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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1985



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
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VITA SEZIONALE


   TEMPO DI BILANCI


Come ogni anno, in occasione dell'Assemblea dei Soci di ottobre, il vostro presidente presenta il rendiconto annuale dell'Associazione: bilancio non solo di cifre e di attività svolta durante l'anno trascorso, ma un quadro generale sullo stato di salute della Sezione.
E, per entrare subito in argomento, possiamo dire che il bilancio del 1985 è abbastanza positivo.
Il corso di sci-alpinismo ha avuto un successo notevole, sia come numero di partecipanti che come quantità di gite effettuate; leggermente meglio, rispetto agli scorsi anni sono andate le uscite alpinistiche ed escursionistiche, mentre numerose serate in sede hanno caratterizzato la vita associativa. Non ci sono state serate esterne e quasi nulla è stata la partecipazione alle manifestazioni intersezionali (Rally e Settimana di pratica alpinistica).
Lo Chapy continua a essere il nostro principale punto di riferimento: ci si va da giovani e si ritorna sempre volentieri. Grazie alla collaborazione di tutti la casa non accusa certo i suoi anni,
Quest'estate si è tentata una formula diversa, con la collaborazione dei soci nei piccoli lavoretti di pulizia. Il risultato è stato più lusinghiero dei previsto: la casa sempre pulita e in ordine, tenuta con cura da tutti i partecipanti alle settimane e con un impegno neppur così gravoso come si poteva immaginare in un primo tempo,
Anche la cucina ha funzionato in modo perfetto e impeccabile, grazie alla infaticabile Maddalena,
L'esperimento potrà diventare nei prossimi anni regola definitiva, rendendo il Reviglio un po' meno albergo e più Rifugio. Notevole l'attività alpinistica svolta nelle settimane di soggiorno estivo: tra l'altro ricordiamo ascensioni al Bianco, all'Aguille Noire per cresta Sud, all'Aguille Croux, al Pic Adolphe, alla Tour Ronde, al Dolent, al Tacul, oltre alle consuete escursioni.

La vitalità associativa c'è, le gite hanno quasi sempre successo, i giovani si trovano e frequentano la sede (a proposito, perché non coinvolgerli maggiormente con un impegno in consiglio?) partecipano alla vita della Sezione, ma ... Ecco, il punto è proprio qui: manca, tra le nostre fila, quella tensione ideale che ha caratterizzato gli anni migliori della nostra Associazione. Manca lo sguardo al passato: quella che è stata la storia ideale della Giovane Montagna può essere capita, studiata, contestata, anche distrutta, ma è grave quando ti accorgi che per moltissimi non esiste, tout court. Caratteristica della nostra Associazione non è solo la Santa Messa durante le gite (sempre più difficile per carenza di sacerdoti) o il pensiero rivolto all'Altissimo in vetta al monte. L'essenza di un'Associazione che si ispira a principi Cristiani non può essere tutta qui. E neppure possiamo, come qualcuno propone, confonderci con una delle innumerevoli associazioni alpinistiche che propongono la difesa della montagna da mercificazioni o speculazioni o come un qualunque sci-club o circolo aziendale.
Altri devono essere gli ideali che ci sostengono e spingono innanzi, ideali di cui è piena di esempi la nostra vita associativa.
Lo spirito di servizio che deve animare i dirigenti e quanti hanno a cuore la vita della Sezione, la gioia di donare senza nulla ricevere, lo spirito cristiano di amore vero, non ipocrita, verso il prossimo, il carattere forte e leale di chi sale la via dell'alpe sorretto da un anelito ultraterreno e che saprà poi trasfondere nella vita di ogni giorno la gioia del suo animo: tutto questo vuol dire un'Associazione di stampo cristiano.
Rischiamo di diventare una delle tante associazioni alpinistiche, limitando la nostra essenza ad un aspetto esteriore e togliendoci ogni problema con l'aggiunta del fatidico "di ispirazione cristiana" un po' ovunque.
Viene il dubbio che la colpa sia nostra, di chi conduce l'associazione, che non si sappia motivare idealmente e sufficientemente chi ci segue. Viene spesso da chiedersi se quello che fai ha un senso, se forse non sarebbe meglio chiudere tutto come già qualcuno, e non certo l'ultimo arrivato, in passato aveva pensato.
In quest'ottica ognuno di voi dia, all'Associazione, il proprio fattivo contributo, cercando di guardare al domani senza dimenticare il nostro passato: solo così la Giovane Montagna avrà ragion d'essere e di vivere.
Pierluigi Ravelli

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   ASSEMBLEA SOCIALE


L'assemblea sociale della Sezione è convocata in via ordinaria per il giorno: GIOVEDI' 24 OTTOBRE ORE 21.00 presso la sede sociale per discutere e deliberare sul seguente ordine del giorno:
1) Relazione del Presidente
2) Situazione patrimoniale e conto economico al 30 Settembre 1985
3) Varie ed eventuali.

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   ELEZIONI SEZIONALI


Quest'anno scade il Consiglio della Sezione e i Delegati al Consiglio Centrale.
Allegate al notiziario troverete le schede per esprimere le vostre preferenze.
Vi ricordiamo che potete indicare fino a 14 nominativi diversi di consiglieri e 14 delegati al consiglio centrale.
I Consiglieri uscenti sono: Adami F., Bo F., Bolla G., Buscaglione S., Castagneri P., Ghiglione F., Guerci A., Palladino M., Ravelli P.L., Rosso R., Rocco E., Rocco G., Santilli G., Zenzocchi C., e i Delegati Scaduti: Adami F., Bersia P., Bo F., Boggero R., Bolla G., Buscaglione S. Castagneri P., De Paoli M., Ghiglione F., Lovera padre 0., Ravelli P.L., Rosso R., Rocco E., Rocco G., Zenzocchi C.
Hanno diritto al voto i soci in regola con la quota 1985.
Ai soci viene inviata la scheda (o più schede) che dovrà essere ritornata compilata e sigillata, al seggio elettorale entro le ore 22,00 di venerdì 25 ottobre 1985.
Il seggio elettorale resta aperto la sera di giovedì 24 e venerdì 25 ottobre.
Seguirà lo scrutinio.

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   OPINIONI E RIFLESSIONI


L'amico Renato Montaldo con il Suo scritto sul Notiziario della Sezione di Genova e pubblicato nella Rivista 4/1984, nell'analizzare il bilancio di un anno di attività, dai "risultati tecnici" al "bilancio sociale", si sofferma sulla validità attuale dei principi cattolici che nel 1914 furono fonte di ispirazione per la costituzione della Giovane Montagna.
Di questo argomento, importante e basilare per il prosieguo della vita associativa, si è parlato e scritto a più riprese, ma credo che nessuno può mettere in dubbio la validità ed attualità del nostro Statuto, proprio oggi dove la ricerca di certi valori, ieri accantonati, vengono ad essere rivitalizzati perché ritenuti essenziali alla formazione morale e spirituale dei giovani.
Dalle riflessioni di Renato Montaldo al contributo di Silvio Crespo di Pinerolo e conseguente disamina di Giovanni Padovani sull'1/1985 della Rivista, vorrei soffermarmi su alcuni tratti alquanto in sintonia nella loro umanità.
"Ispirarsi ai principi cattolici nella vita associativa vuol dire riuscire a fare, in associazione, una esperienza di comunità, trasformare l'associazione in una famiglia in cui ciascuno possa essere ben accetto per quello che è, rispettato e aiutato nei momenti difficili, prima in montagna e poi possibilmente nella vita di tutti i giorni...". (R. Montaldo).
"Tradurre in pratica i valori cristiani, e qui mi riferisco soprattutto alla Sezione di Pinerolo, vuol dire anche accettare quei pochi giovani di confessione diversa, che cercano di aderire alla nostra Associazione, senza discriminazione e senza insistere sulle differenze e sulle convinzioni religiose personali...". (S. Crespo).
"... Sarà dal nostro comportamento che testimonieremo ciò che la G.M. vuole essere. L'amicizia assurge a valore cristiano quando trascende l'occasionale piacere dello stare assieme e diventa disponibilità all'ascolto, alla parola, al coinvolgimento, a donare, ad assumere qualche posizione a rischio..." (G. Padovani).
Amicizia, aiuto nei momenti difficili in montagna e nella vita di tutti i giorni, rispetto verso quelle persone con convinzioni religiose diverse, disponibilità ampia e totale... dovrebbero bastare, se applicate nella loro pur umana possibilità di realizzazione a far decollare la nostra G.M. verso traguardi non impossibili, ma consoni all'effettivo significato dello Statuto.
Non è mai troppo ripetitivo ricordare che l'esempio di Uomini di alta levatura morale e spirituale hanno contribuito alla costituzione della Associazione, che oggi molte altre del genere invidiano, mentre taluni nostri Soci (non sono pochi e non solo giovani...) sono su una posizione di stallo o disinteresse.
"La testimonianza non si esaurisce con la Messa", e qui concordo pienamente ed aggiungo con malignità, che per molti rappresenta (mi si per doni l'esempio) un lasciapassare di pseudo fede onde continuare una vita futile, nell'ignoranza ai problemi altrui, pur a volte vicini e dolorosi.
Il problema dell'assenza del Sacerdote durante la gita sociale è grave, ma non si deve in nessun modo farsi fuorviare dall'effettivo e reale bisogno spirituale della preghiera comunitaria. In vetta, al rifugio, su un colle, non è proibito soffermarsi un attimo per dire grazie a Colui che, giorno dopo giorno, continua ad aiutarci, confortarci e proteggerci e, ricordare nello stesso tempo gli Amici scomparsi e quelli che oggi non sono con noi in gita.
Per me l'amicizia è sempre stata come una grande forma d'amore e procedendo nella vita ne ho apprezzato il valore. Nel pieno rispetto delle idee o convinzioni religiose diverse, ho sempre ritenuto utile applicare un principio di educata reciprocità in un dialogo schietto, fuori dai soliti e comodi convenzionalismi: certi esempi di maleducazione o sufficienza verso persone non in "linea con le proprie idee", sono dannose e non da sottovalutare.
La nostra Associazione, costituita da Soci giovani o meno giovani appartenenti ai ceti più disparati, ha compiuto da poco i suoi "primi 70 anni di vita". Tanti, troppi, pochi?
Sono convinto che in relazione alla sua ossatura, non riposando troppo sulle raggiunte mete del passato, animati da sincero e leale rapporto di collaborazione, dal Socio più semplice a quello più blasonato, senza peccare in arroganza o superiorità, ma soprattutto con tanta amicizia, (non soltanto ostentata in determinate occasioni), profusa con il nostro comportamento in tutti gli incontri di vita, saremo in grado di assicurare alla G.M. una lunga permanenza nel campo associativo, con un ambiente fedele a quei principi cristiani che non avremo tentennamenti o timori di sorta per affermarli in ogni momento.
I giovani... alcune Sezioni ne contano un certo numero, attivi e capaci individualmente, un po' ... scarsetti... nelle attività sociali.
Queste le accuse nei Loro confronti.

Non credo di essere persona da compromesso di comodo, ma ritengo sia cosa importante per tutti non esasperare i rapporti, cercare invece il contatto ed il dialogo, anche in presenza di difficoltà elevate. La loro età comporta già in partenza un modo diverso "di vedere" la vita associativa, che non sempre può essere accettato, ma neanche scartato a priori.
La partecipazione alle attività sociali, specialmente nelle gite di calendario, può risultare scarsa per talune Sezioni, non deve essere generalizzata alle restanti. La cosa più importante che noi adulti dobbiamo trasmettere ai nostri giovani, deve essere fondata su una amicizia leale e sincera, un esempio di vita cristiana coerente e responsabile, senza troppi fronzoli o episodi plateali, con un comportamento di reciproco rispetto ed amore alla montagna.
In un questionario che la Sezione di Torino ha inviato ai Soci nel 1983, a parte certe risposte abbastanza opinabili ad alcuni quesiti, sono alquanto indicative le seguenti proposte:
"più amici e meno alpinisti" (socio/a di anni 14) ...
"lasciare a tutti il giusto spazio evitando però che l'associazione si fratturi in gruppetti questo perché la G.M. deve, prima di tutto, offrire dei momenti di amicizia e di incontro., " (socio/a di anni 19)
"ricordare a tutti i soci, e in particolare alla dirigenza e ai soci più frequentatori, la morale e l'etica che deve animare ogni attività della G.M.: quella cristiana e in particolare cattolica... (socio/a di anni 30).
Tre proposte di tre soci di età diversa: tre possibili seri fautori di quanto l'amico Renato indica nella sua azzeccata "lettera al Notiziario" della Sezione di Genova.
Ed infine una ultima riflessione su un tratto di Silvio Crespo, là dove ricorda che ". entrando a far parte di una Associazione, non si spoglia della propria personalità, ma porta il suo bagaglio di esperienze, frustrazioni, condizionamenti, che ha accumulato nel tempo, e quindi a me pare che il primo passo da compiere sia l'accettarsi vicendevolmente senza falsi travestimenti interiori.,..".
La G.M. è una Associazione che, salda ai suoi principi cristiani, non ha emarginato o allontanato nel passato "elementi in crisi o in difficoltà" ma chiunque, di libera scelta, ne voglia far parte, non è richiesta alcuna spogliazione della propria personalità; deve, secondo il mio personale parere, avvicinarsi pian piano a quello spirito di servizio e di amicizia, così importante e così veramente cristiano che deve animare ogni momento della nostra vita sociale.

Un invito ai vari Responsabili perché, lasciando da parte taluni dubbi comportamenti (un colpo al cerchio ed uno alla botte onde acquisire la solita e comoda posizione di compromesso) diano una spinta con serio impegno e volontà, verso quel traguardo di effettivo associazionismo e comunanza spirituale, essenziale alla continuità della G.M..
E nel concludere vorrei ricordare un tratto di un Amico scomparso, socio della Sezione di Padova, che sul diario di montagna, al termine di una salita così scriveva: "... Son passati diversi giorni. Nella quiete della mia casa assaporo la gioia di quella salita, la sublime bellezza dell'amicizia. Raramente, penso, l'uomo può ricevere una prova della sua esistenza della forza di quella che ho vissuto. Penso a chi mi ha creduto, a chi mi ha dato il suo affetto, agli amici tutti...". A Voi giovani della G.M. un augurio perché l'amicizia e lo spirito cristiano, che animarono i compagni di cordata di Toni Gianese, l'alpinista cieco di Padova, possano essere sempre presenti nella Vostra vita e nell'attività di montagna. Franco Bo

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   ASSEMBLEA DEI DELEGATI - 9 - 10 Novembre


L'Assemblea dei delegati organizzata dalla Sezione di Moncalieri si terrà quest'anno presso la casa di incontro delle Suore di Via Pralafea a Luserna S. Giovanni.
Il ritrovo è previsto per sabato 9 novembre alle ore 15,00.
Inizio assemblea ore 16,00 con interruzione alle ore 19,00 per la cena e prosecuzione fino alle 23,30.
Domenica 10 novembre sveglia ore 7,00 - Colazione S. Messa ore 8,00 nella cappella interna e prosecuzione lavori assemblea (elezione ufficio presidenza centrale)
Ore 12,30: pranzo sociale.
Si ricorda che all'assemblea oltre ai delegati con diritto di voto possono partecipare tutti i Soci desiderosi di collaborare o conoscere i problemi dell'associazione.
Per coloro che lo desiderano sono previste visite ai musei (museo di cavalleria) e luoghi storici di Pinerolo.

La partecipazione, comprensiva di cena, pernottamento, prima colazione e pranzo si aggira sulle L. 30.000.- Prenotazione in sede.

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   SETTIMANA DI PRATICA ALPINISTICA - 1-8 settembre 1985


Nella suggestiva cornice delle Piccole Dolomiti vicentine si è svolta la settimana di pratica alpinistica organizzata dalla sezione dellaGiovane Montagna di Vicenza.
I partecipanti al corso, circa una ventina provenienti da varie sezioni, si sono ritrovati al rifugio "T.Giuriolo" (mt. 1457), in località Alpe di Campogrosso.
Di qui è stato possibile compiere ascensioni di varia difficoltà al Monte Baffelòn e ai Tre Apostoli nel gruppo del Sengio Alto, e alla Guglia Gei nel maestoso gruppo del M. Fumante.
Il bel tempo, arrivato dopo alcuni giorni di intensa nebbia, ha favorito anche l'attività di palestra, in cui sono stati illustrati e dimostrati gli aspetti fondamentali della pratica alpinistica.
Nel complesso l'esperienza si è dimostrata altamente positiva, sia per le conoscenze acquisite su un piano tecnico, sia per la possibilità di instaurare validi rapporti di amicizia con altre persone che condividono la passione per la montagna e per i valori che essa ci può comunicare.
La S. Messa che è stata celebrata all'inizio e al termine del corso, ha rappresentato un altro valido momento di unione per coloro che si sono trovati all'Alpe di Campogrosso.
L'ottima accoglienza da parte dei gestori del rifugio "T. Giuriolo" ha permesso infine di apprezzare pienamente quest'esperienza, che è augurabile molti soci della Giovane Montagna facciano o ripetano.
Sabina Gianasso

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   LAVORI ALLO CHAPY


Sabato 5 - Domenica 6 Ottobre
Tutti i soci volenterosi sono invitati allo Chapy nei giorni 5 e 6 ottobre per i soliti lavori di chiusura estiva e per preparare il Rifugio per l'inverno. Quest'anno, inoltre, occorre un aiuto un po' più numeroso per poter piazzare tutta la segnaletica e normativa antincendio. Necessaria, anzi indispensabile, la collaborazione di qualche brava cuoca.
Come sempre, il vostro lavoro sarà ricompensato con un bel grazie.
Il Presidente

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   CONSIGLI SEZIONALI


Nel consiglio del 28.06.85 si è parlato di adeguamenti alle norme antincendio al Reviglio mentre la commissione Bivacchi si occuperà di fare un sopralluogo al Pol.
Viene ammesso nuovo socio Mario Monterzino. Il Consiglio del 9 settembre ha deliberato interventi antincendio al Reviglio, sull'impianto elettrico, con rifacimento parziale a norma di legge ed altri interventi marginali. Inoltre ha convocato l'assemblea dei soci ed esaminato il consuntivo della gestione estiva dello Chapy.
Prossimo Consiglio convocato per venerdì 11 ottobre.

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   INCONTRO ANNUALE AL MONTE DEI CAPPUCCINI E PRANZO SOCIALE


DOMENICA 24 NOVEMBRE ORE 10.00

Come ogni anno saliremo ai Monti per ricordare i nostri soci defunti. La S. Messa, celebrata come sempre da Padre Onorato, sarà non solo momento di Fede, ma anche simbolica conclusione della nostra annata alpinistica e inizio di quella nuova.
Come sempre in questa occasione saranno premiati quei soci che vantano

un lungo periodo di fedeltà associativa. Sono soci da vent'anni:
- Capra Castino Margherita
- Rubele Antini Ada
- Forneris Giovanni
- Milani Cesare
- Rubele Angelo
- Valentino Loris
Dopo la cerimonia ci troveremo a Vinovo presso la "Società Vinovese" Via Marconi 8 per il pranzo sociale che sarà curato personalmente dalla signora Maddalena che molti soci hanno conosciuto e apprezzato l'estate scorsa al Chapy.
Ed ecco il menù :
Prosciutto crudo con ananas Vitello tonnato
Cotechini caldi con puré
Risotto ai funghi Cappelletti
Arrosto di vitello con patatine
Bollito misto con salse
Formaggi misti
Frutta Vino
Caffè L. 18.000

I posti purtroppo sono limitati ad 80. Chi desidera partecipare dovrà dare la propria adesione tempestivamente.

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   PREPARAZIONE CALENDARIO GITE


Giovedì 14 novembre ci troveremo in sede per impostare il calendario gite 1986.
E' gradita la partecipazione di tutti i soci che possono dare suggerimenti, proposte, consigli.
Particolarmente i più esperti sono caldamente invitati a partecipare.

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   SETTIMANA RAGAZZI


Si è svolta dal 7 al 14 luglio la settimana dedicata ai ragazzi (giovanissimi) presso la casa Reviglio al Chapy.
Grazie all'ausilio di alcune mamme e alla collaborazione dei ragazzi ci siamo gestiti autonomamente con ottimi risultati.
Il bel tempo ci ha permesso numerose gite nel gruppo del M. Bianco, sia sul versante italiano che francese.
Da parte dei giovani molto interesse per la montagna e la natura che la circonda.
M.R. Forneris

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ATTIVITÀ SVOLTA


   MONTE BASODINO - 1-2 giugno - Gita in calendario


Sarà che molti considerano chiusa la stagione scialpinistica con l'inizio del caldo in città, sarà che ognuno aspetta sempre che si decidano prima gli altri e tutti continuano a ripetere senza troppo entusiasmo "ma non viene proprio nessuno in gita domenica?!", o forse sarà stata solo una combinazione per cui ci si è trovati ognuno con un diverso im-pegno. Comunque sia stato, il fatto è che, giovedì sera, nonostante le splendide previsioni meteorologiche, gli iscritti alla gita al Monte Basodino consistevano nei soli capigita, presenti per puro "dovere"; un dovere a quel punto inutile e quindi evitabile, per cui la conseguenza è ovvia: la gita è annullata e una sorte simile tocca alla variante escursionistica in Val Formazza.
M.T.B.

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   GRANDE AIGUILLE ROUSSE - 15-16 giugno - (3482 m)


Pioggia e vento ci fanno salire rapidamente in macchina. Fallimento di una gita? No, certo, perché due ore prima davanti alle tende era una "spiaggia" improvvisata: materassini sulla neve, costumi da bagno (o quasi...), creme solari e abbronzanti. E i soliti commenti, la gita, la discesa fantastica su una neve primaverile "mollata" al punto giusto, il riposo meritato dopo le fatiche della salita, qualche pallina di neve che cade dall'alto, i complimenti: "Poteva fare 45° il pendio sotto il Colle della Vacca?" - "Direi di sì!!" - "Ma allora... siamo quasi de gli sciatori estremi!".
Tutto il resto è storia di sempre: avvicinamento e sistemazione del campo base al Pian della Ballotta (tende, ma esisteva pure la possibilità di utilizzare l'omonimo rifugio), salita sci a spalle su neve dura, la vetta. Ambiente interessante: ripido fino al Colle, lunga conca glaciale, ma facile dorsale. Gran panorama su tutte le Alpi, un mare di nubi in pianura, un vistoso "pesce" sul Monte Bianco, tutti non ci crediamo... almeno fino al pomeriggio.
Contenti e soddisfatti: è stata una bellissima gita, forse la discesa migliore della stagione; e allora... perché soltanto 6 (sei) partecipanti? (contando anche simpatizzanti e direttore di gita).
Giorgio Rocco

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   CòL SIÀ CERESòLE - Relassion dla gira del 16 giugn


An disdeut i soma trovasse a la matin pér la partensa con la certëssa 'd passi na bela giornà ansema.
Lassà le viture a Ceresòle, i soma anandiasse për un sentè che a montava 'n mes ai bòsch: un ver arlass për la vista e për le orije, faità al trafen dla sità. Passà 'l Còl Sià i soma fërmasse për disnè an broa d'un cit laghet. L'aria frësca e na nebia pitòst ës-ciassa a l'han cissane a calè a val.
Ancora na cita sosta prima d'intrè ant ël pais e peui a Ceresòle, andova la pieuva a ën'ëspetava a l'avàita.
Giorgio M. Robatto

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   23-23 giugno - Raduno Intersezionale a Monte Baldo


Un notevole numero di Soci, provenienti dalla quasi totalità delle Sezioni, ha partecipato al Raduno estivo 1985 organizzato in modo esemplare dagli amici di Moncalieri in località Spiazzi di M. Baldo.
Il sabato, con pioggia e temperatura autunnale, è stato impegnato come da programma previsto, nei lavori del Consiglio Centrale.
La S. Messa officiata nella splendida chiesetta di Spiazzi e, dopo la cena, in una conversazione sulle caratteristiche del Monte Baldo tenuta dal prof. Corrà e da una stupenda proiezione di diapositive a cura degli amici di Vicenza sulla "Storia del Bivacco ai Mascabroni di Cima Undici".

La domenica con sole ed aria frizzante, ha visto impegnati la maggioranza dei partecipanti alla salita al M. Telegrafo accompagnati dal professor Corrà che ha, con grande competenza e passione, ultimato la conversazione sulla struttura geologica della catena del Baldo.
Dalla vetta, panorama grandioso sul lago di Garda e sui monti circostanti, si è divallato con un percorso non propriamente agevole raggiungendo il pullman e la località di partenza.
Un grazie agli amici di Moncalieri per l'ennesima prova di efficienza organizzativa, al prof. Corrà per la pazienza dimostrata, ed ai giovani di Vicenza per la bella proiezione offerta. Bo E.

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   MONTE DISGRAZIA - 6-7 luglio


Tredici sono i partecipanti a questa gita, la prima del calendario alpinistico 1985: nove di essi si sistemano nel rifugio Ponti, altri quattro in due tendine. Il tempo, molto incerto alla sera, migliora durante la notte, e il cielo è pressoché sereno quando ci accingiamo a partire: siamo gli ultimi, tutti gli altri occupanti del rifugio (che sono molti, ahimè!) si sono già riversati sul sentiero che conduce al ghiacciaio.
Quando raggiungiamo la Sella di Pioda una lunga fila umana ormai si estende ininterrottamente dal colle fino alla vetta: lo spettacolo è deprimente. Decisi a tutto, attacchiamo anche noi la cresta, ma la salita è piuttosto faticosa a causa dell'affollamento che ci costringe a strane acrobazie per superare, incrociare, scaraventare giù dalla Nord le cordate che ristagnano sul percorso. Non è un'impresa facile, e molti di noi, infatti, desistono. Solo in quattro riusciamo a raggiungere la vetta. Ma riusciremo a tornare indietro?
Francesco Arneodo

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   POINTE DE LA GRANDE CASSE - 7-8 settembre


Partiti da Torino nella mattinata di sabato con tempo splendido giungiamo al parcheggio di Bellecombe, nel parco nazionale della Vanoise, verso mezzogiorno.
Di qui con percorso in gran parte pianeggiante e con una discesa che si rivelerà micidiale al rientro, perveniamo al Rifugio della Vanoise, dal quale si può "ispezionare" comodamente il percorso di salita del giorno seguente. Il pomeriggio termina prendendo l'ultimo sole o montando la tenda (vedi gruppo tendofili incalliti).

La sveglia alle 5,30 ci consente di partire al primo chiarore mentre molti altri alpinisti già si sono incamminati.
Iniziamo la salita sulla ripida morena di detriti per giungere poi sul ghiacciaio che ci porterà fino in vetta.
Aggirati una serie di crepacci si perviene al ripido pendio di neve e a tratti di ghiaccio, punto più impegnativo della salita.
Al termine di questo, 4 cordate raggiungono il colletto superiore. Qui 2 stanchi alpinisti cedono le armi e si fermano, mentre gli altri 7 proseguono per una crestina di neve fino in vetta. Dalla vetta il panorama è stupendo sia verso l'Italia che verso i gruppi francesi circostanti.
Il rientro al rifugio avviene molto velocemente data l'ora abbastanza avanzata e nonostante l'affollamento delle cordate nel tratto più ripido e ghiacciato del percorso.
Interminabile il chilometrico ritorno alle vetture alle quali arriviamo piuttosto distrutti. Valle Guido

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   COLLI EUGANEI E GIRO IN LAGUNA - 14-15 settembre


Gita riuscitissima con possibilità escursionistiche, turistiche e ... lagunari: due giorni vissuti con gli amici di Moncalieri, perfetti organizzatori, di Pinerolo, Padova, Mestre e Venezia, in allegria ed amicizia.
Nel primo giorno un gruppo da Villa di Teolo si porta a Venezia mentre i restanti partecipanti effettuano una interessante parte dell'Alta Via dei Colli Euganei in prossimità delle creste di R. Pendice e M. Pirio. Nel secondo giorno con la sapiente regia di Bepi Bona, la gita è imperniata sulla visita di alcune isole, preceduta da un attimo di raccoglimento presso la tomba dell'Amico Basilio Pagliarin.
Dopo la S. Messa in Burano ecco l'incontro con la "Sagra del Pesce" dove ognuno dei 100 partecipanti si diletta con pesce e polenta, seguito dalla visita delle varie botteghe di merletti e pizzi.
Imbarco verso le 15 ed inizio del viaggio di ritorno, con sosta a Torcello.
Un grazie a Bepi Bona, Evandro Rubini, Luciano Ghezzo che hanno facilitato la realizzazione della gita, accompagnata da un tempo splendido, mentre2 agli amici Moncalieresi siamo grati di questa ennesima prova di amicizia in un incontro intersezionale, più che positivo per la nostra Associazione.
Bo F.

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SERATE IN SEDE


   27 giugno


Serata di diapositive sull'attività scialpinistica inverno '85.
Carrellata di immagini di diversi autori presentata dall'amico Alberto secondo un suo schema di ricerca del bello che non privilegia le foto personali.
Da gennaio a maggio un piacevole viaggio in sci attraverso le nostre Alpi dapprima ammantate di soffice polvere bianca poi via via sempre più luminose fino ai colori forti ed alle ombre nette della tarda primavera.
Molte le foto d'azione dove il paesaggio è sfondo mentre l'elemento umano movimenta e dà vita all'immagine.
Un grazie agli autori e all'organizzatore per le ottime foto e la piacevole colonna sonora d'accompagnamento.

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   Giovedì 19 settembre


Proiezione di foto scelte di Elio Pastore
Una folata di fresca innovazione, un repertorio vivace ed interessante, un commento musicale accuratamente scelto; questi sono solo alcuni sintetici giudizi che mi vengono in mente a commento di una serata di diapositive decisamente fuori dal comune.
Le proiezioni alla Giovane Montagna sono di norma dei racconti cronologici che legano gli autori ai vertici del solito triangolo "quando", "dove", "come"; le immagini sono ridotte a mezzi, belli, stupendi, ma solo mezzi. Nessuno ci aveva mai proposto il tema che è scaturito dalla serata di Elio Pastore e cioè il bello è se preferite l'immagine fine a se stessa per il gusto di vedere qualcosa di bello.
Resterà un episodio isolato? Mi auguro proprio di no e pertanto invito tutti a non considerare la macchina foto esclusivamente come oggetto da riporre nello zaino perché qualcuno veda poi dove siamo stati.
Suggerisco invece a chi mi legge di lasciare qualche volta a casa lo zaino, i panini, le lattine di birra e magari anche gli scarponi, di prendere la macchina fotografica e un po' di fantasia e di catturare qualche briciola di bello qua e là per questo nostro meraviglioso pianeta. All'autore un grazie da parte di tutti i presenti legato all'augurio di poter ammirare ancora le sue opere.
A.Guerci

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ATTIVITÀ PREVISTA


   TRAVERSATA ALAGNA-MACUGNAGA ATTRAVERSO IL PASSO DEL TURLO


Domenica 13 ottobre - (mt. 2736)
Si lascia la carrozzabile al ponte dell'Acqua Bianca (1495 mt) e si segue l'itinerario 89, poco dopo l'alpe di Bitz (1603 mt) dove si prende a destra una mulattiera - segnavia 7a - che sale nel lariceto. Si seguono ampi tornanti fino a raggiungere l'Alpe Mittlenthele (1843 mt). Per un sentiero erboso ci si dirige verso l'alpe Foller, si lascia quindi il sentiero e si continua per la larga mulattiera, che risale l'ampio vallone, messa a posto dagli alpini. Si passa vicino all'alpe Gofenbodl (2231 mt). Si passano due piccoli laghetti del Turlo, si supera una valletta e si punta quindi a sinistra dove tra la bastionata rocciosa è aperto il Passo del Turlo mt. 2736. Al valico Padre Onorato farà la "Benedizione degli Attrezzi".
Sul versante opposto a quello di salita si stende la Val Quarmazza, percorsa anch'essa dalla strada militare fino a Borea di Macugnaga.
La partenza, in pullman, è prevista per le ore 5,30 da Corso Stati Uniti angolo Corso Re Umberto.
Direttori di gita:
Bosa Anna - tel. 30.65.52
Valle Laura - tel. 32.46.02

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   VIAGGIO TURISTICO LOSANNA GINEVRA - 27 ottobre


Se la stagione lo permetterà sceglieremo il Colle del Gran San Bernardo per l'ingresso nel territorio elvetico; di lì attraverso Martigny e la valle del Rodano giungeremo al Lago di Ginevra che costeggeremo fino a Losanna dove sosteremo.
Nel primo pomeriggio dopo pranzo (al sacco s'intende) raggiungeremo Ginevra situata all'estremità occidentale del lago. Dopo una breve visita alla città si ripartirà al calar della sera verso Courmayeur via più breve per tornare a Torino.
Per i più curiosi alcune cifre: lunghezza del percorso 580 Km; 3 passaggi di frontiera (ricordo per tutti la carta d'identità valida); tempo complessivo di viaggio: 7,5 - 8 ore, ora di partenza: 6; ora prevista di rientro in città: 22; numero minimo di persone necessarie per organizzare il viaggio in pullman: 30.
A richiesta dei partecipanti sono possibili variazioni dell'itinerario. In caso non venisse raggiunto il numero minimo di partecipanti verranno utilizzate le auto con probabile conseguente modifica dell'itinerario. L'organizzazione mette a disposizione un interprete di lingua francese per ogni necessità.
Direttore di gita:
A. Guerci - tel. 51.76.72

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   VALLE DI CHAMPDEPRAZ - LAGO BIANCO - 17 novembre - (2132 m)


Da Valle di Champdepraz si stacca dal fondo valle della Val d'Aosta quasi di fronte alla Val d'Ayas. Usciti dall'autostrada di Aosta a Verrès, e proseguendo per un breve tratto lungo la statale 26, si imbocca la strada di Champdepraz che si percorre fino al termine (Bartustà; 1300 m circa). Ivi lasciate le vetture si prende il sentiero per il lago Bianco (2132 m) e si cammina fino a quando le gambe reggono.
Per raggiungere il lago Bianco sono sufficienti circa 3 ore con un dislivello di meno di 900 m, mentre i più volonterosi possono arrivare con 1 ora di cammino in più, fino al pianoro del Gran Lago (2500 m), molto più gratificante dal punto di vista paesaggistico.
Ritrovo di partenza: Corso Vercelli angolo Corso Giulio Cesare alle ore 7,30 circa.
Direttore di gita:
E. Rocco - tel. 74.90.103 Mezzo di trasporto: autovetture

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   8 dicembre


Prima uscita in pista per assaggiare il sapore dell'inverno. Non stabiliamo in precedenza la località perché riteniamo opportuno effettuare la scelta in base all'innevamento.
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SERATE IN SEDE


   17 ottobre


Un gruppo dei nostri giovani presenterà una serie di diapositive:
"Agosto montagne mie non vi conosco!"
(Tour in Jugoslavia)

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   14 novembre


Foto scelte sulla propria attività alpinistica di Pividori Ivo (istruttore - scuola Gervasutti)
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   5 dicembre


Serata di diapositive della Missione
"Maki" (Etiopia)
presentate dall'Ing. Luigi Clerici, padre del nostro socio "Fratello Vincenzo Clerici".,

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VITA SEZIONALE


   VITA SEZIONALE


Andrea Pautasso
Improvvisamente, in silenzio e senza disturbare, lo scorso 25 luglio ha raggiunto il Regno dei Cieli l'amico Andrea Pautasso, Socio della nostra sezione fin dal lontano 1930, ora Socio Onorario e delegato al Consiglio Centrale.
Nella Giovane Montagna aveva trovato amici veri e sinceri, impegnati come lui nel testimoniare la propria Fede in momento in cui non era certo facile.
Fucino e membro attivo dell'Azione Cattolica, comandante partigiano e validissimo dirigente industriale, nel corso della sua vita ha sempre attinto con esemplare coerenza ai principi cristiani ed è rimasto legatissimo alla nostra Associazione, Amico disinteressato e generoso. Resta per sempre nei nostri cuori: lo ricordiamo con l'affetto e la preghiera e siamo tutti vicini alla sua cara Signora.
P.I.R.

Condoglianze della Giovane Montagna a Mario De Paoli per la perdita della sorella ed a Gianni Forneris per la perdita del padre.
Partecipiamo al lutto di Ernesto Proserpio per la perdita della mamma.

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