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Notiziario Sezione di Torino Ottobre 1993
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VITA SEZIONALE
Due anni dopo
A giorni scade il mio mandato alla Presidenza, perciò voglio rivolgere un saluto a tutti. Un ringraziamento ai Consiglieri e ai Delegati per l'apporto e l'incoraggiamento datomi, ed ai Soci per l'attiva partecipazione alla vita sociale.
Siccome il Notiziario ha sempre informato i Soci di tutte le attività intraprese, non penso sia necessario ripetere quanto sia stato fatto nel corso di questi due anni, ma molte cose potrebbero essere migliorate con un maggiore scambio di idee.
Si è cercato di promuovere alcune attività, per rendere più attiva e "giovane" la vita sociale, che stanno dando i primi frutti. Dovranno essere intensificate sempre di più.
A tutti i Soci un invito a partecipare numerosi all'Assemblea ordinaria di giovedì 14 ottobre p.v.
Il Presidente
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ASSEMBLEA ORDINARIA dei SOCI
GIOVEDI 14 OTTOBRE: ORE 21,15
L'Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata presso la sede Sociale per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente
2) Esame del bilancio 1.10.92 / 30.9.93
3) Nomina del Seggio elettorale per l'elezione
del nuovo Consiglio Sezionale e dei
Delegati al Consiglio Centrale
4) Varie ed eventuali
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RINNOVO CARICHE SOCIALI
Il CONSIGLIO SEZIONALE uscente è composto da:
BARBI Cesare CASTAGNERI MariaRosa
BOGGERO Rosangela GHIGLIONE Franco
BOLLA Mariateresa MOCHINO Augusto
BONFANTE Cesare ROCCO Enrico
BOSA Sergio ROCCO Giorgio
BRICCARELLO Ettore VALLE Roberto
BUSCAGLIONE Sergio ZENZOCCHI Cesare
In questi ultimi due anni, diversi Soci, pur non essendo Consiglieri o Delegati, hanno collaborato nelle varie attività sociali. Per due di essi, CARDELLINO Daniele e FERRARO Vincenzo, la speranza di una collaborazione nell'ambito del Consiglio Sezionale.
Erano DELEGATI AL CONSIGLIO CENTRALE:
ZENZOCCHI Cesare GHIGLIONE Franco
BOGGERO Rosangela GUERCI Alberto
BOLLA Mariateresa RAVELLI PierLuigi
BOSA Sergio ROCCO Enrico
BUSCAGLIONE Sergio ROCCO Giorgio
CASTAGNERI Maria Rosa ROSAZZA Anita
CAUDA Aldo ROSSO Roberto
DE PAOLI Celestina VALLE Roberto
Inoltre, FORNERIS Giovanni e SOLERA Lodovico potrebbero venire eletti come Delegati al Consiglio Centrale.
Questi sono alcuni, ma molti altri potrebbero dare la loro collaborazione nei vari "settori".
Modalità per il voto.
1) I Soci troveranno allegata a questo Notiziario la scheda (o più schede) che dovrà essere spedita o consegnata in sede compilata e sigillata, al seggio elettorale entro le ore 23 di giovedì 14 ottobre p.v.
2) Come da Regolamento (art. 20-21) hanno diritto al voto i Soci con più di 16 anni e in regola con la quota sociale. Chi quindi non ha ancora pagato la sua quota sociale può approfittare dell'occasione; venendo in Assemblea e regolarizzando la sua posizione, potrà ritirare la sua scheda elettorale.
3) Il seggio elettorale resterà aperto solo la sera di giovedì 14.
4) Dovranno essere eletti 14 Consiglieri e 15 Delegati. Si raccomanda di indicare i prescelti con cognome e nome.
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ATTIVITÀ PREVISTA
9-10 ottobre - Monte TAMBURA (Alpi Apuane) (E)
Località di partenza : Resceto (Massa)
Dislivello in salita : 1° giorno = 957 m
2° giorno = 448 m
Tempo di salita : 1° giorno 2,30-3,00 h
2° giorno 2,00 h
Dopo un attento esame, in loco, si è deciso di abbandonare il percorso, piuttosto disagevole, di salita al Monte Tambura dal rifugio Donegani, optando per la salita del versante sud, utilizzando come base il nuovo rifugio Nello Conti alla Finestra Vandelli.
L'itinerario inizia da Resceto, piccolo paese, circondato da alte cime che lo fanno assomigliare ad un paesetto alpino. Si percorre uno dei tratti più interessanti e meglio conservati della via Vandelli, ardita opera stradale per quei tempi, decisa da Ferdinando III d'Este, per collegare attraverso l'Appennino l'entroterra al mare, sino alla Finestra Vandelli (1442 m) dove è situato il rifugio Conti.
Il giorno dopo, si raggiunge il passo Tambura (1620 m) e da qui si percorre la cresta a sinistra con facile salita su terreno sassoso che conduce a un'anticima da cui, sempre per cresta, si giunge alla cima principale del monte Tambura (1890 m), ottimo punto panoramico su tutte le Apuane.
Ritrovo di partenza : sabato 9 p.Bernini 7,30 h
p.Pitagora 7,45 h
Mezzo di trasporto : pullman
Direttore di gita : ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62
oppure in sede tel. 817.48.06
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24 ottobre - Monte Bersaio (2386 m) (E)
Località di partenza : Sambuco (1187 m)
Tempo di salita : 4 h
Si raggiunge Sambuco (1187 m) nella Valle Stura di Demonte, oltre Vinadio. Si imbocca la carrareccia, con segnavia GTA, che si immette nel Vallone della Madonna, in direzione NE, dapprima sulla destra orografica poi con un ponte si passa sul lato sinistro, si prosegue con sentiero guadagnando quota con una serie di tornanti. Si tagliano a mezza costa alcune pendici dirupate mentre il vallone si fa sempre più stretto e diviene gola che domina le cascate del tor-rente.
Dopo 2 ore si arriva al Gias Muré (1831 m), si lascia il sentiero GTA per attraversare il torrente sulla sinistra ed imboccare il sentiero che guadagnando rapidamente quota sale in direzione Ovest, passa per l'Alpe Pra d'Arbon (2065 m) e di qui al Colle Piconiera (2256 m). Puntando a Sud per la cresta erbosa si giunge alla vetta.
Ritrovo di partenza : P.za Bernini 6,15 h
P.za Pitagora 6,30 h
Direttore di gita : BRICCARELLO Ettore tel. 2734822
Mezzo di trasporto : pullman
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30-31 ottobre - Assemblea dei Delegati a Vicenza
L'annuale Assemblea dei Delegati si svolgerà a Vicenza, dove saremo ospiti della Villa S.Carlo di Costabissara / tel. 0444-971031 (5 km da Vicenza)
Nella giornata di sabato, si svolgeranno i lavori dell'assemblea; seguiranno le votazioni per l'elezione del nuovo Presidente e del Consiglio Centrale.
Alla domenica mattina, è prevista una visita turistica di alcuni punti caratteristici della città di Vicenza e dintorni: Villa Cardellina, La Rotonda, Teatro Olimpico, ecc.; seguirà il pranzo sociale.
La sezione di Vicenza segnala che i posti letto presso la Villa S. Carlo sono limitati, pertanto prega le sezioni di dare la precedenza ai Delegati. Se vi saranno eventuali Accompagnatori, provvederanno a fornire altre sistemazioni (con altre tariffe).
La QUOTA complessiva per la pensione completa è di 90.000 Lit.
Per chi è interessato, è possibile prolungare il soggiorno.
Per notizie più dettagliate, rivolgersi in sede (tel 817 48 06)
oppure a Zenzocchi Cesare (tel 349 79 62).
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7 novembre - Gita Chiusura al Forte di Gavi
Quest'anno la meta della gita sociale di chiusura non è più un castello, ma una fortezza e precisamente il forte di Gavi.
Il forte, oggetto della nostra visita, apparteneva alla Repubblica di Genova ed era un imponente e formidabile apparato di difesa Ligure; le strutture più antiche risalgono al tempo del Barbarossa; attualmente appartiene alla provincia di Alessandria.
Planimetria del Forte di Gavi Ligure
Dal Santuario di Nostra Signora delle Grazie, dove è possibile partecipare alla S. Messa, parte la strada di accesso al Forte, strada che si percorrerà a piedi in circa 20 minuti.
Durante la visita saremo accompagnati da una guida locale che saprà farci notare l'evoluzione del castello medioevale in fortezza e ci ragguaglierà sui vari passaggi di proprietà.
Il ristorante "Visconti" in quel di Voltaggio ci attende poi per un piatto ricco di piatti tipici locali.
Nel pomeriggio visita guidata alla Pinacoteca di Voltaggio che annovera opere di pittori liguri fra cui spiccano Luca Cambiaso e Bernardo Strozzi.
Ritrovo di partenza : p.za Bernini 7,30 h
p.za Pitagora 7,45 h
Mezzo di trasporto : pullman
Direttore di gita : BONFANTE Cesare tel. 4342612
in Sede al giovedì sera tel. 8174806
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21 novembre - Promontorio di Portofino
Per coloro che hanno già effettuato gite in passato e per chi ha buone gambe proponiamo un nuovo itinerario: quello più prossimo al mare con passaggi, non pericolosi, ma egualmente attrezzati con corde fisse.
Per chi preferisce un itinerario classico si potrà formare un secondo gruppo. Chi vuole poi solo fare una passeggiata sarà libero di scorrazzare nei pressi di Camogli o di S. Margherita con brevi percorsi di 1/2 ora - 1 ora - 2 ore.
L'itinerario proposto è il seguente:
- Camogli, San Rocco, Mortola, Batterie, Cala dell'Oro, Costa del termine, San Fruttuoso, Base O, Olmi, Gave, Nozarego, S. Margherita, per un totale di 4,30 - 5 ore.
Quello alternativo è invece:
Camogli, San Rocco, Mortola, Semaforo Nuovo, Pietre Strette, Olmi, Gave, Nozarego, S. Margherita, in 3,30 - 4 ore.
Per altri itinerari saranno disponibili piantine della zona.
Prima e dopo la gita a Camogli e S. Margherita sarà possibile acquistare succulente focacce - sono la fine del mondo.
Attrezzatura: sono consigliate le pedule (ma sono sufficienti le scarpe da ginnastica) a piacere costume da bagno, K-way, ombrello.
Mezzo di trasporto : TRENO
Ritrovo di partenza : TORINO P.N. 6,57 h
TORINO Lingotto 7,04 h
Orario del ritorno : S. Margherita 17,31 h
Camogli 17,35 h
con arrivo a : TORINO Lingotto 20,18 h
TORINO P.N. 20,25 h
Direttore di gita : FORNERIS Giovanni tel. 7765662
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28 novembre - S. Messa al Monte dei Cappuccini
Come è ormai tradizione ci ritroveremo ai Monti dei Cappuccini domenica 28, per la commemorazione dei Soci defunti.
La Santa Messa sarà celebrata alle ore 9,30. Dopo la funzione saranno premiati i Soci ventennali e più; seguirà un piccolo rinfresco.
Ci segue da 50 anni Sono con noi da 70 anni
PROSERPIO Ernesto ROSSETTO Giuseppina
ROSSO Pio
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5 dicembre - Sci in Pista
Supponiamo che il prossimo 5 dicembre il tempo sia bello e che la neve caduta in abbondanza sia soffice come polvere e che la GM organizzi per quella domenica una piacevole uscita in pista tanto per ritrovarci insieme e per scaldare un po' i muscoli, ve ne stareste a casa? Rimarreste insensibili a questo stimolante richiamo, a questa meritata evasione dal grigio quotidiano?
Viviano anche di sogni e per questo è giusto trasformare le supposizioni in realtà. E poi il prossimo 5 dicembre la GM l'uscita in pista l'organizza davvero. E per il bel tempo e la neve abbondante? Non vi preoccupate. Immaginate che sia già là ad attendervi e senz'altro arriverete fino al 5 dicembre più sollevati. E ricordatevi che i sogni, realistici s'intende, basta desiderarli fortemente e diventano realtà. Non mancate allora e prenotatevi per tempo.
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PROSSIME SERATE IN SEDE
Giovedì 18 novembre - Attività Alpinistica 1993
I partecipanti alle varie gite sono pregati di far pervenire entro il 10 dicembre le diapositive riguardanti le gite effettuate.
Le diapositive dovranno portare il nominativo del proprietario e verranno restituite subito dopo la proiezione. Chi fosse invece in possesso di foto a stampa è pregato di darne comunicazione a Cesare BARBI e di portarle in sede la sera del 19-11.
Alla manifestazione sono caldamente invitati, oltre ai partecipanti alla varie gite, tutti i soci, amici e simpatizzanti.
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Giovedì 9 dicembre - Un'estate a Capo Nord
Alcuni soci, Boggero, Castagneri, Pari, che hanno raggiunto Capo Nord questa estate, ci presenteranno diapositive sulle loro impressioni di viaggio. Intervenite numerosi.
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ATTIVITÀ SVOLTA
9 maggio - Monte Antola
Dopo tre settimane di pioggia sembra lecito sperare in una giornata di sole, e qualche illusione era anche consentita dal fatto che tutto il viaggio fino a Torriglia si era svolto sotto un cielo sereno.
Purtroppo, mossi i primi passi, il cielo comincia ad annuvolarsi e la minaccia di pioggia si fa via via più concreta. Di li a poco si è costretti ad indossare le mantelline e ad aprire gli ombrelli, mentre la pioggia si fa sempre più fitta.
Breve sosta con spuntino sotto un provvidenziale capanno e poi si riparte verso il rifugio e verso la cima del monte Antola, dove ci si ferma per una breve preghiera.
Poco prima si era deciso di abbreviare la camminata ed il gentile socio di Genova, che ci aveva accompagnati, fa ritorno a Torriglia per avvisare l'autista del pullman di raggiungerci a Capanne di Carrega. Noi invece si prosegue su sentieri pantanosi fino alla nuova meta, dove un accogliente posto di ristoro ci permette di asciugarci e di prendere una bevanda calda.
Posti interessanti, per quanto ci è stato possibile vedere, e gita riuscita per l'affiatamento e l'amicizia tra i 16 soci partecipanti.
Lodo Solera
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15-16 maggio - Colle dei Becchi
La prospettiva di portarsi a spalle gli sci per 1500 dei 2000 metri di discesa in programma, è riuscita a spegnere le velleità anche dei più agguerriti.
La gita è pertanto stata rinviata in attesa di stagioni con condizioni di innevamento migliori.
Marco Barbi
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23 maggio - Fort de l'Infernet
Finalmente, dopo tanta pioggia e freddo, una previsione confortante per il fine settimana! E' con questa speranza che ci siamo ritrovati domenica in 24 ai punti di ritrovo programmati.
Il viaggio è stato scorrevole e riposante; dopo la solita fermata a Clavière per un caffè (e altro) siamo scesi verso Briançon e di lì abbiamo imboccato la valle di Cervières, per me e altri completamente sconosciuta. E' una valle molto bella che, nella luce del sole al quale non eravamo più abituati, ci è sembrata ancora più attraente e pittoresca.
Da Cervières, piccolo paese sovrastato dalla chiesetta tardo romanica di S. Michele, in posizione veramente panoramica è iniziata la nostra gita. Presto la fila dei gitanti si è snodata lungo un ripido sentiero, che in questa prima parte è vario e interessante e attraversa una zona di calanchi con contrasti di forme e colori. Raggiunta la strada militare, il percorso si è fatto meno faticoso anche se più monotono, ma compensato da uno splendido panorama.
Dalla sommità del forte dell'Infernet, dove siamo giunti tutti verso le 13 (compreso il bravissimo amico GINO), il panorama si è fatto completo e "a 360°", proprio come ci aveva promesso il programma!
La discesa è stata compiuta in una grande festa di luce e di colore che ha dato modo di soddisfare i vari amanti della fotografia sulla ricerca dello scorcio e inquadratura migliore e ai patiti della tintarella di acquistare la prima abbronzatura.
Giovanna Pari
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30 maggio - La Courbassera
Domenica 30 maggio sono andato alla Courbassera con il gruppo della Giovane Montagna. Questa località si trova vicino ad Ala di Stura ed è una palestra di roccia. Arrivati al posteggio la nostra guida Claudio Bernardi ci ha intrattenuti sulla descrizione e sull'uso dei vari materiali da roccia e da ghiaccio. Dopo dieci minuti di camminata siamo arrivati alla palestra dove la guida ci ha illustrato i vari tipi di nodi e assicurazioni, poi dopo aver scalato un roccione a scopo dimostrativo ed ancorata la corda di assicurazione abbiamo iniziato la nostra prima arrampicata, seguita dalle calate in corda doppia con autoassicurazione.
Quest'anno il corso è stato seguito da un nutrito numero di partecipanti; ho così avuto modo di conoscere altri ragazzi con i quali stringere amicizia e stare in allegria non è certo stato difficile.
Fulvio Benotto
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5-6 giugno - Dôme de Neige des Ecrins
Durante la gita preparatoria, effettuata la settimana precedente, contrariamente a quanto verificatosi sui nostri versanti, si è trovato un innevamento eccezionale.
Ogni perplessità sull'effettuazione della gita, derivante dal dover garantire la massima sicurezza ai partecipanti, è stata poi definitivamente fugata dal fatto che nel rifugio non vi erano più posti disponibili, prenotati con un anticipo di oltre quattro mesi.
La lezione ci servirà sicuramente per la prossima volta!
Marco Barbi
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6 giugno - Gran Truc
Siamo un bel gruppo di 20 persone, tra soci e simpatizzanti.
La strada sterrata, oltre Pramollo, è in buone condizioni, così possiamo salire con le macchine quasi al colle Laz Arà.
Il sentiero attraversa prati coperti di fiori che sono una gioia per gli occhi. Saliamo in colonna sino al crinale che divide le due valli: davanti a noi si profila la cima con molte chiazze di neve. Dopo una breve discussione decidiamo di seguire il sentiero della cresta che, a quota 2200 m, devia sulla sinistra. Questo pendio è soleggiato e quasi privo di neve, cosicché arriviamo tutti in cima. Con noi, però, arrivano anche delle leggere nuvole che ci fanno sloggiare presto. Scendiamo sul colle e in mezzo ai fiori ci fermiamo per il pranzo.
Ancora una sosta al bar di S. Germano per bere e ridacchiare un po' e poi tutti a casa a votare.
Teresa e Sergio B.
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20 giugno - Punta Fourà
Immaginate un eschimese che fa jogging a Tripoli alle due del pomeriggio. E' come portare un romano, che fino ad ora aveva visto le montagne solo in cartolina, sulla Punta Fourà ad oltre 3400 metri di altezza. Per quanto riguarda la prima eventualità non si hanno dalla Libia notizie in tal senso, ma imprese come la seconda riescono alla GM apparentemente senza difficoltà.
E' così che un po' per curiosità, un po' per sfida contro me stesso, mi sono trovato al raduno con gli altri partecipanti alla attività alpinistica con guida alpina proposta dalla GM, in una domenica mattina ad un'ora che è generoso definire antelucana (anche i galli più tormentati dall'insonnia erano lontani da urlare il proprio chicchirichì). In poco tempo sono stato trapiantato dal mio habitat naturale fatto di traffico, smog e caos cittadino, nello scenario, per me esotico, della tranquillità e selvaggia bellezza del Parco del Gran Paradiso.
La cappa afosa di Torino ha lasciato il posto al tempo incerto, ma tutto sommato clemente di quel giorno. Non mi chiedete di descrivere gli aspetti tecnici dell'ascesa che dal colle del Nivolet ci ha portati alla Punta Fourà: non sono in grado di farlo. Mi sento comunque di dire che è stata una gita ben organizzata e molto ben riuscita; per me neofita merito soprattutto dei compagni esperti, sempre in grado di tranquillizzarmi, e della guida. Conoscerete Claudio Bernardi: calma olimpica, competenza e look da giovane monaco tibetano con cui condivide non solo l'aspetto ma anche un'infinita pazienza. Non ha, infatti, mai dato in escandescenze verso uno dei nostri più entusiasti compagni di gita che lo ha braccato per tutte le dieci ore della nostra passeggiata con una parlantina in grado di stordire anche un habitué delle discoteche più assordanti.
Comunque Claudio ha raggiunto il massimo quando ci ha sapientemente guidato in un'osteria di Noasca per ritemprare il fisico con un buon bicchiere di vino. Un'ultima annotazione: ma come avrà fatto il buon Cesare, nostro direttore di gita, ad essere così fresco, che sembrava potesse ricominciare subito un'ascesa uguale, dopo quella camminata? Per una settimana io sono stato con delle gambe rigide come tronchi d'albero e con seri problemi a "scalare" i tre scalini che separano il piano stradale dall'ascensore del palazzo dove abito. Sarà mancanza d'allenamento o sono io pappamolla? Alla Levanna l'ardua sentenza ...
Andrea Costantini
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24-27 giugno - Gran Sasso
Esausto e felice per la meta raggiunta stavo godendomi la meritata fatica dalla punta del Gran Sasso, Corno Grande (2912 m), quando il nostro Presidente, approfittando del mio momento di estasi, mi sparava a tradimento apostrofandomi con nome cognome e titolo accademico: "mi devi fare la relazione di tutta la gita".
Stupito e perplesso ho risposto con un sì pieno di entusiasmo; ed ora eccomi qui.
All'alba del 24 giugno, compatta quasi come per il pranzo sociale a Pamparato, la G.M. si è presentata puntuale al punto di ritrovo: P.za Bernini naturalmente!!
Dopo gli affettuosi e spiritosi saluti si parte con l'insostituibile Sandro e tempo discreto. In Liguria il tempo ci regala un bel temporale: l'unico danno, una fermata idraulica a un casello stradale con l'ombrello. Con un sole splendente ci accoglie, ormai in Maremma, la cittadina di Massa Marittima, dove possiamo visitare la bellissima piazza medioevale con il Duomo, addirittura attrezzati con fotocopia della guida dataci dal Presidente. In tarda serata l'arrivo a Poggio di Roio presso l'Istituto S. Maria della Croce: non fanfare e tamburi ad accoglierci, ma come pellegrini aspettiamo pazienti che succeda qualcosa. Dopo più di mezz'ora siamo premiati e Cesare riemerge dal Convento con la Madre Badessa per assegnarci le agognate chiavi delle stanze: tramestio, rumori, scale, per alcuni passaggi di guerra fra macerie di una parte in ristrutturazione e finalmente cena alle 20.30.
Il giorno dell'escursione al Gran Sasso si presenta subito buono. Raggiungiamo Assergi, poi con la funivia saliamo a Campo Imperatore (2130 m) in numero di 33; il resto rimane a visitare l'Aquila. Ci incamminiamo per una lunga marcia di avvicinamento superando due bellissimi pianori sovrapposti: un gruppetto si avvia verso la direttissima il resto si accinge a raggiungere la cima per la cresta Ovest, che viene conquistata dai primi verso mezzogiorno dopo aver percorso le solite "facili roccette"..... in realtà un percorso di dura e lunga cresta (1,30 h) in alcuni punti piuttosto esposta e attrezzata anche con due corde fisse.
Comunque tutti pervennero alla cima, come risulta dalle nostre firme conservate nel quaderno posto a lato della Croce sulla cima. La discesa è disturbata da qualche nuvola e banchi di nebbia e da un brutto crampo alla gamba di Cesare Bonfante, di cui ha subito ragione l'U.S.G.M. (Unità Sanitaria Giovane Montagna) tre medici e due farmacisti.... A Campo Imperatore ci attende il pullman con il resto del gruppo: allungando il percorso attraverso lo splendido paese di Castel del Monte si ritorna a Poggio di Roio.
Una breve fermata per visitare la fontana delle 99 cannelle che purtroppo è in restauro e in gran parte protetta da steccati.
A questa delusione si aggiunge anche quella di non aver potuto visitare il laboratorio sotterraneo del CNR. Dopo cena nella "sala cinematografica pullman" abbiamo apprezzato lo sforzo di operatore e regista della Giovanna Bonfante vedendo la videocassetta della gita al Vercors: ancora un applauso a questo ricordo visivo di una nostra gita, talvolta birboncello alquanto!!... La serata termina sul piazzale della chiesa con passi di mazurca dall'impareggiabile Lino e Anita e dal sottoscritto e sua moglie.
Ancora una bellissima giornata ci accompagna nella visita della città dell'Aquila: la chiesa di S. Maria di Collemaggio, il Duomo con la piazza del mercato, S. Bernardino, il Castello con l'annesso museo. Pranziamo a Scanno ridente cittadina turistica dopo percorso una lunga e spettacolare gola attraversando Aversa d'Abruzzo dove l'abilità del nostro autista Sandro si rivela appieno in perfette manovre al pelo. Dopo breve sosta al lago di Scanno eccoci a Sulmona città natale del poeta latino Ovidio, ma ora molto famosa per la fabbricazione dei confetti e di artistiche e coloratissime composizioni (mazzi di fiori, ecc.) confezionati sempre con confetti. Alla trattoria Cesidio in una piazzetta fuori mano e ornata da un bell'albero di fico, la cena di commiato in una lunga e simpatica tavolata, conclusasi naturalmente con il classico spumante.
E finalmente, purtroppo, eccoci all'ultimo giorno: alla partenza da Poggio di Roio diretti a casa. Molti prima di partire hanno dato un saluto alla chiesetta di Poggio di Roio per una preghiera di ringraziamento alla Madonna. A Loreto assistiamo alla S. Messa nel Santuario della Santa Casa: funzione grandiosa concelebrata da 12 sacerdoti e 2 vescovi in quanto si festeggia in anticipo i SS. Pietro e Paolo.
Il nostro viaggio volge alla fine: ci aspetta il lungo ritorno a casa per fortuna mitigato dall'aria condizionata e dai film del nostro pullman di lusso. In tarda serata siamo di nuovo in P.za Bernini dopo un percorso totale di 2023 km.
Grazie Giovane Montagna!
Carlo Allara
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SERATE IN SEDE
Giovedì 13 maggio - Galapagos sotto il mare
Il soggetto della serata non era a noi usuale, ma le bellissime fotografie che ci sono state proiettate ci hanno fatto gustare spettacoli meravigliosi.
Dapprima alle Galapagos abbiamo potuto ammirare l'ambiente primordiale che le circonda, e la fauna che le popola, dove iguane ed otarie dominano incontrastate le spiagge. Poi l'obiettivo ci ha condotti sott'acqua, offrendoci immagini sbalorditive, presentandoci pesci dai colori variopinti e dalle forme inusitate.
Infine, e ci siamo allontanati dalle isole, andando a visitare Quito: una vera e propria metropoli, dove l'antropizzazione è spinta all'estremo, ed abbiamo visto una miriade di volti.
Una serata meravigliosamente riuscita: un vivo plauso agli autori.
Ettore Briccarello
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Giovedì 10 giugno - Una sera al cine
In questa serata ci è stato concesso visionare due film della cineteca del CAI che, pur con tematiche diverse l'uno dall'altro, si sono rivelati di piena attualità, perfettamente al passo con i tempi.
Il primo, "Christophe", narra dell'avventura di Christophe Profit che, stando al film, compie in giornata la solitaria della Ovest del Dru: in tempi di corse alpine, di "enchainements", di "exploits" è stato attuale, come attuali sono state le gesta atletiche del protagonista nel salire e ... nel tornare a casa.
Il secondo, dal titolo "retrò" di "Come eravamo" illustra invece quali siano le più moderne tecniche di soccorso alpino, sia pure al confronto con quelle vecchie. Ora si fa recupero dai crepacci con incastellature metalliche, motocompressori, perforatori pneumatici, il tutto ampiamente supportato da elicotteri e dalle più moderne tecnologie; le stesse tecnologie che abbiamo visto nelle calate in roccia e nelle discese dei feriti sui terreni ripidi. Un film, in fondo, che ci ha fatto riflettere, facendoci vedere quanto costi fatica ai soccorritori compiere il loro dovere, sia con i moderni mezzi che con i precedenti, come il "sacco Gramminger", e che questi uomini, nel farlo, si stacchino dai loro lavori giornalieri: un invito alla prudenza.
Ettore Briccarello
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VITA SEZIONALE
REFERENDUM sullo STATUTO SOCIALE
In occasione della prossima Assemblea dei Delegati, i Soci della Giovane Montagna dovranno esprimere un proprio giudizio sul nuovo Statuto Sociale elaborato dalla Presidenza Centrale. Le ragioni per la stesura di un nuovo Statuto sono state già chiaramente illustrate sulla Rivista dall'amico Fietta. In questa sede, vogliamo semplicemente indicare ai Soci, per una loro migliore conoscenza e giudizio, i punti principali di diversità tra vecchio e nuovo Statuto.
Occorre innanzi tutto premettere che, come in tutti i casi della vita associativa, il nuovo Statuto è frutto di un compromesso tra idee e proposte diverse ed è stato elaborato dopo ampi dibattiti durati oltre due anni, anche se i principi informatori basilari della nostra Associazione non sono mai stati messi in discussione da alcuno.
Punto principale del dibattito è stato ovviamente l'articolo 2.
Si è mantenuta la dizione secondo cui l'Associazione è Apolitica (e non Apartitica come proposta da alcuni) si ispira ai principi Cattolici (mentre altri proponevano i principi Cristiani) senza fare parte di organizzazioni di carattere Confessionale (anziché Ecclesiale). E' stata altresì mantenuta la dizione che i partecipanti alle manifestazioni sociali abbiano la possibilità di osservare i precetti religiosi e trovare un ambiente moralmente sano, inserendo in aggiunta "una concezione dell'alpinismo oltre che tecnica ricca di valori umani e cristiani". L'art. 3 è nuovo e risponde alle attuali esigenze mentre l'art. 4 (ex 3) aggiunge l'indicazione degli organi sociali. Gli art. 5-6-7 (ex 4-5-6-7-8) non indicano la categoria dei Soci Vitalizi (lasciata eventualmente alle singole sezioni), in quanto non ritenuta consona all'attuale situazione economica e finanziaria; inoltre meglio specificano le caratteristiche dei Soci Ordinari e dei Soci Benemeriti.
L'art. 8 (ex 9) amplia i concetti di usufruire dei beni sociali e di partecipare alle assemblee. L'art. 10 (ex 11) aggiunge la morosità alle cause di cessazione da socio.
Gli art. da 11 a 18 (ex da 12 a 19) chiariscono più diffusamente l'essenza e i compiti dell'Assemblea dei Delegati (già indicata come Consiglio Centrale) stabiliscono in 30 (anziché in 25) il numero di Soci per aver diritto ad un Delegato, prevedono una sola Assemblea annuale anziché due e la richiesta di 1/4 dei componenti anziché di 1/3 per le Assemblee straordinarie.
Gli art. 19 e 20 (ex 20 e 21) aggiornano, in base alle attuali esigenze, i compiti del Consiglio Centrale di Presidenza (ex ufficio di Presidenza). Gli art. da 21 a 27 (ex 22 ÷ 27) aggiornano le regolamentazioni relative alla vita delle sezioni. L'art. 28 è rimasto invariato. L'art. 29 prevede per l'approvazione delle modifiche allo Statuto la maggioranza dei 2/3 dei presenti all'Assemblea dei Delegati, purché essi siano almeno la metà più uno di tutti i Delegati.
Il precedente Statuto faceva invece ricorso al referendum tra tutti i Soci come nel presente caso; tale formula è stata ritenuta complicata e non in aderenza a quanto avviene normalmente per le modifiche agli Statuti di Società o Associazioni.
S. B.
P.S. - Al voto hanno diritto tutti i Soci: Ordinari e Aggregati.
Per le votazioni, utilizzare la scheda pubblicata nella Rivista inviata ai Soci ordinari.
I Soci aggregati devono fare una fotocopia della scheda.
Le schede, opportunamente compilate, dovranno essere spedite entro il 14 ottobre oppure consegnate in sede, in occasione dell'Assemblea dei Soci.
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LUTTI
A luglio è mancata la signora Morello, moglie dell'indimenticabile dottor Morello; a tutti i famigliari le più sentite condoglianze della Sezione.
Siamo vicini con le nostre preghiere a Giovanna, Lodovico e Giorgio Solera e alle loro famiglie per la perdita della Mamma.
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NUOVI SOCI
Sono stati ammessi come Soci i Signori:
MALVANO Massimo FRESIA Enrico
GERMANO Vittorio GERMANO GAIA Alda
MEOLA Davide
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DAL 23 OTTOBRE AL 4 NOVEMBRE
In sede, personale di pittura di Augusto MOCHINO che ci propone una rassegna di opere dal titolo:
" LA MONTAGNA DIPINTA DA AUGUSTO MOCHINO "
L'inaugurazione della mostra avverrà sabato 23 Ottobre alle ore 18.00. Inoltre le opere saranno esposte nelle serate di giovedì 28 ottobre e 4 novembre dalle ore 21.00 alle 23.00
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