Scarica notiziario originale in formato pdf - Itinerari alpinismo trekking scialpinismo
Scarica notiziario originale
(formato pdf 7.7Mb)

Notiziario Sezione di Torino Giugno 1992



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
il notiziario in formato pdf cliccando sull'immagine a lato.








VITA SEZIONALE


   RIFUGIO NATALE REVIGLIO - VACANZE ESTIVE 1992


Il soggiorno estivo 1992 al Rifugio Natale Reviglio è riservato sempre ai Soci Giovane Montagna in regola con la quota sociale dell'anno. Chi vuole partecipare al soggiorno deve attenersi ad alcune regole fondamentali qui brevemente illustrate:

NORME GENERALI: Il soggiorno è riservato ai soci delle Sezioni della Giovane Montagna in regola con l'annualità in corso. Alla pulizia ed al buon funzionamento della Casa sono pertanto tenuti a collaborare tutti i partecipanti, i quali si impegnano, all'atto dell'iscrizione, ad aiutare il direttore di turno in ogni lavoretto necessario per il buon governo del Rifugio stesso.

TURNI: I turni hanno inizio con il pranzo della domenica e termine con il pranzo dell'ultima domenica di permanenza. Nessun rimborso è dovuto a chi, per qualsiasi motivo, dovesse interrompere il turno iniziato e nessun rimborso per pasti non consumati. Sussiste la possibilità di parcheggiare l'auto all'inizio della strada che sale al Rifugio, mentre il transito sulla stessa è assolutamente vietato dalle Autorità Regionali. Non sono ammessi animali domestici, mentre è obbligatorio dotarsi di lenzuola e federe (anche per quanti hanno la preferenza del sacco a pelo).
In caso di dimenticanza è disponibile un modesto numero di lenzuola e federe in loco.
La camera o il posto letto devono essere lasciati liberi, ordinati e perfettamente puliti per le ore 11:00 della domenica fine turno.
Il soggiorno estivo 1992 avrà il seguente calendario:
12/19 Luglio 9/16 Agosto
19/26 Luglio 16/23 Agosto
26 Luglio/2 Agosto 23/30 Agosto (ospiterà anche
2/9 Agosto la 15¦ sett. di Pratica
Alpinistica )

PRENOTAZIONI: Le prenotazioni si ricevono inviando apposita scheda compilata in ogni sua parte e accompagnata dall'acconto alla Giovane Montagna - Sezione di Torino, Via S. Ottavio 5 10124 TORINO.
Prima dell'invio della scheda sincerarsi della disponibilità dei posti.
Le quote di prenotazione in acconto o di partecipazione potranno essere versate tramite:
assegno bancario intestato a GIOVANE MONTAGNA - Sezione di Torino
bonifico sul ccb nø108039 presso Istituto Bancario San Paolo di Torino Succ. 8 - TORINO.
Informazioni o prenotazioni presso la Sede Sociale, il giovedìsera dopo le 21:00 (tel. 011/8398700) o contattando il responsabile sig. ROCCO Enrico (ab. 011/4374598 - uff. 011/487036 [con FAX manuale]).

Purtroppo quest'anno non siamo in grado di presentarvi una serie di gita a cadenza settimanale. Tuttavia auspichiamo che tra gli ospiti vi sia sempre qualcuno di buona volontà che possa proporre e organizzare una gita alla settimana, tale da aggregare il maggior numero di partecipanti.

Torna a inizio pagina


   20-28 giugno - LAVORI ALLO CHAPY


In questa settimana, a partire da sabato 20 giugno, quando si porteranno le provviste, verranno effettuati alcuni importanti lavori di adeguamento e manutenzione alla nostra casa per ferie.
Tutti coloro che possono dedicare qualche giorno anche durante la settimana saranno ben accetti.

Torna a inizio pagina


ATTIVITÀ PREVISTA


   28 giugno - LAC LERIE e LAC NOIRE (2458 m) (E)


Viene riproposta la gita in programma lo scorso anno, non riuscita a causa del cattivo tempo. Speriamo di avere migliore fortuna. Le due ore e mezza di camminata sono ripagate dalla bellezza del luogo.
Partenza: p.za Bernini 6:15 h
p.za Rivoli 6:20 h
Direttore di gita: Augusto MOCHINO tel. 375771

Torna a inizio pagina


   4-5 luglio - LEVANNA ORIENTALE (3555m)


Come già ricordato in altra parte del notiziario, questa gita è stata inserita in un'iniziativa di vitalizzazione dell'attività sociale. Il programma dettagliato verrà quindi concordato con la guida che ci accompagnerà in questa come nelle altre uscite e verrà illustrato dettagliatamente nella serata di giovedì25 giugno, alla quale tutti gli interessati sono invitati a partecipare. Il programma di massima prevede nella giornata di sabato la salita al rifugio Daviso (da Forno Alpi Graie); la salita alla vetta verrà effettuata per la via normale: dopo una parte su sentiero e morene segue un facile ghiacciaio e quindi un breve tratto di roccette e blocchi porta sull'anticima; una cresta rocciosa pianeggiante la collega alla vetta vera e propria.
Il primo giorno sono necessarie circa 3 ore di salita, mentre per il secondo giorno bisogna prevederne 4 o 5. E' necessaria la seguente attrezzatura: corda, piccozza e ramponi.
Per ulteriori informazioni venite in Sede oppure rivolgetevi a Giorgio Rocco tel. 9359608

Torna a inizio pagina


   18-19 luglio - POLLUCE (m 4091) (A)


E' un 4000 poco frequentato: è posto sulla cresta di confine Italia-Svizzera fra la Roccia Nera ed il Castore.
Sabato_In auto da Torino a St.Jacques (1676 m) per la Valle d'Ayas.
Lasciate le auto si raggiunge Fiery in circa 45 minuti. Da Fiery in 3 ore e 1/2 circa al rifugio Mezzalama e da quest'ultimo in circa 1 ora di percorso su ghiacciaio si raggiunge il rifugio "GUIDE VALLE D'AYAS" alla LAMBRONECCA (3394 m)
Domenica_In circa 2 ore, 2 ore e 30 si raggiunge il colle di Verra o la Porta Nera con marcia su ghiacciaio che non presenta particolari difficoltà ma che richiede attenzione per i notevoli crepacci che sbarrano la via.
Dal colle di Verra o dalla Porta Nera in circa 1 ora, 1 ora e 30 si raggiunge la vetta.
L'itinerario di salita e la via di discesa si stabiliranno al momento in relazione alle condizioni della neve.
Equipaggiamento d'alta quota. Attrezzatura: Corda, piccozza, ramponi, imbragatura e caschetto, qualche moschettone.
Ritrovo di partenza: sabato 18 luglio ore 07.00
in c. Vercelli ang. v. Ivrea

Direttore di gita: Cesare BARBI tel. 4520209

Torna a inizio pagina


   Giovani Alpinisti cercasi...


Come purtroppo è noto, la Giovane di Torino non brilla certo per l'attività alpinistica dei giovani soci. Per due motivi: ci sono pochi giovani, e manca lo stimolo ad effettuare salite con piccozza, ramponi, scarpette di arrampicata o altri strumenti. Risultato: le salite alpinistiche pur programmate in calendario registrano ben poche partecipazioni, quando non vengono addirittura cancellate per mancanza di iscritti. Un po' di anni fa, sono ormai otto o nove, la situazione era diversa. Un gruppetto di giovani interessati soprattutto all'arrampicata su roccia (ma non solo) c'era. Poi si è disperso. Anche perchè, invece di essere considerato un elemento trainante in seno alla Sezione, era rimasto isolato.
Per tentare di ovviare a questa situazione, si è pensato di organizzare alcune gite alpinistiche (di cui due già in calendario), con l'ausilio di una Guida Alpina (Claudio Bernardi). L'obbiettivo è di dare stimolo a questo tipo di salite, rivolgendosi sia all'interno dell'associazione, che ad (eventuali) nuovi soci. Pertanto l'iniziativa è stata pubblicizzata con un volantino, di cui potete trovare copia in sede.
Facendo questo corriamo due rischi. Che non venga nessuno. E che vengano in troppi. Infatti come è ovvio, non abbondano le persone in grado da fare da capo-cordata in tutte queste gite, anche per gli impegni personali di ciascuno.
Allora, invitiamo tutti gli interessati a venire in Sede giovedì 25 giugno, insieme alle centinaia di persone che si presenteranno attirate dal succulento volantino. Insieme cercheremo di metterne in pratica il programma.

Eccolo qua:
28 GIUGNO: PUNTA D'ONDEZANA (3492 m)
4/5 LUGLIO: LEVANNA ORIENTALE (3555 m)
18/19 LUGLIO: POLLUCE (4091 m)
5/6 SETTEMBRE: M. CERVANDONE (3210 m)
Effettueremo queste salite con l'ausilio tecnico di Claudio Bernardi, simpatica e dinamica Guida Alpina di Settimo Torinese.

Francesco ARNEODO

Torna a inizio pagina


   5-6 settembre - Alpe Veglia (E)


1§ giorno.
Si lasciano le auto al parcheggio di San Domenico (1384 m), sopra Varzo in Val Cairasca (Ossola). Si prosegue per la mulattiera che, in lieve discesa, tocca Ponte Campo poi prende a salire, infilandosi nella gola solcata dal torrente. Superata la Cappella del Groppallo (1723 m) si entra nella conca dell'Alpe Veglia, al fondo della quale si trova il rifugio Citt? di Arona, con possibilit? di pernottamento (2 ore).
2§ giorno.
Si taglia in diagonale il bosco in direzione Nord-Est e dopo qualche tornante, mentre il percorso diventa pi? ripido, si tocca il Lago del Bianco (2157 m)(1.30 ore).
Di qui è possibile raggiungere alcuni alti pianori quali il Pian d'Erbioi, il Pian Sass Mor, il Pian Stalaregn per ridiscendere poi alla Piana di Veglia (4 ore totali).

Direttore di gita: Ettore BRICCARELLO tel. 2734822

Torna a inizio pagina


   11-12-13 settembre - Raduno Intersezionale Estivo - Val Fiscalina (E+A)


VENERDI' 11
14:00 Ritrovo di tutti i partecipanti presso la Casa per ferie "EUROPA" - Via Rienza nø 1 - DOBBIACO. Distribuzione delle camere. Numero massimo di partecipanti: 90.
15:00 Gruppo A: partenza per Val Fiscalina e a piedi per il rifugio Zsigmondy-Comici (2 ore circa) dove è stato concordato il trattamento di mezza pensione, già compreso nella quota. Numero massimo di partecipanti: 30 (+ 90 di cui sopra = 120).
Gruppi B e C: sistemazione nelle camere dell'albergo. Visita del paese. Cena e pernottamento.
* * * INDISPENSABILI LENZUOLA O SACCO PIUMA * * *
SABATO 12
Gruppo A: 07:00 Colazione.
07:30 Partenza dal Rifugio Comici per Busa di Dentro, parete "De Zolt", Cresta Zsigmondy, La Mensola.
11:30 Arrivo al Bivacco "Ai Mascabroni". Sosta e colazione al sacco.
13:30 Discesa per il medesimo itinerario fino in Val Fiscalina.
16:30 Rientro all'albergo e sistemazione nelle camere già predisposte.
Gruppo B: 07:00 Colazione.
07:30 Partenza per Val Campo di Dentro con Gruppo C.
08:30 Salita per la Val Campo di Dentro al rifugio Tre Scarperi, poi a Forcella di Toblin, quindi al Rifugio Locatelli (4 ore circa).
Discesa per la Val di Sassovecchio in Val Fiscalina. (2 ore; totale 6 ora circa).
16:30 Rientro all'albergo.
Gruppo C: 07:30 Dopo la sosta per il Gruppo B, proseguimento per Moso di Pusteria. Passeggiate nei dintorni del Paese e in Val Fiscalina.
Pranzo al sacco o a propria discrezione.
A gruppi riuniti
18:30 S. Messa.
19:30 Cena in albergo tutti assieme.
21:00 25 anni fa fu montato il Bivacco "Ai Mascabroni" di Cima Undici: proiettiamo il documentario della sua storia con diapositive in dissolvenza sonorizzata.
DOMENICA 13
Per tutti i gruppi
07:30 Colazione.
08:00 Partenza dall'albergo per il paese di Teodone (nei pressi di Brunico).
09:00 Visita al museo etnografico pusterese all'aperto. Biglietto d'ingresso compreso nella quota.
11:00 Bicchierata e scioglimento dell'incontro.

N.B. IL PRESENTE PROGRAMMA POTRA' SUBIRE VARIAZIONI DI ORARI PER CAUSE DI FORZA MAGGIORE O PER EVENTUALI NECESSITA' ORGANIZZATIVE.


QUOTE: Gruppo A = 130.000Lit per persona comprendente:
- trattamento di mezza pensione (cena, pernottamento e prima colazione) presso il Rifugio Comici il primo giorno e presso l'albergo il secondo giorno + entrata al Museo.
Gruppi B e C = 110.000Lit per persona comprendente:
- trattamento di mezza pensione (cena, pernottamento e prima colazione) presso l'albergo per due giorni + entrata al Museo.
ISCRIZIONI: entro il 30-06-1992 dovrà essere comunicata la propria adesione di massima, accompagnandola con una caparra di 50.000 Lit per posto prenotato, solo ed esclusivamente all'incaricato della nostra sezione, Cesare BONFANTE tel. 4342612.
Entro 31 agosto 1992 l'adesione dovrà essere confermata e successivamente a tale data le caparre dei posti prenotati e per qualsiasi motivo non coperti non verranno restituite.

Solamente per informazioni potrete rivolgervi, telefonando dalle 20.00 alle 21.30 ai seguenti recapiti:
Andrea Carta - tel. (0444)506741
Giuseppe Stella - tel. (0444)521322
Piero Martinuzzi - tel. (0444)240277

NUMERO MASSIMO DI ISCRIZIONI LIMITATO A 120 PARTECIPANTI IN TOTALE

NOTE TECNICHE SUI PERCORSI
Gruppo A: la salita al Bivacco "Ai Mascabroni" presenta difficoltà di primo e secondo grado sulla paretina De Zolt; verranno predisposte alcune corde fisse il giorno prima da alcuni nostri addetti. Si incontra poi un tratto delicato di traversata di un canale roccioso, a volte innevato o ghiacciato, dove verranno pure sistemate delle corde fisse. Trattasi quindi di percorso adatto ad alpinisti esperti ed allenati (sono consigliati: casco, cordino e moschettoni, come per salita su via attrezzata). In quella stagione alla Mensola solitamente non si trova acqua potabile, pertanto è bene che ognuno provveda per esserne fornito. Il numero dei partecipanti è limitato a 30 persone per motivi di praticità e sicurezza.
Gruppo B: la salita per la Val Campo di Dentro al Rifugio Tre Scarperi e quindi al Rifugio Locatelli si svolge su sentiero senza alcuna difficoltà. E' una gita facile, molto panoramica, che aggira tutto il gruppo dei Tre Scarperi, fin sotto la Croda dei Baranci, la Torre di Toblin, per arrivare alla balconata del Rifugio Locatelli, sotto il M. Paterno, con splendida vista sulle Tre Cime di Lavaredo.
Gruppo C: attorno al paese di Moso in Pusteria corre un sentiero che tra prati e masi si svolge per circa tre chilometri. Altrimenti, la Val Fiscalina, chiusa al traffico veicolare, è una delle belle valli delle Dolomiti, adattissima a passeggiate.

Torna a inizio pagina


   27 settembre - MONTE LOSETTA (3054 m) (E)


confine (è consigliabile avere i documenti per l'espatrio) e si parcheggia presso le Grange del Rio (2007 m). Si segue l'ampia mulattiera che per il Vallone di Soustra, oltrepassando le Grange Bernard e la Capanna della Losetta (2536 m). Infine, per ripidi pendii di terriccio e sfasciumi, si raggiunge il Passo della Losetta (2872 m) con meravigliosa vista sul gruppo del M.Viso. Di qui si prosegue per l'ampio ed arrotondato crestone su magra erba e sfasciumi fino alla vetta (ore 3,15).

Direttore di gita: Ettore BRICCARELLO tel. 2734822

Torna a inizio pagina


   11 ottobre - VALLONE DI TALLORNO (E)


Il Vallone di Tallorno si trova a 45 minuti di marcia da Fondo, ultimo centro della Valchiusella raggiungibile con auto.
L'interesse del vallone è dato dall'aspetto etnografico (si trovano graffiti preistorici e bellissime architetture del XVI e XVII secolo, mineralogico e geografico (molti i laghetti di origine glaciale).
Itinerario di salita: da Tallorno, a quota 1222 m, parte la mulattiera che porta all'Alpe Sucal (1986 m); dall'alpe aggirare uno sperone e con un percorso a mezza costa raggiungere un colletto ai piedi della Punta di Mariasco.
Seguire sul lato destro idrografico il Rio delle Balme per giungere al bel laghetto di Sucal e quindi l'Alpe del Prà (2318 m). Aggirare verso Nord la cresta di Punta Liamau per raggiungere l'omonimo lago (2336 m) (tempo occorrente 4.30 ore).
Per scendere si passa alle Bocchetta del Burè con vista sui laghi della Buffa e per una ripida mulattiera ci si riporta sui sentieri di salita e per questi si ritorna a Fondo: a questo punto le ore di cammino si aggirano sulle 8.30 ore.

Partenza: Fondo (1070 m)
Dislivello in salita: 1292 m
Tempo di salita: 4.30 ore
Ritrovo di partenza: piazza Bernini - 6.30 h
(ulteriore fermata in piazza Rebaudengo - 6.45 h)
Direttore di gita: Sergio BOSA tel. 306552

Torna a inizio pagina



PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 24 settembre


Giulio Terragnoli della G.M. di Verona presenta:
Giulio Terragnoli della G.M. di Verona presenta:
Ascensione al Muztag Ata, Padre dei Monti di Ghiaccio

Interessanti immagini sulla sua recente spedizione sci-alpinistica su un "7000", il Muztag Ata, cima della catena del Kuen-Lun, ai confini fra la ex URSS e la Cina.

Torna a inizio pagina


   Giovedì 22 ottobre - Le nostre gite


Carrellata di diapositive scattate dai Soci, durante le varie gite dell'ultimo anno.
Vi invitiamo a portare in sede le vostre diapositive migliori entro il 1ø ottobre, per preparare la serata.

Torna a inizio pagina



ATTIVITÀ SVOLTA


   8 marzo - CENTOVALLI


Ore 6,30. Sul solito marciapiedi in Piazza Bernini c'è il solito incontro a scadenze fisse tra i soliti "Giovani" (veramente c'è anche qualche viso nuovo). Questa volta i fortunati siamo noi con un quarto d'ora di vantaggio su quelli di Piazza Pitagora. Il solito pullman con il solito impareggiabile Alessandro arriva come il solito puntuale. Partiamo in direzione di Domodossola. Coma il solito tutto va bene, a parte il tempo grigio, un po' deludente. Sul Lago Maggiore si stende una pigra foschia, che tuttavia aggiunge una nota suggestiva alle Isole Borromee e non ci impedisce di identificare la Rocca di Angera.
Eccoci a Domodossola, simpatica cittadina prealpina, pittoresca e grigia anch'essa. Abbiamo il tempo di fare un giretto, vedere o rivedere alcuni angoli caratteristici ed incontrare l'On. Reviglio col suo portaborse. Il trenino ci attende, grazioso ed un po' antiquato, alla fine di un lungo sottopassaggio. Saliamo e ci sistemiamo comodamente. Il paesaggio sfila davanti ai nostri occhi: pascoli verdi, casolari isolati, qualche paese, ovattato dalla foschia. Quando dalla Val Vigezzo passiamo nelle Centovalli, il paesaggio cambia e si fa aspro: canaloni rocciosi si susseguono tra pareti a picco, orridi si spalancano sotto la ferrovia. Qualche laghetto azzurro spicca in fondo a strette gole. Il trenino continua a correre ed i passeggeri continuano a chiacchierare, rosicchiando qualche caramella.
Eccoci a Locarno, con il lago che è ritornato davanti a noi. Locarno è una cittadina graziosa ed elegante, con un bel lungolago, alberghi confortevoli, molta gente per le strade. Subito corriamo a prendere la cremagliera che ci porterà al Santuario della Madonna del Sasso, da dove si domina un ... lago di foschia, che nasconde quello vero. In lontananza si delineano alcune cime svizzere. Consumiamo il nostro lauto pasto sotto il loggiato del santuario, dopo aver ammirato i bei dipinti della chiesa. Pochi, i più coraggiosi cer-tamente, salgono con la cabinovia fino alla stazione di Carlada, da dove parte la seggiovia, attualmente non in funzione. E' un posto delizioso, tra boschi di faggi e abeti, intercalati da piccoli chalets. Se ci fosse visibilità, sarebbe uno splendido scenario. Scendiamo a piedi lungo la Via Crucis del Santuario. Sulle rive del lago ci attende una festa un po' paesana. Ci investe l'odore di fritto che emana dai pesciolini, che vengono consumati su piatti di carta ed il suono poco melodioso di una banda municipale. Dovunque bambini, carrozzelle, cani, nonni. Ci sono persino pezzi di carta per terra, mozziconi ed altro ... E siamo nella pulitissima Svizzera! L'Italia evidentemente ha contagiato i suoi impeccabili vicini.
E' arrivata l'ora della partenza e allegri e soddisfatti, dopo aver costeggiato un bel tratto del Lago Maggiore infiliamo l'autostrada, incredibilmente trafficata, per fortuna sulla corsia opposta. Ci ritroviamo a Torino, in verità un po' umiliati per aver fatto meno passi di un ebreo il giorno di sabato.
Bona Premoli

Torna a inizio pagina


   22 marzo - TRAVERSATA CERES - LANZO


Ci ritroviamo numerosi e puntuali alle 8,30 Stazione Dora nuovo capolinea della rinnovata TO-CERES. Da qui si parte con il treno alle 8,50; salgono successivamente altri partecipanti ed a Ceres scendiamo in 27.
Dalla Stazione si sale all'abitato, quindi con breve discesa sempre su strada carrozzabile, si supera la Stura di Val Grande e si inizia la salita con tempo buono ma bizzarro: a tratti ventoso e un po' coperto verso N.O. La strada non certo ardua favorisce la conversazione a danno della velocità; in basso si scorgono gli abitati di Ceres e Mezzenile.
Raggiunto il Colle della Croce è necessario cercare un punto riparato dal vento per consumare la colazione. Al di là del Colle appare il profilo del Santuario di S.Ignazio, nostra prossima meta. Ora è discesa finalmente; anche un tratto di mulattiera tra borgate, sfiorando prati fioriti a stento causa siccità. Al fondo Chiaves dove ci fermiamo per ammirare la imponente scalinata della chiesa. Ripresa la marcia ci ritroviamo su di una sella dalla quale si ammira il panorama di Monastero di Lanzo con innumerevoli borgate e dalla contorta figura della cava di amianto di Balangero.
Poco dopo, superato Tortore e passati indenni tra le auto di una gara di regolarità, imbocchiamo un sentiero in bosco do conifere, anche un po' bruciacchiato, a tratti ripido e scivoloso al punto da fare provare a qualcuno il gusto dello scivolo e il brivido del contatto con il terreno. Quando poi il sentiero si addomestica in mulattiera possiamo guardarci intorno e scorgiamo i treni in stazione a Germagnano: la nostra meta.
17,35 il treno per Torino un'ora dopo ci salutiamo: siamo in città.
M.T. Montanaro

Torna a inizio pagina


   22 marzo - ROCCA D'OREL


La gita non era realizzabile a causa dello scarso innevamento della zona. Inoltre una forte perturbazione da NW attesa proprio per quella domenica ha suscitato ulteriori perplessità sulla possibilità di effettuare una gita alternativa.
Un piccolo gruppo di soci ha provato ad andare in Val d'Aosta ma per il maltempo non hanno fatto nulla. Morale: domenica ...buca.

Alberto Guerci

Torna a inizio pagina


   5 aprile - M. ORSIERA


Come direttore di gita mi ero preoccupato per tempo del tempo. Già da diverse settimana avevo intuito che qualcosa sarebbe successo in quella prima domenica d'aprile, elezioni a parte s'intende.
Mi ero pertanto convinto che della gita non se ne sarebbe fatto nulla, per via del tempo s'intende. E cosìè stato; puntuale domenica mattina si è presentata la pioggia.
Qualcuno vorrà sapere perchè? tanta sicurezza nella mia previsione. La spiegazione tecnica preferisco non darvela per non dilungarmi con complicata terminologia tecnica; la spiegazione cabalistica invece ve la rivelo volentieri: le gocce che cadevano dal cielo quella domenica erano prevedibilissime lacrime ... di elettori.

Alberto Guerci

Torna a inizio pagina


   12 aprile - CIALMA DI LOCANA


La gita in programma non si è potuta fare prima per mancanza di neve e poi a causa del brutto tempo.
Il 12 aprile decidiamo di andare alla Cialma: partiamo da Locana e soltanto al termine della strada asfaltata compare improvvisamente la neve che ci permette di partire subito con gli sci ai piedi. Siamo in 13, con due simpatiche coppie di sposi.
Un bel sole ci accompagna per la salita, ma giunti in cima cominciano a salire le nebbie e quindi decidiamo, dopo un breve spuntino, di ridiscendere, anche se sono solo le 2. Ci godiamo una bella discesa su neve facile.
Al ritorno una breve fermata in gelateria per scambiarci ancora gli auguri di Pasqua.
Sergio Bosa

Torna a inizio pagina


   12 aprile - MONTE DELLE FIGNE


La domenica delle Palme dal punto di vista meteorologico è solitamente una giornata "di marca" dal tempo variabile, tendente più al brutto che al bello; ma la nostra escursione incontra una giornata eccezionalmente calda, mitigata da qualche passeggera brezza. Oltre le Capanne di Marcarolo, grazie al nostro ineguagliabile autista che ha saputo compiere molteplici slalom per superare gli intralci dovuti agli automezzi dei numerosi convenuti in sito, da località anche distanti,ai cippi commemorativi dei valorosi caduti della Divisione Partigiana "Benedicta", perveniamo al Guado del Gorzente e di qui si inizia l'itinerario attraverso una delle aree più solitarie del Parco (un bosco semiabbandonato, un lungo sentiero a mezzacosta, a moderata e continua salita su costoni riarsi e brulli fino al primo spartiacque).
Proseguendo per la pista agroforestale si giunge al sentiero ben battuto, che -con qualche strappo- porta alla cresta e quindi alla Cima delle Figne. La soddisfazione della meta raggiunta con il magnifico panorama, seppure con qualche foschia che non permette di rimirare il limpido mare di Liguria compensano tutti, ma in particolare qualche "novellino" del caparbio dispendio di energie.
Si rimirano dall'alto i laghi del Gorzente, che riforniscono di acqua la città di Genova; sono costruiti dall'uomo ma stavolta "cosìbene" da sembrare naturali, come perle incastonate nel verde di profonde gole appenniniche. Dopo lo spuntino la foto-ricordo del gruppo attorno alla croce multidirezionale e la nostra preghiera al Signore delle Vette, s'inizia a gruppetti la discesa "a marce diversificate"; qualcuno infatti deve adeguare il rapporto a improvvisi crampi muscolari; il relativo tempo di percorrenza eguaglia cos quello di salita.
Arrivano però tutti soddisfatti anche se un po' affaticati al guado di partenza, ed al pullman del ritorno, mentre pure il sole inizia a scendere verso l'occaso.
Andrea Lajolo

Torna a inizio pagina



SERATE IN SEDE


   Giovedì 9 aprile


Fiori, Fiori e ancora Fiori
Stupende diapositive. Meravigliosi fiori. Prodigiosa memoria di Lino nell'indicare nomi comuni e botanici, in italiano ed in latino. Per fortuna, ad un certo momento, ne ha dimenticato uno ed a tutti è parso nuovamente un essere normale.
Chi si è perso la serata ha veramente qualcosa da rimpiangere, perch? la varietà di fiori è stata grande e la realizzazione dell'insieme superba, da manuale specializzato.
Ed ora basta con i complimenti, prima di tutto perch? Lino è troppo simpatico cos e non vorrei che si insuperbisse e poi perch?, dopo la "Orchidea Militare" con tanto di elmo, mi risulta sia stata già fotografata la "Orchidea Scimmia" che mi auguro dia inizio ad una nuova serie: quindi, qualche aggettivo va accantonato per la prossima edizione.
E poich? la diapositiva di un particolare fiore ha ridestato in me il ricordo di un episodio, lo metto in prosa ringraziando Lino per avermelo fatto tornare in mente dopo tanto tempo.

Na fior
Ed fior a-i n? j'e tante e tute bele; 'l brut a l'? pr? che a passiso e peui a meuiro.
Ma la mia n?, e a son scasi passaje 40 ani.
A l'era na dominica e come 'l s'lit i andasio a rampi.... I l'avio già diversi tir "d c'rda, su p'r un parjon tut gris e scur, cand me euj a son slargasse a la vista d'un-a cita e bela foir.
Pr'pi i savia nen coma a faseisa a vive en coj pochi granin 'd tera port" dal vent drinta ant na cita filurin-a.
Mia g'j a l'? per? firnia cand i son rendume cont che a l'era pr'pi l'unica filura a la port? "d me p".
E anlora i son butame a crij?:"Ten f'rt, che si i v'lo!"
M? prim a l'ha pro subit rispondume:"Fa nen la f'la!.. It l'has na piassa d'armi ... li andova a j'? cola fior ... a t? sta c'moda la ponta dl? scarpon ..."
Niente da f.... I son vol?, l'hai gabol?, son riv? su sensa ongie e con le man tute sgarogn?, ... ma la fior a l'era l?, bela, reusa contra 'l gris dla pera.
D'po tut, chila a l'era a soa c'; j'era mi la forestera.
St'ist?, i son torn? a pass? sota cola parej e mia fior a l'era sempre li, viva ant "l m" arc'rd; mentre mia schin-a che col d i son pa rompume, a l'han fracassamla peui 'n sle righe pedonaj.

Anita Rosazza Manuel

Torna a inizio pagina



VITA SEZIONALE


   CONSIGLI SEZIONALI


E' stato presentato e approvato il calendario per la promozione dell'attività alpinistica. Esso prevede serate in sede con spiegazioni tecniche e ascensioni condotte dalla guida alpina Claudio Bernardi. Nel Consiglio Centrale del gennaio u.s. era stata presentata la bozza del nuovo Statuto Fondamentale; ne è stato esaminato il contenuto che prevede alcuni aggiorna-menti di natura regolamentare, inoltre il Consiglio Sezionale si è espresso favorevolmente nel mantenere l'articolo 2 nell'attuale dizione.
A ricordo del prof. Nello Cambursano, scomparso recentemente, e in accordo con la famiglia, ha deciso di istituire un premio, rappresentato da una riproduzione di un suo quadro, da assegnare durante ogni Rally.
Il Presidente

Torna a inizio pagina


   NATI


A Viviane e Giovanni Brunetto è nato un maschietto: Federico. Congratulazioni a loro e al bambino un augurio di una vita lunga e serena.
Torna a inizio pagina


   LUTTI


E' mancata la madre della socia Luciana Valle: a lei e famiglia le più sentite condoglianze della sezione.

A Tina Gramaglia Bonfante e famiglia vanno le nostre condoglianze per la morte della madre.

E' mancato il padre di Gianni Antonucci: siamo vicini a lui e Maria Teresa con le nostre preghiere.

Anche a Bruna Barbero Bolla porgiamo le condoglianze della sezione per la perdita della madre.

Torna a inizio pagina