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Notiziario Sezione di Torino Maggio 1983



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   QUOTE SOCIALI


Ai Soci non ancora in regola con le quote d'associazione, viene allegato al presente Notiziario un modello di versamento in Conto Corrente Postale (n. 13397104 intestato a Giovane Montagna - Via S. Ottavio 5 - 10124 Torino).
Superfluo ricordare ai Soci che una loro eventuale visita in sede è sempre gradita.
Le quote sociali sono le seguenti:
- ordinari L. 10.000
- aggregati L. 5.000

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   LE VACANZE ESTIVE ALLO CHAPY


Come di consueto, la Sezione di Torino concede l'uso dei locali e della cucina della Casa per Ferie N. Reviglio a tutti i Soci della G.M. in regola con la quota 1983.
I Sigg. Accardo, soci della nostra sezione, si prestano gentilmente a svolgere i lavori in cucina, mentre un gruppo di presenti ai turni provvederà ad effettuare gli eventuali rifornimenti.
È stato valutato che il costo settimanale per ogni turno si aggira sulle 120.000 lire mentre all'atto dell'iscrizione del periodo prescelto, ogni socio dovrà versare la somma di L. 50.000 per turno quale anticipo per l'acquisto dei rifornimenti.
Le iscrizioni sono aperte dal 10 giugno p.v.
La Casa sarà aperta dal 10 luglio al 21 agosto per un totale di sei settimane. Il periodo dal 21 al 28 agosto, con una presenza minima di 10 persone, il N. Reviglio resta aperto a disposizione di quei soci che vogliono trascorrere una settimana in conduzione diretta (senza cuochi). In questo caso la quota è di L. 45.000 e sarà a cura dei partecipanti la pratica in cucina e relativa pulizia dei locali.

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   ROCCIAMELONE


Sul finire dell'estate, sabato 27 agosto, saranno inaugurati ufficialmente i rifugi della vetta e di Cà d'Asti completamente rinnovati. Il programma è stato parzialmente ultimato e la grande mole di lavoro, impegno e sacrificio presenta ora la sua realizzazione.
Uniti agli amici della Diocesi di Susa, all'ANA, a tutti i collaboratori che in questi anni hanno profuso giorni di lavoro e di fatica, ci troveremo lassù a recitare una preghiera di ringraziamento alla Madonna del Rocciamelone.
Il programma della manifestazione verrà indicato ai Soci e trasmesso a tutte le Sezioni per una massiccia e significativa adesione.

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   SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA


La settima edizione di questo importante incontro avrà luogo dal 28 agosto al 4 settembre, nel suggestivo Gruppo delle Pale di San Martino.
Ospiti della sezione di Verona che si accolla il peso della organizzazione, rivolgiamo l'invito ai soci per una buona partecipazione in capicordata e presenza attiva.
Coordinatore della settimana sarà la guida alpina Silvano Vinco, esperto e generoso uomo di montagna.
La Sezione, come nelle passate edizioni, fornirà ai partecipanti un contributo per le spese sostenute.
Iscrizioni in Segreteria.

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   RADUNO INTERSEZIONALE 1983


Organizzato dalla Sezione di Moncalieri nei giorni 10 e 11 settembre, sarà incentrato sulla inaugurazione del nuovo bivacco posto al passaggio superiore del Gelas, sulla cresta nord-est della Cima Chafrion a quota 2710 m.
I Soci sono invitati a questo importante e significativo incontro alpinistico situato in una meravigliosa cerchia di montagne.
Iscrizioni in Segreteria.
PROGRAMMA:
Sabato 10 settembre
- ritrovo presso la Casa per ferie della Giovane Montagna a S.Giacomo di Entracque
- formazione delle comitive - pranzo e partenza dei partecipanti alla gita B
- cena e partenza dei partecipanti alla gita C
- pernottamento
Domenica 11 settembre
- sveglia ore 5
- colazione
- ore 5,30 partenza dei partecipanti alla gita A
- ore 10,30 ritrovo al bivacco di tutti i partecipanti S. Messa e inaugurazione del bivacco
- pranzo al sacco e ritorno a S. Giacomo di Entracque
Si avvisa che la casa per ferie di S. Giacomo è aperta dal sabato mattina 10/9 al lunedì sera 12/9; ciò per favorire in particolar modo i Soci che provengono da Sezioni lontane.
La Sezione di Moncalieri, nell'intento di favorire il maggior numero di partecipanti, cercherà nel limite del possibile di contenere i costi di partecipazione.
GITA A - Partenza da S. Giacomo domenica 11 settembre.
ore 5,30 per il Pian del Rasour - Grange Pantacrèus, circa 4 ore su sentiero tracciato, gita che non presenta difficoltà.
GITA B - Partenza ore 14 sabato 10 settembre per il Rifugio Pagarì, cena e pernottamento; domenica 11 sveglia alle ore 7, salita alla Cima Maledia per il canalino e proseguimento per il bivacco Moncalieri - media difficoltà - occorrono ramponi, piccozza e corda. Posti limitati a 15.
GITA C - Partenza ore 20 sabato 10 settembre per il Rifugio Soria - cena e pernottamento; partenza domenica 11 alle ore 6 per il colle della Maura, traversata dei Ghiacciai del Gelas e proseguimento per il bivacco Moncalieri; media difficoltà, occorrono ramponi, piccozza e corda. Posti limitati a 30.

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   LA NOSTRA SEDE


Alla presenza del Presidente centrale dr. Pesando, degli amici delle Sezioni di Ivrea, Moncalieri e Pinerolo, del Corpo Nazionale del Soccorso Alpino, del Club Alpino Italiano, della GEAT, e di circa 150 fra soci e simpatizzanti, sono stati inaugurati i locali della nuova sede, benedetti da Don Secondo Tenderini e Padre Onorato.
È stata una serata di amicizia e di allegria, fra giovani ed anziani,vecchi e nuovi soci.
La Sede è quindi pronta a ricevere anche i soci più refrattari ed esigenti.
Un grazie ulteriore a quanti hanno collaborato alla riuscita della serata ed ai cortesi sottoscrittori (Sigg. Buscaglione, Meliga, Rosazza, Capretti, Proserpio, Maffei, Ravelli, Solera L., Rossetto G., Isacco, Lajolo, Marocchino, Degiorgi, Ponzio.

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ATTIVITÀ PREVISTA


   4-5 GIUGNO - VISOLOTTO (3348 m)


Località di partenza: Castello di Pontechianale (1603 m)
Dislivello in salita: 1° giorno 847 m - 2° giorno 898 m
Tempo di salita : 1° giorno 2 ore 30' - 2° giorno 3 ore 30'
Difficoltà : F il primo giorno - 2° giorno AD necessari: corda, piccozza e ramponi
Percorso:
1° giorno: percorrere da Castello di Pontechianale il vallone di Vallanta salendo lungo il fianco destro orografico per pendio dapprima ripido e poi pianeggiante. Attraversato il torrente si procede su di una mulattiera che sale dolcemente verso il fondovalle; lasciato a sinistra il sentiero che sale al passo della Losetta si perviene al rifugio Gagliardone (2450 m).
2° giorno: dal rifugio si percorre un canalone detritico e si sbocca sull'ampia morena del ghiacciaio di Vallanta. Superato un ripido pendio instabile della fronte morenica ci si inoltra sempre più nel vallone delle Cadreghe; lasciata la traccia che va al colle, presso l'ultimo nevaio, ci si immette nel canalone Coolidge, per neve e detriti, si attaccano le rocce in cima al cono e si sale per il canale stretto e ripido. Superato un salto di rocce ripide si continua per una facile crestina lungo il fianco destro orografico del canale e si raggiunge così l'intaglio a poca distanza dalla vetta del picco Montaldo.
Ritrovo di partenza: Corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto alle ore 8,00 di sabato 4 giugno
Direttori di gita:
C. Barbi - telefono 77.57.33
P. Ravelli - telefono 87.64.24
E. Rocco - telefono 749.01.03
Mezzo di trasporto: auto private.

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   18-19 GIUGNO - LEVANNA ORIENTALE (3555 m)


Località di partenza: Forno Alpi Graie (1219 m) - Rif. Daviso (2270 m)
Dislivello in salita: 1° giorno: 1051 m - 2° giorno 1285 m
Tempo di salita : 1° giorno: ore 2,30- 2° giorno ore 3,30/4
Difficoltà : elementare al rifugio - media alla vetta
La Levanna Orientale è una montagna massiccia, caratteristica per la lunga cresta sommitale, quasi orizzontale, ben visibile dalla Val Grande e da Torino. Gode di un panorama straordinario ed il suo itinerario di salita potrebbe presentare, in condizioni di forte innevamento, qualche difficoltà nel superamento del caratteristico glacio-nevato superiore. Occorrono piccozza, ramponi e corda.
Per quanti non interessati dall'ascensione alla Levanna, è possibile effettuare alcuni itinerari escursionistici interessanti.
Ritrovo di partenza: Sede alle ore 13,30
Direttori di gita:
Franco Bo - telefono 309.50.88
Roberto Rosso - telefono 35.25.61
Mezzo di trasporto: auto private
Termine ultimo di prenotazione: 9 giugno 1983

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   2-3 LUGLIO - GRANDE ROUSSE (3607 m)


Località di partenza: Uselieres (1780 m) Valgrisenche
Dislivello in salita: 1° giorno: 1070 m - 2° giorno 757 m per Punta Nord, 702 m per punta Sud
Tempo di salita : 1° giorno: 3 ore - 2° giorno 2 - 3 ore
Difficoltà : F il 1° giorno - AD il 2° giorno - necessari corda, piccozza, ramponi
Percorso:
1° giorno: lasciata l'auto a Uselieres al fondo del Lago di Beauregard, si sale per facile sentiero sino alle Alpi di Mont Forciaz (2180 metri). Di qui, per pendii dapprima più ripidi e poi più dolci, ci si porta sulla morena di sinistra del Ghiacciaio di Mont Forciaz e si perviene al Bivacco L. Ravelli (2860 m).
2° giorno: lasciato il bivacco molto presto, si risale il canalone di neve e ghiaccio con percorso il più verticale possibile, tenendosi a ridosso del costone roccioso che scende dal Colle della Grande Rousse. Il pendio, dapprima più dolce, sopra la crepaccia terminale si fa via via più ripido fin sotto al colle. Di qui vi sono due alternative: la punta Sud della Grande Rousse, con un breve tratto sul l'affilata cresta nevosa (30' - PD) e la punta Nord, che si raggiunge per facili roccette e con qualche passaggio un po' esposto (45' - PD). Dalla vetta spettacolare panorama sui massicci del Bianco e del Gran Paradiso. Per i più bravi da segnalare che la vetta della Grande Rousse può essere raggiunta anche dalla cresta nord, con arrampicata di circa 3 ore su rocce non sempre solide (AD).
Ritrovo di partenza: sabato 2 luglio - Corso Stati Uniti ang. Corso Re Umberto alle ore 8,00
Direttori di gita:
F. Ghiglione - telefono 35.93.91
P. Ravelli - telefono 87.64.24
Mezzo di trasporto: auto private
Termine ultimo di prenotazione: 30 luglio.

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   16-17 LUGLIO - GRANDE CASSE (3855 m)


Località di partenza: 1° giorno Termignon - 2° giorno Rif. Félix Faure
Dislivello di salita: 1° giorno: 208 m - 2° giorno: 1340 m
Tempo di salita : 1° giorno: ore 2,30 - 2° giorno: ore 4,30
Difficoltà : salita su ghiacciaio per buoni alpinisti (corda, piccozza, ramponi e... carta d'identità)
Questa gita sarà effettuata in una località che, pur non essendo lontana da Torino, è poco frequentata dagli alpinisti "nostrani"; si percorrerà una delle zone molto belle del parco nazionale della Vanoise e dalla vetta il panorama è veramente superbo (per quel giorno la direzione gite garantisce una visibilità perfetta, per lo meno all'interno del rifugio!)
1° giorno: in auto da Torino per il colle del Moncenisio (o traforo del Frejus) fino a Termignon (100 km); poco prima del paese da un tornante si stacca sulla destra una strada molto panoramica che, dai 1300 metri di Termignon, si inerpica fino ai 2307 metri di Bellecombe. Lasciata l'auto si arriva con percorso pianeggiante, su strada vietata agli automezzi, al rifugio du Lac (2364 m), e quindi, in leggera discesa (ossia con dura salita il giorno successivo!), ai chalets Entre deux Eaux (2107 m) da dove il sentiero supera una ripida bastionata fino all'imbocco dell'ampio vallone pianeggiante al fondo del quale è ormai visibile il Rifugio Félix Faure al colle della Vanoise (2515 m). È possibile, per i più pigri, raggiungere il rifugio con una marcia più breve da Pralognan (impianti di risalita) ma con un percorso sensibilmente più lungo in auto (oltre 200 km).
2° giorno: la maggior parte del percorso è visibilissima dal rifugio. Si costeggia verso Sud il Lac Long e si mettono i ramponi per attaccare sulla sinistra il primo salto del ghiacciaio des Grands Couloirs; poco dopo la pendenza diminuisce e si arriva facilmente al "plateau moyen" (ore 2,30 dal rifugio). Il ghiacciaio si raddrizza sensibilmente ed in un'altra ora e mezza si arriva al colletto superiore da dove una panoramicissima crestina di neve ci condurrà in vetta (ore 4,30 dal rifugio).
Ritrovo di partenza: Corso Stati Uniti ang. Corso Re Umberto
Direttori di gita:
Pier Massimo Ponsero
Giorgio Rocco (tel. 749.01.03)
Mezzi di trasporto: auto private

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   3-4 SETTEMBRE - TSANTELEINA (3601 m) - GRANTA PAREI (3387 m)


Località di partenza: Thumel (1879 m)
Dislivello in salita: 1° giorno 406 m - 2° giorno 1316 m / 1102 m
Tempo di salita: 1° giorno ore 1,30 - 2° giorno ore 4 - 6
Difficoltà: buoni alpinisti (corda, piccozza, ramponi)
Percorso: da Thumel si prende il sentiero che in lieve salita percorre il fondovalle e raggiunge la strada interpoderale poco prima del ponte sulla Dora di Rhêmes di qui in mezz'ora al Rif. Benevolo (2285 m). Dal Rifugio si attraversa un vecchio ponte sulla Dora e lasciate a destra le rovine di vecchie baite si risale una ripida spalla che porta sulla larga cresta che divide la valle di Rhêmes dalla comba Goletta. Si percorre in lieve salita questo crestone fino al segnale di S. Bernardo (3003 m) che si lascia sulla sinistra per risalire in lieve pendio il ghiacciaio di Goletta fino allo scivolo scendente dalla Granta Parei. A questo punto coloro che intendono salire alla Granta Parei attraverseranno la crepaccia terminale e per lo scivolo ghiacciato e poi per facili rocce alla vetta (3387 m). Coloro che intendono salire alla Tsanteleina proseguiranno in leggera discesa fino al colletto Tsanteleina (3154 m) quindi per il ripido pendio ghiacciato Nord alla vetta (3601 m).
Ritrovo di partenza: Sede alle ore 14,00
Direttori di gita:
Adami telefono 606.23.83
Buscaglione telef. 39.66.80
Mezzo di trasporto: auto private.

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SERATE IN SEDE


   SERATE IN SEDE


Grazie all'interessamento di Gianni sono stati proiettati in sede il film "Oltre la vetta" di sci-alpinismo, e "Coppa del mondo (discesa libera)". Molto interessanti sia per qualità di ripresa sia come contenuto, peccato che la partecipazione dei soci in questa occasione sia stata scarsa.
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ATTIVITÀ SVOLTA


   6 MARZO - TÊTE DE CRÉVACOL


Per l'ennesima volta questa stramba annata sciistica ci costringe a cambiare meta e così, dopo molti tentennamenti, decidiamo alle ore 7 di domenica 6 marzo di andarci a sgranchire i muscoletti sui pendii della TÊTE DE CRÉVACOL. Appena scesi dalle auto, un manipolo di super veloci guidati dal solito "arzillo ragazzotto" Fiorenzo si inerpica lungo l'usuale itinerario; mentre i restanti (forse anche ammaliati dalle note musicali provenienti dallo zaino di uno dei capi gita) seguono per circa un chilometro il fondo valle e, passando per le Baite Merdeux, raggiungono l'ampio costone che scende a sud, direttamente dalla punta. In quattro ore circa tutta la comitiva è in vetta a godere dello splendido panorama estendentesi dal Col Serena al Combin.
Un tempo magnifico e il sole già abbastanza caldo consigliano però, dopo due ore, di abbandonare la punta; per dar modo al Circo Bianco (in questo caso più Circo che mai data la pessima qualità della neve) di esibirsi in tutti i suoi numeri di Free Style e Arte varia.
Degni di nota saranno un tuffo carpiato con mezzo avvitamento di un non meglio identificato "Sapeur pompier" di Martigny e una enjambè con finale a pelle di leone di "Cucciolo" che avrebbe fatto impallidire anche la Fracci. Gli altri 41 partecipanti si sono comunque salvati egregiamente e, alla fine, ci sono stati gloria e onore per tutti.
In piola, a Bosses la tecnica di tritaggio è una sola, per cui gli atleti trovatisi attorno al tavolo spendono le ultime energie loro rimaste, nel cercare di agguantare nel minor tempo possibile: salciccie, budini, toma e prosciutto.
M. P.

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   13 MARZO - PALESTRA DI BORGONE


Dopo una magnifica settimana accompagnata incessantemente dal sole, la domenica ci attende al varco con un cielo cupo e una temperatura tutt'altro che primaverile; pur con poche speranze, si parte ugualmente. A Giaveno piove, però non si dispera ancora; ci vuole la neve per convincere gli ardimentosi rocciatori ad invertire la marcia e dirottare sulla Val di Susa. La pioggia si dirada, e così decidiamo di fermarci a Borgone, anche se ormai è sicuro che il sole non ci allieterà con la sua presenza. Si formano due gruppi, e mentre il primo prosegue nella passeggiata, l'altro inizia a prepararsi per l'attacco delle vie nella cava inferiore. I capicordata, improvvisatisi alberi di Natale, si decorano con nuts, moschettoni assortiti e rinvii coloratissimi: finalmente si arrampica; dalla via normale ai "piedi di burro", dalle "dita brucianti" alla via di sinistra: ce n'è per tutti i gusti e capacità, e ognuno è libero di compiere le più strane ed eleganti evoluzioni (anche se è impossibile appurare fino a che punto queste siano intenzionali). Si continua ad arrampicare fino al tardo pomeriggio, quando il freddo induce i prodi alpinisti a riporre nello zaino le scarpette e l'imbragatura.
Silvana Ponsero

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   20 MARZO - MONTE PINTAS


In sostituzione del "Colle delle Coupe" troppo innevato e pericoloso è stata ripescata la gita al M. Pintas 2543 m. Quarantuno i partecipanti, giornata meravigliosa e tutti in vetta o al sottostante colletto. La discesa si presenta nella parte alta con ottima neve soffice specie nei canali, poi nelle quote più basse sempre più pesante e bagnata. Nonostante tutto i più virtuosi riescono ad esibirsi in evoluzioni semi-acrobatiche su neve fradicia. A fine gita siamo tutti invitati a casa di Pier Massimo al vicino Frais. La casa è capiente ma non abbastanza per una comitiva così numerosa. La buona volontà, l'allegria e l'ottima merenda ha risolto tutto e la sera si conclude con una bella cantata sulla terrazza della casa. Essendo la merenda offerta totalmente da Pier Massimo si è voluto approfittare per raccogliere una sommetta da devolvere al fondo di solidarietà alpina.
A. F.

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   XIX RALLY SCI ALPINISTICO ALPI OCCIDENTALI - PRAGELATO 27-28 MARZO


Dopo una vigilia di vento freddo e tormenta la mattina si presenta calma e serena. Il percorso non eccessivamente impegnativo, l'atmosfera amichevole e serena.
Venti le squadre partecipanti. Dopo la gara Messa comunitaria, pranzo e allegria.
Poi le prime avvisaglie di quanto farebbe piacere tacere, ma che riportiamo per dovere di informazione. La giuria ha interpretato il regolamento - peraltro incompleto - in un modo quanto meno discutibile. Reazione sproporzionata dei presunti danneggiati. Parole grosse, risentimenti, intervento amareggiato del nostro presidente teso a calmare gli animi.
Il giudizio su quanto è avvenuto può variare a seconda dei punti di vista ma rimane il fatto che il Rally è nato per unire nell'amicizia e solidarietà i soci delle varie sezioni. Sarà quindi necessario analizzare le varie proposte per evitare il ripetersi di fatti spiacevoli. Una revisione del regolamento che non dia possibilità di interpretazioni personali.
La discussa classifica è stata - in seguito - ridiscussa e aggiornata e sarà pubblicata sulla rivista.
A. F.

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   2-3-4 APRILE - PASQUA AL "N. REVIGLIO"


Quarantuno i partecipanti, soprattutto di Torino e Pinerolo.
Un po' di confusione in cucina, ma molta tolleranza e amicizia da parte di tutti. Questo ritrovo presso la nostra casa è stato come sempre positivo, peccato che il tempo non sia stato particolarmente favorevole ed abbia limitato l'attività sciistica.
A. F.

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   9-10 APRILE - PIC D'ASTI - VAL VARAITA


L'intenzione era di salire al M. Ferra poi, visto che la gita in questione risultava troppo corta (?) abbiamo "ripiegato" sul Pic d'Asti, una meta ambita da tutti gli sciatori alpinisti con un minimo di "carriera" alle spalle. Ma parliamo della salita... Forse un po' monotona, tra valloncelli e ripidi e regolari pendii, lo sguardo fisso su quella cuspide rocciosa; noi arriveremo lassù quest'oggi, ci arriveremo se non corriamo troppo. Ora siamo alla sella d'Asti, dentro la maggioranza di noi la voglia di salire in vetta. Lasciamo gli sci, iniziamo a salire per un ripido canale nevoso, poi per una cresta di roccia insicura fino sulla cima, a 3219 m. Siamo proprio in punta, lo confermano certi atteggiamenti dei partecipanti; Piermassimo si è addormentato, Roberto urla e gesticola, tutti gli altri abbarbicati alla piccola croce scattano foto ricordo.
Poi, la discesa, curve un po' forzate nella neve marcia e capitomboli per tutti. Ma ognuno di noi esprime la propria gioia e voglia di muoversi, di essere ancora in montagna con gli amici.... Il sole ci ha lasciato i segni sul viso, ancora una volta ha fermato il sorriso che illuminava il volto di ognuno di noi tra una curva e l'altra.
Oviglia Maurizio

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   23-24-25 APRILE - TRE GIORNI DI SCI ALPINISMO ALL'ALPE DEVERO


In una grigia mattina di aprile, un coraggioso gruppo di alpinisti abbandonò la caotica metropoli per dirigersi verso l'assoluto silenzio delle alte vette. La loro forza di volontà non venne piegata nemmeno dal terribile diluvio che li accolse a Goglio, dove doveva effettuarsi l'operazione più difficile e faticosa di tutta la salita: il trasferimento di zaini, sci, piccozze e ramponi dalle auto alla teleferica. Si cominciò quindi la marcia lungo una ripidissima mulattiera, mentre la pioggia continuava a cadere senza tregua; dopo ben un'ora e mezza di cammino, apparve finalmente, tra le fitte nebbie, il caldo ed accogliente Rif. Castiglioni (1640 metri). Qui gli alpinisti sfiniti poterono riposare le stanche membra e riempire gli stomaci brontolanti, preparandosi inoltre spiritualmente ad affrontare lunghi giorni di immobilità assoluta: infatti, dato il tempo molto variabile (dalla pioggia alla neve, e viceversa}, la possibilità di compiere una gita il giorno seguente appariva molto remota.
Invece, dopo alcune ore di sonno più o meno profondo, all'alba delle nove un piccolo gruppo di intrepidi sciatori decise di partire ugualmente, sfidando le intemperie e la sorte, sotto lo sguardo allibito e piuttosto assonnato degli altri partecipanti. Dopo aver trascorso alcune ore vagando per monti e valli senza una meta precisa, si decise finalmente di ritornare al rifugio; la discesa venne effettuata su una neve fresca magnifica, cercando di evitare i pini accuratamente nascosti dalla nebbia e riuscendo avventurosamente a guadare per cinque volte consecutive il medesimo torrente.
Le ore del pomeriggio furono trascorse in modi molto diversi, a seconda dei gusti di ognuno: alcuni scesero fino a Goglio, altri furono impegnati nella lettura o nel riposo più assoluto, altri ancora si divertirono giocando a nascondino. Finalmente giunse la sera, e con essa i festeggiamenti per il 25 aprile, organizzati dal gestore del rifugio insieme ad alcuni "compagni" giunti in elicottero durante il pomeriggio. Il clima di euforia generale non poteva non contagiare anche il gruppo degli "alpinisti" soprattutto perché erano apparse dal nulla tre bottiglie di micidiale genepy. Da quel momento cominciarono le conversazioni con i bicchieri, i vagheggiamenti di montagne irraggiungibili, le improvvise sparizioni in massa ed i tuffi più mirabolanti nella neve fresca. Comunque alla fine si riuscì a ristabilire un minimo di ordine e decenza, ed il sonno provvide a dissipare, almeno in parte, i fumi dell'alcool.
La mattina seguente, ognuno riordinò la propria attrezzatura, naturalmente inutilizzata, e si scese a valle per concludere questi faticosissimi "tre giorni di sci-alpinismo" con una colossale mangiata.
Silvana Ponsero

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   10 MAGGIO - ALA DI STURA (1075 m)


Tempo incerto. Piove però in periferia: figuriamoci quindi ad Ala di Stura, alle Courbassere! Dopo alcuni tentennamenti il gruppo si divide. Pochissimi però torneranno a casa. In otto partono per Foresto (lì si arrampica anche con la pioggia, una parte della palestra è riparata dai tetti sovrastanti) e la restante decina di partecipanti raggiunge Ala di Stura. Il tempo è ora "variabile": dalla pioggerellina fine alla pioggia battente. Mantelline, ombrelli, giacche a vento, poi partiamo decisi lungo il sentiero n. 238 del Colle d'Attia. Visibilità ridotta, al Pian d'Attia (1382 m) piove ancora; una schiarita ci lascia ammirare questo ameno gruppo di baite e ci obbliga a proseguire. Al limite della fascia boschiva la neve ci costringe a strane evoluzioni, alla ricerca di fazzoletti di prato già sgombri: nessuno ha le ghette, vi sono pure scarponcini bassi e scarpe da ginnastica. In mezzo alla nebbia intravvediamo le Alpi d'Attia inferiori (1710 m) e qui ci fermiamo per consumare uno spuntino. Il sole ogni tanto ci riscalda, ma è un'illusione di breve durata. Mentre scendiamo un temporale si addensa sulle nostre teste e si sfoga mentre stiamo per ritornare ad Ala di Stura. Qui, rimediata una torta (ti auguriamo ancora tanti di questi giorni e ci prenotiamo per l'anno prossimo), constatiamo che, come sempre dopo il temporale spunta il sole .....
Giorgio Rocco

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   9 GIUGNO 1983


Saranno proiettati in sede diapositive riguardanti l'attività invernale.
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VITA SEZIONALE


   VITA SEZIONALE


Partecipiamo al dolore di Sonia Tassinari Candutti per la scomparsa della mamma.
È mancato a Roma ad 84 anni il socio vitalizio Canova Marcello. Ormai solo qualche vecchio socio si ricorda di Lui che fu attivo per molti anni presso la nostra Sezione. Ci inchiniamo commossi e porgiamo le nostre condoglianze.
È scomparso improvvisamente l'Ing. Bianco Sergio. I vecchi soci lo ricordano con rimpianto quale simpatico amico di tante gite. Alla sorella Giuliana e ai parenti tutti la partecipazione commossa al loro lutto.

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   CONSIGLI SEZIONALI


Le prossime riunioni dei Consigli Sezionali sono fissate al 6 giugno,4 1uglio e 5 settembre p.v.
A queste riunioni sono invitati i Consiglieri, Delegati al Consiglio Centrale e quei Soci in grado di dare consigli e collaborazione fattiva.

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   BIBLIOTECA


Ultimamente la biblioteca è stata completata con nuovi volumi di letteratura alpina e guide alpinistiche - escursionistiche:
Pietro Giglio, Emile Noussen - Sci Alpinismo in Val d'Aosta - Ediz. Zanichelli. Itinerari di salite classiche si alternano ad itinerari di salita che per la prima volta vengono descritti.
Messner Reinhold - Il limite della vita - Ediz. Zanichelli.
Giuseppe Miotti, Ludovico Mottarella - Strutture di Valtellina. Arrampicate libere - Ediz. Zanichelli.
Samivel, S. Norande - La Grande Ronde autour du Mont Blanc - Ed. Glénat.
Grande Traversata delle Alpi - Ediz. CDA/Torino.
Montagna, Montaldo - Alpi Liguri - Ediz. CAI/TCI
Giorgio Merlo - Sci Alpinismo in Val d'Ayas - Ediz. CDA/Torino 30 itinerari, di ogni difficoltà e impegno, sono descritti in questa guida; copre una vasta zona che sconfina nelle contigue vallate di Valtournanche e Gressoney.
Eugenio Ferreri - Alpi Cozie Centrali - Ediz. CAI/TCI
Loris Bonavia, Mauro Previdoli - Sci Alpinismo in Val d'Ossola - Ediz. Grossi 65 itinerari nelle Valli Anzasca Antrona - Bognanco - Sempione - Divedro - Antigorio - Formazza - Vigezzo.
C. Zappelli - Monte Bianco, guida ai rifugi e bivacchi, versanti italiano, francese, svizzero - Ediz. Musumeci
Alessandro Giorgetta - Valdigne - Ediz. Zanichelli Itinerari escursionistici dell'alta valle della Dora Baltea (valli di La Thuile, Val Veni, Val Ferret e zone limitrofe)
Donato Erba - Intorno al Pizzo Badile - Ediz. Zanichelli Alte vie nella Val Masino - Bregaglia.
Horace Benedict de Saussure - Le prime ascensioni al Monte Bianco Ediz. Savelli Avventurose scalate di un naturalista del '700 al gigante delle Alpi.
F. Framarin - Parchi Naturali del Piemonte - Ediz. Musumeci.
Gianni Pieropan - 1915 Obiettivo Trento - Ediz. Mursia.
Gian Carlo Grassi - Gran Paradiso e Valli di Lanzo - Ediz.Zanichelli In questo volume sono descritte le più belle ascensioni ed escursioni della zona, completate da ottime fotografie.
E. Bernardini, O. Levati - Lungo le strade del Sale - Ediz. Sagep Esperienze di viaggio lungo le antiche strade commerciali che conducono dal Mar Ligure a Ginevra percorse da una spedizione guidata da Carlo Mauri.
Sucai, Torino- Dalle Marittime al Vallese - Ediz. CDA/Torino 100 itinerari sci-alpinistici meno conosciuti sulle Alpi Occidentali.
André Roch - Neve e Valanghe - Ediz. CAI Struttura e origine della neve e delle valanghe, le opere di soccorso, tecnologia della protezione contro le valanghe.
Italo Zandonella - Il Massiccio del Monte Grappa - Ediz. Ghedina
Franz Berghold - Guida all'alimentazione in montagna - Ediz.Zanichelli
C.A.I./Padova - Arrampicate sui Colli Euganei Guida alpinistica dei monti Pendice e Pino.
Reinhard Karl - Montagna vissuta: tempo per, respirare - Ed. Dall'Oglio Pagine autobiografiche di arrampicate sull'Eiger, sull'Everest, sul Cerro Torre, sul Gasherbrum II, ecc. pagine descritte con umorismo e gioia di vivere. Primo premio D.A.V. 1982 per la letteratura alpina.
Franco Bertoldi - Ascensioni con Gino Soldà - Ediz. Tamari
Kurt Diemberger - Cime e Segreti - Ediz. Zanichelli
Cesare Maestri - Il ragno delle Dolomiti - Ediz. Rizzoli
Reinhold Messner - Nanga Parbat in solitaria -Ediz. Istituto Geografico De Agostini Un ottomila in solitaria, questo libro narra la riuscita di questa eccezionale impresa, i fallimenti, le debolezze e le paure di Messner; la narrazione di un insolito confronto con la solitudine come forza.
Louis Trenker - Eroi della montagna - Ediz. Dall'Oglio Veloce storia dell'alpinismo dai primi pionieri fino a Messner, avvincente rassegna di grandi figure e di grandi imprese dell'alpinismo.
Nicolas Jaeger - Solitudine - Ediz. Dall'Oglio 60 giorni di solitudine sulla più alta vetta delle Ande peruviane, lo Huascaran, per compiere un esperimento di sopravvivenza.
René Desmaison - Professionista del vuoto - Ediz. Dall'Oglio Avventure, aneddoti divertenti e tragici, arrampicate di una guida di montagna in compagnia di dilettanti più o meno dotati.

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