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Notiziario Sezione di Torino Giugno 1982



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   QUOTE SOCIALI


Allegato al presente notiziario viene inviato ai Soci non ancora in regola con la quota di associazione per il 1982, un bollettino di versamento in conto corrente postale (n. 13397104 intestato a Giovane Montagna Via Consolata n, 7 - Torino).
Sempre spiacenti per tale sistema, ma necessario e doveroso per ricordare l'impegno ormai scaduto da mesi.
Grati per quanti vorranno ottemperare alla richiesta, rivolgiamo loro un invito ad una visita in sede.

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   SCUOLA DI SCI


Con la prima domenica di Aprile sì è conclusa la scuola di sci iniziatasi il 10 di Gennaio, 13 domeniche di lezione complessivamente.
E' stata una conclusione anticipata rispetto al programma per via della Pasqua e del Rallye della domenica successiva.
Il bilancio di questa stagione è stato positivo, abbiamo avuto una buona partecipazione alle gite anche da parte di accompagnatori ed un buon livello tecnico da parte degli allievi, basti pensare che alle prime lezioni erano in molti ad avere come base lo spazzaneve e parecchi non erano in grado di utilizzare gli impianti, oggi a fine corso tutti sono perfettamente padroni dello "Stemm Cristiania" e la maggior parte scende disinvoltamente a sci uniti.
Il merito ovviamente è della capacità e pazienza dell'amico Roberto Graziano, che si è dedicato con grande impegno e serietà al compito che si era assunto.Interessante è stata anche la scelta delle località, inizialmente siamo partiti con la Valle di Susa, in seguito, per motivi di code nel rientro ci siamo spostati in Valle d'Aosta toccando le stazioni più note: Cervinia, Valtournanche, Courmayeur, Pila, Gressoney.
Le condizioni atmosferiche sono state in linea di massima favorevoli e la neve sempre abbondante.
Tra i partecipanti non soci abbiamo anche avuto alcune adesioni alla nostra Società interessati all'attività escursionistica estiva.
I risultati sono incoraggianti e invogliamo a proseguire il prossimo anno.... ma!! vedremo, lasciamo passare l'estate e ne riparleremo.

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   RALLY G.M.


Sulle nevi di Valcasotto si è svolto il 18° Rally G.M. organizzato dalla Sez. di Moncalieri.
La nostra sezione ha partecipato con cinque squadre, ne erano previste sei, ma per una serie di fortuite circostanze non si è potuto costituire la squadra dei meno giovani.
Al nostro arrivo a Corsoglia ci viene comunicato che il percorso originario è stato annullato, per eccesso di neve, si ripiega su Valcasotto.
Decisamente valida l'organizzazione di Moncalieri che non si fa prendere in contropiede dal cambiamento e svolge egregiamente il gravoso compito.
Domenica alle sei si parte per il trasferimento alla località di partenza, meta del percorso obbligatorio è il Bric Mindino, il primo tratto di salita si compie a piedi, sci sul sacco tra verdi prati, ma ben presto la neve ridà al terreno l'aspetto invernale.
I nostri giovani, due squadre di debuttanti, partono come saette e la più giovane terminerà la sua fatica con un ottimo 5° posto.
Torino 5, con due "veterani" ed un esordiente coglie invece una brillante affermazione coprendo il percorso completo di facoltativi nel minor tempo assoluto e superando anche la nostra squadra di punta che ha avuto un componente con gravi problemi di salute e piazzatasi comunque al terzo posto.
Il trofeo finisce invece tra le braccia di Moncalieri che se lo guadagna con una eccezionale discesa con barella, una vera discesa a palla di fucile.
Il ritorno a Corsaglia è rapido e la giornata sí conclude serenamente con la S. Messa seguita dal pranzo e la tanto attesa premiazione su cui facciamo man bassa di coppe, medaglie e premi vari.

GIOVANE MONTAGNA Sez, MONCALIERI 18° RALLY SCI ALPINISTICO
"GIOVANE MONTAGNA" VALCASOTTO
18.4.1982
CLASSIFICA FINALE
Percorso obbligatorio h 2,35 Prova con barella e ferito
n-
ord Squadra Nom n. n.
ord. Sezione Punteggio
compl,
1 Torino 5 Rosso
Oviglia
Ponsero 221 in 2,30.55 1 Moncalieri 100
2 Cuneo 96,70
2 Vicenza Pilian-
Zordan
Carta 221 in 2,31.25 3 Torino 58,10
4 Pinerolo 46,93
3 Torino 1 Bertoglio
Candutti
Ceriana 219 in 2,36.15 5 Verona 31,33
6 Genova 20,38
4 Pinerolo 1 219 in 2,36.15 7 Vicenza 2,10
5 Cuneo 1 212 in 2,26,24 Ivrea Non classif
6 Torino 3 212 in 2,43.22
7 Torino 2 210 in 2,40.57
8 Moncalieri 209 in 2,25.10
9 Pinerolo 2 207 in 2,34.22
10 Pinerolo 4 196 in 2,33.17
11 Torino 4 190 in 2,49.04
12 Genova 190 in 3,00.02
13 Ivrea 189 in 2,45.12
14 Pinerolo 3 182 in 2,57.34
15 Verona 2 163 in 3,11,16
16 Cuneo 2 155 in 3,19,15
17 Verona 1 109 in 3,05.10


CLASSIFICA TROFEO
N. ordine Sezione Punti
percorso obblìgatono

Punti discesa barella Totale punti
1 Moncalieri 209 100 309
2 Cuneo 212 9671 30871
3 Torino 221 58 279
4 Pinerolo 219 4693 265
5 Vicenza 221 2 223
6 Genova 190 2038 210
7
Verona 163 31 194

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   LE VACANZE 1982 AL N. REVIGLIO IN VAL FERRET


Ricordiamo che:
- il soggiorno al N. Reviglio è riservato esclusivamente ai Soci in regola con la quota 1982;
- i turni hanno inizio con il pranzo della domenica e termine con la colazione dell'ultima domenica di permanenza. Il pranzo, in questo giorno, è offerto dalla Sezione;
- ai Soci che per giustificato motivo non potessero effettuare il periodo previsto, verrà rimborsata metà della quota di prenotazione fissata in lire 35.000 per turno. Nessun rimborso è dovuto a chi, per qualsiasi motivo, dovesse interrompere il turno iniziato;
- non sono ammessi i cani per superiori divieti delle autorità locali;
- si ritiene opportuno invitare i Soci a fermare la propria auto nel parcheggio riservato alla Giovane Montagna, posto nelle adiacenze del bivio per la villa Camerun. La strada che sale al Rifugio, non essendo in condizioni di sopportare un traffico troppo intenso, deve essere riservata ai fornitori ed eccezionalmente ai Soci per il carico e scarico dei bagagli;
- si rammenta infine l'assoluta necessità, per ovvi motivi di igiene, che i partecipanti siano in possesso dì lenzuola e federe (anche per quanti hanno la preferenza del sacco-pelo);
- la camera (o il posto letto) deve essere lasciata libera per le ore 11 della domenica fine turno.
Il soggiorno estivo 1982 avrà il seguente calendario di apertura:
11-18 luglio, 18-25 luglio, 25 luglio-1 agosto, 1-8 agosto, 8-15 agosto, 15-22 agosto per un totale di 6 turni settimanali. Le prenotazioni si ricevono presso la Sede di Torino dal 1.6.p.v.con il versamento della quota di L. 35.000 / turno per adulti e relativa compilazione del modulo apposito (sullo stesso dovrà essere indicato anche il numero della tessera sociale).
Le quote 1982 sono le seguenti:
Bambini 0-3 anni ..... . L. 32.000/turno
Bambini 3-6 anni ..... . L. 51.000/turno
Adulti . . . . . . L. 98.000/turno
posteggio auto . .. . L. 4.000/turno
quota per lenzuola + federa . . L. 4.500/turno
Le quote di partecipazione potranno essere versate tramite assegno bancario intestato a : CASTAGNERI Piero, BO Franco, BOLLA Giuseppe.
EVITARE IL PAGAMENTO TRAMITE VAGLIA POSTALE
La settimana dal 22 al 29 agosto, con una presenza minima di 10 persone, il N. Reviglio resta aperto a disposizione di quei soci che vogliano tra scorrere un periodo in conduzione diretta (analogamente alla stagione in vernale). La quota in questo caso è di L. 35.000 e sarà a cura dei partecipanti la pratica in cucina per i pasti e relativa pulizia.
Termine massimo per la prenotazione è fissato al 31 luglio p.v.

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   RADUNO INTERNAZIONALE ESTIVO


E' stato spostato all'11 e 12 settembre per impedimenti dovuti agli alberghi della zona.
L'edizione 1982 del raduno estivo si svolgerà in Valgrisenche con la felice concomitanza della prevista inaugurazione del bivacco Luigi Ravelli all'Invergnan.
Il programma di questa manifestazione è così articolato:
- sabato 11, ritrovo nel pomeriggio presso l'Albergo Perret - fraz. Bonne di Valgrisenche (tel. 0165.97107) dove verranno assegnati i posti negli alberghi. Cena e pernottamento.
- domenica 12, sveglia alle 6 e colazione. Partenza con mezzi propri per le malghe di M. Forciaz (m 2180) alle 6,30.
Per raggiungere il bivacco, l'itinerario da queste baite segue un piccolo sentiero sino ad un grande pianoro. Da questo punto, lungo una traccia su morena ci si porta al bivacco posto a quota 2860 (ore 2 circa).
Le malghe di M. Forciaz sono collegate al fondo valle da una bella strada in terra battuta, fattibile per auto, camper e roulotte.
S. Messa alle 10,30 con relativa inaugurazione del bivacco. Pranzo al sacco. Verso le 14 ritorno a valle e scioglimento dell'incontro.
- Quota di partecipazione: L. 24.000 comprensivo di cena, pernottamento e prima colazione del mattino. I partecipanti dovranno munirsi del pranzo al sacco della domenica.
Prenotazione inderogabile entro i1 31 luglio p.v. presso la Sezione di Torino Via Consolata n. 7
NOTE SUL VIAGGIO
La località di Valgrisenche si può così raggiungere:
Autostrada A5 TO-AOSTA con ingresso dalla A4 TO-MILANO-VENEZIA tramite la bretella di Santhià.
Uscita al casello di Aosta e proseguimento lungo la S.S. n. 26 per il traforo del M. Bianco sino a Leverogne (Arvier) a 14 Km da Aosta; dalla strada statale svoltare a sinistra e raggiungere Valgrisenche a circa 16 Km, Poco dopo il capoluogo salire a Bonne (bivio sulla destra).

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   SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA


Dal 30 agosto al 5 settembre si svolgerà in Valtournenche (frazione Losanche) la settimana di pratica alpinistica organizzata dalla Sez. di Genova presso la casa alpina della FUCI.
Arrivo al pomeriggio di domenica 30 agosto. Saluto e presentazione del programma per i giorni successivi.
Da lunedì a sabato: palestra, gite e ascensioni scelte nei gruppi M. Rosa - Cervino - Grand Murailles - Conca di Cignana.
La scelta delle gite verrà effettuata in base ai seguenti fattori:
- Condizioni meteorologiche della montagna
- Quantità e qualità dei capicorda
- Quantità e qualità dei partecipanti.
Domenica 5 settembre fine della settimana.
La casa dispone di coperte e lenzuola per cui non è necessario il sacco a pelo che può essere tuttavia utile per i pernottamenti in rifugio e bivacco.
Chi dispone di tende canadesi leggere è pregato di metterle a disposizione per eventuali pernottamenti in zone non dotate di sufficiente ricettività.
Attrezzatura richiesta: indumenti d'alta montagna, piccozza, ramponi, alcuni moschettoni e cordini, casco, pila, guanti, occhiali da sole ecc... Chi ha la corda la porti.
Presso la nostra segreteria si ricevono le iscrizioni redatte con la scheda informativa allegata a lire 40.000 a titolo di anticipo.
- Quota di partecipazione Lire 115.000
Iscrizioni entro il 30 Luglio.

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   LA NOSTRA SEDE


Dopo molti anni di permanenza la nostra Sezione deve lasciare l'attuale sede di Via Consolata e trasferirsi altrove.
La ristrutturazione del palazzo e conseguente vendita dei singoli alloggi sono la causa determinante per il nostro trasloco.
Fortunatamente siamo riusciti a trovare una nuova sede in Via S. Ottavio n. 5, in ampi e spaziosi locali dove la vita sezionale potrà trovare sfogo ed attività.
Il programma lavori per renderla pienamente agibile per l'autunno, presenta un peso non indifferente in spesa e fatica: facciamo leva su tutti i Soci per una totale rispondenza di questo importante e notevole impegno. Sarà nostra cura comunicare tempestivamente la data del trasferimento e relativo inizio degli incontri nella nuova sede.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   MONTE MARGUAREIS - 12-13 giugno - (2651 m)


Località di partenza: Pian delle Gurre m 1184 - Dislivello in salita: 1° g. 806 m - 2° g. circa 730 m
Tempo di salita: 1° g. h 2.30 - 2° g. h 3,00
Difficoltà: media difficoltà (Genovesi) - Facile (Torinesi)
Corda - piccozza - ramponi
Percorso : 1° g. dal Piano delle Gurre si imbocca un sentiero ben tracciato che sale in direzione del Giasset (m 1546) ove vi è un bivio. Si prende la diramazione di ds. che con numerosi tornanti porta al Rif. Gavelli.
Dal Rifugio esistono due possibilità di salire alla vetta del Marguareis, il canalone dei Genovesi e quello dei Torinesi.
Il canalone dei Genovesi è il meno facile, ma il più diretto ed interessante. Raggiunge una pendenza di 450 e sbocca al Colle dei Genovesi dal quale in pochi minuti si raggiunge la vetta.
Il canalone dei Torinesi, invece, è di facile percorso ed è notevolmente più corto. Il tempo di salita è comunque uguale al tempo richiesto per la via dei Genovesi. Dalla vetta, nelle giornate limpide, è possibile vedere il mare e, addirittura, intravedere le sponde della Corsica! Direttori di gita:
Rosso Roberto telefono 35.25.61
Maurizio Oviglia telefono 32.30.69
Gianni Santilli
Mezzo di trasporto : macchine
Termine ultimo di prenotazione: 10.6.1982

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   M. BRAULÉ - 3591 m


Località di partenza: Diga di Place Moulin m 1950
Pernottamento al Rif. Collon m 2818
Dislivello: 1° giorno m 1000 - 2° giorno m 700
Dalla diga si percorre un tratto di strada poderale ed un comodo sentiero che prendendo quota sul lago porta all'inizio del vallone. Proseguendo lungo questo vallone, dominati dalla Benz des Lacs, Benz Blanchen e dalla Sengle si perviene a circa quota 2600 dove volgendo a nord per ripido sentiero si raggiunge il rifugio (ore 3).
2° giorno: dal rifugio, si scende leggermente nel vallone puntando verso il col Collon che non si raggiunge in quanto occorre volgere a destra in una valletta glaciale dominata dalla punta Kurz. In cordata si salirà per una breve paretina di neve, ramponi e piccozza indispensabili, con un traverso si raggiunge la cresta sommitale che partendo da un piccolo col le si innalza all'inizio ripida e poi più dolcemente fino alla vetta dal la quale nebbia permettendo, si può osservare la Dent d'Héria ed un lungo tratto della classica Haute Route.
Direttori di gita: C. Cerro - P.M. Ponsero - G. Santilli, tel. 54.49.96

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   PUNTA DUFOUR (4633 m) - PUNTA GNIFETTI (4559 m) -10-11 luglio


Località di partenza: 1° giorno: Gabiet (2342 m); 2° giorno: rifugio Gni fetti (3647 m)
Dislivello in salita: 1° giorno: 1305 m; 2° giorno: 986 m oppure 912 m Tempo di salita: 1° giorno: ore 4; 2° giorno: 5-7 ore oppure 4 ore Difficoltà: AD per la punta Dufour; PD int. per la punta Gnifetti
Percorso: Riproponiamo la gita fallita per maltempo la scorsa stagione, sperando in una maggiore fortuna. Il sabato è prevista la salita al rifugio: da Orsia (Gressoney) si raggiunge il Gabiet con la cabinovia e di qui, per comoda mulattiera, la capanna Gnifetti.
Dal rifugio vi sono varie possibilità: ne proponiamo tre, una facile, adatta a tutti coloro che abbiano un minimo allenamento alla quota, una di media difficoltà ed una difficile. Quindi tutti i gusti possono essere soddisfatti.
La salita alla punta Gnifetti e alla capanna Margherita - che si trova in vetta e la cui ricostruzione è stata ultimata nell'estate 1980 - è nel complesso facile: lunga marcia su ghiacciaio in alta quota. Le uniche difficoltà sono quelle di orientamento in caso di peggioramento del tempo. Più impegnative le due vie di salita alla punta Dufour. La prima, di media difficoltà, segue la cresta Sud-Est ed è la via normale italiana. Dal Colle Zumstein, raggiunto scavalcando l'omonima punta in 3-4 ore dal Rifugio Gnifetti, sono necessarie altre 2-3 ore per la vetta, con percorso prevalentemente di misto. Il ritorno si effettua per la medesima via. La seconda possibilità è quella di scalare la cresta Sud-Sud-Ovest, della cresta Rey, che pur non presentando grosse difficoltà tecniche, è decisamente più impegnativa della via precedente. Si tratta infatti di una lunga arrampicata (lo sperone ha uno sviluppo di circa 600 m) su terreno misto, per la quale si richiedono 7-8 ore dal rifugio Gnifetti. La discesa si effettua per la via normale italiana (cresta Sud-Est) e richiede altre 4-5 ore per rientrare al rifugio.
Naturalmente la scelta tra le varie possibilità sarà dettata dai partecipanti, dal loro numero e dalle condizioni della montagna. In ogni caso indispensabili: corda, piccozza e ramponi, nonché un'adeguata attrezzatura da alta montagna.
Ritrovo partenza: sabato 10.07 in sede - Via Consolata 7 alle ore 7,00 Organizzazione a cura della Commissione Gite
Prenotazioni: Giorgio Rocco - telefono 749.01.03
Roberto Rosso - telefono 35.25.61
Mezzo di trasporto: auto private

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   DENTI DEL COLLERIN (3324 m) - 4-5 settembre


Località di partenza: Rifugio B. Gastaldi (2659 m) - Balme Dislivello di salita: 1° giorno 800 m - 2° giorno 665 m Tempo di salita: 1° giorno ore 2 - 2° giorno ore 3,30-4 Difficoltà: II - III grado
Percorso: I Denti del Collerin sorgono sulla cresta di frontiera tra la alta Valle di Ala e la Valle dell'Arc e sono compresi fra il Passo del Collerin ed il Colle della Bessanese.
La gita in programma si riferisce alla traversata fra il Colle des Andras e il colle della Bessanese, con la salita della cresta Sud e discesa per la cresta Nord-Ovest.
Dalla vetta si ha un panorama molto vario su tutto il Gruppo della Bessanese, Charbonel, Albaron, Ciamarella, Ovarda, Servin.
Dal rifugio si raggiunge il Colle della Bessanese (ore 2) e si attaccala cresta superando una serie di gendarmi sino alla vetta (ore 1,30). Sussiste la possibilità di effettuare percorsi escursionistici molto interessanti per tutti.
Direttori di gita: Cesare Barbi - telefono 77.57.33
Franco Bo - telefono 309.50.88
Mezzo di trasporto : auto private
Termine ultimo di prenotazione : 2 settembre.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   17 Giugno


Si svolgerà una serata con proiezione di diapositive di nostri Soci.
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ATTIVITÀ SVOLTA


   SOGGIORNI INVERNALI


La. nostra Casa al Chapy ha accolto quest'anno in diverse riprese gruppi di sezioni diverse.
Dal 28 febbraio al 7 marzo un gruppo composto da 13 giovani veronesi. Dal 13 al 18 marzo un gruppo di 17 mestrini.
Infine il 10-11-12 aprile un folto gruppo di Pinerolo e alcuni genovesi (37 + 4) hanno festeggiato la Pasqua sulle nevi.
Tutti questi incontri hanno soddisfatto visibilmente i partecipanti e hanno costituito un'ulteriore occasione di incontro fra soci di sezioni diverse.
La collaborazione, i sentimenti di amicizia e l'allegria hanno compensato largamente i lievi inevitabili disagi del soggiorno e le difficoltà che sorgono ogni anno in occasione di aperture e chiusure successive del la nostra casa valdostana.
F.

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   COL SAPIN (2584) - 7 Marzo


La gita programmata, già sostituita rispetto a quella messa in calendario, aveva un'altra meta: una mega discesa della Vallée Bianche con più di novanta partecipanti iscritti. Ma le cattive condizioni del percorso hanno consigliato un ulteriore cambiamento; così si è deciso di salire al Col Sapin nel vallone omonimo sopra Courmayeur.
La partenza di buon'ora, dal solito angolo di Torino, ha visto raccolti quaranta volenterosi. Giunti a Courmayeur verso le nove, 23 di noi sono andati ad ingrossare le code degli impianti della Val Veny, allievi volenterosi del corso di sci che quest'anno ha avuto notevole successo, grazie anche all'ottimo maestro che abbiamo potuto accaparrarci "in esclusiva"; in 17, invece, ci siamo incamminati dal Villair superiore, verso le baite di Chapy, raggiunte dopo un'ora di percorso quasi pianeggiante. Di qui, non certo incoraggiati dal tempo che è rimasto per tutto il giorno alquanto brutto, abbiamo risalito un tipico canale a imbuto, e poi per un valloncello non proprio in piano ben 15 partecipanti hanno raggiunto il colle. Dopo il solito rapido spuntino accompagnato da una fitta nevicata, è iniziata la discesa, costellata dalle piroette dei più bravi e da inevitabili quanto spettacolari cadute fuori programma, la cui causa era da ricercarsi o negli attacchi che non tenevano o negli sci che non giravano, o nella neve crostosa.... neve che, non certo della più bella, ci ha accompagnato fino in paese ove ci siamo ricongiunti ai nostri amici pistaioli per un allegro ritorno a casa.
Pilli

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   ROCCA SELLA (m 1508) - 14 Marzo


Tempo splendido, per la prima uscita stagionale su questa classica palestra di roccia.
In quarantadue ci siamo ritrovati domenica mattina per raggiungere la meta.
Dopo aver lasciato le macchine appena sopra Celle, raggiungiamo dopo una mezz'oretta di sentiero l'attacco della parete.
In ventiquattro iniziano la salita in roccia, un gruppo percorre la via Accademica posta sulla sinistra salendo il canale che conduce in vetta; il secondo, leggermente meno numeroso del primo, è salito in vetta per la via Gervasutti con il tratto terminale, quando ormai la Gervasutti era terminata, sull'Accademica.
Le difficoltà erano varie e la salita piuttosto divertente anche perché le difficoltà maggiori potevano, volendo, essere facilmente contornate.
Dopo la sosta in vetta si riprende la via del ritorno, chiude questa splendida giornata, una breve sosta nella locale "piola" per un brindisi di buon auspicio alle prossime gite.
A. e C. Zenzocchi

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   POINTE DE LA PIERRE (m 2623) - 21 Marzo


Accantonata la traversata Claviere'Beaulard per la scarsa affidabilità del manto nevoso, decidiamo di recarsi alla Pointe de la Pierre. Buona partecipazione, bel tempo, neve discreta.
Tutti i trentuno partecipanti giunti in cima.
Questi telegraficamente i fatti.
Qualche difficoltà al mattino per alcune auto costrette a mettere le catene per il fondo ghiacciato. La comitiva dapprima un po' frazionata si snoda nell'ampia pineta e sui grandi plateau sommitali, si riunisce allegramente sulla cima dalla quale siamo costretti a divallare presto per il freddo pungente.
La gita finisce con il sole ancora alto e tiepido che ci permette di rifocillarci ai suoi raggi sul piazzaletto di Ozein.
A. F.

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   TRAVERSATA DELLA FEA NERA - 4 Aprile


Lunghe discussioni in sede uccisero la destinazione originaria, che però risorse la domenica mattina dalle ceneri della neve (che non era così abbondante come si sussurrava). A Pragelato ci siamo quindi seduti sulla seggiovia e 58 sci si sono ritrovati, chi prima chi dopo, al Colle del Pis. Prima inebriante discesa (non per tutti) e poi una saunatica salita al Colle dell'Albergian, da dove alcuni amanti dei sassi hanno proseguito fin sulla cima della Fea Nera. La prima parte dei ventilati 1700 m di bellissima discesa, fino all'ingresso del bosco ha permesso a tutti di sciare. La seconda parte fu gratificata da poco benevoli commenti che mettevano in dubbio le corrette origini della neve. Una persona a caso confondendo il "sopra" con il "sotto" faceva felice tutta l'allegra com-pagnia.
Comunque a Fenestrelle ci siamo ricongiunti con i "cannibali" che hanno condiviso il pullman e ai quali è stato fatto credere che abbiamo sciato meglio noi di loro.
E. R.

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   VALLE DELLE MERAVIGLIE - 9-10-11-12 APRILE (PASQUA)


Tradizionalmente nelle feste Pasquali si è sempre lasciato libero spazio all'iniziativa personale, e la Sezione non ha mai organizzato nulla di "ufficiale". Quest'anno però siamo riusciti a far concordare interessi e tempo libero di dieci soci; quindi mi è sembrato doveroso riportare brevemente qualche informazione su questo "raid in sci" di quattro giorni. La zona. Valli delle Meraviglie, che si aprono dal Lac des Mesches, raggiungibile in auto da San Dalmazzo di Tenda. Un terreno molto selvaggio e pittoresco, orograficamente complesso, quindi estremamente vario e sciisticamente di piena soddisfazione.
Le condizioni trovate. La giusta quantità di neve, forse leggermente scarsa, ma appunto per questo ormai assolutamente sicura e di ottima qualità, vale a dire primaverile in pieno. Il tempo, grazie ad accordi particolari degli organizzatori e malgrado la presenza di una certa persona, è stato sempre splendido. L'orizzonte spaziava per centinaia di chilometri intorno, dal Monte Rosa alla Corsica.
I partecipanti. I giovani, che erano la maggioranza, hanno mostrato la loro grinta e sono stati all'altezza di ogni situazione, tenuto conto che erano tutti alla loro prima esperienza di questo genere.
Punti d'appoggio. A parte due "vecchietti" che hanno preferito le comodità borghesi dei rifugi, il gruppo ha pernottato in tenda, sperimentando e collaudando in maniera più che positiva questo modo di andare in montagna.
Le impressioni raccolte. Entusiastiche sotto ogni aspetto.
Lo schema del percorso:
- 1° giorno: Lac des Mesches - ref. des Merveilles
- 2° giorno: ref. des Merveilles - Mont du Grand Capelet - Baisse de Valmasque - Baisse du Basto - ref. de Nice
- 3° giorno: ref. de Nice - Mont Clapier - ref. de Nice - Pas de la Fous - ref. de la Valmasque.
- 4° giorno: ref. de la Valmasque - Baisse de Fontanalbe - Castérine - Lac des Mesches.
Alcune cifre: in totale, durante i quattro giorni, si sono superati metri 3750 di dislivello in salita, 3600 m in discesa, coprendo uno sviluppo complessivo di circa 35 Km. Si sono scavalcati quattro colli, tutti compresi tra i 2549 m e i 2828 m, abbiamo toccato due punte, di 2935 m. e di 3045 m e non siamo mai scesi al di sotto dei 2111 m.
Giorgio Rocco

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   M. PLÙ - 25 APRILE


La gita al P. Plù è una classica, iniziata male e finita peggio.
La buona stagione sciistica ha raffreddato gli ardori degli appassionati di roccia facendoli dirottare su varie località sciistiche.
Le previsioni meteorologiche non buone sono azzeccate in pieno e la domenica mattina in via della Consolata la pioggerellina ha ridotto ulteriormente il numero dei partecipanti.
Si parte ugualmente e alle 7,15 siamo a Bracchiello.
Indomiti i partecipanti proseguono sotto il nevischio fino all'attacco. Qui si decide di fare un giro turistico nei paraggi.
I boschi sotto la tardiva nevicata sfoggiano un fascino insospettato e arrivati ad un gruppo di baite disabitate sbafiamo le provviste al coperto e quindi decidiamo di tornare.
Il tempo è migliorato e il sole fa capolino nelle nebbie.
Sul ritorno troviamo alcuni massi sui quali i più pazzi si consumano i polpastrelli cercando di salire. Poco sotto altri massi contribuiscono a diminuire la superficie delle dita e delle suole dei soliti fanatici, mentre il resto del gruppo si spaparazza nei paraggi e si gode lo spettacolo delle fatiche altrui.
Il sole ormai splendente rende piacevole la sosta e quando anche i più scalmanati si placano e i rimasugli delle provviste sono consumati si decide il ritorno alla grigia normalità cittadina.
M. Barbi

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   COL PEYRON (2854 m) e PIC DU THABOR (3203 m) - 1-2 MAGGIO


Partenza: sabato 1° maggio ore 5,00. Tutti avete pensato ad un errore di stampa sul notiziario. E così era, perché in realtà alcuni sono partiti da Torino alle 3,00 e altri da Bardonecchia alle 4,00, per riunirsi intorno alle 5,30 con altri ancora al rifugio Re Magi alle Grange di Valle Stretta.
Ci incamminiamo in 13 per la Punta-Baldassarre. Il ripido traverso sulle franose pietraie ormai spoglie di neve, sotto i contrafforti rocciosi della Rocca Pompea, frena il nostro procedere, fino a quel momento assai rapido. La splendida valletta che si incunea tra la suddetta Rocca e la Punta Melchiorre vede i superstiti alquanto distanziati. Si continua a sa lire su terreno a tratti molto ripido, non si capisce quanto la meta sia ancora distante, le ore passano, scorci caratteristici tra guglie di roccia, la Valle del Rho che si apre ai nostri piedi, siamo finalmente sulla cresta finale.
Lasciati gli sci - piacevole sorpresa, la prospettiva inganna sempre "l a cresta è molto più breve e più facile di quanto non sembrasse dal basso. Panorama di prim'ordine: montagne su 3600 intorno a noi.
A fatica ci si raccapezza tra tutti questi monti. Il sole però non riesce a mitigare l'effetto del vento freddo e ci obbliga a ridiscendere agli sci.
Le condizioni della neve sono ottime: primaverile al punto giusto dai 3080 m della cresta ai 1900 m del Ponte della Fonderia. Una discesa esaltante, un terreno eccezionale, a tratti abbastanza impegnativo, la variante per un ripidissimo canalone già adocchiato al mattino, un angolo di prato sotto un pino nei pressi del torrente, il sole ormai cocente, una piacevole brezza. Tutti d'accordo: è stata la migliore gita della stagione; anche il brontolone di turno ha dovuto arrendersi all'evidenza, i mugugni della salita sono cosa passata.
I rami alti del pino oscillano nel vento, il sole si intrufola abilmente tra gli aghi e giunge fino a noi, attenuato al punto giusto. L'orologio interrompe il godimento di questa pace profonda. Vogliamo infatti risalire per circa un'ora nella Valle Tavernetta e poi cercare un posto adatto per le due tendine. Gli altri sono già scesi al rifugio, dove pernotteranno con tutto il resto della comitiva sociale. Questa sera saranno una trentina. Noi quattro abbiamo il nostro daffare per ottenere un riparo dal vento freddo e molto fastidioso. Sfruttando opportunamente un accumulo di neve ricaviamo due piazzole ben riparate.
Al mattino l'impatto con il vento gelido mette a dura prova la resistenza di tutti, ci riuniamo al sole nei pressi del lago Peyron. Alla sinistra i Serous si offrono alla nostra vista da angolazioni insolite, da destra all'improvviso il Dente della Bissort fa la sua apparizione, superba e invitante guglia rocciosa. Il ripido pendio che porta al colle Peyron ci richiama bruscamente alla realtà e alla fatica. Un adeguato riposo sulle pietre, parzialmente riparati dal vento; qui si fermerà una parte della comitiva. Ma è difficile smuovere quelli che si erano candidati per la vetta. Serpeggia aria di ammutinamento. Poi i direttori di gita hanno la meglio su alcuni disfattisti e si riprende il cammino. La neve ora è profonda, siamo praticamente obbligati a mettere gli sci ai piedi. Con un lunghissimo traverso sotto la rocciosa bastionata del M. Thabor ci portiamo alla base del Colletto che si apre tra di esso e il Pic du Thabor. Faticosamente con alcuni tornanti superiamo l'ultimo erto pendio. Lasciati gli sci ci si organizza e si decide il modo migliore per superare gli 80 m di dislivello che ci separano dalla vetta. Un tratto di misto, un canalino di neve veramente ripido, le facili roccette finali della cresta: quattro corde fisse risolvono ogni problema e la vetta è raggiunta da ben 17 partecipanti. Le sette ore di fatica sono presto dimenticate. Il tempo che sembrava, poco prima, in procinto di guastarsi voleva soltanto creare inutili preoccupazioni: ora è più bello di prima.
Indugiamo sull'angusta cima per ammirare il sempre toccante spettacolo delle vette circostanti assaporando il sottile piacere di trovarsi du una punta in mezzo a una sconfinata teoria di montagne.
La diversa e varia esposizione al sole del terreno di discesa ci obbliga a cercare i punti dove la neve è migliore. Tutti hanno modo di sfogarsi al meglio delle loro possibilità. I chilometri faticosamente risaliti al mattino scompaiono con rapidità incredibile sotto agli sci, malgrado si faccia ogni sforzo per prolungare il piacere della discesa lasciando sul la neve effimere tracce di lunghe serpentine.
L'epilogo è poi quella di sempre: i conti al rifugio, ricaricarsi sulle spalle lo zaino che sembra incomprensibile più pesante del giorno precedente, la confusione al posteggio delle auto invaso da gitanti domenicali, il subitaneo disciogliersi del gruppo, la rapida fuga verso casa, spinti da una fretta cronica e dalla paura del traffico, triste scotta da pagare alla nostra civiltà.
Giorgio Rocco

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   PUNTA FRANCESETTI (3410 m) - 15-16 MAGGIO


Con la punta Francesetti è continuata la serie positiva di gite sociali coronate dal pieno successo: un buon numero di partecipanti giunti tutti in vetta, tempo buono, nessun inconveniente.
Un pizzico di fortuna ha poi condito la gita permettendoci di transitare attraverso il valico del Moncenisio appena aperto, evitando così il Frejus, e di arrivare in macchina fino all'altezza dell'abitato di Licot. La salita fino al Réfuge des Evettes non ha presentato problemi di sorta dato il dislivello esiguo. Dopo una serata trascorsa discorrendo animata mente di batterie solari, impianti idroelettrici e cose varie che con la montagna avevano poco a che vedere; la notte è passata nel sonno profondo conciliato dal silenzio del rifugio. L'alba ha dato il via alla salita fra nebbie e brume poco incoraggianti. Ma poi il tempo migliora e in vetta ci accoglie il sole. Il sole ha continuato poi a dardeggiare per buona parte del pomeriggio, cuocendo i visi e la neve.
La discesa, molto bella, entusiasma tutti, ma verso il termine, lasciato il Plan des Evettes, la neve ridotta ormai a "pappamolla" ha messo in difficoltà alcuni dei partecipanti che non avvezzi allo sci nautico rischia vano di affondare nell'acquaneve.
La stagione 1981-82 ha all'attivo anche questa bella gita.
A. Guerci

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SERATE IN SEDE


   25 Marzo


Una bellissima carrellata di diapositive illustranti l'attività sociale alpinistica e sciistica dell'anno trascorso presentata dagli amici Mochino (padre e figlio).
Apprezzamento ed applausi da parte dei numerosi soci presenti.

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   22 Aprile


Luisa Barbi ci ha presentato ed illustrato per mezzo di ottime diapositive la sua esperienza di due mesi in Africa.
Savane, parchi naturali, foreste, animali selvaggi e contatti umani con le popolazioni Masai, Samburu, ecc.... hanno tenuto desto l'interesse de gli spettatori per questo mondo così lontano.
Anche in questa occasione gli applausi non sono mancati alla giovane e simpatica presentatrice.

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   20 Maggio


Franco Bo in questa serata ci ha presentato la lungamente promessa serie di fotografie di Gervasutti e altri noti alpinisti dell'epoca da lui raccolte per illustrare l'attività eccezionale di Gervasutti stesso.
Particolarmente apprezzate le fotografie per il loro valore documentaristico che costituiscono un po' di storia di una certa epoca dell'alpinismo torinese.
Superfluo dire che gli applausi hanno sottolineato l'interesse dei presenti.

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VITA SEZIONALE


   CONSIGLIO SEZIONALE


Il Consiglio sarà riunito nei giorni 7 giugno, 5 luglio e 6 settembre al le ore 20,45 nei locali della sede sociale.
Sono invitati i Consiglieri, Delegati al Consiglio Centrale e quei Soci di buona volontà desiderosi di dare una mano od anche un semplice consiglio per il buon svolgimento delle varie attività.

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   VITA SEZIONALE


Condoglianze vivissime per la morte della Mamma del socio Luigi Capretti. Anche la Mamma di Rosangela Boggero ci ha lasciati improvvisamente ed ai figli esprimiamo la nostra partecipazione al loro dolore.
Il socio Padre Onorato Lovera ha festeggiato nel mese di febbraio i suoi 25 anni di Messa. Al caro amico le nostre felicitazioni, i nostri auguri, le nostre preghiere.

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