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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1986
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VITA SEZIONALE
ASSEMBLEA DEI SOCI DEL 20 NOVEMBRE 1986
L'Assemblea si apre con la relazione del Presidente sull'attività sezionale, quindi viene presentato il bilancio e il conto profitti e perdite al 30/09/1986, che l'Assemblea approva.
Si passa alla presentazione del bilancio preventivo per il periodo 01/10/86 - 30/09/87, dal quale risulta un passivo dovuto ai lavori di manutenzione straordinaria al Rifugio N, Reviglio.
Il Presidente inf1orma che: "Il passare degli anni e soprattutto le mutate disposizioni di legge in materia di normativa igienico-sanitaria per gli esercizi para-alberghieri e di regolamentazione antincendi hanno reso improcastinabili tutta una serie di lavori ed ammodernamenti.
A puro titolo di cronaca, l'elenco degli interventi è così sintetizzabile.
- Rifacimento impianto elettrico a norma CEI.
- Spostamento centrale termica in apposito locale.
- Rifacimento soffitto cucina,
- Creazione di due nuove docce ai piani primo e secondo.
- Revisione del terrazzo e della pavimentazione esterna.
A questi lavori, inevitabilmente, ne verranno abbinati altri, di manutenzione straordinaria, in parte già deliberati dalla Commissione Rifugi e Bivacchi (che sovraintende a tutti gli Interventi) e approvati dal Consiglio Sezionate.
Alcuni di questi lavori sono già iniziati, come la creazione del locale caldaia, l'ampliamento della cantina ed il rifacimento del manto impermeabile del terrazzo.
Altri seguiranno in primavera e si spera di poterli ultimare prima dell'inizio del periodo estivo.
A questo punto occorre fare alcune considerazioni su cos'è per noi il Reviglio, non solo punto d'incontro delia Sezione, ma retaggio dei nostri predecessori che ci hanno lasciato in eredità un bene che per noi tutti è venuto ad assumere quasi il significato di un simbolo. Ci costa, è vero, in termini di sacrificio ed anche di redditività, ma il mantenerlo così com'è, cioè per i soci e gestito da soci, è una scelta che onestamente non mi sento di porre in discussione: So bene anch'io che se scegliessimo altre formule di gestione, affidandole a terzi per intenderci, ne potremmo ritrarre un utile discreto e molti problemi in meno, ma diventerebbe senz'altro un'altra cosa, e questa prospettiva già in passato è stata discussa e scartata.
Pertanto, se vogliamo continuare così, come ora, è necessario che tutti i soci abbiano ben chiaro i problemi a cui si va incontro, che possono essere risolti solo grazie alla loro collaborazione ed all'amore spassionato per la nostra Associazione.
Sono sicuro che, se richiesti, Voi tutti non vi tirerete indietro, ma saprete dare il Vostro contributo aiutandoci nella realizzazione dei lavori e nel loro finanziamento.
Il Consiglio ha già scartato l'ipotesi di un mutuo agevolato con la Regione Val d'Aosta in quanto ritiene che, in due, massimo tre anni, con il trend di incassi di questi ultimi esercizi, potrà venire a casa del passivo.
La stipula di un mutuo di 20.000.000 avrebbe un costo notevole di impostazione della pratica e ci precluderebbe la possibilità di averne un altro in futuro, nella deprecata ipotesi di ulteriori gravi necessità,
Il Consiglio ha quindi ravvisato l'opportunità di sollecitare un intervento dei soci atto a risolvere il problema finanziario".
Propone quindi. di coprire il passivo chiedendo un contributo ai soci, ordinari in particolare, nella forma di un finanziamento a fondo perduto di L. 50.000 con dichiarazione della disponibilità da parte degli stessi di un prestito gratuito di almeno 100.000 lire da corrispondersi se e quando sarà necessario e rimborsabile in un paio d'anni a discrezione del Consiglio Sezionale.
Durante la successiva discussione emergono i suggerimenti di fissare quote per soci vitalizi (PARI) di chiedere un finanziamento alla Regione Piemonte (CAPRETTI), di richiedere ai soci un prestito con interesse (FORNERIS).
L'Assemblea, a maggioranza, approva la proposta inziale del finanziamento a fondo perduto più il prestito gratuito e qualora tali mezzi non fossero sufficienti alla copertura delle spese, il Consiglio potrà chiedere ai soci un prestito con interesse.
Inoltre viene approvato l'aumento delle quote associative a L. 15.000 per i soci ordinari e L. 7.000 per gli aggregati.
M-T. Bolla
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RELAZIONE DEL PRESIDENTE ALL'ASSEMBLEA SEZIONALE
L'attività sociale della Sezione nell'anno appena trascorso, pur caratterizzata da una discreta partecipazione di Soci a talune attività, non si può ritenere certo particolarmente brillante.
Esaminiamo nel dettaglio i vari settori che ci hanno visto impegnati complessivamente 30 volte con una percentuale quindi abbastanza alta di uscite.
Attività sci-alpinistica - Complessivamente n. 9 gite, per la maggior parte in pullman e con la presenza media di 31 partecipanti. Da segnalare la buona riuscita di quattro giorni a SAAS-FEE.
E' proseguita l'iniziativa della guida al seguito per aiutare i neofiti alle prime armi.
Il Consiglio ha ritenuto di non ripetere l'esperimento quest'anno, in quanto una parte dei partecipanti a queste gite, soprattutto tra i soci più giovani, hanno disponibilità e capacità tali per poter aiutare validamente gli altri. Inoltre non pensiamo che il semplice fatto di avere con noi una guida possa essere un sufficiente motivo di richiamo per nuovi ipotetici adepti: meglio è farli trovare in buona compagnia, con gente capace e pronta a dargli una mano, come ce ne sono tanti in mezzo a noi, anche se troppo spesso un po' nascosti.
Corso di sci in Pista - 4 domeniche in varie località sciistiche con una media di 36 partecipanti. La scuola di sci, diretta dal Socio Maestro Roberto Graziano, era riservata ai ragazzi, ed ha dato buoni frutti. Il Corso, quindi sarà ripetuto quest'anno, grazie anche all'ottima organizzazione di Gianni Forneris.
Da segnalare inoltre che, nonostante l'utilizzo del pullman e i costi dei giornalieri, l'iniziativa non ha pesato sui bilanci della Sezione in quanto si è chiusa in pareggio.
Attività escursionistica e alpinistica - Complessivamente 9 uscite di cui ben 8 escursionistiche.
Per queste nulla in particolare da segnalare, con un numero di partecipanti sempre discreto, anche nei mesi più freddi. Piacciono, inutile negarlo, le gite di 3-4 ore semplici ed in posti belli.
Scarso successo ha avuto l'unica vera gita alpinistica in calendario, Tresenta e Ciarforn, con ben 9 partecipanti: ha così toccato il fondo, forse la parabola discendente di questi ultimi anni.
Quello che fa rabbia è che di elementi validi in grado di organizzare gite alpinistiche di un certo respiro, tra i soci non più giovanissimi ce ne sono parecchi, ma ciò nonostante, la gita Sociale prettamente alpinistica è sempre un insuccesso.
Colgo l'occasione per andare un momento oltre, al nuovo calendario che è in corso di allestimento a cura della Commissione gite e che sarà discusso nel prossimo Consiglio. Tale calendario, per aver successo, avrebbe dovuto contemplare solo gite escursionistiche: ma così non sarà, perché andare là dove la corrente porta e dimenticare che alla base della nostra Associazione c'è anche un articolo 1 - e chi non lo conoscesse vada a rileggerselo - vuole dire scordarci la nostra essenza prettamente alpinistica.
Altre attività - Sempre bene le altre attività Sociali della nostra Sezione. Affollata la cerimonia annuale di ricordo dei Soci defunti e premiazione dei soci ventennali, che si è svolta non più ai Monti dei Cappuccini, indisponibili per restauri, ma nella chiesa qui sotto con rinfresco in sede. identico sarà il programma di quest'anno.
Anche a Natale a Rivoli, da padre Onorato, si è sempre un bel gruppo. Quattro soci ufficialmente più qualche altro aggregato ad altra Sezione o indipendente hanno partecipato al raduno intersezionale estivo a Borca di Cadore: un po' pochini, per una manifestazione sociale. Ottima, invece, la partecipazione alla settimana di pratica alpinistica organizzata dalla Sezione di Moncalieri; sei soci hanno preso parte alle arrampicate al seguito della guida Giancarlo Grassi, cimentandosi in difficoltà estreme, al di sopra del 5° grado. La speranza è che possano nascere buoni direttori di gita, in grado di accompagnarci con mano ferma in uscite alpinistiche non estremamente difficili.
La nostra Sezione è stata impegnata nell'organizzazione del 22° Rally sci-alpinistico a Saint-Nicolas Vetan. E qui lo sforzo è stato notevole, sotto tutti i punti di vista: economico, senza alcun contributo del Consiglio Centrale, ed organizzativo, grazie all'impegno di tutti e di Sergio Buscaglione in particolare.
Due le nostre squadre partecipanti, con un secondo posto che per un soffio non è stato un primo.
Ottima la riuscita di tutta la manifestazione.
Per ciò che concerne i nostri Bivacchi, la situazione è la seguente:
Bivacco Rainetto in perfetta efficienza, è stato oggetto di una accurata pulizia di tutti i rifiuti organizzata dalle guide di Courmayeur che hanno ammassato in sacchi tutto quanto si trovava in zona e lo hanno trasportato a valle con l'elicottero. Nessun onere a nostro carico, se non un grazie all'Associazione delle guide.
Il Bivacco Pol, montato esattamente quarant'anni fa, è in perfetta efficienza, ed è stato oggetto di un sopralluogo nello scorso mese di settembre.
Le guide di Cogne stanno organizzando una sottoscrizione per intitolare un altro bivacco a due loro esponenti e piazzarlo di supporto al nostro, non si sa ancora bene dove.
Bivacco Ravelli - Numerosi e gravi i danni subiti, per causa di una tromba d'aria, nello scorso inverno. Un fatto del tutto sporadico che non si registrava in valle da anni, accompagnato ad una debolezza strutturale della costruzione di cui ci si è resi conto purtroppo solo nel momento di massima sollecitazione, hanno prodotto uno sconquasso generale del bivacco, piegandolo in avanti con rottura degli ancoraggi metallici del basamento.
L'entità del danno ha consigliato un intervento abbastanza leggero, soprattutto dal punto di vista economico, per poter recuperare la costruzione nella speranza di un suo utilizzo ancora per qualche anno. Così, grazie alla buona volontà di pochi soci e con la collaborazione di un elicottero, è stato rimesso in ordine, rimbragato con cavi di acciaio e rifoderato con lamiere piane.
La nostra Associazione continua a fare parte del Comitato Rocciamelone; nel corso dell'estate è stato piazzato il telefono a Ca d'Asti, mentre probabilmente il prossimo anno dovremo provvedere alla risistemazione del nostro rifugio in vetta.
Il Rifugio Reviglio è sempre il nostro principale punto di riferimento: gestito dai Soci per i Soci, ci consente con i suoi proventi di tirare avanti la Sezione senza necessità di alcun contributo esterno.
Richiede sempre notevole impegno da parte di tutti i responsabili che svolgono, soprattutto dietro le quinte, con grande generosità il loro compito.
Purtroppo è sempre difficile, sia in inverno che in estate, trovare i responsabili di turno, cosicché quest'anno, durante una settimana bianca organizzata da Mestre, si è adottato il sistema della staffetta - due giorni io e due te - con tre giorni senza nessuno: speriamo non diventi la regola e per questo mi appello alla vostra disponibilità.
Il Rifugio è rimasto aperto nel periodo natalizio con un gruppo di Torino e Verona, mentre nei primi giorni di gennaio un gruppo di giovani Scout guidati da Padre Onorato ha conosciuto per la prima volta la gioia di una vacanza in Montagna.
Poi nell'inverno, da segnalare ancora, le due settimane di due gruppi di Mestre.
Nel periodo estivo è rimasto aperto sette settimane, la prima autogestita da gruppi familiari con ragazzi al seguito.
Le sei settimane seguenti hanno visto un alternarsi di soci di diverse Sezioni, quasi tutti soddisfatti, tranne i soliti mugugni.
Risolto il problema della pulizia (spero che almeno questo sia andato bene), vitto discreto, tariffe anche, attività alpinistica scarsa o quasi nulla.
Corsi e ricorsi della storia di cui, secondo me, non bisogna preoccuparsi più di tanto: anche in passato abbiamo avuto anni con attività più sostenuta e altri più negativi. Economicamente il risultato è stato più che positivo e ci consente di accantonare una cifra discreta al fondo manutenzione Chapy.
Per ciò che riguarda la situazione futura, la affronteremo successivamente con l'esame del terzo punto all'ordine del giorno. Nel corso dell'anno abbiamo anche perfezionato l'acquisto del terreno del parcheggio vicino alla strada di complessivi mq. 954.
L'attività in Sede è stata discreta, tuttavia si è ritenuto opportuno diradare le serate di diapositive con le proiezioni di invitati esterni, vista la sovente troppo scarsa partecipazione dei soci. E' deludente che ad una serata di splendide diapositive 6x6 come quella di Castellero ci si ritrovi non più di trenta!
La sede ci costa parecchio, come affitto e come spese generali. Inoltre, ci era stato chiesto in passato dal parroco, nostro padrone di casa, la restituzione dei locali inutilizzati per un eventuale loro affitto, ma allo stato attuale la richiesta è rientrata. Valuteremo ora se ci conviene restituirli con una proporzionale riduzione di affitto.
Il Notiziario, affidato alle cure di Alberto Guerci, ha avuto anche lui qualche problema, connesso soprattutto alla correzione delle bozze e alla spedizione: per questo motivo i soci sono pregati di farsi avanti per poter ovviare a queste deficienze.
La mancanza di informazioni sulla gita intersezionale di settembre è stata dovuta al fatto che nessun avviso ci è pervenuto in tempo utile dalla Sezione Organizzatrice.
Tutto bene nel Consiglio Sezionale, le cui riunioni, con cadenza mensile, hanno affrontato i vari problemi della sezione in un clima sereno e disteso con lodevole impegno da parte di quasi tutti i Consiglieri.
Nel ricordarvi che i Soci della nostra Sezione sono attualmente 339 di cui 198 ordinari, 131 aggregati e 10 vitalizi con una variazione complessiva di - 6, voglio ringraziare tutti coloro che collaborano per una sempre più perfetta riuscita di tutte le attività della Sezione, dando con il cuore, anche a costo di sacrifici personali, il loro contributo di lavoro alla Giovane Montagna, e li invito a non demordere, anche se a volte può venire la tentazione di lasciar perdere e di mandare tutti a quel paese.
Sono certo che tutti coloro che sono stati scelti, pur senza essere stati interpellati, di dirigere le gite sociali del prossimo anno, svolgeranno per il meglio il loro compito, anche se a volte, e lo sappiamo benissimo, la direzione di gita è un po' una purga; ma proprio per questo non può essere demandata ad altri.
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CONSIGLI SEZIONALI
Nel Consiglio del 10 ottobre si è parlato di lavori al Rifugio Reviglio e del piano di finanziamento. Inoltre è stato esaminato il consuntivo gite e si è deciso di proporre ai Soci nuovamente l'iscrizione alla FISI.
In seguito alle dimissioni di Buscaglione da responsabile della Commissione Bivacchi, si è deliberato di riunire quest'ultima alla Commissione Rifugio Reviglio, pertanto la "Commissione Rifugi e Bivacchi" risulta ora composta da Boggero, Castagneri ed E. Rocco.
Nel Consiglio del 30 ottobre, unitamente ai delegati (pochi) presenti, è stata approvata la relazione da inviare al Consiglio Centrale e la linea da adottare.
E' stato inoltre approvato il Bilancio 85/86 da sottoporre all'assemblea. Nel Consiglio del 28 Novembre è stato approvato il calendario gite e si è discusso sulla risposta da dare al Consiglio Centrale in merito alla richiesta di disponibilità di un locale per la sede Centrale.
Nel Consiglio del 10 ottobre si è parlato di lavori al Rifugio Reviglio e del piano di finanziamento. Inoltre è stato esaminato il consuntivo gite e si è deciso di proporre ai Soci nuovamente l'iscrizione alla FISI.
In seguito alle dimissioni di Buscaglione da responsabile della Commissione Bivacchi, si è deliberato di riunire quest'ultima alla Commissione Rifugio Reviglio, pertanto la "Commissione Rifugi e Bivacchi" risulta ora composta da Boggero, Castagneri ed E. Rocco.
Nel Consiglio del 30 ottobre, unitamente ai delegati (pochi) presenti, è stata approvata la relazione da inviare al Consiglio Centrale e la linea da adottare.
E' stato inoltre approvato il Bilancio 85/86 da sottoporre all'assemblea. Nel Consiglio del 28 Novembre è stato approvato il calendario gite e si è discusso sulla risposta da dare al Consiglio Centrale in merito alla richiesta di disponibilità di un locale per la sede Centrale.
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8-9 NOVEMBRE 1986 ASSEMBLEA DEI DELEGATI - VERONA - VILLA FRANCESCATTI
Con numerosa partecipazione di Soci, di tutte le Sezioni, ad esclusione di Pinerolo, ha avuto inizio con la relazione del Presidente Centrale, proseguendo poi con quella delle singole Sezioni e con un particolare ricordo al Presidente di quella di Genova, recentemente deceduto.
Sono emerse situazioni diverse: vanno da riduzione di soci e di attività in alcune Sezioni, compensate da maggiore partecipazione e numero in altre. Chi ha finalmente risolto i problemi della Sede e chi ancora deve definirli. Altri problemi sono causati dai lavori di manutenzione e ristrutturazione dei bivacchi e rifugi: le spese, infatti, non sono indifferenti.
Tra le altre cose sono stati definiti:
Rally sci-alpinistico Alpi Occidentali. E' stata bocciata la proposta di farlo a cadenza biennale, alternandolo con un raduno intersezionale invernale.
La maggioranza è dell'avviso che, diluito nel tempo, perderebbe in esperienza e la Giovane Montagna a sua volta, perderebbe un "fiore all'occhiello".
E poi, perché rinunciare se c'è una Sezione disposta ad organizzarlo! Per il 1987 ci penserà Moncalieri ed è fissato per il 28/29 Marzo 1987 a Ponte Marmore (valle laterale alla Val Maira).
Rally sci alpinistico Alpi Orientali. Sarà organizzato da Padova/Venezia ed avrà luogo il 1°/3/1987.
Raduno intersezionale estivo. Dopo varie discussioni e proposte si è deciso per un raduno ed un mini-raduno (definito tale in quanto sono minimi i problemi logistici per la sistemazione "più che spartana" dei partecipanti) 25/26 Aprile 1987 - Polveriera (ex) di Ivrea con camminata ai laghi morenici (organizzata dalla Sezione di Ivrea).
12/13 Settembre 1987. Dolomiti di Brenta (organizzata dalla Sezione di Vicenza).
Settimana Alpinistica - 23/30 Agosto 1987. Sarà organizzata dalla Sezione di Verona a S. Martino di Castrozza.
Si è precisato che il corso viene stabilito in base alle capacità dei partecipanti. E' stato pure richiesto che vengano tenute delle lezioni sul modo di organizzare una gita.
Assemblea deí Delegati. E' fissata per il 7/8 novembre 1987 a Cuneo.
Rivista. Su sua precisa e rinnovata richiesta, Pio Rosso lascia, con vivo rammarico e sentiti ringraziamenti di tutti, la direzione della rivista. Gli succede Giovanni Padovani.
Dopo la lettura e la discussione sul bilancio, sono stati ancora esaminati altri problemi inerenti quote sociali, libretto rifugi e relativo costo elenchi Soci, sede Presidenza Centrale, materiale per il libro sulla Giovane Montagna.
Ultimo e non per questo meno importante l'intervento del Presidente Centrale sul fatto che qualcuno della Presidenza Centrale stessa gli aveva riferito che "c'è sensazione di disamore alla Società'.
Dalle varie risposte delle Sezioni è emerso, al riguardo, che:
- ognuna ha i suoi problemi, ma alcune anche le proprie soddisfazioni;
- certe manifestazioni non sono sentite;
- c'è molta presenza in sede, anche se è scarsa alle gite;
- alcune sezioni non hanno tali problemi;
- i risultati dipendono molto dai singoli e dai dirigenti;
- quello che ora viene chiamato disaffezione, con altro nome si è sempre alternativamente verificato nelle sezioni nel corso degli anni, ma che, nonostante tutto la Giovane Montagna è sempre viva e vegeta;
- sarebbe comunque auspicabile un convegno di formazione per dirigenti.
E poi AMEN, perché i presenti si sono accorti di avere anche fame e non solo più appetito.
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SCI CLUB GIOVANE MONTAGNA - FISI
Anche quest'anno viene proposta ai Soci l'opportunità di iscrizione alla FISI a L. 12.000.
L'iscrizione dà diritto alle seguenti agevolazioni:
- Assicurazione, per il periodo di validità della tessera, per infortuni personali derivanti dall'attività turistico-ricreativa, compresi gli spostamenti con mezzi personali, meccanici o a piedi e con i seguenti massimali:
L. 60.000.000 per morte
L. 60.000.000 per invalidità permanente
L. 3.000 giornaliere di diaria per inabilità totale e per un massimo di 180 giorni
L. 21.000 giornaliere di diaria aggiuntiva in caso di ricovero ospedaliero
L. 75.000 per spese di soccorso o ricerca.
- Assicurazione della Responsabilità Civile verso Terzi che abbiano origine da attività turistico-ricreativa su neve o ghiaccio con i seguenti massimali:
L. 200.000.000 per ogni sinistro
L. 80.000.000 per ogni persona danneggiata
L. 20.000.000 per danni a cose
- Abbonamento gratuito alla rivista SPORT-INVERNALI
- Sconti sui giornalieri di quasi tutte le stazioni alpinistiche e negli altri esercizi convenzionati.
Ulteriori informazioni in Sede.
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ATTIVITÀ RAGAZZI - SCUOLA DI SKI
Visto il successo dello scorso anno e la disponibilità di Roberto e Franco Graziano, intendiamo ripetere anche quest'anno la scuola di sci riservata ai ragazzi.
Il corso è previsto nelle seguenti quattro domeniche:
8-22 febbraio / 8-22 marzo
al costo complessivo di L. 60.000.
Il viaggio sarà organizzato in pullman ad ore non troppo antelucane ed in località scelte di volta in volta a seconda dell'innevamento. Ovviamente la precedenza sul pullman verrà data ai ragazzi e genitori, ma sarà gradita anche la presenza di altri soci.
Per l'iscrizione rivolgersi a:
FORNERIS - tel. 76.15.52 entro il 15 gennaio 1987.
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N. REVIGLIO - SOGGIORNO INVERNALE 1986/87 - Chapy d'Entreves (Courmayeur)
Per la prossima stagione invernale e primaverile la nostra Sezione invita i soci a trascorrere un periodo di vacanza al Reviglio. La zona offre possibilità sportive per tutti: è infatti possibile sciare in pista, compiere bellissime gite scialpinistiche o fondistiche.
Le prenotazioni ad eventuali soggiorni devono essere inviate con un preavviso di almeno 20 giorni dall'inizio del periodo scelto.
I periodi di apertura sono così. fissati:
27 dicembre 1986 / 5 gennaio 1987
Inoltre i gruppi interessati potranno prenotare una settimana intera, a loro scelta e purché si tratti di almeno 20 persone, nel periodo 1 gennaio - 30 aprile 1987. La disponibilità dei posti risulta essere complessivamente di 35.
La Casa analogamente al periodo estivo, è affidata alla responsabilità di un Consigliere o persona delegata dalla Sezione.
In conseguenza al particolare tipo di soggiorno e per la difficoltà di avere personale di cucina per brevi periodi, è indispensabile la presenza nel gruppo dei partecipanti, di una persona in grado di svolgere le mansioni di cucina.
E' consentito l'uso dell'attrezzatura della cucina, avendo cura di servirsi della stessa, non in massa ma delegando una o due persone per gruppo, onde evitare l'affollamento dei locali. Le stoviglie ed ogni cosa dovranno essere riposte pulite negli appositi scomparti. Il carattere collettivo del lavoro significa non solo tenere in ordine la cucina, ma anche collaborare alla pulizia di tutti i locali (salone, servizi, camere, ecc.) e, se necessario, anche ai lavori straordinari come spalare neve e tutto ciò che si presenterà indispensabile su invito del responsabile o meglio ancora per iniziativa personale.
Nei locali del N. Reviglio sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili di cui all'elenco allegato (vino, olio, pasta, riso, zucchero, sale, caffè, the, piselli, fagiolini, pelati, birra, aranciata ecc.) che potranno essere acquistati al prezzo di costo. Alle altre necessità si provvederà singolarmente o collettivamente a Courmayeur, a seconda dei casi.
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SANTO NATALE
Anche quest'anno, come ogni anno ci ritroveremo a Rivoli, da Padre Onorato, in Via Alpi Graie la sera di Mercoledì 25 Dicembre alle ore 23,00 per la Santa Messa e lo scambio degli auguri e la tradizionale bicchierata.
Santa Messa in suffragio Soci defunti e Premiazione
Domenica 30 Novembre
Numerosissimi Soci sono intervenuti all'annuale messa in suffragio di tutti i Soci defunti dell'Associazione celebrata nella Cappella dell'Annunziata e si sono ritrovati dopo in sede per la premiazione degli iscritti ventennali.
Un coloro applauso è stato rivolto alla signora Rosita Brenta in Merlo, Socia da cinquant'anni, e alla nostra più anziana iscritta, Cecilia Bettazzi Reviglio, a cui, tramite il figlio, è stata consegnata un'artistica rappresentazione del Rocciamelone a ricordo dei soci settant'anni di associazione.
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QUOTE SOCIALI
SI RICORDA AI SOCI CHE AL 31.12.1986 SCADE LA QUOTA SOCIALE
IL RINNOVO, CON ACQUISTO DEL RELATIVO BOLLINO,
PUO' ESSERE FATTO IN SEGRETERIA.
SOCI ORDINARI L. 15.000
SOCI AGGREGATI L. 7.000
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ATTIVITÀ SVOLTA
COLLE VALDOBBIA - 12 Settembre
Mi competeva: ero capo-gita al Colle Valdobbia e quindi ho dovuto fare questa breve relazione.
Racconterà non solo la gita, ma anche tutti i retroscena che ci sono stati per riuscire ad avere 35 iscritti e completare il pullman.
La gita era fissata per il 12 settembre, abbastanza tardi per avventurarsi in Valsesia, valle conosciuta anche.., per il cattivo tempo. Con notevole anticipo avevo affisso il foglio per le adesioni ed avevo iniziato a pubblicizzare la gita, cercando persone disposte a fare il primo passo, ovvero quello di mettere il proprio nome su quel dannato foglio bianco.
Ho telefonato ai miei amici, promettendo bel tempo, sicuro divertimento, posto incantevole e così via: mi sentivo in realtà una responsabile di viaggi premio alla "Valtur".
Alla fine sono riuscita ad avere gli iscritti; ora bisognava rispettare gli impegni presi!
La partenza era fissata per le 6,30; all'ora prestabilita c'eravamo quasi tutti, mancava solo il pullman (1° panico), che finalmente è arrivato e siamo partiti. Il tempo non era dalla mia parte; fino a Greggio nebbia e nuvole, quindi ancora tempo incerto fino a Borgosesia, con qualche sprazzo di cielo pulito, ma troppo poco per cantar vittoria.
Ho avuto fortuna: a Riva Valdobbia era sereno!
La gita è iniziata percorrendo la Val Vogna, che presentava già alcuni caratteri autunnali. Al fondo della valle abbiamo girato a destra e ci siamo inerpicati in un bosco di larici, pieno di mirtilli. Dopo poco tempo sembravamo tanti indiani Sioux tatuati con i colori dei golosi!
Abbiamo continuato a camminare ed a mangiare, finché in fondo, sul colle, è apparso l'Ospizio Sottile, la nostra meta.
Sul colle siamo arrivati quasi tutti; ci siamo rannicchiati contro le pareti dell'Ospizio per mangiare qualche cosa e ripararci dal vento molto freddo che si era alzato da poco.
Durante la discesa i mirtilli sono ancora stati una grande attrazione, altri hanno pensato a fare fotografie e comunque alle 17 siano arrivati tutti al pullman.
Insomma, io sono rimasta soddisfatta di come è andata (nessuno è venuto a lamentarsi): a questo punto non mi rimane che dare a tutti quelli che hanno partecipato un amichevole arrivederci per un altro anno e a quelli che non sono venuti estendo l'invito con la speranza di vederli... prossimamente.
Anna
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LAVORI DI RISISTEMAZIONE DEL BIVACCO RAVELLI A VALGRISENCHE
Venerdì 19 - Sabato 20 - Domenica 21 Settembre
Ci siamo ritrovati in quattro, venerdì mattina, al solito alberghetto di Bonne, per risistemare il Ravelli danneggiato nell'inverno da una tromba d'aria: un po' pochini, ma armati di tanta buona volontà.
L'elicottero ha effettuato, nonostante il tempo non certo bello, il trasporto delle lamiere, dell'attrezzatura e delle corde e con questo anche quello, non meno ingombrante del Presidente con il suo Vice. Nella giornata di venerdì si è provveduto a togliere le vecchie lamiere, a risistemare la parte in legno danneggiata in più parti e a rifoderare il bivacco con carta catramata.
Il tempo, freddo e non bello, non ha certo semplificato le cose.
La notte è tornata tranquilla, a parte una raffica di vento che per un attimo ci ha fatto temere un decollo del bivacco e nostro, e la giornata di sabato è stata senz'altro migliore. Sarà anche per la presenza di "zia" Rosangela, dell'ing. Michele e del geom. Alberto, convocati lassù per specifiche consulenze tecniche (fissaggio manuale di lamiere e cavi!) o per il gran lavoro di piegatura e rivettatura della copertura, ma il freddo non è parso più così intenso.
Si è proceduto alla copertura con lamiere piane, all'imbragatura del bivacco con funi di acciaio e al suo fissaggio alla roccia, alla riparazione con piastra di ferro della capriata rotta.
Domenica una bella squadra di soci e non, capeggiati da Anna e dal mattiniero Giorgio, hanno dato man forte a finire i lavori, costruendo anche un piccolo muretto di riparo a monte.
Ora il Bivacco è là, rinforzato e "impacchettato" a dovere, anche se i danni subiti - è inutile nasconderselo - sono gravi. Speriamo che riesca a resistere per qualche anno ancora. Poi si vedrà.
Pierluigi Ravelli
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GITA ALLA CROCE ROSSA - 27-28 settembre 1986 - (3566 m)
Le previsioni del servizio meteorologico dell'Aeronautica non favorivano certamente le intenzioni dei cinque partecipanti a questa gita nelle valli di Lanzo. Comunque non ci siamo lasciati scoraggiare e siamo partiti alle 14 da Torino. La nostra sete di avventura è stata subito saziata quando, pochi minuti prima di arrivare a Margone, si è rotta la leva del cambio della macchina di Ettore. Allora di corsa a Viù a cercare un meccanico (di sabato pomeriggio, comunque ci sono e lavorano!) e, dopo varie peripezie, finalmente partenza per il rifugio Cibrario, a cui arriveremo alle dieci.
Dato che il locale invernale è ben fornito in materia di cibo, mangiamo una bella cenetta, poi ci diamo appuntamento al mattino successivo, dopo un sonno ristoratore.
Ettore non è stato bene la notte, non verrà con noi. Peccato, gli lasciamo la radio rice-trasmittente, promettendo di chiamarlo ogni tanto. La giornata di domenica appare subito stupenda, e man mano che guadagniamo quota ammiriamo lo splendido spettacolo del mare di nubi a valle, mentre a noi sembra di essere fuori dal mondo.
Il sentiero comincia ad essere coperto di neve, forse più di quanta il direttore di gita potesse sospettare. Ma anche se qualcuno non sembra troppo contento di questo imprevisto, proseguiamo, è troppa la voglia di arrivare alla cima che da lungo tempo ci sovrasta.
Siamo al colle della Valletta: andiamo su per cresta, dicono che il pendio S-S-O sia pieno di sfasciume e con un nevaio ripido!
Senonché neve e cresta non sono il massimo della sicurezza, e la prudenza del capogita consiglia di compiere un traverso con il quale raggiungiamo il pendio tanto accuratamente evitato.
Negli ultimi metri ci incoraggia la presenza sulla vetta di quattro ospiti del rifugio partiti prima di noi. E finalmente possiamo ammirare il Monviso, il Rocciamelone, il Bianco, les Grandes Jorasses, il Gran Paradiso...!
Nella discesa l'unico pensiero è quello di arrivare al rifugio e di cucinare un po' di spaghetti. Proviamo a chiamare Ettore con la radio, ma non risponde ("Ettore, se ci senti metti l'acqua sul fuoco, ti supplichiamo!"). In breve tempo siamo nuovamente in vista del rifugio e mezz'ora dopo abbiamo davanti un piatto di fumanti spaghetti.
Il tempo si sta guastando e scenderemo a Margone accompagnati da una fitta pioggerellina. A Viù il nostro meccanico ha riparato la macchina, così finiamo in bellezza questo avventuroso week-end!
Sabina Gianasso
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MONTE BARBESTON - 26 Ottobre - (2482 m)
Le premesse per la gita non sono delle migliori, il giorno precedente, infatti, viene annunciato l'inizio delle nevicate anche in bassa quota. Come si sa, la speranza è l'ultima a morire, perciò nonostante la fitta nebbia, partiamo alla volta di Barboustè, una piccola frazione posta a mezz'ora di macchina da Verres.
Non ci vuole molto a capire che oggi non dovremo soffrire il caldo, anzi...
L'inizio si svolge su una bella mulattiera che noi abbandoniamo, dopo un'ora di cammino, per un percorso meno evidente, ma notevolmente più redditizio e qui incontriamo quello che risulterà essere il nostro fedele compagno per tutta la giornata: il vento.
Per causa sua siamo costretti ad imbacuccarci di tutto punto e ad usufruire di una baita per la nostra colazione, nel frattempo decidiamo se proseguire o meno la gita, vista l'aria che tira.
il dado è tratto e la gita continua; non manca molto dal colle sul quale giungiamo dopo circa due ore e mezza, Ed è al colle che possiamo assistere a scene decisamente comiche, infatti i pesi leggeri della compagnia sono costretti a gettarsi a terra per combattere le forze coliche.
Di qui in breve raggiungiamo la punta dove firmiamo il libro di vetta e possiamo ammirare un panorama che spazia dal gruppo del Rosa fino al Bianco, la cui punta sbuca da una coltre di nubi.
La discesa ci vede galoppare verso le macchine, il vento è a favore e ci abbandona nello stesso punto in cui la mattina ci aveva idealmente presi per mano.
Alle automobili si ha un veloce cambio di calzature e per il congedo, come orami d'uso, ci riversiamo nel bar locale che vede riunita, attorno alla stufa, quasi interamente la popolazione della piccola frazione; beata gente, non più giovane, che vive in questo luogo di pace e tranquillità, lontana dal "logorio della vita moderna" e si trova a discutere davanti ad una misura di vino, una fetta di salame e un pezzo di formaggio.
Alberto Z.
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BARS D'LA TAIOLA - 9 Novembre 1986
I Valdesi rifugiati in questa grotta non furono mai raggiunti, e lo credo bene, l'ingresso della grotta è così ben mimetizzato che neanche noi, pur con tante indicazioni, non siamo riusciti a trovarla.
Nonostante la nebbia siamo in undici a partire da Torino e Coppieri ci accoglie con un bel sole, che però non ci riscalda, avendo deciso la salita su un sentiero rivolto a nord.
Dopo un'ora e mezza di marcia raggiungiamo la cengia (bel balcone sulla valle) da dove per mezzo scalette scendiamo sulla sottostante "cengia" cercando invano la grotta.
Ci fermiamo per uno spuntino nelle vicinanze di una bella baita con finale di "brusatà".
La discesa sul versante sud ci fa godere gli ultimi raggi del sole e prima di salire in macchina ammiriamo l'ottima ristrutturazione di una borgata "tutta in pietra".
Pia A.Z.
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GITA DI CHIUSURA - SAN DONATO DI MANGO - 16 Novembre
Puntuale, alle ore 8 il pullman parte completo, con parecchi giovani, ma soprattutto giovani di ieri... e dell'altro ieri... La gioia di rivedere e conversare con tanti amici, alcuni che da tempo non vedi e la malinconia, anche, di non salutarne altri che pensavi partecipassero al lieto ritrovo.
Il viaggio è relativamente breve, ed alle ore 9,30 siamo a S. Donato di Mango.
La giornata grigia, con il cielo coperto da nubi alte, ci permette la vista ed il godimento di questo paesaggio dolce, sfumato in cento colori, tra il verde ed il rame, con tonalità forse più preziose, che se questi fossero infiammati dal sole.
La S. Messa alle 10, celebrata da Padre Onorato ed alla fine il cordiale saluto del Parroco del luogo.
Dimenticavo.., il pranzo...! Circa tre ore a tavola... gustando ed apprezzando la tipica cucina langarola e, mentre le bottiglie di ottimo dolcetto si prosciugano, il volume dell'allegro cicaleccio aumenta notevolmente!
Il tempo vola, si deve già ritornare. Parecchi soci, ricordando di essere camminatori, si avviamo verso Mango, il pullman con i sedentari li riassorbirà a più riprese.
Le prime ombre, la nostra collina che si accende di luci e rieccoci in città.
Bella giornata, serena (almeno nei nostri cuori), gita riuscita: un grazie agli organizzatori.
E. P.
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SERATE IN SEDE
SERATE DI DIAPOSITIVE IN SEDE - 16 Ottobre 1986
La proiezione che ci è stata proposta da Pilli aveva come tematica il resoconto di un anno di attività.
Come tutti i resoconti avrebbe potuto apparire un po' scontato e privo di brio invece con un pizzico di junior e un tocco di senso artistico le immagini sono apparse più legate, interessanti, divertenti e talvolta anche originali. Particolari di fiori, prevalenza dell'elemento umano sul paesaggio, visi in primo piano ci hanno trasmesso sensibilmente la sensazione dell'allegria legata all'attività sportiva fatta in compagnia. Un grazie al nostro Presidente per la riuscita serata.
5 Novembre 1986
Castellero Andrea ci ha proposto una serie di diapositive esclusivamente di montagna nello splendore del formato 6x6. Immagini di una nitidezza così incisiva e particolareggiata non si vedono di frequente. Il soggetto principale è stato il Monte Bianco, fonte inesauribile per l'autore, accademico CAI, di inquadrature, scorci, scenari suggestivi e particolarmente realistici. Sovente si aveva l'impressione di essere sul posto, di osservare quelle immagini come dall'elicottero e di poter toccare le rocce solo allungando un po' la mano.
Da parte di tutti i soci un doveroso ringraziamento per averci fatto conoscere luoghi così inaccessibili e così ricchi di fascino.
4 Dicembre 1986
La proiezione di Elio basata su materiale suo e di altri soci voleva solo essere una carrellata di immagini legate le une alle altre dal puro senso estetico, e così è stato. Partiti dall'Africa con le immagini di Marco, immagini esotiche legate al continente nero, ci siamo ritrovati nella nostra città uno scintillio di luci notturne e di nebbie mattutine, e poi via attraverso campagne e fuochi d'artificio, fiori e ciclopiche muraglie in un frenetico susseguirsi di immagini belle senza che mai la noia potesse sfiorare lo spettatore.
Quando il materiale raccolto, vagliato, selezionato, raggiunge il livello estetico delle immagini scelte dall'autore la proiezione non può che essere un successo. Ad Elio ed agli altri autori, Marco, Giorgio, Enrico ed Alberto un grazie per l'ottima serata.
G.A.
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ATTIVITÀ PREVISTA
CIMA PIANA - 11 Gennaio 1987 - (2512 m)
Partenza: Grand Mont Blanc (Champorcher) 1640 m.
Questo itinerario breve e facile si snoda dal villaggio Grand Mont Blanc verso i casolari La Cort, seguendo un ampio dosso per la linea di massima pendenza. Si piega poi lievemente verso sinistra sino ad immettersi nella valle Ronc. Si supera un tratto più ripido, che comunque non crea nessuna difficoltà, per raggiungere la piccola conca ove si estende il Lago Muffé. Una serie di ampi e dolci pendii fanno pregustare una piacevole discesa. Dal colle Croix, che li sovrasta, si piega a destra e si raggiunge la vetta lasciando gli sci solo nell'ultimo breve tratto. Dislivello: 872 m - Esposizione: sud
Mezzo di trasporto: auto
Direttori di gita : PARI PAOLO - Tel. 74.89.85
PAULETTO ARABELLA - Tel. 73.01.53
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MADONNA DEL CATOLIVIER O COTOLIVIER - 18 Gennaio 1987
(Traversata da Oulx a Beaulard)
La prima prominenza della dorsale che attraverso la Croce di S. Giuseppe si inerpica per formare successivamente la costiera di confine (si fa per dire!) con la Francia: Clotesse-Charrà, è la "nostra" meta a quota 2105. La presenza di una minuscola Cappelletta (N.S. della Luce) ha influenzato la scelta del toponimo che da diversi anni non veniva più proposto dalla Giovane Montagna.
La gita può far riscoprire i veterani "treni della neve" che nel primo dopoguerra animarono i primi impianti di risalita. La partenza può avvenire da P.N. con l'Expr. delle 7,30 che giunge (o dovrebbe giungere) ad Oulx alle 8,31 ed al ritorno dovrebbe salvarci dalle code Valsusine. Dalla stazione ferroviaria di Oulx sino al ponte sulla Dora ci terranno piacevolmente compagnia le automobili che poi proseguiranno in piano mentre noi inizieremo la salita lungo la strada militare del Cotolivier e di Passo Desertes.
A seconda del più o meno grande innevamento seguiremo questo tracciato od il più breve della mulattiera; la salita si snoda piacevole tra radure e pinete, riscaldati dal sole non proprio mattutino (il versante è esposto a Sud-Est) od accecati dalla tormenta. Gita - come tutte - con tante possibilità!
Si raggiungono e sorpassano le due Borgate di Pierremenaud (1442 m) e Vazon (1650 m) simpatiche nella loro semplicità alpina.
il panorama dalla "vetta" (è un eufemismo!) è ampio e circolare sulle catene Valsusine che potrebbe ancora ampliarsi proseguendo la gita (cornici e gambe permettendo) sino alla Croce di S. Giuseppe (2332 m).
La discesa - con orientamento Nord-Ovest - si svolge parte in pineta e parte in radure con direzione Chateau ove incrocia e si immette nella pista proveniente dalla stazione di arrivo della seggiovia al Rifugio G. Rey e che segue sino a Beaulard.
Il tutto potrà avere per i posteri una storia felice o meno allegra eccezion fatta per i superdotati - a seconda dell'innevamento, ma soprattutto della conformazione dei preziosi cristallini!
Partenze dalla stazione di Beaulard alle ore: 16,47 - 17,52 - 18,25.
Come bilancio preventivo penso sia più che sufficiente, leggeremo poi il resoconto di un ... fortunato partecipante!
Direttori di gita: R. BOGGERO - tel. 749.39.26
A. MOCCHINO
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Via Sacra - 25 Gennaio 1987 - (950 m)
Località di partenza: Mortera (Avigliana) - Dislivello 300 m circa.
Percorso: E' un sentiero escursionistico ad anello, rimesso in uso da alcuni gruppi amanti della natura. E' stato chiamato "Via Sacra" non solo in onore della Sacra di S. Michele, ma anche per la presenza lungo il percorso di una zona preistorica con megaliti, coppelle, ed una presunta ara celtica.
Il sentiero è segnalato da una foglia verde recante in centro il simbolo VS, mentre i punti più interessanti sono contrassegnati da numeri progressivi. Riusciremo a non perderci? Varie fontane e punti panoramici renderanno meno faticosa la salita fino alle Prese Rossi, dove i più volenterosi potranno proseguire, con altri 200 m circa di dislivello, fino al monte Ciabergia. Dalle Prese Rossi il sentiero scende ripido verso la Cascina Giacosa, di fronte alla Sacra di S. Michele e giunti a prati sottostanti troveremo l'antica strada dei Principi che da Giaveno e da Avigliana (passando appunto per la Mortera) consentiva l'arrivo in carrozza alla Sacra di S. Michele. Lungo questa strada ritorneremo anche noi arie nostre attuali carrozze.
Ritrovo di partenza: Piazza Bernini alle ore 9,00
Direttore di gita : ALOTTO MARIA - tel. 349.79.62
Mezzo di trasporto : auto private.
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TRAVERSATA PRAGELATO-SALBERTRAND - 1 Febbraio 1987
Gita ricca di fascino paesaggistico per la discesa nel Gran Bosco di Salbertrand, parco naturale ricco di cervi e di caprioli. L'innevamento preferibile è quello massimo data la sicurezza dei pendii.
Percorso: si lascia l'abitato di Pragelato in corrispondenza della chiesa sita in frazione Ruà e ci si dirige a destra verso l'abitato di Grand Puy (1831 m). Quindi, seguendo un valloncello si punta verso lo spartiacque di cresta. Successivamente, piegando a destra si raggiungerà su percorso evidente il colle Lauson (2497 m).
E' possibile a questo punto raggiungere la spianata terminale del monte Gran Costa (2615 m). Si scende direttamente o dal colle o dal Gran Costa verso il Gran Bosco seguendo evidenti radure che collegano gruppi di baite sparse. La parte bassa molto complessa va affrontata inserendosi su uno dei molti sentieri da seguire poi fino all'unico sbocco nella piana del fondovalle.
Dislivello in salita: 1000 m (1115 m, se si raggiunge il Monte Gran Costa); in discesa 1470 in.
Direttori di gita: G. ROCCO - Tel. 771.26.43
A. GUERCI - Tel. 51.76.72
Mezzo di trasporto: pullman.
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MONTE DEL CHIAMOSSERO - 15 Febbraio 1987 - (2422 m)
Località di partenza: Limonetto 1294 m
Dislivello in salita: 1128 m
Tempo di salita: ore 4 - Esposizione: Nord-Est
Da Limonetto (1294 m), inoltrarsi per il sentiero che con alcuni tornanti si alza sul fianco destro per circa 50 metri e proseguire in direzione sud, in leggera salita, sino alle case Soprano (1480 m) dopo aver superato una breve strettoia, Piegare ad Ovest, verso il Ciabot di Pedù e le cascine CULINAT. Deviare a sud-ovest, alzarsi con alcuni tornanti e tagliare lo sperone del Monte del Chiamossero per spostarsi sulla sinistra del medesimo. Un tratto meno inclinato porta a riguadagnare la costiera; risalirla fino a pochi metri dalla vetta, dove, piegando leggermente a destra, si lasciano gli sci. Superare senza difficoltà l'ultimo ripido tratto.
Discesa: per l'itinerario di salita.
Direttori di gara: P. PARI - Tel. 74.89.85
M. T. BOLLA - Tel. 347.23.07
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MONTE BARACCONE - 15 Febbraio 1987 - (1164 m)
Località di partenza: Borgone di Susa Dislivello in salita: 560 m
Tempo di salita: 2 ore
Percorso: Itinerario tutto da scoprire su uno dei "sentieri del vino valsusino". La mulattiera partendo dalla borgata Gandoglio, frazione di Borgone, attraversa vaste zone terrazzate coltivate a vigneti, conosciute come Vigne del Rocco, prosegue per ripidi tornanti sino a sboccare sul costone, che separa la Valle di Susa dalla Valle del Gravio di Condove.
Proseguendo ora su un versante, ora sull'altro, si giungerà in vetta al Monte Baraccone irto di "Canali" stile anni '80.
Riprendendo una nuova mulattiera che scende verso la Valle di Susa si ritorna al punto di partenza.
Ritrovo di partenza: Piazza Bernini alle ore 8,45
Direttori di gita : Zenzocchi Cesare - Tel. 349.79.62
Mezzo di trasporto : auto private.
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Pointe de la Pierre - 1 Marzo 1987 - (2653 m)
Situata all'imbocco della valle di Cogne la Pointe de La Pierre, grazie all'esposizione favorevole (nord-ovest), è una delle mete più frequentate dalle scuole di sci-alpinismo.
A Ozein (1363 m) si lascia l'auto e si segue una strada interpoderale che, in leggera salita, percorre dapprima ampi pendii terrazzati, poi, con alcuni tornanti, supera un bosco piuttosto fitto. Un grande plateau permette, con poca fatica, di giungere in cima. Grandioso panorama sulla Grivola e su tutta la valle di Cogne (tempo permettendo!).
Dislivello in salita: 1300 m circa
Direttori di gita : E. ROCCO - Tel. 771.26.43
B. PALLADINO Tel. 39.58.79
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ANELLO DI CESNOLA - 8 Marzo 1987 - (1060 m)
Località di partenza: Cesnola (Settimo Vittone)
Dislivello in salita: 745 m Tempo di salita: ore 2,30
Percorso: Escursionistica sulle antiche strade di pietra, dell'alto canavese, realizzate nel passato per collegare il fondovalle con le varie borgate. Partendo dall'abitato di Cesnola, in un alternarsi di prati e vigne il nostro itinerario risale le pendici della Comba di Mombarone sino alle baite di Chiaverina, 1060 m circa, per poi ridiscendere a Cesnola percorrendo una nuova mulattiera ben lastricata. Lungo il percorso di questo giro si potranno osservare interessanti opere realizzate nell'arco dei tempi.
Ritrovo partenza: Corso Stati Uniti ang. C.Re Umberto alle ore 8.
Direttori di gita: Zenzocchi Cesare - Tel. 349.79.62
Mezzo trasporto : auto private.
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CIMA DELLE LOSE - 15 Marzo 1987 - (2813 m)
Località di partenza: Argentera (Valle Stura) Dislivello in salita: 1129 m
Tempo di salita : ore 4,30
Difficoltà : buoni sciatori
Percorso: Dall'abitato di Argentera, posto a 1684 m, si attraversa il torrente Stura di Demonte e lo si costeggia per circa 300 m. Dopo aver svoltato in direzione Sud per un bosco di larici si raggiunge il bordo inferiore di una grande conca ad una quota di 2200 m circa.
Lasciato sulla destra il Gias delle Lose, si continua sempre in direzione Sud per comodi avvallamenti, seguiti dall'ampio e ripido canale (percorribile normalmente con gli sci), che termina a quota 2750 m sulla sinistra della Cima delle Lose.
La cima si raggiunge agevolmente a piedi, seguendo la cresta nevosa in direzione nord-ovest.
La discesa si svolge seguendo l'itinerario di salita.
Ritrovo partenza: Corso Stati Uniti ang. Corso Re Umberto - ore 5,30
Direttori gita : BOLLA M.TERESA - Tel. 347.23.07
ZENZOCCHI ALBERTO - Tel. 349.79.62
Mezzo trasporto : pullman.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
19 FEBBRAIO 1987
Maurizio Bovo ci presenterà una serie di immagini sullo sci estremo.
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26 MARZO 1987
Alta Africa, ossia immagini dal Kilimanjaro presentate da Bovo Cesare.
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