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Notiziario Sezione di Torino Aprile 1994



ATTENZIONE: Nel testo seguente sono state riportate soltanto le parti del notiziario interessanti
al fine delle ricerche, il contenuto completo, nel formato originale, può essere consultato scaricando
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ATTIVITÀ PREVISTA


   8 Maggio - M. Rama in memoria di Renato Montaldo


Riportiamo il programma definitivo, inviatoci dalla sezione di Genova organizzatrice dell'incontro, come parziale modifica di quello pubblicato sull'ultimo notiziario (n°1 / 94).
La vetta del M.Rama (1148 m) verrà raggiunta con due itinerari.

Primo itinerario.
Appuntamento al casello autostradale di Varazze alle ore 9,15 -
Raggiunto in auto il rif. Prà Riondo (1108 m) attraverso la vetta del M. Beigua, in circa un'ora si arriverà in vetta al M. Rama per un piacevole percorso pianeggiante e panoramico.

Secondo itinerario.
Appuntamento al casello autostradale di Arenzano alle ore 7,30 -
Raggiunto in auto il paese di Sciarborasca (211 m), saliremo in circa tre ore alla vetta del M. Rama, passando presso i torrioni dove Renato è caduto.

Riuniti in vetta i due gruppi, alle ore 11,30 sarà celebrata la S. Messa, e al termine sarà scoperta una targa a ricordo di Renato.

Ritrovo di partenza : Piazza Caio Mario
c. Unione Sovietica ang. via Settembrini
5,45 h per i partecipanti al secondo itinerario
6,45 h per i partecipanti al primo itinerario
Mezzo di trasporto : auto private
Informazioni : in sede tel. 817.48.06
Coordinatore di gita : ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62

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   15 maggio & 29 maggio - Gita scialpinistica


Continuando nell'esperimento di scegliere la meta il giovedì precedente, siete invitati in sede per discutere e valutare dove si presentano le migliori condizioni, scegliendo tra le gite proposte sul calendario all'inizio dell'anno.
Finora tutto è andato per il meglio: l'affluenza di partecipanti è stata più che soddisfacente e le mete individuate hanno appagato tutti (chi non è d'accordo verrà punito nella prossima gita).

Gita del 15 maggio: ritrovo in sede il 12 maggio.
Coordinatore di gita : ROCCO Giorgio tel. 9359608

Gita del 29 maggio: ritrovo in sede il 26 maggio.
Coordinatore di gita : GUERCI Alberto tel. 5627672

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   22 maggio - Rocca Sella (1508 m) & M. Sapei (1615 m) (E)


Località di partenza : Celle
Dislivello in salita : 700 m
Tempo di salita : E' un percorso tipicamente escursionistico idoneo per tutte le tasche, tutte le gambe e tutti i fiati, quindi con nessun record da difendere o conquistare.

La cuspide di Rocca Sella (monte Caprasio per gli antichi) è conosciuta da tutti: un po' perché è una delle prime palestre di roccia torinesi, un po' perché - con il dirimpettaio monte Pirchiriano (tanto per intenderci: la Sacra di San Michele) - dà propriamente inizio alla Valle di Susa con la strettoia che ospitò le Chiuse longobardiche.
Minor nomea ha invece il monte Sapei che non dispone di veri salti di roccia e che dalla valle non è immediatamente individuabile trovandosi sulla lunga cresta che, partendo dal cocuzzolo su cui sorge la Torre del Colle, raggiunge le punte del massiccio del Civrari.
Entrambi - comunque - ottimi punti panoramici.
Dalla piazzetta della Chiesa parrocchiale di Celle (abside, campanile e cripta romanici - sec. XI - XII) e della grotta di S. Giovanni Vincenzo (dove si può anche parcheggiare) si prosegue in auto per altri quattrocento metri su di una stretta strada asfaltata sino ad un ampio spiazzo artificiale (sorretto da un alto muraglione di cemento) dove si lasceranno le macchine.
La strada asfaltata prosegue ancora per altri quattrocento metri sino alle borgate Combe ove gli scarsissimi spazi per parcheggio è doveroso siano lasciati agli abitanti locali che nei giorni festivi hanno il diritto di non essere fagocitati dai cittadini.
Anche questa è carità cristiana!
Dal luogo ove abbiamo lasciato le auto, iniziano due itinerari: uno a destra in piano che risale il versante Sud (sentiero del canalone) utile anche a chi voglia cimentarsi con la roccia; il secondo in diagonale a sinistra che si dirige sulle Combe, ed è quello più propriamente escursionistico.
Superate le case ed i prati soprastanti, si entra in un piacevole boschetto a metà del quale si incontra un bivio: l'itinerario a destra è indicato come "via di tramontana", mentre quello che prosegue diritto attornia sulla sinistra la cuspide di Rocca Sella raggiungendo il Colle Arponetto (1.397 m). Chi vuole fare una puntata alla Cappelletta della Turris eburnea (in vetta) farà una sgambettata di una quindicina di minuti.
Ricomposto il gruppo si prosegue - processionarie permettendo - per il monte Sapei (1615 m) da dove si scende sul Colle La Bassa (1497 m).
Il ritorno sarà effettuato sul versante Ovest (vallone del Sessi che scende dal Col Lombardo) toccando e "prosciugando" la fontana Barale. In vista delle prime case di Camparnaldo si punterà sulla sella delle Combe per raggiungere nuovamente le auto. Chi invece avrà l'ugola secca o velleità merendiere potrà scendere alla Trattoria di Sergio e Mirella per i soddisfacimenti del caso!

Ritrovo di partenza : P.za Bernini 7,15 h
Chiesa di Celle 8,00 h
Mezzo di trasporto : Auto private
Coordinatore di gita : PARI Ferruccio tel. 4372589
tel. 9632584

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   12 giugno - M. Armetta (1739 m) (E)


Località di partenza : Madonna del Lago (1008 m)
Dislivello in salita : 731 m
Tempo di salita : 2 h

La vetta è situata sulla destra orografica della Val Tanaro, e la salita è programmata da Alto, un comune ancora piemontese anche se situato sul versante ligure delle Alpi.
Se tale via di accesso è percorribile, si passa per Ormea, poi dalla frazione Cantarana si volge a sinistra, si varca il Passo di Prale (1258 m), il Colle di Caprauna (1314 m) e si scende in direzione di Alto.
Altrimenti (percorso più lungo ma più sicuro) si sale la Valle Tanaro fino a Garessio, si piega a sinistra per varcare il Colle San Bernardo, si scende il solco del Neva fino a Zuccarello e Martinetto, si volta a destra per la Val Pennavaira passando per Nasino e si supera Alto.
Infine, sia per un percorso che per l'altro, si raggiunge la Madonna del Lago (1008 m), con l'ottocentesco e suggestivo Santuario omonimo, dove si parcheggiano le auto.
Di qui si prosegue in direzione N.O. ed in 1,15 h si tocca il Colle di San Bartolomeo d'Ormea (1439 m) dal quale in 45 minuti per la cresta Est si tocca la vetta (2 h in totale dalle auto).
Ottimo punto panoramico sulla catena Pizzo d'Ormea - Antoroto e sulle vicine Alpi Liguri.

Ritrovo di partenza : P.za Bernini
P.za Pitagora
Mezzo di trasporto : Auto private
Coordinatore di gita : BRICCARELLO Ettore tel. 2734822

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   24-27 giugno - Le Gorges du Tarn


Si sono esauriti i posti a disposizione, pertanto chi fosse ancora interessato, si accettano adesioni con riserva, inderogabilmente entro il 30 aprile p.v.

Riportiamo il programma definitivo dei quattro giorni:
Venerdì 24 giugno.
Partenza di primo mattino per Mende (Lozère), attraverso il traforo del Frejus, Grenoble, Valence; durante il percorso è prevista una sosta a Saint-Antoine, grazioso villaggio, sede di un'abbazia fondata nel 1070 dai monaci di S.Antonio.
Pranzo al sacco.
Proseguendo il viaggio per Aubenas attraverso la valle dove nasce l'Ardèche si percorre un immenso altopiano sino a Mende.
Sistemazione per la cena e pernottamento a Rouffiac de St-Bauzile a 12 km da Mende.
Sabato 25 giugno.
Dopo la colazione, partenza per la visita alla grotta Aven Armand nell'altopiano del Mèjean, nella cui vasta sala, a 75 metri di profondità, si può ammirare la "Forêt Vierge" formata da 400 stalagmiti bianchissime arboriformi, di cui una alta 30 metri, alle quali una luce morbida dà una trasparenza di fine porcellana. Nel pomeriggio il viaggio prosegue per le Gorges de la Jonte e du Tarn, impressionante cañon di struttura carsica tra pareti giallo - ocra, alte da 300 a 400 metri.
Proseguiamo per Mende dove è prevista la S. Messa nella Cattedrale di St.-Pierre ed eventuale shopping, con rientro a Rouffiac per la cena.
Domenica 26 giugno.
L'intera giornata è dedicata alla visita a La Chaise-Dieu, piccolo villaggio montano, dove sorge la gotica chiesa abbaziale di St.-Pierre fondata nel secolo XI, e alla cittadina di Le Puy en Velay, situata in un singolare paesaggio di enormi picchi di origine vulcanica (i puys), celebre per le sue chiese e l'artigianato del ricamo.
Lunedì 27 giugno.
Dopo la colazione, partenza per Torino; compatibilmente con le condizioni atmosferiche percorreremo le "Corniche des Cévennes", nel parco nazionale omonimo, uno dei percorsi più suggestivi; si corre su un altopiano deserto con magnifiche viste.
L'arrivo a Torino è previsto in serata.

Notizie logistiche.
Nella spesa sono compresi il costo del viaggio in pullman, la sistemazione nell'Hotel Les Deux Vallées a Rouffiac de St - Bauzile (tel.0033-66.47.08.80) con trattamento di mezza pensione (cena, pernottamento, colazione), il pranzo al sacco per le giornate di sabato, domenica e lunedì. Nella quota è pure previsto l'ingresso per la visita della grotta Aven Armand.
Il saldo della quota deve essere effettuato entro il 9 GIUGNO.

Necessari: carta d'identità o passaporto (non scaduti) e franchi francesi per eventuali shopping.
Mezzo di trasporto : pullman
Ritrovo di partenza : P.za Pitagora ore 6,00
(c. Cosenza ang. c. Orbassano)
P.za Bernini (ist. ISEF) ore 6,15

Informazioni in sede (tel. 817.48.06), oppure rivolgersi a:
BONFANTE Cesare tel. 434.26.12
ZENZOCCHI Cesare tel. 349.79.62

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   "VADEMECUM" del partecipante alle Gite Sociali


- Lo scopo delle gite sociali è di condurre tutti i partecipanti alla meta: D7e l'itinerario saranno atti a mantenere il gruppo compatto.
- Dovrà essere esclusa qualsiasi iniziativa personale.
- I capi - gita possono stabilire, in base alla lunghezza, alla difficoltà della gita o alla capienza dei rifugi, il numero dei partecipanti escludendo, a loro insindacabile giudizio, quelli ritenuti non idonei.
- Sia in salita che in discesa la comitiva dovrà restare il più possibile unita, chi si allontana o intraprende un altro percorso deve informare il capo - gita del suo programma, tale percorso verrà effettuato sotto la piena responsabilità dei richiedenti e non dovrà recare disagi ai partecipanti alla gita sociale.
- I capi - gita hanno la facoltà di fermare, prima della meta, coloro che fossero in ritardo questo per evitare eccessivi prolungamenti della gita a scapito della sicurezza generale, inoltre in caso di necessità, tutta la comitiva, a seconda della capacità dei singoli, è tenuta a prestare aiuto alle persone in difficoltà, anche se estranee al gruppo stesso.
- In caso di cattive condizioni atmosferiche tali da non garantire le più normali norme di sicurezza, i capi - gita hanno la facoltà di sospendere la gita. Chi comunque proseguirà lo farà a proprio rischio e sotto la propria responsabilità.
- Nelle gite scialpinistiche per tutti i partecipanti è obbligatorio l'uso dell'ARVA, verificandone il funzionamento prima della partenza, e ai partecipanti alle gite alpinistiche l'uso del casco e dell'imbragatura, quest'ultima pure necessaria nelle gite scialpinistiche su ghiacciaio.
Per chi fosse sprovvisto dell'ARVA, esiste la possibilità di ottenere in prestito d'uso apparecchi in dotazione alla Sezione dietro versamento di 5000 Lit.D7Attività alpinistica 1994

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   Attività alpinistica 1994


Con l'arrivo della stagione propizia all'alpinismo, la sezione ripropone l'attività alpinistica coordinata dalla guida alpina Claudio Bernardi e da Soci che cercheranno di trasmettere la loro esperienza e il loro entusiasmo a nuovi appassionati.
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   4-5 giugno - Becca di Montandaynè (3838 m) (A)


Pur non presentando difficoltà di rilievo, l'ascensione rappresenta una ottima alternativa alla solita via normale al "GRAMPA".
Dalla vetta si gode l'eccezionale e stupendo spettacolo dell'Herbetet da un lato e delle pareti orientali del Piccolo e del Gran Paradiso dall'altro lato.
1° giorno: Partenza con auto private da p.za Rebaudengo alle ore 14. Arrivo a Valnontey alle 16 e proseguimento per il bivacco Leonessa.
2° giorno: Dal bivacco alla vetta il dislivello è di circa 900 m.
Le sole difficoltà che si incontrano sono date dal superamento di un nodo di seracchi a circa metà percorso e dal pendio finale piuttosto ripido (? 150 m con pendenza di 40°).
Equipaggiamento: da alta montagna.
Attrezzatura: Piccozza, ramponi, imbragatura, casco, 2 moschettoni a ghiera, pila frontale.
Data la limitata capienza del bivacco, un paio di tendine eviteranno il rischio di un bivacco non previsto.

Ritrovo di partenza : p.za Rebaudengo 14 h
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : BARBI Cesare tel. 4520209

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   18-19 giugno - Becca di Gay (3621 m) (A)


La Becca di Gay si eleva sulla cresta spartiacque fra il Canavese e la Valle d'Aosta. Dal Vallone di Piantonetto sono possibili due vie di salita: la cresta NE e la cresta SE. La prima, oltre ad un ripido canale che conduce al col Baretti, presenta dei risalti rocciosi con difficoltà variabili dal 3° al 4° grado. La seconda invece si svolge prevalentemente su ghiacciaio e rappresenta comunque la via di discesa anche nel caso di salita dal col Baretti.
La scelta fra i due itinerari verrà fatta in relazione sia alle condizioni della montagna sia al numero ed alle capacità dei partecipanti.
1° giorno: Partenza da p.za Rebaudengo alle ore 14. Arrivo alla diga di Teleccio alle 16 e proseguimento per il bivacco Carpano (2865 m).
2° giorno: Il dislivello da superare è di circa 800 m.
Per la cresta NE sono necessarie 5 ÷ 6 h mentre per la cresta SE l'orario si limita a 4,5 h.
Se il numero dei partecipanti dovesse superare la capienza del bivacco sarà necessario prevedere qualche tendina.
Equipaggiamento: da alta montagna.
Attrezzatura: Piccozza, ramponi, imbragatura, casco, 2 moschettoni a ghiera, 2 moschettoni normali, qualche cordino o fettuccia.

Ritrovo di partenza : p.za Rebaudengo 14 h
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : BARBI Cesare tel. 4520209

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   2-3 luglio - P. Giordani & Pir. Vincent (4215 m) (A)


La traversata non presenta difficoltà di rilievo se non quelle proprie dell'alta montagna. Sono pertanto necessarie due cose: un buon allenamento in quota e il sapersi destreggiare su terreno misto senza incertezze e perplessità.
Con questo bagaglio, la salita sarà senz'altro di piena soddisfazione in quanto si potrà godere appieno dell'ambiente grandioso nel quale si svolge la salita. La scalata su cresta elargisce a piene mani spettacoli superbi, in questo caso poi, le pareti meridionali del Corno Nero e della Parrot danno alla salita un carattere di grandiosità e di severità senza pari.
1° giorno: Partenza da c. Vercelli ang. v. Ivrea alle 13,30 per Alagna Valsesia; proseguimento in funivia per Punta Indren e per il rifugio Mantova (3600 m circa).
2° giorno: dal rifugio alla vetta della punta Giordani in 4 ore circa. A questo punto si attacca la cresta che conduce alla Vincent che si raggiunge a seconda delle condizioni in circa 2 / 3 ore.
La discesa si effettua attraverso il colle del Lys.

Equipaggiamento: da alta montagna.
Attrezzatura: Piccozza, ramponi, imbragatura, casco, 2 moschettoni a ghiera.
Ritrovo di partenza : c. Vercelli ang. v. Ivrea 13,30 h
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : BARBI Cesare tel. 4520209

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   16-17 luglio - Barre des Ecrins (4101 m) (A)


Per il 3° anno consecutivo si ripropone questa salita, fallita nelle scorse stagioni a causa delle avverse condizioni atmosferiche e/o della montagna. Quest'anno si è cambiato il periodo spostandosi decisamente verso il pieno dell'estate.
Non si illustrerà più la bellezza e le caratteristiche della salita per le quali basterà far riferimento ai notiziari di aprile degli anni scorsi.
1° giorno: Partenza da p.za Massaua alle 6 h. Arrivo ad Ailefroide alle 8,30 e proseguimento per il rifugio des Ecrins (3170 m).
2° giorno: Partenza dal rifugio verso le 3 ed arrivo in vetta verso le 11; discesa per la via di salita.
Equipaggiamento da alta montagna.
Attrezzatura: Piccozza, ramponi, imbragatura, casco, 2 moschettoni a ghiera, 2 moschettoni normali, qualche cordino o fettuccia, pila frontale.
Data la ridotta capienza del rifugio è stato necessario prenotare i posti con notevole anticipo: si sono ipotizzati 15 partecipanti. Per questo motivo ed essendo una salita notevolmente lunga ed impegnativa non verranno accettati quei soci o simpatizzanti che non abbiano partecipato ad almeno due delle gite alpinistiche messe a programma nella corrente stagione (Becca di Montandayné, Becca di Gay, Piramyde Vincent).
Le eventuali esclusioni saranno ad insindacabile giudizio del Coordinatore di gita.

Ritrovo di partenza : p.za Massaua 6 h
Mezzo di trasporto : auto private
Coordinatore di gita : BARBI Cesare tel. 4520209

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   10 Luglio-21 Agosto - Soggiorno estivo 1994


La casa per ferie Natale Reviglio riapre il 10 luglio, mentre la chiusura è prevista per il 21 agosto (data prorogabile al 29 agosto, se vi sarà un numero sufficiente di prenotazioni).
Possono partecipare al soggiorno tutti i Soci della Giovane Montagna in regola con la quota sociale 1994. Ulteriori informazioni in sede e sul prossimo notiziario.
Le iscrizioni si apriranno il 26 maggio (tel. 817.48.06).

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   11-19 Giugno - Lavori di manutenzione


Nel periodo 11 / 19 giugno, si svolgeranno gli annuali lavori di manutenzione del Reviglio, per predisporre la casa all'apertura estiva. Se vi sono Soci che vogliono collaborare, Li invitiamo a prendere accordi in sede con la Commissione Reviglio.
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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 19 maggio - NAMIBIA e dintorni


Il sig. Claudio Provera presenterà una serata di colore africano, cronaca fotografica di un Suo viaggio in Namibia,.... Stato dell'Africa sud occidentale, affacciato sull'oceano Atlantico.
La sua popolazione è composta in maggioranza da Bantú, Ottentotti e Boscimani. Interveniamo numerosi.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   22 Gennaio - Ivrea 70 anni di GM


In occasione della ricorrenza del settantennio della sezione di Ivrea, una delegazione di Soci della nostra sezione ha partecipato ai festeggiamenti conclusivi che si sono svolti ad Ivrea nel pomeriggio di sabato 22 gennaio.
Dopo la S. Messa, nel salone parrocchiale il Coro ANA Eporediese ha eseguito canti alpini. I festeggiamenti sono proseguiti con la proiezione del video, coi vari momenti della costruzione del nuovo bivacco Gino Carpano, nell'alto vallone del Piantonetto, inaugurato nel mese di settembre u.s. in occasione dell'incontro intersezionale estivo. A chiusura della serata, è seguito un gradevole rinfresco a base di varie specialità.

Cesare Zenzocchi

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   30 gennaio - Cima del Bosco


Giunti a Thures quando il sole è già alto nel cielo, dividiamo equamente il materiale necessario all'autosoccorso e muniamo con le pelli di foca i multicolorati sci.
In fila indiana usciamo dal ridente paesello, affrontando la neve ancora gelata. Con procedere lento e costante ci addentriamo in un rado bosco di pini, ancora immerso nell'ombra. Ormai con i muscoli scaldati, ci liberiamo di giacche e maglioni proprio mentre i raggi del sole avanzano inesorabilmente sul pendio nervoso che stiamo percorrendo.
La nostra comitiva si sfalda e si mescola con gli altri numerosi scialpinisti; comunque a breve distanza l'uno dall'altro, giungiamo sulla piatta vetta. Da una parte la vista sul comprensorio sciistico del Sestriere e dall'altra quella sullo Chaberton che si staglia nel profondo blu del cielo, ci ripagano della fatica.
Consumato un breve spuntino, ci lanciamo nella discesa. Presto le tracce si intersecano nella pesante e candida neve, e le cadute non tardano a venire.
Ripercorrendo l'itinerario di salita, ci ritroviamo alle auto, già pensando alla prossima gita.

Luca e Matteo ENRICO

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   13 febbraio - La Cialma


ERA MOLTO TEMPO.......

Era molto tempo che non si vedevano così tante persone partecipare ad una gita sociale di scialpinismo (24!!).
Era molto tempo che il numero di giovani non superava quello degli "over 50".
Era molto tempo che non si partiva con previsioni pessime per diverse gite di fila... azzeccando sempre condizioni di tempo perlomeno accettabili.
NON SI ERA MAI VISTO DIMENTICARE UNO ZAINO IN CIMA ... ED ACCORGERSENE SOLO ALLA FINE !!
Eppure tutto questo è realmente accaduto durante la gita alla Cialma.
Ne avevamo bisogno, per la Giovane Montagna, per le persone che ci credono, ma soprattutto per il morale di tutti quanti.
Il resto è squallido resoconto di una gita dove tutti i partecipanti sono arrivati in cima, da dove si è potuto godere per un po' di un bel panorama sul Gran Paradiso ecc. ecc.
Un commento a parte lo merita la neve a volte "crostosetta" ma che ha regalato ai più ganzi una "variante" in discesa in una farina memorabile.

M.B.

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   6 marzo - Traversata Moneglia-Riva Trigoso


Ore 7,10: A Porta Nuova siamo alla ricerca di altri soci per formare gruppi di 6 (numero necessario per ottenere lo sconto, che con questi chiari di luna ed i recenti rincari delle FF.SS. non guasta).
Andando verso il treno incontriamo i sempre "pimpanti e mattinieri" amici di Avigliana, ed insieme ad essi prendiamo posto in vettura per raggiungere al Lingotto il gruppo più folto dei "capi". Loro sono proprio tanti! (si sa, i capi sono sempre tanti!). Scherzi a parte siamo in tutto 28, un buon numero, no?
Puntuali, dopo un rapido cambio a Sestri Levante, raggiungiamo Moneglia, cittadina di fondazione romana ?, forse, noi non l'abbiamo vista, perché la Giovane Montagna non sa resistere un solo istante al fascino invincibile dell'arrampicata. Quindi zaino in spalle, subito si parte e si inizia a salire, salire ... salire.
Il panorama diviene sempre più incantevole, il sentiero è ben tracciato e spazioso, ma ahimè sale ancora ... mettendo a dura prova gambe e fiato di alcune "giovani" un po' sedentarie!
Ma dov'è finita Mariuccia, cugina di Lidia che partecipa per la prima volta alle gite della Giovane? Non cercatela tra gli ultimi, è tra i primi e non s'è fermata mai perché dice: "in salita non sarei riuscita a ripartire!".
Dopo un'ora e mezza di "arrampicata" si scorge un bivio a sinistra: miraggio, fortuna, aspirazione esaudita!; da quel punto il sentiero prosegue finalmente in piano, a mezza costa. Ma, ahimè, questa svolta a sinistra non s'ha da fare! ce lo impedisce un "grand'arbusto" (leggi grande e robusto) di Avigliana, che fa da semaforo rosso e c'invita a proseguire continuando la salita verso la Cima Moneglia.
Ore 12 e rotti, finalmente anche noi raggiungiamo la meta: lo capiamo soprattutto dal profumo di salumi vari che ci inonda, sprigionandosi dai panini che già i primi arrivati stanno gustando. Ci sia concesso di assaporare anche le gioie del cibo, che unite a quelle della meta conquistata e della bianca erica in fiore, ci rallegrano oggi la giornata.
Dopo un po' di riposo (per alcuni di noi troppo breve, se commisurato alla fatica fatta) si ridiscende per altro sentiero, che noi due speriamo ora non troppo in discesa (ma siamo proprio incontentabili!).
Il terreno un po' sdrucciolevole è causa di qualche scivolamento, per fortuna speriamo nulla di grave. Con un poco di prudenza, sostenendoci, discendiamo verso Riva Trigoso dove, per pochi minuti, ci sfugge un treno che avrebbe anticipato la partenza. E` forse colpa di Beppe che si è attardato a sradicare radici per una pipa di radica di erica? (scioglilingua). No, il "giovanotto" è già in stazione ad attendere il treno successivo che ci porta a Sestri Levante, dove una rilassante e salutare passeggiata fino alla spiaggia ci consente un rapido assaggio di mare.
Poi via, a prendere il treno del rientro; treno che giunge già stipato di gente che per fortuna scende a Genova, permettendoci di proseguire seduti.
Al Lingotto salutiamo dal finestrino gli amici che scendono, urlando un grazie vigoroso al caro direttore di gita, nonché presidente ed alla sua premurosa signora.
Rientriamo alle nostra case portando negli occhi lo splendore degli squarci di "verdeazzurro", nei polmoni un po' d'aria "marinomontana" e nel cuore la gioia di una bella giornata trascorsa in simpatica compagnia.

Lidia e Olga

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   19-20 marzo - XXVII Rally SciAlpinistico all'Ischiator


SIAMO TERZI !!!!
Verso le tre del pomeriggio di sabato 19 marzo, un notevole numero di scialpinisti ha cominciato ad avventurarsi su per il vallone dell'Ischiator, incuranti della tarda ora. Erano nientemeno che i fortissimi atleti che, il giorno successivo, si sarebbero sfidati fino all'ultimo respiro per aggiudicarsi il XXVII Rally della Giovane Montagna.
L'ambito premio non aveva impedito loro di provare il percorso sulla neve ormai marcia, senza parlare di quei tre poveri pazzi (tra cui il sottoscritto) che non avevano esitato a passare la notte precedente in un furgone per prepararsi a rappresentare degnamente la nostra sezione.
Già la sera, dopo la S.Messa e la cena in albergo, durante la presentazione del percorso da parte del direttore di gara, non sono mancate accese discussioni, a riprova che lo spirito di competizione era già accesissimo.
Le squadre partecipanti erano nove e giungevano da Cuneo, Genova, Moncalieri, Ivrea, Vicenza e ovviamente Torino.
Dopo una notte insonne costellata da incubi e sogni di vittoria, ci siamo trasferiti al luogo di partenza, a Besmorello (1451 m), dove, sulla neve ancora ghiacciata, ha preso il via la gara.
Il tracciato prevedeva di percorrere la valle fino al rifugio Migliorero (2100 m) su neve compatta e in alcuni punti ghiacciato. Dal rifugio era possibile eseguire il primo tratto facoltativo sulla destra orografica (direz. Passo di Laroussa, 150 m di dislivello), oppure tirare diritto verso il Lago di Mezzo fino alla fine del percorso obbligatorio (2350 m) ed eventualmente continuare con il secondo facoltativo fino a 2550 metri su neve ventata e impegnativa.
Una giornata splendida e non troppo calda ha permesso a tutti di dare il massimo, e verso le nove e trenta le prime squadre avevano già concluso il percorso in località Ponte del Medico, dove era stabilito il traguardo.
Abbiamo quindi svolto la prova in barella, dove la sola squadra di Vicenza ha avuto delle penalità (perdendo così il terzo posto).
Le due ore e mezza di gara sono state compensate da altrettante due ore e mezza seduti a tavola. Si è quindi svolta la premiazione che ha assegnato il primo posto (meritatissimo) alla squadra di Genova che ha vinto anche il Trofeo "Giovane Montagna" per sezioni.
La nostra sezione era rappresentata da due giovani squadre (Torino 1: Daniele Cardellino, Stefano Risatti, Alberto Armando e Torino 2: Enrico Fresia, Luca e Matteo Enrico) che si sono classificate al quarto e sesto posto, mentre nel Trofeo la sezione si è classificata al terzo posto.
Ancora due ore e mezza di viaggio per il ritorno hanno coronato questa bellissima giornata, dove ha comunque trionfato l'amicizia e la voglia di stare insieme.

Alberto Armando

RISULTATI XXVII RALLY SCIALPINISTICO

Classifica prima prova

1°) - GENOVA 2:28:06 punti 237
2°) - MONCALIERI 1 2:19:47 - 220
3°) - VICENZA 2:29:19 - 220
4°) - TORINO 1 2:32:45 - 217
5°) - MONCALIERI 2 2:13:26 - 200
6°) - TORINO 2 2:44:58 - 185
7°) - IVREA 2:49:38 - 180
8°) - CUNEO 3:03:45 - 166
9°) - MONCADIA 3:20:59 - 149


Classifica Trofeo
Classifica prova barella "Giovane Montagna"

1°) MONCALIERI 1min 42s 1°) GENOVA punti 237
2°) TORINO 2min 24s 2°) MONCALIERI - 220
3°) GENOVA 2min 27s 3°) TORINO - 217
4°) IVREA 2min 33s 4°) VICENZA - 202
5°) VICENZA 5min 21s 5°) IVREA - 180
6°) CUNEO - 118

La sezione tutta ringrazia, e si complimenta, con i giovani componenti le squadre per i lusinghieri risultati ottenuti, e....
....... un arrivederci al XXVIII Rally.

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   10 aprile - M. Pintas


La scelta di questa meta, in alternativa al M. Tabor proposto nella serata di giovedí, è stata dettata da motivi meteorologici e / o prudenziali. Nel dettaglio: grazie alla coraggiosa avanguardia salita nella giornata di sabato in Valle Stretta siamo stati informati delle condizioni della neve non ottimali per una gita di tale sviluppo. Un'abbondante nevicata aveva creato un manto instabile e pesante; condizioni che potevano mettere in forse il successo della salita. L'alternativa tempestivamente proposta ha trovato tutti d'accordo e così il gruppo di quindici soci ha potuto raggiungere la vetta senza particolari difficoltà. La temperatura particolarmente bassa per la stagione ha mantenuto in ottime condizioni il modesto strato di neve fresca consentendo a tutti una piacevole, facile discesa. Unico episodio degno di citazione è stata la perdita di uno sci dovuto alla caduta di uno dei partecipanti nei primissimi metri di discesa; non varrebbe la pena di essere riportato se non fosse per il fatto che lo sci, senza cinghietto di sicurezza, ha scelto di scendere per il versante sbagliato (Val Chisone anziché Val di Susa), obbligando il proprietario ad un faticoso recupero. Questo dettaglio evidenzia come banali dimenticanze o distrazioni possano creare situazioni rischiose quando non di vero e proprio pericolo.
Un'abbondante bevuta di birra e gazzosa al bar del Frais gentilmente offerta da Carlo Baffert ha chiuso in allegria la gita.

A.G.

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SERATE IN SEDE


   Giovedì 27 gennaio - Film "Telemark" & "Neve e Valanghe"


Il primo filmato della serata era dedicato al Telemark, affascinante tecnica di discesa dei nostri nonni. Oggi questo particolare modo di affrontare i pendii nevosi è ridotto al rango di moda per chi vuole variare le sue emozioni sulla neve. E` certo che come ogni cosa "alla moda" il costo dell'attrezzatura necessaria per praticare tale tecnica è piuttosto elevato. Al di là comunque degli aspetti economici rimane il fascino di un tipo di discesa che può offrire l'emozione delle cose antiche, belle perché rare. Dalle immagini del filmato sembra abbastanza semplice imparare il telemark: avanzare lo sci esterno alla curva che si vuol fare e piegare contemporaneamente il ginocchio della gamba interna alzando di conseguenza il tallone che in questa particolare tecnica non è vincolato allo sci. Facile a dirsi ma come per tutte le cose "nuove" anche se di antica data bisogna provare per capire che non è così semplice. Chi di noi vuole provare questa emozione può sempre utilizzare gli sci da scialpinismo nella posizione di salita; vedrà da sé che non è così semplice.
A prescindere dalle considerazioni tecniche esposte nel film penso personalmente che questa tecnica restituisca allo sci quella morbidezza e quella plasticità che oggi sono perdute. Provate ad osservare come scia la folla che riempie una pista di media difficoltà: spigola e strappa via la curva con uno stile perfetto ma se si considera la traiettoria nel complesso questa risulta angolosa e ruvida, e la curva viene ad essere solo un elemento di cambio di direzione. Nel telemark rimane il piacere della curva, condotta con grazia per la durata di qualche secondo, qualche secondo in più per riscoprire il piacere della ... virata.
E veniamo subito al secondo filmato dedicato alle valanghe e ai pericoli connessi. Il tema è stato trattato in modo rigoroso nei minimi dettagli e questo grazie alla meticolosa cura che i ricercatori elvetici autori dei filmati dedicano all'argomento. Le affascinanti riprese di valanghe hanno poi fornito a tutti l'emozionante impressione della forza che questo fenomeno naturale può scatenare. Peccato che tutta questa forza abbia ridotto il filmato in pessime condizioni costringendo il pubblico a lunghe pause mentre il paziente Enrico cercava di porre rimedio alle innumerevoli interruzioni. L'argomento potrebbe essere riproposto con filmati degni di tale nome.

A.G.

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   Giovedì 24 febbraio


Purtroppo la prevista serata della dottoressa in astrofisica Claudia Raiteri non si è potuta svolgere per un lutto in famiglia. La Giovane Montagna si unisce nelle condoglianze.
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VITA SEZIONALE


   Quote sociali 1994


Hanno già rinnovato la quota associativa 1994 soltanto il 76,4% degli Ordinari e il 74,8% degli Aggregati.
INVITIAMO quindi tutti coloro che non hanno ancora rinnovato la loro iscrizione alla Giovane Montagna a farlo al più presto, preferibilmente venendo in sede al giovedì sera (21,30 ÷ 23,00) - se no che ci sta a fare? -, sia mediante versamento sul ccp 13397104 intestato a Giovane Montagna via S. Ottavio 5 10124 Torino.
Coloro che risultano morosi troveranno inserito in questo notiziario un bollettino di ccp già compilato: dovranno perciò fare soltanto la fatica di andare alla Posta e pagare!!!, altrimenti questo è l'ultimo Notiziario che verrà loro spedito, e verrà interrotta anche la spedizione della Rivista.
Coloro che nel frattempo si fossero già messi in regola non tengano conto di questa comunicazione.
Vi ricordiamo le quote 1994: SOCI ORDINARI 25.000 Lit
SOCI AGGREGATI 10.000 Lit

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   CONSIGLI SEZIONALI


Durante il consiglio sezionale del 14 marzo u.s., è stato deciso di riproporre l'attività alpinistica anche per l'anno in corso, con la collaborazione della guida alpina Claudio Bernardi, di cui diamo il calendario delle varie gite e serate in altra parte del presente notiziario.
Inoltre, viene esaminato e approvato un "Vademecum", per i Soci e non, che partecipano alle gite sociali.
Si stabilisce il contributo della sezione alle due iniziative di solidarietà come integrazione di quanto versato dai Soci, a favore della famiglia di Giancarlo Grassi e dell'Associazione Casa - Famiglia PierGiorgio Frassati per disabili fisici.

Il Presidente


RINGRAZIAMENTO

Moncalieri, 28 Marzo 1994

Spett.le Associazione
GIOVANE MONTAGNA
Sezione di Torino
v. Sant'Ottavio 5 - TO

Carissimi Amici,

L'Associazione "Casa - Famiglia PierGiorgio Frassati" Vi porge i più cordiali ringraziamenti per la generosa offerta di lire un milione che avete voluto devolverle.
Voi, come PierGiorgio, avete saputo fermarvi lungo il sentiero che ci conduce alla Vetta, avete saputo avvicinarvi a chi fa più fatica a salire perché le gambe non lo sostengono, per porgere la Vostra mano affinché il sogno si realizzi ed il Cuore possa continuare a gioire.
L'avverarsi del nostro progetto di casa - famiglia dipenderà in gran parte da persone che, come Voi, ci saranno vicine e ci aiuteranno a sperare.

Con riconoscenza e stima
per l'Associazione
Dario Maria MONGIANO

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   Nuovi Soci


E' stato ammesso il signor Claudio BERNARDI
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   Nati


A Gabriella Rizza e Paolo Pari è nata Diana; a loro le felicitazioni di tutti soci.
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   Lutti


E' mancata la Madre di Piero Lanza; a lui le condoglianze più sentite di tutta la Sezione.

Siamo vicini con la preghiera alla famiglia di Luigi Bardina, per la perdita della Mamma.

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