Maria Teresa

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   Capanna G. GNIFETTI - 18-19 luglio - (3642 m)


Nonostante le cattive condizioni del tempo e le pessime previsioni per la giornata di sabato e domenica, ci ritroviamo in quattordici all'appuntamento prestabilito davanti alla sede della Giovane Montagna.
Ci avviamo così alla volta di Pont St. Martin dove siamo raggiunti da cinque dei nostri e di lì procediamo alla volta, di Gressoney La Trinité.
Con l'ovovia saliamo al Gabiet dove ci accoglie una pioggerellina presagio di tempi migliori. Un comodo tratto di seggiovia ci fa risparmiare:400 metri di dislivello.
Poco fiduciosi nel tempo e rassegnati, partivano sacchi a spalla verso il rif. Città di Vigevano che raggiungiamo in quarantacinque minuti di cammino sotto la neve che cade giù intensamente.
Dopo un breve ristoro al rifugio - si fa per dire - (i sacchi vengono svuotati eccezion fatta per qualche frutto che sfugge alla furia onnivora), una schiarita ci ridà fiducia e nonostante la totale mancanza di voglia di proseguire da parte di molti di noi, mentre quattro ritornano a valle, quindici 'valorosi' componenti, guidati dal simpaticissimo Piermassimo si avviano verso punta Idren. Dopo un'ora e mezza di cammino sotto la neve che ha ricominciato a scendere intensa, il gruppo si ricompone e riparte alla volta della Capanna Gnifetti (m 3647), che è raggiunta dopo due ore sotto una violenta bufera.
Qui alcuni volenterosi della Giovane Montagna di Pinerolo e quattro del nostro gruppo, saliti da Alagna in funivia a Punta Idren, ci aiutano a riattivare gli arti indolenziti dal freddo e poco dopo, nonostante che il rifugio conti circa quattrocento alpinisti, riusciamo a sistemarci comodamente in alcune camere.
Durante la notte scende quasi mezzo metro di neve, il vento è sempre forte e la roccia si è interamente coperta di ghiaccio. Indugiamo ancora a letto vista l'impossibilità di effettuare la salita.
Alle 8,30 inizia, con poco entusiasmo, la discesa a valle ed incappucciati fino ai denti tra una raffica di vento ed un'altra che ci sferza il viso, ci rimangiamo velocemente tutti i metri d salita del giorno prima.
Circa 200 metri sotto il rifugio Gnifetti il gruppo si divide; quattro si avviano verso Punta Idren e i rimanenti, guidati da Roberto R., scendono verso il rifugio Linty diroccato e di lì al Gabiet.
In certi momenti ci troviamo sprofondati fino al ginocchio nella neve
fresca, in altri su una roccia ghiacciata attaccati uno all'altro per non essere buttati a terra dal vento. A mano a mano che scendiamo la bufera diminuisce sensibilmente e dopo tre ore di cammino raggiungiamo all'arrivo dell'ovovia del Gabiet, dove riusciamo a malapena a prendere la penultima corsa che ci riporta a Gressoney.
Nonostante la gita alla Punta Gnifetti e alla Punta Dufour non si sia potuta fare, siamo ugualmente contenti e girandoci indietro a guardare la montagna completamente bianca di neve e la bufera che continua a persistere, ci proponiamo di ritornare, sperando di trovare uno splendido sole che ci accompagni fino su quelle alte vette che ci hanno duramente respinto.
Roberto Mochino

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   CERVINO - 6-7 settembre


La programmata ascensione sociale al Cervino non ha potuto essere effettuata, causa il maltempo e le cattive condizioni della montagna.
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SERATE IN SEDE


   4 giugno


Splendide fotografie delle nostre Alpi sono state presentate in questa serata dall'Ing. Lanino.
Le stesse montagne sono presentate da angolazioni, versanti e distanze diverse.
Particolarmente gradite e interessanti per noi, quelle riguardanti la Gran Rousse e il ghiacciaio d'Invergnan, che hanno consentito a tutti i presenti di individuare con precisione il luogo dove sorgerà prossimamente il Bivacco Ravelli.
Un bell'applauso di apprezzamento e ringraziamento ha chiuso la serata.

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VITA SEZIONALE


   RIUNIONE DEL CONSIGLIO SEZIONALE


Si avvertono i Sigg. Consiglieri, Delegati al Consiglio Centrale e collaboratori che le prossime riunioni di Consiglio sono fissate alle ore 20,45 dei giorni 12 ottobre, 2 novembre, 1° dicembre.
Si ribadisce l'assoluta necessità per tutti di presenziare a queste riunioni.

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