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Notiziario Sezione di Torino Febbraio 1993
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VITA SEZIONALE
ARVA - SICUREZZA NELLE GITE SCIALPINISTICHE
Questo argomento, sollevato e dibattuto nella recente Assemblea dei Soci, sta assumendo sempre più importanza: infatti sta diventando indispensabile che TUTTI i partecipanti alle gite scialpinistiche siano in possesso di un apparecchio ARVA. Si tratta di un piccolo strumento elettronico che permette una più rapida individuazione di una persona sepolta sotto una massa di neve.
L'importanza di questa dotazione personale deriva da due fattori principali. Da un lato si tratta di una innovazione tecnologica che può aumentare le condizioni globali di sicurezza; è infatti inne-gabile che una persona sepolta sotto una valanga abbia qualche probabilità in più di essere localizzata e poi recuperata in tempi utili ai fini della sua sopravvivenza qualora sia dotata di un apparecchio ARVA. Ne consegue che tutti devono esserne dotati: non si può stabilire a priori chi verrà eventualmente sepolto e chi invece resterà indenne! Parimenti tutti dovrebbero essere in grado di utilizzare correttamente questo strumento per una efficace ricerca del/i malcapitato/i.
Per il momento sorvoliamo su questo particolare e affrontiamo il secondo punto molto importante. L'associazione (nelle persone del direttore di gita e del presidente) deve essere adeguatamente garantita a livello di responsabilità nel caso - che ci auguriamo non debba mai verificarsi - di un incidente di questo tipo. Bisogna infatti poter dimostrare di aver adottato tutti gli accorgimenti necessari per garantire la sicurezza dei partecipanti alle gite sociali. Per lo scialpinismo uno dei requisiti minimi che oggi viene riconosciuto indispensabile è l'apparecchio ARVA.
Il CAI ha ormai imposto l'obbligo che tutti i partecipanti alle gite scialpinistiche siano dotati di questo apparecchio, pena l'esclusione dalla gita stessa. Anche la Giovane Montagna si deve adeguare, cioè tutti i partecipanti alle gite scialpinistiche dovranno essere in possesso del proprio apparecchio ARVA. Innanzi tutto ci uniformiamo all'ultima circolare del CAI, che consiglia a tutte le Sezioni e scuole di scialpinismo il modello FITRE monofrequenza a 457 kHz.
Ma come rendere meno traumatico questo aggiornamento? L'ipotesi che gli apparecchi siano acquistati dalla Sezione e poi noleggiati di volta in volta ai partecipanti alle gite è stata scartata sia per la difficoltà di trovare una persona responsabile della buona cura e del buon funzionamento degli apparecchi, sia per evidenti problemi organizzativi: chi si incarica del ritiro degli apparecchi prima della gita, quanti ne sono necessari (spesso fino al momento della partenza non si sa esattamente chi si presenterà) e soprattutto chi raccoglie gli apparecchi alla fine della gita e li riporta tempestivamente in sede? E' stata invece preferita la soluzione di agevolare gli abituali partecipanti alle gite scialpinistiche nell'acquisto diretto dell'apparecchio praticando condizioni particolarmente interessanti grazie a un contributo da parte della sezione.
Questa iniziativa verrà concretizzata nel corso del mese di febbraio; per ulteriori informazioni rivolgetevi in Sede chiedendo di Giorgio ROCCO, Maria Teresa BOLLA o Cesare ZENZOCCHI.
La Commissione Gite
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ATTIVITÀ PREVISTA
13-14 marzo - XXVI RALLY SCI-ALPINISTICO (SA)
La sezione di Moncalieri curerà questa edizione del Rally che avrà come punto d'appoggio Canosio, nel vallone di Mormora. Dato il perdurare dello scarso innevamento, gli organizzatori stanno verificando le alternative possibili, per permettere lo svolgersi delle gare. Altre notizie in merito saranno quanto prima disponibili in sede.
Per ora invitiamo gli aspiranti concorrenti a programmarsi una appropriata preparazione "psico-atletica in palestra".
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28 marzo-4 aprile - Settimana di Pratica Sci-Alpinistica a Chialvetta
Questa seconda edizione, organizzata dalla Commissione Centrale di Alpinismo, si svolgerà a Chialvetta (Valle Maira).
Non essendo ancora arrivato un programma dettagliato, chi fosse interessato è pregato di informarsi in sede.
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7 marzo - MONTE CRISTETTO (1612 m) (E)
Il Monte Cristetto (1612 m) è una vetta poco nota, ma assai panoramica, posta fra la valle del Romarolo ed il Grandubbione, due valloni laterali rispettivamente della Val Sangone e della Val Chisone. Il colle del Besso, che si trova sullo spartiacque delle due vallate a mezz'ora dalla vetta, è stata fino all'inizio del nostro secolo un frequentatissimo passaggio fra Giaveno e Pinasca. Il ruolo strategico del Colle è confermato dalle tracce di fortificazioni che si notano solo dall'alto, osservandole dalla cresta che sale al Cristetto.
Dislivello : 600 metri
Località di partenza : Prese Franza (1018 m) - Giaveno
Tempo di salita : 2÷2,30 ore
Direttore di gita : ZENZOCCHI Cesare tel. 3497962
Ritrovo e partenza : P. Pitagora ang C. Siracusa ore 8,30
Mezzo di trasporto : auto private
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21 marzo - Monte Besimauda (2231 m)
La Besimauda, detta anche Bisalta a causa della caratteristica cima a due punte, è la montagna che domina Cuneo. Dalla sua cima si gode un panorama grandioso sulla pianura e sulla cerchia delle Alpi.
Dei due possibili itinerari di salita, da Pradeboni o da Castellar (Boves), si è scelto il primo, più agevole ma soprattutto più breve (!?). L'itinerario prescelto parte dunque da Pradeboni (868 m), segue una strada in terra battuta (si spera con sopra neve) fino a quota 1122, e quindi percorre un pendio in ombra fino al Colle Morteis (1450 m). Di qui una lunga dorsale porta ad un colletto (150 metri dalla cima) dove si lasciano gli sci per proseguire a piedi ma senza difficoltà fino in vetta.
Località di partenza : Pradeboni 868 m (valle Pesio)
Dislivello : 1363 m
Tempo di salita : ore 4,30
Direttore di gita : M.T. Bolla tel. 3472307
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21 marzo - Isola Palmaria (E)
La gita all'isola Palmaria viene effettuata in collaborazione con la sezione di Moncalieri. Non potendo, infatti, in questo periodo, fare lunghe camminate in alta montagna, la Sezione di Torino ha aderito alla gita proposta dalla Sezione di Moncalieri per il periplo dell'isola Palmaria.
Il giro dell'isola può essere effettuato dagli escursionisti a piedi, mentre ai partecipanti meno impegnati si presenta l'occasione di un battello compiacente che permetterà loro di ammirare dal mare questa isola.
A chi teme eventuali burrasche del mare, Portovenere riserva tutte le sue bellezze naturali ed artistiche.
Partenza Pullman : Piazza Bernini ore 6,15
: Piazza Pitagora ore 6,30
: Moncalieri ore 6,45
Informazioni e prenotazioni : in sede tel. 8398700
BONFANTE Cesare tel. 4342612
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4 Aprile - Monte Orsiera (2878 m) (SA)
Dall'ex-sanatorio Agnelli (1670 m) si prosegue lungo la carrozzabile del colle delle Finestre; innalzandosi poi sulla destra per terreni di radi boschi si attraversa il Prato Catinat, passando presso il casolare 1847 m. Con ampia svolta a sinistra, in direzione NNE, traversare su pendii più ripidi fino a portarsi sul fondo del valloncello, stretto tra contrafforti rocciosi, scendente dal colle dell'Orsiera (2595 m), che può rappresentare una meta più corta e più semplice. Poco prima del colle svoltare a destra dirigendosi verso il ripido canale che porta all'intaglio tra le due vette. Salire fin dove possibile con gli sci e poi proseguire a piedi, raggiungendo prima l'intaglio e poi la punta settentrionale. Discesa per l'itinerario di salita.
Dislivello di salita : 1220 m
925 m per il colle dell'Orsiera
Tempo di salita : 4:30 - 5:30 ore
Difficoltà : per Medi Sciatori Alpinisti.
Ramponi utili per il canale.
Orario di partenza : 5,00
Direttore di gita : Alberto GUERCI tel. 5627672
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4 aprile - ORRIDO DI CHIANOCCO (E)
L'orrido di Chianocco - come quello di Foresto e i minori del Rio Moletta, di Bruzolo e di Caprie - fa parte di una serie di incisioni venutesi a formare al termine dell'ultima glaciazione (12 ÷ 15.000 anni fa) con l'arretramento dei ghiacciai che formavano il fondovalle valsusino.
La sua forma a "fiasco" è dovuta alle rapide acque del Prebec che anche più a monte hanno formato una profonda incisione a V chiamata Gran Gorgia e alcuni pinnacoli di erosioni (chiamati "Chouqué"); particolarmente maestoso è quello della borgata di Magrit alto 20 metri e sovrastato da un masso.
Da Chianocco (550 m), con un percorso ad anello, saliremo sino alla borgata Pavaglione, per poi seguire il sentiero dei Chouqué nel vallone del Prebec sino alla borgata Pianfé superiore (1360 m) e poi ridiscendere a Chianocco, seguendo nella parte terminale il fianco dell'orrido.
Dislivello : 810 metri
Località di partenza : Chianocco
Tempo dell'intero giro : 5,30÷6 ore
Direttore di gita : ZENZOCCHI Cesare tel. 3497962
Ritrovo e partenza : P.za Bernini ore 8,00
Mezzo di trasporto : auto private
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18 aprile - Pic de Rochebrune (3322 m)
Raggiunto l'abitato di Cervières passando da Susa e Briançon, si sale a Le Laus su strada sempre aperta. Si segue la sterrata per Bletonnet su cui corrono piste di fondo e si perviene a quota 2000 m.
Di qui si risale il vallone principale, dapprima per bosco rado quindi oltrepassata la cascata di Oules ci si dirige verso il colle di Portes caratterizzato sulla destra da un alto torrione roccioso. Superato l'ultimo ripido tratto ci si porta allo stretto intaglio ove si lasciano gli sci (2915 m, 4,30 ore). A piedi si volge verso EST tenendosi sotto cresta, sino a raggiungere la bastionata rocciosa sottostante la cime e si risale per un evidente canalino che adduce ad un colletto.
Dal colletto a sinistra e per cresta di rocce buone e senza difficoltà si giunge in vetta (3322 m, 1,30 ore dal Col des Portes).
Località di partenza : Le Laus (1745 m), Cervières
Dislivello in salita : 1579 m
Tempo di salita : 6/7 ore
Difficoltà : BSA
necessari corda, piccozza, ramponi
Ritrovo di partenza : p.za Rebaudengo 4,30h
Mezzo di trasporto : auto private
Direttore di gita : BARBI Marco tel. 327150
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25 aprile Punta Ostanetta (2375 m) (E)
La punta Ostanetta è una cima che offre uno splendido panorama sulla pianura del Po e sul Monviso.
Raggiunta Ostana, in Valle Po, con l'auto, si sale toccando le borgate S. Antonio, Miridio e le Meire Durandini parcheggiando al termine della strada aperta al traffico (1630 m).
Proseguendo a piedi verso Ciarmi, ancora sulla strada, si segue poi il sentiero che, in direzione NE, nella valletta della Salassa, permette di raggiungere il largo colle Salassa (2020 m, 2,30 h).
Dal colle, in pochi minuti, si può salire alla punta Salassa (2630 m) verso E, oppure proseguire in cresta verso Nord Est e, scendendo al colle S. Bernardo (2245 m) prima, e poi puntando a Nord in cresta, si raggiunge la cima dell'Ostanetta (2375 m) in un'ora, superando nell'ultimo tratto facili roccette.
In discesa si ripercorre il medesimo percorso di salita in 2,30 ore.
Ritrovo di partenza : Piazza Pitagora ore 7,30
Mezzo di trasporto : auto private
Direttore di gita : BONFANTE Cesare tel. 4342612
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PROSSIME SERATE IN SEDE
giovedì 18 marzo - film della cineteca del CAI
DESCENTES (Discese)
Film premiato al Festival di Trento 1988
Jean-Marc Boivin, il protagonista di questo documentario, compie cinque discese estreme in meno di 24 ore nel massiccio del Monte Bianco, due prime assolute:
la discesa del Moine e quella dai Drus, poi dall'Aiguille Verte, dalle Courtes e dalle Grandes Jorasses, con l'apoteosi conclusiva di un volo in parapendio.
E' PERICOLOSO SPORGERSI!
Catherine Destivelle e Monique Dalmasso, due fra le migliori rappresentanti dell'arrampicata libera, scalano le pareti verticali del Verdon, considerate tra le più difficili e pericolose.
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giovedì 22 aprile - Argentina da Buenos Aires a la Fin de Mundo
Una serie di diapositive, liberamente raccolte su corde reali e fili di pensiero, presentate da don Esterino Bosco.
Iguaçu: acqua, grazie!
Le pietre raccontano
Zoo Paradiso
Ghiacciai alla finestra
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ATTIVITÀ SVOLTA
8 novembre - Gita di Chiusura in Val Casotto
La gita annuale di chiusura attività alpinistica ... di questo anno è stata favorita ed allietata da una splendida giornata di tardo autunno. Come sempre, faticosa e impegnativa, ha richiamato numerosissimi amici, tutti, salvo poche eccezioni, quasi giovani ... e atleticamente ben preparati!
Durante la prima parte del viaggio la gentile signora Bonfante ci ha esaurientemente e piacevolmente intrattenuti sulla parte culturale della gita: la visita al castello reale dei Savoia, loro residenza estiva a cavallo di metà ottocento, la sua storia, seguita a quella antica della adiacente abbazia dei Certosini.
Lasciata la nebbia poco prima di Mondovì siamo giunti in anticipo al colossale santuario di Vicoforte per partecipare alla S. Messa delle ore 9.
Ripreso il viaggio, ci siamo diretti al Castello, percorrendo tutta la Val Casotto che, dopo la strettoia iniziale si apre, offrendoci una spettacolo sempre mutevole di conche e dossi boschivi inondati di mille colori.
Visitate le camere e le sale reali, siamo stati accompagnati nella grande cucina, ricca di forni, attrezzi vari e lucidi pentoloni di rame: perciò ben preparati moralmente ... siamo discesi a Pamparato per consumare in amicizia ed allegria il pranzo all'albergo delle Alpi.
Ripercorsa nel pomeriggio l'alta Val Casotto e valicatone il colle - ampia e panoramica finestra che si affaccia sul retroterra ligure - siamo scesi a Garessio e per Ceva ritornati a Torino.
Gita bella e riuscita. Un grazie agli organizzatori ed al cordiale, valente autista.
E. Proserpio
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VITA SEZIONALE
14-15 novembre - Assemblea dei Delegati a Roma
Roma è stata la vera protagonista dell'incontro perché, col suo richiamo, ha radunato numerosi delegati e soci all'Assemblea organizzata - in modo encomiabile e signorile - dalla rinata Sezio-ne romana della G.M.
Roma è come Venezia! Più la conosci, più vi ritorni volentieri perché suscita emozioni e sensazioni sempre nuove.
La G.M., inoltre, nella Città Eterna, ha vissuto anche nel passato momenti memorabili: nel 1932, quando è stata ricevuta in udienza privata dal Papa alpinista PIO IX; nel 1934 in occasione dell'Anno Santo ed infine nel maggio 1990 per la Beatificazione di Pier Giorgio Frassati.
Questi motivi, ed il desiderio di festeggiare la Sezione romana, hanno richiamato la sera di venerdì 14 novembre, alla stazione di Porta Nuova, un folto gruppo di soci delle sezioni di Torino, Moncalieri e Pinerolo.
Dopo una nottata più o meno piacevole in treno, al mattino siamo accolti a Roma da alcuni soci che ci indirizzano alla Domus Pacis (dove alloggeremo due giorni) e dove è già in funzione una efficiente organizzazione.
Depositati velocemente i bagagli, via a vedere (o rivedere per l'ennesima volta) la maestosa Basilica di San Pietro e i sempre interessanti Musei Vaticani con la Cappella Sistina.
Nel pomeriggio, mentre alcuni soci continuano il loro peregrinare nei vicoli della città, i Delegati iniziano i lavori dell'Assemblea; lavori che proseguiranno anche dopo cena.
Un momento di unione spirituale è vissuto intensamente dai soci durante la S. Messa celebrata, prima del pasto serale, nella suggestiva Cappella della Domus Pacis.
La domenica mattina è dedicata - come da programma - alle visite turistiche e la maggior parte, noi torinesi compresi, optiamo per la gita a "Ostia antica".
A fare da guida al nostro gruppo è una competente e simpatica socia romana. Grazie alle sue spiegazioni ed alla sua sensibilità riusciamo, anche noi profani, a far rivivere quelle rovine ed a scorgere, tra quei ruderi, edifici pubblici ed abitazioni private di quella che fu la "Colonia romana primigenia". Tra i più importanti resti notiamo le superbe Terme del Foro con il grandioso Frigidarium (bagno freddo), la Casa di Diana, molini osterie, caserma dei vigili, magazzini, ecc.
L'interesse era tale che non avvertivamo né il gelido vento, né la minaccia di pioggia!
Grazie ancora alla nostra guida per essere riuscita, con semplice e chiara esposizione, a ricreare in noi l'atmosfera di quella antichissima città.
Un ringraziamento particolare va anche al Presidente ed ai Soci romani che hanno saputo organizzare validamente questo incontro. Simpatico è stato l'omaggio da loro offerto alla nostra impareggiabile Rosangela per aver confezionato e ricamato il gagliardetto della Sezione Romana.
Nel pomeriggio, dopo un lauto pranzo, salutiamo tutti i soci della varie Sezioni con la promessa di ritrovarci presto e numerosi a qualche altro raduno. E così, stanchi ma soddisfatti, riprendiamo il treno per Torino dove giungeremo nella tarda serata.
Franco Ghiglione
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Lavori dell'Assemblea dei Delegati
L'Assemblea è stata aperta da Ilio Grassilli di Roma, nominato Presidente dell'Assemblea, con un ringraziamento ai soci che sono intervenuti a questa loro prima Assemblea, portandoci inoltre la notizia della Benedizione del Papa, informato di questa occasione.
Il Presidente Centrale Pesando ha poi presentato la sua relazione sull'andamento della Giovane Montagna nell'anno trascorso, segnalando un rinnovato interesse all'Associazione da parte di gruppi di persone in altre città: a Milano e a Modena ci sono state delle richieste.
Segue la consueta lettura delle relazioni delle singole Sezioni da parte dei rispettivi Presidenti.
Vi è poi l'intervento di don Carlo Mazza, che avevamo già avuto modo di ascoltare durante l'Assemblea di Vicoforte; in questo suo intervento ha tra l'altro ricordato che tutti i credenti (e non solo i preti) hanno l'impegno di annunciare il Vangelo, e ha esortato perciò la Giovane Montagna a farsene carico, prestando particolare attenzione al problema degli adolescenti. Le sue parole hanno anche affrontato il senso ultraterreno della vita, che è naturale in chi frequenta la montagna.
Il successivo intervento di don Bernardo Antonini, filosofo, socio di Roma, ha ampliato quest'ultima parte, riflettendo in particolare sulla cattolicità dell'andare in montagna. Secondo la sua visione, non esiste un modo "cattolico" (o cristiano) di andare in montagna, ma fa parte del proprio modo di vivere la vita.
Giovanni Padovani, direttore della Rivista, ha ricordato alcune tappe importanti dell'attività editoriale della Giovane Montagna: in preparazione vi è un volume di Andrea Carta sul bivacco ai Mascabroni, che è stato commemorato nell'ultimo raduno intersezionale estivo, e una nuova edizione dei profili degli alpinisti scrittori, completa di tutti quelli preparati dal nostro socio e scrittore Armando Biancardi.
Per quanto riguarda la Rivista, fa notare che vi sono difficoltà finanziarie a causa della diminuzione della pubblicità, ed invita le Sezioni a cercare sostenitori.
L'Assemblea poi si anima quando viene presentata la bozza del nuovo Statuto, redatto da Fietta, in collaborazione con il Consiglio di Presidenza. Quello che, naturalmente, fa più discutere è la modifica proposta all'Art. 2. Le varie sezioni, con gli interventi di alcuni soci, presentano le proprie obiezioni, anche con posizioni abbastanza radicali, e ci si lascia con l'impegno da parte della Presidenza Centrale di formularne una dizione in collaborazione con i Presidenti, o rappresentanti, di TUTTE le sezioni, in modo da presentarlo al necessario referendum tra tutti i soci tramite la Rivista, prima della prossima Assemblea dei Delegati.
Enrico Rocco
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29 novembre - Incontro ai Monti dei CAPPUCCINI
Come consuetudine, abbiamo ricordato i soci defunti della nostra Sezione nella chiesa di S. Maria del Monte dei Cappuccini e, in particolare, gli amici che ci hanno lasciato quest'anno: Mario, Nello, Teresina e Carlottina.
Soci veterani e amici a Noi particolarmente cari, perché portavano con sé una grossa parte di storia della Giovane Montagna. Dopo la S. Messa ci siamo trasferiti nel salone sottostante per festeggiare i soci che hanno compiuto i venti anni della nostra Sezione e consegnare loro il distintivo ricordo.
Cesare Zenzocchi
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24 dicembre - S. Messa di Natale
E` consuetudine alla Giovane Montagna, da qualche hanno a questa parte, solennizzare le festività natalizia ogni volta in una chiesa diversa da quella dell'anno precedente.
Quest'anno ci siamo incontrati ... sotto casa, nella Chiesa della SS. Annunziata.
La chiesa era gremita, anche se noi eravamo una esigua minoranza dei fedeli presenti, e la celebrazione è stata toccante.
Al termine della funzione siamo saliti nella nostra sede per un piccolo rinfresco, cogliendo l'occasione per scambiarci reciprocamente gli auguri e pensando già alle prossime "imprese" che faremmo nell'anno alle porte.
Ettore Briccarello
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SERATE IN SEDE
Giovedì 19 novembre
Non molti tra il pubblico sapevano, credo, che i due protagonisti della serata sono tra i più esperti speleologi mondiali. Al termine della proiezione però tutti se ne sono resi conto: immagini mozzafiato di discese nelle grotte glaciali di tutto il mondo, una carrellata di diapositive di speleologia "classica", e infine il reportage di una spedizione in Asia. Il tutto correlato da un commento estremamente accurato e ricco di puntualizzazioni scientifiche: infatti oltre a essere speleologi, i due svolgono l'attività di ricercatori universitari in ingegneria e fisica.
Al termine, Giovanni Badino e il suo collega Meo non hanno avuto difficoltà a soddisfare le numerose domande, né a vendere alcune copie del bellissimo manuale "Tecniche di Grotta", che ora fa parte anche della nostra Biblioteca.
Un grazie ad entrambi e un arrivederci ad un sicuro prossimo appuntamento.
Francesco Arneodo
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Giovedì 17 dicembre
L'amico Daniele Valperga ci ha condotti, è veramente il caso di dirlo, per le montagne del mondo. Dapprima in Africa, nelle foreste e sulle pendici del Kilimandjaro, poi in un trekking attorno alle cascate Vittoria.
Dopo siamo stati condotti sulle Ande, in Ecuador, dove ci è stato possibile ammirare paesaggi ed ambienti paragonabili alle nostre Alpi anche se, ovviamente, le dimensioni cambiano, ingrandendosi; ci ha colpito però il fatto che la popolazione locale si dimostri ostile agli estranei, ai "turisti", per probabili ragioni ancestrali.
Poi siamo passati in Asia, in Himalaya, trovando un ambiente più severo, più scosceso, che non ha mancato di suscitare la nostra ammirazione.
Infine siamo stati condotti in Karakorum, dove siamo stati veramente "rapiti" dalla severità dei luoghi, dalle difficoltà dei percorsi e dai panorami unici ed incomparabili che abbiamo potuto ammirare: una vera emozione, fra le altre, il "modo" di attraversare i torrenti, su ponti via via più esigui, fino a diventare solo più un canapo.
Dobbiamo veramente formulare un vivo ringraziamento per la stupenda serata che Daniele Valperga ci ha proposto.
Ettore Briccarello
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VITA SEZIONALE
Una lettera dall'Africa
Dal nostro socio Enzo Clerici, in missione in Etiopia, è giunta a Rosangela questa lettera, che pubblichiamo.
"Cara Rosangela,
grazie del pacco con le maglie e tute da ginnastica, che arrivò regolarmente ad Asella senza problemi di dogana, e mi fu poi recapitato qui a Yambo. Un ringraziamento anche alla Giovane Montagna.
L'Etiopia, almeno in questa zona, va meglio e la vita sembra più tranquilla e regolare. Ma bisogna sempre pregare dato che la pace è un dono di Dio.
Sono molto occupato con giri di qua e di là, per commissioni e cose varie. Ora sono ad Addis Abeba che aspetto un nuovo dottore dell'Associazione CUUAM che viene a lavorare Yambo.
Oggi o domani tornerò in missione. Il tempo adesso è bello (estate) e Yambo, col sole, è una zona abbastanza bella, presso la foresta. Ho sentito che nel Centro-Sud Italia ha nevicato. E al Nord e sulle Alpi?
Spero di poter fare regolarmente le vacanze questo anno '93, per cui mi sono messo in lista. Debbo solo mettermi d'accordo per trovare il periodo più conveniente.
Ti mando i più cari auguri per questo nuovo anno 1993. Saluti anche agli amici della Giovane Montagna.
Enzo
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Rivista Di Vita Alpina
Sono disponibili numeri arretrati, anche non annate recenti, della pubblicazione. Chi fosse interessato può richiederle in sede.
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Giovedì 10 dicembre - Assemblea Ordinaria dei Soci
L'assemblea si è aperta con la relazione del Presidente sull'attività sezionale.
E' stato quindi presentato il bilancio consuntivo 1991-1992 che è stato approvato all'unanimità.
Sono seguite alcune proposte per incrementare le attività sociali, quali il rimborso per pernottamenti nei rifugi, proiezioni di film del Festival di Trento, acquisto di attrezzatura tecnica da mettere a disposizione di chi si accosta all'alpinismo.
Infine relativamente ai "ricerca persone" circa il cui acquisto il Consiglio in passato si era espresso in modo negativo, sentiti i pareri dell'assemblea, viene deciso che il problema verrà riesaminato.
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CONSIGLI SEZIONALI
Nell'ultimo consiglio sono state esaminate alcune proposte suggerite dai soci durante l'assemblea di dicembre u.s.
Si è così deciso di acquistare materiale alpinistico ad uso dei soci che iniziano a cimentarsi con l'alpinismo.
Per le gite di sci-alpinismo, data l'obbligatorietà in un prossimo futuro che i partecipanti siano dotati del ricerca persone, si decide di provvedere per l'acquisto di un certo numero di apparecchi ad un costo minore per quei soci che ne fossero interessati.
Il Presidente
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QUOTE SOCIALI
Hanno già rinnovato la quota associativa 1993 soltanto il 35,2% degli ordinari e il 30,6% degli aggregati.
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo in sede al giovedì sera (21:30 ÷ 23:00) - se no che ci sta a fare? -, sia mediante versamento sul ccp 13397104 intestato a Giovane Montagna via S. Ottavio 5 Torino.
Vi ricordiamo le quote 1993: SOCI ORDINARI 23.000 Lit
SOCI AGGREGATI 10.000 Lit
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ATTIVITÀ PREVISTA
24-27 giugno - Gran Sasso (2912 m) (E+A)
Dopo la salita dell'Etna e il "passo non passo" del Vercors, la meta che abbiamo in programma è la salita al Corno Grande (2912 m): la maggiore elevazione nell'intera catena appenninica nel "massiccio" del Gran Sasso.
Visiteremo, inoltre, il laboratorio di fisica del CNR situato nelle cavità sotterranee del "massiccio", le città dell'Aquila, Sulmona e, sulla via del ritorno, la Santa Casa di Loreto.
Il programma definitivo sarà pubblicato nel prossimo notiziario.
La macchina organizzativa ha incominciato a muoversi, quindi chi desidera partecipare è pregato di dare la propria adesione preliminare entro il 4 marzo p.v.
Informazioni: in sede tel. 839.87.00
BOGGERO Rosangela tel. 749.39.26
ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62
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