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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1984
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VITA SEZIONALE
SETTANTESIMO GIOVANE MONTAGNA - RADUNO INTERSEZIONALE AL ROCCIAMELONE
15-16 Settembre
Il tempo incerto non ha impedito un massiccio afflusso di partecipanti a questa classica tradizionale gita.
Il Rocciamelone che è per tutti il simbolo di un antico amore cristiano per la montagna è per noi della Giovane Montagna qualcosa di più, perché accoglie sulla sua vetta, oltre alla statua della Madonna che domina dall'alto su tutto il Piemonte, anche il rifugio costruito nel 1923 che fu la prima realizzazione della nostra associazione.
È stato quindi un grande piacere vedere riunito sulla cima un numero così alto di soci in un clima di amicizia e solidarietà che riconferma ancora una volta l'unità spirituale della G.M.
Oltre cento soci giunti al sabato sera a Cà d'Asti sono saliti dal versante della Val di Susa. Una trentina sono saliti dal Rif. Tazzetti, altri ancora sono giunti con una levataccia in giornata da varie località.
Tutti stretti nel piccolo piazzale della vetta abbiamo assistito alla messa celebrata da Padre Onorato.
Poche parole pronunciate da Padre Onorato, da Pesando e da Ravelli per ricordare ai soci il significato di questo incontro nel 70° anno di vita della Giovane Montagna, per ricordare gli amici scomparsi, gli amici lontani e per un augurio alle fortune della nostra associazione,
A. F.
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LAVORI EFFETTUATI AL CHAPY
All'inizio dello scorso giugno si è dato l'avvio ai lavori per l'apertura estiva della nostra Casa per Ferie "N. Reviglio" allo Chapy.Un primo gruppo di soci ha provveduto all'acquisto e trasporto delle scorte alimentari, rinforzato il giorno seguente da altri soci che hanno validamente contribuito all'esecuzione dei lavori di sistemazione e pulizia, necessari tutti gli anni, per rendere il nostro Rifugio accogliente e pronto a ricevere i soci. È stato fatto il rifornimento del gasolio; la pulizia generale dei locali comuni, dal sottotetto alla cantina; il riordino delle camere compreso battitura di materassi e coperte, mentre all'esterno i più abili hanno terminato la raschiatura e riverniciatura della ringhiera dei balconcini al I e II piano, con sistemazione finale del sottoterrazzo e legnaia. Il bel tempo ha rallegrato la compagnia che alla fine dei lavori ha gradito moltissimo il "dulcis in fundo", fornito a sorpresa dal solito amico goloso! Restano da finire tutte le ante esterne delle finestre e il triangolo della facciata: sarà per la prossima volta.
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SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA
Dal 19 al 26 Agosto la Settimana di Pratica Alpinistica, organizzata dalla nostra sezione, ha visto riuniti allo Chapy d'Entrèves 44 soci della Giovane Montagna di 7 diverse sezioni:
Torino 20 partecipanti
Padova 8 partecipanti
Verona 5 partecipanti
Genova 3 partecipanti
Ivrea 3 partecipanti
Venezia 3 partecipanti
Vicenza 2 partecipanti
La parte tecnica del corso era seguita dalla Guida Alpina Giulio Filaferro; da Attilio Caoli e dall'aspirante guida Valerio Bertoglio (della Sezione di Torino) coadiuvati dagli istruttori nazionali Sergio Billoro e Toni Feltrin di Padova.
Domenica 19 agosto un gruppo di 20 saliva al Bivacco Ravelli in Valgrisenche e pernottava. Il secondo gruppo di 24 raggiungeva la stessa meta lunedì mattina.
Lunedì 20 ascensione alla Gran Rousse (gruppo di 20); pomeriggio tutti esercitazione di ghiaccio. Pernottamento in bivacco e in tende.
Martedì 21 gruppo di 24 in vetta alla Gran Rousse e gli altri esercitazione di ghiaccio con recupero di un ferito e autosoccorso. Rientro tutti allo Chapy.
Mercoledì 22 un gruppetto di 4 alla Aiguille Croux per la via Ottoz. Causa il maltempo la progettata gita al Bianco dal Gonella (10 cordate con 30 partecipanti + 7 dallo sperone della Brenva e 2 da altra via) viene annullata.
Pomeriggio: palestra di roccia a Dolonne e di ghiaccio a Pré de Bar.
Giovedì 23, nonostante il cattivo tempo, un gruppo sale al Piccolo Monte Bianco con Santa Messa al Bivacco Rainetto. Gli altri palestra di roccia a La Saxe.
Venerdì 24: piove! ancora e solo palestra.
Sabato 25. Tutti al Monzino, per tentare la Croux che, a causa del mal tempo, non viene effettuata.
Con la coda fra le gambe per il tempo maledetto, i partecipanti lasciano il Reviglio, certo non paghi del programma svolto ma, nonostante tutto, contenti della settimana trascorsa in amicizia.
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SOGGIORNO ESTIVO ALLO CHAPY
Come tutti gli anni ci siamo ritrovati numerosi e con tanta voglia di montagna nel sempre accogliente rifugio Reviglio.
La prima settimana di luglio è stata allietata dalla presenza di un gruppo di ragazzini che hanno movimentato l'atmosfera e messo a dura prova i responsabili di turno, mentre l'ultimo periodo ha visto riuniti soci di tutte le sezioni nella "Settimana di Pratica Alpinistica".
Il tempo ci è stato d'aiuto sino agli inizi di agosto, e poi ha fatto un po' le bizze, ma nonostante tutto l'attività alpinistica ed escursionistica è stata sempre notevole.
Un grazie di cuore va ai soci addetti alla cucina, per l'ottimo lavoro svolto ed ai vari responsabili di turno che hanno dedicato una settimana delle loro vacanze alla Giovane Montagna.
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ATTIVITÀ RAGAZZI
Dopo un lungo periodo di forzato riposo, a causa del maltempo, a fine giugno siamo finalmente riusciti con pochi coraggiosi a fare una bella gita a Pian Cervetto ed al Rifugio Toesca finalmente al sole.
Dall'8 al 15 luglio ha poi avuto luogo la settimana "ragazzi" allo Chapy con la partecipazione di 10 giovanissimi Soci che, pure nelle modeste gite (1 ora - 1 ora 1/2) hanno cominciato a prendere contatto con la montagna in tutti i suoi aspetti sotto la guida di P. Onorato. Anche una puntatina a Chamonix a vedere la Mer de Glace ha contribuito ad accrescere l'interesse dei partecipanti per le montagne ed i ghiacciai (oltre che per i gelati).
Bisogna dire che ad onor del vero il prato davanti al Rifugio Reviglio si è rivelato lo "stadio Olimpico" per il gioco al pallone.
Essendo, fino ad ora, la partecipazione numerica assai limitata, viste anche le avverse condizioni meteorologiche, si rinnova l'invito ai ragazzi interessati, dai 7 ai 15 anni, a prendere contatto con P. Onorato, Forneris, Zenzocchi per la futura attività.
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PROSSIMI LAVORI CHAPY
Come ogni anno, sabato 6 ottobre e domenica 7, giovani e non sono invitati allo Chapy d'Entrèves per i consueti lavori di manutenzione al nostro Rifugio Reviglio con ridipintura di serramenti e balconi e per la preparazione invernale, il tutto condito da un'ottima cenetta la sera di sabato con bagna caoda (se ci saranno volontarie addette alla cucina).
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ASSEMBLEA DEI DELEGATI A TORINO
Nei giorni 10 e 11 novembre si terrà a Pianezza, a Villa Lascaris, organizzata dalla nostra sezione, l'annuale assemblea dei delegati.
Il ritrovo è fissato alle 16:00 a Pianezza. A sera, dopo la cena, relazione del Presidente Centrale e dibattito. La domenica, giro turistico con visita a monumenti del circondario di Torino e pranzo sociale. Il programma dettagliato sarà esposto in sede.
Per informazioni rivolgersi ai responsabili, M. Teresa Bolla (34.11.85) e C. De Paoli (telefono 87.79.64).
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CONSIGLI SEZIONALI
Nel consiglio del 29 giugno si è parlato dello Chapy - gestione estiva. Sono stati ammessi 11 soci giovani e si è deciso di stampare la preghiera dell'alpinista di Padre Onorato. Viene illustrato il programma di sopralluogo ai bivacchi e si parla di gite sociali, esaminando i motivi per cui non riescono quelle alpinistiche.
Nel consiglio del 7 settembre vengono accolte le dimissioni di Destefanis da revisore dei conti e di Castagneri da membro della commissione Chapy. Viene letta e approvata la relazione sulla settimana di pratica alpinistica, impostato il programma per l'assemblea dei delegati e stabiliti gli ultimi dettagli organizzativi per il raduno al Rocciamelone. Ammessi nuovi soci Bricarello e Gamerro.
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RITROVO ANNUALE AL M. DEI CAPPUCCINI
Come di consueto ci troveremo al Monte dei Cappuccini per ricordare nostri defunti e reincontrare vecchi amici che per vari motivi vediamo sempre più raramente.
È un incontro di amicizia fra giovani e anziani al quale tutti sono invitati, specialmente coloro che hanno lamentato difficoltà di affiatamento con gli altri soci.
La messa prevista per le ore 10.00. Alle ore 11.00 ci troveremo nei sottostanti locali messi a nostra disposizione per un rinfresco e per la premiazione dei soci che hanno dimostrato fedeltà alla Giovane Montagna
per 20 anni:
Viano Mario
Bilardo Gino
De Giorgi Raffaele
De Giorgi Nella
e per 60 anni:
Cornaglia Fernanda
Cornaglia Germana
Bersia Pier Luigi
Alle ore 13.00: pranzo sociale
-Antipasti
-Agnolotti con sugo ai funghi
-Coniglio e Brasato con contorni
-Meringata
-Frutta
-Vino
-Caffè e pusa cafè
Prenotazioni in sede : L. 19.000.
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PELLEGRINAGGIO A ROMA
Purtroppo non siamo ancora in grado di conoscere la data in cui sarà possibile ottenere l'udienza pontificia.
La cosa è abbastanza complessa e non dipende naturalmente da noi.
Appena sarà possibile avere degli elementi precisi ne daremo tempestivamente comunicazione ai soci.
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ATTIVITÀ SVOLTA
17 GIUGNO - MONTE COLOMBO
Auffa Presidente! Ma se gliel'ho già detto al Consigliere... che... ma sì, che è una bella pretesa quella di avere una relazione di una bella giornata di nebbia!
E poi... dove siamo andati sarà meglio che te lo faccia dire da chi aveva la carta topografica in mano, ma non il sentiero sotto i piedi. Già perché di sentiero quel giorno neanche l'ombra anche perché per avere un'ombra ci vorrebbe il .... sole.
Quindi più che una relazione, la mia sarà una raccolta di sensazioni, di ricordi.
Ricordi ad esempio di moccoli tirati perché il sentiero è stato perso già... dall'inizio quando ancora c'era, poi di sentiero perso perché sotto la neve.
Sensazione di una banda di dispersi, tutti con i capelli grigi, chi per l'età, tutti per nebbia.
Ricordo di qualcuno che rotola, lui, il suo sacco e il suo ombrello. E dire Presidente che ti sapevo di origine Valsesiana e non biellese. Ed ora basta perché il consigliere rompe, dice che vuole solo due righe non un romanzo.
Anita R.M.
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1 LUGLIO - ROCCIAMELONE
Un esiguo gruppetto di soci ha deciso di andare fino in punta al Rocciamelone l'1/7/84, giorno in cui era prevista la celebrazione, nel pomeriggio alla Riposa, di una Messa in ricordo del socio scomparso De Maria. Dopo una terribile levataccia (ora di ritrovo: 4,30) e l'arrivo alla Riposa, la salita è proceduta bene con due brevi soste al rifugio Cà d'Asti e presso la croce di Ferro.
Raggiunta la cima, senza problemi, abbiamo recitato una preghiera di ringraziamento alla Madonna del Rocciamelone. Quindi, dopo esserci rifocillati, abbiamo raggiunto, a Cà d'Asti, gli altri soci che, partiti ad una ora più decente, si erano accontentati di arrivare al rifugio. Il gruppo, tra soste per l'acqua e smarrimenti per la nebbia incombente, è arrivato alla Riposa. Qui un ultimo gruppo di soci ci aspettava per la Santa Messa, celebrata da Padre Onorato.
Infine, sollecitati dalle incalzanti nebbie, dalla bassa temperatura e dal sonno arretrato, abbiamo fatto ritorno a casa.
Laura Valle
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30 GIUGNO - 1 LUGLIO - TORRE DI LAVINA
Sono cinque gli iscritti a questa gita sociale: Cesare, Mario, Giorgio e il sottoscritto. Non che la meta manchi d'interesse, anzi, è sicuramente una delle più belle salite in programma quest'anno, ma molti hanno preferito il Rocciamelone. Va bene, ce la godremo in pochi questa Torre di Lavina che, illuminata dall'ultimo sole, domina l'omonimo Vallone, il bivacco Davito, la mia tenda, e noi quattro, mentre attendiamo che anche Maurizio ci raggiunga. Non è infatti salito con noi, perché quest'oggi è andato ad arrampicare in Valle dell'Orco. Ma eccolo laggiù che appare, sta salendo velocissimo, senza neanche curarsi di seguire il sentiero. Non è un po' tardi arrivare all'attacco di una via di montagna alle dieci del mattino? È vero, non ci siamo certo affrettati durante la marcia di avvicinamento, ma poco importa, le condizioni atmosferiche paiono perfette e non è il caso di correre; ora la parete SSO è in pieno sole e non dovremo arrampicare al freddo.
Non facciamo tutti la stessa via: mentre Giorgio, Maurizio ed io ci divertiamo sulle placche e sui diedri della via Calosso, Cesare e Mario si cimentano con una delle crestine del versante SSE.
Pochi tiri ci separano ormai dalle rocce finali, quando ecco il colpo di scena: il vento, che fino ad ora ha spazzato la parete con raffiche violente ma innocue, comincia a trasportare neve. Forse si prepara una bufera. Nessuno ha più voglia di scherzare, bisogna sbrigarsi. Giunti in vetta iniziamo subito la discesa insieme agli altri due, ma solo alle 7 giungiamo alla base della parete SSE. Siamo fuori dalle difficoltà, ma è tardi, e sicuramente dovremo compiere l'ultima parte della discesa dal bivacco a notte fonda. Poiché una sola pila non è sufficiente ci dividiamo in due gruppi: Giorgio ha infatti memorizzato il sentiero e non ha problemi a guidarmi anche al buio; Cesare e Mario ci seguono con l'unica pila; Maurizio ci ha già preceduti sulla strada di casa.
Alle 11,30 raggiungiamo, praticamente distrutti, l'automobile.
Francesco Arneodo
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14-15 LUGLIO - GRUPPO DEL GRAND COMBIN
Arrivati al sabato quasi alla spicciolata nell'accogliente rifugio della Cabane de Panossière, scrutando un cielo ancora sereno (ma le previsioni e alcune nuvole all'orizzonte...), sono state decise le mete dell'indomani: Gran Combin per i due più ardimentosi e Combin de Corbassière per tutti gli altri.
Il mattino della domenica vedeva tutti partire e muoversi velocemente, inseguiti dalla nebbia, che poco dopo si trasformò in tormenta, avvolgendoci completamente. E così, quando si era già oltre metà strada, abbiamo dovuto ripiegare e rientrare al rifugio.
Il tempo inclemente non ci lasciò nemmeno arrivare incolumi alle automobili, dandoci una bella lavata. E anche questa gita, che doveva chiudere in bellezza il programma estivo, ci ha lasciati un po' delusi, ma con la speranza di rifarsi durante le ferie estive.
E.R.
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1-2 SETTEMBRE - BRIC BOUCIE
La prevista gita al Monviso viene annullata giovedì sera a causa dell'innevamento e si decide, in sostituzione, di effettuare la salita al Bric Boucie, in Val Germanasca.
Il rifugio del Lago Verde, punto di partenza per l'ascensione, è piccolo e affollato, solo tre di noi vi trovano posto: la più parte si sistema nelle tre tende di cui disponiamo mentre Roberto decide di collaudare all'aperto il suo sacco a pelo.
Il giorno dopo la salita al Bric Boucie viene compiuta per due itinerari: la cresta SO (Via Accademica) con difficoltà di III e la via Don Bessone sul versante SE, valutata D+, che però, a detta di alcuni, si rivela meno divertente del previsto.
Attorno alle 13 ci ritroviamo tutti in vetta, insieme ad un buon numero di altri alpinisti, a goderci un ottimo panorama.
Dopo un lungo riposo iniziamo la discesa per la via normale che richiede qualche cautela per la discreta esposizione. Ancora un'ultima sosta alle tende per dar fondo alle provviste e prendere un po' di sole e poi, rimessi gli zaini in spalla, facciamo ritorno alle auto.
Francesco Arneodo
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SERATE IN SEDE
21 Giugno
Un gruppo di nostri giovani soci ha proiettato una bella serie di diapositive riguardanti l'attività invernale, con particolare riferimento alla gita in Oberland Bernese.
Le ottime foto hanno sottolineato l'intensa attività della scorsa stagione sciistica.
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20 Settembre
Dopo la lunga pausa estiva una nuova serata riguardante 1' "haute route" del Gran Paradiso in sci ci ha trovati riuniti nella nostra sede. La lunga traversata è stata effettuata e ripresa con ottime diapositive da Fruttero Costanzo e Silvio Tosetti del CAI-UGET che hanno gentilmente speso per noi una serata e sono stati apprezzati e applauditi dai numerosi soci presenti.
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ATTIVITÀ PREVISTA
CORNO BIANCO (3320 m) 29-30 SETTEMBRE
Bellissima e conosciuta cima posta sullo spartiacque Valsesia-Gressoney, dalla quale, nelle giornate di bel tempo, si gode di un panorama spettacolare sia sulle cime del Rosa che su tutte le Alpi occidentali.
Itinerario 1 (Escursionistico)
Partenza sabato dalla frazione di Ca' di Janzo (1354 m) in comune di Riva Valdobbia (in auto da Torino, 170 km, 2 ore e 30') si percorre la bellissima Val Vogna toccando tutta una serie di agglomerati Walser. Dopo un'ora di sentiero praticamente in piano si sale al punto di appoggio del Cai Varallo all'Alpe del Rissuolo (2264 m - 3 ore), una baita in pietra adattata a dormitorio di fortuna nei pressi di un laghetto alpino. Pernottamento in sacco a pelo o in tenda.
Il mattino successivo si segue un ben tracciato sentiero che toccati i laghi Verde e Nero, sale al passo dell'Artemisia (corda fissa - facile). Superate le balze del passo ci si inerpica sugli ultimi tornanti del sentiero, tra sfasciumi di pietraia e, in 3 ore dal Rissuolo, si perviene alla vetta del Corno Bianco.
Il ritorno può essere effettuato dalla stessa via di salita, ma è anche possibile percorrere il vallone della Pioda e dei laghi Tailly, con discesa ad Alagna, completando così un suggestivo anello. Da Alagna si ritorna a prendere le auto a Ca' di Janzo.
Itinerario 2 (Alpinistico)
Sabato partenza da Alagna (1100 m) e salita su comodo sentiero al bivacco don Luigi Ravelli (2500 m - 4 ore) toccando la piana di Otro con il bellissimo agglomerato Walser, forse uno dei più suggestivi di tutte le Alpi. Pernottamento al bivacco.
Al mattino seguente si sale per un canalone dietritico, si attraversa un piccolo nevaio e si perviene al passo dell' "Uomo Storto", (ore 1,30 dal bivacco Ravelli). Di qui inizia una bellissima e non difficile arrampicata, sempre molto remunerativa perché si svolge tutta sull'aerea cresta spartiacque tra la Valsesia e la Valle di Gressoney. Si tocca la punta dell'Uomo Storto si aggirano alcuni torrioni, e, dopo un tratto in piano, si affrontano gli ultimi tiri che adducono alla vetta del Corno Bianco. Il percorso, non elementare (alcuni passaggi di III che tuttavia possono essere evitati) è molto bello, ma alquanto faticoso e richiede un discreto allenamento (4 ore dal passo dell'Uomo Storto). Giunti in vetta è possibile ridiscendere con gli itinerari proposti al punto 1.
Direttori di gita: Ravelli Pierluigi (650.20.72)
Alberto Guerci( 51.76.72)
Roberto Rosso( 35.25.61)
Ritrovo di partenza: sabato ore 8,00 con auto private
Per l'itinerario 2 sono indispensabili corda moschettoni fettucce
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GRIGNA - 13-14 OTTOBRE
Non possiamo fornire un programma dettagliato, ma la partenza è prevista per il sabato pomeriggio, con pernottamento al Rif. Porta al Pian dei Resinelli.
Si formeranno comitive diverse con larga scelta per arrampicatori ed escursionisti.
Chi è interessato alla gita è pregato di segnalarlo tempestivamente in sede per le prenotazioni al rifugio.
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TRAVERSATA MENTONE-MONTECARLO - 21 OTTOBRE
Itinerario di fine stagione, turistico con una parentesi escursionistica inclusa nel programma gite '84 al fine di soddisfare quella piccola parte di soci che per motivi vari, non può partecipare a tutte le gite in calendario.
La passeggiata da Mentone a Montecarlo, conosciuta come la "Promenade le Corbusier" inizia da Cap Martin e termina a Montecarlo-Beach con un tracciato a saliscendi sul mare di circa due ore.
Dopo il pranzo al sacco (a volontà nei lussuosi ristoranti della zona) è prevista la visita al Museo Oceanografico posto nel palazzo del Principe edificato sul promontorio roccioso del Principato di Monaco. Il Museo è uno dei più importanti del mondo con eccezionali testimonianze e reperti della vita dei mari e degli oceani.
Il viaggio, con partenza da Corso Re Umberto angolo Corso Stati Uniti, potrà essere effettuato in pullman se il numero dei partecipanti lo consentirà.
(Importante il documento d'identità non scaduto).
Iscrizione entro il 15 ottobre p.v.
Responsabili di gita: Anna Bo (tel. 309.50.88)
Giovanna Rainetto (tel. 88.30.93)
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TRAVERSATA SALBERTRAND-GIAGLIONE - 18 NOVEMBRE
La traversata costituisce una piacevole gita di fine stagione con percorso, di rilevante interesse culturale, a mezza costa nella Val di Susa (alto sulla statale) che utilizza vecchie mulattiere abbandonate, alcuni tratti di strade secondarie e l'antico "cammino dei celti". L'itinerario tocca molti antichi centri in cui la caratteristica architettura e disposizione degli edifici offre aspetti di notevole bellezza e interesse. È utile prevedere soste nelle borgate (Eclause, S. Colombano, Cels, Ramà, S.Antonio, Giaglione). Il percorso richiede circa 5 ore.
Da S. Lorenzo (frazione di Giaglione) si scende nell'abitato di Susa (45 minuti) da dove si può ripartire per Torino.
Il mezzo di trasporto è il treno, con l'alternativa del pullman se il numero di iscritti è sufficiente.
Ritrovo ore (da stabilirsi in sede).
Direttori di gita: Arneodo E. (tel. 48.58.55)
Valle G. (tel. 32.46.02)
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MUSINÈ (1150 m) - 2 DICEMBRE
Il Musiné, montagna caratteristica all'imbocco della Val di Susa, è una meta ideale per gli escursionisti, sia per la vicinanza a Torino,sia perché è normalmente percorribile anche in inverno.
L'itinerario di salita più comodo parte da Caselette, in prossimità del campo sportivo e con una comoda mulattiera risale la dorsale della montagna.
Ritrovo:ore 7,30 Corso Stati Uniti ang. Corso Re Umberto.
Direttori di gita: P. Onorato
Valle M. (tel. 32.46.02)
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16 DICEMBRE - SCI IN PISTA
Come prima uscita sciistica abbiamo previsto di sgranchirci le gambe in pista, tanto per riprendere familiarità con la neve. La località? È inutile anticiparla decideremo al momento in base all'innevamento.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
25 OTTOBRE
Saranno proiettate da parte dei soci più attivi le diapositive delle gite effettuate durante l'estate con particolare riferimento alla settimana d'alpinismo svoltasi al Chapy.
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22 NOVEMBRE
L'amico Valerio ci illustrerà con diapositive la vita del guardiaparco nel gruppo del Gran Paradiso.
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13 DICEMBRE
Saranno proiettate diapositive di carattere esclusivamente turistico riguardanti un recente viaggio di Fiorenzo in India e Nepal.
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VITA SEZIONALE
VITA SEZIONALE
Ha lasciato improvvisamente i suoi cari la socia Rosso Mochino Maria.
La sua immatura scomparsa ha colpito dolorosamente tutti i soci che si uniscono commossi al dolore di Augusto e Roberto.
Gli amici della sezione porgono vive condoglianze ad Anna Farò per la perdita del padre.
Franca Guida ha perso anch'essa il papà. Condoglianze vivissime di tutti i soci.
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PROSSIMI CONSIGLI
Il Consiglio sezionale è convocato nei giorni:
Venerdì 5 ottobre - Lunedì 5 novembre - Venerdì 30 novembre alle ore 21,15
(Si ricorda che i consigli sono aperti e vi possono partecipare oltre ai consiglieri e ai delegati, tutti i soci).
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DUE NUOVE VIE A MACHABY
Percorrendo la Val d'Aosta il nostro occhio non può non soffermarsi a guardare, forse un po' stupito, l'enorme placconata che si erge dai boschi di querce e castani vicino al secolare paese di Arnad. Pareti levigate dai ghiacciai salgono quasi dolcemente per morire nei prati sommitali, nei cui pressi sorge una medioevale frazione,oramai abbandonata. È proprio da questo gruppo di baite e dal Santuario posto dietro la corma, nel folto bosco di immensi castani, quasi per nascondersi alla civiltà, al trascorrere del tempo che qui pare si sia fermato, che prende il nome la oramai conosciuta palestra di Machaby.
Ben più volte mi à capitato di venire ad arrampicare su questa parete, ma ogni salita che facevo era una nuova esperienza sempre diversa da quella precedente. Anche su queste semplici placche si può ritrovare la gioia di una bella avventura, forse persa su qualche salita dell'estate passata o forse mai posseduta. Poco alla volta la ricerca di nuove possibilità di salita lungo le placche mi spinsero a provare la felicità di ideare nuovi itinerari e fu così che con un amico in una fredda giornata di dicembre abbiamo aperto nel settore destro della parete una nuova via che abbiamo chiamato appunto "Felicità Raggiunta".
Tre mesi dopo sono tornato a Machaby e questa volta, sotto un tiepido sole, ho aperto con un mio compagno una seconda via "I tetti Paranoici". Forse qualcuno le giudicherà due banali esperienze, ma per noi sono state molto importanti, anche se prive di quell'impegno fisico e psichico che si può riscontrare in alta montagna.
Itinerari:
VIA FELICITÀ RAGGIUNTA
Mochino R. e Calosso R. il 23 dicembre 1982.
Sviluppo 220 m - ore 6 (per una ripetizione occorrerebbero 4 ore).
Diff. MD. La via attacca al limite del settore destro della parete (scritta).
Salire una.placca fessurata lasciando a destra un albero (V-), sino a raggiungere una grande lama che si segue sino ad un alberello (IV). Da questo traversare a sin. sulla placca e proseguire obliquando leggermente verso uno spigolo arrotondato (1 ch. IV-/V-). Raddrizzarsi su un gradino (1 ch. VI-) e continuare per 3 metri verticalmente sino a raggiungere una cengia alberata (1 passo di VI+, 1 ch.) S1 40 m.
Scendere due metri a sin. e superare una placca posta a destra di un diedrino erboso (1 ch. V-) spostarsi successivamente nel diedro e giungere ad un terrazzino con piantina. Continuare verticalmente lungo una fessurina sino al giardino sospeso (1 ch. V/V-) S2 35 m.
Scendere alcuni metri a destra e attaccare un liscio e arrotondato spigolo sino ad un chiodo a pressione (V), di qui spostarsi leggermente sulla sinistra superando in centro la placca sino a tornare sullo spigolo per raggiungere un grosso albero (1 ch. V/VI+ delicato) S3 25 m.
Traversare alcuni metri a destra e poi verticalmente sino a raggiungere una fascia di tetti a lastre che si seguono verso sin. sino ad un diedro (IV+). Superarlo (l ch. l passo di V) e raggiungere un albero. Continuare verticalmente per una ventina di metri sino a raggiungere una buona sosta attrezzata su uno spigoletto (III+) S4 40 m.
Continuare su una placca poco inclinata in direzione di un tetto che si aggira sulla sinistra e di qui ad un albero (III+ 1 passo di IV-)S5 35 m.
Spostarsi di 2 metri a sin. (V-), superare un tettino e continuare sulla placca sino a raggiungere sulla destra un chiodo di sosta (IV+/III) S6 35 m.
Superarlo direttamente e dopo una ventina di metri si esce dalla parete (III) S7 25 m.
I TETTI PARANOICI - Mochino R. e De Giorgi R.
6/3/83 - Sviluppo 125 metri - ore 5 (per una ripetizione occorrono dalle 3 alle 4 ore).
Diff. ED - La via attacca sul settore sinistro della parete (scritta), 40 metri a sinistra della diretta al Banano.
Salire per alcuni metri una liscia placca sino a raddrizzarsi su uno scalino (V+) e continuare verticalmente in direzione di un diedrino (IV-/ IV+ ch) sino a raggiungere un piccolo tetto sulla destra sotto il quale si sosta (IV+/V-) S1 35 m.
Continuare alcuni metri sino ad arrivare all'altezza di una liscia e svasata placca (V- ch) superarla obliquando leggermente a destra verso una lastra (VI+ ch) e proseguire a sin. sino a raggiungere la base del primo grande tetto sotto cui si sosta (VI/V+) S2 25 m.
Traversare cinque metri a sinistra sino sotto l'unico punto superabile dello strapiombo. Salirlo direttamente e uscire su una grande lastra (ch A2 o VII+ in libera). Proseguire facilmente per alcuni metri, traversare a destra e sostare alla base del 2° tetto (IV-/III) S3 25 m.
Spostarsi a destra e superare un breve diedro che muore sotto lo strapiombo (2 ch V+). A questo punto si possono effettuare due uscite di cui è consigliabile la prima, esteticamente migliore:
A) alzarsi su un gradino, afferrare una buona presa e spostarsi gradualmente sulla placca sino a raggiungere una fessura (V/VII-).
B) All'altezza del primo chiodo nel diedro, obliquare a destra sino a raggiungere la fessura (V-). Continuare per essa aggirando sulla destra l'ultimo grande tetto sino a quando si sdoppia (ch.V/IV+). Proseguire in quella di sinistra, superare una pancia (V+) e raggiungere facilmente il giardino sospeso (III) S4 40 m.
Roberto Mochino - Sez. di Torino
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