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Notiziario Sezione di Torino Dicembre 1990
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VITA SEZIONALE
24 dicembre - Messa di Natale
Nell'ottica di fare qualcosa di diverso rispetto agli ultimi anni, l'ultimo consiglio sezionale ha deciso di proporre per la Santa Messa di mezzanotte la Sagra di San Michele.
Dopo aver preso contatto con padre Antonio, ci è stato assicurato che un posto c'è anche per noi, in un ambiente certo suggestivo.
Anche se la soluzione non può certo accontentare tutti, è un primo modesto passo per cercare in futuro di organizzare meglio la solennità del Natale, combinando di volta in volta in luoghi diversi e in comunione di preghiera con altre comunità aventi caratteristiche affini alle nostre.
Con noi alla Sagra ci saranno quest'anno, oltre a molta altra gente, anche gli alpini di Sant'Ambrogio e della Val di Susa.
Alla Sagra si accede in auto percorrendo poi a piedi l'ultimo tratto. Poichè è prevista una discreta affluenza di persone, si prega di anticipare un po' l'arrivo.
Come sempre, dopo la cerimonia, nella foresteria del Santuario brindisi e spuntino a base di spumante e panettoni portati da tutti noi.
Il programma è il seguente:
23:45 - Ritrovo per la Santa Messa
24:00 - S. Messa (chiesa non riscaldata)
Seguirà un breve incontro nella Foresteria (riscaldata)
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In merito alle attività per il 1991
Ogni anno diventa sempre più difficile compilare un calendario gite senza ripetere mete e località già scelte negli anni immediatamente precedenti.
Si sa che le gite sci-alpinistiche sono l'articolo più venduto dalla nostra sezione, quello che coinvolge la maggior fetta di mercato, cioè di soci. Non paghi di questo successo (?), da buoni venditori, ci siamo ripromessi di portare tanta tanta tanta gente, soci e non, a fare del buon, sano sci-alpinismo.
Per non spaventare nessuno, si è deciso di iniziare con gite brevi e facili, ripescando anche la classica Madonna di Cotolivier, fatta partendo in treno da Torino alla maniera antica, proprio come faceva la nonna. E che dire poi del Bric Rutund, già sperimentato con successo pochi anni fa? E il Nebin, ve lo ricordate?
Sono tutte gite adatte anche a persone che non hanno mai visto una pelle di foca in vita loro, basta saper sciare un minimo e aver voglia di muovere un paio di passi in compagnia.
Per i già iniziati si offre divertimento assicurato e la possibilità di allenarsi ripetendo più volte la gita, nel caso sembrasse troppo corta.
Per quanto riguarda la neve ... ci stiamo attrezzando.
Chi verrà vedrà.
Parallelamente, vedi notizia a parte, la scuola di sci proseguirà per coloro che abbisognano ancora di qualche perfezionamento tecnico.
Una grossa novità per quanto riguarda le gite turistico-escursionistiche: un gruppetto di soci ha lanciato l'idea dell'Etna. Dopo un momento di incertezza ci siamo detti che certamente i consensi sarebbero stati ben più di uno. A voi la conferma - o la smentita.
Non abbiamo fissato alcuna data per le uscite di arrampicata in palestra: ne verranno però organizzate alcune a partire da marzo-aprile, compatibilmente con le condizioni atmosferiche. I soliti Maria Teresa Bolla e Giorgio Rocco contatteranno di volta in volta gli interessati. Il livello è da zero fino al 4°/5° grado; chi vuole ingrandire l'attuale ristretto numero di "affezionati" ce lo faccia subito presente.
Continuiamo poi a proporre alcune gite estive di alpinismo classico, mentre nella settimana sezionale di alpinismo (riservata ai soci della nostra sezione) verranno effettuate facili gite in alta montagna, con base al Reviglio e con la prospettiva di una conclusione con tutti i partecipanti in vetta al M. Bianco per una delle "vie normali". Una raccomandazione agli interessati: allenatevi per tempo! In quanto a difficoltà tecniche le gite scelte vanno bene per tutti (livello max PD), ma non bisogna però "scoppiare" a metà percorso.
Ancora una considerazione. Invece di mugugnare DOPO a causa delle scelte che tre o quattro persone sono state costrette a fare, mandateci per tempo idee, proposte ed alternative: abbiamo sempre bisogno dell'appoggio costruttivo di tutti.
La Commissione Gite
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CALENDARIO GITE 1991
13 gen SA Mad. di Cotolivier (2105 m) Oulx
dir. gita: G. Bolla; R. Boggero
27 gen SA Bric Rutund (2492 m) Chiazale
dir. gita: M.T. Bolla
10 feb SA Rocca Bianca (2379 m) Prali
dir. gita: S. Bosa
24 feb SA M. Nebin (2510 m) Sampeyre
dir. gita: A. Ravelli
10 mar SA Ciarm del Prete(2390 m) Tornetti (Viù)
dir. gita: G. Rocco
17 mar E M. Molaras (1327 m) Foresto
dir. gita: C. Zenzocchi
23-24 mar SA 27° Rally Scialpinistico Etroubles
organizzazione: Sez. di Ivrea
6-7 apr SA Col Fenêtre (2690 m)
Col du Névé de la Rousse G. S. Bernardo
dir. gita: A. Guerci
14 apr E Serra d'Ivrea Andrate
dir. gita: S. Bosa
25-28 apr SA Gruppo del Bernina: val Roseg Pontresina
organizzazione: Comm. Gite
4-5 mag E Cinque Terre: sentiero alto Levanto
dir. gita: C. Zenzocchi
11-12 mag SA Levanna Occidentale (3593 m) Ref. Carro
dir. gita: G. Rocco
19 mag E Laghi Verdi (2142 m) Balme
dir. gita: A. Mochino
25-26 mag SA Roccia Nera (4075 m) Rif. Teodulo
dir. gita: P.L. Ravelli
8-9 giu SA Truc Blanc (3405 m) Rif. Bezzi
dir. gita: M.T.Bolla; S. Buscaglione
9 giu E Lac Lerie e lac Noir (2458 m) La Grave
dir. gita: A. Mochino
21-24 giu E Etna (3323 m) Sicilia
organizzazione: Comm. Gite
30 giu A+E P. Giordani (4046 m) Alagna
dir. gita: P.L. Ravelli
13-14 lug A+E Cima di Jazzi (3804 m) Macugnaga
dir. gita: C. Barbi; R. Rosso
lug/ago Soggiorno al rif. Reviglio:
- gite organizzate: S. Buscaglione
26 lug - settimana sezionale di alpinismo
4 ago org. Comm. Gite
25 ago -
1 set A Settimana di pratica alpinistica S. Martino
organizzazione: Sez. di Verona di Castrozza
7-8 set A+E Corno Bianco (3320 m) Riva Valdobbia
dir. gita: P.L. Ravelli; S. Bosa
21-22 set Raduno Intersezionale Estivo nelle Alpi Centrali
organizzazione: Sez. di Genova
28-29 set A+E Cresta Savoia (2535 m) Rif. Questa
Laghi di Fremamorta (2400 m)
dir. gita: G. Rocco; E. Briccarello
13 ott E Colle e laghi di Roburent (2496 m) C. d. Maddalena
dir. gita: E. Briccarello
27 ott Pranzo sociale
3 nov E M. Bregagnino (1905 m) L. di Como
dir. gita: C. Zenzocchi
16-17 nov Assemblea dei Delegati Ivrea
organizzazione: Sez. di Ivrea
24 nov S. Messa al Monte dei Cappuccini
1 dic E Da S. Stefano Belbo a Castino Langhe
C. Zenzocchi
24 dic S. Messa di Natale
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ATTIVITÀ PREVISTA
Apertura invernale del rif. Natale Reviglio
Per la prossima stagione invernale e primaverile la nostra Sezione invita i soci di tutte le sezioni della G.M. a trascorrere un periodo di vacanza al Reviglio. La zona offre possibilità sportive per tutti: è infatti possibile sciare in pista, compiere bellissime gite scialpinistiche o fondistiche.
Le prenotazioni ad eventuali soggiorni devono essere inviate con un preavviso di almeno 30 giorni dall'inizio del periodo scelto.
I periodi di apertura sono così fissati:
- 27 dicembre 1990 - 6 gennaio 1991
- 28 marzo / 1 aprile 1991 (S. Pasqua)
Inoltre le sezioni interessate potranno prenotare una settimana intera, a loro scelta per i propri iscritti, purchè si tratti di almeno 20 persone, nel periodo 1 gennaio - 30 aprile 1990. La disponibilità dei posti risulta essere complessivamente di circa 35.
La Casa, analogamente al periodo estivo, è affidata alla responsabilità di un Consigliere o persona delegata della Sezione di Torino.
In conseguenza al particolare tipo di soggiorno, e per la difficoltà di avere personale di cucina per brevi periodi, è indispensabile la presenza nel gruppo dei partecipanti, di una persona in grado di svolgere le mansioni di cucina. Ogni partecipante dovrà versare un rimborso spese di 15.000 Lit giornaliere e dovrà impegnarsi a soggiornare per almeno tre notti consecutive.
E` consentito l'uso dell'attrezzatura della cucina, avendo cura di servirsi della stessa, non in massa, ma delegando una o due persone per gruppo, onde evitare l'affollamento dei locali. Le stoviglie ed ogni cosa dovranno essere riposte pulite negli appositi scomparti. Il carattere collettivo del lavoro significa non solo tenere in ordine la cucina ma anche collaborare alla pulizia di tutti i locali (salone, servizi, camere, ecc.) e, se necessario, anche ai lavori straordinari come spalare neve e tutto ciò che si presenterà indispensabile su invito del responsabile o meglio ancora per iniziativa personale.
Nei locali del N. Reviglio sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili (vino, olio, pasta, riso, zucchero, sale, caffè, thè, piselli, fagiolini, pelati, birra, aranciata, ecc.) che potranno essere acquistati al prezzo di costo. Alle altre necessità si provvederà singolarmente o collettivamente a Courmayeur, a seconda dei casi.
Le prenotazioni, accompagnate dal relativo acconto pari al 50% del costo, vanno inviate alla GIOVANE MONTAGNA di Torino, Via S. Ottavio 5 10124 TORINO (011/8398700) o telefonando a R. Rosso (011/357320).
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13 gennaio - Madonna del Cotolivier (2105 m)
La prima prominenza della dorsale che attraverso la Croce di S.Giuseppe si inerpica per formare successivamente la costiera di confine (si fa per dire!) con la Francia: Clotesse-Charrà, è la "nostra" meta a quota 2105 m. La presenza di una minuscola Cappelletta (N.S. della Luce) ha influenzato la scelta del toponimo che da alcuni anni non veniva più proposto dalla Giovane Montagna.
La gita può far riscoprire i veterani "treni della neve" che nel primo dopoguerra animarono i primi impianti di risalita. La partenza può avvenire con il diretto delle 7:30 da P.N. che giunge (o dovrebbe giungere) a Oulx alle 8:23 ed al ritorno dovrebbe salvarci dalle code valsusine.
Dalla stazione ferroviaria di Oulx sino al ponte sulla Dora ci terranno piacevolmente compagnia le automobili, che poi proseguiranno in piano, mentre noi inizieremo la salita lungo la strada militare del Cotolivier e di Passo Desertes.
A seconda del più o meno grande innevamento seguiremo questo tracciato od il più breve della mulattiera; la salita si snoda piacevole tra radure e pinete, riscaldati dal sole non proprio mattutino (il versante è esposto a sud-est) od accecati dalla tormenta. Gita - come tutte - con tante possibilità!
Si raggiungono e sorpassano le due borgate di Pierremenaud (1442 m) e Vazon (1650 m) simpatiche nella loro semplicità alpina. Il panorama dalla "vetta" (è un eufemismo!) è ampio e circolare sulle catene valsusine che potrebbe ancora ampliarsi proseguendo la gita (cornici e gambe permettendo) sino alla Croce di S.Giuseppe (2332 m).
La discesa - con orientamento nord-ovest - si svolge parte in pineta e parte in radure con direzione Château ove incrocia e si immette nella pista proveniente dalla stazione di arrivo della seggiovia al Rifugio G. Rey e che segue sino a Beaulard.
Il tutto potrà avere per i posteri una storia felice o meno allegra - eccezion fatta per i superdotati - a seconda dell'innevamento, ma soprattutto della conformazione dei preziosi cristallini!
Partenze da Beaulard alle ore: 16:46; 17:52; 17:59.
Direttori di gita: Guido Bolla tel. 612483 Rosangela Boggero tel. 7493926
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27 GENNAIO - BRIC RUTUND (2492 m)
Itinerario breve e molto divertente, con uno splendido e interessante panorama sul Pelvo d'Elva.
Da Chiazale si risale la strada di fondovalle in direzione di S. Anna di Bellino, fino al primo ponte che si incontra sulla sinistra. Attraversandolo ci si immette nel Vallone del torrente Reau di Camosciera. Tenendosi sul versante sinistro, dalle grange a quota 1791 si piega progressivamente verso Est su terreni alquanto facili. Senza particolari problemi di orientamento si raggiunge poi la vetta. La discesa si effettua sullo stesso terreno della salita.
Località di partenza: Chiazale (Val Varaita)
Dislivello: 687 m
Tempo previsto di salita: 2:15 ore
Mezzo di trasporto: auto private
Direzione gita: Maria Teresa Bolla tel. 3472307
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10 FEBBRAIO - ROCCA BIANCA (2379 m)
Questa facile gita è una delle più belle escursioni in sci della Val Germanasca; il rado bosco di conifere ed i bei pendii superiori costituiscono un terreno ideale per chi voglia avvicinarsi alla pratica dello sci-alpinismo.
Da Prali Villa si segue dapprima la strada, lasciandola poi a destra per salire in direzione sud. Dopo 100 metri circa si piega ad est, sempre attraverso il bosco, fino a raggiungere un vasto pianoro dove si trovano le Grange Sapatlé da un lato e le Grange Seleygon dall'altro. Si attraversa quindi la zona boscosa della Costa Corsa del Cavallo verso nord-est, fino a pervenire in terreno aperto sulla larga dorsale spartiacque. Si oltrepassa un'ampia depressione, nei pressi della quale sorge un vecchio ricovero militare abbandonato, e poco dopo si giunge in vetta.
La discesa si svolge lungo l'itinerario di salita.
Località di partenza: Prali Villa 1392 m
Dislivello: 987 m
Tempo previsto di salita: 3:30 ore
Mezzo di trasporto: auto private
Direzione gita: Sergio Bosa tel. 306552
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24 febbraio - Monte Nebin (2510 m)
Da Cucchiales (1471 m) borgata nel comune di Stroppo, una dorsale con perfetta esposizione a S porta, con percorso diretto ed evidente, fino alla vetta. In assenza di nevicate negli ultimi 10÷15 giorni si assicura perfetta neve primaverile trasformata.
In caso di recenti abbondanti nevicate la gita sarà effettuata dal versante N, con partenza dalla strada carrozzabile che da Sampeyre sale al colle omonimo.
Ritrovo di partenza: 06:00 c. Stati Uniti ang. c. Re Umberto
Mezzo di trasporto: auto private
Direttore di gita: Anna Ravelli tel. 3859429
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10 marzo - Ciarm del Prete (2390 m)
Si tratta di una interessante gita che verrà effettuata in traversata, con discesa ad Ala di Stura. Il dislivello in salita non deve spaventare: il terreno è abbastanza vario e regolare, senza brusche impennate e quindi adatto ad una gita sociale; d'altronde un po' di anni fa oltre 20 partecipanti sono arrivati in vetta senza problemi. Dai Tornetti di Viù si sale al passo Veilet (2213 m) passando a destra della Rocca dell'Alpe, proseguendo poi fino in vetta per una facile dorsale, sempre sci ai piedi. Scesi al lago di Viana si discende il vallone che porta ad Ala di Stura percorrendo i pendii del suo fianco sinistro, fino a raggiungere Pian Belfè (1280 m). Di qui una mulattiera nel bosco porta ad Ala di Stura (1075 m).
Dislivello in salita: 1220 m
Dislivello in discesa: 1384 m
Tempo di salita: 4 ore
Direttori di gita: Giorgio Rocco tel. 9359608
Mezzo di trasporto: pullman QUINDI PRENOTARSI ENTRO IL 28 FEBBRAIO!!!
Ritrovo e partenza: ore 6:00
in c. Stati Uniti ang. c. Re Umberto
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17 marzo - Monte Molarass (1327 m)
"Un angolo ancora intatto della Val di Susa".
Punta situata sulla sinistra orografica della Valle tra Bussoleno e Susa.
Ottimo punto panoramico, consente una escursione facile e comoda ricalcando una parte dell'antica mulattiera che inizia da Foresto, in prossimità dell'Orrido, per giungere al rifugio Ca' d'Asti e al Rocciamelone.
Dislivello: 840 m
Tempo di salita: 2:30÷3 ore
Ritrovo e partenza: p. Bernini ore 08:00
Mezzo di trasporto: auto private
Direttore di gita: Cesare Zenzocchi tel. 3497962
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23-24 marzo - XXVII Rally Scialpinistico
Dopo le sfortunate edizioni precedenti, annullate per mancanza pressoché assoluta di neve, si spera che sia l'anno buono, e che quindi il Rally, in un modo o nell'altro, lo si riesca a fare.
La località prescelta è il Col Flassin (Etroubles), e l'organizzazione è affidata alla sezione di Ivrea.
E' ancora presto per avere maggiori dettagli, ma è già ora di fare un pensierino circa le possibili squadre, e magari iniziare l'allenamento, tanto quello non è mai di troppo!
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21-24 giugno - Etna
Noi "giovani montagnini" vogliamo andare su uno dei maggiori vulcani attivi, il più grande e il più elevato d'Europa e osservare la Sicilia dall'alto, visitare Taormina, Catania, ecc...
Questa è l'idea che vogliamo realizzare; chi desidera parteciparvi deve dare la propria adesione preliminare entro il 31 gennaio p.v. al fine di decidere la capacità di un eventuale "volo charter" e tutta l'organizzazione conseguente.
Nel prossimo notiziario verrà pubblicato il programma definitivo e relativi costi.
Mezzo di trasporto: volo di linea Torino-Catania più pullman in loco.
Informazioni in sede, oppure rivolgersi a:Rosangela Boggero tel 7493926
Cesare Zenzocchi tel 3497962
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SCUOLA DI SCI
Anche quest'anno si svolgerà la consueta scuola di sci. Si preannuncia un cambiamento, in quanto il sig Forneris Giovanni che per tanto tempo ha dato la sua preziosa disponibilità organizzativa, quest'anno per motivi famigliari deve lasciare tale incarico.
Roberto Graziano come negli anni passati ha dato la sua disponibilità per l'organizzazione della scuola che verrà orientativamente svolta con il solito programma di quattro domeniche alterne, a partire dalla metà di gennaio in località diverse da destinarsi.
Il viaggio contiamo di farlo in pullman.
Per informazioni e iscrizioni entro fine anno presso BORGNINO Sergio, tel. 7395488.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Giovedì 24 Gennaio - Vacanze alpinistiche al Chapy
G.C. Grassi ci presenterà personalmente il materiale fotografico scattato durante la settimana alpinistica sezionale, che si è svolta l'estate scorsa nel gruppo del M. Bianco.
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Giovedì 28 febbraio - Isole Svalbard
Un servizio fotografico alle Isole Svalbard, visitate questa estate dal nostro amico Graziano. Un appuntamento da non perdere per ammirare un ambiente grandioso e severo.
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ATTIVITÀ SVOLTA
26-27 maggio - Monte Toraggio
Alle ore 14 del 26 maggio ci troviamo in sette in piazza Caio Mario: formiamo rapidamente due vetture e ci dirigiamo verso la Liguria. La nostra meta è il Monte Toraggio ed abbiamo previsto il pernottamento alla Colla Melosa per compiere più agevolmente questa gita.
Decidiamo di effettuare il percorso totalmente in Italia, ed una violenta grandinata ci accoglie in autostrada, rallentandoci, ma ne usciamo indenni al casello di Ceva. Proseguiamo poi per Ormea, Col di Nava, Colle del San Bartolomeo, poi a destra per la Colla d'Oggia scendiamo a Carpasio e Montaldo, risaliamo per la Valle Argentina a Molini di Triora ed alla Colla Melosa (1540 m) che raggiungiamo alle 18:20 mentre sta piovigginando. Sotto di noi si adagia il Lago Tenarda, bacino artificiale che purtroppo è a capacità ridotta per la mancanza di precipitazioni invernali.
L'indomani ci accoglie un pallido sole ed iniziamo il cammino. Dopo un percorso automobilistica di un kilometro circa, prendiamo il "Sentiero degli Alpini", così chiamato da chi lo tracciò negli anni '30. Ne rimangono ancora le vestigia alle falde del Monte Pietravecchia: brevi gallerie, tratti scavati nella roccia e parapetti a protezione dei tratti più ripidi.
Poi saliamo i tornanti della Gola dell'Incisa, fra il Monte Toraggio ed il Monte Pietravecchia, mentre nuove nebbie si stanno formando sui rilievi e, raggiunta la Gola dell'Incisa (1685 m), confine fra Italia e Francia, ammiriamo una rara fioritura di Peonia.
Intanto le nebbie si stanno ulteriormente addensando e decidiamo a malincuore di abbandonare la salita al Monte Toraggio. Aggiriamo il Monte Pietravecchia per il versante francese, meno ripido, ammantato di boschi e prati costellati da una miriade di fiori, passiamo per il Passo della Valletta (1918 m), ridiscendiamo sul versante italiano per strade militari e ritorniamo alle auto.
Torniamo alla Colla Melosa e i gestori dell'albergo ci consigliano di passare da Briga Marittima e Col di Tenda, con risparmio di circa 40 kilometri. Facciamo così, ripercorriamo in auto la strada già fatta, passiamo sotto al Monte Grai ed alla cima di Marta, e tocchiamo la Bassa di Sanson (1685 m) dove giriamo a sinistra entrando in territorio francese. La strada è sempre in terra battuta, prima stretta poi più larga, fra foreste, fino a Nôtre Dame des Fontaines (853 m): 25 km dalla Colla Melosa. Ora siamo nuovamente sull'asfalto e con percorso più agevole tocchiamo Briga Marittima, San Dalmazzo di Tenda, la frontiera italo-francese, passiamo per Cuneo ed alle 18, a Torino, con un arrivederci ci salutiamo.
Ettore Briccarello
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8-9 settembre - Uja di Ciamarella
Escursione ottimamente coordinata con ritrovo dei partecipanti al Pian della Mussa. Partiamo alle 16:30 imboccando la comoda mulattiera che si dirige verso il Canalone delle Capre e prosegue oltre il Pian dei Morti raggiungendo la conca del Crot del Ciaussiné dove sorge il rifugio Gastaldi. Esplicate le formalità di pernottamento, si cena e si stilano i nominativi di chi vuole partecipare all'escursione all'Uja di Ciamarella e di chi preferisce quella al Passo delle Mangioire: risultato ¸ metà per parte.
Alle 22:30 tutti a letto e sveglia alle 5, poi colazione, preparativi e partenza. Le prime luci dell'alba ci colgono sul sentiero che scende dal rifugio al Pian Gias, dal quale risaliamo seguendo la cresta morenica sino al ghiacciaio della Ciamarella. Dopo una meritata pausa, calzati i ramponi, iniziamo a risalire il ghiacciaio compiendo un semicerchio a sinistra per evitare una zona crepacciata. Raggiunta la parte pianeggiante del ghiacciaio puntiamo a destra verso il paretone S.O. della Ciamarella, ci togliamo i ramponi e risaliamo il pendio sotto il filo di cresta sino in vetta, dalla quale si può ammirare un panorama stupendo dalle Alpi Marittime a quella Pennine. In vetta sostiamo circa un'ora e poi iniziamo la lunga discesa diret-tamente al Pian della Mussa. Lungo il sentiero incrociamo i nostri amici che hanno fatto il giro dal Passo delle Mangioire, ritornando tutti insieme alle macchine.
Enzo Ferraro
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8-9 settembre - Passo delle Mangioire
Nel pomeriggio dell'8 settembre alle ore 16 ci troviamo al Pian della Mussa e dopo breve tempo in ventun persone saliamo al Rifugio Gastaldi: domani formeremo due gruppi, uno per salire la Ciamarella e l'altro per traversare il Passo delle Mangioire. Non siamo i soli a salire: anche altri hanno le nostre intenzioni, ed altri ancora domani si lanceranno con il parapendio; più tardi ci raggiungono altri due amici.
La mattina del 9 settembre partiamo senza fretta dal rifugio, dopo colazione: siamo in undici, è una bella giornata e, stando alle descrizioni delle guide alpinistiche, il tragitto sarà breve.
Scendiamo verso sud ad attraversare il Rio d'Arnas poi risaliamo verso il Collarin d'Arnas. Arriviamo presso le Rocce Affinau e qui tracce rosse ci conducono a destra: il sentiero si perde, il cammino ora si fa meno agevole, costringendoci ad un ampio giro su pietrame e grossi massi, ed impiegando un tempo maggiore del previsto. Comunque arriviamo al Collarin d'Arnas (2851 m), con meravigliosa vista sulla possente parete della Croce Rossa e, su sentieri più evidenti, giungiamo presso il Lago della Rossa (2716 m).
Nei suoi paraggi un mese prima è stato inaugurato un nuovo bivacco, intitolato a San Camillo: dopo una breve visita ammirandolo, ripartiamo verso il Passo, affrontando un ripido pendio in discesa che in breve ci porta ai Piani del Bessanetto. Di qui, in lieve salita, alle 12:40 arriviamo al Passo delle Mangioire (2768 m) dove ci fermiamo per consumare il pranzo, mentre il sole ci riscalda.
Poco prima delle 14 ripartiamo, scendendo lo stretto canale settentrionale nella Valle Saulera, poi il vallone si fa più largo e arriviamo all'Alpe Saulera, sempre seguendo il sentiero marcato con tracce rosse. Parrebbe ovvio proseguire seguendo il solco vallivo, ma ora le tracce rosse conducono a lato, accennando anche a risali-re. Sta incominciando a serpeggiare aria di ammutinamento, ma infine, con grande gioia del capogita (ndr = che è anche il relatore di queste righe), il sentiero riprende a scendere: fortunatamente le tracce rosse sono sul sentiero meno ripido che scende al Pian della Mussa verso le grange omonime.
Ad un certo punto tentiamo il colpo di mano: poichè le nostre auto sono al fondo del Piano ed un sentierino, non più segnato con vernice rossa, vi conduce, lo seguiamo sperando. Dopo un attimo di "suspence" (leggi: sentiero incerto) presso una vecchia baita, arriviamo finalmente al Pian della Mussa, varcando il torrente a pochi metri dalle auto.
Sono le 16 ed un quarto, e ci salutiamo mentre già buona parte degli amici della Ciamarella ha concluso la gita.
Ettore
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30 settembre - Laghi di Fremamorta
Ettore è stato irremovibile. Ritrovo alle 5:30!
E così fu che partimmo in 18 e finimmo in 4+4 gatti.
Ma procediamo con ordine.
Come sempre, il Capo aveva previsto tutto, anche il ritiro della chiave del rifugio perchè, non si sa mai, avrebbe anche potuto piovere. Lui aveva ancora dei dubbi, o delle speranze, ma nella maggioranza, i nasi incollati ai finestrini, già si era insinuata una quasi certezza che il tempo, invece di "rilevarsi" avrebbe scelto di "rilavarsi". Grazie a questa maggioranza, che assieme al caffè aveva previdentemente acquistato la cartolina dei laghi, abbiamo potuto, poi, renderci conto di quello che ci siamo persi.
Già, perchè, pur avendo deciso di percorrere un tratto maggiore in auto sperando in una più lontana schiarita, siamo arrivati all'ultimo spiazzo giusto in tempo per parcheggiare le cinque auto fianco a fianco, in modo da poter scambiare opinioni ed imprecazioni senza scendere.
Infatti, già pioveva .... e pioveva bagnato, anche se qualcuno si ostinava a consultare barometri da polso e da tasca. Molto sentite, poi, le "lamentazioni" di Pier che il giorno prima aveva fatto lavare la macchina!
E aspetta e spera .... e spera e aspetta, finchè Sergio, stufo di sentire le sue donne parlare delle varie tonalità di bleu di moda questo autunno ha deciso: "Basta! Torniamo!"
A questo punto, la situazione viene presa in mano da Franco. Alla "Cava" si può mangiare all'asciutto! Le chiavi non le ha, ma forse .... se trova la vicina che ne tiene un paio .... Dà le coordinate ed il via .... ma, lui, deve essersi scordato l'indirizzo perchè noi quattro gatti "La Cava" l'abbiamo trovata, ma degli altri neanche l'ombra.
E aspetta e spera ... allo scoccare dei dodici rintocchi ci siamo messi a tavola sotto il portico, anche perchè gli altri 4 gatti (gambe 16) avevano ormai intonato un coro tutt'altro che a bocca chiusa.
Grazie, sorelle P., "La Cava" ci è piaciuta!
Dei laghi ne riparleremo.
Anita +A+C+P
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13-14 ottobre - Monte Procinto.... la via ferrata
Lasciato il resto del gruppo alle pendici del monte Procinto, la nostra piccola comitiva (6 elementi) si appresta ad "attaccare" la ferrata che porta in vetta al medesimo.
La nostra ascesa comincia con una scaletta in acciaio alta 3÷4 metri posta in verticale. Il primo a partire è don Piero che, senza il disturbo dell'imbragatura, ci stacca subito facendo così perdere le sue tracce quasi subito.
Pochi metri dopo essere partiti due componenti della comitiva desistono e tornano indietro (erano senza imbragatura). In 25min arriviamo in cima (ritroviamo don Piero) e possiamo ammirare finalmente il panorama che fino a quel momento non avevamo potuto gustare per via della verticalità della ferrata.
In cima facciamo conoscenza con un signore che ci elenca i nomi delle cime che circondano la nostra vetta e scattiamo le foto di rito.
Dopo un attimo di raccoglimento e di preghiera ritorniamo sui nostri passi e in circa 30min siamo alla base del monte e da questa in 20min raggiungiamo il resto del gruppo.
Pierfranco
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13-14 ottobre - Monte Procinto.... gli altri
Sotto un ciel grigio e un po` novembrino
un piccolo gruppo attendeva un pulmino
per partir, questa volta verso le Apuane
e vedere così altre montagne.
Eravamo, a dir vero, pochi ma buoni
e giunti al mare, i nostri scarponi
facevano un effetto strano
sulla sabbia del ..."mare nostrano".
Ma solo il mare a noi non bastava
perchè il monte Procinto ci chiamava
e così tra molti bei castagneti
cominciammo a salir sudati ma lieti.
Lassù ci attendeva un bel rifugetto,
un'ottima cena e un comodo letto
il tutto condito da gran cortesia
e un fresco vinello ci portò allegria.
Un sole radioso ci diede il buon dì
e tutti attrezzati partimmo da li
alcuni per roccia e altri per prati
arrivammo alla meta felici e accaldati.
Dalla vetta lo sguardo spaziava lontano
sui mari, sui monti, sul lago e sul piano
ma giù ci attendeva il nostro pulmino
per riportarci purtroppo a Torino.
Così raccogliendo porcini e castagne
dovemmo lasciar queste verdi montagne
ed ecco ci accolse lungo il sentiero
del nostro autista il sorriso sincero.
Ma il grazie più grande noi lo dobbiamo
al nostro Cesare, capogita sovrano,
sempre disposto, attento, cordiale
perchè ... le sue gite non finiscano male.
Jolanda e Giovanna
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21 ottobre - Monte Tovo
Verso le 7:00 si parte per Foresto di Borgosesia; qui giunti, prima di iniziare la nostra gita, andiamo nel piccolo cimitero per recitare insieme una preghiera a ricordo di Don Ravelli.
Ci incamminiamo poi per un comodo sentiero che sviluppandosi all'ombra di castagni e faggi, ci conduce in circa 1:30 ore all'altare costruito con le rocce di tutti i Monti d'Italia.
Verso le 11:00 inizia il momento più bello e commovente di questa gita un po' particolare: durante la Santa Messa vengono ricordati i soci di tutte le sezioni della Giovane Montagna che sono morti sulle nostre montagne.
Al termine della celebrazione eucaristica, pranziamo e poi facciamo ritorno a Foresto, dove ci "attende" un'abbondante razione di castagne arrosto offerte dagli amici del CAI.
Per questo, ma soprattutto per l'invito rivolto alla Giovane Montagna di vivere un momento così intenso a pochi giorni dalla festa della commemorazione dei defunti, un "grosso" grazie agli amici del CAI di Borgosesia.
Carola e Marta
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Omelia della Messa
Su al bivacco Comino, nel Massiccio del M. Bianco, c'è una lettera che un papà scrisse, "dopo", a suo figlio di 20 anni - non importa di dove nè su quale monte sia caduto: "Ora che tutto si è compiuto, te lo posso dire: il Signore sceglie pochissimi: i Santi, folli di carità, i Mistici folli di amore e qualche vero Poeta; e voi alpinisti siete poeti a modo vostro". E allora bisogna essere un po' santi, un po' mistici, un po' poeti per "dialogare" con la montagna, per saper leggere in questo stupendo libro della Creazione. Perchè anche questo è "far montagna": sostare silenziosi e contemplare questa stupenda cattedrale attorno a noi, una catena di montagne come abside, in alto una cupola meravigliosa, il cielo, al centro una lampada sfavillante, il sole, per la notte una più tenue, la luna, a miriadi come candele votive, le stelle, come pavimento un tappeto erboso piacevolmente ondulato, come ornamento tanti fiori profumati e belli, come musica, il mormorio del vento, il gorgogliare di un ruscelletto, lo scroscio di una cascata... E qui si avverte la presenza di Dio! Di quel Dio che "ama passeggiare sulle cime dei monti", "sono Sue le vette dei monti"...
Alla capanna Vallot, su di un'anta di ferro, scritto a pennarello ormai sbiadito dal sole e dalle tormente, si legge: "Les monts sont les trottoirs de Dieu". E` stato certamente uno un po' santo, un po' mistico, un po' poeta a scriverlo. E qui si avverte la presenza di Dio, dicevo, di quel Dio che ama passeggiare sulle cime dei monti, per contemplare, con ammirazione, quanto la Sua mano creatrice ha saputo distribuire in ogni angolo della montagna. E` Lui che l'ha messa su con gusto, e si preoccupa ad ogni variare di stagione di arredarla e arricchirla con generosità; con soddisfazione ce la presenta e con gioia la mette a nostra disposizione. Qui diventa più facile l'incontro con quel Dio che non abita solo in templi fatti da mano d'uomo. Spontanea sgorga la professione di fede in Colui "che è Padre onnipotente, Creatore e Signore del cielo e della terra". Più sentita sale dal cuore la gratitudine a Colui che è per ciascuno di noi sommo Benefattore. E` più bello cantare in faccia al sole, nell'amicizia e nella riconoscenza al Datore di ogni bene. E` più facile entrare in comunione con la creazione, capirne il messaggio, scrutarne i segni e viverli cristianamente. Se faremo nostra la voce dei monti sarà anche più facile capire il significato di questo incontro e la benedizione di questi ceri che arderanno sulle tombe dei caduti per la montagna. Qualcuno sarà spento, chi un po' prima, chi un po' dopo da un soffio di vento, altri arderanno sino alla fine, e in questo vediamo significata la nostra esistenza terrena. Ma il cero acceso è anche simbolo di fede, che deve sempre essere alimentata. Infatti il cero è stato acceso nella cerimonia del nostro battesimo, e sarà ancora acceso, come ultimo saluto per noi, quando chiuderemo la nostra giornata terrena.
Ai piedi del Nanga Parbat, dove solitamente venivano posti i campi base, c'è un cippo di pietre con una lapide voluta dai componenti della spedizione tedesca a ricordo di un amico caduto: "Ti ringraziamo, Signore, che A. Drexel era dei nostri. A maggior ragione Ti ringraziamo ora che A. Drexel è ancora dei nostri, perchè chi ritorna a Dio, rimane della famiglia...".
Se non è fede questa...
P. Onorato
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25 novembre - Santa Messa al monte dei Cappuccini
Ai soci che domenica 25 novembre si sono avventurati fino in cima al Monte dei Cappuccini, Torino ha offerto uno spettacolo di tetti spolverati di neve che non si gustava più da troppo tempo, e che si spera sia di buon auspicio per l'imminente stagione sciistica.
Dopo la S. Messa in commemorazione dei defunti della nostra Associazione, celebrata da Padre Onorato, ci si è come di consueto riuniti per la premiazione dei fedelissimi alla Giovane Montagna. E poi saluti, racconti, incontri, in un vociare che era un vero e proprio frastuono (sarà che alcuni non giovanissimi soci ci sentono pochino, o sarà solo la concitazione e l'entusiasmo per i vecchi amici ritrovati?).
Infine trasferimento quasi in massa a Piobesi, per il pranzo da Maddalena.
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SERATE IN SEDE
Giovedì 20 settembre
Per una serata televisiva normalmente non andiamo alla GM, però un'eccezione si può sempre fare, soprattutto quando il programma è frutto dell'impegno dei nostri soci. Così con una videocassetta ed un videoproiettore noleggiato per l'occasione, abbiamo potuto ammirare i momenti più belli del viaggio in Selva Nera compiuto a maggio. Fare un paragone con le classiche serate di diapositive mi sembra fuori luogo per l'evidente condizionamento che ci deriva dall'abitudine alle immagini televisive. Una ripresa amatoriale presenta tutte quelle limitazioni che sullo schermo di casa non vediamo. Resta però la spontaneità di chi ha registrato le immagini più caratteristiche senza programmare nulla; a questo proposito i presenti hanno apprezzato la lunga sequenza del mimo mascherato che intratteneva i passanti su di una piazza.
Approfittando del videoproiettore è stata presentata anche una cassetta sull'Oberland Bernese, ricca di sequenze di sci in fuoripista e di numerosi primi piani.
In coda sono stati riproposti i servizi tratti dai telegiornali di "mamma RAI" sull'impresa di Valerio Bertoglio sul Cervino. Immagini ben diverse dalle precedenti per la disponibilità di mezzi (riprese dall'elicottero) e di esperienza professionale. Comunque con questa appendice tutti abbiamo potuto ammirare Valerio come se fossimo stati al suo fianco durante la sua impresa.
Per la serata ricca e fantasiosa ringraziamo gli autori, e in particolare Giovanna Bonfante per le riprese in Selva Nera, Baffert per quelle in Oberland, Giorgio per la premura dimostrata nel procurare il videoproiettore e la cara vecchia RAI che in questo caso si è dimostrata all'altezza della situazione.
Alberto Guerci
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Giovedì 25 ottobre
Che l'Africa sia per Marco un qualcosa di caro e prezioso a cui tiene molto l'avevamo già capito dalle proiezioni che ci aveva presentato in passato; che l'Africa, o meglio quel frammento del continente nero dal nome Etiopia, stia diventando importante per la G.M. lo si è capito dall'affluenza di pubblico alla sua serata di diapositive. Anche chi scrive è rimasto particolarmente preso da quel fascino che traspare dalle immagini di un paese così selvaggio e così intatto. In un precedente commento ad altre immagini sull'Africa avevo spiegato l'interesse per quella terra come diretta conseguenza di un ancestrale richiamo dell'uomo per quella che fu, con ogni probabilità, la sua culla su questo pianeta. Ancora oggi ritengo proponibile questa ipotesi per spiegare almeno in parte l'interesse che sempre le foto dei vari volti di quel continente suscitano nello spettatore.
La natura meravigliosa di quei luoghi traspare da mille aspetti: i colori sempre brillanti, la fauna così varia e ricca di specie, la flora in buona parte ancora intatta e poi i volti, i visi della gente che trascorre là l'esistenza. In questi volti si legge chiara-mente una sicurezza di vita che deriva non dal benessere o dalla tranquillità, ma dalla certezza nel domani, la certezza di un futuro sempre migliore per l'uomo. Illusioni? Forse si per noi europei abituati ad orizzonti di pessimismo e di rassegnazione. Ma per loro e per l'Africa tutta il credere nel futuro è la forza che li spinge a vivere, forse meglio di noi.
Un grazie a Marco per averci fatto trascorrere laggiù un'ora indimenticabile.
Alberto Guerci
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VITA SEZIONALE
ASSEMBLEA DEI SOCI
L'assemblea Sociale è convocata per
Giovedì 10 gennaio 1991
alle ore 21:15 presso la sede sociale di Via S.Ottavio 5 per deliberare e discutere sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente
2) Esame bilancio consuntivo 1989/1990 e deliberazioni conseguenti
3) Esame bilancio preventivo 1990/1991
4) Quote sociali
IL PRESIDENTE
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CONSIGLI SEZIONALI
Nel Consiglio del 5 novembre si è parlato principalmente di gite sociali, impostando il calendario dell'attività 1990/1991.
Il Consiglio del 26 novembre è stato dedicato ad un approfondimento pacato e sereno sui problemi della nostra Sezione derivanti da una presa di posizione del nostro Presidente. Poi si è approvato il Calendario Gite e il Bilancio Consuntivo e Preventivo da sottoporre all'assemblea dei soci.
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STATUTO SOCIALE
Il Consiglio Centrale della Giovane Montagna come da comunicazione del Presidente Centrale Pesando ha approvato, nella sua ultima riunione a Verona il 13 ottobre, il nostro Regolamento Sezionale.
Prossimamente verrà stampato e inviato a tutti i soci.
QUOTE SOCIALI
Il Consiglio Sezionale ha deliberato di proporre il seguente aggiornamento delle quote sociali per l'anno 1991:
Ordinari: 20.000Lit
Aggregati: 8.000Lit
E' già possibile effettuare il pagamento, con riserva, dovendo il suddetto importo essere sottoposto ad approvazione da parte dell'assemblea dei soci convocata per il 10-01-1991, come da avviso a parte.
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PULIZIA DELLA SEDE
AAA. Cercasi incaricato per la pulizia della sede. Offriamo tre settimane di soggiorno estivo al rif. Natale Reviglio.
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LUTTI
E' mancata la Mamma del socio Gino Bilardo: a lui e familiari le condoglianze della sezione.
E' mancata la sorella di Giulia Faccio Fassone: la sezione tutta si unisce al suo dolore.
Nei primi giorni di dicembre è mancato a Genova Carlo Traverso, un amico, un amico carissimo.
Sin dai primi anni dello Chapy la sua accogliente ordinatissima casetta era sosta obbligata per tanti di noi, per un caffè, per un grappino, ma soprattutto per una simpatica chiacchierata su tanti argomenti, in semplicità e con tanta spontanea amicizia.
Inutile dire che nel futuro, allo Chapy, qualcosa ci verrà a mancare, ma serberemo sempre in noi il ricordo di un uomo buono e schietto.
Al figlio ed alla nuora le più vive condoglianze della sezione di Torino della Giovane Montagna e quelle personali di tanti soci di Torino e di altre sezioni.
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