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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1991
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VITA SEZIONALE
TEMPO DI ELEZIONI
Così, dopo altri due anni, il consiglio della nostra Sezione si appresta ad essere nuovamente rinnovato, come prevede lo Statuto e il regolamento Sezionale. E' in questa occasione che, come presidente uscente, mi rivolgo a Voi per alcune considerazioni.
Dieci anni orsono entravo per la prima volta nel consiglio della nostra Sezione e dopo due anni, era l'ottobre 1983, ne diventavo presidente.
Fui allora eletto da una ristretta minoranza, cinque o sei voti su quattordici se la memoria non mi inganna, e divenni pertanto presidente grazie ad una maggioranza di voti dispersi.
Ciò nonostante chi mi elesse ed io stesso avevamo ben chiaro in mente di imporre un cambiamento alla vita sezionale. Poi in realtà le cose sono andate diversamente, i programmi si sono solo in parte realizzati, alcuni errori sono stati commessi anche da parte mia; oggi e dopo otto anni, riconsegno una sezione quasi tal quale l'ho ricevuta, ancora viva e discretamente attiva, economicamente florida ed alle prese con i problemi di sempre.
Il consiglio attuale, composto da 14 persone, scade con l'assemblea convocata per il 24 ottobre prossimo e del nuovo consiglio che verrà eletto non farà più parte il sottoscritto.
Il mio mandato termina qui, anche se non è scritto da nessuna parte che, dopo dieci anni, un consigliere non possa più essere rieletto.
E' una norma per cui io mi sono battuto cercando di farla inserire nel nuovo Regolamento Sezionale, prima in seno alla Commissione a suo tempo preposta alla redazione e poi in sede di approvazione in Consiglio e in Assemblea.
A favore di tale norma, unitamente a G. Rocco, fui l'unico a votare a favore e pertanto non fu recepita nel nuovo testo.
Ciò non toglie che personalmente, anche per coerenza, io continui a credere all'utilità di una interruzione ed intenda applicarla a me stesso.
Non penso che ci siano, soprattutto all'interno di Associazioni volontaristiche come la nostra, persone insostituibili. Presidenze pluridecennali non possono giovare alla nostra sezione, in quanto ciascuno di noi vede le cose in modo diverso e ognuno può portare un positivo contributo alla vita dell'associazione in termini diversi. Ogni tanto, quindi, è necessario cambiare, per il bene stesso dell'associazione, la quale muore nel momento in cui qualcuno diventa insostituibile.
Questo fatto, congiunto poi alla mia personale formazione culturale che mi porta più ad imporre le mie idee che a discuterle, e quindi, a lungo andare, anche a scontrarmi con molti, mi ha fatto riflettere sull'opportunità di avere uno stacco non dal mio impegno verso la Giovane Montagna, ma dal mio incarico ufficiale di membro del consiglio Sezionale e, di conseguenza, di Presidente.
D'altronde anche al CAI esistono precisi limiti temporali posti alla rieleggibilità dei consiglieri.
Ritengo pertanto giusto ed onesto informarVi fin da ora che per nessun motivo accetterò per il prossimo biennio una riconferma in seno al Consiglio Sezionale della Giovane Montagna.
Allegato a questo numero del notiziario troverete il nuovo Regolamento Sezionale della nostra Sezione, così come approvato dagli organi competenti.
Non è una base per discussioni, ma un regolamento da rendere operativo a tutti gli effetti, da parte di tutti i soci; leggendolo, e non tra le righe, troverete tante informazioni utili sulla vita della Sezione e sui diritti-doveri del Socio.
Il mio augurio è che venga sempre rispettato ed attuato.
Pierluigi Ravelli
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GIOVEDÌ 24 OTTOBRE ASSEMBLEA DEI SOCI
L'assemblea dei Soci è convocata, presso la sede Sociale per GIOVEDI 24 OTTOBRE alle ore 21:15 per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente
2) Bilancio consuntivo 1-10-1990 / 31-09-1991
3) Nomina del seggio elettorale e del suo Presidente
4) Varie ed eventuali
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RINNOVO CARICHE SOCIALI
CONSIGLIO SEZIONALE
Il Consiglio uscente è composto da:
BARBI Cesare
GHIGLIONE Franco
BOGGERO Rosangela
RAVELLI Pierluigi
BOLLA MariaTeresa
ROCCO Enrico
BOSA Sergio
ROCCO Giorgio
BUSCAGLIONE Sergio
ROSSO Roberto
CASTAGNERI MariaRosa
VALLE Roberto
CAUDA Aldo
ZENZOCCHI Cesare
Hanno chiesto di non venire rieletti Ravelli Pierluigi e Rosso Roberto.
Tra le persone che potrebbero fare parte del nuovo Consiglio segnaliamo Mochino Augusto, Briccarello Ettore, Daniele Cardellino, Pauletto Arabella, Bonfante Cesare.
DELEGATI AL CONSIGLIO CENTRALE
Erano delegati al Consiglio Centrale:
RAVELLI Pierluigi
GHIGLIONE Franco
BOGGERO Rosangela
GUERCI Alberto
BOLLA MariaTeresa
LOVERA P.Onorato
BOSA Sergio
ROCCO Enrico
BUSCAGLIONE Sergio
ROCCO Giorgio
CASTAGNERI MariaRosa
ROSSO Roberto
CAUDA Aldo
VALLE Roberto
DE PAOLI Celestina
ZENZOCCHI Cesare
Si invitano i Soci ad eleggere delegati al Consiglio Centrale persone che poi partecipino almeno alle assemblee dei delegati, visto che alcuni non si sono visti.
Tutti possono essere eletti delegati: generalmente vengono nominati i soci più rappresentativi, ed è bene che non siano tutti consiglieri, per un maggior pluralismo.
Tra coloro che potrebbero venire eletti segnaliamo Forneris Giovanni, Solera Lodovico, Bo Franco, Montanaro Alessio, Proserpio Ernesto, Rosazza Anita.
Allegate al notiziario troverete le schede elettorali:
come da regolamento (art. 20-21) hanno diritto di voto i soci con più di 16 anni e in regola con la quota sociale. Chi quindi non ha ancora pagato la sua quota sociale può approfittare dell'occasione; venendo in assemblea e regolarizzando la sua posizione, potrà ritirare la sua scheda elettorale.
Il seggio elettorale verrà istituito durante l'Assemblea di giovedì 24 ottobre, e resterà aperto anche venerdì 25 ottobre dalle ore 21:00 alle 22:00.
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ATTIVITÀ PREVISTA
13 ottobre - Colle e Laghi Roburent (2496 m)
Si risale la valle Stura di Demonte fino al fondovalle (attenzione: a Bersezio controllo documenti per l'espatrio, MUNIRSI DI ESSI!!!).
Al Colle della Maddalena (confine, 1996 m) scesi dagli automezzi si piega a NE per la destra orografica del Vallone Oronaye. In una conca a 2354 m si volta a destra in direzione SE, si costeggia il Lago Oronaye e si valica l'ampio e pianeggiante Colle Roburent (1496 m; 2h). Si scende al Lago superiore di Roburent (2426 m) poi ai Laghi inferiori (2330 m), si prosegue a destra in una conca, si risale per pochi metri allo sperone della Tinetta (2026 m) e si ridiscende ad Argentera (1684 m) sulla strada carrozzabile in 2h45min (4h45min totali).
Nel caso si effettui la gita con auto private, è consigliabile averne parcheggiata qualcuna qui per poter permettere il recupero delle restanti al Colle della Maddalena.
Direttore di Gita: Ettore BRICCARELLO tel. 2734822
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27 ottobre - Gita di Chiusura e Panzo sociale
«Non abbandonare "l'osteria" vecchia per la nuova»
Visto il successo ottenuto si ripropone una gita turistico-gastronomica nelle Langhe, con pranzo in un'azienda agroturistica.
Sono previste le visite allo stabilimento enologico Cinzano a S.Vittoria d'Alba e al castello Falletti di Barolo a Serralunga d'Alba. Di origine molto antica, rifatto tra il secolo XIII e XIV, è un pregevole esempio di castello di collina; per poi ritrovarsi all'ora di pranzo presso l'azienda del Rumé a Murazzano (fraz. Mellea).
Prima della visita allo stabilimento enologico è possibile partecipare alla S.Messa nella locale Parrocchia.
Informazioni: Cesare ZENZOCCHI tel. 349.79.62
Ritrovo partenza: p.za Bernini ore 7:45
p.za Pitagora ore 8:00
Mezzo di trasporto: pullman
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10 novembre - Monte Bregagnino (1905 m)
"Addio, monti sorgenti dall'acque, ed elevati al cielo; cime inuguali, note a chi è cresciuto tra voi, e impresse nella sua mente ..."
Tutti, forse, ricordiamo questa frase manzoniana, ma quanti fra noi conoscono i monti che circondano il lago di Como a cui si riferiscono l'autore e l'escursione al monte Bregagnino anticima del monte Bergogno.
Lasciato il pullman a Breglia, paesino sopra Menaggio, si prosegue per un decina di minuti su una stretta strada asfaltata sino a raggiungere i monti di Breglia; di qui ha inizio il sentiero per il rifugio Menaggio. Raggiunto il costone del Bregagno e proseguendo per dolci pendii si arriva alla meta della nostra gita.
Il panorama è immenso, la limpida giornata ci permetterà di ammirare il Resegone, la Grigna, la Valtellina, il gruppo del Bernina, il Pizzo Badile e naturalmente il lago.
Località di partenza: Breglia 749 m
Dislivello: 1156 m
Tempo previsto di salita: 3:30 h
Direttore di gita: Cesare ZENZOCCHI tel. 349.79.62
Ritrovo partenza: p.za Pitagora ore 5:30 p.za Bernini ore 5:45
Mezzo di trasporto: pullman
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16-17 novembre - Assemblea dei Delegati
In questi due giorni, ad Arona, sotto la direzione delle sezione di Ivrea, si svolgerà la consueta Assemblea dei Delegati.
Notizie più dettagliate (!!) saranno disponibili in sede appena perverranno. Intervenite comunque numerosi, e questo vale soprattutto per i Delegati, che quest'anno dovranno eleggere il nuovo Consiglio di Presidenza e il nuovo Presidente Centrale.
24 novembre - Santa Messa al Monte dei Cappuccini
Come ogni anno ci ritroveremo domenica 24 novembre al Monte dei Cappuccini per la commemorazione dei Soci defunti.
La Santa Messa è per le ore 09:30; al termine premiazione dei soci fedeli da 20 e più anni e rinfresco:
SOCI CON NOI DA 20 ANNI
CAMBURSANO Michelangelo
FRIGERO FERRERO Pierluisa
CAMBURSANO MARTINAT Franca
RAVELLI Carolina
CERRO MELLO Elda
RAVELLI PierLuigi
Ci ricorderemo inoltre di chi ci segue da ben 70 anni:
MOLLI BOFFA A.
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1 dicembre - Niella Belbo - Bossolasco
Per problemi logistici non è possibile effettuare la gita annunciata sul calendario, S.Stefano Belbo - Castino, che viene sostituita con un percorso a semianello.
Questo è sicuramente più interessante anche per le caratteristiche borgate attraversate, fra le più incontaminate delle Langhe. Il percorso si snoda per stradine di campagna, si passa vicino alla chiesa settecentesca della Madonna di Niella sino a giungere al punto più alto della Langhe, Mombarcaro, antico borgo medioevale per poi ridiscendere alla frazione Lunetta con le sue caratteristiche viuzze e case di pietra ancora intatte.
Si attraversa S.Benedetto Belbo di origine monastica per giungere a Bossolasco sede nel secolo XV del marchesato dei Del Carretto.
Direttore di gita: Cesare ZENZOCCHI tel. 349.79.62
Mezzo di trasporto: auto private
Ritrovo partenza: p.za Caio Mario ore 7:30
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PROSSIME SERATE IN SEDE
21 novembre - Sicilia e Etna
Alcuni partecipanti al "viaggetto" all'Etna e Sicilia ci presenteranno le loro fatiche fotografiche, per farci vivere anche con le immagini le emozioni da loro vissute.
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19 dicembre - USA by MTB
Alla vigilia delle celebrazioni per il 500º della scoperta dell'America, MariaTeresa e Gianni Vi presenteranno i Parchi Nazionali, gli scenari dei film western, le grandi pareti di roccia, il deserto ... e poi la California, S. Francisco, Las Vegas, New York.
Buon ... viaggio a tutti!
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ATTIVITÀ SVOLTA
25-26 maggio Roccia Nera
Gita soppressa a causa della latitanza pressoché completa dei soci sciatori (CAPOGITA COMPRESO!!!), a parte, ovviamente, i soliti 4 (di numero) volenterosi che però, vista la situazione, si sono dedicati con molto successo a farsi ognuno i fatti propri, gita sci-alpini-stica compresa.
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8-9 giugno - Truc Blanc
Non bisognerebbe mai aspettare tanto prima di scrivere una relazione che inevitabilmente ci toccherà di fare. Succede, infatti, di non ricordarsi più molto di quella gita, specialmente se non ha avuto un successo travolgente e nemmeno eventi particolarmente degni di nota.
Tento di ricostruire.
Una decina di partecipanti, alcuni dei quali racimolati il giorno prima attraverso estenuanti colloqui telefonici. Una tranquilla salita pomeridiana al rifugio Bezzi, sci a spalla, a tratti affondando nella neve marcia (imprecazioni). Un'abbondante mangiata ed un comodo riposo in un'ala riservata del rifugio. Il risveglio con un tempo non esattamente incoraggiante, la partenza con l'imperdonabile ritardatario, la salita subito ripida, i rampant. La nebbia, che va e viene, caldo e freddo, vento. Un gruppo si ferma, l'altro prosegue per un po', poi rinuncia anch'esso alla vetta. Discesa su neve strana, visibilità da giramenti di testa, anche qualche goccia d'acqua verso il rifugio. Ancora un paio di curve, poi di nuovo sci a spalle, fino a tornare alle auto.
Dissolvenza ... per questa volta ho ricordato abbastanza.
MariaTeresa
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9 giugno - Lac Lerie e Lac Noire
L'escursione ai laghi Lérie et Noir è fallita a causa del cattivo tempo. Giunti in pullman a Chazelet la volontà di camminare ci porta a quota 2100, ma la pioggia e la nebbia ci obbligano a battere in ritirata. Peccato; eravamo in molti: 46 partecipanti.
Per quel poco che si è potuto vedere, a richiesta generale, l'escursione sarà riproposta il prossimo anno.
Augusto Mochino
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21-24 giugno - Etna e dintorni
Decolliamo per Catania alle 07:30. Vi confesso che trovarsi per aria nel giorno più lungo dell'anno è come celebrare la festa della luce: infatti dai pressi di Napoli è già possibile scorgere dalla cabina di pilotaggio la meta del nostro viaggio: l'Etna. Atterriamo am-mirando dai finestrini l'imponenza del monte più vasto d'Europa.
All'aeroporto ci attende un confortevolissimo 54 posti con aria condizionata in cui lo sparuto gruppo della G.M. scompare. Attraversata Catania ci dirigiamo a Messina per prelevare il gruppo proveniente in treno da Torino. Purtroppo uno sciopero selvaggio li farà arrivare in serata con mezza giornata di ritardo. Trascorriamo quindi il pomeriggio del primo giorno con un fuori programma sull'estrema punta nord-orientale della Sicilia: Capo Peloro. Di lì assistiamo alla pesca nel canale di mastodontici "pesci tamburo", sconosciuti a tutti voi.
Recuperati i ritardatari alla stazione di Messina e trascorsa la notte immersi nella quiete di un paesino alle falde dell'Etna, il secondo giorno affrontiamo la salita al Mongibello, il Vulcano per eccellenza. La lunga strada ci conduce al rifugio Sapienza, di lì, in ovovia, raggiungiamo "la Montagnola"; poi con un pulmino fuoristrada arriviamo alla Torre del Filosofo, a 2900 m di quota. Oltre per ragioni di sicurezza è proibito avventurarsi a meno di non assoldare una guida. Nessuno vuol rinunciare alla possibilità di salire fino ai crateri e così con la guida iniziamo l'ascensione.
L'irreale mondo di scorie nerastre contrasta con l'azzurro del cielo; la salita affascina tutti per l'estrema diversità che questo monte presenta rispetto alle vette tradizionali. Ogni passo genera un suono di cocci infranti e solleva una polvere giallastra finissima. I colori dei nostri abiti spiccano enormemente sul fondo acromatico di lapilli nerastri. Poi all'improvviso siamo sull'orlo di uno dei quattro crateri: è la "Bocca Nuova" apertasi nel 1968 come piccola fenditura nel cratere principale, ed oggi immane cratere fumante in continua espansione. Non ne vediamo il fondo per i vapori che vi regnano, ma la guida ci assicura che sono presenti parecchi condotti lavici al suo interno.
L'emozione di tutti è grande; proseguiamo alla volta del secondo cratere, "la Voragine", il più antico dei quattro. Qui il fondo è visibile e si presenta come un foro da cui esce vapore in continuazione.
Infine raggiungiamo il cratere di nord-est formatosi nel 1911. E' la visione più bella che si possa ammirare quassù. Il cratere è in moderata pendenza e si può accedere ad un centinaio di metri dalla bocca eruttiva. Questa presenta una continua emissione di rumorosissimi sbuffi di fumi e vapori e lascia intravedere a tratti l'interno incandescente. Tutti ci godiamo lo spettacolo, entusiasti per tanta brutale bellezza; uno sbuffo un po' più forte degli altri ci fa sobbalzare. Sappiamo benissimo che i vulcani hanno fatto molte più vittime di tutti i restanti monti del pianeta e un certo senso di rischio lo proviamo tutti. Vorremmo restare più a lungo, ma la guida ci riaccompagna alla "Torre del Filosofo". Prima di salutare l'Etna ammiriamo ancora l'immensa "valle del Bove".
Il tardo pomeriggio lo trascorriamo a Taormina dove non dimentichiamo di visitare il teatro greco.
L'indomani partiamo per compiere il giro completo del vulcano. Prima sosta alle gole dell'Alcantara. Molti rimangono delusi e in effetti questa visita più si addice ad amanti della geologia che a turisti normali. Il fiume ha scavato una gola tagliando una colata di basalto colonnare grigio-azzurro estremamente compatto. Questo tipo di roccia si forma quasi esclusivamente quando le lave si raffreddano rapidamente al contatto con l'acqua. E' facile dedurre quindi che serie di eccezionali eventi hanno portato alla formazione delle gole. Proseguiamo alla volta di Randazzo alla cui periferia giace l'immensa colata del marzo 1981 che per poco non investì la città.
E' domenica, e dopo la Messa nell'antica cattedrale ci tuffiamo nel mercato dove acquistiamo frutta a volontà per lo spuntino di mezzodì. Nel pomeriggio proseguiamo per Adrano, Paternò, Misterbianco e Catania, dove trascorriamo il tardo pomeriggio.
Città molto bella, esuberante di costruzioni barocche, soprattutto di chiese, meriterebbe di essere un po' più curata per evitare che i turisti si sentano a disagio fra immondizia e scippatori.
Il lunedì successivo ci richiama a Siracusa. Prima di giungere in città attraversiamo il gigantesco complesso petrolchimico di Augusta e facciamo una sosta al Castello di Eurialo, antichissima fortificazione posta a difesa di Siracusa.
La visita alla città richiederebbe più tempo per assaporare meglio le bellezze che racchiude. Per citarne alcune posso ricordare il Duomo, costruito adattando un tempio dorico del Vº secolo a.C., la fontana Aretusa, le Latomie, l'orecchio di Dioniso, vastissima grotta artificiale dall'acustica straordinaria, il teatro greco e l'anfiteatro romano, posti a breve distanza uno dall'altro. Una città così ricca di storia e d'arte non può essere trascurata dal turista, anche se i gusti del turismo odierno sono più orientati verso l'esotico.
Purtroppo l'appuntamento all'aeroporto di Catania alle 17 tronca la visita. Per alcuni la vacanza è proseguita con un lungo tour all'interno dell'isola e con destinazione finale Palermo, per altri con le Isole Eolie come meta. Per chi scrive il volo a Torino ha concluso un bellissimo weekend in Sicilia.
Ringrazio a nome di tutti Cesare Zenzocchi per l'organizzazione che ci ha permesso di spingerci ... un po' più in là.
Alberto Guerci
Altri dintorni dell'Etna
Per nove amici la gita si è prolungata alla scoperta della Sicilia antica, grazie all'offerta generosa di Cesare di trasformarsi in autista, al volante di un pulmino Volkswagen targato Roma!
Le strade, attorno e nelle grandi città, erano intasate e richiedevano particolare abilità nella guida, ma poi le gratuite autostrade (chissà perché si pagano solo al Nord?) permettevano spostamenti abbastanza rapidi.
Il programma (circa 900 km in cinque giorni) era stato ben studiato dall'amico Cesare, e questo ci ha permesso di ammirare gran parte dei tesori che l'isola offre, oltre a permettere - quasi esclusivamente per la gioia di Andreina - alcune soste balneari in un mare incantevole e pulito.
Abbiamo così ammirato i delicati mosaici della Villa romana del Casale a Piazza Armerina e spaziato - sotto un sole cocente - tra i grandiosi templi di Agrigento, Segesta e Selinunte dove, tra ciclopiche pietre, fiorivano i cespugli di capperi.
Interessanti le visite alla cittadina di Caltagirone (un po' faticosa la salita dei 142 gradini rivestiti di ceramiche policrome), al porto di Mazara del Vallo, all'isola di Mozia dove un piccolo museo testimonia l'antica presenza dei fenici, ed alla verde ed abbarbicata Erice.
La visita a Monreale, con la sua splendida cattedrale ricca di mosaici ed il delizioso chiostro, nonché di alcuni tra i più significativi monumenti di Palermo (Duomo, Chiesa degli Eremiti, ecc.), hanno coronato questa appendice alla gita sociale in Sicilia.
Peccato che il caotico traffico palermitano abbia limitato il giro della città permettendoci di cogliere soltanto due scenette tipicamente isolane: due ragazzini che portavano al pascolo - nel bel parco cittadino - una capretta al guinzaglio, ed un gruppetto di uomini che - seduti attorno ad un tavolo sistemato in una piazzetta - tranquillamente giocavano a carte incuranti del via-vai delle macchine!
La gita, per noi tre che rientravamo in treno, era giunta al termine ma l'amicizia, nata o consolidata in quei giorni tra noi del gruppo, rimarrà viva per sempre.
Sandra Ghiglione
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30 giugno - Punta giordani
Sin dal giovedì precedente alla gita il modesto gruppetto di partecipanti (circa una decina), incontrandosi in sede, si era detto favorevole a svolgere la programmata gita alla P.ta Giordani, a cavallo dei due giorni 29 e 30 (con pernottamento al rif. Mantova) per poter permettere l'acclimatamento anche ai principianti (vedi sottoscritto e padre); un secondo gruppo (formato di tre partecipanti) avrebbe invece raggiunto il nostro la domenica mattina.
Partiti nel pomeriggio del sabato, arrivati ad Alagna, presa la funivia sino a P.ta Indren, percorsa parte del sentiero per il rif. Gnifetti, giungemmo infine alla nostra meta per il pernottamento (rif. Mantova).
Il mattino seguente ripartimmo immersi negli albori di una splendida giornata, e ripercorrendo i nostri passi ci trovammo ove ha inizio la traccia che attraverso i bianchi pendii conduce alla cima. Dopo alcune ore di marcia eravamo sulla cima; il cielo limpido ci permetteva di godere un ottimo panorama: in prima vista ad una ad una tutte le cime del Rosa, le cime più distanti e in lontananza gli specchi d'acqua della Lombardia.
Nella discesa, lungo la stessa via, è avvenuto l'incontro dei due gruppi della gita.
Alla confluenza con il sentiero per il rif. Mantova il gruppo si è poi separato per il rientro a Torino, e così anche questa gita si è conclusa tra la soddisfazione di tutti i partecipanti e in particolare del sottoscritto, che ringrazia ancora i partecipanti tutti per averlo aiutato ad affrontare il suo primo 4000.
Luca Borgnino
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13-14 luglio - Cima di Jazzi
Sabato 13 luglio, a Pecetto di Macugnaga, si formano due comitive. Due gruppi per due diversi percorsi, ma con la stessa meta: il rifugio E. Sella.
Un saluto, un augurio di buona gita ed ognuno per la sua strada. Alcuni verso la seggiovia del Belvedere e poi su per il sentiero. Altri alla funivia per seguire, sul ghiacciaio, la "traversata dei camosci". Traversata molto interessante, sempre in quota, anche se, purtroppo, il tempo nuvoloso impediva di gustare il panorama.
Alcuni passaggi su roccette con corde fisse e l'ultimo tratto verso il rifugio dove ricongiungersi con l'altro gruppo e concedersi il meritato riposo.
E poi l'allegra cena, il riposo (più o meno comodo dato l'affollamento del rifugio), e la sveglia all'alba, anzi prima, per scrutare il fosco orizzonte.
Riunione generale attorno alla colazione per decidere: salire o scendere? Alla fine prevale il parere favorevole alla ritirata ed appena partiti per tornare a Pecetto di Macugnaga comincia a cadere una pioggia intermittente e fastidiosa che ci accompagna fino alla nostra meta.
Con un briciolo di rammarico per non aver raggiunto la cima di Jazzi ci salutiamo dandoci appuntamento alla prossima gita, e ci mettiamo sulla via di casa.
Daniele Cardellino
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28 luglio-4 agosto - Settimana di Alpinismo
Alla settimana alpinistica edizione 1991 hanno partecipato una decina di soci della nostra sezione, tra giovani e vecchi (pardon, QUASI vecchi!); una guida ha assicurato le necessarie garanzie tecniche e di sicurezza; il bel tempo è invece mancato nei giorni centrali della settimana, obbligandoci ad una forzata inattività per due giorni e mezzo, costringendoci quindi a ridimensionare un poco i nostri programmi.
Sono state effettuate tre uscite:
- Petite Aiguille des Glaciers, situata lungo la cresta che dal Col de la Seigne va alla vetta dell'Aig. des Glaciers. La gita è stata svolta in giornata, con partenza dal rif. Elisabetta, salita per un itinerario diretto dal Colle delle Pyramides Calcaires e ritorno dalla via normale.
- Mont Dolent, con pernottamento al bivacco Fiorio. La parete finale, terreno misto con neve molle, ci ha impegnati in alcuni tiri di corda un po' delicati, sia in salita che in discesa, ma tutto il gruppo è giunto in vetta.
- Rifugio-bivacco della Noire, raggiunto per la via ferrata che già da qualche anno ha sostituito il precedente itinerario.
Il gruppo si è rivelato affiatato e le gite realizzate hanno soddisfatto i partecipanti. Ritengo che il bilancio sia positivo, e sarebbe interessante avere in occasione dell'Assemblea dei Soci le impressioni dei partecipanti ed i suggerimenti per le prossime edizioni, anche da parte di altri soci interessati ad effettuare un po' di attività alpinistica in buona compagnia.
Giorgio ROCCO
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VITA SEZIONALE
COMMISSIONE CENTRALE DI ALPINISMO E SCIALPINISMO
La Commissione Centrale di Alpinismo e SciAlpinismo organizza il 1° corso per Istruttori di Alpinismo della Giovane Montagna, "Parte Roccia", che si svolgerà nei giorni 1, 2, 3 novembre 1991 presso il rifugio Campogrosso sulle Piccole Dolomiti in provincia di Vicenza.
Il corso è rivolto a tutti i soci della Giovane Montagna in possesso di una attività individuale da capocorda di roccia e ghiaccio adeguata. L'elenco delle salite effettuate dovrà essere allegato alla domanda di partecipazione e verrà vagliato dalla Commissione.
Il costo del corso, comprensivo della pensione completa in rifugio, è di 140.000 Lit (L'Assicurazione è a carico della Presidenza Centrale).
Per informazioni rivolgersi in sede, oppure a Francesco Arneodo (tel. 485856), o direttamente ad Antonio Feltrin sez. di Padova (tel. 049 690867; 049 8750158).
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SCIALPINISMO - APPARECCHI ARVA
ARVA: abbreviazione di "Appareil de Recherche de Victimes d'Avalanches". Si tratta di un piccolo apparecchio elettronico ricetrasmittente da portarsi appresso durante le gite scialpinistiche e che consente una relativamente rapida individuazione delle persone se-polte sotto una valanga o una slavina. Bisogna però fare alcune precisazioni affinché l'efficacia sia massima e quindi aumentino significativamente le probabilità di individuare e recuperare ancora in vita il malcapitato sepolto dalla massa nevosa:
* tutti i componenti della comitiva devono essere dotati di un ARVA mantenuto in funzione durante tutta la gita;
* Bisogna seguire un breve corso di istruzione all'uso (con prova pratica) perché l'improvvisazione è quanto mai controproducente quando ogni minuto che passa diminuisce esponenzialmente le probabilità di ritrovare in vita la persona sepolta;
* la comitiva deve anche essere dotata di un certo numero di sonde da valanga e di pale da neve.
Nell'ultimo consiglio si è a lungo discusso della necessità di sensibilizzare i soci che praticano lo SciAlpinismo sull'opportunità di adottare questo mezzo di sicurezza anche nelle gite sociali. Visto il costo non indifferente di tale apparecchio il Consiglio aveva già deliberato (vedi Notiziario n°2 aprile '91) di venire incontro ai soci offrendo loro la possibilità di acquistarlo ad un prezzo scontato rispetto al listino.
Affinché questa iniziativa possa concretizzarsi e già dalla stagione sciistica che sta per iniziare si possa cominciare a familiarizzarsi con questi apparecchi, è indispensabile che tutti gli interessati all'acquisto si prenotino, anche per telefono (839.87.00), in sede, chiedendo per ulteriori informazioni di Giorgio.
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CONSIGLI SEZIONALI
Nel Consiglio Sezionale del 9 settembre si è parlato della gestione estiva dello Chapy; appunti, si spera contrattivi, sono stati rivolti ai Soci impegnati in cucina, al vitto gite e sono stati fatti presenti piccoli inconvenienti che si cercherà di superare negli anni futuri.
Si è parlato poi di gite sociali e di chiusura, e di notiziario.
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NUOVI SOCI
E' stata ammessa a Socia Ordinaria
LIFFREDO Gabriella (ord.)
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PROSSIMO CONSIGLIO
LUNEDI 7 OTTOBRE ORE 21:15
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LUTTI
Pochi giorni fa è mancato il Papà di Piermassimo Ponsero; nella triste occasione siamo vicini a lui, a Silvana e a Marco.
E' mancata la signora Irma Morello ved. Bongiovanni, sorella di Aldo Morello e Mamma della socia Teresa Bongiovanni: a lei e familiari le nostre più sentite condoglianze.
Giuseppe BOLLA
Come parlare di Giuseppe? Come lo ricordo?
L'amico per eccellenza. La nostra amicizia risaliva a più di mezzo secolo, ma egli era amico di tutti con la sua bontà d'animo, con il suo carattere calmo, mite e conciliante. Non ricordo in tutti questi anni di averlo mai visto venire a diverbio con qualcuno.
Quanti ricordi giovanili! Quante fredde albe in montagna! Quanta passione e quanto impegno per raggiungere mete desiderate ardentemente, sognate e preparate con cura e raggiunte con tanta fatica e tanta felicità.
Ma venne pure il tempo che la montagna non si disgiungeva dalla presenza della famiglia.
La presenza dei figli su quelle montagne amate erano il completamento della sua passione.
Le aspirazioni erano alpinisticamente meno bellicose ma piene di amore e di tenerezza e assaporate con maggior riflessione.
Alla serietà sul lavoro e all'affetto per la famiglia aggiungeva un terzo impegno: quello per la "Giovane Montagna" alla quale era attaccato come una seconda casa.
All'associazione diede molto del suo tempo in attività varie, dal Consiglio sezionale all'organizzazione delle gite, ai lavori al Chapy, ecc. perché credeva fermamente all'amicizia e alla bontà dei principi per cui l'associazione stessa era stata fondata.
Fu buon alpinista, anzi alla G.M. fu uno dei migliori. Con tanta passione guidò molte cordate particolarmente sulle nostre montagne piemontesi.
Di poche parole tuttavia amava confidarsi con alcuni amici esternando i suoi sentimenti e le sue preoccupazioni.
In questi ultimi tempi la perdita della sua Adelaide e le sue condizioni di salute l'avevano reso particolarmente emotivo e si confidava solo con gli amici più stretti. Di queste cose con un groppo alla gola si lamentava con me e a poco valevano le mie, le nostre parole per incoraggiarlo a combattere la sua battaglia per la vita.
Un caro amico che ci ha lasciati e va ad aggiungersi a tutti quei nostri amici che ci hanno accompagnati sulle nostre montagne e hanno lasciato una traccia, un ricordo, un rimpianto nella nostra mente e nel nostro cuore.
Fiorenzo Adami
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SPOSI
Il 7 settembre il nostro socio Marcello Maragliulo si è sposato con Lidia Ragusa; felicitazioni e auguri per una lunga vita serena insieme.
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