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Notiziario Sezione di Torino Settembre 1994



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VITA SEZIONALE


   UN NUOVO ANNO E SIAMO A "80"


Un nuovo "Compleanno" si sta aggiungendo al calendario della nostra Associazione, raggiungendo l'invidiabile traguardo degli ottant'anni. Questo importante traguardo deve essere, per noi, la partenza per molti anni ancora di entusiasmo e socialità, nelle varie attività che ci verranno proposte.
L'ottantesimo anniversario verrà festeggiato nel corso della Assemblea dei Delegati, che avrà il suo cuore a Susa. La nostra sezione ha il non indifferente impegno della sua organizzazione.
Susa, già sede di una Sezione della Giovane Montagna dal 1920 al 1933, si trova alle pendici del Rocciamelone, la cui vetta è stata, ed è tutt'ora, simbolo del nostro alpinismo. Sulla sua cima (nel 1923), venne costruito, accanto alla cappella, il primo rifugio della Giovane Montagna, su progetto dell'architetto Natale Reviglio.
All'annuale Assemblea, che si svolgerà in sede, avremo un'ulteriore opportunità per ricordare l'ottantennio e confrontare le nostre opinioni sulle attuali attività della sezione.
Il Presidente


ASSEMBLEA ORDINARIA DEI SOCI
GIOVEDI 1 DICEMBRE: ORE 21,15
L'Assemblea Ordinaria dei Soci è convocata presso la sede Sociale per discutere e deliberare sul seguente
ORDINE DEL GIORNO
1) Relazione del Presidente
2) Esame del bilancio 1.10.93 / 30.9.94
3) Presentazione della attività
4) Varie ed eventuali
Si invitano i soci a partecipare numerosi.

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   11-12-13 Novembre - Assemblea dei Delegati a Susa


Come già riportato in altra parte del notiziario l'Assemblea dei Delegati, che quest'anno coincide con l'ottantesimo di fondazione della Giovane Montagna, si svolgerà a Susa presso la Villa San Pietro delle Suore di S. Giuseppe (tel. 0122 - 31.686).
Il programma è stato preparato per dar modo di partecipare, oltre che all'Assemblea dei Delegati, alla conoscenza turistica di altre realtà di Torino e della Val di Susa.
Programma:
Venerdì 11 Novembre
14,45 h Ritrovo dei partecipanti in piazza S. Giovanni (Duomo).
15,00 h Accompagnati dalla Dott.sa Carla Casalegno, omaggio alla tomba di PierGiorgio Frassati.
16,15 h Visita guidata del Museo Pietro Micca.
18,00 h Partenza per Susa - sistemazione per il pernottamento presso la Villa San Pietro.
19,00 h Ritrovo dei partecipanti, che arrivano direttamente in auto a Susa.
20,00 h Cena.
Sabato 12 Novembre
7,45 h Colazione.
8,30 h Partenza per S. Antonio di Ranverso, visite guidate dell'Abbazia, importante monumento dell'architettura medioevale piemontese, e del borgo medioevale della città di Avigliana.
12,30 h Ultimate le visite ritorno a Susa.
13,30 h Pranzo.
Contemporaneamente, in mattinata arrivo a Torino del secondo gruppo dei partecipanti.
11,15 h Ritrovo dei partecipanti in piazza S.Giovanni (Duomo). Omaggio alla tomba di PierGiorgio Frassati.
12,15 h Partenza per Susa, sistemazione per il pernottamento.
12,30 h Ritrovo dei partecipanti che arrivano direttamente in auto a Susa.
13,30 h Pranzo.
14,30 h Arrivo degli ultimi partecipanti, sistemazione per il pernottamento.
15,30 h Commemorazione ufficiale, dell'ottantennio, nel salone della Villa:
Saluto del Presidente della Sezione di Torino ai Convenuti.
Introduzione del Presidente Centrale, dott. Giuseppe Pesando.
Interventi delle autorità Ecclesiastiche e Civili della Città di Susa.
Presentazione del volume di Armando Biancardi:
"Il perché dell'Alpinismo"
edito per gli ottant'anni della Giovane Montagna.
Interverranno Roberto De Martin, Presidente Centrale del CAI e Armando Aste.
18,15 h Rinfresco.
19,00 h S.Messa, interverranno i Cantori del Coro Magnificat.
19,45 h Cena
21,00 h ASSEMBLEA dei DELEGATI
Domenica 13 Novembre
7,45 h Colazione.
8,15 h Partenza per Novalesa, visita dell'Abbazia, notevole centro culturale del medioevo, custodita dai Benedettini che vi hanno aperto un Centro di restauro del libro antico.
10,30 h Partenza per Susa, visita guidata del Duomo e della zona archeologica.
13,00 h Rientro a Villa San Pietro. Pranzo sociale.
15,00 h Scioglimento dell'incontro.
Tutti i trasferimenti, da Torino a Susa e nelle varie località da visitare saranno organizzati con pullman o auto private.
PRENOTAZIONI
Le prenotazioni dovranno pervenire, in via definitiva, entro il 31 ottobre p.v., facendo pervenire le adesioni
in sede: il giovedì sera dalle 21,00 alle 23,00 tel. 011 - 817.48.06
oppure telefonicamente a: Solera Lodovico tel. 011 - 75.73.31

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ATTIVITÀ PREVISTA


   9 Ottobre - Punta Ostanetta (2375 m) (E)


Località di partenza: Ruccas (Montoso)
Dislivello in salita: 875 m
Tempo di salita: 3 h
Difficoltà: E
La gita alla Punta Ostanetta programmata lo scorso anno e non effettuata per maltempo si ripropone con diverso approccio.
Raggiunto il Montoso da Bagnolo si prosegue per il Ruccas, base di partenza degli impianti di risalita sciistici (1500 m).
Si continua a piedi, alla base della cresta della Rumella e Ostanetta, sino al colle Bernardo (2245 m) dal quale volgendo a destra si raggiunge la larga cima della Punta Ostanetta (2375 m - 3 h) che offre uno splendido panorama sulla pianura del Po e sul Monviso.
La discesa ripercorre il medesimo percorso di salita in 2,30 h.
Ritrovo di partenza: p.za Bernini 7,30 h - p.za Pitagora 7,40 h
Mezzo di trasporto: auto private
Coordinatore di gita: BONFANTE Cesare tel. 4342612

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   23 Ottobre - Traversata Castino-Niella Belbo


Località di partenza: piazza principale di Castino
Dislivello in salita: variabile, max 300 m
Tempo totale: 6.00 h
Un nuovo tratto si va ad aggiungere alla conoscenza delle Langhe: la traversata Castino-Cravanzana-Niella Belbo nell'Alta Langa, in un ambiente aspro e selvaggio.
Il percorso segue il tracciato del Sentiero della Valle Belbo. Tra noccioleti, caratteristici cascinali, boschi e "bric", ci si inoltra sulla cresta che separa la Valle Belbo dalla Valle Bormida. Lasciato Castino, raggiungiamo Cravanzana. Qui si trova il castello dei marchesi Fontana, costruito nel 1630 e ultimato nel secolo successivo. Un aneddoto dice che nel 1812 vi avrebbe trovato ospitalità il pontefice Pio VII, prigioniero di Napoleone I. Superato il paese, raggiungiamo Feisoglio dove, nella chiesa di S. Lorenzo, si conserva uno degli organi più antichi del Piemonte, costruito nel 1549 con l'iscrizione "Opus Jacob Phil, in Centallo". Si prosegue sino a raggiungere Niella Belbo dove, dopo 18 km, termina la nostra passeggiata.
Ritrovo di partenza: p. Bernini (Ist. ISEF) 7,15h - p. Pitagora (c.Cosenza/c.Siracusa) 7,30h
Mezzo di trasporto: pullman
Coordinatore di gita: BRICCARELLO Ettore tel. 273.48.22

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   27 Novembre - S. Messa al Monte dei Cappuccini


Come è ormai tradizione ci ritroveremo ai Monti dei Cappuccini domenica 28, per la commemorazione dei Soci defunti.
La Santa Messa sarà celebrata alle ore 9,30. Dopo la funzione saranno premiati i Soci ventennali e più; seguirà un piccolo rinfresco.
Ci seguono da 20 anni
BERTOGLIO Valerio
PONSERO Marco
ROBATTO Giorgio Maria
ROSAZZA CUMINETTI Celsa
ROSSO Rosa
Sono Soci da 50 anni
BARRA Bruno
BIANCO Giuliana
BUSCAGLIONE Sergio
MAROCCHINO SOLA Adele
REVIGLIO Giuseppe
ROSSETTI CASTELLI Faustina
Sono con noi da 70 anni
CORNAGLIA Germana
CORNAGLIA Vittoria

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   11 Dicembre - Sci in Pista!


Supponiamo che il prossimo 11 dicembre il tempo sia bello e che la neve caduta in abbondanza sia soffice come polvere e che la GM organizzi per quella domenica una piacevole uscita in pista tanto per ritrovarci insieme e per scaldare un po' i muscoli, ve ne stareste a casa? Rimarreste insensibili a questo stimolante richiamo, a questa meritata evasione dal grigio quotidiano?
Viviamo anche di sogni e per questo è giusto trasformare le supposizioni in realtà. E poi il prossimo 11 dicembre la GM l'uscita in pista l'organizza davvero. E per il bel tempo e la neve abbondante? Non vi preoccupate. Immaginate che sia già là ad attendervi e senz'altro arriverete fino all'11 dicembre più sollevati. E ricordatevi che i sogni, realistici s'intende, basta desiderarli fortemente e diventano realtà. Non mancate allora e prenotatevi per tempo.

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   Soggiorno invernale al Natale Reviglio


Per un breve periodo di vacanza nel periodo invernale, la Sezione mette a disposizione dei soci, di tutte le Sezioni, la casa per ferie Natale Reviglio. La zona offre possibilità sportive per tutti: sci in pista, gite sci-alpinistiche o fondo.
I posti disponibili nella casa, nel periodo invernale, sono complessivamente 35.
I periodi di apertura sono così fissati:
27 dicembre 1994 - 8 gennaio 1995
13 aprile - 17 aprile 1995 (S. Pasqua)
Inoltre, per gruppi di almeno 15 persone, è possibile soggiornare in altri periodi compresi tra gennaio e aprile. Le prenotazioni devono pervenire con un preavviso di 15-20 giorni prima del periodo scelto.
Non essendovi personale addetto alla cucina, è indispensabile che ogni gruppo di partecipanti abbia una persona in grado di svolgere le mansioni di cucina. E' consentito l'uso dell'attrezzatura già presente, avendo cura di servirsene non più di due persone per gruppo, per evitare l'affollamento della cucine stessa. Nei locali del Reviglio, sono disponibili prodotti alimentari non deteriorabili, che potranno essere acquistati al prezzo di costo.
Le prenotazioni vanno effettuate in Sede il giovedì sera (dalle 21 h alle 23 h) o telefonando a Zenzocchi C. tel.(011) 349.79.62 oppure a mezzo fax (011) 517.68.77.

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PROSSIME SERATE IN SEDE


   Giovedì 20 ottobre - Serata tra le Stelle


La Dott.sa in astrofisica Claudia Raiteri, dell'Osservatorio Astronomico del Pino, ci intratterrà con diapositive sul tema:
"NASCITA, VITA, MORTE DELLE STELLE NELLE GALASSIE"
Si parlerà di come nascono le stelle nelle grandi nubi di gas della nostra Galassia. Verrà spiegato attraverso quali meccanismi esse traggono l'energia necessaria per la loro sopravvivenza e si esamineranno le principali fasi evolutive stellari.
Infine verranno considerati i vari modi con cui stelle di diverso tipo termineranno la loro vita; in particolare, si parlerà di esplosioni di supernova e di resti stellari come nane bianche, stelle di neutroni e buchi neri.

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   Giovedì 17 Novembre - La Casa nel Mondo


Il dott. Tito Poggio presenta:
" LA CASA NEL MONDO "
Scrittore, giornalista e fotografo, viaggiando in quasi tutti i paesi del mondo ha impressionato, con la sua Hasselblad 6x6, migliaia di fotografie. Il tema da Lui scelto, sarà una vera sorpresa, parola di Augusto. Un invito agli Amici della Giovane Montagna a non mancare. Alle Signore che interverranno alla serata l'Autore farà un gradito dono.
Augusto Mochino

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   Giovedì 19 gennaio 1995 - ISTANTANEE SOCIALI


Carrellata di diapositive, serie e semiserie, scattate dai Soci durante le gite Sociali.
Rivolgiamo l'invito, a tutti i Soci appassionati di fotografia, di portare in sede, entro giovedì 22 dicembre, le diapositive migliori per permettere all'organizzatore, Sig. RISATTI Stefano, di preparare la serata.

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ATTIVITÀ SVOLTA


   23-25 Aprile - Giro dei 3 Colli


Se in altre occasioni il fallimento della gita è da attribuirsi all'incertezza delle condizioni atmosferiche e della montagna, in questo caso non vi possono essere dubbi: le condizioni della montagna erano veramente proibitive ed il rischio era tale da dissuadere anche i meno prudenti.
Incomprensibile invece il comportamento della stragrande maggioranza degli iscritti allorquando, riproposta dopo alcune settimane la gita, pur ridimensionata per l'effettuazione in soli 2 giorni, non si è più riusciti a mettere assieme un benché minimo numero di partecipanti, tale da giustificare l'appellativo di gita sociale.
Pazienza, speriamo che la stessa gita trovi più favorevole accoglimento la volta prossima.
Cesare Barbi

Maggio - Gite SciAlpinistiche
Le gite scialpinistiche del mese di maggio, complice il cattivo tempo, non sono state effettuate. Si spera che il prossimo anno porti dei week-end migliori.

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   22 Maggio - Rocca Sella & Monte Sapei


Dopo il quasi letargo invernale, aspettavo con gioia l'inizio delle gite escursionistiche come allenamento graduale verso mete più alte. La meta era il Monte Sapei, passando per la Rocca Sella. Ma, panche quest'anno si ricomincia con il maltempo.
Alle 6.45, una telefonata del coordinatore della gita ci avverte che pioviggina e la nebbia avvolge il monte arrivando sino a Celle. Non avendo potuto avvisare tutti i partecipanti ci troviamo in undici nel luogo dell'appuntamento, dove fiduciosi decidiamo di partire ugualmente, tanto ormai, come suggerito da alcuni partecipanti, erano state abbandonate le caldi coltri. Constatando il perdurare del cattivo tempo e su suggerimento di Luciana e Gino, aggiuntisi strada facendo, raggiungiamo la borgata Ciarma di Rubiana e su stradina sterrata, in mezzo ad una pineta, arriviamo sino al pilone della Madonna della Neve, punto panoramico sulla Bassa Val di Susa. Ancora qualche passo più in su, poi riprendiamo la via di ritorno, prolungando la gita sociale al riparo della pioggerellina: andando a fare pic-nic a casa di Luciana e Gino.
Pia Alotto

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   4-5 giugno - Becca di Montandaynè


Ore 15,10. Comincia la gita in Valnontey. Il tempo non sembra promettere nulla di buono, ma la nostra saggia guida dà il buon esempio e comincia a marciare. Percorso un certo tratto in falso piano il cammino si fa più erto e ripido e si presentano le prime difficoltà. Dopo aver guadato fiumi in piena e torrenti impetuosi giungiamo allo "chalet" di un guardaparco che scopriamo essere compaesano della guida. La strada però prosegue e ci accingiamo a completare gli ultimi tratti che ci separano dal bivacco Leonessa.
Ma probabilmente la quantità di neve non è stata adeguatamente considerata e ciò ci costringe a desistere dall'idea di dormire nel bivacco. Discendiamo fino all'amena dimora del guardaparco che con somma gentilezza ci permette di pernottare in una grangia disabitata e di piantare due tende. La notte trascorre non proprio in tranquillità: fuori imperversa una tremenda bufera di neve che rende impossibile il sonno (soprattutto per che si trova in tenda!), la porta non vuole saperne di restare chiusa e nevica all'interno. Ci svegliamo (si fa per dire) all'alba e decidiamo di ridiscendere a valle costretti da un forte vento che ci fa desistere dall'impresa. Sfumata così la possibilità di esprimere tutta la nostra perizia tecnica decidiamo di rivolgerci a soddisfazioni più confacenti al palato.
La nostra guida si dimostra molto più saggia in questa occasione indirizzandoci in quel di Arnad. Dopo un succulento spuntino valdostano sapientemente accompagnato da buon vino (di cui il sottoscritto ha un pochetto abusato) ci salutiamo e ciascuno ritorna a casa propria con un po' di amaro in bocca per la gita non conclusa, ma con lo stomaco pieno.
A. B.

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   5 Giugno - M. Armetta


La gita era stata programmata per il 12 giugno, ma una serie di coincidenze, in questo caso una fortunata serie, ci ha costretti ad anticiparla al 5 giugno.
Nonostante le mie pessimistiche previsioni è stato possibile raggiungere agevolmente il Passo di Prale a 1258 m, condotti dal nostro amico Sandro e, con sempre maggior fortuna, abbiamo iniziato di li la salita, risparmiando in tal modo 250 m di dislivello, ed effettuando la traversata del monte.
La giornata era limpida, mentre l'ampio spallone erboso era costellato da una magnifica fioritura: abbiamo così raggiunto in breve tempo la vetta per poi scendere al cerchio roccioso presso l'anticima.
Di li, dopo una breve sosta, siamo scesi verso Est al colle di San Bartolomeo d'Ormea e successivamente alla Madonna del Lago dove c'era ad attenderci, disponibilissimo come sempre, Sandro.
La giornata è stata splendida nonostante che, come sostengono gli amici ... le gite da me coordinate siano caratterizzate dal maltempo. Ma una spiegazione c'è: la gita si è svolta in anticipo sulla data prevista, mentre il 10 e 11 giugno nella zona la neve è scesa fino a 1200 metri.
Che sia veramente necessario cambiare improvvisamente data?
Ettore Briccarello

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   18-19 Giugno - Becco Meridionale della Tribolazione


Che dire ... ACQUA, ACQUA e ancora ACQUA! Questo è il ricordo più vivo che ho della gita.
Ma andiamo per ordine. Ignari del nostro destino ci inerpichiamo su per il sentiero che parte dalla diga di Teleccio, arriviamo al rifugio Pontese, ceniamo e, dopo aver svolto diligentemente il compito assegnatoci dalla nostra "excelsa" guida Claudio (il ripasso dei nodi!), buona notte a tutti ... per quelli, naturalmente, che sono riusciti a dormire!
Sempre ignari del nostro destino, ci svegliamo all'alba sotto un cielo sereno e cominciamo a camminare con la certezza di essere stati fortunati per il tempo e con l'illusione che tale fortuna ci avrebbe accompagnati fino alla fine della gita.
Dopo essere arrivati al colle, facilmente accessibile, i più temerari ed esperti hanno raggiunto la vetta, mentre i più inesperti hanno tentato un timido approccio con le rocce della cresta.
... E da questo momento i miei ricordi si fanno più vivi, mentre i nostri abiti sempre più bagnati: la grandine e la nebbia prima e un'incessante pioggia poi, ci accompagneranno fino alle macchine.
Ma la ciliegina sulla torta è stata sicuramente il bagno (con tanto di reportage fotografico) nel torrente ingrossatosi per il temporale: qualcuno è caduto dentro completamente, qualcuno soltanto fino alla vita, qualcun'altro si è salvato, comunque nessuno è tornato alle macchine con un indumento asciutto. Dopo il baratto degli abiti di ricambio, salutiamo le nostre "cime tempestose" augurandoci che la prossima gita sia un po' più asciutta.
Lorenza

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   2-3 Luglio - P. Giordani & Pyramide Vincent


Nel primo pomeriggio di sabato 2 luglio ci ritroviamo in C. Vercelli angolo Via Ivrea e partiamo con destinazione Alagna Valsesia. Riusciamo a prendere l'ultima funivia per Punta Indren e con traversata del rispettivo ghiacciaio giungiamo a pomeriggio inoltrato al rif. Città di Mantova (3500 m), dove passiamo la notte. Li ci aspettavano già da un po' coloro che avevano deciso di partire la mattina, per salire dalla valle di Gressoney.
Dopo aver preso posto nelle camerate e sistemato ogni cosa, possiamo ancora scambiare qualche battuta all'aperto e osservare i grandiosi seracchi del Lys fino al tramonto, come sempre molto suggestivo; in particolare si rimane impressionati dal contrasto fra uno strato di nuvole nere, il cielo giallo-rossastro all'orizzonte e le montagne lontane che in controluce sembrano ombre gigantesche.
La serata trascorre in allegria nell'accogliente rifugio: c'è chi scherza, chi cerca di mangiare qualcosa di caldo, magari per alleviare i fastidiosi malori tipici dell'alta quota, nonché? per fame vera, e qualcuno che si assicura un sonno sicuro con qualche sorso di birra in più. Prima di andare a dormire, o almeno a tentare di dormire, si stabiliscono le cordate fra coloro che affronteranno la traversata dalla Punta Giordani alla Pyramide Vincent, e il gruppo di quelli che seguiranno l'itinerario della via normale alla Vincent sul ghiacciaio del Lys.
La sveglia avviene intorno alle 4 in una notte limpida e stellata; alle 5 siamo tutti pronti per partire muniti di ramponi e piccozza. Con passo costante e una pausa ogni tanto, si incomincia a salire sempre di più sul ghiacciaio d'Indren. Intanto è già spuntato il sole e tutto lascia presagire che sia una bella giornata. Faticando non poco, e a corto di fiato, finalmente si raggiunge, sulla sommità del ghiacciaio, la Punta Giordani (4046 m). Una meritata sosta di qualche minuto, durante la quale possiamo osservare di fronte a noi il Corno Nero e la Punta Parrot e sotto, a strapiombo, il ghiacciaio delle Piode. Si riparte affrontando un piccolo traverso sotto le rocce iniziali della cresta Giordani-Vincent e poi un ripido canale di neve, in alcuni tratti ghiacciata, che richiede attenzione e impegno. La traversata in cresta verso la Pyramide Vincent prosegue con divertente arrampicata su un tratto di roccia molto compatta e infine su un largo crinale di neve e ghiaccio.
Sulla vetta della Vincent ritroviamo i nostri amici che erano saliti dalla via normale. Strette di mano e tante foto sotto un sole accecante, grandioso panorama su tutto l'arco alpino e sotto di noi un puntino nero su una grande distesa bianca: il nostro rifugio! Lo raggiungeremo abbastanza agevolmente scendendo dalla Pyramide Vincent attraverso il ghiacciaio del Lys, effettuando qualche zig-zag attraverso i crepacci del ghiacciaio.
Il ritorno a Punta Indren e ad Alagna avviene regolarmente (le funi portanti tengono). Sosta al bar per rifocillarsi e partenza per Torino (purtroppo).
Francesco Polito

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   9-10 Luglio - Parete Nord del Gran Paradiso


In una tersa giornata di luglio, "Essa" ci appare dal sentiero che conduce al rifugio Chabod, in tutta la sua maestosità e splendore: è la parete N-O del Gran Paradiso, elegante scivolo di ghiaccio che si snoda per seicento metri culminanti con la cresta che conduce sulla sommità del gigante, spartiacque tra la Val d'Aosta e quella di Locana. Tanto è bella tale visione quanto brutta è la realtà che ci attende al rifugio Chabod, "albergo" in cui non riusciamo a trovare alloggio. Alla fine alcuni di noi trascorreranno la notte nell'umidità delle tendine e altri gettati in terra nello scantinato del rifugio.
ORE 3,30; DOMENICA: l'avventura sta per iniziare.
Calziamo svelti gli scarponi, le ghette, l'imbrago e con passo rapido, aiutati dal tenue bagliore delle pile frontali, raggiungiamo la crepaccia terminale, inizio delle difficoltà.
Con due piccozze (per chi le ha), si può essere più veloci e agili, ci sentiamo un po' degli estranei quassù, tra seracchi e balze rocciose, ci arrampichiamo piano sulla schiena del gigante, cercando di non far rumore per non svegliarlo da quel torpore in cui "Egli" è ancora immerso.
Il sole comincia a lambire il cristallino scivolo della parete, e nonostante il nostro occhio non riesca appieno a cogliere le dimensioni e le misure di ciò che ci sta intorno, siamo consapevoli di quanto ancora sia lungo il cammino verso la punta.
ORE 17,00; La VETTA: Anch'essa ci ha fatto il suo regalo, con lo splendido panorama che ci offre, contribuendo ad esaltare il senso di vittoria che aleggia in noi.
Superiamo in fretta il ghiacciaio dorato dai raggi del sole ormai bassi, e poi giù di corsa verso il nero fondovalle, immersi nel bosco di pini che lascia filtrare le vespertine luci del giorno morente.
Grazie "Granpa", Grazie Nord, Grazie Maestro, Grazie Tempo (con le tue ventiquattr'ore di sereno): grazie, per averci fatto fare quattro passi nel mondo del fantastico.
Luca e Matteo ENRICO

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   16-17 Luglio - Barre des Ecrins


Era già da qualche anno che questa gita era programmata, ma soprattutto a causa dell'inclemenza del tempo, non era ancora stata effettuata.
Quest'anno, grazie al bel tempo, tutti i dodici partecipanti hanno felicemente raggiunto la vetta.
Il primo gruppo di partecipanti si è trovato alle 6 del mattino in piazza Massaua. Dopo l'appuntamento con altri amici in Val Susa, risaliamo per la Vallouise fino al Pré de Madame Carle (1874 m) parcheggiando le auto. Dopo circa due ore siamo presso al Réfuge du Glacier Blanc ed infine, verso le 15, siamo al Réfuge des Ecrins (3170 m).
Il pomeriggio passa in breve tempo, ed è già ora di far cena, mentre arrivano pure altri quattro amici da Torino.
La sveglia è alle 3,30 e, dopo il solito trambusto dato dalla colazione, in contemporaneità, ai numerosi ospiti del rifugio, alle 4,15 partiamo. discendiamo roccette e sfasciumi per raggiungere il ghiacciaio, poi proseguiamo su di esso. Assieme a noi molti altri ci precedono e ci seguono, alla luce delle torce elettriche, sul ghiacciaio quasi pianeggiante, fino alla conca sottostante la Roche Faurio. Qui ci fermiamo a legarci, poiché la pendenza aumenta decisamente; con noi è la guida Claudio Bernardi.
Mentre saliamo, io cerco il sole: qualche anno prima ero stato al rifugio Adèle Planchard, a cinque chilometri di distanza, proprio alla metà di luglio e lo vedevo levarsi alle 5,50 dal Rocciamelone ... Guardo l'ora: le 5,55, le 6 ... e il sole dov'è? ... mah ... finalmente si vede: sono le 6,15. Ma è già alto, è al di sopra del banco di nebbie e nuvole che ci circonda. Speriamo ...
Intanto che ero impegnato alla ricerca del sole abbiamo guadagnato quota ed in breve tempo (almeno per me) siamo alla Brèche Lory (3974 m). Mentre il nostro gruppo resta compatto, le altre cordate si sparpagliano: chi sale al Dôme des Neiges, chi sceglie la cresta direttamente dalla Brèche Lory, chi invece cerca il passo migliore prima a sinistra, poi a destra ...
Noi saliamo obliquamente al Pic Lory (4086 m) da dove proseguiamo sul filo di cresta. Mentre saliamo, l'angoscia ci assale: nevica!! Fortunatamente dura pochi minuti, ed infine raggiungiamo la vetta della Barre. Che gioia di lassù vedere da un altro angolo vette e valloni già conosciuti: la Meije, il Rateau de la Meije, la Grande Ruine, le Aiguilles d'Arves, ed altri solo immaginati: i Bans, il Pelvoux, l'Ailefroide, le Rouies ... Dopo la discesa fino alla Brèche, non sazi di tanta felicità, in breve siamo risaliti sulla cupola nevosa del Dôme des Neiges.
Grazie, Giovane Montagna, che mi hai dato la possibilità di salire su questa montagna sognata da tanto tempo.
Ettore Briccarello

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   Soggiorno estivo 1994 al Natale Reviglio


Come tutte le vacanze, anche il periodo di apertura del Reviglio è trascorso velocemente e senza intoppi. Per questo, devo ringraziare i numerosi Soci che hanno prestato la loro disinteressata opera, prima e durante l'apertura, per renderne più confortevole il soggiorno.
Il bilancio delle presenze nei vari turni settimanali è stato positivo, ed è sempre più apprezzata la cucina di Maddalena.
Il tempo incerto, in alta quota, non ha permesso lo svolgersi di gite alpinistiche nel gruppo del Monte Bianco, e diversi sono stati i tentativi con un mesto ritorno a valle. Si è cercato di organizzare, nelle settimane di agosto, ascensioni con la collaborazione di una guida alpina. La cima del Piccolo Monte Bianco è stata la più "gettonata", mentre numerose sono state le gite escursionistiche più o meno impegnative.
Le serate sono trascorse piacevolmente, con proiezione di diapositive e di film.
Tra una gita e l'altra, un gruppo di nostri giovani Soci ha provveduto a rendere più accogliente il bivacco Rainetto. Con l'aiuto di un elicottero che ha trasportato il materiale in loco, materassi coperte e vernici, è stato ripulito e cambiato l'arredo che incominciava ad accusare l'usura del tempo, ed è stata rinnovata la tinteggiatura esterna.
Nel mese di settembre,in occasione della chiusura del Reviglio, si è svolto un simpatico incontro di tre giorni, tra la nostra sezione e un gruppo escursionistico di una associazione svizzera, la "Juralp" del Cantone di Vaud.
Cesare Zenzocchi

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SERATE IN SEDE


   Giovedì 21 maggio - Viaggio in Namibia


Il signor Claudio Provera ci ha presentato un'inedita immagine dell'Africa: ci aspettavamo la solita Africa di foreste tropicali, di savane, di leopardi e di ippopotami, invece ne abbiamo conosciuta una nuova visione fatta di terre aride, di rive scoscese, di mari spumeggianti.
Ma questa è la Namibia, cioè uno stato dell'Africa sudoccidentale, confinante con il Sud Africa.
E` stata una sorpresa vedere spiagge popolate da leoni marini e da pinguini, che credevamo solo nelle regioni australi; come altrettanto sorprendente vedere un rigoglioso parco ... privato fra il mare e il retrostante deserto.
Un vivo plaudo al relatore per averci offerto un aspetto così nuovo e sconosciuto di un continente che credevamo a tutti noto.
Ettore Briccarello

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VITA SEZIONALE


   CALENDARIO GITE 1995


Autunno: è tempo di calendario gite per il prossimo anno. Nella bacheca della sede, è a disposizione un foglio, dove i Soci possono riportare proposte di gite e suggerimenti per attività. Verranno esaminati nella prossima riunione della Commissione gite.
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   CONSIGLI SEZIONALI


Negli ultimi consigli svoltisi prima e dopo la pausa estiva, sono stati esaminati diversi argomenti. Si è discusso e approvato il programma di massima delle manifestazioni dell'ottantennio che si svolgerà a Susa.
Viene fatto il punto sui lavori fatti e restano da fare al Reviglio, essendo stato definito e pubblicato, nell'aprile u.s., il nuovo decreto ministeriale in merito alla sicurezza delle case per ferie.
E' stato fatto un resoconto delle attività sci-alpinistiche e alpinistiche, esaminandone le esperienze positive e quelle negative. Queste ultime si cercherà di migliorarle in futuro.
Prossimo Consiglio Sezionale: 17 OTTOBRE.

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   Nuovi Soci


Sono stati ammessi come Soci i signori:
BALDI Alberto, PALOMBIERI Cecilia, BORELLI Tullio, ZAVATTIERO Roberto

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   Lutti


In ricordo di Efisio Marocchino
Un altro vecchio socio ci ha lasciati.
Le giovani leve non lo conoscevano, ma lui, ritirato quasi permanentemente a Bardonecchia, continuò a salire con immutabile passione le sue montagne fino alla fine.
Fu un ottimo alpinista e sciatore. I vecchi soci lo ricordano e lo rimpiangono con affetto.
A.F.

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